LA VALUTAZIONE DELLA PERSONALITÀ IN ADOLESCENZA SECONDO IL MODELLO DI OTTO KERNBERG

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1 LA VALUTAZIONE DELLA PERSONALITÀ IN ADOLESCENZA SECONDO IL MODELLO DI OTTO KERNBERG STIPO-A Workshop Roma, 16 Aprile 2010 Sapienza Università di Roma

2 DIAGNOSI STRUTTURALE Valuta delle dimensioni di personalità Con il termine struttura di personalità si intende indicare un insieme di funzioni o processi mentali tra loro correlati che risulta stabile e duratura nel tempo. Un insieme di strutture dà luogo ad una organizzazione di personalità, ovvero ad una configurazione stabile e duratura di funzioni mentali che sottostanno al comportamento e all esperienza soggettiva di ogni singolo individuo (Kernberg, 1984; Kernberg, Caligor, 2005)

3 DIAGNOSI STRUTTURALE Valuta e inserisce il comportamento manifesto all interno di una cornice di significati soggettivi e modalità di esperienza e di relazione. Valuta le risorse della personalità e non solo il disturbo. Al contrario del DSM, fa esplicito riferimento ad un modello teorico che integra alcuni elementi della psicologia dell Io con il modello psicoanalitico delle relazioni oggettuali.

4 DIAGNOSI STRUTTURALE La fenomenologia, come ad esempio le relazioni interpersonali del paziente, senza le informazioni sulla esperienza soggettiva del Sé del paziente dà una lettura limitata perché lo stesso comportamento può avere significati diversi in due individui distinti. Mentre l esperienza interna del paziente senza una accurata descrizione del comportamento manifesto può essere fuorviante. La combinazione di questi due vertici è quella maggiormente informativa e teoricamente più valida. (Clarkin, Caligor, Stern, Kernberg, 2007, pp. ii)

5 Criteri Strutturali Organizzazione di Personalità Nevrotica -NPO- Organizzazione di Personalità Psicotica Organizzazione di Personalità Borderline -BPO- -PPO- Integrazione dell identità Mantenuta Diffusione dell identità (aspetti contraddittori dell immagine di Sé e degli altri). Diffusione dell identità (Scarsa distinzione tra il Sé e l Oggetto). Difese Rimozione e difese mature Scissione e difese primitive (interpretazione migliora il funzionamento del paziente). Scissione e difese primitive (proteggono dalla disintegrazione e dalla fusione tra il Sé e l Oggetto, l interpretazione provoca regressione). Esame di Realtà Mantenuto Prevalentemente mantenuto, può mostrare dei deficit se sottoposto a forti stress. Non mantenuto

6 IDENTITÀ Esperienza soggettiva di un senso stabile e realistico del sé e degli altri. Caratterizzata dalla possibilità di sperimentare una ampia gamma di affetti Predominanza di operazioni difensive basate sulla rimozione

7 DIFFUSIONE DELL IDENTITÀ Corrisponde ad un senso di sé instabile, polarizzato, irrealistico e caotico di sé stessi e degli altri. Si associa ad affetti primitivi, intensi e scarsamente modulati e modulabili con il predominio di stati affettivi negativi (rabbia ecc ) Determinata dall uso di difese primitive centrate sul meccanismo della scissione Contraddistingue tutti i disturbi gravi della personalità descritti dal DSM-IV

8 DIAGNOSI STRUTTURALE Dimensione Categoria Il nostro modello classifica i disturbi di personalità utilizzando in primo luogo un approccio dimensionale, basato sulla gravità della patologia, per poi prevedere una diagnosi di secondo ordine utilizzando un sistema di classificazione prototipico o categorico (Kernberg, Caligor, 2005, pp. 114).

9 OSSESSIVO ORGANIZZAZIONE DI PERSONALITÀ NEVROTICA DEPRESSIVO MASOCHISTICO ISTERICO GRAVITÀ LIEVE ORGANIZZAZIONE DI PERSONALITÀ BORDERLINE ALTO FUNZIONAMENTO EVITANTE SADOMASOCHISTICO DIPENDENTE ISTRIONICO NARCISISMO ORGANIZZAZIONE DI PERSONALITÀ BORDERLINE BASSO FUNZIONAMENTO PARANOIDE IPOMANIACALE NARCISISMO MALIGNO IPOCONDRIACO SCHIZOIDE BORDERLINE SCHIZOTIPICO ANTISOCIALE ORGANIZZAZIONE DI PERSONALITÀ PSICOTICA INTROVERSIONE Fonte: Kernberg, Caligor, 2005 GRAVITÀ ESTREMA ESTROVERSIONE

10 VALUTAZIONE DELLA STRUTTURA DI PERSONALITÀ IN ADOLESCENZA Permette di cogliere, oltre all aspetto sintomatico, anche le difficoltà emotive e relazionali che sono alla base del breakdown o dell arresto nel raggiungimento dei compiti evolutivi. Caratterizzata da una certa transitorietà: la ricerca offre solo alcuni dati sulle traiettorie evolutive della personalità dall infanzia all età adulta. Permette di formulare indicazioni prognostiche e terapeutiche.

