SINDACATO E LAVORO. Enti locali e contrattazione. A pag. 4. Congedi ai genitori. A pag. 5

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1 CAF CGIL DICHIARAZIONE DEI REDDITI MODELLI 730 E UNICO Informazioni e prenotazioni ufficio di Novara tel SINDACATO E LAVORO Aprile 2000 anno 17 n. 2 CGIL NOVARA Registrazione tribunale Novara n 21 del Direttore Responsabile: ADOLFO MIGNEMI - Direzione, Redazione e Amministrazione: via Mameli 7/B - Novara - Tel Spedizione in abbonamento postale - Art. 20/c L. 662/96 - Filiale di Novara - Tipografia: NUOVA UNIONE BIELLESE - Via Santhià 58 CAVAGLIÀ (BI) - UNA COPIA L. 300 ABBONAMENTO ANNUO L Proprietà Cgil Novara via Mameli, 7/b Novara - Realizzazione editoriale: FORTIS Fotocomposizione & Service - via Ragazzi del 99 n. 9 - Novara Redazione: Giorgio Albertinale, Giuseppe Azzini, Paolo Barbé, Claudio De Pieri, Giovanna Del Savio, Giovanni Gramegna, Giovanni Milanesi, Francesco O. Zorini, Giovanna Salmoirago, Renzo Stievano. Coordinamento redazionale: Giorgio Albertinale. Chiuso il 18/4/2000. Hanno collaborato: C. Annunziata, S. Bertinazzi, R. Buonaiuto, D. Canta, A. Catapano, V. Cavagna, N. Fonzo, M. Gianone, M. Giudice, D. Trivi, G. Tunesi. Amianto e salute La telenovela BPN A pag. 2 Contratto Tessili A pag. 3 Enti locali e contrattazione A pag. 4 Congedi ai genitori A pag. 5 Arriva il riccometro A pag. 6 IRPEF buonuscita sogni e realtà A pag MAGGIO: VOTIAMO NO AI REFERENDUM ANTISOCIALI L impegno del sindacato e dei lavoratori in difesa di diritti fondamentali e della democrazia Passato l appuntamento elettorale per il rinnovo dei Consigli Regionali, a maggio nuova scadenza di voto, questa volta per pronunciarsi sui referendum del duo intramontabile (... a proposito di rinnovamento!) Pannella-Bonino. Originariamente i referendum proposti erano 21, ma la Corte Costituzionale, con una sua sentenza, ne ha dichiarati ammissibili al voto solo 7 tra i quali quelli cosiddetti (dai radicali) sociali relativi ai licenziamenti dei lavoratori e delle quote associative pagate dai lavoratori ai sindacati. La Cgil invita i lavoratori tutti a partecipare al voto ed a esprimere un chiaro NO ai due quesiti, mentre sugli altri 5 referendum lascia libertà di voto. Lo scenario che aprirebbe infatti il successo dei referendum radicali, così ben visti in CONFINDU- STRIA e da tutta la destra politica, sarebbe devastante e drammatico: l abolizione di uno dei principali diritti dei lavoratori, un vero e proprio atto di prepotenza sostenuto da coloro (i radicali) che si dichiarano non violenti e difensori dei diritti dei cittadini. Il sindacato ha deciso di fare la sua parte con coraggio e coerenza e si batte contro i due referendum che se accolti rappresenterebbero un grave arretramento democratico ed aggraverebbero le condizioni già cosi difficili oggi dei lavoratori dipendenti. Per questo Cgil, Cisl, Uil, anche a Novara, hanno dato vita ai Comitati per il No e nelle prossime settimane attiveranno varie iniziative a sostegno delle Perchè No ai referendum sulla disciplina dei licenziamenti I Radicali chiedono l abrogazione dell art. 18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori che sancisce che se un lavoratore viene licenziato senza giustificato motivo in una impresa con più di 15 dipendenti è possibile il ricorso al magistrato per verificare la correttezza delle decisione e richiedere il reintegro al posto di lavoro. Se vince il referendum radicale si impedirà ai lavoratori ingiustamente licenziati di potere ritornare al loro posto di lavoro: al massimo -proprio come proposto dalla destra - il licenziamento costerebbe al datore di lavoro una cifra in denaro. In questo modo al posto dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori nelle aziende si consulterebbe il tariffario dei costi che comporta il licenziamento di un lavoratore. Al lavoratore resta cosi la libertà di essere licenziato, mentre per il datore di lavoro viene garantita quella di potersi disfare del proprio dipendente per ogni motivo non giustificato. Un bel passo in avanti per l Italia della sopraffazione e dell illegalità!! Perchè NO al referendum sulle trattenute sindacali Il referendum vuole abrogare la legge 311/ 73 che prevede la riscossione dei contributi associativi tramite gli enti previdenziali. L iscrizione al sindacato è libera e volontaria e la trattenuta avviene tramite una delega liberamente sottoscritta dal lavoratore. In realtà il referendum vuole colpire le libere associazioni dei lavoratori ed in particolare il sindacato. I radicali dichiarano che intendono abolire la possibilità che i pensionati hanno di pagare le quote del Sindacato che hanno liberamente scelto tramite INPS: ma hanno addirittura sbagliato la legge da abrogare(!!) per cui anche in caso di successo le cose per i pensionati non cambierebbero. Dunque un pasticcio, frutto di ignoranza e pressapochismo!. Oggi infatti i datori di lavoro inviano direttamente ai sindacati i contributi prelevati sulle retribuzioni degli iscritti. I radicali, cui stanno tanto a cuore le libertà civili, vogliono impedire al sindacato di finanziarsi in maniera trasparente e democratica, facendolo ritornare ai tempi della colletta. OLCESE: A CHE PUNTO SIAMO di Valeria Cavagna Le lavoratrici ed i lavoratori dell Olcese di Novara dall inizio dell anno sono in Cassa Integrazione speciale per 24 mesi, come previsto dall accordo definito al Ministero del Lavoro lo scorso anno. Dopo questi due anni saranno inseriti nelle liste di mobilità per periodi diversi a secondo dell età. Circa 35 persone hanno trovato un altra occupazione ed una diecina si sono pensionate; gli altri 192 sono da ricollocare. La sintesi della situazione è la seguente. Con due mesi di ritardo la Provincia di Novara ha dato l avvio definitivo all accordo tra la Società Olcese e Promolavoro: ciò ha permesso a Promolavoro di convocare tutte le lavoratrici/ tori nel mese di marzo per verificare quanti/e vogliono usufruire di questo servizio per la ricerca di un occupazione e quali sono gli interessi, le difficoltà e le professionalità di queste persone. Con queste conoscenze Promolavoro attiverà con le Associazioni imprenditoriali ed in particolare con l Associazione Industriali di Novara, una ricerca mirata verso quelle aziende che hanno necessità di assumere e se richiesto avviare momenti di riqualificazione. In questo periodo sarà anche possibile, per chi è interessato, il recupero della scuola dell obbligo e prevedere corsi di formazione propedeutici ad attività alternative alla fabbrica (lavoro in proprio o in enti privati e pubblici). Tutto ciò non si realizza solo con il supporto di Promolavoro, che ha soprattutto un compito di servizio, ma se i protagonisti presenti al tavolo della Prefettura, Olcese, Associazione Industriali, Provincia e Comune, manterranno l impegno per trovare soluzioni di ricollocazione al lavoro, sapendo che la grande maggioranza sono donne e parte di loro con una età superiore ai 40 anni. Il Prefetto, anche su nostra richiesta, ha convocato tutte le parti interessate il 10 aprile per una prima verifica, prevedendo successive convocazioni mensili. Con la stessa periodicità, come Sindacato, convocheremo l assemblea della lavoratrici e dei lavoratori per tenerli costantemente informati. Con le verifiche puntuali e costanti nei mesi a venire potremo capire se si avviano significative opportunità di lavoro; se cosi non fosse saranno necessarie ulteriori mobilitazioni. MERCATO DEL LAVORO, MOLTI IMPEGNI E NOVITÀ di Donata Canta, segretaria regionale CGIL Piemonte Negli ultimi due anni le novità intervenute in materia di lavoro, mediazione tra domanda ed offerta e formazione hanno determinato un nuovo quadro normativo ed indicato un nuovo percorso per affrontare i temi del lavoro, dell occupazione e dello sviluppo. La novità più rilevante e più impegnativa anche, per il sindacato riguarda i servizi pubblici per l impiego. Con una legge nazionale il Governo ha decentrato alla Regioni i compiti e le responsabilità in materia di politiche attive del lavoro e della mediazione tra domanda ed offerta di lavoro indicando la strada per una profonda riforma di tutti i servizi per l impiego. Con la Legge regionale 41 la Regione Piemonte ha delegato le Province ad organizzare ed a gestire il collocamento, definendo compiti ed obiettivi che i nuovi servizi pubblici dovranno assolvere. Dovrebbero cosi sparire i vecchi uffici di collocamento, che da alcuni anni non erano più in grado di essere punto di riferimento per chi era alla ricerca di lavoro, per lasciare il posto Segue a pag. 8 ai nuovi Centri per l Impiego. I Centri per l Impiego dovranno: fare incontrare la domanda e l offerta di lavoro, predisponendo servizi in grado di capire e leggere le richieste delle imprese e le attitudini delle persone che sono alla ricerca di un lavoro per favorirne la collocazione; sostenere ed aiutare l inserimento o il reinserimento al lavoro delle persone che sono più in difficoltà sul mercato del lavoro; svolgere una azione di orientamento e di consulenza individualizzata nei confronti dei disoccupati; promuovere la diffusione della conoscenza di

