Dalla Mappatura al Patto per il Simeto I passi già fatti. Le proposte per proseguire.

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1 Dalla Mappatura al Patto per il Simeto I passi già fatti. Le proposte per proseguire.

2 2009 Giugno - ViviSimeto 2009 Masseria Aragona

3 2009 Settembre Dicembre COSA VOGLIAMO OTTENERE LAVORANDO ASSIEME?

4 2009 Settembre Dicembre Costruire un documento condiviso con cui influire sui processi decisionali in atto Scambiare i nostri saperi e le nostre idee di trasformazione Animare il dibattito culturale sul nostro territorio Mappa di Comunità Promuovere la conoscenza dei luoghi (ami solo ciò che conosci) Discutere sul futuro della Valle del Simeto 2012 Coinvolgere diversi soggetti Definizione di un azione sinergica per centrare diversi obiettivi

5 Dicembre 09 - Maggio 10 Mappatura di Comunità

6 2009 Paternò, 20/12/ mappanti 6 mesi di mappatura PaternòAdranoBiancavillaS.M.diLicodia 2011 Paternò, 16/01/

7 ACQUA BENE COMUNE ABITARE SOSTENIBILE BENI AMBIENTALI AGRICOLTURA ENERGIA E RISORSE TURISMO RESPONSABILE

8

9 Due Fiumi a Confronto: Fiume Simeto & Fiume Panaro

10 L alveare come struttura di relazione: sistema di azioni connesse tra loro

11 2009 Progetti sperimentali sul territorio Contrada Nicolò Paternò 2012 Orti di Pace - Adrano

12 2009 Giugno - ViviSimeto 2009 Masseria Aragona 2010 Dicembre 09 - Maggio 10 Mappatura di Comunità Due Fiumi a Confronto: Fiume Simeto & Fiume Panaro 2011 Progetti sperimentali sul territorio PATTO DI FIUME 2012

13 2009 Giugno - ViviSimeto 2009 Masseria Aragona 2010 Dicembre 09 - Maggio 10 Mappatura di Comunità Due Fiumi a Confronto: Fiume Simeto & Fiume Panaro 2011 Progetti sperimentali sul territorio 2012 PATTO DI FIUME Dall esperimento al percorso istituzionale

14 Una CORNICE ISTITUZIONALE per proseguire RICONOSCERE I DIRITTI DEL FIUME E DEL TERRITORIO REGOLE CONDIVISE 2011 RIVITALIZZARE IL TESSUTO SOCIO-ECONOMICO PROGETTI E AZIONI CONCRETE PATTO DI FIUME 2012

15 RICONOSCERE I DIRITTI DEL FIUME E DEL TERRITORIO REGOLE CONDIVISE 2011 STATUTO DEL 2012 FIUME SIMETO

16 Esiste già una bozza (emersa dalla Mappatura di Comunità) che costituisce le premesse del Protocollo di Intesa. Adesso proponiamo di scriverlo coralmente, coinvolgendo le Comunità Locali, attraverso un processo di ascolto attivato dalle associazioni e dalle istituzioni STATUTO DEL FIUME SIMETO

17 Firma del Protocollo di Intesa, volto ad avviare la stesura dello Statuto di Fiume, (art. 3) per delineare: - invarianti territoriali, ovvero gli elementi strutturali che si intende mantenere e trasmettere alle generazioni future; - regole di trasformazione e comportamento per la valorizzazione del territorio; - regole di gestione del Patto stesso.

18 Firma del Protocollo di Intesa, volto ad avviare la stesura dello Statuto di Fiume, attraverso (art. 4): un gruppo di lavoro misto che si faccia carico di alimentare in termini operativi il processo di costruzione dello Statuto. Abitanti + Associazioni + Istituzioni + Università

19 Hanno già firmato: Per il Comune di Centuripe: il Sindaco Dott. Antonino Biondi; per il Comune di Adrano: il Sindaco Dott. Giuseppe Ferrante; per la Provincia di Enna: l Assessore per l Organizzazione del Territorio e Tutela Ambientale, Protezione Civile, Risorse Energetiche, Valorizzazione delle Aree Naturali Protette, Prof. Giuseppe Amato; per il Comune di Troina: il Sindaco Dott. Costantino Carchiolo; per l AGESCI Zona Etna Alto Simeto: il Responsabile di Zona Filippo Lombardo; per il Comitato Civico Salute Ambiente, Adrano: la Prof.ssa Chiara Longo; per il Comune di Belpasso: il Consigliere Comunale Dott. Alfio Leotta; per l Associazione ViviSimeto: la Prof.ssa Graziella Ligresti; per l Associazione Casa di Maria: il Dott. Sergio Pennisi.

