I cinque para da monitorare
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- Valentina Pozzi
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1 FERTILITÀ DELLA BOVINA I cinque para da monitorare La corretta gestione della fertilità di SUJEN SANTINI della mandria richiede un approccio multidisciplinare. Fondato sul controllo di precisi dati riproduttivi 28 IZ n. 4 / 2009 Nei moderni allevamenti di bovine da latte le performance riproduttive si sono modificate rispetto al passato: i parametri del numero di giorni alla prima inseminazione, dell intervallo parto concepimento e dell interparto sono notevolmente aumentati, mentre il tasso di gravidanza medio si è ridotto di circa 10 punti in 30 anni. La tendente espansione delle dimensioni aziendali comporta nuove sfide nella gestione della fertilità della mandria che ad oggi rappresenta una delle principali cause di riforma involontaria gravando pesantemente sul bilancio economico aziendale. E la grossa questione oggi è: ci limitiamo a seguire le bovine oppure siamo in grado di condurle dove devono andare? La funzione riproduttiva e la sua efficienza dipendono sempre più da influenze esterne alla vacca che fanno capo all ambiente ed alla gestione della mandria nelle singole fasi dell allevamento. L autrice, medico veterinario, fa parte del servizio tecnico Comazoo. l Box parto idoneo ai principi di cow comfort. IL SIGNIFICATO DELLE SIGLE 3 Periodo di attesa volontario: pav. 3 Intervallo parto concempimento: paco. 3 Tasso di rilevamento e di utilizzazione dei calori: hdr. 3 Tassodiconcepimento: cr. 3 Velocità di ingravidamento: pr l La corretta gestione richiede un approccio multidisciplinare e un assistenza tecnica integrata, dove gli attori sono l allevatore, l alimentarista e il veterinario aziendale, finalizzata ad ottimizzare la fertilità della mandria. Ecco come la cooperativa Comazoo di Montichiari (Bs) interpreta il problema e quali indicazioni trasmette di conseguenza, tramite il proprio servizio tecnico, ai allevatori soci. Una prima iniziativa a questo proposito riguarda l applicazione di una strategia gestionale articolata in tre punti: analisi degli indici della fertilità per la vacca da latte, monitoraggio dei parametri riproduttivi, definizione di una metodologia operativa aziendale. Un adeguata gestione della fertilità in allevamento si basa innanzitutto su una puntuale e corretta raccolta dei dati di stalla (vedi tabella 1): infatti ciò che si può misurare si può controllare e migliorare. Ad oggi sono disponibili diversi sistemi operativi la cui utilità di utilizzo è strettamente vincolata all attendibilità dei dati inseriti. È quindi fondamentale che l allevatore tenga costan
2 FERTILITÀ DELLA BOVINA metri temente aggiornati tutti gli eventi fisiologici (parto, calori, fecondazioni, diagnosi di gravidanza) e patologici (distocie, ritenzioni di placenta, dislocazioni abomasali, metriti, mastiti, ecc..) e che il tecnico sia in grado di analizzare in modo logico e funzionale i dati: solo così sarà possibile individuare precocemente il problema e intervenire nei tempi e modi adeguati. l Box post parto contiguo, per minimizzare gli stress da spostamento. PERIODO DI ATTESA VOLONTARIO Uno dei primi parametri da considerare è il periodo di attesa volontario ( pav ), che corrisponde al periodo di tempo che intercorre tra il parto e la prima inseminazione. Il pav ideale è di giorni, attesa necessaria affinché si completi l involuzione uterina e che riprenda una regolare ciclicità ovarica. È importante verificare la corrispondenza tra pav teorico (quando inizia la rilevazione dei calori) e il reale intervallo parto prima inseminazione (percentuale di vacche che vengono realmente fecondate dopo il pav), poiché consente di valutare l efficienza della ripresa della ciclicità riproduttiva e del rilevamento calore. Posta un attesa volontaria teorica di 50 giorni, le bovine dovrebbero ricevere il primo intervento