LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO ( ) SINDACO ROSA LESO
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- Marcellina Longhi
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1 LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO ( ) SINDACO ROSA LESO
2 CITTÀ DI DESENZANO DEL GARDA Provincia di Brescia LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO ( ) SINDACO ROSA LESO INDICE PREMESSA PARTE PRIMA POLITICHE SOCIALI ISTRUZIONE CULTURA SPORT PARTE SECONDA AMBIENTE E TERRITORIO PARTE TERZA POLITICHE DI BILANCIO INNOVAZIONE ECONOMIA TURISMO COMMERCIO IMPRESE ED ARTIGIANATO AGRICOLTURA PARTE QUARTA ASCOLTO E PARTECIPAZIONE LEGALITÀ, TRASPARENZA E SICUREZZA...16 PREMESSA Dopo anni di benessere, Desenzano attualmente è una città ferma, priva di slancio propositivo e senza fiducia nelle proprie potenzialità. Occorre riprendere le redini della città e compiere con decisione scelte coraggiose perché l innovazione a tutti i livelli, sia la condizione di crescita per una Desenzano che guardi con fiducia al futuro. Occorre dare a Desenzano lo slancio propositivo necessario a rilanciarla economicamente e culturalmente valorizzando i fattori di unicità che la contraddistinguono facendo pieno ricorso alle realtà associative, per restituire valore a chi vive e lavora e a chi intende investire, rendendola attraente per gli ospiti, sicura e vivibile per i suoi cittadini. Occorre agire con serietà, competenza, efficienza e passione, dare priorità al bene comune per far sì che le persone, le loro vite, i loro bisogni siano al centro dell attenzione. 2
3 1. PARTE PRIMA PRIMA VENGONO LE PERSONE Dare priorità al bene comune rispetto agli interessi individuali 1.1 POLITICHE SOCIALI 1.2 ISTRUZIONE 1.3 CULTURA 1.4 SPORT 1.1 POLITICHE SOCIALI UN WELFARE SOLIDALE, ATTENTO, RESPONSABILE, PARTECIPATO PER LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO TESSUTO SOCIALE. Una attenta e seria politica sociale è tra gli obiettivi prioritari del Comune, verso tutti i cittadini, ma in particolare a favore dei più deboli. PRINCIPI CHIAVE - restituire alla persona un ruolo centrale nello sviluppo delle risposte e dei servizi; - definire un welfare che sostenga una visione più ricca della persona e della società, in cui scelte e obiettivi siano individuati e perseguiti attraverso la partecipazione e il dialogo, confermando il valore della sfera pubblica, favorendo le interconnessioni tra la responsabilità collettiva e quella individuale; - affidare all ente locale il ruolo di garante dei diritti fondamentali; di conoscitore dei bisogni per lo sviluppo, di promotore dei programmi, di pianificatore e valutatore dei servizi e degli interventi di politiche integrate attraverso la partecipazione dei diversi attori sociali. OBIETTIVI GENERALI - servizi efficaci ed efficienti per una comunità attenta alla persona, solidale, accogliente, giusta, rispettosa della legalità - costruzione di coesione sociale per la qualità della vita - politiche sociali di investimento e di prevenzione - collaborazione integrata fra realtà no profit ed Ente locale su progettualità condivisa - sviluppo territoriale di un welfare di responsabilità: costruire una rete tra soggetti pubblici e privati per rispondere, insieme, ai bisogni emergenti. SCENARIO Per la pianificazione dei bisogni occorre una attenta analisi della realtà attuale: - la crisi economica globale - la precarietà e la disoccupazione giovanile o della media età (45-50 anni) - l aumento di cassaintegrati oltre i 40 anni - l allungamento del tempo di vita con rispettivo aumento di patologie e disabilità - la composizione multiculturale della comunità - la famiglia e i nuovi assetti familiari. In una città disorientata dai cambiamenti in atto l amministrazione e i cittadini devono attivarsi per ritrovarsi e riconoscersi come protagonisti attivi di una comunità. Occorre dare continuità ai diversi servizi già garantiti e, se necessario, potenziarli, nonostante le crescenti difficoltà dovute alla riduzione dei trasferimenti statali e ai vincoli imposti dal PATTO di STABILITA. Vanno ricercate nuove alleanze e reperiti nuovi fondi predisponendo progetti mirati. I partners possono essere pubblici (fondi europei integrazione FEI) o privati (fondazioni, banche, aziende del territorio). Non possono venir meno le politiche pubbliche che servono da paracadute sociale. Vanno valorizzate e sostenute le associazioni no profit del territorio e tutto il terzo settore in un rapporto di 3
4 collaborazione e di integrazione pubblico/privato che ottimizzi gli sforzi e le risorse. POLITICHE PER LA FAMIGLIA La famiglia è oggi il vero ammortizzatore sociale, va sostenuta con adeguate politiche riguardanti: - agevolazioni in rapporto al numero dei figli - conciliazione dei tempi famiglia - lavoro - sostegno non solo economico a famiglie con anziani a carico, con figli disabili, in difficoltà a causa della crisi economica - adeguate politiche per la casa attraverso patti con i proprietari per favorire affitti equi e calmierati - promozione dei nidi aziendali. o promozione di micronidi familiari (il comune favorisce l incontro tra mamme disponibili a curare qualche altro bambino oltre al suo e mamme che non sanno come gestire il/i figli) - mantenimento dello sportello di mediazione familiare. POLITICHE PER I GIOVANI I giovani sono il futuro sul quale investire, pertanto occorre dare ai giovani una gamma di opportunità per la crescita personale e comunitaria. E necessario che i giovani trovino spazi di aggregazione, di confronto e di scambio, di coinvolgimento. Oltre alla prosecuzione dei servizi esistenti, si ritiene opportuno: - inserire fra le consulte da attivare la Consulta giovanile - attivare contatti con le banche del territorio per favorire il credito agevolato a sostegno dell imprenditoria giovanile - favorire la conoscenza di bandi regionali ed europei che garantiscono finanziamenti anche a fondo perduto per l imprenditoria giovanile. POLITICHE PER GLI ANZIANI In una società che invecchia sempre di più cresce il bisogno di risorse economiche ed umane a sostegno delle molteplici situazioni di criticità (anziani soli, non autosufficienti, con redditi minimi, affetti da patologie invalidanti). Soprattutto in questo campo diventa fondamentale il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e del terzo settore. L anziano, tuttavia, non sempre presenta situazioni critiche e può essere ancora