Prot. n.251jc12 All'attenzione degli Istituti Scolastici della rete SPS di Pavia e degli Istituti Comprensivi della provincia di Pavia
|
|
- Domenica Sartori
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 -- Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca Istituto Comprensivo di Belgioioso Via F.lli Cervi, Belgioioso S: C.F Codice Univoco Ufficio UF783D ~ Uffici: pyjc814003@jstruzjone.it -pvic814003@pec.jstruzione.it Direzione: dsbelgioioso@gmail.com Prot. n.251jc12 All'attenzione degli Istituti Scolastici della rete SPS di Pavia e degli Istituti Comprensivi della provincia di Pavia OGGETTO:corso di formazione per la disostruzione delle vie aeree pediatriche rivolto al personale docente e di supporto delle scuole dell'infanzia e primarie La" Federazione Nazionale dei Collegi degli Infermieri Ipasvi" (FNC IPASVI) propone un progetto di formazione per la disostruzione delle vie aeree pediatriche indirizzato al personale docente e di supporto delle scuole dell'infanzia e primarie. AI fine di individuare una location rispondente alle esigenze e concordare il periodo di realizzazione, compreso fra marzo ed aprile, si chiede di comunicare la pre-adesione, (specificando il numero di docenti interessati), entro il20 febbraio 2017, alle seguenti mail: -docente referente SPS dell'lc di Belgioioso: Giuseppina Marozzi.e-rnail itlma@tin.it. - segreteria IC Belgioioso: pvic814003@istruzione.it Si allega il progetto e si rimane in attesa di gentile riscontro Si ringrazia della collaborazione Distinti Saluti Il Dirigente Scolastico dott. Andrea Ignazio Rho Firma autografa ai sensi D.lgs 39/93 art.3 c.2
2 ~ a~ormazione g.el Per!iona/e e e VIe Aree Pedlatrlche Docente e di Supporto e e scuote de '1IJfa,n~Ii!l.e primaria nella DIsostruzIone 1. Dati Generali a) La Federazione Nazionale dei Collegi lpasvi (FNC IPASVI) è un ente di diritto pubblico non economico, istituito con legge 29 ottobre 1954, n. 1049, e regolamentato dal Dlgs 13 settembre 1946, n. 233, e successivo Dpr 5 aprile 1950, n Lo Stato delega alla Federazione Ipasvi la funzione, a livello nazionale, di tutela e rappresentanza della professione infcrmieristica nell'interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle competenze che l'appartenenza a un Ordine di per sé certifica. L'organo di vigilanza della Federazione dei Collegi è il Ministero della Salute. La Federazione nazionale coordina i Collegi provinciali, che tra i loro compiti istituzionali hanno quello della tenuta degli albi dei professionisti. Per esercitare la propria attività l'infermiere ha l'obbligo di esservi iscritto. La Mission Istituzionale del Collegio IPASVI della Provincia di Pavia prevede tra le proprie attività la valorizzazione della Professione Infermieristica all'interno della Provincia, nonché lo sviluppo del ruolo dell'ente Ordinistico nel tessuto Socio-Sanitario della Provincia, in collaborazione con altri Enti ed Istituzioni. II Rappresentante Legale dell'ente è il Presidente Pro Tempore Michele Borri, nato a Pavia il 31/10/1973, C.F. BRRMHL 73R31G388G, residente a Garlasco (PY) in Via delle Mimose, 9 - Tel b) La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri (FNOMCeO) è un ente di diritto pubblico non economico, istituito con legge 29 ottobre 1954, n. 1049, e regolamentato dal Dlgs 13 settembre 1946, n. 233, e successivo Dpr 5 aprile 1950, n. 22l. Lo Stato delega alla Federazione lpasvi la funzione, a livello nazionale, di tutela e rappresentanza della professione medica nell'interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle competenze che l'appartenenza a un Ordine di per sé certifica. L'organo di vigilanza della Federazione dei Collegi è il Ministero della Salute. La Federazione nazionale coordina gli Ordini provinciali, che tra i loro compiti istituzionali harmo quello della tenuta degli albi dei professionisti. Per esercitare la propria attività il medico ha l'obbligo di esservi iscritto. La Mission Istituzionale dell' Ordine dei Medici Chirughi ed Odontoiatri della Provincia di Pavia prevede tra le proprie attività la valorizzazione della Professione Medica all'interno della Provincia, nonché lo sviluppo del ruolo dell'ente Ordinistico nel tessuto Socio-Sanitario della Provincia, in collaborazione con altri Enti ed Istituzioni. Il Titolo dell'iniziativa proposta in collaborazione tra i due Enti Ordinistici è "La formazione del personale docente e di supporto della scuola dell'infanzia e della scuola primaria nella disostruzione delle vie aeree pediatriche",
3 2. Stai]' Attualmente sono coinvolti nel progetto: - Michele Borri, Presidente Pro Tempore Collegio IPASVI della Provincia di Pavia in rappresentanza del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori dei Conti e degli Iscritti all'albo tenuto dal Collegio IPASVI della Provincia di Pavia; - Giovanni Belloni, Presidente Pro Tempore OMCeO della Provincia di Pavia in rappresentanza del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori dei Conti e degli Iscritti all'albo tenuto dall'omceo della Provincia di Pavia; - Simone Molinari, Infermiere SORBU della Pianura; - Simonetta Mencherini, Medico Anestesista Pediatrico, Direttore Sanitario Croce Verde Pavia. 