Le lesioni del Sistema Nervoso Centrale e della Colonna: imaging in urgenza

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1 Presidente del Congresso e Responsabile Scientifico: Dott. Francesco PERLASCA Direttore Dipartimento E.A.S. - A.O. Ospedale di Circolo e Fond. Macchi - Varese Le lesioni del Sistema Nervoso Centrale e della Colonna: imaging in urgenza Fabio Baruzzi U.O. Neuroradiologia

2 TRAUMI CRANIO-ENCEFALICI

3 TRAUMI CRANIO-ENCEFALICI La prima causa di morte nel mondo nella popolazione al disotto dei 44 anni; In rapporto all età le cause sono: Anziano: piccoli traumi accidentali Giovani: traumi stradali Infanzia: child abuse

4 TRAUMI CRANIO-ENCEFALICI: IMAGING? TC: cardine dell imaging in acuto per: velocità multiplanarietà I think you need a CT scan accessibilità sensibilità Studio contenente (fratture) e contenuto valuta progressione lesioni primarie e secondarie.

5 LESIONI TRAUMATICHE ENCEFALICHE LESIONI PRIMARIE (risultato diretto del trauma) ematoma (epidurale, sottodurale, contusione corticale) danno assonale diffuso E.S.A / emorragia endoventricolare lesioni del tronco fistole/ pseudoaneurismi, dissezioni arteriose. LESIONI SECONDARIE (modificazioni biochimiche a distanza) rigonfiamento cerebrale erniazione ischemia

6 FRATTURE TECA CRANICA Presenti nei 2/3 circa dei lesioni cerebrali acute; pazienti con Ma: nel 25% dei pazienti con lesioni traumatiche letali non si dimostrano fratture craniche; Possono essere lineari, affondate o con diastasi; I classici RX sono inadeguati allo studio.

7 FRATTURE TECA CRANICA B.P. anni 39: frattura tipo Le Fort III

8 FRATTURE TECA CRANICA Fratture con affondamento

9 LESIONI PRIMARIE EMATOMA EXTRADURALE Topografia: 95% sopratentoriale; regione temporo-parietale, fossa cranica media; associato a frattura in 80% dei casi. Lesione di: a./v. meningea media (90%), v. diplioche, seno durale; raccolta iperdensa/mista, a lente biconvessa supera la linea mediana ma non le suture.

10 LESIONI PRIMARIE Ematoma extradurale (oltre linea mediana) - fratture

11 LESIONI PRIMARIE J.N. Ematoma extradurale ore ore 23.20; / controllo postoperatorio

12 LESIONI PRIMARIE ematoma extradurale in bambino : evoluzione O

13 LESIONI PRIMARIE EMATOMA SOTTODURALE Mortalità elevata: 50%-85% Causa: rottura delle vene corticali Puà oltrepassare le suture, no linea mediana e tentorio A forma di mezzaluna Acuti : densità mista per coaguli, liquor e siero; Subacuto: spesso isodenso Cronico : ipodenso; a volte con calcificazioni MR: segnale variabile

14 LESIONI PRIMARIE EMATOMI SOTTODURALI

15 LESIONI PRIMARIE T.G. ematoma sottodurale acuto ; postoperatorio

16 LESIONI PRIMARIE EMORRAGIA SUBARACNOIDEA unico reperto in 5% dei pz con trauma cranico evoluzione-idrocefalo (emorragia, aracnoidite, diminuito riassorbimento liquorale dei villi)

17 LESIONI PRIMARIE CONTUSIONE/EMATOMA CORTICALE nella sede del trauma o del contraccolpo+++ costituiscono il 45% delle lesioni traumatiche focali iperdensità ematiche con edema ipodenso periferico Sede: + spesso fronto-temporali anteriori 50% presenta incremento dimensionale RM con GRE + sensibile per micro-emorragie

18 LESIONI PRIMARIE Contusioni corticali

19 LESIONI PRIMARIE Emorragia endoventricolare

20 LESIONI PRIMARIE DANNO ASSONALE DIFFUSO causato da forze rotazionali di accelerazione/ decelerazione; clinicamente: perdita o severa alterazione della coscienza, immediata; si riscontra nel 50% dei casi di gravi traumi cranici, ma sottostimato. Sede: giunz. bianca-grigia frontale - splenio corpo calloso mesencefalo cervelletto FLAIR, DWI e GET2* sono sequenze indispensabili.

21 LESIONI PRIMARIE solo 10% dimostrati alla TC (lesioni emorragiche), inizialmente spesso negativa Do you prefer a MRI??