20 PROSSIMO PASSO incontro per la condivisione e organizzazione del percorso verso un Patto per il Simeto. Si prega di coinvolgere tutti i soggetti disposti a farsi carico di lavorare attivamente alla costruzione dello Statuto di Fiume, in quanto è previsto un momento formativo sulla conduzione operativa dei Gruppi di Lavoro.

21 VERSO UN PATTO PER IL FIUME SIMETO A CHE PUNTO SIAMO, COME PROSEGUIRE ORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO Prima di cominciare: PERCHE APPASSIONARSI A QUESTO PERCORSO?

22 VERSO UN PATTO PER IL FIUME SIMETO A CHE PUNTO SIAMO, COME PROSEGUIRE ORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO Prima di cominciare: PERCHE APPASSIONARSI A QUESTO PERCORSO? Siamo consapevoli dell unicità del sistema paesaggistico Simeto-Etna

23 VERSO UN PATTO PER IL FIUME SIMETO A CHE PUNTO SIAMO, COME PROSEGUIRE ORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO Prima di cominciare: PERCHE APPASSIONARSI A QUESTO PERCORSO? Contratti di Fiume in Italia In Italia, in diversi contesti e con diversi approcci, sono state avviate sperimentazioni di Contratti o Patti di Fiume come FORME VOLONTARIE DI COLLABORAZIONE TRA ENTI ISTITUZIONALI E ASSOCIAZIONI PER RIDARE VITA AI PAESAGGI FLUVIALI

24 PERCHE APPASSIONARSI A QUESTO PERCORSO?

25 PERCHE APPASSIONARSI A QUESTO PERCORSO? PERCHE NON POSSIAMO FARE DIVERSAMENTE

26 Direttiva 2001/42/CE: VAS Art. 1 L.R. 71/78: potenziamento del ruolo delle comunità locali PATTO PER IL FIUME SIMETO: Strumento di gestione del territorio finalizzato a promuovere politiche attive di salvaguardia e valorizzazione della Valle del Simeto, attuato mediante un percorso di collaborazione tra abitanti, associazioni e istituzioni CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO FIRENZE 2000 Direttiva 2000/60/CE: Acque

27 Art. 1 L.R. 71/78: potenziamento del ruolo delle comunità locali Direttiva 2001/42/CE: VAS PATTO PER IL FIUME SIMETO: Strumento di gestione del territorio finalizzato a promuovere politiche attive di salvaguardia e valorizzazione della Valle del Simeto, attuato mediante un percorso di collaborazione tra abitanti, associazioni e istituzioni Direttiva 2000/60/CE: Acque CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO FIRENZE 2000

28 Art. 1 L.R. 71/78: potenziamento del ruolo delle comunità locali Direttiva 2001/42/CE: VAS PATTO CHI PER FA IL FIUME COSA? SIMETO: Strumento di gestione del territorio finalizzato a promuovere politiche attive di salvaguardia e valorizzazione della Valle del Simeto, attuato mediante un percorso di collaborazione tra abitanti, associazioni e istituzioni Direttiva 2000/60/CE: Acque CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO FIRENZE 2000

29 CHI...? SCUOLE COMUNI Adrano Belpasso Centuripe Paternò Troina UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA Dip. di Architettura ALTRI ENTI. ISTITUZIONALI PREPOSTI ALLA GESTIONE DEL TERRITORIO PROVINCE Enna. Scuola delle Tre Età Adrano Comitato Civico Salute Ambiente, Adrano Ass. ViviSimeto Ass. Casa di Maria - Biancavilla Agesci - Zona Etna Alto Simeto ASSOCIAZIONI

30 CHI FA COSA? SCUOLE COMUNI Adrano Belpasso Centuripe Paternò Troina UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA ALTRI ENTI Dip. di Architettura ISTITUZIONALI PREPOSTI ALLA. GESTIONE DEL TERRITORIO STATUTO DEL FIUME Ossatura del Patto di Fiume PROVINCE Enna. Scuola delle Tre Età Adrano Comitato Civico Salute Ambiente, Adrano Ass. ViviSimeto Ass. Casa di Maria - Biancavilla Agesci - Zona Etna Alto Simeto ASSOCIAZIONI