fecondativo nella finestra estrale compresa tra i giorni dopo il parto. In proposito, se da sempre abbiamo considerato come obiettivo quello di avere un interparto di mesi, un recente studio dei flussi costi/ricavi ha sollevato un importante aspetto: il periodo ottimale per il concepimento della primipara sarebbe 105 giorni dal parto rispetto ai 63 delle pluripare. Tali dati, presi ovviamente con la dovuta cautela, ci portano a riflettere in merito ad alcune pratiche gestionali riproduttive: primipare fecondate con esito positivo a giorni possono esitare nella messa in asciutta di animali con ancora un buon livello produttivo, a causa della maggiore persistenza della curva di lattazione rispetto alle pluripare. In caso di pav reali superiori all ottimale diviene fondamentale indagare la causa gestionale e/o alimentare. Poiché ifollicoli responsabili del calore a giorni dopo il parto iniziano il loro sviluppo giorni prima, una cattiva condizione metabolica (vedi tabella 2) e sanitaria nell immediato postparto avrà profonde ripercussioni sulla ripresa dell attività riproduttiva. ATTENZIONE ALLA FASE DI TRANSIZIONE I fattori che influenzano in maniera decisiva il successo riproduttivo risiedono infatti nella fase di transizione, che necessita di scelte gestionali mirate affinché la mandria possa esprimere al meglio il suo potenziale riproduttivo: elevato grado di fertilità alla l Importante un attenta gestione della corsia di alimentazione. l Paddock esterno. IZ n. 4 /
3 prima inseminazione. Questi obiettivi vanno necessariamente perseguiti a partire dalle ultime settimane di gestazione, attraverso una accurata gestione ambientale e nutrizionale, un attento monitoraggio delle bovine nelle prime due settimane di lattazione, e adottando alla fine del periodo di attesa volontaria una politica efficace di prima inseminazione. Di fatto i giorni che precedono il parto sono caratterizzati da una tendenziale caduta dell ingestione di sostanza secca che protraendosi nel post parto esita in un bilancio energetico negativo: la conseguenza sarà la mancata fertilizzazione o mortalità embrionale precoce, calori poco evidenti, e ritardo della ripresa dell attività ovarica. Dal punto di vista nutrizionale, un integrazione di acidi grassi essenziali può essere particolarmente utile. Questi grassi non hanno solamente una valenza energetica, ma sono precursori per la sintesi di ormoni endocrini coinvolti nel metabolismo riproduttivo favorendo una precoce ripresa dell ovulazione nel post parto e un maggior numero di cicli nel corso del periodo di attesa volontaria, con ripercussioni positive sugli indici di fertilità della mandria. TAB. 1 INDICI DI GESTIONE OTTIMALE DELLA STALLA Vacche presenti 100% Vacche in lattazione % Vacche in asciutta % Vacche in close up 4 5 % Vacche gravide > 50% Interventi f.a. per concepimento < 3% Interv. parto prima inseminaz. 65 gg Intervallo parto concepimento < 120 gg Interparto reale < 420 gg Interparto previsto < 420 gg Lunghezza lattazione < 185 gg Rimonta < 33% PR (velocità di ingravidamento) > 15% Età al primo parto < 26 mesi Vitelli morti da 0 a 6 mesi < 10% Collasso puerpale < 5 % Chetosi acuta o clinica < 10 % Blocchi ruminali < 8 % Ritenzioni placentari < 8 % Steasi epatica < 10% Dislocazione abomasale < 5 % 30 IZ n. 4 / 2009
4 Ogni patologia infiammatoria (metriti, mastiti, ecc.) è in grado di interferire sul normale assetto endocrino della bovina. Uno studio ha rilevato che una conta cellulare nel latte pari a SSC/ml si correla al doppio di probabilità di avere perdite embrionali. Il rilevamento della temperatura rettale degli animali nei primi 7 10 giorni dopo il parto è una prassi utile ed economica per individuare precocemente i soggetti con processi infiammatori in corso e/o affetti da ipocalcemia subclinica. Oltre alla tempistica del primo intervento fecondativo è importante valutarne l efficienza, in modo da poter intervenire, qualora necessario, con