22 LESIONI PRIMARIE D.A.D.

23 LESIONI PRIMARIE D.A.D. : sequenze in D.W.I.

24 LESIONI PRIMARIE LESIONI DEL TRONCO CEREBRALE lesione isolata o associata ad altre

25 LESIONI SECONDARIE ERNIAZIONE CEREBRALE + EDEMA DIFFUSO

26 LESIONI SECONDARIE M. Angelo, M. Angelo, EMATOMA SUBDURALE, EDEMA DIFFUSO, ERNIA - ISCHEMIA

27 COMPLICANZE E SEQUELE Dissezioni, pseudoneurismi, fistole A-V, trombosi Encefalomalacia e atrofia Pneumencefalo Cefalocele Danni nervi cranici Diabete insipido

28 COMPLICANZE E SEQUELE P. C., : MALACIA

29 COMPLICANZE E SEQUELE R.E.: nel 2005 fratture rocca e canale carotico Nel 2007 : esoftalmo OS : fistola carotido-cavernosa

30 COMPLICANZE E SEQUELE febbraio aprile luglio MA. :febbraio 2010: frattura basicranio anteriore Aprile : comparsa di pseudoaneurismi luglio stent a diversione di flusso

31 TRAUMI VERTEBRO-MIDOLLARI

32 Traumi cervicali Incidenza: negli USA 10,000 pazienti/anno; circa la metà dei traumi cervicali presentano lesioni midollari, concomitanti al trauma nell 85% dei casi; cause più frequenti di fratture cervicali sono: accidenti della strada (50), cadute (25%) e traumi sportivi (10%); una diagnosi tardiva di una lesione o una stabilizzazione incongrua del rachide possono rendere irreversibile una lesione midollare.

33 Frattura-lussazione 1 Frattura lussazione C5-C6 e stroke vertebrale: RX e TC

34 Frattura-lussazione 2 Frattura C5-C6: angio-tc e RM ; stabilizzazione

35 TC Consente ricostruzioni multiplanari Inidonea per studio legamenti e midollo Indispensabile nel pz non valutabile Deficit neurologici Nelle fratture elementi posteriori Nelle fratture dei condili, atlante, dente.

36 Frattura disco-ligamentosa Lo spazio tra dente e atlante deve essere < 3mm. negli adulti 5 mm. nei bambini; TC e RM : diastasi C1-atlante per rottura ligamentosa

37 Frattura di Hangman Frattura bipeduncolare di C2 ; stabilizzazione

38 Disgiunzione Atlo-occipitale Matteo anni 7, trauma stradale

39 Jefferson Fracture Frattura di C1 da compressione assiale causata da una forza applicata al vertice dall alto, con rottura delle masse laterali e del legamento trasverso.

40 Fratture dente epistrofeo Classificazione di Anderson

41 Anderson tipo I Frattura dell apice dl dente; Potenzialmente instabile, È rara.

42 Anderson tipo II Frattura della base del dente; È la più frequente E sempre instabile

43 Anderson tipo II frattura dente epistrofeo tipo II - : stabilizzazione

44 Anderson tipo II Frattura C2 a 6 mesi : evoluzione in pseudoartrosi.

45 Anderson tipo III interessa il corpo del dente; ha la prognosi migliore instabile 1

46 Anderson tipo III 2 frattura Anderson tipo III: stabilizzazione

47 Fratture del tratto cervicale inferiore Frattura disco-ligamentosa C3-C4 con lussazione

48 Fratture del tratto cervicale inferiore 2 RX e TC frattura di C7 - Ma alla Rm : fratture di C6, C7, D2, D3 - stabilizzazione

49 Risonanza Magnetica bambina di anni 7, trauma minore, RM: ematoma epidurale

50 Risonanza Magnetica Paraparesi post-traumtica: rx negativi: RM: ischemia midollare post-traumatica in C.L.S.

51 Risonanza Magnetica Fratture multiple - contusione midollare

52 Fratture toraco-lombari classificazione di Magerl

53 classificazione di Magerl Tipo A: fratture da compressione del corpo vertebrale.

54 Frattura lombare B. Giuseppe frattura tipo A1 di L1 e L2

55 Frattura lombare N.A. frattura tipo A3 ; paraparesi ingravescente

56 classificazione di Magerl Tipo B: fratture posteriore da distrazione.

57 Fratture del tratto cervicale inferiore Frattura D 12 tipo B con compressione midollare

58 classificazione di Magerl Tipo C: fratture da torsioni assiali..

59 Frattura dorsale frattura a scoppio, tipo C

60 Frattura dorsale N.D. frattura a scoppio di D10 e D11, tipo C

61 Ematoma subdurale C.E.. paraparesi progressiva ematoma subdurale

62 Consolidamento fratture: SPET V. Luciana: lombalgia da mesi: frattura di L3, isointensa ; Ma: ipercaptazione a L3; VPL- ora asintomatica

63

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