31 STATUTO DEL FIUME Ossatura del Patto di Fiume

32 Regole di gestione del Patto Regole di trasformazione e di comportamento Memorie e Invarianti Territoriali

33 Laboratori ecologici In collabrorazione con le scuole... Progetti di trasformazione e rivitalizzazione del territorio. Per esempio: Aree attrezzate di accesso al fiume Rete delle strutture produttive e ricettive sostenibili Cartoguida della Valle del Simeto Segnaletica unitaria e percorsi informativi Casa della memoria viva e dei mestieri. Osservatori Partecipati Sulla Qualità delle Acque Su Energia e Risorse... Regole di gestione del Patto Regole di trasformazione e di comportamento Memorie e Invarianti Territoriali

34 Regole di gestione del Patto Regole di trasformazione e di comportamento Memorie e Invarianti Territoriali

35 Statuto del Fiume 3 passo da..a. 2 passo da..a. 1 passo da..a. Regole di gestione del Patto Regole di trasformazione e di comportamento Memorie e Invarianti Territoriali DIAMOCI DEI TEMPI!

36 TEMPISTICA PROPOSTA (da verificare) Statuto del Fiume 3 passo 1 mese 2 passo 1 mese 1 passo 4 mesi Regole di gestione del Patto Regole di trasformazione e di comportamento Memorie e Invarianti Territoriali

37 CHI FA COSA? SCUOLE COMUNI Adrano Belpasso Centuripe Paternò Troina UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA ALTRI ENTI Dip. di Architettura ISTITUZIONALI PREPOSTI ALLA. GESTIONE DEL TERRITORIO COME? STATUTO DEL FIUME Ossatura del Patto di Fiume PROVINCE Enna. Scuola delle Tre Età Adrano Comitato Civico Salute Ambiente, Adrano Ass. ViviSimeto Ass. Casa di Maria - Biancavilla Agesci - Zona Etna Alto Simeto ASSOCIAZIONI

38 CHI FA COSA? SCUOLE COMUNI Adrano Belpasso Centuripe Paternò Troina UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA ALTRI ENTI Dip. di Architettura ISTITUZIONALI PREPOSTI ALLA. GESTIONE DEL TERRITORIO COME? STATUTO DEL FIUME Ossatura del Patto di Fiume Gruppi di Lavoro Comunali Partecipati Scuola delle Tre Età Adrano Comitato Civico Salute Ambiente, Adrano Ass. ViviSimeto Ass. Casa di Maria - Biancavilla Agesci - Zona Etna Alto Simeto ASSOCIAZIONI PROVINCE Enna.

39 CHI FA COSA? CHI COSA Comuni Associazioni (di volontariato e di categoria) Scuole Singoli Cittadini Province Altri enti istituzionali sovracomunali RADUNANO E CONDUCONO I GRUPPI DI LAVORO COMUNALI PARTECIPATI CONTRIBUISCONO AI GRUPPI, FORNISCONO SUPPORTO LOGISTICO E SINTESI Università OFFRE SUPPORTO IN FASE DI FORMAZIONE E PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA

40 CHI FA COSA? Laboratori ecologici In collabrorazione con le scuole... Progetti di trasformazione e rivitalizzazione del territorio. Per esempio: Aree attrezzate di accesso al fiume Rete delle strutture produttive e ricettive sostenibili Cartoguida della Valle del Simeto Segnaletica unitaria e percorsi informativi Casa della memoria viva e dei mestieri. Statuto del Fiume 3 passo 1 mese 2 passo 1 mese 1 passo 4 mesi Osservatori Partecipati Sulla Qualità delle Acque Su Energia e Risorse... Regole di gestione del Patto Regole di trasformazione e di comportamento Memorie e Invarianti Territoriali

41 CHI FA COSA? Incontri pubblici intergenerazionali (organizzati vicino al fiume, nelle Piazze, nei Musei, nelle scuole ) durante i quali ascoltare: Memorie e Invarianti Territoriali