interventi specifici, quali ad esempio la creazione di un gruppo di vacche fresche che consente di gestirle in un ambiente gerarchico più idoneo e con un alimentazione mirata. In un gruppo più ristretto diviene inoltre più facile per l allevatore rilevare i calori. Altro intervento da prendere in considerazione è l introduzione di programmi di sincronizzazione per aumentare l efficienza della gestione riproduttiva, affrontando difficoltà quali ad esempio l identificazione dei calori inapparenti, o difficilmente rilevati. INTERVALLO TRA PARTO E CONCEPIMENTO Tempo ed esito dell intervento o degli interventi fecondativi dopo il parto determinano la durata dell intervallo parto concempimento ( paco ). Di fronte a un paco lungo (maggiore a 120 giorni) è necessario individuare le possibili cause, da ricercare principalmente in un pav elevato, elevato numero di interventi fecondativi per ingravidarle e/o da un intervallo tra gli interventi superiore alle finestre estrali. Alcuni allevatori aspettano la diagnosi del veterinario per rifecondare l animale, perdendo così dei calori utili e dilatando eccessivamente questo intervallo. È fondamentale considerare la diagnosi di gravidanza come una conferma di vacca piena e non come conferma di vacca vuota: guardare quindi sempre gli animali se nel ciclo successivo la fecondazione manifestano o no calore. Bisogna anche considerare che se il Paco si dilata troppo, gli interventi fecondativi arrivano a sovrapporsi al momento di massima produzione, ovvero quando le performance riproduttive sono particolarmente penalizzate. TASSO DI RILEVAMENTO E UTILIZZAZIONE CALORI Da monitorare poi il tasso di rilevamento e di utilizzazione dei calori ( hdr ). Questo parametro indica quanti calori potenzialmente rilevabili sono stati utilizzati e quindi quanto efficacemente gli animali sono stati rilevati in calore e inseminati. All inter TAB. 2 LA BCS E LA RIPRESA DELL'ATTIVITA' OVARICA VARIAZIONI BCS < 0,5 0,5 1 > 1 INTERVALLO PARTO PRIMA FECONDAZIONE (*), GG. *) ripresa dell'attività ovarica IZ n. 4 /
5 FERTILITÀ DELLA BOVINA l Il box parto deve garantire un un ambiente idoneo, confortevole e pulito: in questo momento si gioca la ripresa dell attività riproduttiva e la successiva lattazione (fonte: Flickr). no della mandria ci sono differenze nella manifestazione estrale (vedi schema A). Ad esempio, i calori durano in media 7 ore nelle primipare e ore nelle pluripare; per ogni calore una vacca ha circa 7 manifestazioni di monta, contro i 17 di una manza. L ideale sarebbe riuscire ad osservare la mandria 3 4 volte al giorno, per almeno minuti. Se la bovina viene osservata in calore al mattino si feconda alla sera e viceversa. È stato rilevato un effetto stimolante della mungitura e della distribuzione dell alimento sull inizio del calore. Sembra invece esserci una correlazione negativa tra manifestazione del calore e una produzione oltre i 39 kg, che si traduce in calori meno evidenti e di durata inferiore. Altri fattori che incidono negativamente sulla manifestazione estrale sono la carenza energetica, e condizioni di stress quali pavimentazioni non idonee (scivolose), la stagione calda e afosa, il sovraffollamento e i continui cambiamenti di alimentazione e box. Valutare l intervallo interestro o dei servizi può dare utili indicazioni: se il 70% delle bovine ha un ciclo estrale che dura dai 17 ai 26 giorni significa che in quell azienda si ha una buona accuratezza nel rilevamento degli estri. Un intervallo inferiore ai 16 giorni indica un rilevamento poco accurato degli estri (vedi schema B) o la presenza di animali con cisti ovariche. Un intervallo di giorni può indicare la presenza di riassorbimenti embrionali. Intervalli superiori ai 37 giorni indicano animali che non sono mai stati osservati in calore o che SCHEMA A SEGNI DI UN CALORE IN ATTO Riflesso di immobilità Presenza di muco Escoriazioni agli ischi (segni di cavalcamento) Atteggiamento