una risorsa per se stesso e per gli altri. Si ritiene opportuno: - potenziare servizi a favore della condizione anziana attiva e autosufficiente valorizzando luoghi e iniziative aggregative (centri sociali) con il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli stessi (centri promotori) - istituzione di un numero amico di pronto intervento - predisporre un elenco delle badanti. POLITICHE PER LE PERSONE CON DISABILITA La ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità impone un ripensamento complessivo delle politiche sociali e nella programmazione dei servizi. La disabilità non va affrontata con la vecchia logica dell assistenza o della risposta alla singola persona ma con la logica di garanzia del diritto ad una vita indipendente ed alla inclusione sociale per tutti. Ciò contrasta fortemente con i tagli di finanziamenti che colpiscono le istituzioni, tagli che rischiano di compromettere la batteria di iniziative che devono essere attivate e garantite per il raggiungimento degli obiettivi di integrazione della persona con disabilità. Occorre favorire il collegamento tra le persone disabili e/o i loro familiari e le varie istituzioni (scuola, ASL, ospedale) predisponendo percorsi agevolati e di accompagnamento per l accesso ai vari servizi, pubblicando una sorta di guida ai diritti delle persone fragili, che ha il duplice obiettivo di sintetizzare le informazioni e di offrire ai cittadini uno strumento agile di consultazione per orientarsi tra servizi, risorse e agevolazioni inerenti il mondo della disabilità e delle forme di protezione e collaborare, insieme alle varie associazioni, con il Centro Informazione Disabilità per condividere un lavoro di rete e scambio. POLITICHE D INTEGRAZIONE La presenza di una società multiculturale è ormai una realtà che raggiunge a Desenzano una percentuale del 13% circa. Vanno pertanto attuate politiche: - di responsabilizzazione degli stranieri che li veda cittadini attivi, inseriti positivamente nella comunità - una cultura della conoscenza e del riconoscimento delle differenze e dell alterità - la promozione di politiche inclusive di cittadinanza attiva a favore di giovani stranieri di 2^ 4
5 generazione invitando i 18enni residenti immigrati a chiedere la cittadinanza - progetti che individuino e potenzino servizi orientati all intercultura, alla mediazione culturale e dei conflitti - l analisi e lettura dei processi migratori - il contrasto della clandestinità - il controllo e lo sviluppo urbanistico del territorio che eviti la concentrazione abitativa e commerciale solo in determinate aree ma punti ad una politica di distribuzione abitativa e delle licenze commerciali. NUOVE POVERTÀ A Desenzano sempre più cittadini faticano ad arrivare alla fine del mese e si trovano in una situazione di difficoltà economica e povertà relativa. Cresce una nuova fragilità sociale legata alla solitudine, alla precarietà lavorativa, alle difficoltà abitative, all aumento dei prezzi, alle debolezze del sistema previdenziale, al disagio psichico. La fragilità sociale sta aggredendo anche le fasce medie della nostra comunità. E indispensabile attivare sinergie pubblico/privato per l attivazione di reti di solidarietà. POLITICHE PER LA CASA Data la difficoltà a sostenere i costi per la casa da parte di studenti, anziani, famiglie monoreddito, immigrati, soggetti in condizione di debolezza o svantaggio occorre completare la realizzazione del piano di edilizia convenzionata e sovvenzionata in località Cremasca con prezzi per l acquisto o l affitto, più accessibili. POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITA Le donne sono una risorsa decisiva per la città, verrà pertanto valorizzata ed incentivata la loro presenza e partecipazione con azioni di: - conciliazione dei tempi famiglia - lavoro - attivazione di uno sportello antiviolenza - valorizzazione della Commissione Pari opportunità - incentivazione servizi di pre-scuola e post scuola per agevolare l attività lavorativa delle donne - favorire forme di aiuto per la piccola imprenditoria femminile. VOLONTARIATO Volontariato e imprenditoria sociale vanno valorizzati sia come strumenti della politica dei servizi, sia in quanto autonomi generatori di solidarietà, socialità, benessere in una ottica vera di sussidiarietà che vede la regia del pubblico affinché non ci siano discriminazioni. Da parte dell ente locale sarebbe opportuno: - un registro del volontariato - creare occasioni per dare visibilità alle varie associazioni di volontariato presenti sul territorio (festa annuale delle associazioni) - individuare nell osservatorio sociale lo strumento di raccolta dati sociali e dei bisogni ai fini della programmazione e alla creazione di una rete informativa sul territorio. - favorire l agricoltura sociale integrando persone svantaggiate mediante il lavoro agricolo o la pratica di discipline riabilitative/ricreative in ambito agricolo - esperire la possibilità di sperimentare gli orti cittadini. SERVIZI SANITARI L amministrazione comunale, nel rispetto delle singole competenze, deve instaurare rapporti costruttivi e sinergici con: - Azienda ospedaliera - ASL - RSA Con questi soggetti può promuovere e sostenere percorsi di prevenzione, educazione alla salute, rivolti alla popolazione, per informare e formare a comportamenti e scelte consapevoli e responsabili rispetto a sé e rispetto alla collettività. Va sostenuta e potenziata l attività del Piano di Zona. MEDIAZIONE CONFLITTI In una società in crisi come la nostra, i conflitti tra individui possono essere più facili ad insorgere. La costituzione di uno sportello di mediazione dei conflitti può servire a creare canali di dialogo e conoscenza che possono ridurre o risolvere situazioni di incomprensione tra i cittadini. 5