2 Contrattazione Trasporti Contratto Internavigatori e Autoferrotranvieri di Roberto Buonaiuto Alla luce di quanto contenuto nell accordo preliminare sul rinnovo del Contratto nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri/internavigatori, non si vede il realizzarsi di una vera trasformazione del settore, che rende il lavoro protagonista di un reale cambiamento che sviluppi il trasporto collettivo. Appare evidente a tutti che sulla vicenda del rinnovo del CCNL, si sia viaggiato come è in uso comune dire nell ambiente a vista, con la mancanza di una programmazione comune. Se poi quanto fatto finora vuole essere una delle soluzioni per dare efficienza al trasporto pubblico locale, sarà difficile che nel nostro paese questo diventi efficiente. Attualmente i cittadini si addossano i continui costi dei piani di gestione aziendali sempre più fallimentari; ora, visto quanto contemplato nel pre accordo, i lavoratori della categoria vi partecipano sia come cittadini che come dipendenti. Dobbiamo preoccuparci quan- do una Società, in cui la produttività tende a salire non si decide a riparametrarla equamente, dando invece luogo, anche nel settore del trasporto pubblico, al diffondersi della pratica dei subappalti, del lavoro nero, del lavoro sottopagato. Coloro che ne hanno la responsabilità devono decidersi ad affrontare concretamente e per tempo questa importante questione, altrimenti si rischia di svuotare il sistema dei trasporti dei contenuti e dei valori di socialità che sono suoi. La conseguenza non può essere che la consegna di questo straordinario patrimonio pubblico a coloro che propongono, in questo sistema e non solo, l immediato e totale superamento delle gestioni pubbliche, affidandolo alle sole leggi di mercato. Non dimentichiamoci che una quota molto alta del trasporto pubblico non può essere commercializzata. Quanto si sta definendo a livello di organizzazione del lavoro nei trasporti (v. CCNL Autostrade, Autoferrotranvieri, Ferrovieri, Ambiente di lavoro Amianto, trasporti e salute di Roberto Buonaiuto Riaffermando l interesse primario per il rispetto dei valori e degli interessi delle persone nel mondo del lavoro, la Filt CGIL intende porre all attenzione di tutti i lavoratori interessati come affrontare gli aspetti legali e previdenziali relativi ai problemi dell amianto. Amianto, minerale classificato nel gruppo I dall IARC come cancerogeno certo per l uomo, possibile concausa di tumori laringei, gastrointestinali, renali. Le nostre sedi sono a disposizione per chiarimenti ed azioni per promuovere vertenze per il giusto riconoscimento degli anni trascorsi a contatto con l amianto. Il sindacato esige l applicazione dell art. 5 l.455/43 che, oltre alle prevenzione, impone al datore di lavoro l obbligo di sottoporre a visita medica periodica il lavoratore addetto alle prestazioni del settore in di Paolo Barbè Si, provate a mettermi nei miei panni. Nei panni di un dipendente della Banca Popolare di Novara, socio della stessa(come la maggior parte dei dipendenti),rappresentante sindacale della Cgil, nonchè collaboratore di questo periodico al quale il direttore chiede fammi un pezzo sulle vicende della BPN. Già, come se fosse facile, a meno di un mese dall assemblea dei soci, dare un aggiornamento ed una valutazione su una telenovela che dura da anni che magari, mentre leggerete queste righe avrà già avuto altre evoluzioni, prevedibili o meno. Ci ho provato in tutti questi mesi a darvi aggiornamenti sui tentativi di alleanze ed aggregazioni di questa istituzione novarese e guardandomi indietro mi viene spesso una tentazione mista di tristezza, di depressione ma anche tanta rabbia nel vedere il tempo perso, le occasioni sprecate, le strategie altalenanti, che hanno portato questa azienda a non avere ancora deciso del proprio futuro in uno scenario di settore che sta producendo cambiamenti sostanziali quasi ogni giorno, cambiamenti dei quali il Sindacato è attento osservatore, cercando anche di esserne protagonista, nei limiti del possibile. Inutile ora rinvangare il Credem, il Mediocredito, la Popolare di Vicenza...passiamo ai momenti più recenti, quando, quasi esaudendo i desideri del Governatore di Bankitalia escono le ipotesi esplicite di tre Banche Popolari: la Milano, l Emilia e la Commercio & Industria. La prima, pur di giungere ad ecc.), dove per abbattere il costo del lavoro si inserisce il salario differenziato con i nuovi assunti che, a differenza dei lavoratori di ruolo con pari qualifica e mansione, sono retribuiti con un salario inferiore. L intesa siglata il 2 marzo prevede oltre ai punti su relazioni sindacali, riforma del salario aziendale, interventi sull orario di lavoro, l erogazione di una una tantum di un risultato, offre ampie disponibilità sia sulla forma di aggregazione, sia sulla governance (problema che aveva fatto saltare l accordo con la Vicenza) e giunge ad offrire un bonus economico ai soci BPN. La Commercio & Industria per bocca del suo Presidente (il novarese Vigorelli) continua a parlare di fusione secca tra le due aziende e non esita, in una intervista sul Corriere della Sera, ad attaccare pesantemente la Credito riferita al 5 livello e riparametrata, la cui prima rata verrà erogata entro aprile, mentre la successiva sarà concessa in data da definire. Gli aumenti riparametrati da aprile prevedono ad esempio per il 5 livello il parametro 159 con di lire; per il 6, al 7. Ulteriori informazioni presso FILT CGIL tel particolare tra i ferrovieri, per prevenire e rimuovere le cause del danno. Ricordiamo ai fiduciosi che nel 1935, in un azienda privata del napoletano con due terzi di malati di tumore, si sostenne che non era il caso di informare i lavoratori del pericolo amianto, pur di non intaccare gli interessi economici dell azienda stessa: il profitto non perde il pelo e neanche il vizio.! Ma non è del passato che occorre parlare ma del presente e del futuro. Riteniamo l obbligatorietà dell adozione di tutte le misure idonee ad evitare l insorgere di nuove fonti di rischio ed abbatterle all origine, avvalendoci di tutte le strutture pubbliche e private che perseguono gli obbiettivi di tutela della salute dei lavoratori e no. Ricordiamo che l obbligo della prevenzione scatta a carico del datore di lavoro anche quando le concentrazioni ambientali non eccedano eventuali e predeterminati paramenti, ma ne sia possibile un ulteriore abbassamento. Su quanto da noi affermato in un recente conferenza stampa circa il rischio amianto sui battelli della Navigazione del Lago Maggiore, è nostra intenzione continuare l intervento su ciò, dando applicazione alle norme in vigore per verificarne la responsabilità dell esercente, nei confronti di dipendenti ed utenti per eventuali danni da esposizione ad amianto. E illuminante la recente sentenza del Procuratore di Torino che ha condannato alcuni dirigenti F.S. dove sono state richiamate, per confermare le gravi responsabilità, norme risalenti dal 72 ad oggi. Vogliamo chiudere con un concetto umanistico affermando che questa Società si è preoccupata della salute dell uomo e della sua integrità fisica come lavoratore, garantendo tale principio costituzionalmente ed affermando la preminenza del valore dell uomo sulla produzione, proprio a tutela di chi, per propri interessi, tenderebbe all opposto. BPN ed il suo Presidente. La BPN non reagisce, anzi, nella riunione in cui si doveva operare una scelta il rissoso Consiglio di Amministrazione sceglie solo chi scartare : la Popolare di Milano, per quale motivo non è ancora dato a sapere. Due giorni prima, a rompere un silenzio con il quale la città nel suo insieme sembra seguire le vicende della BPN, era intervenuto l Amministratore delegato della De Agostini, Marco Drago, che a nome dell Azienda, con una lettera aperta, lancia un ponte tra le due maggiori aziende novaresi, prendendo decisamente posizione a favore di un accordo BPN/Commercio & Industria, nel cui Consiglio, guarda caso, siede il fratello Roberto (mentre il cugino Marco Boroli è consigliere BPN, tra i cinque incaricati di Chimici Gomma plastica Prosegue la trattativa per il rinnovo del contratto del settore gomma plastica, dopo gli scioperi nazionali e regionali della fine di febbraio e metà marzo. La trattativa ha affrontato in maniera positiva molti argomenti della piattaforma: relazioni industriali, decentramento produttivo, appalti e lavoro a domicilio, mercato del lavoro, apprendistato ed ambiente. Le pregiudiziali sono state superate ed ora si affronta lo specifico merito dei problemi con una nuova trattativa che ripartirà dal prossimo 13 aprile. A giudizio della FULC si sono registrate disponibilità della controparte a superare la penalizzazione economica in caso di assenza per malattia; a concedere la riduzione di 8 ore annue per i cicli continui ed a 21 turni e la disponibilità ad una parziale riduzione di orario per il turno 2x7; a superare la richiesta della controparte dell azzeramento dei premi fissi per i neo assunti con la garanzia di una graduale e completa maturazione degli stessi con tempi e modi da definire; a trasformare in quote fisse rivalutabili le percentuali attuali di mancato cottimo. Il recupero del potere di acquisto dei salari verrà realizzato applicando l accordo interconfederale del 23 luglio 93; la controparte ha garantito l adeguamento sulla base di eventuali provvedimenti governativi rispetto all inflazione programmata, nel rispetto della decorrenza contrattuale fissata al Resta l indisponibilità della controparte sulla parità normativa in tema di ferie tra operai ed impiegati ed alle maggiorazioni per i turni più disagiati. La Fulc ha deciso di mantenere lo stato di agitazione della categoria ed il blocco degli straordinari. Alimentaristi Accordo alla Santi Accordo raggiunto alla Santi dal sindacato alimentaristi dopo la decisione aziendale di trasferire i dipendenti del Centro Sperimentale di Cameri alla Santi S.p.A. e di adottare nuovi orari di lavoro ed una flessibilità del medesimo. La vertenza ha avuto un andamento piuttosto burrascoso e solo dopo una dura presa di posizione dei lavoratori e del sindacato veniva avviato, anche per iniziativa del Prefetto, il confronto tra le parti che ha portato all intesa. Il nuovo orario di lavoro verrà sperimentato per un anno, previo confronto con le RSU mentre la richiesta di cassa integrazione, in prima battuta di 6 settimane a zero ore, è stata ridotta a poco più di 100 ore e per un numero ridotto di adetti, mentre per 5 settimane resteranno a 24 ore di cassa 54 operai ed a zero ore 10 lavoratori. L interminabile telenovela della Popolare di Novara recente di affiancare Siro Lombardini negli approfondimenti sulle due Banche rimaste in lizza...) Il C.d.A. della Novara approva nel frattempo il bilancio di esercizio 1999 che, grazie a proventi straordinari legati a questioni fiscali, presenta un utile netto di 70 miliardi; ma il risultato lordo di gestione è del 30% inferiore all anno precedente;nessun dividendo ai Soci. Il Corriere di Novara titola: il mugugno del socio BPN. Sarà un assemblea dei soci interessante quella di quest anno: qualcuno, magari quei signori rissosi che da anni sono seduti in Consiglio ed hanno visto passare i Venini, i Bongiovanni, i Lombardini, contribuendo a portare la Banca su questa spiaggia, qualcuno, dicevo dovrà spiegare ai soci che FILLEA NOVARA TEL hanno interamente sottoscritto l aumento di capitale dello scorso autunno a cosa è servito il loro sforzo economico, quali vantaggi ricavano dalle scelte(esclusioni) di cui sopra e perchè non hanno avuto nemmeno il ritorno di un dividendo, seppure moderato, come lo scorso anno. Intanto i dipendenti, con in corso un progetto di ristrutturazione(sicuramente necessaria ma che il sindacato aziendale ha fortemente contestato per tempi, metodi e criteri adottati) di cui ancora non sono visibili i frutti, attendono di conoscere il loro futuro, perchè la scelta di un partner piuttosto che un altro e le modalità di aggregazione non sono ovviamente ininfluenti su tutto ciò. Alla prossima puntata ci sarà uno scenario più chiaro? 2 Sindacato e Lavoro

