In collaborazione con

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "In collaborazione con"

Transcript

1

2

3 In collaborazione con

4 Questa pubblicazione è stata realizzata da Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con ASTER e Nomisma Società di Studi economici. Tutte le informazioni contenute nella pubblicazione sono state raccolte direttamente o facendo riferimento a materiali pubblicati. Si ringraziano le imprese, le strutture di ricerca e le istituzioni che hanno partecipato ai lavori del Focus Group: CONSORZIO ALVEOLATER COLOROBBIA ITALIA S.p.A. FOCCHI S.p.A. FORTLAN-DIBI S.p.A. MARAZZI GROUP S.p.A. S.A.M.I. S.n.c. UNIECO SOCIETÀ COOP. CENTRO CERAMICO BOLOGNA CERTIMaC - CERTIFICAZIONE MATERIALI per COSTRUZIONi CIRI EDILIZIA e COSTRUZIONI - CENTRO INTERDIpARTIMENTALE DI RICERCA INDUSTRIALE DELL UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ENEA - AGENZIA NAZIONALE per LE NUOVE TECNOLOGIE, l AMBIENTE e LO SVILUppo ECONOMICO SOSTENIBILE ENEA UNITÀ TECNICA TECNOLOGIA DEI MATERIALI FAENZA (UTTMATF) LABORATORIO LARCO ICOS LABORATORIO PROAMBIENTE - CNR SISTEMA CAMERALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Anno 2010

5 indice 1. Introduzione 5 2. Il contesto di riferimento sul tema del risparmio energetico La politica europea Alcune esperienze europee La situazione italiana La regione Emilia-Romagna Il Focus Group La metodologia La gestione La composizione Il sistema camerale regionale: Unioncamere Emilia-Romagna L animatore: Nomisma Società di Studi economici I principali risultati emersi I temi tecnici proposti Il punto di vista delle imprese La risposta dei ricercatori: le competenze in Emilia-Romagna Gli aspetti trasversali: la risposta del gruppo di lavoro Conclusioni 39

6 capitolo 1

7 1. INTRoduzioNE Il presente report è frutto dei lavori realizzati nell ambito del Focus Group Materiali e componenti per l efficienza energetica delle chiusure verticali, promosso da Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Aster e gestito con il supporto di Nomisma Società di Studi Economici S.p.a. La scelta da parte del sistema camerale emiliano-romagnolo di focalizzarsi sul tema dell uso efficiente dell energia e del miglioramento delle prestazioni energetiche in campo edilizio poggia principalmente su: - la consapevolezza dell importanza strategica dei temi del risparmio energetico e del ricorso all energia da fonte rinnovabile ai fini del rispetto degli impegni assunti a livello comunitario ed internazionale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2020; - la volontà di contribuire, di concerto con la programmazione regionale, alla costruzione di una nuova fase di sviluppo sostenibile basata sul contenimento dei consumi energetici, sull utilizzo delle energie rinnovabili, sulla razionalizzazione dei consumi delle energie non rinnovabili e delle risorse attraverso il ricorso a tecnologie innovative ed ecologiche; - le elevate potenzialità di risparmio di energia derivanti dal settore edilizio comprendente sia gli edifici di nuova costruzione che la ristrutturazione di quelli esistenti. Il settore delle costruzioni è, infatti, uno dei principali responsabili dei consumi di energia primaria in Europa con il 40% di energia impiegata nel settore residenziale e terziario; nel contesto italiano lo stesso settore pesa per il 30%, con trend in aumento, ed è responsabile del 25% delle emissioni d anidride carbonica 1. In ottemperanza del Protocollo di Kyoto, che è la base per una politica di riduzione delle emissioni di gas serra a livello internazionale tra i paesi industrializzati, l Italia si è, però, impegnata a ridurre entro il 2012 la produzione di anidride carbonica del 6,5% rispetto ai valori del In uno scenario simile, vincoli legislativo/normativi, tecnologie e strumenti promossi ai fini del risparmio energetico assumono un ruolo strategico per il perseguimento degli obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità ambientale e, al tempo stesso, costituiscono un opportunità per il tessuto economico, stimolando dinamiche in cui la conoscenza generata dalla ricerca può essere convertita in occasione per aumentare la capacità di innovazione e la competitività delle imprese, nell ottica di mantenere ed aumentare la propria presenza in un mercato globale in continua evoluzione. In quest ottica, in cui crescita, competitività e sostenibilità future viaggiano su uno stesso binario e sono strettamente correlate ai progressi tecnologici e alla ricerca industriale, strategie e strumenti che fanno leva in particolare sulla creazione e consolidamento dei sistemi di relazione a rete tra i diversi attori coinvolti nei processi innovativi, quali amministrazioni pubbliche, imprese, università ed enti di ricerca, organizzazioni finanziarie e loro forme aggregate, rappresentano l elemento essenziale nelle politiche per l innovazione, rendendo possibile quella che è la valorizzazione in senso economico e sociale delle conoscenze e competenze elaborate e prodotte dai contesti di ricerca scientifica e tecnologica operanti sul territorio. 1 Rif. Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 Maggio 2010 sulla prestazione energetica nell edilizia Partendo da queste considerazioni, durante le due sessioni svoltesi nel corso del 2010 il gruppo di lavoro ha focalizzato la propria attenzione sui temi inerenti lo sviluppo di materiali, componenti e sistemi per soluzioni verticali di involucro ad alta efficienza energetica; ciò ha consentito di: - fare emergere i fabbisogni delle imprese coinvolte e, in generale, del settore considerato; - individuare elementi che, per un dato settore, costituiscono una possibile barriera all accesso all innovazione; - identificare possibili soluzioni per tali criticità e ricercare il consenso su di esse; - individuare le priorità di ricerca di interesse industriale e le possibili soluzioni offerte dal sistema della ricerca regionale. Più specificamente, l obiettivo che il sistema camerale si è posto promuovendo il Focus Group è stato individuare le traiettorie tecnologiche che costituiranno il contenuto di un documento di analisi e di sintesi delle priorità di ricerca di interesse delle aziende del settore in regione Emilia- Romagna. L attività di studio si inserisce in un progetto più ampio, finanziato dal Fondo di Perequazione del 2006, a cui partecipano tutte le Camere di commercio dell Emilia-Romagna, volto a potenziare i servizi informativi, di monitoraggio e di accompagnamento a sostegno dei processi di innovazione e di trasferimento tecnologico, per la creazione ed il consolidamento di nuove imprese innovative. In realtà, il sistema camerale emiliano-romagnolo - in sinergia con gli altri attori presenti sul territorio - si è sempre distinto per l impegno profuso per favorire l innovazione tecnologica ed organizzativa del sistema economico regionale ed il suo trasferimento alle PMI al fine di favorire un modello di innovazione orientato allo sviluppo sostenibile e, al contempo, ridurre i costi aumentando le capacità competitive delle imprese sui mercati internazionali. Il coinvolgimento nell organizzazione e nella gestione dei lavori di Aster, società consortile partecipata dalla Regione Emilia-Romagna, le Università, gli Enti di ricerca nazionali operanti sul territorio - CNR ed ENEA - l Unione regionale delle Camere di commercio e le Associazioni imprenditoriali regionali, di Nomisma, in qualità di osservatorio nazionale ed internazionale sui temi dell economia reale, e del Laboratorio Larco Icos, facente parte della Piattaforma Costruzioni della Rete Alta Tecnologia dell Emilia-Romagna, è finalizzata ad integrare competenze e conoscenze che già da tempo risultano essere di importanza strategica sia a livello nazionale che internazionale. Si ringraziano i rappresentanti delle imprese, delle università e degli enti di ricerca, del sistema camerale regionale che hanno partecipato ai lavori e collaborato alla elaborazione dei contenuti del presente documento. Un sentito ringraziamento va al Laboratorio Larco Icos per il supporto nell organizzazione dei lavori e nella redazione del report. 7