3. Analisi del Contesto, cenni epidemiologici e definizione del problema L'ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo è un evento grave responsabile del 27% di tutte le morti pediatri che ehe si verifica con una incidenza più alta nei bambini sotto i 4 anni e in particolare intorno ai 2 anni di età. Le caratteristiche anatomiche e la tendenza del bambino a portare gli oggetti alla bocca per conoscere il mondo circostante sono le due cause principali. In caso di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo il bambino inizia improvvisamente a respirare male e a tossire: può essere presente uno stridore, un sibilo o talvolta anche vomito. L'ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo è responsabile ogni anno del 27% circa di tutte le morti accidentali dei bambini al di sotto dei 4 anni di età. Negli Stati Uniti dal 2005 al 2007 ci sono stati ogni anno oltre morti per questo motivo. L'ostruzione delle vie aeree da eorpi estranei è un evento che riguarda tutte le fasce di età pediatrica, ma l'incidenza maggiore (oltre il 70% dei casi) si osserva nei bambini fra i 12 e i 36 mesi d'età, soprattutto nei maschi. Infatti più del 50% delle morti da inalazione di corpo estraneo avviene nei bambini di età inferiore ai 5 anni, in particolare il 65% delle vittime sono bambini da 2 mesi a 2 anni di vita, con un picco intorno ai 2 anni. 1-3 In Italia mancano dati epidemiologici ma secondo l'istituto Superiore di sanità si può dire che si verifichino circa 450 episodi di inalazione di corpo estraneo ogni anno e che la mortalità si aggira a 30 bambini con meno di 4 anni ogni anno. Tale fenomeno si spiega con la tendenza dei bambini più piccoli a portare alla bocca qualsiasi oggetto, in quanto il contatto orale è il metodo con cui essi esplorano e conoscono il mondo circostante. Tra uno e due anni la maggior parte dei bambini è capace di spostarsi (camminare, gattonare o strisciare), quindi di iniziare a esplorare il mondo e ha l'istinto di mettere in bocca piccoli oggetti che può trovare in giro (per esempio caramelle, bottoni, noccioline). Inoltre l'ostruzione delle vie aeree è favorita nei bambini per le caratteristiche anatomiche e funzionali. Le vie aeree infatti sono più piccole di quelle dell'adulto (vedi box sotto) e i bambini non hanno ancora i molari e premolari con cui frammentare cibi duri come, per esempio, la frutta secca ed è ancora immaturo il meccanismo che regola la deglutizione e respirazione (chiusura della
4 glottide).2,3 Dalle statistiche inoltre emerge che molti degli incidenti si verificano perché il bambino mangia mentre svolge altre attività (giocare, muoversi, parlare oppure ridere) con notevole aumento del rischio d'inalazione accidentale. L'ostruzione avviene quando, al momento dell'inalazione dell'oggetto nelle vie aeree, esso entra nella trachea anziché procedere normalmente per l'esofago. Nei bambini questo accade più facilmente a causa della "conicità" delle vie aeree fino alla pubertà (intorno ai 9-10 anni). Le manovre di disostruzione sono manovre salvavita in quanto i bambini con trachea ostruita, se non aiutati, possono andare incontro ad anossia,e quindi subire conseguenze gravissime, tra cui la morte; la diffusione di tali manovre dovrebbe quindi essere capillare, soprattutto tra le persone che lavorano a contatto con i bambini. In caso di ostruzione totale il bambino perde la coscienza in circa 25 secondi, quindi avere bene in mente le manovre corrette da eseguire senza troppe esitazioni, è di vitale importanza; è fondamentale comprendere che la maggior parte dei decessi e degli esiti gravi dovuti ad inalazione di corpi estranei nei bambini può essere facilmente evitata se i primi soccorritori fossero formati e sapessero cosa fare, come farlo e quando farlo. In questo caso vengono identificati quali possibili primi soccorritori, per la compresenza nel tempo diurno con gli alunni della fascia di età più a rischio, gli Insegnanti e gli Educatori della Scuola dell'infanzia e primaria. 4. Obiettivi generali Con il progetto "La formazione del Personale Docente e di Supporto delle scuole materne e primarie nella disostruzione delle vie aeree pediatriche" IPASVI mira alla diffusione della acquisizione di consapevolezza del problema da parte degli Insegnanti e degli Educatori, ed alla diffusione della conoscenza delle manovre da attuare nel caso in cui un bambino stia per soffocarsi con un corpo estraneo - le cosiddette "manovre di disostruzione" di un corpo estraneo. Lo scopo è quello di intervenire e ridurre l'impatto socio-sanitario dei potenziali aventi avversi legati all'ostruzione delle vie aeree - postanossia e decesso in primis - facendo ricorso ad un percorso di formazione adeguata al personale docente e di supporto coinvolto Obiettivi specifici L'obiettivo specifico del progetto è quello di realizzare l'apprendimento della capacità di poter mettere in atto una manovra salvavita al Personale Docente e di Supporto delle Scuole Materne e Primarie della Provincia di Pavia. In particolare il progetto si pone l'obiettivo di: _Modificare gli ambienti, adattandoli ai bisogni dei soggetti in età pediatrica, al fine di prevenire gli incidenti legati all'inalazione accidentale di oggetti; _ Consentire al Personale Docente e di Supporto di identificare precocemente una situazione in cui è
5 necessaria una manovra di disostruzione; - Consentire al Personale Docente e di Supporto di attivare nei tempi più brevi e nella maniera corretta il sistema d'emergenza 118; - Consentire al Personale Docente e di Supporto di Attuare le manovre di disostruzione delle vie aeree; 5. Destinatari ed ambito Il progetto definisce e comprende l'insieme dei percorsi formativi finalizzati, in modo coordinato, ad aiutare ciascun individuo - o gruppi di persone - a contatto con i soggetti in età pediatrica ad apprendere nozioni generali rispetto al problema, acquisire capacità di riconoscimento dell'evento ed apprendere capacità manuali che permettano una adeguata e tempestiva risposta al problema, al fine di mantenere e/o migliorare la salute dei soggetti in età pediatrica ad essi affidati. Il progetto è quindi indirizzato al personale docente e di supporto che svolge la propria attività nelle scuole Materne e Primarie della nostra provincia. 