6 1.2 ISTRUZIONE Desenzano presenta una complessa e articolata offerta formativa per numero di scuole e tipologie di indirizzi. Seconda città della Provincia, dopo Brescia, annovera una popolazione scolastica di circa unità e una gamma di scuole dall infanzia alle secondarie di II grado, statali e paritarie. Le riforme scolastiche di questi ultimi anni hanno modificato sostanzialmente l organizzazione delle scuole del territorio sia in termini di orari, sia in termini di curricoli e pertanto di offerta formativa. Dal settembre 2012 cambierà anche l organizzazione delle scuole del I ciclo (infanzia primaria secondaria di primo grado) che verranno riorganizzate in due Istituti comprensivi come previsto dall applicazione dell art.19 della L. 111/2011. Questi cambiamenti per la complessità e la criticità che presenteranno dovranno vedere l Ente Locale impegnato a fianco delle scuole e dell utenza perché l offerta formativa e l offerta dei servizi connessi, mantengano un elevato standard di qualità. Attraverso la scuola si costruisce la comunità e la scuola diventa per la comunità il presidio pedagogico del territorio, capace di promuovere attraverso la formazione, nuove relazioni sociali, sviluppo, integrazione, mobilità sociale. Dovrà quindi essere pensato un piano di governo della scuola, un PGT della scuola che, alla luce delle riforme avvenute e dei bisogni dell utenza analizzi: - la situazione degli edifici scolastici esistenti (in rapporto alla capienza, collocazione, necessità manutentive) - i bacini di utenza in rapporto ai vari livelli di scolarità (infanzia, 1 ciclo, 2 ciclo) - il piano dei servizi (mensa, trasporti, prescuola, postscuola (CAG) e pedibus) - le necessità particolari (alfabetizzazione stranieri, mediazione culturale, alunni con disabilità, assistenti ad personam, ausili specifici) - il raccordo fra istruzione e formazione professionale nel rispetto dei vari livelli di competenza (Stato/Regioni/Provincia/Ente locale) favorendo il collegamento con le attività lavorative del territorio; il sostegno all ampliamento dell offerta formativa delle scuole - il sostegno a progetti di ricerca e innovazione - azioni di monitoraggio, verifica e rendicontazione dei progetti e dei servizi erogati per una migliore pianificazione e riprogettazione degli stessi - la sinergia fra Regione/Provincia/Comune in particolare per quanto riguarda il Diritto allo studio, il dimensionamento delle scuole, l attivazione di nuovi corsi di studi, gli edifici delle scuole del 2 ciclo - l ente locale si porrà come strumento di raccordo e sostegno fra scuola famiglia territorio con atti di politica familiare e scolastica - questa azione di raccordo si concretizzerà nell attivazione di un tavolo dell offerta formativa territoriale fra Ente locale, scuole (statali e paritarie), Associazioni, Enti e Parrocchie che avrà il compito di: a) mappare i bisogni ed evidenziare le criticità b) programmare gli interventi c) monitorare i risultati raggiunti d) comunicare e pubblicare i risultati raggiunti. Si dovrà pensare ad una diversa e più consona ubicazione del CAG di Desenzano per il quale dovranno essere reperiti locali e spazi più idonei rispetto agli attuali (ex macello comunale). 1.3 CULTURA Desenzano è una città ricca di storia, di cultura, di tradizioni locali, egregiamente custodita e tenuta viva dalle numerose Associazioni culturali,dai ricercatori di storia e delle tradizioni locali e dagli artisti presenti. I resti della Villa romana, il museo Rambotti, il Duomo e altre pregevoli chiese presenti sul territorio, Palazzo Bagatta, Palazzo Todeschini, il Castello, Villa Brunati, le zone archeologiche del Lavagnone, S.Lorenzino, la Torre e il museo di S.Martino sono la testimonianza del nostro grande patrimonio storico artistico culturale. La cultura deve tornare al centro delle scelte politico/amministrative desenzanesi come fulcro di una città vivace che, attraverso molteplici espressioni culturali, crea relazioni e opportunità di crescita fra i suoi cittadini e diventa polo di attrazione. 6
7 Creare occasioni culturali significa: - motivare e rendere più coeso, oltre che vivace, il tessuto sociale - creare occasioni di incontro per i giovani e i meno giovani - avere cittadini più partecipi e attivi - valorizzare le associazioni e le espressioni culturali di cui Desenzano è molto ricca - promuovere sinergie con le scuole - favorire l economia della città. Stante l attuale situazione di crisi economica e di mancanza o scarsa disponibilità di fondi, sarà fondamentale una nuova sinergia fra Ente Locale e Associazioni culturali presenti, ricercatori storici e delle tradizioni locali, artisti e anche privati attraverso una progettualità condivisa per l organizzazione e realizzazione di mostre, eventi, manifestazioni, durante tutto il periodo dell anno.. A tal fine sarà opportuna una cabina di regia Comune/Associazioni con l istituzione di una Consulta della Associazioni. Andranno poi previsti alcuni grandi eventi (concerti, eventuali festival musicali, del cinema, mostre, ecc) di particolare stimolo e richiamo e di crescita culturale. A questo riguardo diventa Progetto Strategico il completamento del restauro complessivo del CASTELLO che potrebbe, a pieno titolo, diventare LA CITTADELLA DELLA CULTURA con la previsione di un teatro/auditorium, sala congressi, spazi espositivi, spazi per le Associazioni culturali/artistiche/teatrali. Il CASTELLO per la sua posizione strategica potrebbe essere elemento di attrazione, di unione fra il centro storico di Desenzano e la Piazza Garibaldi, luogo di promozione della cultura e del turismo e di sviluppo dell economia. Azioni fondamentali da mettere in campo: - conservazione, tutela, valorizzazione del Patrimonio pubblico - prosecuzione dell attività dell università del Garda magari prevedendo forme di collaborazione con i docenti delle scuole cittadine - sostegno e potenziamento, se possibile, delle attività della Biblioteca - la sinergia con le scuole nella progettazione e realizzazione di eventi culturali - l attenzione alla memoria storica, generale e locale, perché il futuro non può essere fondato che sulle salde radici del passato. 1.4 SPORT Lo sport è salute, crescita personale,socializzazione, educazione, benessere psico-fisico. Va promosso nelle sue dimensioni agonistiche e non, quale strumento di prevenzione, di educazione alla legalità e di integrazione sociale. Desenzano è una città ricca di associazioni sportive che vanno sostenute e valorizzate considerando con pari dignità le varie tipologie di attività sportive presenti. A questo riguardo si ritiene utile prevedere: - la predisposizione di una mappa completa delle associazioni e delle attività sportive presenti a Desenzano che illustri l attività, i destinatari, la collocazione degli impianti sportivi sul territorio (formato cartaceo e informatico) - la creazione sul sito internet comunale di una bacheca delle associazioni sportive aggiornata con i calendari delle gare e manifestazioni - il reperimento di spazi comuni per le associazioni sportive perché possano avere la possibilità di relazione e di aggregazione - il mantenimento della FESTA dello SPORT - contributi equi per tutti. Particolare importanza riveste l educazione allo sport per i giovanissimi. Si cercherà pertanto, di incentivare iniziative di collaborazione fra associazioni sportive e scuole del territorio per favorire l avvicinamento dei giovani alla pratica sportiva e fra Ente locale e parrocchie per un possibile uso sinergico di impianti sportivi e strutture. Sostenere le attività sportive significa: - garantire un servizio alla propria comunità - favorire l economia e lo sviluppo incentivando il turismo sportivo che potrebbe offrire possibilità di destagionalizzazione turistica - promuovere attività di prevenzione a varie tipologie di devianze giovanili 7