8 capitolo 2

9 2. Il contesto di RIFERIMENTo SUL TEMA del RISpARMIo ENERGETIco 2.1 La politica EUROpEA Il risparmio energetico e il maggiore ricorso all energia da fonte rinnovabile costituiscono i pilastri fondamentali per rispettare il protocollo di Kyoto della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e gli ulteriori impegni assunti a livello comunitario e internazionale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra oltre il 2012, tanto che la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio d Europa hanno emanato una serie di provvedimenti volti a rafforzare le azioni dei diversi paesi membri per il raggiungimento di tali obiettivi. Il risparmio energetico, anche se nella direttiva europea non è un obiettivo vincolante, in varie occasioni e da ultimo nella risoluzione del 3 febbraio del 2009, sul riesame strategico della politica energetica, il Parlamento europeo ha chiesto di rendere vincolanti l obiettivo di migliorare l efficienza energetica del 20% entro il 2020; inoltre in tutti gli atti relativi alla politica energetica europea della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europeo questo tema viene inserito come strategico per il raggiungimento degli obiettivi di breve, medio e lungo termine. Certamente importante per comprendere gli orientamenti della Commissione è la Comunicazione, del 19 ottobre 2006, Piano d azione per l efficienza energetica: concretizzare le potenzialità (com(2006) 545) in cui è stato adottato un piano di azione (basato sul libro verde del 2005 sull efficienza energetica) con l obiettivo di contenere e di ridurre la domanda di energia, nonché agire in maniera mirata sul consumo e sull approvvigionamento allo scopo di ridurre del 20% il consumo annuo di energia primaria entro il 2020 (rispetto alle proiezioni sul consumo energetico per il 2020). Tale obiettivo, che fa parte delle misure che il Consiglio europeo ha chiesto nel marzo del 2006 per assicurare la sostenibilità ambientale della politica energetica europea, corrisponde alla realizzazione di risparmi di circa l 1,5% all anno fino al La Commissione valuta alte potenzialità di risparmio di energia, ritenendo che i più consistenti risparmi possano essere realizzati nei seguenti settori: gli edifici residenziali e commerciali (terziario), con un potenziale di riduzione stimato rispettivamente al 27% e al 30%, l industria manifatturiera, con possibilità di risparmio di circa il 25%, e il settore dei trasporti, con una riduzione del consumo stimata al 26%. Queste riduzioni settoriali del consumo energetico corrispondono ad un risparmio complessivo stimato a 390 milioni di tonnellate equivalente petrolio (Mtep) annue, ossia 100 miliardi di euro all anno entro il Esse permetterebbero inoltre di diminuire le emissioni di co2 di 780 milioni di tonnellate all anno, che andrebbero ad aggiungersi alla riduzione nei consumi, stimata all 1,8%, ossia 470 Mtep all anno, risultante tra l altro dalle misure già attuate e dal ricambio fisiologico delle apparecchiature (Fonte: COM/2006/ 545). Le misure proposte dal piano di azione riguardano diversi ambiti: migliorare l efficienza energetica, in particolare per quanto riguarda gli elettrodomestici e altre apparecchiature che consumano energia, con l introduzione di norme sul rendimento energetico degli elettrodomestici, un sistema adeguato di etichettatura e di valutazione dell efficienza energetica per i consumatori; migliorare la trasformazione dell energia; agire sul consumo dei veicoli e sulla promozione di trasporti alternativi più puliti; definire finanziamenti, incentivi e tariffazione per favorire gli investimenti volti ad accrescere l efficienza energetica; sensibilizzare il pubblico sull importanza dell efficienza energetica; adeguare e sviluppare i partenariati internazionali. Per quanto concerne il rendimento energetico in edilizia di particolare rilevanza è la recentissima Direttiva 2010/31/CE del 19 Maggio 2010 Sulla prestazione energetica nell edilizia che abroga la Direttiva 2002/91/ CE sul rendimento energetico nell edilizia, nella quale vengono stabilite le esigenze per la performance energetica per i nuovi edifici e per quelli esistenti, e si invitano gli Stati membri a prendere le necessarie iniziative per garantire standard elevati di risparmio energetico degli edifici e fare in modo da essere alimentati in larga misura da energie rinnovabili. In particolare la nuova direttiva oltre a sottolineare l importanza della prestazione energetica nell edilizia, in quanto gli edifici sono responsabili del 40% del consumo globale di energia nell Unione Europea fissa importanti elementi che gli Stati membri devono recepire o specificare, tra cui: - adottare le misure necessarie affinché siano fissati requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici o le unità immobiliari e per gli elementi edilizi che fanno parte dell involucro dell edificio e hanno un impatto significativo sulla prestazione energetica dell involucro dell edificio al fine di raggiungere livelli ottimali in relazione ai costi, distinguendo tra gli edifici quelli già esistenti e quelli di nuova costruzione, nonché tra diverse tipologie edilizie; la Commissione si impegna altresì a stabilire mediante atti delegati un quadro metodologico comparativo per calcolare livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli elementi edilizi; - per gli edifici di nuova costruzione, garantire che prima dell inizio dei lavori di costruzione, sia valutata e tenuta presente la fattibilità tecnica, ambientale ed economica di sistemi alternativi ad alta efficienza (impiego di fonti rinnovabili, cogenerazione, teleriscaldamento/ teleraffrescamento, pompe di calore); - per gli edifici esistenti, adottare le misure necessarie per garantire che la prestazione energetica degli edifici o di loro parti destinati a subire ristrutturazioni importanti (costo di ristrutturazione superiore al 25% del valore dell edificio o ristrutturazione superiore al 25% di involucro), sia migliorata al fine di soddisfare i requisiti minimi di prestazione energetica fissati conformemente alla direttiva per quanto tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibili; - per gli impianti tecnici per l edilizia installati negli edifici esistenti e in quelli di nuova costruzione, stabilire requisiti relativi al rendimento energetico globale, alla corretta installazione e alle dimensioni, alla 9

10 regolazione e al controllo adeguati. Tali requisiti riguardano almeno: impianti di riscaldamento, impianti di produzione di acqua calda, impianti di condizionamento d aria, grandi impianti di ventilazione o una combinazione di tali impianti; - provvedere affinché entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano a energia quasi zero; tale data è anticipata al 31 dicembre 2018 per gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi; - elaborare piani nazionali destinati ad aumentare il numero di edifici a energia quasi zero, che possono includere obiettivi differenziati a seconda della tipologia edilizia; - entro il 30 giugno 2011 predisporre un elenco di strumenti di finanziamento e incentivi volti a conseguire gli obiettivi di miglioramento energetico degli edifici e il passaggio a edifici a energia quasi zero; - istituire un sistema di certificazione energetica degli edifici. L attestato di prestazione energetica dovrà comprendere la prestazione energetica di un edificio e i valori di riferimento, quali requisiti minimi di prestazione energetica, e potrà comprendere informazioni supplementari, quali la percentuale di energia da FER nel consumo energetico totale. Il certificato avrà una validità massima di 10 anni e potrà contenere informazioni supplementari e raccomandazioni per il miglioramento efficace in funzione dei costi di prestazione energetica. La direttiva disciplina infine le ispezioni degli impianti di riscaldamento degli edifici dotati di caldaie aventi una potenza nominale utile per il riscaldamento di ambienti superiori a 20 kw. 2.2 Alcune ESpERIENZE EUROpEE Molti Paesi in Europa si sono mostrati particolarmente attivi nella definizione di politiche, regolamenti e interventi che impattano sull efficienza degli usi finali dell energia. Il Parlamento francese ha ad esempio approvato, quasi all unanimità la legge n. 967 del 3 agosto 2009 (in attuazione della «Grenelle de l Environnement») che prevede all articolo 5 che tutti gli edifici dello Stato e delle sue istituzioni pubbliche saranno verificati entro il Successivamente, il 29 giugno 2010, dopo l approvazione del Senato, l Assemblea nazionale ha adottato in maniera definitiva il disegno di legge chiamato Grenelle 2. La Legge Grenelle 2 1 conferma, consolida e concretizza gli obbiettivi fissati dalla Legge Grenelle 1, rinforzando l impegno per l ambiente e per il risparmio energetico. L obiettivo è avviare, sulla base dei risultati dei controlli, il rinnovamento di tali immobili entro il 2012 con interventi strutturali finalizzati a eliminare la dispersione di energia. Questo rinnovamento avrà come obiettivo la riduzione di almeno il 40% dei consumi di energia e di almeno il 50% delle emissioni di gas a effetto serra di questi edifici in un arco temporale di otto anni». Gli interventi disciplinati dalla legislazione francese, oltre a produrre significative riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra, aiutano il paese a raggiungere l impegnativo obiettivo di riduzione fissato in sede europea per il 2020, assegnando tra l altro allo Stato ed alle sue 1 Il disegno di legge è stato convertito in legge in luglio 2010 (Loi n du 12 juillet 2010 portant engagement National pour l environnement). autonomie un ruolo di guida e di esempio nel perseguimento di obiettivi virtuosi in campo energetico ed ambientale. La Germania è considerato un Paese molto attivo nelle politiche di risparmio energetico, avendo emanato in questi anni diverse leggi, regolamenti e piani sull efficienza energetica e sul controllo delle emissioni di gas serra. Tra i programmi adottati va richiamato quello integrato Energia e Clima del governo federale del 2007 Integriertes Energie - und Klimaprogramm (IEKP), e il Piano di azione nazionale di efficienza energetica del 2007, in ottemperanza della direttiva comunitaria (2006/32/EC) Nationaler Energieeffizienz-Aktionsplan (NEEAP) ; inoltre vi sono numerose iniziative mirate ai singoli settori dagli edifici residenziali, all industria e al commercio, ai servizi e al settore pubblico (si veda Initiative EnergieEffizienz Diverse sono state anche le leggi e i regolamenti emanati: la legge sul risparmio energetico Energieeinsparungsgesetz - EnEG ; Energieeinsparverordnung - EnEV - in vigore da febbraio 2002, e aggiornata nel novembre 2004, che regola le limitazioni dell uso di energia primaria per il riscaldamento dei palazzi e dell acqua; la certificazione energetica dei palazzi entrata in vigore dal luglio 2008; la legge sull etichetta per consumo energetico Energieverbrauchskennzeichnungsgesetz - EnVKG ; il regolamento etichette per il consumo energetico, frigoriferi, lavatrici Energieverbr auchskennzeichnungsverordnung-envkv ; e infine il regolamento sui valori massimi di consumo energetico per i frigoriferi, freezer collegati alla rete elettrica Verordnung ueber Energieverbrauchshoechstwerte von Geraeten-EnVHV. Il governo federale è particolarmente dinamico sulle campagne di informazione (Initiative Energie Effizienz), offre un database di prodotti ad alta efficienza energetica, propone varie azioni di stimolo per l investimento in questo settore, incluso public-private partnership (ppp) e sensibilizza la ricerca di partner per progetti di efficienza energetica (puntando sulle best practices); inoltre non sono trascurabili le iniziative dei Laender (le regioni), come per esempio Schleswig-Holstein, Energieeffizienz-Initiative -Schleswig-Holstein. Interessante per quanto riguarda le iniziative tedesche è anche il lavoro sugli edifici The passively cooled KfW building in Germany - Monitoring results utili per il monitoraggio degli interventi, e quindi rappresenta un importante contributo per la valutazione dei risultati ottenuti. Un altra esperienza importante è quella del Regno Unito, primo paese ad introdurre un quadro normativo per indirizzare il problema del cambiamento climatico con il Climate Change Act 2008 (entrato in vigore il ). La legge si pone come obiettivo quello di ridurre le emissioni di gas serra, partendo dai livelli del 1990, di almeno 34% entro il 2020 e almeno 80% entro il Per raggiungere questo obiettivo il Climate Change Act 2008 conferisce ai Ministri il potere di introdurre alcune misure, tra cui una delle più significative è quella di disporre del potere di esigere dagli enti pubblici e dalle loro società (ad esempio le società dell energia elettrica e del servizio idrico) delle valutazioni di rischio dovuto al cambiamento climatico 10

