22/12/16 SPECIALIZZAZIONI DEL POSSEDERE METODI E TECNICHE PSICODIAGNOSTICHE LE NEOEMOZIONI (B) ANALISI DELLA DOMANDA

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2 SITUAZIONE A - Là ed allora: difficoltà a dare esami, padre stesso lavoro del figlio, madre manda figlio da psicologo Narrazione: i genitori come causa della difficoltà (stanno sul collo), ai genitori piacerebbe che lui facesse stesso lavoro del padre, non vuole che gli paghino la terapia (significato?) Qui ed ora: diffidenza/controllo per definire chi è capace e chi non lo è (età, qualifiche), chi decide e chi no (sedute), chi impone e chi subisce(credito). SITUAZIONE A - Domande: di allearsi contro i genitori (prendere posizione sul loro stare col fiato sul collo), di accusare/ combattere imposizioni dei genitori, di non darla vinta ai genitori (non facendoli pagare, boicottando terapia ed esami, al di là della richiesta esplicita); (da Psi. Riconoscere competenza e ruolo?) Relazione e neoemozione: provocare (attacco alle regole e a chi decide), mettere in scacco lo psicologo e insieme i genitori (boicottando esami e terapia), non dargliela vinta. Risposta emotiva collusiva: mostrare qualifiche, ristabilire chi decide le regole. diffidare/controllare dell altro su questioni di potere: incompetente o competente? Decidi tu o decido io? Imponi regole tu o io? Stai con me o con loro? SITUAZIONE A - Collusione e suo fallimento: rapporti di potere famigliare non reggono più ora che finisce percorso di studi? Desiderio di ribaltamento ruoli ha come esito riproposizione collusione che però fallisce e ripropone lo stesso gioco con psicologo e altri. Obiettivi intervento: non trasformativo (esami o genitori) ma metodologico. Attivare conoscenza e risorse per creare nuove connessioni con il contesto. Rilevare incongruenza tra chiedere aiuto e depotenziarlo, rilevare congruenza tra qui ed ora e là ed allora, rilevare la propria costruzione personale della collusione e la sua disfunzonalità se rigida, rilevare sovrapposizione di contesti. venire qui è una sconfitta e un cedere a? allora dobbiamo fallire. Possiamo fare altro? CASO DI ALEX O GENTE COMUNE O LA STANZA DEL FIGLIO 2

3 1 22/12/16 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0, DF(S1) Ref(S1) WRAD(S1) DF(S2) Chi provoca vuole rovesciare le regole del gioco esistenti e sostituirle con continue eccezioni alla regola, fondate sul potere del più forte (conflitto). La regola è colpita per definire chi la decide. Chi provoca si propone spesso come il provocato (dibattiti politici: importante è prevalere non risolvere problemi). 2 obiettivi: evitare di pensare attraverso l agire il conflitto, evitare di sentire la propria emozione verso l altro (sei tu che mi obblighi a reagire così!) Chi provoca manifesta la paura di non essere visto (piuttosto mi faccio vincere da te e subisco ma non accetto indifferenza l indifferenza, l insignificanza). Chi provoca utilizza l altro per vivere le proprie emozioni che non sente come proprie ma come reazioni all altro. Spesso è un non tollerare la dipendenza, ma provocare denuncia una dipendenza. Si provoca chi è ritenuto più potente e quindi in grado di tollerare la provocazione. Ho bisogno di un nemico che resti tale. Illusione che le risorse di chi viene provocato non abbiano limiti. 3

4 CON LO PSICOLOGO Provocare attraverso l attacco al setting (assenza, non pagare, ) Parlare d altro o a vuoto, silenzio, non far parlare, chiedere farmaci, Sottolineare che il lavoro non serve Dettare le condizioni del lavoro (non trovare tempo per seduta.. ) Attacchi alla persona e alla competenza Obiettivo evitare dipendenza e dimostrare che l altro non è capace di aiutare Mettere in evidenza contraddizione insita nel cercare la relazione e nel minacciarla (+ modello ISO: il tuo provocare ha un senso per quello che vivi nel tuo contesto, sovrapposizione contesti) DIANGOSI DSM 5 O DIAGNOSI E ADESSO? Anoressia nervosa Bulimia nervosa Binge-eating Disturbo paranoide di personalità Disturbo antisociale di personalità Disturbo narcisistico di personalità Disturbo d ansia sociale Disturbo di dismorfismo corporeo Disturbo erettile Disturbo oppositivo provocatorio Disturbo esplosivo intermittente Disturbo della condotta DISTURBO PARANOIDE DI PERSONALITÀ A. diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri tanto che le loro motivazioni vengono interpretate come malevole, che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in svariati contesti, come indicato da quattro o più dei seguenti elementi: sospetta senza fondamento di essere sfruttato/a, danneggiato/a o ingannato/a dagli altri dubita, senza giustificazione, della lealtà o affidabilità di amici e colleghi è riluttante a confidarsi con gli altri a causa del timore ingiustificato che le informazioni possano essere usate in modo maligno contro di lui o lei. DISTURBO PARANOIDE DI PERSONALITÀ Legge significati nascosti umilianti o minacciosi n osservazioni o eventi benevoli. Porta costantemente rancore (cioè non dimentica gli insulti, le ingiurie o le offese). Percepisce attacchi al proprio ruolo o reputazione non evidenti agli altri ed è pronto/a a reagire con rabbia o a contraccambiare. Sospetta in modo ricorrente, senza giustificazione, della fedeltà del coniuge o del partner sessuale. B. Il disturbo non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia, del disturbo bipolare o depressivo con caratteristiche psicotiche o di un altro disturbo psicotico e non è attribuibile agli effetti fisiologici di un altra condizione medica. 4

5 DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITÀ A. Un pattern pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifesta fin dall età di 15 anni, come indicato da tre o più dei seguenti elementi: Incapacità di conformarsi alle norma sociali per quanto riguarda il comportamento legale come indicato dal ripetersi di atti passibili di arresto disonestà come indicato dal mentire ripetutamente, usare nomi falsi o truffare gli altri, per profitto o per piacere personale Impulsività o incapacità a pianificare Irritabilità e aggressività, come indicato da ripetuti scontri o aggressioni fisiche Noncuranza sconsiderata della sicurezza propria ed altrui. DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITÀ Irresponsabilità abituale, come indicato dalla ripetuta incapacità di sostenere un attività lavorativa continuativa o di far fronte a obblighi finanziari. Mancanza di rimorso, come indicato dall essere indifferenti o dal razionalizzare dopo aver danneggiato, maltrattato o derubato un altro. B. L individuo ha almeno 18 anni. C. Presenza di un disturbo della condotta con esordio prima dei 15 anni. D. Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia o del disturbo bipolare. DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITÀ Un pattern pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque o più dei seguenti elementi: Ha un senso grandioso di importanza (per es. esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato/a superiore senza un adeguata motivazione) È assorbito/a da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illuminati, o di amore ideale Crede di essere speciale e unico/a e di poter essere capito/a solo da, o di dover frequentare, altre persone (o istituzioni) speciali o di classe sociale elevata DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITÀ Richiede eccessiva ammirazione. Ha un senso di diritto (cioè l irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative) Sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi) Manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri È spesso invidioso/a degli altri o crede che gli altri lo/a invidino Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti, presuntuosi 5

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