8 - creare coesione sociale - promuovere scambi e partenariati con altri Comuni e con i Paesi gemellati. Fra le attività sportive da valorizzare non va dimenticata la pratica della vela e della pesca anche amatoriale visto che Desenzano può fruire della presenza del lago e il cicloturismo per favorire il quale vanno aumentate le piste ciclabili e creato un percorso ciclopedonale, che potrebbe favorire attività quali trekking e jogging, che colleghi il Vò con Rivoltella per proseguire nell entroterra collegando ad anello la zona della Battaglia con il Plis del Montecorno all interno di un progetto complessivo di valorizzazione dei plis, del lago, delle zone storico-monumentali e di interesse paesaggistico che il nostro Comune possiede. Per quanto riguarda la disponibilità delle strutture sportive presenti l offerta è ormai satura in rapporto alla domanda sempre in aumento. Nonostante l attuale momento di congiuntura economica, occorre procedere: - Alla sistemazione del campo della Scattolina - A valutare la possibilità di potenziamento del Parco del Laghetto con ulteriori attrezzature sportive o spazi per lo sport - Alla realizzazione del campo da rugby a Rivoltella ampliando l attuale campo da calcio Maraviglia (va prevista variante al PGT adottato) - A riconfermare la convenzione con l azienda ospedaliera (per un periodo più lungo rispetto all attuale per incentivare e ammortizzare gli eventuali investimenti necessari) per una proficua gestione dell impianto sportivo Montecroce. Le strutture sportive esistenti, assegnate in gestione mediante bandi di gara ad evidenza pubblica, vanno costantemente monitorate sia per quanto riguarda la corretta conduzione e gestione degli impianti secondo le caratteristiche di servizio pubblico, sia per quanto riguarda gli interventi manutentivi ordinari (a carico del gestore) sia straordinari (a carico dell Ente locale). Per quanto riguarda la previsione di un eventuale Palazzetto dello sport si preferisce per il momento ipotizzare forme di convenzione con i Comuni limitrofi (Lonato e Montichiari) che già possiedono tale struttura. 8
9 2. PARTE SECONDA URBANISTICA MOBILITÀ LAVORI PUBBLICI ECOLOGIA Territorio patrimonio comune per la qualità della vita, per una garanzia di futuro 2.1 AMBIENTE E TERRITORIO Affrontare i temi ambientali in chiave culturale significa creare la necessaria premessa da cui far scaturire le scelte urbanistiche, i lavori pubblici, la mobilità, le attività produttive, l economia, la cultura, l istruzione, in un ottica di visione e programmazione complessiva della Città e di responsabilità condivisa. La tutela dell ambiente e del territorio esigono oggi un approccio nuovo: il passaggio dal vecchio strumento urbanistico (PRG) al nuovo (PGT) voluto dalla LEGGE REGIONALE 12 del 2005 chiama in causa una serie di valori che, pur includendo le regole di un ordinato e intelligente GOVERNO GENERALE del territorio, implicano una visione etica e culturale dell ambiente come elemento sostanziale per la Comunità, dove qualità della vita e sviluppo economico devono trovare il loro equilibrio in una programmazione urbanistica che abbia come obiettivo il BENE COMUNE. Il Piano di Governo del territorio non è quindi un semplice strumento urbanistico per la gestione corretta dell oggi, ma uno strumento di pianificazione che traccia le linee per uno sviluppo sostenibile della Città che guarda al futuro con scelte lungimiranti, trasparenti e partecipate, che tengano in debito conto: - l identità e l idea sociale - la relazione tra città e territorio - le legittime aspirazioni dei singoli - l interesse generale - le specificità del territorio. Due sono i versanti su cui si gioca oggi la sfida urbanistica: - le sfide ambientali che impongono uno STOP al consumo di nuovi suoli agricoli e naturali - le sfide di stabilità economica finanziaria per gli EE.LL., a fronte dei tagli da parte dello Stato che spesso vedono il consumo di nuovi suoli agricoli e naturali come unica fonte di introito per la realizzazione di opere pubbliche. OBIETTIVI DELL AGIRE URBANISTICO - tutela e valorizzazione dell ambiente - salvaguardia del territorio agricolo - promozione della qualità della vita e riqualificazione dei contesti urbani - stop a nuove previsioni di urbanizzazioni fino al completamento dell edificabilità già prevista dal PRG vigente all interno del tessuto urbano consolidato - compensazione ambientale preventiva di ogni trasformazione che comporti diminuzione di suoli naturali - valorizzazione delle specificità del territorio (lago, entroterra) - riqualificazione dell esistente attraverso recuperi e ristrutturazioni (anche prevedendo eventuali incentivi) - politiche per la casa che favoriscano l edilizia convenzionata e sovvenzionata portando a compimento il comparto Cremasca. AZIONI CONSEGUENTI - censimento, valorizzazione e recupero degli immobili esistenti prevedendo incentivi (sgravi sugli oneri) - incentivi per la bioedilizia e il risparmio energetico - riqualificazione dei centri storici, valorizzazione dei quartieri, attenzione a tutto il territorio comprese le periferie - rivitalizzazione del PLIS del Corridoio morenico del Basso Garda bresciano mediante stanziamento di somme adeguate a prevedere: adeguata segnaletica, percorsi ecologici, punti ristoro, materiale didattico, iniziative educative - ampliamento delle aree a PLIS mediante la realizzazione del previsto PLIS del Parco della battaglia di S. Martino e coordinamento con il promuovendo Parco delle colline moreniche 9