11 Il contesto di riferimento sul tema del risparmio energetico e le azioni/piani che stanno implementando per diminuire tali rischi. Un ulteriore misura, per ridurre le emissioni di gas e raggiungere l obiettivo del Climate Change Act, è l utilizzo del Carbon Reduction Commitment Energy Efficiency Scheme. Secondo questo sistema le società private e pubbliche che partecipano a questo programma sono obbligate a monitorare le emissioni di gas serra e a comprare delle autorizzazioni ad emettere determinate quantità di gas (carbon allowances) inizialmente vendute dal governo per ogni tonnellata di co 2 che le società emettono. Inoltre viene prevista ogni anno la pubblicazione di una classifica ( league table ) che evidenzia le performance dei partecipanti in termini di emissioni. Questo programma, che sarebbe dovuto partire con la prima vendita di autorizzazioni nel 2011, si avvierà nel 2012 e i ricavi ottenuti da questa vendita saranno utilizzati per supportare le finanze pubbliche (comprese le spese ambientali) e non più, come era stato pensato inizialmente, rigirati ai partecipanti. A questi ultimi verrà però dato un budget da spendere in misure di efficienza energetica. Altri interessanti esempi britannici sono: gli Energy Efficiency Grants, sussidi che il governo britannico offre in alcuni specifici casi, in particolare a persone disabili o con basso reddito, e lo schema PAYS - Pay as you save, progetti pilota che introducono un modo innovativo di finanziamento per le famiglie per gli investimenti di efficienza energetica (per esempio isolamento per i muri) e per l acquisto di tecnologie di micro generazione (come i pannelli solari). In particolare il meccanismo consente di non pagare in anticipo gli investimenti ma di poter fare pagamenti distribuiti in un lungo arco di tempo, con pagamenti rateizzati più bassi rispetto ai risparmi stimati delle bollette. 2.3 La SITUAZIONE ITALIANA L Italia è il paese europeo con il maggiore impiego di energia nel patrimonio edilizio; secondo le stime dell ENEA, dal 1990 al 2006 il nostro Paese ha visto incrementare i consumi energetici del settore civile (residenziale e terziario) di quasi il 2% all anno. Questo è in parte dovuto al fatto che ancora non vi è una forte sensibilità all efficienza energetica da parte di chi acquista immobili. Le analisi empiriche di Nomisma hanno rilevato una bassa propensione da parte degli acquirenti su questi temi: dopo circa un anno dall entrata in vigore dell obbligatorietà dell Attestato di Certificazione Energetica all atto di compravendita in base al D. Lgs. 192/2005, l attenzione nei confronti degli edifici a elevata efficienza energetica non si è rafforzata, confermando il dato riscontrato un anno fa, ovvero che circa il 9-10% delle richieste esprime esplicitamente un interesse verso tale aspetto dell immobile abitativo, con una disponibilità di spesa aggiuntiva nell ordine del 7%. Tali dati sottolineano che questo importante attributo degli immobili residenziali non è ancora riuscito a fare breccia presso le famiglie italiane, probabilmente in quanto non adeguatamente comunicato e argomentato. MEDIA 13 città grandi Quota % di domanda interessata ad acquistare immobili ad elevata efficienza energetica, PALERMO CAGLIARI VENEZIA MESTRE ROMA MEDIA 13 BARI MILANO TORINO BOLOGNA CATANIA FIRENZE VENEZIA CITTÀ GENOVA NAPOLI PADOVA Fonte: Nomisma Osservatorio sul mercato immobiliare - Rapporto II

12 ABITAZIONI Sovrapprezzo che l acquirente sarebbe disposto a spendere per un abitazione ad elevata efficienza energetica rispetto al prezzo di un abitazione normale, Maggio MEDIA 13 CITTÀ MEDIE Quota % di domanda interessata ad acquistare immobili ad elevata efficienza energetica e disponibilità a un sovraprezzo nel 2010 Città % interesse acquisto immobili ad elevata efficienza Disponibilità al sovraprezzo Ancona 6,3 6,8 Ber gamo 14,3 15,0 Brescia 22,3 13,1 Livorno 0,7 10,0 9 Messina 8,5 3,2 Modena 3,6 5,0 Novara 7,9 10,0 Parma 10,0 10,0 6 Perugia 12,5 7,5 Salerno 6,7 7,5 Taranto 1,4 12,0 Trieste 4,6 5,6 Verona 11,3 5,5 3 Media 13 8,5 8,6 Fonte: Nomisma Osservatorio sul mercato immobiliare - Rapporto II 2010 Per avere un quadro della situazione nazionale è importante analizzare i provvedimenti e piani che sono stati introdotti in questi anni. 0 GENOVA PADOVA BARI TORINO CAGLIARI Fonte: Nomisma Osservatorio sul mercato immobiliare - Rapporto II 2010 MEDIA 13 BOLOGNA Nelle 13 città di media dimensione le percentuali non si discostano in misura rilevante. I dati evidenziano una media inferiore al 9%, sia per quanto riguarda la quota percentuale di domanda di acquisti di immobili ad elevata efficienza energetica, che per la quota percentuale di sovrapprezzo che l acquirente sarebbe disposto a spendere per un abitazione ad elevata efficienza energetica rispetto al prezzo di un abitazione normale. VENEZIA CITTÀ CATANIA ROMA MILANO FIRENZE VENEZIA MESTRE NAPOLI PALERMO Relativamente ai documenti di programmazione, il Governo italiano nel 2007 ha pubblicato il Piano d azione italiano per l efficienza energetica, presentato nel 2007 in attuazione della Direttiva 2006/32/CE (recepita con il Dgs 115/ Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all efficienza degli usi finali dell energia, e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE), che fissa gli obiettivi indicativi, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico, necessari ad eliminare le barriere e le imperfezioni esistenti sul mercato che ostacolano un efficiente uso finale dell energia, con un obiettivo indicativo nazionale del 9% nel 2016, dopo quindi nove anni di applicazione. Il piano presentato individua inoltre una serie di misure di efficienza in grado di far raggiungere gli obiettivi di risparmio: il settore residenziale è quello dove si prevedono i maggiori interventi di efficientamento ( risparmio energetico annuale atteso al 2016), seguito dal settore terziario ( risparmio energetico annuale atteso al 2016). 12

13 Il contesto di riferimento sul tema del risparmio energetico TABELLA RIASSUNTIVA DEGLI INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA INDIVIDUATI misure di miglioramento dell efficienza energetica Risparmio energetico annuale atteso al 2010 Risparmio energetico annuale atteso al 2016 Misure nel settore residenziale 1. Coibentazione superfici opache edifici residenziali ante Sostituzione di vetri semplici con doppi vetri Sostituzione lampade ad incand. (GLS) con lamp. a fluor. (CFL) Sostituzione lavastoviglie con apparecchiature in classe A Sostituzione frigoriferi e congelatori con apparec. A+ e A Sostituzione lavabiancheria con apparec. in classe A superlativa Sostituzione scalda acqua elettrici efficienti Impiego di condizionatori efficienti Impiego impianti di riscaldamento efficienti Camini termici e caldaie a legna totale settore residenziale Misure nel settore terziario 1. Impiego impianti di riscaldamento efficienti Incentivazione all-impiego di condizionatori efficienti Lampade efficienti e sistemi di controllo Lampade efficienti e sistema di regolazione del flusso luminoso (illuminazione pubblica) totale settore terziario Misure nel settore industria 1. Lampade efficienti e sistemi di controllo Sostituzione motori elettrici di potenza 1-90kW da classe Eff2 a classe Eff Installazione di inverters su motori elettrici di potenza kwh Cogenerazione ad alto rendimento Impiego di compressione meccanica del vapore totale settore industria Misure nel settore trasporti 1. Introduzione del limite di emissione di 140 g di CO2/km totale settore trasporti totale risparmio energetico atteso (obiettivo nazionale) (3%) (9,6%) Fonte: Piano d azione italiano per l efficienza energetica