6. Tipologia e Programma Il corso ha una durata di circa 3 ore, prevedendo una lezione teorica ed una simulazione con l'utilizzo dei manichini pediatrici. Il periodo previsto, compatibilmente con le esigenze organizzative degli attori coinvolti, è identificato nel mese di Marzo E' ipotizzabile la realizzazione del progetto attraverso una lezione teorico/pratica con stazioni di addestramento a piccoli gruppi su manichini, delle manovre di disostruzione pediatrica in caso di ostruzione da corpo estraneo delle vie aeree nel lattante e nel bambino, allo scopo di poter offrire utili strumenti di supporto nella gestione dell' emergenza pediatrica e per garantire un tempestivo ed efficace intervento assistenziale nei primi (preziosi) momenti di intervento. L'evento deve prevedere un organizzazione articolata attraverso tre giornate con orario previsto dalle 9 alle 17 (primo gruppo dalle ore 9 alle ore 12, secondo gruppo dalle ore 14 alle ore 17): ogni giornata si svolge in uno dei tre "distretti principali" della Provincia di Pavia - PaviaiOltrepò/Lomellina. Per gruppo si intende in questo caso un numero tra i 100 e i 150 partecipanti. L'evento deve prevedere una location spaziosa - dove poter suddividere le diverse "postazioni di addestramento", si ipotizza un palazzetto dello sport o simile: deve essere considerato che la location individuata può fungere da risonanza mediatica per l'evento stesso e per gli Enti ed Istitituzioni che collaborano nella programmazione e realizzazione dell'evento. La sessione di tre ore deve essere
6 organizzata secondo questa modalità: vengono attivate postazioni con manichini pediatrici, governate da Soccorritori esperti/istruttori Esecutori certificati AREU con la supervisione di almeno un Infermiere Certificato AREU. Prima della lezione sarà distribuita una dispensa contenente materiale informativo ed al termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione alla giornata. 8. Valutazione Autonomia del Corpo Docente e di Supporto nella gestione della disostruzione delle vie aeree pediatriche. 9. Risorse Il progetto prevede un basso costo di realizzazione: le associazioni normalmente a queste attività partecipano gratuitamente, fornendo il materiale ed il personale senza oneri economici a carico degli organizzatori. Si stima un costo contenuto nell'ordine delle decine di Euro per la realizzazione delle dispense. Si ipotizza la concessione a titolo gratuito delle Location identificate. lo. Comunicazione ko S.w.o.T. Secondo l'analisi S.W.O.T. (Strenght, Weakness, Opportunities, Threats) si rilevano alcune specificità: - il problema del riconoscimento e del trattamento precoce della Ostruzione delle Vie Aeree è un problema reale, sentito (è stata istituita giornata italiana sulla disostruzione delle Vie Aeree Pediatriche - salute ~oy iuportale/newslp jsp? lingua=italiano&menu=eventi&p=daeventi&id=279 ) (S); - il progetto ha costi estremamente contenuti (S); - gli attori coinvolti posseggono le competenze e le capacità per progettare e realizzare quanto descritto senza coinvolgere attori esterni (S); - il progetto prevede la partecipazione di un gran numero di attori coinvolti (W);
7 - ogni attore coinvolto nel progetto può essere o non essere interessato alla partecipazione (W); - il progetto realizza una sinergia tra Istituzioni (IPASVI-ODM-PROVVEDITORATO COMUNI-ASSOCIAZIONI) Provinciali (O); - a livello mediatico il progetto è destinato ad ottenere una grande risonanza locale e nazionale (O); - se il progetto viene realizzato ed ottiene gli obiettivi sperati è possibile ipotizzare non solo altre collaborazioni tra le parti, ma anche un aggiornamento a cadenza biennale/triennale (O); - il progetto non può essere realizzato senza il pieno coinvolgimento ed adesione delle Associazioni di Volontariato di Primo Soccorso (T); - le associazioni devono essere presenti in tutte e tre le giornate per poter garantire le postazioni ipotizzate (T); - è necessario un perfetto coordinamento tra le parti in gioco e tra gli attori coinvolti per la progettazione del percorso (T); Vengono individuati gli attori da coinvolgere: - Ordine dei Medici: valutare se interessati a condividere il Progetto con IPASVI; CONFERMATO _Associazioni di Volontariato di Primo Soccorso presenti nella Provincia di Pavia - CENTRI DI FORMAZIONE (FIRMA) RECUPERARE DA SIMONE INDIRIZZO MAIL (Croce Rossa, Croce Verde, Croce d'oro, Croce Garlaschese... ); disponibilità nella progettazione, divulgazione e realizzazione del progetto, disponibilità materiale pediatrico - manichino e altro - disponibilità personale volontario-dipendente per la presenza nelle giornate nel ruolo di docenti dal 18 Luglio in poi prevista per sera incontro con LIVELLO INTERMEDIO CENTRI DI FORMAZIONE ATTESTATI VERIFICARE CD DI AREU DISOSTRUZIONE DISPENSA. _ATS: collaborazione nella realizzazione del progetto di promozione della salute da proporre alle scuole; _ SOREU DELLA PIANURA disponibilità personale Infermieristico per la preparazione delle dispense, per la divulgazione del progetto e per la presenza nelle giornata nel ruolo di docentilsupervisori; _Provveditorato degli Studi: presentazione progetto al Corpo Docente e di Supporto della Provincia di Pavia - adesione al Progetto (riconoscimento del percorso formativo per il Corpo Docente e di Supporto); _ Comuni Provincia di Pavia - Presenza di Scuole Materne Comunali o Private all'interno dei Comuni Pavesi; disponibilità a fornire a titolo non oneroso l'affitto delle Location che
Bimbi Sicuri EVENTI GRATUITI PER LE COMUNITA
CHI SALVA UN BAMBINO, salva il MONDO INTERO Presentazione del Progetto Bimbi Sicuri EVENTI GRATUITI PER LE COMUNITA (Scuole, Aziende, Uffici Comunali, Corpi di Pubblica Sicurezza) PERCHE Dopo i recenti
DettagliIstituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE
Progettazione delle Attività di Continuità e Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Referente Continuità:
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO. Antonio Gramsci Pavona. Piano annuale delle attività di formazione ed aggiornamento. Personale docente
ISTITUTO COMPRENSIVO Antonio Gramsci Pavona A.S. 2013-14 Piano annuale delle attività di formazione ed aggiornamento Personale docente Premessa La Funzione strumentale Area 2 Sostegno ai docenti ed Aggiornamento
DettagliLA PNL NELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO
CORSO DI FORMAZIONE LA PNL NELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO NELLA SEDE DI BOLOGNA 1 CHI SIAMO La (SFP) è un associazione culturale, nata nel 2014 con un duplice scopo: 1) Sviluppare competenze e fornire strumenti
DettagliIL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
D.Lvo 39/2010 - Artt. 8 Parere: CONSOB Concerto: GIUSTIZIA BOZZA Regolamento del Ministro dell economia e delle finanze di concerto con il Ministro della giustizia concernente la gestione della Sezione
DettagliA7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
DettagliCROCE VERDE Incontro di Presentazione 4 Dicembre 2015
CROCE VERDE Incontro di Presentazione 4 Dicembre 2015 CORSI ESTERNI Responsabile: Dott.ssa Francesca Bertamini Coordinatore: Inf. Federico Bortoluzzi LA CULTURA DEL SOCCORSO La Scuola di Formazione della
DettagliChi salva un bambino salva il mondo intero
Progetto Chi salva un bambino salva il mondo intero Premessa-chi siamo La Salvamento Academy (www.salvamentoacademy.it) ha come obiettivo principale quello di contribuire a diffondere la cultura del Primo
DettagliLo scopo dell autovalutazione non è sanzionatorio o fiscale, ma ha una valenza professionale e progettuale per:
BILANCIO SOCIALE Autovalutazione La pratica dell autovalutazione costituisce uno strumento professionale prezioso per tutti gli operatori scolastici, utile per procedere nella revisione del proprio operato;
DettagliPATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA
PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
DettagliL Associazione Scientifica CARDIO PULSAFETY in col aborazione con propone l evento formativo R GBY SENZA
L Associazione Scientifica CARDIO PULSAFETY in collaborazione con propone l evento formativo RUGBY SENZA PAURA corso di Rianimazione Cardiopolmonare BLS-D e di Primo Soccorso in Campo rivolto ad Allenatori
DettagliLEGGE 170 E DSA Istituto Comprensivo di Turbigo
LEGGE 170 E DSA Istituto Comprensivo di Turbigo 2011-12 1 DSA I disturbi specifici di apprendimento comprendono una difficoltà specifica nella lettura, nella scrittura e talvolta nel processo di calcolo,
DettagliL infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale
L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania
DettagliStage. Trovare un impiego senza avere esperienze è difficile!
Stage Trovare un impiego senza avere esperienze è difficile! Ad aiutare i tanti giovani che si avvicinano al mondo del lavoro, c è oggi lo stage, o tirocinio formativo. 1 Stage È un periodo di formazione
DettagliI SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI
PROGETTI DI CONTINUITA SCUOLA-LAVORO - Studenti in obbligo formativo con disabilità accertata dalla Commissione medica integrata ai sensi della Legge n. 104/1992 o con certificazione scolastica rilasciata
DettagliDIREZIONE POLITICHE EDUCATIVE - SETTORE PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO SISTEMA PEDAGOGICO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2012-146.2.0.
DIREZIONE POLITICHE EDUCATIVE - SETTORE PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO SISTEMA PEDAGOGICO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2012-146.2.0.-27 L'anno 2012 il giorno 16 del mese di Marzo il sottoscritto Casalgrandi
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO. Lavori fuori tensione (Parte I). Disposizioni legislative e norme tecniche in materia di sicurezza degli operatori elettrici
PROGRAMMA DEL CORSO ADDETTO AI LAVORI ELLETTRICI PES E PAV D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 32 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 e Accordo Stato Regioni 26.01.06 Durata del corso 16 ore da svolgere
DettagliBANDO Campioni d impresa:come cogliere le migliori opportunità
BANDO Campioni d impresa:come cogliere le migliori SCADENZA 31 GENNAIO 2011 La divulgazione della gestione d impresa negli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado del Piemonte e della Valle
DettagliCorso di formazione per i Coordinatori della Sicurezza per la Progettazione e per l Esecuzione dei Lavori AGGIORNAMENTO DELLA DURATA DI 40 ORE
Corso di formazione per i Coordinatori della Sicurezza per la Progettazione e per l Esecuzione dei Lavori ai sensi dell Allegato XIV del D. L.vo 81/2008 e ss. mm. e ii AGGIORNAMENTO DELLA DURATA DI 40
DettagliP.N.S.D. Liceo F. De Andrè
P.N.S.D Liceo F. De Andrè P N iano azionale S D cuola igitale L idea forte del Piano: la tecnologia al servizio degli apprendimenti per rispondere all esigenza di costruire una nuova visione della formazione
DettagliINDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009
Casa di Cura S. Maria Maddalena INDAGINE SUI BISOGNI FORMATIVI ANNO 2009 Per rispondere sempre di più alle richieste formative degli operatori della Casa di Cura nel 2009 si è costituito un comitato formazione
DettagliSCHEDA PROGETTO. 1.1 Denominazione progetto Indicare denominazione del progetto. 1.2 Responsabile del progetto Indicare il responsabile del progetto.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G.CIMA di Scuola Materna, Elementare e Media Via Raimondo Scintu Tel.070/986015 Fax 070/9837226 09040 GUASILA (Cagliari) SCHEDA PROGETTO 1.1 Denominazione progetto Indicare
DettagliL autonomia delle istituzioni scolastiche
L autonomia delle istituzioni scolastiche Possiamo dire che cfr. AA.VV., Norme per la scuola, Ed.Adierre, p.37; p.43; p.147 gli anni 70 e 80 gli anni 90 il 2003 Sono stati gli anni della collegialità.