10 - valorizzazione delle aree verdi e naturali (oasi S. Francesco, aree agricole di pregio per la produzione del lugana, area umida del Vallio e stagno Machetto, Parco del laghetto), aree di pregio storico-monumentale (S.Martino d/b) e di pregio archeologico (Lavagnone) - sistemazione intera fascia a lago rispettando l habitat naturale e la fruibilità di spiagge e porti con adeguati accessi a lago - previsione del completamento di tutta la passeggiata a lago (con un progetto di lungo termine e complessivo dal Vò a Rivoltella) nel rispetto delle peculialità peaesaggistico ambientali - realizzazione di piste ciclopedonali e percorsi ecologici a lago, attraverso la città, a est e ovest e nell entroterra - divieto di ulteriori grandi strutture di vendita - controllo e contenimento dell inquinamento (aria, acqua, rumore, illuminazione) con la previsione di un monitoraggio ambientale permanente - revisione del Piano generale del traffico urbano con particolare attenzione a: a) viabilità in entrata e in uscita da Desenzano b) viabilità interna minore con elementi di moderazione del traffico c) graduale aumento delle zone pedonali d) pedonalizzazione del tratto di lungolago dalla rotonda di via Gramsci alla Navigarda e) ampliamento della zona 30 a Rivoltella. Inoltre, se l iter lo consentirà (ovvero se non si sarà ancora giunti alla approvazione) e nei limiti consentiti dalle norme, si procederà ad una sostanziale revisione del PGT adottato dalla Amministrazione Anelli. LAVORI PUBBLICI FINALITA - attenzione nei confronti della manutenzione, dell arredo urbano, della qualità della vita dei cittadini e degli ospiti - recupero degli spazi urbani (piazze) alla vita di comunità garantendo sicurezza e vivibilità senza previsione di mega progetti di difficile o impossibile realizzazione - attenzione a tutto il territorio del Comune dal Centro alle Periferie - recupero dei luoghi della memoria storica (le nostre radici) - recupero del sistema a lago - razionalizzazione delle strutture scolastiche e loro costante manutenzione AZIONI CONSEGUENTI - completamento del recupero del Castello come CENTRO CULTURALE ( la cittadella della cultura ) con previsione di spazi espositivi, spazi per incontri e dibattiti, per rappresentazioni musicali e teatrali ed eventuali proiezioni cinematografiche e spazi per le associazioni culturali - realizzazione della passeggiata a lago dal Vò a Rivoltella, con modesto ampliamento a lago e gestione della mobilità veicolare sul tratto stradale interessato - riqualificazione della fascia costiera in modo da rendere il lago più fruibile e vicino alla città anche aumentando e ripristinando dove possibile, gli accessi a lago, valorizzando le aree verdi a lago, favorendo la relazione e la fruizione delle spiagge - ampliamento del porto di Rivoltella e riqualificazione degli altri - gestione diretta dei porti reimpiegando gli utili nella manutenzione degli stessi e nell attività turistiche - realizzazione di un campo da rugby a Rivoltella, utilizzando l area adiacente al campo da calcio Maraviglia (prevedendo variante PGT adottato) - recupero e riqualificazione di via delle Fosse Castello liberandolo dalle automobili. PARCHEGGI L obiettivo graduale di un progressivo ampliamento delle zone pedonali implica una attenta e intelligente valutazione del PIANO PARCHEGGI. Nello specifico si prevede: - ampliamento posti auto al VALLONE - estensione del parcheggio zona sud STAZIONE - ripristino in VIA CAVOUR di un area verde in superficie e realizzazione di un parcheggio interrato che potrebbe essere utilizzato durante la settimana dai pendolari e dai turisti nei giorni di sabato e domenica - eventuale ampliamento del parcheggio di via RIVALI DI SOPRA realizzando un piano interrato anche in previsione della ristrutturazione complessiva del CASTELLO - valutazione di un eventuale zona sosta attrezzata per CAMPER 10
11 VIABILITA - realizzazione di un nuovo tratto di strada di collegamento tra via Monterosa e il tracciato ferroviario con sottopasso in via Zadei - ammodernamento strade tra Montonale e Calvata fino all incrocio con strada comunale per Taverna o S. Pietro - affrontare il problema della congestione del traffico festivo e pre-festivo in via Marconi, mediante razionalizzazione della segnaletica ed eventuali interventi di regolazione temporanea dei sensi unici - affrontare il problema della viabilità nel tratto dal parcheggio di via Vighenzi alla rotonda di via Gramsci in collegamento con l eventuale progetto di riqualificazione del lungolago - affrontare il problema della viabilità, particolarmente critica, in via Mantova e in via Colombare di Castiglione e Faustinella (zona Mercatone e Cameo). FOGNATURE - realizzazione tratto di fognature in via Mantova fino al confine con Lonato del Garda - realizzazione di nuovi tronchi fognari in via Mantova. AMBIENTE Salvaguardare l ambiente significa investire su di noi e sul nostro futuro e, soprattutto, pensare alle generazioni che verranno dopo di noi. L attenzione all ambiente è prima di tutto GARANZIA per la QUALITA DELLA VITA, ma è anche volano per l economia turistica nella misura in cui valorizza e tutela le unicità paesaggistiche del nostro territorio (lago e entroterra) e diventa cultura dell ambiente nella misura in cui mette in campo una serie di azioni di educazione ambientale coinvolgendo i cittadini (fin dall età scolare) in comportamenti attenti e responsabili atti a praticare e diffondere il VALORE AMBIENTE. Queste saranno quindi le azioni previste: - promozione di incontri di formazione e sensibilizzazione (a partire dalla collaborazione con le scuole fin dalla prima infanzia) al fine di incentivare comportamenti virtuosi ed eco-compatibili diffusi (diffondere la pratica della raccolta differenziata, consapevole e non dispersivo uso dell acqua, rispetto degli spazi pubblici e dell arredo urbano) - attivare un monitoraggio ambientale costante (qualità dell aria, dell acqua, inquinamento acustico ed elettromagnetico) - proseguire con il piano di manutenzione periodica del patrimonio verde - mantenere criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti fatti dal Comune - incentivare la produzione di energia pulita ed il risparmio energetico promuovendo la bioedilizia, l utilizzo di energie alternative, l installazione di impianti solari termici e/o fotovoltaici anche con la previsione di possibili incentivi (detrazioni fiscali) - adesione al Patto dei Sindaci per gli obiettivi del valutare interventi di riqualificazione degli edifici pubblici tali da perseguire un maggior risparmio energetico (cappotti, isolamenti, sostituzione serramenti, ecc.) - proseguire con una politica che punti a ridurre la quantità dei rifiuti prodotti e ad aumentare la raccolta differenziata prevedendo il potenziamento e l estensione della raccolta porta a porta - sostenere e promuovere con le associazioni di tutela ambientale presenti sul territorio la costituzione di volontari ecologisti per garantire un maggior controllo di parchi, aree verdi, aree agricole, spiagge e porti - porre attenzione alla navigazione lacuale affinché non costituisca rischio per i natanti e un danno per l ecosistema: in questa ottica devono essere pensate azioni di contenimento della navigazione a motore a favore di una maggiore diffusione della navigazione a vela - adesione al costituendo consorzio interregionale per la gestione del Parco colline moreniche del Garda. 11