14 A tre anni dal Piano del 2007, il risparmio energetico assume sempre di più un carattere strategico; nel recentissimo Piano d azione nazionale sulle rinnovabili presentato dal Governo Italiano a Giugno 2010, in attuazione della direttiva 2009/28/CE, che vincola ogni Stato membro dell Unione ad adottarlo e trasmetterlo alla Commissione entro il 30 Giugno 2010, redatto secondo il format approvato con decisione 2009/548/CE. Il Piano per definire l impegno del 17% di energia prodotta da fonti rinnovabili sui consumi lordi finali, assume i consumi finali lordi del nostro paese al 2020 ad un valore pari a 133,0 Mtep, prevedendo quindi un ingente sforzo sull efficienza energetica, in coerenza con quanto previsto della Legge 99/2009. Infatti tale stima è a ribasso rispetto a quelli che lo studio Primes aggiornato al 2009 (Primes Modelbased Analysis of the 2008 EU Policy Package on Climate Change and Renewables), tenendo conto dell effetto della crisi economica e delle misure di contenimento dei consumi programmate all atto della sua pubblicazione, indica per l Italia un consumo finale lordo pari a 145,6 Mtep. Il Piano indica alcuni possibili interventi a supporto degli obiettivi che riguardano sia il rafforzamento degli strumenti attuali che l introduzione e/o la piena attuazione del sistema di standard obbligatori, che possono essere particolarmente efficaci per il miglioramento dell efficienza energetica anche negli edifici. In particolare il Piano riporta specificando che si tratta di valori meramente informativi e indicativi, alcuni elementi che concorrono alla riduzione dei consumi nella misura indicata. I risparmi derivanti dallo sforzo supplementare, pari a 12,5 Mtep, sono ripartiti tra i tre settori della direttiva nei termini seguenti: SETTORE Riduzione consumo finale [ktep] Elettricità Riscaldamento/ raffrescamento Trasporti Il risparmio sui consumi elettrici è il risultato di due effetti opposti: 1. Una riduzione dei consumi elettrici rispetto allo scenario PRIMES 2009, dovuta principalmente a: - maggior diffusione di motori elettrici ad alta efficienza e di inverter, - sostituzione accelerata degli elettrodomestici oggi installati (inclusi condizionatori) con elettrodomestici più efficienti; - maggior diffusione di sistemi di illuminazione efficienti (anche facendo ricorso ad appositi sistemi di gestione), in particolare nel settore industriale, del terziario e dell illuminazione pubblica; - maggior diffusione di sistemi ICT efficienti (es. server virtuali) e di apparati correlati (es. UPS efficienti); che determinano anche la riduzione dei consumi di condizionamento delle sale calcolo; - interventi per la riduzione delle perdite delle reti elettriche di distribuzione e di trasmissione; - sostituzione di scalda acqua totalmente elettrici con apparecchi che fanno uso di altra fonte primaria (pannelli solari, pompa di calore, gas naturale e biomassa); - sostituzione di sistemi di riscaldamento totalmente elettrici con sistemi che fanno uso di altra fonte primaria (pompa di calore, gas naturale e biomassa, anche tramite teleriscaldamento). 2. Un incremento dei consumi rispetto allo scenario PRIMES 2009 per effetto di: - maggior diffusione di scalda acqua e sistemi di riscaldamento basati su pompa di calore, in sostituzione di sistemi esistenti basati su altra fonte energetica (es. gas naturale); - significativa diffusione di auto elettriche (auto di tipo plug-in ); - incremento del trasporto pubblico elettrico. I risparmi nel settore riscaldamento/raffrescamento nello scenario ad efficienza supplementare sono il risultato delle seguenti azioni di efficienza energetica: - riduzione dei consumi di riscaldamento a seguito di interventi sull involucro (es., isolamento, recuperi termici) in edifici esistenti del settore residenziale e terziario; - riduzione delle perdite al camino in sistemi di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria nel settore residenziale e terziario; - sostituzione delle attuali caldaie a biomasse con apparecchiature più efficienti, che permettono di ridurre il consumo di biomassa a parità di servizio reso; - recuperi termici in processi industriali ad alto contenuto di energia. Relativamente alla domanda di mobilità, il Piano si è basato sulle ipotesi di Primes 2009, che prevede per i passeggeri al 2020 una domanda di Gpkm (pari a km pro capite), mentre per le merci una domanda di 273,9 Gtkm (pari a 163 tkm per migliaia di PIL). Si noti che in entrambi i casi Primes prevede un incremento della domanda di servizio rispetto al 2010 (+9% della domanda di trasporto soddisfatta da auto private, +18% del trasporto di merci su gomma, + 9% del trasporto su rotaia, +8.6% del trasporto aereo). Nello scenario efficiente, la suddetta domanda di mobilità è soddisfatta con tecnologie che determinano un risparmio energetico riconducibile, in estrema sintesi, a quattro tipologie di intervento: - introduzione di autovetture elettriche plug-in, che determinano un risparmio di benzina/gasolio; - rinnovo accelerato del parco circolante di autovetture e di veicoli commerciali leggeri, con nuovi veicoli che soddisfino i vincoli sulle emissioni di co2 ancor più stringenti rispetto a quelli del regolamento 443/2009 e proposta di Regolamento com(2009) 593/3), preso a riferimento per lo scenario baseline; - applicazione di un pacchetto di misure aggiuntive rispetto a quelle già previste dallo scenario di riferimento che possono comprendere misure tecnologiche, comportamentali, legislative e infrastrutturali; - incremento dell offerta di mobilità di mezzi di trasporto pubblici alimentati elettricamente, quali metropolitane e treni. Si tratta quindi di un quadro complesso e in continua evoluzione; a tal riguardo va anche ricordato che con il D.lgs del 30 maggio 2008 n. 115, che 14

15 Il contesto di riferimento sul tema del risparmio energetico recepisce la direttiva 2006/32/CE l Italia si impegna a realizzare due Piani di azione sull efficacia energetica (PAEE) uno nel 2011 e l altro nel Per quanto riguarda i principali strumenti attualmente in vigore vanno certamente considerati i titoli di efficienza energetica o certificati bianchi, l agevolazione fiscale del 55% introdotta dalla Legge Finanziaria 2007 e prorogata fino al 31 dicembre 2011 con la Legge di stabilità del 7 dicembre 2010 stabilendo in 10 anni il periodo di detrazione, in parti uguali, della spesa sostenuta (erano 5 nel 2009 e 2010). I certificati bianchi, che attestano il conseguimento di risparmi energetici attraverso l applicazione di tecnologie e sistemi efficienti nei diversi settori industriali, dei servizi e residenziali e che possono essere utilizzati per assolvere agli obblighi di incremento dell efficienza energetica che la normativa (d.lgs 79/99 e 164/00 e successivi decreti di attuazione) ha posto a carico dei grandi distributori di energia elettrica e di gas naturale, è la prima esperienza al mondo di applicazione di questo strumento di mercato alla promozione dell efficienza energetica negli usi finali. Successivamente all introduzione in Italia, la struttura del meccanismo e della relativa regolazione attuativa sono stati oggetto di approfonditi studi e analisi da parte della Commissione Europea, dell Agenzia Internazionale per l Energia e di un numero crescente di Paesi, sia europei, sia extra-europei (Stati Uniti, Australia, Giappone, Corea). Con la Direttiva 32/2006 la Commissione europea ha esplicitamente indicato i certificati bianchi come uno degli strumenti che gli stati membri possono utilizzare per conseguire l obiettivo di contenere i consumi energetici del 9% al Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, l incentivazione consiste nella possibilità di detrarre dall imposta sul reddito, delle società o delle persone fisiche, il 55% del totale delle spese sostenute per l intervento di risparmio energetico; tale detrazione resta fissa per tutte le tecnologie. Accedono direttamente al suddetto beneficio: l installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali, il miglioramento termico dell edificio o delle singole unità immobiliari (pavimenti, pareti, finestre comprensive di infissi), la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione o con pompe di calore ad alta efficienza ovvero con impianti geotermici a bassa entalpia. Altri interventi per essere agevolati devono conseguire un risparmio annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale di almeno il 20 per cento rispetto ai limiti di legge fissati per edifici di nuova costruzione. Certamente questi strumenti, insieme alle azioni che vengono fatte a livello regionale e locale, consentono sia il miglioramento dell impatto ambientale, risparmi nelle bollette e possono rappresentare un forte stimolo all innovazione tecnologica per le imprese che lavorano in attività connesse con la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. A questo proposito, è stato svolto dall Enea uno studio volto a valutare l impatto socio economico derivante dalle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. E utile a tale proposito riportare una proposta formulata dall ENEA (Piano nazionale di intervento per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico, 2009) con il supporto di ANCE, ABI, Consip e Unioncamere, relativa ad un Piano di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico che, oltre a produrre effetti positivi in termini di efficienza energetica, possa rappresentare uno stimolo all economia del Paese. L analisi svolta, che si fonda su dati del patrimonio pubblico elaborati dall ENEA su un primo database fornito dal CRESME, prende in esame un campione costituito da scuole e uffici, per circa unità immobiliari selezionate tra quelle con le maggiori potenzialità di risparmio e tra quelle che necessitano di interventi di tipo strutturale. Il costo complessivo di tali interventi è stato stimato in 8,2 miliardi di euro con i seguenti risultati: - dal punto di vista dell efficienza energetica, gli interventi previsti sono in grado di determinare una riduzione del fabbisogno energetico dell insieme degli edifici censiti pari al 18% in termini di energia termica e al 23% in termini di energia elettrica (complessivamente del 20% in termini di Energia Primaria); - Il costo complessivo della bolletta energetica annua per i servizi di climatizzazione e illuminazione si riduce, così, per il totale degli edifici, da 1,79 Miliardi a 1,37 miliardi di, determinando quindi un risparmio di 419 Milioni di /anno pari al 23% della bolletta attuale; - Nella fase di realizzazione dell investimento si stima una crescita della produzione attivata di 19 miliardi di euro, la creazione di valore aggiunto per 14 miliardi di euro ed un incremento complessivo del PIL nell ordine di 0,6 punti percentuali per anno; i maggiori consumi e la crescita della produzione sarebbero inoltre in grado di attivare un incremento della domanda di lavoro pari a circa unità. 2.4 La REGIONE EMILIA-ROMAGNA Sul tema del risparmio energetico le leggi nazionali hanno attribuito un ruolo cruciale alle Regioni e agli Enti locali, che hanno in alcuni casi hanno legiferato ponendo attenzione a questo tema. L Emilia-Romagna già nel 2002 (Dgr 18 marzo 2002, n. 387) ha approvato Prime disposizioni concernenti il coordinamento dei compiti attribuiti agli enti locali in materia di contenimento di consumi dell energia negli edifici e nel 2003 ha approvato la legge regionale n. 19, del 29 settembre 2003, Norme in materia di riduzione dell inquinamento luminoso e di risparmio energetico. Nel 2007, con l approvazione del PER (Piano Energetico regionale, previsto dalla legge regionale n. 26 del 2004) viene enfatizzato un impegno della Regione su alcuni segmenti fondamentali, tra cui il recepimento degli obiettivi di risparmio energetico, uso efficiente dell energia e valorizzazione delle fonti rinnovabili nell elaborazione e nell adeguamento degli strumenti di pianificazione regionale territoriale e urbanistica, nonché gli adeguamenti e gli strumenti normativi ove necessari. Coerentemente con tale impegno le finalità della politica regionale inserite nel PER è focalizzata sui seguenti obiettivi: - Risparmio energetico ed uso efficiente dell energia; - Valorizzazione delle risorse endogene, delle fonti rinnovabili e agro energie; - Miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali nella generazione elettrica, nei trasporti, nelle attività produttive, nei sistemi urbani e territoriali; - Sviluppo e diffusione di sistemi ad alta efficienza energetica e ridotto impatto ambientale; 15