agitato e di ricerca della bovina (nervosa) Minore ingestione di alimento Minor produzione lattea Muggiti frequenti Appoggiare e/o strofinare il mento su una compagna Leccare ed annusare altre bovine Comportamento di flehmen: sollevamento del labbro superiore per poter meglio rilevare odori Segni di un calore già passato Tracce di sangue sulla coda SCHEMA B RILEVAMENTO DEI CALORI, LE PROCEDURE 1) Stabilire protocolli standard: quando, dove, i segni da cercare, come annotare i rilevamenti. Può essere utile posizionare una lavagna o un registro comune a tutti e posizionata in un luogo di passaggio. 2) Sorvegliare i gruppi di vacche sessualmente attive: se possibile restringere il campo di osservazione creando gruppi specifici. 3) Aumentare la possibilità di rilevare il calore aumentando la frequenza delle osservazioni. 4) Minimizzare le patologie podali e garantire una pavimentazione idonea: vacche instabili, che scivolano o con piedi malati non montano e non si fanno montare. 5) Avvalersi degli ausili per il rilevamento dei calori (es. podometro), senza eliminare l osservazione diretta. 6) Stabilire col veterinario aziendale programmi di sincronizzazione idonei. 34 IZ n. 4 / 2009
6 FERTILITÀ DELLA BOVINA hanno avuto una perdita embrionale tardiva. TASSO DI CONCEPIMENTO Il tasso di concepimento ( cr ) rappresenta la percentuale di vacche gravide rispetto a quelle inseminate. L obiettivo è raggiungere un cr del %. Questo valore viene molto influenzato dal tempo di diagnosi: con una diagnosi a 38 giorni c è una minor incidenza sul cr dei riassorbimenti successivi, sovrastimando il dato. La diagnosi precoce è però utile ad individuare le vacche vuote che non hanno manifestato calore da reinseminare, ma deve essere confermata al giorno di gestazione. VELOCITÀ INGRAVIDAMENTO Un altro parametro fondamentale è la velocità di ingravidamento ( pr ). Indica la rapidità con la quale le bovine di una mandria possono rimanere gravide dopo la fine del pav; è quindi il principale indicatore dell efficienza riproduttiva di una mandria poiché l obbiettivo ultimo è avere il maggior numero di gravidanze nel minor tempo possibile. Questo dato è analizzabile per finestre di 21 giorni definite per: data di calendario, che fornisce una fotografia dinamica nel tempo che consente di valutare variazioni dell efficienza riproduttiva durante l anno (o periodo considerato), rispetto ad interventi gestionali, variazioni alimentari, stagionalità, ecc. data dal parto, o dal pav, o dalla 1 fecondazione, che fornisce una fotografia statica nel tempo poiché valuta l andamento riproduttivo degli animali rispetto ai loro giorni di lattazione. Oltre a valutare le performance dell intera mandria, particolarmente utile è effettuare la valutazione considerando le primipare rispetto alle pluripare. Una mandria ben gestita può arrivare ad avere un pr di 18 22% con un gruppo che supera questo tasso: se la % di pr nella mandria è <16% è consigliato investigare i fattori che limitano le performance e fare una valutazione economica delle strategie attuabili per aumentare il pr. È però opportuno tenere presente che, a prescindere da valori ottimali generali, è fondamentale fare valutazioni rispetto alla realtà aziendale e porsi degli obbiettivi effettivamente raggiungibili e perseguibili. L efficienza riproduttiva è condizionata da diverse variabili riconducibili principalmente alla gestione della fase di transizione e alla capacità di rilevazione dell estro. In particolare è cruciale la tempistica di inseminazione degli animali al termine del pav e la rapida individuazione di quelli che, non restati gravidi dopo la prima inseminazione, devono essere velocemente reinseminati: l ottimizzazione economica del periodo del concepimento di una bovina rimane un punto chiave per la redditività dell allevamento. l Foto realizzate presso la Fattoria 2M, di Ghedi(Bs). IZ n. 4 /
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