Dettaglila sicurezza nei cantieri nasce a scuola DA STUDENTE A... RSPP
la sicurezza nei cantieri nasce a scuola DA STUDENTE A... RSPP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DELL'ISTITUTO GUARINI MODENA 7 novembre 2009 Dott.ssa Mara Bernardini Dipartimento di Sanità Pubblica FINALITA'
DettagliI FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA
I FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA Organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati
DettagliPROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Istituto Comprensivo di Santo Stino di Livenza PROGETTO DSA PER LA PREVENZIONE, IL RILEVAMENTO PRECOCE E IL RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Premessa La legge 8 ottobre 2010, riconosce
DettagliI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Per una scuola bene organizzata Resp. Proc. DS arch. prof. paola calenda 09 1 Con il termine DIPARTIMENTO DISCIPLINARE si indica l'organismo formato dai docenti di una medesima
DettagliIstituto Nazionale di Fisica Nucleare. Sezione di Milano Bicocca
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Milano Bicocca Corsi di formazione anno 2009 in collaborazione con: Istituto Superiore di Formazione alla Prevenzione 30 NOVEMBRE 2009 Aula (da definire)
DettagliUN VIAGGIO DI AGGIORNAMENTO...in Calabria
S.I.P. SOCIETA ITALIANA DI PEDIATRIA S.I.M.E.U.P. SOCIETA ITALIANA EMERGENZA ED URGENZA PEDIATRICA F.I.M.P. FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI PEDIATRI PATROCINIO RICHIESTO UN VIAGGIO DI AGGIORNAMENTO......in
DettagliOCSE-PISA 2009 Programme for International Student Assessment
OCSE-PISA 2009 Programme for International Student Assessment Studio principale Programma del corso di formazione Il progetto OCSE PISA 2009 Le procedure di somministrazione. Compiti e ruoli dell insegnante
DettagliLivorno, 25 novembre 2013. Prot. n. 6789 Ai sigg. Dirigenti scolastici delle scuole Secondarie di II grado statali
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio XII Ambito territoriale della provincia di Livorno Livorno, 25 novembre 2013 Prot. n. 6789 Ai sigg. Dirigenti scolastici delle scuole Secondarie
DettagliLinee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento
Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto
DettagliSi riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi
Circolare n 237 MONTECCHIO MAGGIORE, 24 febbraio 2016 Ai Consigli di Classe coinvolti nell ASL A tutto il personale Oggetto: Salute e sicurezza degli studenti in alternanza scuola lavoro Si riporta in
DettagliPresentazione del Laboratorio Ufficio stampa ed eventi
Presentazione del Laboratorio Ufficio stampa ed eventi Gaia Peruzzi Laboratorio Uffici stampa ed eventi a.a. 2013/2014 Pagina 1 Laboratorio Ufficio stampa ed eventi settore scientifico disciplinare SPS/08
DettagliOSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE
PROTOCOLLO D INTESA TRA ARAN E CGIL CISL UIL CONFSAL CISAL CONFEDIR CIDA COSMED USAE CGU CONFINTESA (con riserva) PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE mdegiacomo\xsottoscrizione_protocollo
Dettagli1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010)
21 novembre 2013 1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2013 AI SENSI DELLA LEGGE
DettagliCorso Heartsaver CPR AED
Corso Heartsaver CPR AED Corso BLS - Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione per soccorritori non professionisti. L ISMETT è un International Training Center (ITC) dell American Heart Association
DettagliBusiness School. Calendario. Catalogo Formazione 2011. (Aggiornato al 01 febbraio 2011)
Calendario Catalogo Formazione 2011 (Aggiornato al 01 febbraio 2011) MASTER E CORSI DI QUALIFICAZIONE Business School AREA CULTURA TURISMO Operatore della promozione e accoglienza turistica Destinato a
DettagliCorso di Approfondimento APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE AL PAZIENTE OBESO
Corso di Approfondimento APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE AL PAZIENTE OBESO coordinamento scientifico Dott. Michele Ettorre TRANI (BT) 1 mezza giornata 21 Marzo 2015 5 ore di corso Hotel Regia 1 sessione teorica
DettagliModulo Progettazione Evento Formativo
Titolo dell'evento formativo: DALLA VALUTAZIONE CLINICA ALL INTERVENTO RIABILITATIVO NEI DISTURBI SPECIFICI D APPRENDIMENTO DEL CALCOLO Finalità condividere le modalità diagnostiche indicate dal Centro
DettagliProvincia di Forlì-Cesena
Provincia di Forlì-Cesena Servizio Progettazione e Manutenzione Fabbricati Ufficio Servizio Prevenzione e Protezione PROGRAMMA DELLA FORMAZIONE ANNUALE Provincia di Forlì-Cesena 2012 sito web: www.provincia.fc.it
DettagliIl Progetto interventi mirati al benessere
TEEN EXPLORER Il Progetto Gli interventi mirati al benessere e al pieno sviluppo di bambini, adolescenti e giovani, rappresentano un obiettivo cardine per lo sviluppo sociale e culturale dell intera società.