16 - Sicurezza, affidabilità, continuità ed economicità degli approvvigionamenti; - Riduzione delle emissioni di gas ed effetto serra. Inoltre in un ottica di adesione volontaria e concorso agli obiettivi nazionale di tutela ambientale il PER assume come obiettivo strategico la riduzione del 6,5% delle emissioni climalteranti registrate nel 1990, con un impegno di diminuire di circa 7 milioni di tonnellate rispetto ai dati del 2003 la propria produzione di CO2. In particolare le seguenti tabelle indicano gli obiettivi di risparmio energetico e valorizzazione delle fonti rinnovabili al 2010, con una valutazione delle emissioni climalteranti da evitare e gli investimenti necessari. OBIETTIVI DI RISpARMIO ENERGETICO AL 2010 RISPARMIO ENERGETICO PER settore RISPARMIO DI ENERGIA (MTEP/A) RIDUZIONI EMISSIONI (TCO2/A) INVESTIMENTI (ML. DI EURO) Civile 0, Industria 0, Agricoltura 0, Trasporti 0, Fonte: Piano Energetico Regionale OBIETTIVI DI VALORIZZAZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI AL 2010 RISpETTO AL 2000 FONTE RINNOVABILE POTENZA TOTALE AGGIUNTIVA MW RIDUZIONI EMISSIONI (TCO2/A) Idroelettrico Eolico Biomasse Geotermia Solare termico m Fotovoltaico Fonte: Piano Energetico Regionale Il PER si pone anche obiettivi in un orizzonte che va oltre il 2010, prevedendo per quanto concerne il risparmio energetico e l uso efficiente delle risorse di ridurre nei primi 10 annui l indice di intensità energetica di 1,5 punti percentuali all anno e di aumentare in egual misura il contributo delle fonti rinnovabili ai consumi elettrici finali, coordinando gli strumenti pubblici di intervento e creando i presupposti normativi e regolamentari e perseguendo diverse azioni volte: - al rafforzamento della ricerca; - allo sviluppo di servizi in grado di trasformare i risultati della ricerca in innovazione diffusa; - al rafforzamento delle norme che regolano gli standard prestazionali di edifici, impianti, prodotti; - all orientamento degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica; - al rafforzamento delle politiche di informazione ed orientamento degli utenti finali, e della conoscenza rispetto ai percorsi formativi relative alle best tecnologies e best practices ; - al rafforzamento delle politiche settoriali relative all edilizia, all industria, all agricoltura e ai trasporti per una più rapida sostituzione dei sistemi a più elevati consumi energetici. L energia è quindi un tema trasversale in diversi piani e programmi di settore della regione Emilia Romagna: por FESR ; por FSE ; PSR ; PFR ; PRRIITT (Programma per la Ricerca industriale ed il trasferimento tecnologico); PTAPI (Programma per lo sviluppo delle attività produttive e industriali); Piano Sanitario Regionale; Piano Edilizia Abitativa; Piani Ambiente e Mobilità; PRIT (Piano Regionale Integrato dei Trasporti). Il PER rappresenta il principale documento di programmazione economicofinanziaria ai fini della individuazione delle linee regionali di intervento che viene attuati attraverso i piani triennali e annuali d intervento. Il Piano Triennale di attuazione del PER prevede sette assi di intervento, con oltre 140 milioni di euro di risorse finanziarie. Nello specifico, l asse 1 è relativo alla promozione del risparmio energetico ed uso razionale dell energia e nei sistemi urbani, l asse 2 è sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, l asse 3 è relativo ad interventi per il risparmio energetico e la qualificazione dei sistemi energetici nelle imprese e negli insediamenti produttivi, l asse 4 è sulla razionalizzazione energetica dei trasporti locali, l asse 5 è relativo ai contributi a favore dell impresa agricola e forestale, gli ultimi due assi riguardano rispettivamente la ricerca e il trasferimento tecnologico e l informazione, l orientamento e la sensibilizzazione. Segue l articolazione dei programmi finanziati: PROGRAMMI Programmi di riqualificazione energetica degli Enti Locali Centri di ricerca dedicati a tematiche energetiche e ambientali MILIONI DI EURO 14 (più 12 in assestamento) Piano regionale di sviluppo 15 Politiche abitative 15 Accordi di programma per la mobilità sostenibile 10,7 Aree Produttive Ecologicamente attrezzate 53 Riqualificazione energetica delle imprese 15 Attualmente la Regione sta definendo le nuove linee del Piano triennale , attivando un percorso condiviso e partecipato. L attività della Regione sul tema del risparmio energetico è stata rilevante anche per i provvedimenti che sono stati approvati in questi anni. Tra questi 15 16

17 Il contesto di riferimento sul tema del risparmio energetico vanno certamente richiamate la deliberazione dell Assemblea legislativa 4 marzo 2008, n. 156 con la quale è stato approvato l Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici, che danno attuazione alle direttive comunitarie 2002/91 CE sul rendimento energetico e a quella 2006/32/ CE concernente l efficienza degli usi finali dell energia. Tale delibera, coerentemente con quanto previsto dal Piano Energetico regionale, rafforza i requisiti prestazionali relativi agli edifici fissati dal legislatore nazionale in particolare per quanto concerne il comportamento energetico degli edifici in regime estivo e il ruolo delle fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di energia primaria e le successive modifiche approvata con la DGR 1362 del 20/09/2010 di aggiornamento della parte seconda - allegati della Deliberazione 156/08. La disciplina regionale, recependo la normativa nazionale, prevede singoli allegati relativi a: - disposizioni in materia di requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli impianti; - requisiti minimi di prestazione energetica; - attestato di qualificazione energetica degli edifici; - procedura di certificazione degli edifici; - attestato di certificazione energetica; - metodologie per la determinazione della prestazione energetica degli edifici; - sistema di classificazione della prestazione energetica degli edifici; - rapporto di controllo tecnico per impianto termico di potenza maggiore. principali provvedimenti REGIONALI Dgr 20 settembre n Modifiche agli allegati tecnici della disciplina della certificazione energetica degli edifici di cui alla deliberazione assemblea legislativa 156/2010 Dgr 30 marzo n. 417 piano energetico regionale: approvazione di modalità e criteri per la concessione di contributi agli Enti locali perla realizzazione di programmi di qualificazione energetica Dgr 28 ottobre n Disposizioni per la formazione del certificatore energetico in edilizia Dgr 7 luglio n Sistema di accreditamento dei soggetti preposti alla certificazione energetica degli edifici Deliberazione Assemblea legislativa 4 marzo n. 156 Approvazione atto di indirizzo e coordinamento suirequisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici Determinazione 12 ottobre n Approvazione della circolare esplicativa delle norme in materia diriduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico Dgr 29 dicembre n Direttiva per l'applicazione della legge regionale del 29 settembre 2003 n. 19 recante: "Norme in materia di riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico" Lr 23 dicembre n. 26 Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia Lr 29 settembre n. 19 Norme in materia di riduzione dell inquinamento luminoso e di risparmio energetico Dgr 18 marzo n. 387 Prime disposizioni concernenti il coordinamento dei compiti attribuiti agli enti locali in materia di contenimento dei consumi di energia negli edifici 17