3 Contrattazione Tessili Rinnovato il Contratto Nazionale di Valeria Cavagna Vediamo nello specifico i punti: L accordo riguarda in particolare i temi dell orario, la flessibilità, la banca ore, il salario, l inquadramento, il part time, i permessi, le aspettative. Alcuni punti sono ancora da completare: diritti di informazione, lavoro esterno, formazione, protocollo sul mezzogiorno. Nel mese di aprile si svolgeranno gli attivi delle RSU e la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso assemblee da concludersi con il voto. Salario: aumento medio di lire nel biennio(per il 3 livello l importo è di ) in due scadenze, la prima al 1 maggio 2000 di lire, la seconda al 1 febbraio 2001 di lire. Orario di lavoro: introdotta la possibilità di realizzare una distribuzione dell orario di lavoro contrattuale, alternando periodi con orario diverso nei 12 mesi a fronte di cambiamenti strutturali del lavoro, comunque solo dopo accordo aziendale. Flessibilità tempestiva: accanto all attuale norma sulla flessibilità, che è confermata in tutte le sue parti, viene introdotta la possibilità di ricorrere alla flessibilità tempestiva per le variazioni di lavoro improvvise ed urgenti. L azienda dovrà comunicare la richiesta alle RSU almeno 5 giorni prima e definire le modalità applicative. Le ore complessive massime di flessibilità che una azienda Nello scorso febbraio le Organizzazioni sindacali del Commercio, unitamente a CGIL, CISL, UIL hanno avuto un incontro con la Di- può richiedere nell anno restano 96. Banca delle ore: viene istituita una banca individuale delle ore nella quale, all inizio di ogni anno, su richiesta scritta del lavoratore/trice, potranno confluire le prime 32 ore di straordinario che saranno recuperate sotto forma di riposi compensativi. In modo automatico entreranno nella banca anche le ex festività. Part-time: potrà essere usufruito dall 8% dei dipendenti(prima era il 5%)e sarà più esigibile per problemi familiari e di salute. Inquadramento: viene introdotto tra il 2 ed il 3 livello e tra il 3 ed il 4 un livello intermedio; il contenuto delle mansioni ed i relativi trattamenti retributivi avranno definizione e valore nel 2 biennio. rezione dell Azienda ospedaliera dell Ospedale Maggiore di Novara per discutere in riferimento alle norme del nuovo capitolato d appalto dei lavoro di pulizia e sanificazione, svolti nell ospedale. Primo dato positivo è stato quello di essere riconosciuti quali interlocutori in rappresentanza ed a tutela delle lavoratrici e lavoratori operanti in appalto a parità dei lavoratori dipendenti dell Azienda Ospedaliera. Cooperative Permessi ed aspettative: recepite nel Contratto le novità legislative sui Congedi parentali. In particolare sul diritto di un permesso retribuito di massimo 3 giorni l anno in caso di decesso o grave infermità del coniuge o parente entro il 2 grado e di un periodo di aspettativa di 2 anni per motivi familiari;resta il diritto di tre mesi di aspettativa per grave necessità perso- nale. Diritto di aspettativa per i genitori nei primi 8 anni di vita del bambino. Previdenza complementare: è stato concordato che il Fondo Previmoda sarà reso operativo ai iscritti; essendo tale quota già raggiunta il Fondo si attiverà in breve tempo. Mezzogiorno: al fine di un rilancio delle politiche per accrescere l occupazione e la competitività l accordo prevede la conferma della deroga di 9 mesi degli aumenti salariali per le aziende contoterziste, gradualità nell applicare i minimi contrattuali nel passaggio da imprese artigiane ad industriali, utilizzo del part-time fino al 50% dell organico; alcuni punti sono ancora in sospeso. Il confronto con la FEDER- TESSILI in questi 5 mesi di trattativa è stato molto difficile, perchè, invece di discutere sulle nostre proposte, la controparte la presentato la sua piattaforma che conteneva richiesta di massima elasticità dell orario di lavoro, escludendo la contrattazione, aumento delle ore di flessibilità e l inserimento dello straordinario obbligatorio. In questo contesto, che è stato un po quello di tutti i rinnovi contrattuali, la firma del nostro Contratto vede conclusi punti importanti da noi richiesti in piattaforma e respinto il disegno di FEDERTESSILI di avere mano libera sugli orari e togliere alle RSU potere di contrattazione. L introduzione di un possibile orario multiperiodale e della flessibilità tempestiva potrà porre alle lavoratrici/tori ed alle RSU maggiore difficoltà e disagio, là dove l azienda attiverà gli articoli contrattuali. Sul mezzogiorno il mantenimento di ulteriori deroghe sul salario rischiano di allagare significativamente il divario economico tra i lavoratori/trici del Sud e quelli del Centro /Nord Italia. Appalti all Ospedale Maggiore più tutele per i dipendenti INTEGRATIVO REGIONALE ARTIGIANI TESSILI E stato siglato a fine marzo il contratto collettivo integrativo regionale del settore artigiano dei lavoratori tessili, abbigliamento, calzaturiero che contiene una importante innovazione. E stata infatti introdotta l indennità di settore, nuovo elemento retributivo utile per tutti gli istituti contrattuali a riconoscimento del notevole livello di professionalità presente nella regione tra i lavoratori. Con decorrenza dal 1 aprile l indennità prevista sarà di l per il 1 livello, di l per il 2, di l per il 3, di l per il 4, di l per il 5 e di l per il 6. Altri punti dell intesa riguardano la qualificazione e lo sviluppo delle imprese del settore, l istituzione di un Osservatorio, la formazione professionale, le pari opportunità e il calendario feriale. Informazioni dettagliate sul contratto presso le sedi FILTEA CGIL / di Graziella Tunesi Finora i dipendenti degli appalti sono sempre stati considerati lavoratori di serie B. Infatti le committenti si preoccupano molto del servizio, del prezzo, ma non si soffermano molto sulle condizioni di chi quel servizio lo svolge quotidianamente. Secondo dato positivo di grande rilevanza è stato quello di potere inserire nelle norme del capitolato delle regole di garanzia e tutela per l assunzione dei lavoratori nei cambi di appalto e soprattutto l obbligatorietà di applicazione ed il rispetto del contratto nazionale di lavoro del settore e l obbligatorietà dei versamenti contributivi previdenziali sul salario di fatto anche e qualora l aggiudicataria dell appalto sia una società cooperativa. Inoltre si è inserita in maniera chiara la regolamentazione sulla legge 626 prevedendo tra l altro l intervento ed il controllo da parte delle OO.SS su questa tematica che ad oggi è spesso disattesa a discapito della prevenzione e tutela della salute dei lavoratori. Giudichiamo questo risultato un grande passo in avanti affinchè vengano svolte gare di appalto sulla base di regole chiare e trasparenti che mettano sullo stesso piano aziende private e cooperative, in competizione sulla base di concorrenza leale avendo come punto di partenza un uguale costo del lavoro che ad oggi, purtroppo, cosi non è per ciò che riguarda la facoltà delle cooperative di potere applicare propri regolamenti interni con trattamenti nettamente inferiori ai contratti nazionali di lavoro sia sotto l aspetto economico che normativo, per non parlare dei contributi previdenziali che con l applicazione delle 602 possono essere versati sui salari convenzionali con conseguenti forti penalizzazioni sotto l aspetto pensionistico. Riteniamo che il mondo degli appalti sia ancora un mondo oscuro basato su concorrenza sleale dove dilaga la corruzione e la criminalità organizzata, dove la regola è non esistono regole ; pertanto ogni passo avanti nell inserire nei capitolati d appalto, norme di trattamento all insegna della trasparenza, dei diritti e dell equità, diventano un esempio e una regola da perseguire affinchè il lavoro degli appalti si riappropri delle dignità che ogni lavoro deve avere. IN BREVE Mobilità alla OTIS Denuncia della FIOM CGIL per la situazione alla OTIS, multinazionale del settore degli ascensori. Otis ha in Piemonte 60 dipendenti di cui 12 che operano in Provincia di Novara;recentemente la multinazionale ha collocato in mobilità 10 lavoratori e riorganizzato i programmi di manutenzione per Novara e VCO con un incremento notevole dei carichi, già elevati, di lavoro. Sono due provvedimenti tra di loro contrastanti-osservano alla Fiom-che potrebbero comportare problemi sia per la sicurezza degli addetti che degli utenti, stante che la OTIS registra