12 3. PARTE TERZA OCCORRE UNA GUIDA SERENA E DECISA Perché l innovazione a tutti i livelli sia condizione di crescita per una Desenzano che guardi con fiducia al futuro 3.1 POLITICHE DI BILANCIO 3.2 INNOVAZIONE 3.3 ECONOMIA 3.4 TURISMO 3.5 COMMERCIO 3.6 IMPRESE ED ARTIGIANATO 3.7 AGRICOLTURA 3.1 POLITICHE DI BILANCIO Nel dialogo Città - Amministrazione è necessario di volta in volta, interpretare le esigenze del presente guardando al futuro ed ascoltare i bisogni dei cittadini per ottenere la loro soddisfazione e consenso e, nel contempo, ottimizzare le risorse economiche limitate. Nella stesura del programma amministrativo non è possibile non tener conto del contesto di riferimento col quale gli Enti Locali devono fare i conti e cioè: - il quadro generale di crisi economico/sociale - le regole del patto di stabilità interno che impediscono ai Comuni virtuosi di spendere quanto in loro disponibilità di cassa - i vincoli imposti dagli ultimi provvedimenti legislativi (D.L. 78 del 2010 DD.LL. 98 e 138 varate nell estate 2011 dal Governo Berlusconi - D.L.201 del Governo Monti) - la pesante situazione della finanza locale, particolarmente critica in conseguenza delle pesanti manovre finanziarie che hanno scaricato sugli EE.LL. pesi insostenibili sia con i tagli ai trasferimenti, sia con l aumento dell obiettivo del patto di stabilità. Obiettivi generali che si intendono perseguire: - equità nella distribuzione delle risorse e delle opportunità con pari dignità per tutti i cittadini, sia per quanto riguarda le politiche sociali, sia per quanto riguarda il mondo del lavoro e dell impresa - trasparenza ed equità delle politiche di bilancio, sia per quanto riguarda l applicazione dei tributi, sia per quanto riguarda gli impegni di spesa - ricerca di finanziamenti agevolati e di contributi a sostegno dei diversi progetti comunali (fondi europei, sponsorizzazioni, project financing, ecc) - collaborazione con gli enti preposti per la lotta all evasione - accurata ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune - verifica applicazione rette in base dichiarazione ISEE - riconoscimento riduzioni sui costi dei servizi alle famiglie con più figli - attenta valutazione sulla possibilità di eventuali sgravi relativamente all IMU su: a) prima casa per redditi medio-bassi b) fabbricati agricoli e terreni destinati alle produzioni agricole per le aziende che hanno un reddito basato solo su di essi (ad esclusione degli agriturismi con attività ricettiva); - seria valutazione sulla Partecipata AESSEDI alla luce del dispositivo del d.l. 1/2012 (liberalizzazioni). 3.2 INNOVAZIONE L innovazione vuol dire essenzialmente fare le cose in modo diverso, puntando a farle meglio. 12
13 Quando si hanno meno risorse a disposizione, quando si vogliono offrire servizi più rapidi ed efficienti ai cittadini e alle imprese, quando si vogliono aprire nuove opportunità di crescita per le aziende e le attività economiche locali, c è un solo modo per farlo: con l innovazione. L innovazione permette di affrontare con efficacia temi importanti come: - la riduzione dei costi della macchina comunale - una maggiore efficienza e trasparenza - un maggior controllo dei processi semplificandoli e riducendo la burocrazia - l inclusione sociale delle categorie più deboli, come gli anziani o i portatori di handicap e permette di fare queste cose in tempi rapidi e con il costo più contenuto possibile se l innovazione, che è un cambiamento innanzitutto organizzativo, utilizza al meglio le tecnologie informatiche. Ma soprattutto, l innovazione è il terreno su cui dialogare con le imprese, le scuole, le associazioni, gli altri comuni del territorio per fare sistema, per collaborare costruendo un nuovo modello di sviluppo economico. Alla luce di ciò è necessario: - aprire un dialogo con le imprese locali, non solo con quelle informatiche, per comprendere i potenziali innovativi delle loro attività e valutare come sostenerli e promuoverli - sostenere e valorizzare progetti di innovazione promossi dalle scuole e dalle associazioni locali - progettare nuovi servizi che utilizzino a pieno la fruizione mobile e il commercio elettronico - assicurare l accessibilità alla rete nei luoghi pubblici - partecipare attivamente ai processi di innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione per sviluppare progetti in partenariato con altri enti - rinnovare il sito internet del Comune orientandolo decisamente verso la fornitura di servizi ai cittadini, alle imprese e agli ospiti della città e alla fornitura di dati in modo trasparente. 3.3 ECONOMIA (TURISMO COMMERCIO ARTIGIANATO PICCOLA INDUSTRIA TERZIARIO AGRICOLTURA) L economia desenzanese non passa solo attraverso il turismo, che pure ha un ruolo fondamentale: ci sono altri settori quali commercio, artigianato, piccola industria, terziario e agricoltura che vanno tenuti in debita considerazione. 3.4 TURISMO E indubbio che il turismo sia una vocazione prevalente del nostro territorio e che con il suo tessuto alberghiero, extra alberghiero e della ristorazione, sia il principale volano dell economia desenzanese. - la collocazione geografica (strade, autostrade, tangenziali, ferrovia, navigazione lacuale, vicinanza aeroporti) - le risorse ambientali del Comune (lago, entroterra, parchi, colline moreniche, zone di pregio storico, monumentale, archeologico, naturale) - le potenzialità offerte dai territori contigui (grotte Catullo, Vittoriale, S.Giulia, parchi naturali e di divertimento, ecc.) - le risorse offerte dalle zone agricole - la cultura e la storia locale - il clima mite e gradevole - le numerose Associazioni presenti sono elementi sui quali puntare per una proposta turistica che diventi volano per l economia desenzanese per tutti i mesi dell anno. Parlare di turismo significa parlare di: - AMBIENTE e di QUALITA DELLA VITA (un turismo sostenibile che si sviluppi rispettando l ambiente e la vocazione del luogo) - significa parlare di CULTURA, con conseguente valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, umano (associazioni) esistente - significa parlare di INFRASTRUTTURE (porti, parcheggi, mobilità, passeggiata a lago, spiagge, percorsi ciclopedonali,aree verdi, castello) - significa parlare di VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI del Comune - significa dire basta a nuovi centri commerciali - significa parlare di accoglienza (uffici di informazione turistica, collegamenti a portali e siti 13