18 capitolo 3

19 3. Il FocUS Group 3.1. La metodologia La metodologia prevede l organizzazione e la gestione di Focus Group, quali strumenti di discussione collettiva guidata, su alcuni temi legati alla ricerca e all innovazione in ambiti tecnologici, e non solo, definiti ex-ante. L idea di organizzare e gestire dei Focus Group tematici per l identificazione di ambiti di ricerca strategici per il settore industriale e per l allargamento della Rete Alta Tecnologia nasce dal riconoscimento della validità di tale strumento. Si tratta di percorsi vincolati a monte in termini di input (consapevolezza dei problemi da risolvere e qualità degli stessi) e che mirano, come output, al raggiungimento di risultati in termini di maggiore competitività delle imprese, attraverso la definizione di traiettorie future che tengano conto dello stato dell arte e dei fabbisogni dei soggetti appartenenti al settore o coinvolti nell ambito di determinate problematiche. In sintesi, le finalità specifiche dei Focus Group sono: - fare emergere i fabbisogni impliciti delle imprese coinvolte; - individuare contenuti che, per un dato settore, costituiscono una possibile barriera all accesso all innovazione; - identificare possibili soluzioni per tali criticità e ricercare il consenso su di esse; - individuare traiettorie tecnologiche e organizzative per la realizzazione di progetti di innovazione, con l obiettivo finale di migliorare la competitività delle imprese. Centrale, in particolare nella fase preliminare di programmazione ed organizzazione dei Focus Group, è il contatto con i soggetti della Rete Alta Tecnologia con un ruolo di indirizzo e di orientamento rispetto agli ambiti di ricerca. Chiaramente, nella strutturazione dei gruppi di lavoro, prioritario è il contributo di rappresentanti del sistema imprenditoriale regionale. Ogni Focus Group, organizzato per settori produttivi o su temi di carattere trasversale che interessano aziende di più comparti, è composto da un numero ristretto di partecipanti che siano rappresentativi del settore di appartenenza e può coinvolgere: - rappresentanti di imprese del settore identificato con interessi specifici in una determinata tematica; - rappresentanti del settore ricerca; - rappresentanti delle istituzioni e di strutture che erogano servizi alle imprese; - un animatore della discussione, esperto del settore identificato e nella tematica affrontata, che guida la discussione verso temi ad essi pertinenti; - personale di ASTER con il ruolo di coordinamento e gestione delle attività. Da un punto di vista operativo, Aster ha strutturato una metodologia di gestione dei lavori che si articola nelle seguenti fasi. 1. Messa a punto del gruppo di lavoro e progettazione dell attività - verifica della fattibilità rispetto al settore identificato e selezione della relativa tematica per l avvio dei lavori; - costituzione del gruppo di lavoro; - identificazione degli osservatori; - coinvolgimento delle Associazioni di Categoria/Centri per l Innovazione riferiti al settore; - identificazione e coinvolgimento della struttura con il ruolo di animatore del Focus Group; - selezione dei partecipanti (testimoni privilegiati) e condivisione degli obiettivi e delle modalità di gestione dell attività prevista; - programmazione delle attività: definizione e predisposizione di un Piano delle attività dettagliato. 2. Avvio e gestione dei lavori - organizzazione degli incontri; - preparazione della prima riunione da parte dell animatore e del/degli osservatore/i, redazione di documenti, chiarimento dei contenuti; - realizzazione del primo incontro; - follow-up dell incontro e definizione del piano di attività per affrontare le tematiche emerse nel primo incontro e redazione di un documento di sintesi; - realizzazione del secondo incontro con relativo follow-up. 3. Follow-up dei lavori del Focus Group e discussione finale sulla metodologia - definizione ed elaborazione dei contenuti di un dossier finale di presentazione dei risultati; - organizzazione e realizzazione di un incontro finale, con gli stessi partecipanti, e discussione dei risultati ottenuti. 4. Promozione e diffusione dei risultati - predisposizione di una pagina web dedicata alla diffusione dei risultati; - organizzazione di un incontro pubblico di diffusione dei risultati. Si tratta evidentemente di una metodologia snella per la gestione delle attività. Pur prevedendo un numero limitato di incontri del gruppo di lavoro, la gestione guidata dei meeting e l importante contributo fornito dai partecipanti anche in remoto, permettono di far emergere elementi fondamentali per raggiungere gli obiettivi dei Focus Group. Questa tipologia di azione, iniziata nel corso del 2006 da Aster con la messa a punto della metodologia e con l avvio del Focus Group dedicato al settore delle Macchine Utensili, è proseguita nel 2007 con l attivazione di due Focus Group, uno dedicato al settore Lattiero-Caseario ed il secondo al Farmaceutico. Nel corso del 2010, la collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna e il sistema delle Camere di commercio regionali ha consentito l attivazione di due Focus Group settoriali, il primo dedicato alla Proprietà intellettuale nella collaborazione ricerca-impresa e nel trasferimento tecnologico ed il secondo ai Materiali e componenti per l efficienza energetica delle chiusure verticali. 19

Efficienza energetica, online il Piano d'azione 2014 (PAEE). IL TESTO

Efficienza energetica, online il Piano d'azione 2014 (PAEE). IL TESTO casaeclima.com http://www.casaeclima.com/ar_18985 ITALIA-Ultime-notizie-paee-efficienza-energetica-Efficienza-energetica-online-il-Pianodazione-2014-PAEE.-IL-TESTO-.html Efficienza energetica, online il

Dettagli

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Santarcangelo di Romagna 19 Febbraio 2015 Le politiche energetiche in Europa

Dettagli

L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020

L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020 L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020 Il vigente Piano d Azione italiano per l Efficienza Energetica ( 2007- PAEE),in recepimento della Direttiva 2006/32/CE, prevede un obiettivo di

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

A voti unanimi e palesi delibera:

A voti unanimi e palesi delibera: Vista la Direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002 sul rendimento energetico nell'edilizia, mediante la cui applicazione l Unione Europea ha inteso promuovere il

Dettagli

Così, insieme, la nostra energia vale di più

Così, insieme, la nostra energia vale di più 1 Protocollo d intesa del16 febbraio 2010 L impegno del Consorzio JPE sull uso razionale e consapevole dell energia nell edilizia PER IL RILANCIO PRODUTTIVO ED OCCUPAZIONALE DELLE PMI PIEMONTESI ATTRAVERSO

Dettagli

L efficienza energetica in edilizia

L efficienza energetica in edilizia EDIFICI A ENERGIA QUAZI ZERO VERSO IL 2020 Il roadshow per l efficienza energetica L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro ANCE Roma, 9 maggio 2014 www.edifici2020.it Sostenibilità è (anche)

Dettagli

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia RSA Provincia di Milano Energia Fig. 1: consumi elettrici per ciascun settore La produzione e il consumo di energia hanno impatto dal punto di vista ambientale, soprattutto per ciò che riguarda il consumo

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico BIOEDILIZIA PER CONSUMARE MENO ENERGIA Dopo le misure per l efficienza energetica contenute in finanziaria arriva un decreto legislativo che spinge l industria italiana

Dettagli

Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia

Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia Le evoluzione della normativa in materia di efficienza energetica in edilizia L allegato energetico al Regolamento Edilizio arch. filippo loiodice 12 ottobre 2011 Passirano I pesi in media.. in media.senza

Dettagli

Ministero dello sviluppo economico

Ministero dello sviluppo economico POWER HOUSE EUROPE Evoluzione degli incentivi finanziari all efficienza energetica nel nuovo quadro normativo italiano Roma, 21 febbraio 2011 Roberto MONETA DE Segreteria tecnica 1 Strategia per l efficienza

Dettagli

RISOLUZIONE N. 12/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 12/E QUESITO RISOLUZIONE N. 12/E Roma, 7 febbraio 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica detrazione d imposta del 55% per l installazione di sistemi termodinamici a concentrazione

Dettagli

Norme in materia di dimensionamento energetico

Norme in materia di dimensionamento energetico Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la

Dettagli

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale Ing Alessandro Fatini del Grande 20 febbraio 2007 Il risparmio energetico è diventata un esigenza importante sia a livello ambientale (riduzione

Dettagli

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del

Dettagli

L ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA

L ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA PROPOSTA CDC NR.17/2014 OGGETTO: APPROVAZIONE VARIANTE N. 2 AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE PER INSERIMENTO NUOVO ARTICOLO 70 BIS - LINEE GUIDA PER IL CONTENIMENTO DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER GLI IMMOBILI

Dettagli

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO Riccardo Tardiani Coordinamento Ambiente Comune di Verona Ecomondo Fiera di Rimini 5 novembre 2014

Dettagli

L efficienza energetica in edilizia

L efficienza energetica in edilizia L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro - ANCE L Aquila, 13 maggio 2015 www.edifici2020.it Con il patrocinio di Negli ultimi anni si è evoluta la consapevolezza che la sostenibilità, nel

Dettagli

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Deliberazione 16 dicembre 2004 Determinazione del contributo tariffario da erogarsi ai sensi dell

Dettagli

Il decreto è scaricabile in formato PDF. Nell articolo 1 è stato aggiunto:

Il decreto è scaricabile in formato PDF. Nell articolo 1 è stato aggiunto: E uscito il nuovo decreto attuativo per la legge sul risparmio energetico con le modifiche legate alla finanziaria 2008.Cerchiamo di focalizzare sui punti chiave, oggetto del nuovo decreto. Ho evidenziato

Dettagli

ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE; L ENERGIA E L AMBIENTE ENEA. Opera nei settori dell energia, dell ambiente e delle nuove tecnologie;

ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE; L ENERGIA E L AMBIENTE ENEA. Opera nei settori dell energia, dell ambiente e delle nuove tecnologie; Ente pubblico di ricerca ENEA Opera nei settori dell energia, dell ambiente e delle nuove tecnologie; E a supporto delle politiche di competitività e dello sviluppo sostenibile in campo energetico-ambientale

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013. (DL n. 63 del 04.06.2013)

Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013. (DL n. 63 del 04.06.2013) Ai gentili clienti Loro sedi Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013 (DL n. 63 del 04.06.2013) Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

Negli ultimi 12 mesi, la sua famiglia ha effettuato interventi di ristrutturazione dell'abitazione principale? 20,7

Negli ultimi 12 mesi, la sua famiglia ha effettuato interventi di ristrutturazione dell'abitazione principale? 20,7 % Dalla riqualificazione (anche energetica) degli edifici nuova linfa al settore immobiliare Nomisma e Saie fotografano il trend e le prospettive della ri-qualificazione energetica e del ri-uso urbano

Dettagli

Verso una qualità energetica certificata: L esperienza di SACERT

Verso una qualità energetica certificata: L esperienza di SACERT Verso una qualità energetica certificata: L esperienza di SACERT Dott. Ing. Paolo Cocchi Coordinatore Regione Emilia Romagna per SACERT Ferrara, 27/09/2007 contatto: 349 / 18 68 488 PROBLEMATICHE ENERGETICHE