11 CRITERI STRUTTURALI IN ADOLESCENZA I diversi livelli di organizzazione di personalità si ritrovano anche nell adolescenza, dove il compito principale del clinico è quello di differenziare tra gradi variabili del turmoil che fa parte di una nevrosi o di una reazione di adattamento in adolescenza dall esordio di una patologia del carattere più grave (Kernberg, 2001; P. Kernberg, Weiner, Bardenstein, 2000)

12 CRITERI STRUTTURALI IN ADOLESCENZA In questo modello teorico si ritiene centrale, anche nella diagnosi di disturbo di personalità in adolescenza, l uso dei criteri strutturali elaborati per gli adulti con alcune accortezze specifiche per questo livello evolutivo (P. Kernberg, Weiner, Bardenstein, 2000; Kernberg, 1984; Kernberg, 2001).

13 CRITERI STRUTTURALI IN ADOLESCENZA Assume particolare importanza nella valutazione: Diffusione dell identità: le descrizioni del Sé e degli altri significativi, in caso di crisi di identità, sono complesse e articolate. Nel caso di diffusione dell identità, invece, le rappresentazioni del Sé e dell oggetto risultano caotiche e contraddittorie senza che l adolescente si senta disturbato dalla loro ambiguità (Kernberg, 2001).

14 CRITERI STRUTTURALI IN ADOLESCENZA Integrazione del Super-Io: che si osserva, ad esempio, nella capacità di idealizzazione e di innamoramento. Qualità delle relazioni oggettuali integrate e relativamente stabili: gli adolescenti con normale integrazione dell identità hanno la capacità di investire in valori quali l impegno verso gli amici, la lealtà, l onestà, l interesse verso lo sport, la musica, la politica, il successo del gruppo a cui appartengono o la storia del loro particolare gruppo sociale. In condizioni di diffusione dell identità, c è una notevole povertà di un tale investimento su sistemi di valori, anche quando manca un comportamento antisociale (Kernberg, 2001; pp. 24).

15 CRITERI STRUTTURALI IN Esame di realtà ADOLESCENZA Difese primitive: nel corso dei primi colloqui deve avere un peso relativo nelle valutazioni dell osservatore(kernberg, 2001). Presenza di tratti antisociali al fine di distinguerli dalle condotte antisociali fisiologiche per questa età. La presenza di un disturbo di personalità antisociale costituisce un fattore prognostico negativo (Kernberg, 2001; P. Kernberg, Weiner, Bardenstein, 2000)

16 BIBLIOGRAFIA First, M. B., Spitzer, R. L., Gibbon, M., & Williams, J. B. W. (1996). Structured Clinical Interview for DSM-IV Axis I Disorders, Patient Edition (SCID-I/P, Version 2.0). NY: Biometrics Research Department. New York State Psychiatric Institute, New York. Kernberg O. (1978), The diagnosis of borderline conditions in adolescence. In Adolesc Psychiatry 1978; 6: tr. It. in Kernberg, O. (1984), Disturbi gravi della personalità. tr. It. Bollati Boringhieri, Torino Kernberg, O. (1984), Disturbi gravi della personalità. tr. It. Bollati Boringhieri, Torino Kernberg, O., Caligor, E. (2005), Teoria psicoanalitica dei disturbi di personalità. tr. It. In Clarkin, J.F., Lenzenweger, M.J. (a cura di) I disturbi della personalità. Le cinque principali teorie. Raffaello Cortina Editore, Milano, Kernberg, O. (2001), La diagnosi di patologia narcisistica in adolescenza. In Novelletto, A., Masina, E. (2001), I disturbi di personalità in adolescenza Borderline, antisociali, psicotici. Franco Angeli, Milano. Kernberg, O.F. (1981). Structural interviewing. In Psychiatric Clinics of North America, 4(1), Tr. It. in Kernberg, O. (1984), Disturbi gravi della personalità. tr. It. Bollati Boringhieri, Torino Kernberg, P., Weiner, A.S., Bardenstein, K.K., (2000), I disturbi della personalità nei bambini e negli adolescenti. tr. It. Giovanni Fioriti Editore, Roma, 2001.

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