un infortunio mortale al mese a livello di gruppo. Il sindacato chiede il ritiro della mobilità dei lavoratori interessati. Risolta la crisi alla Camiceria di Galliate Dopo un lungo confronto tra le parti e l intervento della Regione Piemonte si è conclusa la vertenza alla Camiceria di Galliate, gruppo Vestimenta, produzione di camice di qualità, a seguito della messa in mobilità di tutti i 28 dipendenti, per la perdita di importanti commesse. Dopo due incontri presso la Regione Piemonte l azienda ha confermato la volontà di mantenere l unità produttiva galliatese con una modifica di produzione, fatto questo che ha comportato una riduzione degli organici che sono passati da 28 a 13, con 15 dipendenti collocati in mobilità. A giudizio del sindacato la soluzione rappresenta un accettabile compromesso tra la decisione iniziale di chiudere l azienda e la tenuta dell occupazione. Intesa alla CABIFI Intesa alla CABIFI, 50 addetti, produzione calze, a seguito della procedura di mobilità aperta per 11 lavoratori. L azienda ha giustificato la scelta a seguito di esigenze di riorganizzazione produttiva in particolare del settore finissaggio, che verrà affidato ad una nuova società. Il personale in mobilità verrà gradualmente assorbito nella costituenda società, con la salvaguardia delle preesistenti condizioni contrattuali di miglior favore dei dipendenti. Arriva la Cometa di S. B. In questa fase il dibattito sul futuro del nostro sistema previdenziale continua ad essere alimentato da prese di posizione di più soggetti; in particolare riscontriamo una discreta attività sul versante della previdenza complementare, con particolare riferimento alle scelte del Governo, del Parlamento e delle forze sociali nella direzione di uno sviluppo di questo importante pilastro del nostro sistema di protezione sociale. Le scelte si orientano sostanzialmente su due direttrici: rendere più conveniente l investimento di parte del reddito dei lavoratori nei Fondi Pensione agendo sulla leva fiscale e puntare ad un aumento della massa critica attraverso la destinazione, sempre in un contesto di adesione volontaria, di quote crescenti del TFR all interno dei Fondi. In questo contesto è da segnalare un attività che viene intrapresa dal Fondi di Previdenza Complementare dei Lavoratori Metalmeccanici Dipendenti dell Industria Privata, denominata COMETA. Si tratta della comunicazione che viene inviata a tutti gli iscritti, un vero e proprie estratto conto che viene redatta in conformità alle disposizioni emanate dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione. I dati contenuti nell estratto conto fanno riferimento alle contribuzioni, versate sia dal lavoratore che dal datore di lavoro, affluite nel corso del 99 nelle casse di COMETA ed al valore che le quote acquisite hanno raggiunto durante l anno. A questo proposito è importante ricordare che gli investimenti finanziari del Fondo sono partiti all inizio di quest anno (sono previste tre linee di investimenti) mentre nel corso del 1999 si è operato in gestione pre finanziaria che si è caratterizzata in operazioni di breve termine su titoli di Stato (Pronti contro termine) con importanti istituti bancari. Attraverso queste operazioni il valore della quota che originariamente era stato fissato convenzionalmente in lire ha raggiunto alla data del il valore di lire. Gli investimenti effettuati hanno quindi registrato un incremento dei capitali pari al 3,9%. I delegati sindacali della FIOM, le strutture territoriali dello stesso sindacato e gli Uffici del Patronato INCA sono a disposizione dei lavoratori per il controllo dell estratto conto e per l esame e la trattazione di quelle pratiche che si rendessero eventualmente necessarie. Sindacato e Lavoro 3

4 Pubblica Amministrazione LA CONTRATTAZIONE NEGLI ENTI LOCALI: PRIMO BILANCIO DELLA FP NOVARESE di Giuseppe Azzini, Corrado Annunziata, Marco Gianone, Davide Trivi Circa un anno fa venivano firmati l accordo nazionale sul nuovo ordinamento dei dipendenti delle Autonomie locali ed il Contratto collettivo nazionale di lavoro. Da allora, non senza difficoltà si è aperta la contrattazione decentrata sulle materie contenute nel contratto nazionale di lavoro e sull applicazione del nuovo ordinamento negli Enti. Si può perciò tracciare un primo quadro che evidenzi gli aspetti positivi e punti critici. Autonomia contrattuale Un aspetto fondamentale del nuovo contratto è il crescente peso del sindacato nel sistema delle relazioni sindacali: l autonomia contrattuale a livello locale ha come spazio di esplicazione non solo la regolamentazione del salario accessorio dei lavoratori ma anche l organizzazione del lavoro e delle struttura amministrativa dell ente. Infatti una presenza incisiva del sindacato e delle RSU deve Sanità Contratto dei Medici, buoni principi, molti soldi di Claudio De Pieri Marcoledi 8 marzo 2000 è stata sottoscritta l intesa per il nuovo contratto dei medici del Servizio Sanitario Nazionale, evento a suo modo storico perchè pone le basi per l esclusività del rapporto di lavoro del medico dipendente dalle pubbliche strutture. In estrema sintesi l accordo prevede: 1) per tutti i medici assunti dopo il un rapporto di lavoro esclusivo con il SSN; 2) solo i medici che abbiano optato per il rapporto esclusivo possono procedere nella carriera, assumendo posizioni che vanno da quella iniziale di natura meramente professionale, a quelle sempre in ambito professionale, di alta specializzazione, di consulenza e ricerca oppure sul versante gestionale, di dirigente di struttura semplice, fino a quella di dirigente di strutture complesse (ex Primari); 3) contrattazione individuale per incarichi a tempo di livello superiore (3-5 anni per dirigente di struttura semplice, 5-7 anni per dirigente di struttura complessa); 4) valutazione dell attività svolta da parte di un Collegio Tecnico e dal Nucleo di Valutazione e in caso di esito negativo revoca 4 Foto Finotti. accompagnare l opera di adeguamento operata dai singoli enti ai dettami contrattuali (si pensi alle progressioni interne che devono valorizzare le professionalità già presenti, anche a prescindere dal titolo di studio, o alla programmazione di un piano di formazione capace di coinvolgere tutti i dipendenti) e alla normativa di riforma avviata con la legge 142 e portata a compimento con le leggi Bassanini e Napolitano (basti pensare alle figure dei responsabili di servizio ed alla problematica riorganizzazione della macchina comunale legata alla loro istituzione). Tale autonomia è sicuramente un pregio perchè permette di adeguare la disciplina contrattuale alle diverse esigenze e strutture degli enti, ma in assenza di una politica uniforme da parte delle amministrazioni (capace eventualmente di tradursi in contratti integrativi di livello territoriale) porterà a differenze eccessive ed ingiustificate per il trattamento economico di figure professionali impiegate in servizi analoghi. Le progressioni Altro punto critico è rappresentato dal meccanismo delle progressioni orizzontali che, in qualche caso introduce sistemi di valutazione dei dell incarico e retrocessione ad una fascia stipendiale inferiore; 5)per i medici a rapporto esclusivo è prevista la possibilità di effettuare la libera professione in sedi messe a lavoratori eccessivamente soggettivi e slegati da parametri obiettivi di giudizio. La possibilità di aumenti salariali legati alla professionalità ed all impegno è un aspetto positivo del nuovo contratto; ma la valutazione di tali elementi deve essere correlata ad un piano di obbiettivi da raggiungere fissati in anticipo e chi a tempo(in altri termini il superamento dei primariati a vita), probabilmente eviteranno il riproporsi di situazioni dove, anche nelle scelte cliniche, più che la competenza e le capacità professionali del singolo contava spesso il potere del capo. Rimane da verificare se la valutazione diverrà realtà, o si tradurrà in compiacente esercizio accademico da una parte di coloro che dovranno valutare. Un ultima considerazione va fatta sugli incrementi salariali che accompagnano questo contratto. Gli aumenti previsti variano tra il 5,7% ed il 40%; miglioramenti che, tradotti in soldi, significano un minimo di 3.5 milioni per chi sceglie il rapporto non esclusivo ed un massimo di 43 milioni per ex primari a rapporto esclusivo. Per i livelli più elevati si arriva a stipendi lordi di 183 milioni annui a cui vanno aggiunti gli eventuali proventi della libera professione. Francamente non sembrano valori tali da giustificare i lamenti che pur si sono sentiti da parte di alcuni medici. Sarà pur vero che il loro è un lavoro di grande responsabilità; sarà vero che l attività nelle strutture private frutta condiviso dai lavoratori, nonchè alla necessaria considerazione da una parte dell anzianità quale elemento premiante soprattutto per le qualifiche più basse e dall altra dei piani di formazione per garantire ai dipendenti maggiore preparazione e professionalità, oltre a crediti formativi esigibili nelle progressioni orizzontali. Il confronto su materie tanto nuove, ha avuto tempi sufficientemente lunghi ed iter spesso complicati dalla mancata soluzione a livello nazionale di alcune materie rinviate a successivo accordo (le cosiddette code contrattuali che, se, tutto va bene, dovrebbero trovare soluzione nel prossimo mese di maggio). Allo stato attuale su 70 enti in cui la FP Cgil è presente, gli Foto Finotti. disposizione dall Azienda Sanitaria con i soli limiti che le ore svolte e le prestazioni effettuate in libera professione non devono superare quantità previste per il lavoro ordinario; 6) la fatturazione dell attività svolta deve essere effettuata su bollettario dell azienda, che provvede a trattenere una quota parte dell incasso. E certamente positivo che si sia riusciti ad eliminare almeno sulla carta, i presupposti che favorivano il manifestarsi dell indegno