Dettagli

Recepimento della direttiva EPBD 2 e delle indicazioni europee. La riqualificazione energetica degli edifici come nuova opportunità di sviluppo

Recepimento della direttiva EPBD 2 e delle indicazioni europee. La riqualificazione energetica degli edifici come nuova opportunità di sviluppo ENEA FONDAZIONE per lo Sviluppo SOSTENIBILE Recepimento della direttiva EPBD 2 e delle indicazioni europee La riqualificazione energetica degli edifici come nuova opportunità di sviluppo Roma, 7 dicembre

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 14 OTTOBRE 2015 489/2015/I/EFR PARERE IN MERITO ALLO SCHEMA DI DECRETO INTERMINISTERIALE PER L INCENTIVAZIONE DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI DIVERSE DALLA

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA

EFFICIENZA ENERGETICA EFFICIENZA ENERGETICA La strategia italiana per l'efficienza energetica arch. Mario NOCERA GREEN JOBS E NUOVE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO NELL AMBITODELL EFFICIENZA ENERGETICA: STRUMENTI, INNOVAZIONI E BUONE

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA E LE IMPRESE

EFFICIENZA ENERGETICA E LE IMPRESE EFFICIENZA ENERGETICA E LE IMPRESE POLITICHE E INCENTIVI SONIA CARBONE DINTEC Scrl Consorzio per l Innovazione Tecnologica Ferrara, 21 novembre 2008 1 di12 LE POLITICHE PER L ENERGIA RAFFORZARE binomio

Dettagli

LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI

LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI LE AGEVOLAZIONI FISCALI CONNESSE AL RISPARMIO ENERGETICO DI EDIFICI ESISTENTI a) Premessa L incentivo fiscale per il risparmio energetico introdotto con la Finanziaria 2007 è paragonabile per grandi linee

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Detrazione del 36-50% per le spese relative all acquisto e installazione di impianti fotovoltaici

Detrazione del 36-50% per le spese relative all acquisto e installazione di impianti fotovoltaici Detrazione del 36-50% per le spese relative all acquisto e installazione di impianti fotovoltaici Con la presente si analizzano i chiarimenti recentemente forniti dall Agenzia delle Entrate con la Risoluzione

Dettagli

Recepimento della direttiva EPBD 2 e delle indicazioni europee. La riqualificazione energetica degli edifici come nuova opportunità di sviluppo

Recepimento della direttiva EPBD 2 e delle indicazioni europee. La riqualificazione energetica degli edifici come nuova opportunità di sviluppo ENEA FONDAZIONE per lo Sviluppo SOSTENIBILE Recepimento della direttiva EPBD 2 e delle indicazioni europee La riqualificazione energetica degli edifici come nuova opportunità di sviluppo Roma, 7 dicembre

Dettagli

La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20)

La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20) Provincia Autonoma di Trento La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20) CONVEGNO AEIT 26 ottobre 2012 29 maggio 1980 Approvazione della legge provinciale n. 14 Legge provinciale

Dettagli

Comune di Brembilla. Provincia di Bergamo ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

Comune di Brembilla. Provincia di Bergamo ALLEGATO ENERGETICO AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE COMUNE DI BREMBILLA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE ALLEGATO ENERGETICO 1 0. Premessa... 3 1. Campo di applicazione... 5 2. Categoria A... 6 3. Categoria B... 8 4. Categoria C... 10 5. Categoria D... 10

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO NELL EDILIZIA

IL RISPARMIO ENERGETICO NELL EDILIZIA IL RISPARMIO ENERGETICO NELL EDILIZIA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA Palermo 9 marzo 2005 L uso razionale delle risorse energetiche è un tema di crescente rilevanza nelle politiche di sviluppo

Dettagli

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012 Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso

Dettagli

Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013

Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013 Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013 (DL n. 63 del 04.06.2013) Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a seguito dell approvazione

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123, recante disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, pubblicato nella

Dettagli

degli edifici pubblici

degli edifici pubblici ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE L ENERGIA E L AMBIENTE Il contesto normativo energetico ambientale nazionale Marco Citterio ENEA TER ENE SIST citterio@enea.it Situazione ione settore Civile: ile ~29 MTep

Dettagli

Verona, 5 Maggio 2010. www.gse.it

Verona, 5 Maggio 2010. www.gse.it Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili Direttiva 2009/28/CE Costantino Lato Direttore Studi, Statistiche e Servizi Specialistici SOLAREXPO Verona, 5 Maggio 2010 www.gse.it 2 Indice Le attività

Dettagli

La Provincia promuove il Patto dei sindaci Stato dell arte e Prospettive dei PAES nei comuni del territorio provinciale

La Provincia promuove il Patto dei sindaci Stato dell arte e Prospettive dei PAES nei comuni del territorio provinciale La Provincia promuove il Patto dei sindaci Stato dell arte e Prospettive dei PAES nei comuni del territorio provinciale L esperienza del PAES congiunto dell Isola d Elba 11 febbraio 2014 Roberto Bianco

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere

Dettagli

Visto l articolo 103 della legge regionale 27 dicembre 201, n.66 (Legge finanziaria per l anno 2012);

Visto l articolo 103 della legge regionale 27 dicembre 201, n.66 (Legge finanziaria per l anno 2012); ALLEGATO A Regolamento di attuazione dell articolo 103 della legge regionale 27 dicembre 2011, n.66 (Legge finanziaria per l anno 2012). Fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili Indice

Dettagli

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare Nuove opportunità per l utilizzo razionale dell energia attraverso le ESCO Rimini 22 settembre 2005 ING. RICCARDO TENTI A&B-Ambientebenessere

Dettagli

Il certificati bianchi quale nuovo sistema di incentivazione dell innovazione

Il certificati bianchi quale nuovo sistema di incentivazione dell innovazione Il certificati bianchi quale nuovo sistema di incentivazione dell innovazione Pasquale Monti Responsabile Efficienza Energetica Rozzano(MI) 21 Febbraio 2013 Enel.si srl Unità Sviluppo ed Efficienza Energetica

Dettagli

Il risparmio energetico negli edifici e la nuova Direttiva EPBD

Il risparmio energetico negli edifici e la nuova Direttiva EPBD Il risparmio energetico negli edifici e la nuova Direttiva EPBD Di Edo Ronchi Roma, 26 maggio 2010 IL PESO DETERMINANTE (57%) DEL RISPARMIO ENERGETICO NELLO SCENARIO DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA (1)

EFFICIENZA ENERGETICA (1) Tutti gli incentivi per i cittadini: - La detrazione fiscale del 55% per rinnovabili e risparmio energetico nelle abitazioni - Il Conto Energia per il Fotovoltaico - La tariffa omnicomprensiva e i certificati

Dettagli

PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico

PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico Il Governo italiano ha presentato il 19 febbraio scorso il "Nuovo piano sull'efficienza energetica, sulle rinnovabili e sull'eco industria", con

Dettagli

Efficienza per pianificare l energia

Efficienza per pianificare l energia Efficienza per pianificare l energia Simona Murroni - Assessorato Industria - Servizio Energia La RAS - Assessorato Industria Servizio Energia Sta redigendo il Piano Energetico Regionale Ambientale di

Dettagli

Allegato energetico al Regolamento edilizio 1

Allegato energetico al Regolamento edilizio 1 Allegato energetico al Regolamento edilizio 1 Adottato con deliberazione di Consiglio comunale n. 47 del 2 aprile 2012 Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 53 del 8 maggio 2012 1 Regolamento

Dettagli

Audit energetico degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi

Audit energetico degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi Piano d azione: Promuovere la sostenibilità ambientale a livello locale Area AMBIENTE Bando con scadenza 29 giugno 2007: Audit energetico degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi Il problema

Dettagli

La certificazione energetica degli edifici : strumento innovativo di risparmio energetico.

La certificazione energetica degli edifici : strumento innovativo di risparmio energetico. La certificazione energetica degli edifici : strumento innovativo di risparmio energetico. Il CERTIFICATO ENERGETICO : la Direttiva Europea 2002/91/CE del Parlamento e del Consiglio del 16 dicembre 2002

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

Mini corso in fiera BESTClass 2.1 (software per la certificazione energetica)

Mini corso in fiera BESTClass 2.1 (software per la certificazione energetica) Mini corso in fiera BESTClass 2.1 (software per la certificazione energetica) Per i partecipanti in omaggio 1 SACERT SISTEMA DI ACCREDITAMENTO PER CERTIFICATORI COSA È SACERT R SACERT (Sistema per l'accreditamento

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto

Dettagli

D.1 Direttiva Europea 2002/91/CE. Fonti Rinnovabili di Energia Prof. Claudia Bettiol A.A. 2003-04

D.1 Direttiva Europea 2002/91/CE. Fonti Rinnovabili di Energia Prof. Claudia Bettiol A.A. 2003-04 1 2 Obbiettivi: 1. Tutela dell ambiente DIRETTIVA 2002/91/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2002 sul rendimento energetico nell'edilizia 2. Emissioni di biossido di carbonio 3.

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica

Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica Integrare l'efficienza energetica con le rinnovabili Perché e come rilanciare le politiche di efficienza energetica Bruno Bellò Presidente Coaer

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Programmazione per l efficienza nazionale e regionale

Programmazione per l efficienza nazionale e regionale Programmazione per l efficienza nazionale e regionale Efficienza energetica: politiche e misure La Direttiva UE 2006/32 impone agli stati membri la stesura del Piano d'azione per l'efficienza energetica

Dettagli

A tal proposito i commi di nostro interesse sono dal 344 al 350.