14 internet, adeguata cartellonistica e materiale promozionale, appositi info-point) - significa una CULTURA DEL TURISMO non semplicemente legata ad alcune estemporanee manifestazioni estive, ma fondata su una programmazione annuale di eventi (mostre, mercati, manifestazioni varie) che valorizzi la cultura locale, ma spazi anche su manifestazioni di ampio respiro in grado di attrarre durante tutto il periodo dell anno - significa realizzare strumenti urbanistici finalizzati alla promozione del territorio - significa dare impulso alle diverse tipologie di turismo (i cosiddetti TURISMI): culturale, storico, commerciale, familiare, congressuale, sportivo, enogastronomico, giovanile, termale, ecologico (turismo verde), ludico - significa dare impulso a scambi culturali e gemellaggi. Ciò comporta TRE AZIONI FONDAMENTALI: - Creare sinergie interne su una progettualità condivisa (una cabina di regia fra operatori turistici, albergatori, ristoratori, commercianti, pro-loco, associazioni) - Fare rete con i Comuni limitrofi e con i Comuni rivieraschi - Fare sistema con il territorio e con gli Enti sovra comunali. Ovviamente ciò presuppone una STRATEGIA COMPLESSIVA e UN IDEA DI CITTA che parta dall assunto che il residente vive bene quanto il turista e viceversa, perché alla base c è l obiettivo della qualità della vita, dell accoglienza, della valorizzazione delle persone e dei luoghi. 3.5 COMMERCIO Ribadiamo il NO assoluto all insediamento di nuovi centri commerciali nel nostro territorio. Vanno invece recuperati e valorizzati i centri storici di tutto il territorio comunale, recuperando gli spazi urbani e in particolare le piazze, alla vita di comunità, ponendo attenzione al decoro, all arredo urbano, alla sicurezza, alla vivibilità, all arredo urbano, alla viabilità, ai parcheggi. E fondamentale garantire la QUALITA della CITTA per la QUALITA della vita dei cittadini e degli ospiti. Conservare gli ambiti tradizionali della città è molto importante, ma la città non può ridursi ad uno spazio museale: deve essere una città viva, dove vive bene sia il cittadino, sia il turista; una città che vive di idee, di relazioni, di cultura e che si anima di iniziative e manifestazioni durante tutto il periodo dell anno. Particolare importanza a questo riguardo riveste la collaborazione con le associazioni dei commercianti presenti, con la pro-loco e con i commercianti stessi al fine di una programmazione adeguata e intelligente delle attività e di una razionalizzazione delle risorse economiche. 3.6 IMPRESE ED ARTIGIANATO Desenzano ha una economia mista, accanto a turismo e commercio, il settore dell artigianato, della piccola industria, del terziario, rappresentano ancora una quota consistente dell indotto complessivo, seppure con diminuite opportunità per l occupazione stante l attuale momento di crisi economica. Sarà opportuno al riguardo favorire lo sviluppo del terziario avanzato, in particolare di quello legato a centri di ricerca tecnologica e industriale, non inquinanti. 3.7 AGRICOLTURA Desenzano possiede un ampio entroterra in grado di offrire risorse fondamentali per l economia: vigneti per la produzione del Lugana, oliveti, aziende zootecniche e prodotti lattieri e caseari (grana padano), aziende florovivaistiche. Per non distruggere queste risorse e per la salvaguardia di questi territori agricoli, a garanzia del futuro delle prossime generazioni ci si impegna alla conservazione dei territori agricoli non monetizzandoli in cambio di opere pubbliche. Si porrà inoltre la massima attenzione nei confronti del progetto TAV, attivando tutte le azioni possibili e di competenza, per la riduzione al minimo dell impatto ambientale. Le azioni da mettere in campo per lo sviluppo economico, in aggiunta a quelle già evidenziate nel capitolo turismo sono: - valorizzazione del tessuto commerciale, alberghiero, extraalberghiero e della ristorazione con opportune iniziative che vedano il diretto coinvolgimento degli stessi operatori - attenzione alle piccole e medie imprese artigianali, agricole, zootecniche 14
15 - attenzione alla qualità della produzione agricola (diffusione marchi di qualità nelle produzioni agricole della zona, valorizzazione della filiera corta nella produzione, potenziamento delle opportunità di vendita con mercati a chilometri zero) - incentivazione di percorsi guidati e visite alle strutture agricole - sostegno all agriturismo e all enogastronomia - valorizzazione della Consulta dell agricoltura come momento di incontro e scambio di esperienze e possibile stesura di un PIANO AGRICOLO che abbia come obiettivo di coniugare il rispetto per l ambiente, il lavoro agricolo e il benessere - attenzione al commercio ambulante (mercati di Rivoltella, Desenzano, S/Martino) - previsione di momenti fieristici/espositivi dei prodotti enogastronomici o tipici - sinergia con i livelli sovra comunali (Provincia e Regione) per la promozione di una progettualità condivisa - attenta analisi del Piano traffico e dei Parcheggi anche nell ottica di una progressiva pedonalizzazione del lungolago da via Gramsci alla Navigarda e delle piazze Cappelletti e Feltrinelli. 15