DettagliSCHEDA CORSO. Operatore C.R.I. Attività Emergenza OP.EM.
SCHEDA CORSO Denominazione Corso OPEM Operatore Attività Emergenza Obiettivi didattici Criteri di selezione dei partecipanti N.massimo partecipanti Requisiti di accesso Durata minima del corso Tempo massimo
DettagliPROGRAMMA DELLE OFFERTE DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE A.S. 2008/2009
PROGRAMMA DELLE OFFERTE DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE A.S. 2008/2009 Le proposte hanno come sfondo, obiettivi e modalità di formazione, fissati nella direttiva del Sovrintendente Scolastico in materia
DettagliNotizie IPASVI (n. 5 8 settembre 2014) CORSI SUL RUOLO DEI COORDINATORI INFERMIERISTICI E PROBLEMATICHE DEL MANAGEMENT
COLLEGIO IPASVI Provincia di Livorno Infermieri Assistenti Sanitarie Vigilatrici d Infanzia Notizie IPASVI (n. 5 8 settembre 2014) CORSI SUL RUOLO DEI COORDINATORI INFERMIERISTICI E PROBLEMATICHE DEL MANAGEMENT
DettagliGli interventi dell Agenzia del lavoro a sostegno dell'occupazione femminile
Gli interventi dell Agenzia del lavoro a sostegno dell'occupazione femminile 12 maggio 2016 Gli interventi dell agenzia del lavoro a sostegno dell occupazione femminile Indicatori del mercato del lavoro
DettagliPROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI
PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
DettagliProvvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015.
Prot. n. 8720 / A3b C12 Provvedimento di adozione del Piano di formazione ATA a.s. 2014/2015. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI VISTO il CCNL 29.11.2007, con particolare riferimento al
DettagliDescrittori sotto ambito a1
ALLEGATO 1 Ambiti di Legge e sotto ambiti (Legge 107/15) Indicatori Descrittori Descrittori sotto ambito a1 volti ad evidenziare la qualità dell insegnamento ambito a) l. 107/15: qualità dell insegnamento
DettagliRelazione Programmatica dell'attività anno 2015 del Collegio IPASVI della Provincia di Pavia. Pavia, 18 Aprile 2015. Michele Borri, Presidente
Relazione Programmatica dell'attività anno 2015 del Collegio IPASVI della Provincia di Pavia Pavia, 18 Aprile 2015 Michele Borri, Presidente Aree di interesse primario Presenza ai tavoli istituzionali;
DettagliCORSO DI SPECIALIZZAZIONE FORMATORE DEL FORMATORE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE FORMATORE DEL FORMATORE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO (40 ore) valido come aggiornamento RSPP e ASPP per tutti i macrosettori ATECO OBIETTIVO Gli obiettivi della formazione puntano
Dettagliin collaborazione con organizza il corso: Auditor interno del Sistema di Gestione per la Qualità (Modulo 1)
organizza il corso: Auditor interno del Sistema di Gestione per la Qualità (Modulo 1) Pag. 2 di 6 Programma: Data Orario Argomenti Giorno 1 (15/06/2015) 9.00-13.00 14.00-18.00 Richiamo dei punti della
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente
DettagliMANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING
MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009
DettagliI piani di emergenza:
Piani di emergenza La risposta pianificata a situazioni di criticità I piani di emergenza: stato dell arte tra obblighi normativi e necessità di tutela Pordenone 7 marzo 2014 Paolo Qualizza Comandante
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. 353 PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei Consiglieri Finco e Bassi UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI NEGLI IMPIANTI SPORTIVI
DettagliPERCORSO 1- E-DUCARE ALLA RETE- Percorso formativo per studenti della scuola secondaria di primo grado e biennio scuola secondaria di secondo grado
Allegato parte integrante Catalogo percorsi PERCORSO 1- E-DUCARE ALLA RETE- Percorso formativo per studenti della scuola secondaria di primo grado e biennio scuola secondaria di secondo grado Finalità
DettagliCome si prepara l azienda a gestire la crisi. (organizzazione aziendale e comunicazione)
Come si prepara l azienda a gestire la crisi (organizzazione aziendale e comunicazione) 1 IL CONTESTO 2 CRISI O INCIDENTE? un incidente non gestito tempestivamente deve essere considerato crisi potenziale.
DettagliLA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA. Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A.