A tal proposito i commi di nostro interesse sono dal 344 al 350. Finanziaria 2007 La Legge Finanziaria 2007 prevede una serie di agevolazioni tributarie per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, al fine di ottenere un risparmio nella bolletta energetica

Dettagli

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO Riccardo Tardiani Coordinamento Ambiente Comune di Verona Smart Energy Expo - Sala Smart City y & Communities

Dettagli

Le politiche dell Unione Europea per il risparmio energetico

Le politiche dell Unione Europea per il risparmio energetico Le politiche dell Unione Europea per il risparmio energetico Gianluca Ruggieri Dipartimento Ambiente-Salute-Sicurezza Università degli Studi dell'insubria LA LUCE CAMBIA! Varese 14 Dicembre 2010 Da qui

Dettagli

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8 7 giugno 2006 Corte dei conti Italia Sicurezza energetica 1. L Italia e la sicurezza energetica Il tema della sicurezza

Dettagli

INTRODUZIONE ALLE TECNOLOGIE PER L EFFICIENZA ENERGETICA - INCENTIVI

INTRODUZIONE ALLE TECNOLOGIE PER L EFFICIENZA ENERGETICA - INCENTIVI Attuazione del Piano di Efficienza Energetica del Porto di Venezia Linea d azione 3, Task 3.1.d Workshop 2 - Tecnologie per l efficienza energetica INTRODUZIONE ALLE TECNOLOGIE PER L EFFICIENZA ENERGETICA

Dettagli

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: SERVIZI I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: OPPORTUNITÀ ED ESPERIENZA Maurizio Bottaini Federesco (Federazione Nazionale delle Esco) Federesco BEST PRACTICE ENERGY SERVICE COMPANY, quali operatori di

Dettagli

Efficienza energetica negli edifici

Efficienza energetica negli edifici Efficienza energetica negli edifici Marco Filippi Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino data conferenza In Italia si contano circa 13 milioni di edifici, di cui l 85% sono a destinazione residenziale,

Dettagli

Strumenti per ridurre consumi e costi: dall audit energetico fino ai meccanismi di finanziamento Andrea Zanfini

Strumenti per ridurre consumi e costi: dall audit energetico fino ai meccanismi di finanziamento Andrea Zanfini BC1 Strumenti per ridurre consumi e costi: dall audit energetico fino ai meccanismi di finanziamento Andrea Zanfini Workshop Diapositiva 1 BC1 inserire i propri riferimenti Nome e Cognome relatore Titolo

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

AUDIT ENERGETICO SOSTENIBILE Tecniche e procedure per la valorizzazione ambientale del patrimonio edilizio esistente

AUDIT ENERGETICO SOSTENIBILE Tecniche e procedure per la valorizzazione ambientale del patrimonio edilizio esistente KYOTO CLUB AUDIT ENERGETICO SOSTENIBILE Tecniche e procedure per la valorizzazione ambientale del patrimonio edilizio esistente UTEE UNITA TECNICA EFFICIENZA ENERGETICA La qualità energetica del patrimonio

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 2 OTTOBRE 2014 478/2014/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E AL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE CRITERI PER LA RIMODULAZIONE

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHE:

RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHE: RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHE: GLI INCENTIVI PER LE COOPERATIVE DI ABITANTI Sara Zoni, Finabita Legacoop Abitanti RIMINI, 6 NOVEMBRE 2015 I PRINCIPALI SCHEMI DI FINANZIAMENTO E DI INCENTIVO Le principali

Dettagli

D.5 Energy Manager. Controllo Utilizzazione Energia. Energy Manager TEE. Regolamenti Edilizi ESCO. Mobility Manager

D.5 Energy Manager. Controllo Utilizzazione Energia. Energy Manager TEE. Regolamenti Edilizi ESCO. Mobility Manager Controllo Utilizzazione Energia TEE Consumi Energetici Energy Manager Regolamenti Edilizi 31% 3% 31% agricoltura ESCO industria trasporti usi civili 35% Mobility Manager 1 Mobility Manager Il Mobility

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

NEWSLETTER n. 18 del 18 gennaio 2013

NEWSLETTER n. 18 del 18 gennaio 2013 SOMMARIO Pag. 2. CONTRIBUTI PER L'INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI: MODIFICATO IL BANDO E LE MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEL CONTRIBUTO Pag. 3. RINNOVABILI TERMICHE: PUBBLICATO IL DECRETO IN GAZZETTA

Dettagli

SINTESI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE riguardanti gli INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE DETRAZIONI 55%:

SINTESI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE riguardanti gli INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE DETRAZIONI 55%: aggiornamento del 13/5/2008 SINTESI DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE riguardanti gli INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LE DETRAZIONI 55%: NORME PRINCIPALI DI RIFERIMENTO: - Legge n. 296/2006 (legge Finanziaria

Dettagli

Verso edifici a emissioni zero: utopia o percorso obbligato?

Verso edifici a emissioni zero: utopia o percorso obbligato? Verso edifici a emissioni zero: utopia o percorso obbligato? Giuliano Dall O Direttore Generale SACERT RIFUSIONE DIRETTIVA EPBD La direttiva EPBD è stata sottoposta a rifusione al fine di chiarire e semplificare

Dettagli

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica In collaborazione con Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO 14001 modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica Relatore: ing. M. Capuana Taomina,

Dettagli

RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.)

RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.) RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.) IL RIFERIMENTO NORMATIVO: DGR 8/5117 del 18.07.07 e s.m. Disposizioni per l esercizio, il controllo e la manutenzione, l ispezione degli

Dettagli

Immagina il tuo PAES(e) Elabora il nostro PAES

Immagina il tuo PAES(e) Elabora il nostro PAES Comune di Castello d Argile Immagina il tuo PAES(e) Elabora il nostro PAES FORUM PARTECIPATO ALL ELABORAZIONE DEL PAES Primo incontro sabato 1 febbraio Costituzione del Forum della popolazione e degli

Dettagli

Efficienza energetica: motore di sviluppo economico, degli investimenti e dell occupazione Efficienza energetica: potenzialità e strumenti

Efficienza energetica: motore di sviluppo economico, degli investimenti e dell occupazione Efficienza energetica: potenzialità e strumenti Efficienza energetica: motore di sviluppo economico, degli investimenti e dell occupazione Efficienza energetica: potenzialità e strumenti arch. Gaetano Fasano Unità Tecnica Efficienza Energetica -UTEE

Dettagli

Ing. Fabio Minchio L AUDIT ENERGETICO ENERGIA: DA COSTO INCONTROLLATO A VARIABILE STRATEGICA. 1. costo inevitabile e incontrollato

Ing. Fabio Minchio L AUDIT ENERGETICO ENERGIA: DA COSTO INCONTROLLATO A VARIABILE STRATEGICA. 1. costo inevitabile e incontrollato Ing. Fabio Minchio L AUDIT ENERGETICO ENERGIA: DA COSTO INCONTROLLATO A VARIABILE STRATEGICA 1. costo inevitabile e incontrollato 2. costo controllato 3. costo pianificato 4. costo pianificato + valore

Dettagli

Verso una qualità energetica certificata degli edifici: l esperienza di SACERT

Verso una qualità energetica certificata degli edifici: l esperienza di SACERT 2 Giornata Sull uso razionale dell Energia Negli edifici civili e del terziario Associazione Italiana Economisti dell Energia Verso una qualità energetica certificata degli edifici: l esperienza di SACERT

Dettagli

Sicurezza, ambiente, efficienza e mercato

Sicurezza, ambiente, efficienza e mercato Sicurezza, ambiente, efficienza e mercato Aprire nuovi fronti nel paese per rispondere alla sfida economica, a quella climatica e delle risorse GIANNI SILVESTRINI PRESIDENTE GREEN BUILDING COUNCIL ITALIA,

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia Gli obiettivi del Piano energetico regionale Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia 1 Il progetto del PER Il Servizio Energia è attualmente impegnato, attraverso un

Dettagli

RISOLUZIONE N. 22/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 22/E QUESITO RISOLUZIONE N. 22/E Direzione Centrale Normativa Roma, 2 aprile 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica. Applicabilità della detrazione fiscale del 36 per cento, prevista dall art. 16-bis del TUIR, alle spese

Dettagli

Politiche, strategie e strumenti a livello europeo e governativo

Politiche, strategie e strumenti a livello europeo e governativo Politiche, strategie e strumenti a livello europeo e governativo Le nuove misure obbligatorie per il risparmio energetico negli edifici al 2014: patrimoni pubblici,audit energetici e strumenti di finanziamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

RELAZIONE DI SINTESI

RELAZIONE DI SINTESI Progetto Sergan INTERREG III A SARDEGNA / CORSICA / TOSCANA Progetto SERGAN Reti locali del gas RELAZIONE DI SINTESI Studio sulle reti locali del gas Domanda prevedibile di gas nei prossimi dieci anni

Dettagli

Quadro legislativo e normativo relativo all EE nell industria

Quadro legislativo e normativo relativo all EE nell industria Quadro legislativo e normativo relativo all EE nell industria I. Il legislatore italiano fa il suo primo accenno all EE nella Legge 11/91 che raccomanda un uso razione dell energia. Passano ancora diversi

Dettagli

Oggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale

Oggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale Oggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale a livello comunitario: Direttiva Fonti Energetiche Rinnovabili (Direttiva 2009/28/EC) Direttiva Emission

Dettagli

Evoluzione Energetica. La selezione naturale del risparmio energetico

Evoluzione Energetica. La selezione naturale del risparmio energetico Evoluzione Energetica La selezione naturale del risparmio energetico PER VIVERE A UN LIVELLO SUPERIORE ESPERTI DI DENTRO E DI FUORI Dalla E alla A: con Energetica Consulting il passaggio alle classi superiori

Dettagli