16 4. PARTE QUARTA CITTA VIVIBILE E SICURA Per restituire valore a chi a Desenzano vive e lavora e a chi intende investire 4.1 ASCOLTO E PARTECIPAZIONE 4.2 LEGALITÀ, TRASPARENZA E SICUREZZA 4.1 ASCOLTO E PARTECIPAZIONE Ogni amministratore ha l obbligo di prendere decisioni, ma solo dopo aver ascoltato i suoi concittadini coinvolgendoli attraverso adeguati strumenti di partecipazione. A questo riguardo intendo praticare uno stile di vicinanza coniugato con fermezza e autorevolezza sia sul versante esterno (cittadini), sia su quello interno (personale dell amministrazione comunale). Ciò si traduce sul versante interno in una corretta gestione del personale basata su stima, ascolto, rispetto dei ruoli e delle funzioni, riconoscimento del merito, valorizzazione, trasparenza delle scelte e delle decisioni. Sul versante esterno (cittadini) linea guida è la trasparenza delle scelte coniugata con azioni di partecipazione. - utilizzo di mezzi informatici, cartacei, bacheche - attivazione di consulte, comitati di quartiere, comitati promotori, commissioni - incontri di quartiere, incontri pubblici a tema con la partecipazione di tutti coloro che saranno coinvolti nel processo decisionale e dei portatori di interesse - potenziamento della Rete civica - programmazione di incontri di ricevimento con Sindaco e Assessori anche nelle frazioni - incontri con i vari comitati cittadini esistenti sul territorio - sviluppare ed ampliare i processi partecipativi dei cittadini al fine di coinvolgerli nelle scelte amministrative e nella gestione dei beni comuni - attivazione di tavoli di settore o anche multisettoriali in un ottica di apertura ed arricchimento reciproco. RAPPORTO CON LE ESPRESSIONI DELLA SOCIETA CIVILE E CON I COMUNI LIMITROFI E importante sostenere ed incentivare le varie associazioni, culturali, sportive, di volontariato, senza fini di lucro presenti nel Comune attraverso: - creazione di una consulta delle associazioni - coinvolgimento delle stesse nella programmazione delle attività e manifestazioni - ripartizione equa dei contributi - messa a disposizione delle stesse associazioni di spazi e strutture anche valorizzando l utilizzo del patrimonio pubblico. Per quanto riguarda il rapporto con i Comuni limitrofi occorre considerare che le politiche sviluppo si intrecciano in un contesto più ampio dei confini del singolo Comune. Occorre fare rete e fare sistema attraverso una logica comprensoriale che favorisca una programmazione integrata con conseguente eliminazione di sprechi e inefficienze. 4.2 LEGALITÀ, TRASPARENZA E SICUREZZA Il presupposto per porre al centro dell azione amministrativa il bene comune, il cittadino, i suoi bisogni e lo sviluppo sociale è agire con correttezza e trasparenza praticando la legalità e la cultura etica e attivarsi per promuovere e diffondere tale cultura con azioni preventive rivolte in particolare ai cittadini più giovani, nella consapevolezza che il futuro di una comunità si costruisce sulla civile convivenza, sul rispetto interculturale, sull osservanza delle regole (a tutti i livelli), sulla trasparenza delle procedure, condizioni per la realizzazione e l esercizio della democrazia e per una città sicura. 16
17 La città sicura non è una città militarizzata, ma è una città vissuta, dove i cittadini possono muoversi tranquillamente : occorre dunque ridare vitalità alle piazze e ai quartieri del Comune. Questo obiettivo può essere raggiunto solo con il coinvolgimento dei cittadini utilizzando il semplice, ma impegnativo strumento del rispetto delle regole di convivenza. Rispetto delle regole significa: - per il cittadino, ad ogni livello sociale, porre in essere condotte improntate ad educazione e senso civico - per chi amministra la cosa pubblica, un agire amministrativo improntato a legalità e trasparenza - attivare azioni di prevenzione promuovendo percorsi di educazione alla legalità, alla civile convivenza, al rispetto interculturale fin dall età scolare - attivare azioni di controllo del territorio mediante la collaborazione delle forze dell ordine - utilizzare tutti gli strumenti possibili e di competenza per impedire, contenere, reprimere fenomeni di illegalità a qualunque livello (dagli strumenti urbanistici all arredo urbano illuminazione -, alla lotta all abusivismo, alla lotta all evasione fiscale ecc.). Pertanto le possibili azioni da mettere in campo sono: - attenzione nei confronti della manutenzione e della qualità della Città - recupero degli spazi urbani (piazze) alla vita di comunità garantendo sicurezza e vivibilità - attenzione a tutto il territorio del Comune, dal centro alle periferie - sostegno e collaborazione con tutte le forze dell ordine presenti sul territorio (polizia locale, carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza) - costituzione di un tavolo per la sicurezza comunale per il coordinamento delle varie forze dell ordine e sovra comunale con i Comuni limitrofi e rivieraschi e possibile stesura di un patto per la sicurezza condiviso - garantire, compatibilmente con l entità del personale disponibile, il più possibile la presenza della polizia municipale su tutto il territorio comunale - ritenere il territorio una risorsa preziosa a disposizione dei cittadini, risorsa da valorizzare e difendere da processi speculativi garantendo legalità, equità delle operazioni e massima trasparenza delle procedure - utilizzare le prerogative assegnate ai sindaci e ai Comuni per iniziative, ispirate a principi di trasparenza e legalità, di contrasto e prevenzione verso ogni forma di abusivismo (commerciale, edilizio, fiscale, ecc.) e altre attività criminali utili a rimpinguare le casse delle organizzazioni malavitose - attivare processi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri, campagne informativi, percorsi culturali e sociali finalizzati alla diffusione dei valori della giustizia, dell impegno civile e dell educazione alla legalità intesa come fiducia in una società retta da regole e da valori - promuovere a livello locale, forme di partecipazione alla vita democratica, anche attraverso associazioni di volontariato riconosciute e impegnate in attività di promozione e diffusione della cultura della legalità - rafforzare i controlli della polizia locale destinati a perseguire lo sfruttamento di manodopera - possibile stesura di una Carta etica per promuovere la cultura della legalità e della trasparenza nella P.A. - possibile stesura di un Protocollo della legalità per tutte le imprese e le immobiliari che operano nel settore degli appalti condiviso con Istituzioni, organizzazioni di categoria, associazioni sindacali per governare attraverso percorsi virtuosi e trasparenti in un ottica di leale concorrenza e rispetto delle regole a beneficio di tutti i cittadini - adesione all Associazione di Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie. 17
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