LA CONTINUITA ASSISTENZIALE PEDIATRICA Vincenzo Abagnale Infermiere Coordinatore U.O. Rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria A.Meyer Firenze A CASA CON LA TRACHEOSTOMIA COME? QUANDO? IL PERCORSO
DettagliTUTTI GLI UOMINI HANNO IL DIRITTO DI CONOSCERE (ARISTOTELE)
TUTTI GLI UOMINI HANNO IL DIRITTO DI CONOSCERE (ARISTOTELE) ASLMN PROMOZIONE DELLA SALUTE 2013-2014 RETE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE PROGETTO SPERIMENTALE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Perché
DettagliAVVISO ALLE ORGANIZZAZIONI Avvio della sperimentazione su base nazionale dello standard Family Audit
AVVISO ALLE ORGANIZZAZIONI Avvio della sperimentazione su base nazionale dello standard Family Audit IL CAPO DEL DIPARTIMENTO PREMESSO - che il tema della conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura
DettagliIL PERCORSO ORTOGERIATRICO
Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE
Dettagli10 anni. del Centro regionale di Protezione civile al meeting di Lonigo. Longarone Belluno
10 anni del Centro regionale di Protezione civile al meeting di Lonigo Longarone Belluno Meeting della Protezione civile Città di Lonigo 98 IL CENTRO E LA FORMAZIONE Il Centro Regionale Protezione Civile
DettagliProt n. 6432/B15 Castelfranco Emilia, lì 22/08/2016
Prot n. 6432/B15 Castelfranco Emilia, lì 22/08/2016 All ALBO di Istituto Agli ATTI Oggetto: manifestazione di interesse personale esperto in attività di rinforzo linguistico di lingua italiana: laboratorio
DettagliGESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano
DettagliBANDO PER LA SELEZIONE di RISORSE UMANE COINVOLTE IN COMPITI di COORDINAMENTO LOGISTICO-ORGANIZZATIVO ORGANIZZATIVO
ISTITUTO PROF. LE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO F. ENRIQUES Via E. Gianturco, 7 80055 Portici (NA) Tel. 081475684-081471484 Fax 081482920 NARIO70002 www.istitutoenriques.it C.F. 80033540636
DettagliLa comunicazione epistolare come metodologia di sostegno psicologico alle persone in lutto. Percorso di formazione Marzo Giugno 2015 Suzzara (MN)
SS oo ss tt ee gg nn oo nn ee ll ll uu tt tt oo tt rr aa mm ii tt ee cc oo rr rr ii ss pp oo nn dd ee nn zz aa COR- RISPONDENZE La comunicazione epistolare come metodologia di sostegno psicologico alle
DettagliArt. 2 (Denominazione) Il periodico e denominato ArcolaTinforma. Tale dicitura dovra essere riportata anche su ciascuna edizione del giornale, con ind
Regolamentoperiodicocomunale.perCC/periodicocomunale/docuementi APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 68 DEL 26 OTTOBRE 2006 COMUNE DI ARCOLA Provincia della Spezia REGOLAMENTO DEL PERIODICO
DettagliSCHEDA DI PRESENTAZIONE DI PROGETTI P.O.F. PROGETTO
Ministero della Pubblica Istruzione SCHEDA DI PRESENTAZIONE DI PROGETTI P.O.F. PROGETTO Titolo: Conseguimento del C.I.G. A scuola Descrizione sommaria del contenuto: il progetto è rivolto agli alunni interessati
DettagliCorso Preparatorio alla Professione di Assistente Familiare (Badante)
Corso Preparatorio alla Professione di Assistente Familiare (Badante) IL CORSO DI FORMAZIONE SI PONE I SEGUENTI OBIETTIVI: Garantire alle persone disabili e/o anziane non autosufficienti la possibilità
DettagliLINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ
LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ Uno degli obiettivi principali della nostra Scuola è garantire la gradualità e la personalizzazione del percorso formativo di ogni bambino. La scuola dell infanzia,
DettagliPROGETTO PILOTA A VIVA VOCE. Storie di infortunati sul LAVORO. Sensibilizzare per Prevenire
PROGETTO PILOTA A VIVA VOCE Storie di infortunati sul LAVORO Sensibilizzare per Prevenire 1 Titolo del Progetto: A VIVA VOCE storie di infortunati sul Lavoro Soggetto Proponente: SiscuVE Gruppo didattica
DettagliI.C. Porto Mantovano
I.C. Porto Mantovano Progetto : Valutazione degli apprendimenti Premessa "La valutazione non è fine a se stessa ma deve sfociare nella conoscenza della situazione in cui si trova l'istituzione Scolastica
DettagliLa FORMAZIONE in materia di PREVENZIONE INCENDI
La FORMAZIONE in materia di PREVENZIONE INCENDI Pasquale SALVATORE - Consigliere CNGeGL SEMINARIO su DM 3.8.2015 1 EVOLUZIONE del MODO di SVOLGERE la PROFESSIONE IMPONE implicitamente L OBBLIGO DELLA FORMAZIONE
DettagliPROVA INVALSI. È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di. Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli
PROVA INVALSI Che cos è la prova Invalsi? È una prova standardizzata somministrata dall Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione agli studenti dei diversi ordini
DettagliOfferta Formativa. La Norma ISO 9001:2000. Principi, contenuti, applicazioni ed evidenze oggettive
Scheda n 1 Titolo del corso Offerta Formativa La Norma ISO 9001:2000 Principi, contenuti, applicazioni ed evidenze oggettive Obiettivo del corso Il corso si propone di trasmettere ai partecipanti tutte
DettagliINSEGNANTE DI SOSTEGNO NORMATIVE
INSEGNANTE DI SOSTEGNO NORMATIVE LEGGE 118 del 1971 Stabiliva per la prima volta, all articolo 28, comma 2, il principio secondo il quale per gli allievi in situazione di handicap l istruzione dell obbligo
DettagliPARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE
PARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE 25 Articolazione del primo ciclo di istruzione DEFINIZIONE DEI CURRICOLI Il primo ciclo, che comprende i primi otto anni dell obbligo di istruzione di durata decennale,
DettagliProgetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014
Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014 1 Premessa Partendo dall analisi dell esperienza fatta con 5 edizioni del progetto di Alfabetizzazione Motoria
DettagliLA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA
LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le