mercato di pazienti dirottati da strutture pubbliche a strutture private a pagamento. Con l applicazione di questo contratto il paziente potrà sempre orientarsi su prestazioni a pagamento, ma nell ambito di un ambiente controllato e con tariffe certe. Sarà nell interesse del dirigente medico sviluppare il prestigio della struttura in cui opera essendo il raggiungimento degli obbiettivi aziendali il presupposto per l avanzamento di carriera. La valutazione periodica e gli incariad alcuni cifre inimmaginabili, ma la gran parte di quell 80% di sanitari che dal 14 di marzo ha scelto il Servizio Sanitario Nazionale, ha buone ragioni per ritenere di avere fatto la giusta scelta. Se si può comprendere il fatto che il Governo dovesse sacrificare qualcosa nei confronti di una categoria potente per raggiungere un obbiettivo di grande valore sociale, viene da chiedersi cosa dovrebbe dire un operaio che si vede rifiutare da CONFINDU- STRIA centomila lire di aumento al mese. E cosa devono pensare i restanti operatori della sanità che si sono sentiti ripetere per tutta la stagione contrattuale che gli aumenti non potevano in alcun modo superare il limite del 2% posto dall inflazione programmata? accordi siglati sono 43, molti raggiunti nel mese di marzo. Riteniamo che si dovrebbe giungere alla sigla di accordo in tutti gli enti entro la fine di maggio. Entrando maggiormente nel dettaglio di queste tornate di contrattazione decentrata a fronte di un bilancio complessivamente positivo, emerge quale dato sconfortante, la forte conflittualità tra le OO.SS, conflittualità sicuramente determinata anche da una buona dose di volontà di rivalsa nel confronti di FP Cgil e della sua grande affermazione nelle elezioni RSU di oltre 1 anno fa, ma anche e soprattutto dal diverso approccio e dalla diversa concezione delle contrattazione. A fronte di un nostro sforzo per definire criteri di valutazione il più possibile oggettivi e che mirino alla valorizzazione della professionalità (in percorsi opportunamente bilanciati anche da anzianità e formazione) assistiamo spesso alla proposta di percorsi ad personam con criteri in contrasto fra ente ed ente che non trovano spiegazione neppure nella disomogeneità fra Comuni. La partecipazione Emblematico il caso dei Comuni di Cameri e Cerano, dove a fronte di una interpretazione di parte pubblica per la costituzione del FES svantaggiosa per i dipendenti si è opposta la sola FP Cgil che, pur firmando il contratto per permettere ai dipendenti di percepire l economico 99, ha richiesto l interpretazione autentica, come previsto dal CCNL per salvaguardare i diritti dei lavoratori. E inoltre preoccupante la tendenza, che si va affermando, di non convocare l assemblea dei dipendenti per illustrare e mettere ai voti gli accordi. In più di un caso l assemblea è stata convocata dalla sola FP CGIL. Altro limite emerso nella contrattazione, anche se fortunatamente, non in modo generalizzato, è quello relativo alla non adeguatezza della componente politica delle delegazioni di parte pubblica, che tende ad esprimersi in tentativi di utilizzare i criteri di valutazione ed i percorsi di carriera come premi alla simpatia, o nella pretesa di sistemi da Signor padrone con le belle braghe bianche, senza la minima considerazione del personale, quale risorsa da valorizzare. Per concludere questa breve sintesi, prima di passare al caso Comune di Novara evidenziamo 3 punti su cui dovrà concentrarsi l attività della FP CGIL nel corso del Valorizzare la formazione; creare metodi che premino la professionalità e l impegno dei lavoratori;ottenere istanze di contrattazione territoriali e favorire convenzioni tra gli enti. In particolare per quanto riguarda la formazione ne evidenziamo la rilevanza marginale, se non nulla, nei decentrati sin qui stipulati. Nostro impegno deve essere quello di valorizzarla come elemento su cui basare la progressione e la maggiore professionalità dei dipendenti. Il caso Comune di Novara L accordo al Comune di Novara dovrebbe venire raggiunto entro il mese di maggio. A nostro parere dovrebbe trattarsi di un buon accordo nella misura in cui consentirà, sui dati sin qui esaminati ed elaborati dalla commissione bilaterale per il contratto, una progressione orizzontale a circa l 87% dei dipendenti, una seconda progressione orizzontale al 34% dei dipendenti ed infine un passaggio verticale attraverso il meccanismo del corso/ concorso interno con graduatoria valide per 3 anni a 190 dipendenti. Inoltre il FES già definito per il 2000 ha risorse sufficienti per prevedere tra l altro di: contrattare l istituzione di una buona indennità di disagio per un numero consistente di figure professionali (vigili, educatori socio assistenziali, operai, impiegati ecc.) l ampliamento dell ex articolo 36 alla categoria C impiegatizia, il riconoscimento del tempo potenziato alle educatrici dei nidi. In un quadro complessivamente positivo e con buone potenzialità le note negative sono costituite dalle risorse per la formazione non sufficienti ad un piano che coinvolga tutto il personale già nel corrente anno; la scarsa omogeneità dei dirigenti nell applicazione del sistema di valutazione; la mancanza di un piano generale di riorganizzazioni; criteri per l individuazione delle posizioni organizzative. Giuseppe Azzini. Questi sono i punti su cui intendiamo quindi finalizzare il nostro futuro intervento. Vorremmo da ultimo evidenziare come l accordo ponte del 99 abbia permesso: 1) di sperimentare senza rischi il sistema di valutazione, evidenziandone limiti e difficoltà di applicazione senza pericolose ricadute sul sistema di progressioni orizzontali; 2) di erogare con criteri certi ed in modo maggiormente perequativo cifre consistenti del FES. In considerazione di quanto sopra il tentativo continuo di strumentalizzazione in chiave politica delle vicende sindacali ci vedrà sempre e comunque impegnati nell evitare ogni possibile coinvolgimento, lasciando che siano i fatti a smentire le più becere insinuazioni. Nuovo indirizzo della Camera del Lavoro di Oleggio CGIL Oleggio. Via Nebulina 41 - Oleggio - telefono Sindacato e Lavoro

5 Documentazione CONGEDI AI GENITORI PER I FIGLI: ECCO LE NOVITÀ a cura di Sergio Bertinazzi Il Parlamento ha da poco approvato definitivamente la legge n 53/2000 che si propone di promuovere un equilibrio tra: tempi di lavoro, di cura, di formazione e di relazione. Questo obiettivo viene perseguito attraverso 3 direttrici: a) l istituzione dei congedi dei genitori e l estensione del sostegno ai genitori di soggetti portatori di handicap; b) l istituzione del congedo per la formazione continua e l estensione dei congedi per la formazione; c) il coordinamento dei tempi di funzionamento delle città e la promozione dell uso del tempo per fini di solidarietà sociale. Con questo articolo esaminiamo in particolare gli aspetti riguardanti la tutela e suoi risvolti previdenziali. Congedi dei genitori In aggiunta alla normativa precedente la possibilità di usufruire dei 6 mesi di astensione facoltativa è riconosciuta anche se l altro genitore non ne ha diritto. In pratica viene sancito il diritto in favore del padre lavoratore dipendente anche se la madre non ne abbia diritto trovandosi in una di queste condizioni: casalinga, collaboratrice familiare, lavoratrice a domicilio, lavoratrice autonoma, libera professionista. Viene istituito il diritto all astensione facoltativa per le lavoratrici autonome per i figli nati dal e per un periodo di 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino. Durante questo periodo è riconosciuto il pagamento di un indennità economica pari al 30% della retribuzione minima giornaliera: per il 2000 si tratta di l per la coltivatrici dirette, l per le artigiane e l per le commercianti. L astensione facoltativa non è applicabile nei confronti dei padri lavoratori autonomi. Viene ribadita l esclusione dall astensione per le lavoratrici addette ai servizi domestici e familiare per le lavoratrici a domicilio. Qui viene quindi confermato solo il diritto all astensione obbligatoria. Ciò significa che queste particolari lavoratrici fruiscono di una rete di tutela inferiore a quello previsto per le altre lavoratrici. Nuovi criteri per il diritto all astensione facoltativa. Il diritto compete nei primi 8 anni di età del bambino per un periodo massimo di 10 mesi, cosi diviso tra i genitori: alla madre lavoratrice, alla fine dell astensione obbligatoria, per un periodo non superiore a 6 mesi, continuativo o frazionato; al padre lavoratore, per un periodo, continuativo o frazionato, non superiore a 6 mesi; nel caso di un solo genitore l astensione facoltativa spetta per un periodo, continuato o frazionato, non superiore a 10 mesi. Nel caso in cui il padre usufruisca di 3 mesi continuativi di astensione viene acquisito un ulteriore mese che fa cosi salire il limite massimo complessivo a 11 mesi. Si tratta di un incentivo che ad avviso del legislatore è finalizzato a responsabilizzare il padre lavoratore nella cura dei figli. L astensione facoltativa è utilizzabile contemporaneamente da parte di ambedue i genitori. Per l effettivo esercizio di questo diritto i genitori devono informare, salvo obiettiva difficoltà, il datore di lavoro con un preavviso di almeno 15 giorni o secondo modalità previste dai contratti collettivi. Permessi per malattie Entrambi i genitori hanno diritto di assentarsi alternativamente dal lavoro durante le malattie del bambino di età non superiore a 8 anni. Fino a 3 anni di età non sono previsti limiti temporali per i permessi mentre dai 3 agli 8 anni è previsto il limite di 5 giorni l anno per genitore. Le malattie del bambino vanno certificate da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato. In caso di ricovero ospedaliero del figlio quando il genitore è in ferie, queste vengono interrotte. I genitori devono autocertificare che l altro genitore non