42 CHI FA COSA? Incontri pubblici intergenerazionali (organizzati vicino al fiume, nelle Piazze, nei Musei, nelle scuole ) durante i quali ascoltare: gli anziani (agricoltori, artigiani, pescatori ), per stimolare la trasmissione della memoria, dei saperi e dei mestieri; gli adulti, le mamme e le insegnanti a scuola, per ragionare assieme sulle pratiche di vita sostenibili; i giovani, per conoscerne disagi e speranze, e innescare progetti di rivitalizzazione del tessuto socio-economico; i bambini, per imparare (giocando) a essere cittadini responsabili e attenti verso la propria terra. Memorie e Invarianti Territoriali

43 CHI FA COSA? Incontri pubblici intergenerazionali (organizzati vicino al fiume, nelle Piazze, nei Musei, nelle scuole ) durante i quali ascoltare gli anziani (agricoltori, artigiani, pescatori ), per stimolare la trasmissione della memoria, dei saperi e dei mestieri; gli adulti, le mamme e le insegnanti a scuola, per ragionare assieme sulle pratiche di vita sostenibili; i giovani, per conoscerne CONTRIBUTO disagi e speranze, e innescare DI TUTTI progetti di rivitalizzazione del tessuto socio-economico; i bambini, per imparare (giocando) a essere cittadini responsabili e attenti verso la propria terra. ATTRAVERSO GIOCHI E STRUMENTI* APERTI AL Memorie e Invarianti Territoriali * Definiremo gli strumenti quando si saranno formati i gruppi

44 Una possibile prima scaletta di lavoro 1. Individuare chi, per ogni comune, costituisce i gruppi di lavoro, facendosi carico di organizzare e facilitare gli incontri pubblici intergenerazionali. E importante spargere la voce il più possibile e sottolineare che l adesione è volontaria! 2. Individuare un luogo fisico e appuntamenti regolari (una volta a settimana, una volta al mese, dipende da noi ) per lavorare sulla definizione degli incontri pubblici intergenerazionali 3. Svolgere gli incontri pubblici intergenerazionali e organizzare le testimonianze raccolte Memorie e Invarianti Territoriali

45 Alcuni suggerimenti utili 1. Redigere costantemente il diario degli incontri per tenere nota delle vicende organizzative 2. Condividere sempre il diario con tutti i partecipanti al gruppo, con gli altri gruppi e con gli altri che aderiscono alla costruzione dello Statuto di Fiume, magari attraverso apposita rete di indirizzi (mailing list) o sito internet 3. Coordinare gli incontri e redigere il diario a turno Memorie e Invarianti Territoriali

46 in sintesi GRUPPI DI LAVORO COMUNALI PARTECIPATI ORGANIZZANO INCONTRI PUBBLICI INTERGENERAZIONALI CON L OBIETTIVO DI RACCOGLIERE TESTIMONIANZE PER DEFINIRE MEMORIE E INVARIANTI TERRITORIALI (CORNICE DI VALORI CONDIVISI ENTRO CUI REALIZZARE PROGETTI, PIANI E PROGRAMMI) Riconoscimento dei Paesaggi Identitari

47 in sintesi GRUPPI DI LAVORO COMUNALI PARTECIPATI ORGANIZZANO INCONTRI PUBBLICI INTERGENERAZIONALI CON L OBIETTIVO DI RACCOGLIERE TESTIMONIANZE PER DEFINIRE MEMORIE E INVARIANTI TERRITORIALI (CORNICE DI VALORI CONDIVISI ENTRO CUI REALIZZARE PROGETTI, PIANI E PROGRAMMI) Riconoscimento dei Paesaggi Identitari Province e altri enti istituzionali sovracomunali possono partecipare sia ai gruppi di lavoro che agli incontri pubblici

48 in sintesi GRUPPI DI LAVORO COMUNALI PARTECIPATI ORGANIZZANO INCONTRI PUBBLICI INTERGENERAZIONALI CON L OBIETTIVO DI RACCOGLIERE TESTIMONIANZE PER DEFINIRE MEMORIE E INVARIANTI TERRITORIALI (CORNICE DI VALORI CONDIVISI ENTRO CUI REALIZZARE PROGETTI, PIANI E PROGRAMMI) Riconoscimento dei Paesaggi Identitari Province e altri enti istituzionali sovracomunali possono partecipare sia ai gruppi di lavoro che agli incontri pubblici L Università organizza un primo incontro aperto ai componenti dei vari gruppi comunali, per simulare un esperienza di ascolto e proporre alcuni *strumenti, consapevoli che si impara meglio facendo

49 GRAZIE

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