DettagliBANDO PER L AMMISSIONE AI CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E ANTIMAFIA PER I COMUNI DELLA PROVINCIA DI ROMA
BANDO PER L AMMISSIONE AI CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E ANTIMAFIA PER I COMUNI DELLA PROVINCIA DI ROMA (con esclusione di Roma Capitale), FROSINONE, LATINA, RIETI E VITERBO CODICI
DettagliDirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu
Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'UMBRIA ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 STRADA LACUGNANO, S.N. 06132 PERUGIA (PG)
DettagliPROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3
PROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3 PREMESSARTI L educazione inclusiva è un processo continuo che mira ad offrire educazione di qualità per tutti rispettendo diversità, differenti bisogni ed abilità,
DettagliDisturbi specifici di apprendimento
Disturbi specifici di apprendimento A chi è rivolto? Alunni Insegnanti Genitori Perché attivarlo Nelle classi c è un incremento di alunni in difficoltà di apprendimento, Per conoscere le modalità e le
DettagliLA TUTELA DEI SEGNI E DELLE FORME DISTINTIVE: LE STRATEGIE E LE OPZIONI POSSIBILI
MARCHI E DISEGNI COMUNITARI 5 a EDIZIONE 14 OTTOBRE 2015 LA TUTELA DEI SEGNI E DELLE FORME DISTINTIVE: LE STRATEGIE E LE OPZIONI POSSIBILI Iniziativa realizzata e finanziata nell ambito della collaborazione
DettagliComune di Riva del Garda
Protocollo d intesa tra l Agenzia delle Entrate e - il Comune di per sviluppare forme di cooperazione e di scambio di informazioni al fine di una efficace azione di contrasto all evasione fiscale RIVA
DettagliProgetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria
Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria 1,2,3 Minivolley! IL PROGETTO Il progetto 1,2,3 minivolley si propone di incrementare la pratica delle attività motorie nella scuola
DettagliPROGETTO DELLA REGIONE VENETO PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI NEI BAMBINI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
PROGETTO DELLA REGIONE VENETO PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI NEI BAMBINI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Assistente Sanitaria Dott.ssa Mara Brunelli Servizio di Promozione ed Educazione alla Salute
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO E UTILIZZO DEL LOGO DELL AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N.
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO E UTILIZZO DEL LOGO DELL AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2 (Approvato con Delibera del Direttore Generale n. 1077del 04.12.2013) 1. OBIETTIVO Il presente
DettagliATTO DI PROROGA DELLA CONVENZIONE TRA L ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE DELLA REGIONE PUGLIA ED IL COMANDO
ATTO DI PROROGA DELLA CONVENZIONE TRA L ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE DELLA REGIONE PUGLIA ED IL COMANDO REGIONALE PUGLIA DELLA GUARDIA DI FINANZA, AVENTE COME SCOPO LO SVILUPPO DI SINERGIE A
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA. III CENTRO DI MOBILITAZIONE Lombardia CORPO MILITARE. Staff Formazione Staff Sanitario
CROCE ROSSA ITALIANA III CENTRO DI MOBILITAZIONE Lombardia CORPO MILITARE Staff Formazione Staff Sanitario CORSO DIRIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE E ALTRE MANOVRE SALVAVITA MANOVRE
DettagliVERIFICA PIANO DI MIGLIORAMENTO IC BAGNOLO SAN VITO 2015/16 18 FEBBRAIO 2016
PRIORITA 1 Miglioramento delle prestazioni nelle prove standardizzate Traguardo : maggior allineamento dei risultati prove INVALSI a quelli di scuole contesti simili OBIETTIVI DI Elaborare una progettazione
DettagliSICUROMAGNA S.R.L. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (ART. 37 D.LGS. 81/08 E ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21/12/2011)
Via Montecatini, 213-47521 Cesena (FC) Tel. e Fax 0547 384296-0547 630467 email: info@sicurlink.it PEC: sicuromagna@pec.sicurlink.it CATALOGO OFFERTA FORMATIVASICUROMAGNA S.R.L DA ACCREDITARE A FONDOPROFESSIONI
DettagliPRO LOCO NOLA CITTÀ D ARTE - UFFICIO NOLANO DI INFORMAZIONE TURISTICA AVVISO DI SELEZIONE PER PROFILO DI INFORMATORE TURISTICO DELL AREA NOLANA
PRO LOCO NOLA CITTÀ D ARTE - UFFICIO NOLANO DI INFORMAZIONE TURISTICA AVVISO DI SELEZIONE PER PROFILO DI INFORMATORE TURISTICO DELL AREA NOLANA 1. OGGETTO Presso gli enti promotori sono aperte le iscrizioni
DettagliPROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI FINALITA DEL PROTOCOLLO Il protocollo definisce le tappe di un percorso condiviso che favorisca l accoglienza, l inserimento e l integrazione dei bambini
DettagliFormazione Sicurezza sul Lavoro
Formazione Sicurezza sul Lavoro Ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Date 03-04-05-06-07-09-10-11-12 Maggio 2016 Orari Tutti i giorni indicati, dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 Durata
DettagliORIENTAMENTO ALLE BUONE PRATICHE
Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente U.O.S. 3.3 - Prevenzione Fenomeni di Desertificazione Studi e Cartografie Tematiche Via Ugo La Malfa n. 169 - Palermo
DettagliAmbienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età. Il ruolo dei. dei RLS. Milano - 21 giugno 2016
Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età Il ruolo dei dei RLS Milano - 21 giugno 2016 Obiettivo Dare a RLS in azienda la consapevolezza del problema e del proprio ruolo Obiettivo 1. perché valutare
DettagliLe fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria.
Le fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria. Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso Conferenza
DettagliCOMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO
COMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO INDICE ART. 1: Finalità e denominazione ART. 2: Denominazione ART. 3: Periodicità, diffusione, proprietà. ART. 4: Numeri speciali
Dettagli