si astiene dal lavoro, negli stessi giorni e per lo stesso motivo. I periodi di astensione facoltativa e le assenze per le malattie del bambino sono conteggiati nell anzianità di servizio ma non hanno effetti sulle ferie e sulla tredicesima mensilità. In caso di parto plurimo le ore di permesso sono raddoppiate e le ore aggiuntive (2 se l orario è superiore alle 6 ore, una se l orario è inferiore a 6 ore) possono essere usufruite dal padre. Non ostante sia ovvio è utile evidenziare che gli ampliamenti della tutela si applicano anche ai bambini nati prima dell entrata in vigore delle legge, sempre che a tale data non abbiano compiuto 8 anni. Trattamento economico e copertura figurativa L indennità economica prevista per i periodi di astensione obbligatoria, 5 mesi, è confermata in misura dell 80%; per il periodo di astensione facoltativa la misura è del 30%, per un periodo massimo complessivo, tra i due genitori, di 6 mesi fino al compimento di 3 anni di età del bambino. Questi due periodi sono coperti da contribuzione figurativa con le stesse modalità in vigore in precedenza e che vengono confermate. Per gli altri periodi di astensione facoltativa, sia quelli successivi ai 6 mesi ed entro i 3 anni di età del figlio che quelli fino ad 8 anni l indennità del 30% compete solo a condizione che il reddito personale annuo, riferito all anno in cui si usufruisce dell astensione, sia inferiore a 2,5 volte l importo del trattamento INPS (per il ). I redditi considerati sono tutti quelli assoggettabili all IRPEF, esclusa la casa di abitazione, del TFR e degli arretrati soggetti a tassazione separata. Questi periodi, insieme con i riposi giornalieri di un ora ciascuno previsti dall art. 10 delle legge sulla maternità n 1204/71 quando non retribuiti, sono coperti da contribuzione figurativa anche in assenza di pagamento di indennità economica. Il valore retributivo oggetto di pagamento di accredito è del 200% dell importo massimo dell assegno sociale (per il 2000 l anno), con possibilità di integrarne il valore attraverso il riscatto o prosecuzione volontaria. Per le assenze per le malattie del bambino, che vengono usufruite entro il terzo anno di vita è previsto l accredito della contribuzione figurativa secondo le disposizioni di carattere generale. Genitori adottivi I diritti previsti per i genitori naturali sono riconosciuti in favore dei genitori adottivi o affidatari. Nel caso in cui il figlio adottivo o affidatario abbia, al momento dell ingresso in famiglia, una età Foto Finotti. compresa tra 6 e 12 anni, l astensione facoltativa ed i permessi per malattia possono essere fruiti entro i primi 3 anni di vita del minore, quindi fino ad una età massima di 15 anni. Anticipazione TFR Tutte le lavoratrici ed i lavoratori, privati e pubblici, hanno la possibilità di percepire l anticipo del trattamento di fine rapporto per sostenere le spese durante i periodi di astensione facoltativa, formazione. Sostituzione di lavoratore in astensione E stabilita una regolamentazione per l assunzione a tempo determinato di lavoratori che chiamati a sostituire i soggetti che usufruiscono delle astensioni obbligatoria e/o facoltativa. E previsto che l assunzione può avvenire con un anticipo di un mese rispetto alla data di inizio dell astensione, salvo eventuali periodi superiori eventualmente previsti dalla contrattazione collettiva. I datori di lavoro titolari di aziende con meno di 20 dipendenti che procedono a queste assunzioni beneficiano di uno sgravio contributivo pari al 50%. Questa agevolazione opera fino ad un anno di età del bambino e per un anno dalla data di entrata in famiglia del bambino adottato o affidato. Nelle aziende in cui operano lavoratrici autonome, in caso di loro maternità è consentito assumere lavoratori a tempo determinato per un periodo massimo di 12 mesi entro il primo anno di vita del bambino o entro il primo anno di vita di ingresso in famiglia. E anche qui previsto lo sgravio del 50%. Un altra misura stabilisce che l erogazione di contributi che per il 2000 sono di 40 miliardi e che vanno versati almeno al 50% in favore di imprese con meno di 50 dipendenti finalizzati a: agevolare forme di flessibilità di orario, part-time reversibile, telelavoro, lavoro a domicilio, banca delle ore, flessibilità sui turni in favore dei lavoratori dipendenti anche quando l altro genitore è Scuola CONCORSONE ADDIO? di Nicola Fonzo lavoratore autonomo; programmare la formazione per il reinserimento dei lavoratori dopo il periodo di congedo; consentire la sostituzione del titolare di impresa o del lavoratore autonomo che usufruisca del periodo di astensione obbligatoria o dei congedi parentali con altro titolare d impresa o lavoratore autonomo. Che ne è del famigerato concorsone?. La procedura, scaturita dall applicazione degli articoli 38 e 39 del contratto, è stata azzerata. Per stabilire come assegnare il compenso economico è ripartito il confronto tra le organizzazioni sindacali ed il Ministro. Nel frattempo però, è intervenuto un fatto nuovo: a provvedimenti annullati il 17 febbraio scorso Cobas e Gilda hanno indetto uno sciopero contro i decreti attuativi sugli aumenti di merito. La lettura dello sciopero e dei dati di partecipazione non è un esercizio banale perchè nella misura in cui ci aiuta a capire, dà anche indicazioni alla CGIL su come procedere. L adesione è stata assai consistente su base nazionale (38%), cosi come a livello regionale(33%), mentre in provincia di Novara i dati sono del 10,8%. I numeri stessi e la diffusa richiesta di revisione, che sono stati espressi dagli insegnanti, richiedono una fase di riflessione e di dibattito sull intera questione riguardante la valorizzazione, il riconoscimento professionale e retributivo del lavoro docente. La prima questione riguarda il fatto che molti insegnanti stanno vivendo con disagio una fase di profonda trasformazione legislativa, in un settore contrassegnato da un immobilismo ultradecennale. L autonomia, questa la seconda questione, rende inscindibile la relazione tra la professionalità esplicitata nell ambito dell insegnamento e l organizzazione del lavoro scolastico nel suo complesso. A noi pare che la scuola dell autonomia richieda lo sviluppo di una professionalità docente intesa come insieme di competenze, comportamenti, capacità di relazione quale risorsa necessaria per l innalzamento dei livelli qualitativi di formazione della scuola pubblica. Il 31 marzo scorso il sindacato scuola di Novara ha convocato un incontro del Direttivo Provinciale e dell assemblea dei delegati conclusosi con l approvazione di un documento che fissa i punti delle nuova fase contrattuale: i livelli retributivi odierni devono essere rivalutati ed agganciati in modo progressivo ai paramenti europei; qualsiasi maggiorazione economica deve essere legata ad un maggiore impegno in termini di responsabilità o di orario aggiuntivo; la retribuzione connessa alla valorizzazione della professionalità docente deve comportare una ricaduta sull attività scolastica quotidiana; gli attuali carichi di lavoro spesso differenziati ed in costante aumento, costituiscono sovente lavoro sommerso e pertanto vanno riconosciuti. Nel metodo il percorso che la CGIL Scuola ha messo in atto prevede un vasto confronto con i docenti iscritti al sindacato. Ci serve conoscere l orientamento di tutte le iscritte e gli iscritti per definire le scelte della CGIL su questi temi. A tale proposito è stato predisposto un questionario in distribuzione presso le sedi sindacali o nelle singole scuole a cura dei delegati. Non solo, terminata la nuova fase di contrattazione, le proposte individuate dovranno essere sottoposte alla consultazione istituzionale di tutti i docenti, affinché ognuno sia messo in grado di valutare e di esprimersi nel merito. Le chiavi delle nostra proposta si basano sulla convinzione che la CGIL debba rispondere alla forte richiesta di rappresentanza che si esprime tra i docenti pur con connotati diversi, senza smarrire il senso della riforma, che nel suo significato è stata, fino alla miccia del concorsone, attesa come occasione dai molti docenti che in questi anni hanno individualmente sostenuto a proprie spese l onere della difesa della qualità della scuola pubblica. Sindacato e Lavoro 5

6 Pensionati PRIMA INTESA AL COMUNE DI NOVARA di Giovanna Del Savio Il 25 febbraio abbiamo raggiunto con il Comune di Novara l accordo, che di seguito riportiamo, sull applicazione dell ISEE o riccometro ai servizi socio assistenziali(assistenza domiciliare, mensa, lavanderia, telesoccorso, tessere di libera circolazione sugli autobus urbani). Dell accordo vogliamo sottolineare un punto importante e cioè che l applicazione dell ISEE viene finalizzata ad una maggiore equità e non all aumento delle tariffe. Si apre ora un periodo di verifica virtuale : l impegno del Comune sarà quello di chiedere i dati reddituali e patrimoniali(questi ultimi per ora non conosciuti) che verificheremo poi congiuntamente, in modo da evitare che dall applicazione dell ISEE e dalla nuove modalità tariffarie derivino dei disastri!. Questo è un altro punto importante sia per la delicatezza dei servizi coinvolti che per i temi che andremo a verificare: 1) Nucleo familiare: da anni ci stiamo battendo perchè nel calcolo per i servizi domicilia- Che cosa è l ISE (Indicatore situazione equivalente) e come funziona La legge 109/98 ha fissato dei criteri per valutare la situazione economica (reddito e patrimonio) di chi chiede prestazioni sociali agevolate: l ISE. Gli Enti che erogano servizi sociali (ad esempio asili nido, assistenza domiciliare, mensa, trasporto pubblico, retta di ricovero eccetera) con tariffe differenziate secondo fasce di reddito devono definire, attraverso un Regolamento, quali sono i requisiti necessari per continuare ad averne diritto. Finora si faceva riferimento al solo reddito, con la nuova Legge bisogna tenere conto anche del patrimonio(sia mobiliare che finanziario) e del nucleo familiare. Questo al fine di agevolare le persone che ne hanno effettivamente bisogno. La legge prevede alcuni abbattimenti: rispetto al reddito un abbattimento per l affitto fino ad un massimo di 10 milioni ed un altro abbattimento in caso di mutuo per l acquisto della casa o, in alternativa, se più favorevole, il valore della casa di abitazione fino a 100 milioni di lire. Rispetto al patrimonio la legge prevede una franchigia di 30 milioni e un calcolo sul 20%. Sono previsti inoltre coefficienti di abbattimento se nel nucleo familiare ci sono minori, invalidi, figli minori ed un solo genitore. Come Sindacato confederale e dei Pensionati, abbiamo dunque la necessità di concordare con gli Enti erogatori dei servizi sociali il Regolamento applicativo delle legge tenendo comunque presente che siamo ancora in una fase sperimentale e che possibili modifiche possono venire anche a livello nazionale. Riccometro ri sia considerato il reddito, ora anche il patrimonio, solo dell anziano, del coniuge e dei familiari a carico, in analogia con quanto è previsto per i servizi sanitari. Siamo riusciti a raggiungere fino ora solo un risultato parziale con l esclusione dei familiari non conviventi, con una evidente contraddizione per coloro che si tengono in casa l anziano. 2) Verifica delle tariffe. I tempi sono: entro il 1 maggio raccolta dei dati ed entro il 30 giugno confronto tra sindacati e amministrazione comunale. Su questi primi risultati sono in preparazione assemblee unitarie. Verbale incontro tra Sindacato pensionati e Comune di Novara Il giorno 25 febbraio 2000 tra l Amministrazione Comunale di Novara e le Organizzazioni sindacali CGIL Spi, Cisl FNP e UIL Uilp si è discusso dei criteri di applicazione dell ISEE e delle tariffe relative ai servizi assistenziali e degli asili nido. Premesso che: - l Amministrazione Comunale e le Organizzazioni Sindacali considerano l applicazione dell ISEE un metodo per realizzare una maggiore equità e non uno strumento per l aumento generalizzato delle rette e tariffe; - che le Organizzazioni Sindacali considerano positivamente le modifiche apportate alle prime ipotesi di regolamentazione dell ISEE soprattutto per ciò che riguarda la considerazione del nucleo familiare e la percentuale di valutazione della casa di abitazione nella situazione patrimoniale globale. Si conviene di procedere all applicazione simulata delle norme per il calcolo dell ISEE e di conseguenza alle determinazioni delle relative tariffe. Sulla base di questi servizi verrà attivata la relativa verifica entro il prossimo mese di giugno. Se con quest ultima si dovessero riscontrare degli scostamenti significativi rispetto alla situazione preesistente, si procederà a modificare il sistema di calcolo dell ISEE soprattutto per quanto concerne la valutazione patrimoniale della casa di abitazione e dei patrimoni mobiliari di modesta entità e/ o alla modifica delle fasce tariffaria previste dai regolamenti esaminati nel corso degli incontri. TENETEVI PRONTI!! Giugno ª FESTA provinciale SPI CGIL presso la Casa del Popolo di Borgoticino LA CARTA DEI SERVIZI 2000 SPECIALE PUGLIA, dal 21 al 28 giugno 2000, 8 giorni/7 notti Tour con visite a: Cisternino, Sassi di Matera, S. Giovanni Rotondo, Grotte di Castellana, Alberobello, Otranto, Lecce, Bari, Ostuni. Quota di partecipazione lire - supplemento singola lire. La quota comprende: viaggio in bus Gt Arona/Puglia e per tutte le escursioni; soggiorno e pasti in ristoranti prenotati con bevande incluse, Hotel a Cisternino di 4 stelle; visite guidate come da programma, cena rustica, serata folcloristica. Non è compreso il pranzo del 1 e ultimo giorno, mance ed ingressi dove previsti per non ultra sessantenni, assicurazione, tessera AUSER Prenotazioni presso AUSER telefono ; Noè ; Morelli , entro fine aprile Organizzazione tecnica Vesuvio Express. CAVALCATA SARDA - ALGHERO COSTA SMERALDA, dal 15 maggio al 22 maggio 2000 Quota di partecipazione lire La quota comprende: trasporto bus Pensionati e pensionate LE NOVITA - Uno sconto in più per combattere l inflazione: in tutti i supermercati GS della Lombardia, del Piemonte, del Lazio e della Campania se sei iscritto allo SPI CGIL avrai diritto ad uno sconto del 2% sul totale dello scontrino della spesa. - Le agevolazioni F.S. per l acquisto della Carta d Argento e Carta Prima. LE CONFERME - I servizi turistici e termali - La Convenzione SPI CGIL - UNIPOL con interessanti sconti sulle principali Polizze assicurative (Polizza auto, Incendio, Furto, Multirischi abitazione, Risparmio e Previdenza). -L Assicurazione gratuita sugli infortuni sempre con UNIPOL - Le condizioni speciali del Monte dei Paschi di Siena - Le agevolazioni previste con AMPLIFON - Gli sconti Malaguti, Wind, l Unità,L Espresso Passa dalle sedi SPI CGIL a ritirare la Carta dei Servizi maggio 2000 manifestazione nazionale unitaria a Roma per * Piattaforma 2000 * Approvazione in Parlamento delle legge sull assistenza * Sostegno alle iniziative della FERPA (la federazione Europea dei pensionati) per inserire i diritti sociali nel nuovo trattato dell Unione Europea informazioni presso le sedi SPI CGIL AUSER VIAGGI Partecipate! Proposte per il tempo libero Gt da e per aeroporto di Malpensa o Bergamo; trasporto da e per aeroporto e Villaggio Rasciada. Camere in Bungalow con servizi privati e telefono; trattamento di pensione completa a buffet con bevande; équipe di animazione alla sera; serata tipica sarda con gruppo folk; cocktail di benvenuto. Assicurazione sanitaria non stop. La quota non comprende: pranzo extra di lire in base agli operativi di volo; supplemento singola lire; ingressi ai musei, traghetti nelle varie escursioni ed a richiesta pranzi nei ristoranti. Prenotazione entro il 15 aprile presso sede Auser, tel ; Noè ; Morelli Organizzazione tecnica INPUT Viaggi Desio-Mi. CROCIERE Genova-Barcellona-Palma, dal 23 giugno al 4 giugno EGITTO - ISRAELE - GRECIA ROMA, dal 7 novembre 11 giorni. Per informazioni ulteriori rivolgersi presso: SPI CGIL, Via Perazzi Novara telefono da lunedi a venerdi. RESTITUZIONE IRPEF SULLA BUONUSCITA: SOGNI E REALTÀ di Antonio Catapano Da molti mesi alcune Organizzazioni (autonome e...non!), allo scopo di accalappiare iscrizioni, fanno circolare la voce dell ennesima proposta, di contenzioso legale, con la quale si prospetta il diritto alla restituzione dell IRPEF trattenuta al momento della liquidazione dell indennità di buonuscita. Per rendere credibile la proposta di contenzioso si fa riferimento alla sentenza n 413/97 della suprema Corte di Cassazione - sezione prima civile. Tentiamo di chiarire qui i termini della questione, rimandando ad altra sede (magari ad un articolo sul prossimo numero del periodico) una seria riflessione sul danno che, non volendo, causiamo alla Pubblica Amministrazione, intasando gli Uffici di domande che la P.A. non può evadere. Nel 1985 la legge 482 modificò il criterio di assoggettamento dell IRPEF dei trattamenti di fine rapporto lavoro (TFR). La nuova disciplina (più favorevole per i lavoratori) è entrata in vigore dal , ma a determinate condizioni doveva e poteva essere applicata anche per i casi di rapporti di lavoro cessati prima del La nuova disciplina: conferma il criterio della tassazione separata ; individua la base imponibile in un importo corrispondente all indennità di fine rapporto decurtata di lire(elevata a lire) per ciascuno anno preso a base per la commisurazione dell indennità medesima; determina l imposta non più rispetto ai redditi posseduti nell ultimo biennio ma ad un reddito di riferimento formato solo dalla stessa indennità e dal numero di anni preso a base per la sua commisurazione. Con la sentenza n 178/86 la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità dell imposizione fiscale dell indennità di buonuscita ma ha dichiarato la illegittimità costituzionale degli articoli 2 e 4 della legge 482/85, nella parte in cui tali articoli non prevedono che dall imponibile da assoggettare ad imposta vada detratta (oltre alle quote annue) anche una quota dell indennità di buonuscita corrispondente alla contribuzione posta a carico del pubblico dipendente(rendendo cosi ancora più vantaggioso, per i pubblici dipendenti, il nuovo meccanismo di determinazione dell imposta). Il caso definito con la Sentenza n 413/97 della Corte di cassazione si riferisce al Signor XY, Documentazione ex dipendente dello Stato, collocato a riposo dal 1 maggio 73 la cui indennità di buonuscita era stata assoggettata all imposta vigente prima delle modifiche introdotte dalla legge n 482/85 e dalla sentenza n 178/86 della Corte Costituzionale. Nel febbraio 1980 il Signor XY presentò domanda all Intendenza di Finanza di Roma per ottenere il rimborso delle imposte pagate, sostenendo che l indennità di buonuscita non avrebbe dovuto essere soggetta a tassazione. Formatosi il silenzio rifiuto si rivolse alla Commissione Tributaria di 1 grado di Roma la quale non ha accolto la richiesta di restituzione dell IRPEF ma ha deciso di adeguare l imposta dovuta alla disciplina introdotta dalla legge 482/85 e dalla Sentenza 178/88 della Corte Costituzionale. La decisione della Commissione di 1 grado fu confermata sia dalla Commissione di 2 grado sia dalla Commissione Tributaria centrale. Avverso a questa decisione il Ministro delle Finanze ha proposto ricorso per Cassazione (da qui la Sentenza n 413/97). La Corte di Cassazione ha confermato l applicabilità delle nuova disciplina convalidando cosi l assoggettabilità ad imposta della buonuscita. Dalla lettura della sentenza in questione si evince con estrema chiarezza la conferma dell assoggettabilità all IRPEF della buonuscita. Dunque è impossibile ritenere che tale sentenza venga invocata in buona fede per richiedere il rimborso delle imposte pagate. E evidente che ci troviamo in presenza di un ennesimo tentativo di illudere i pensionati ex pubblici dipendenti sollecitandoli ad inoltrare ricorso che non produrranno alcun beneficio per i singoli pensionati ma arrecheranno certamente ulteriori danni al sistema della giustizia, alimentando sfiducia verso le istituzioni democratiche. 6 Sindacato e Lavoro

7 Dibattito - Inchiesta Territorio NOVARA, UNA CITTÀ CHE SI SPEGNE di Giovanni Gramegna Novara una città che si spegne è il titolo di un articolo che la Frankfurter Allgemeine ha pubblicato circa due mesi fa e che ha suscitato molte critiche e qualche polemica soprattutto da parte dei rappresentanti delle associazioni degli imprenditori. Nella realtà le impressioni e le valutazioni riportate dall inviato del prestigioso giornale tedesco sembrano largamente condivisibili e condivise. Basti ricordare la recente campagna elettorale per le elezioni provinciali ed il dibattito sulle politiche dello sviluppo: la posizione espressa dal Sindaco di Novara ed il quadro analitico conoscitivo del Piano Territoriale Provinciale sin dal dicembre 1998 hanno messo in evidenza con estrema chiarezza i punti di forza ed i punti di debolezza del sistema locale. Fra i punti di debolezza venivano e vengono individuati: a) la carenza delle necessarie infrastrutture per lo sviluppo; b) i segni di conservatorismo e di inerzia delle società locale a produrre innovazioni di sistema; c) la inadeguata capacità di progettazione e la bassa propensione alla azione congiunta; d)una offerta formativa scarsamente diversificata, in particolare nel segmento dei diplomi universitari; e)il ridimensionamento dei poli tradizionali di ricerca, la fuga di cervelli, la mancata connessione tra polo universitario e polo della ricerca; f) la insufficiente offerta di professionalità qualificate e la mancanza di politiche complessive della formazione professionale, universitaria e post universitaria; g) la fragilità di un settore turistico poco innovativo; h)la riduzione della qualità ambientale e delle qualità della vita in regione della realizzazione di operazioni e progetti non coordinati, ad elevato consumo di suolo ed ad elevato impatto ambientale. La Provincia ha oggi l opportunità di sviluppare ed attuare gli obiettivi indicati dallo stesso PTP nello scenario evolutivo cosiddetto virtuoso : 1) consolidare il ruolo della Provincia come area di cerniera di livello europeo e qualificare Novara come polo di servizi ai sistemi produttivo, della ricerca, dell università, il cui punto Federconsumatori di partenza è certamente il progetto Alcoa, in corso di attuazione; 2) sviluppare la competitività delle piccole e medie imprese sui terreni della qualità e dell innovazione; 3) valorizzare il patrimonio storico ambientale e paesaggistico e rilanciare uno sviluppo ambientalmente sostenibile del settore turistico; 4) valorizzare i prodotti tipici nei segmenti delle colture non industrializzate; 5) coinvolgere i Comuni nella elaborazione delle strategie di sviluppo e del marketing territoriale. Il Comune di Novara ha, invece, già avviato e può attivare con il PRUSST(di cui ha già parlato in altro numero) molti progetti in rado di rispondere e superare gli elementi di debolezza delle nostra realtà: con gli interventi programmati sul sistema delle infrastrutture (viabilità, parcheggi, rete telematica, ecct) e nei settori dell accoglienza, dello sviluppo economico, dell ambiente e della cultura. La differente colorazione politica del governo dei due enti territoriali può essere, in questo senso, una risorsa importante nella logica di una corretta competizione politico amministrativa. Chi ci governa però può fare ben poco se ha di fronte un corpo sociale mal disposto od anche soltanto indifferente; se ogni nuova iniziativa, ogni nuovo progetto suscita nella migliore delle ipotesi dubbi, timori e resistenze piuttosto che plausi, adesione e partecipazione. In questo senso è necessario che la nostra classe dirigente(politica e non) sappia creare nella nostra realtà sociale uno stato d animo creativo costruttivo ed aperto alle innovazioni; sappia motivare le persone, le comunità locali, le associazioni di categoria, le imprese; sappia coinvolgere in una azione comune e coordinata; sappia convicerle delle necessità ed efficacia di un gioco di squadra. Non chiedetevi quello che lo Stato può fare per voi chiedetevi quello che voi potete fare per lo Stato è la più famosa delle frasi con le quale Jhon Kennedy era riuscito a creare fra gli americani quel clima e quello spirito costruttivo che, in qualche modo, rappresenta buona parte dei suoi meriti e del suo successo. Decreto del Governo per RC auto Il recente decreto del Governo varato per frenare gli incrementi indiscriminati delle tariffe RC auto parla chiaro: fino al 31 marzo del 2001 le compagnie per I contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore o di natanti stipulati o rinnovati nella formula tariffaria bonus malus non possono applicare nella classi di merito di bonus pari o inferiori a quella di ingresso altri aumenti al di fuori di quelli già espressamente previsti dai relativi coefficienti di determinazione del premio utilizzati da ogni singola impresa al momento dell entrata in vigore del decreto. Cosi l art. 2 del provvedimento del Governo;precisa inoltre l articolo 3 del Decreto: Le imprese di assicurazione non possono modificare il numero della classi di merito, i coefficienti di determinazione del premio, nonchè le regole delle proprie tariffe bonus malus. Quindi le furbate delle compagnie - più frequenti di quello che si possa credere - non sono ammesse: ovvero le rate di aprile della assicurazioni non possono aumentare, al contrario di quello che in molti casi sostengono le assicurazioni. Inoltre c è da stare molto attenti a quello che FEDERCONSUMATORI Sportello di NOVARA - Via Mameli, 7/b Tel da Lunedì a Venerdì potrà accadere al termine del blocco annuale delle tariffe: c è il rischio che le compagnie infatti per recuperare propongano un aumentone nel Resta poi ancora tutta da rivedere la normativa Contatori da 4,5 Kw: che errore! L ENEL ha recentemente lanciato in grande stile una campagna per cercare di convincere gli italiani a passare dai contatori a 3 Kw a quelli da 4,5Kw, provocando la reazione immediata dell Autorità per l Energia e delle Associazioni dei Consumatori, nemmeno interpellate sulla decisione. L Enel a quel punto ha meglio documentato la sua proposta che, se accettata, rischia di provocare un raddoppio dei costi delle bollette bimestrali con quote inferiori alle lire. Il passaggio ai 4,5 Kw conviene infatti solo a coloro che pagano normalmente più di questa cifra che riguarda l intero meccanismo dei premi specie per quanto riguarda i danni fisici alle persone che nel nostro paese risultano essere il doppio delle medie dei paesi europei. in bolletta ed hanno un consumo medio di oltre Kwh annui.(in Italia non sono più di 2 milioni di famiglie) Che dire? Incentivare gli italiani a consumare più energia elettrica appare davvero una scelta disastrosa che si accompagna a quella altrettanto tragica di continuare ad evitare di favorire comportamenti coerenti con il risparmio energetico ed il consumo sostenibile. Forse anche il Governo, così attento ai problemi dell inflazione, dovrebbe porsi qualche interrogativo sulla politica commerciale ed industriale dell ENEL gestita da Testa e Tatò. Osservatorio Regione Le comunità collinari: una nuova realtà istituzionale del Piemonte di Mauro Giudice Sono 469 i Comuni piemontesi classificati collinari: di essi 257 sono totalmente collinari, mentre i rimanenti 212 lo sono parzialmente. Per questi Comuni, oltre ovviamente per quelli montani(per i quali sono vigenti da molti anni specifiche normative di riferimento per le attività di programmazione e gestione delle competenze), la Regione Piemonte con un recente atto legislativo(legge regionale n 16 del relativa a Provvedimenti per la tutela e lo sviluppo dei territori e dell economia collinare ) ha ampliato, di fatto, la collaborazione istituzionale, ai fini della migliore utilizzazione e gestione delle risorse, non solo finanziarie, a una consistente parte di quel Piemonte definito marginale(per lo meno rispetto alle aree urbane della pianura) al fine di realizzare una maggiore e, migliore, programmazione dell intero sistema regionale. L intento, anche in questo caso, è quello di realizzare un sistema istituzionale che superi nei fatti gli oltre 1200 Comuni, non annullandoli, ma facendoli collaborare al fine di aumentare le sinergie presenti: si tratta di una ulteriore sfida per il superamento del sistema delle marginalità. Infatti la legge, come recitano le sue premesse: promuove la salvaguardia delle zone collinari marginali con particolare attenzione all ambiente naturale, alla valorizzazione delle risorse umane e delle attività economiche, alla tutela, al recupero ed alla valorizzazione delle tradizioni storiche, culturali e religiose. Per raggiungere tali scopi la norma prevede, innanzitutto, che i Comuni operino attraverso forme associative, come previsto dalla legge 142/90; in questo modo, pur mantenendo inalterate le norme nazionali che prevedono forme istituzionali solo per i Comuni montani, individua come percorso istituzionale la collaborazione tra gli enti, cercando di superare la frammentazione amministrativa presente al fine dell esercizio delle funzioni. La legge, che entrerà in vigore effettivo entro i prossimi 180 giorni, rappresenta un importante elemento soprattutto ai fini della programmazione regionale, in quanto introduce importanti elementi che oltre alla collaborazione tra i Comuni riguardano: l istituzione di un comitato regionale per lo sviluppo della collina;l istituzione di un fondo regionale per la collina;la redazione da parte delle singole comunità collinare di un piano pluriennale di sviluppo socio economico; l esercizio associato delle funzioni relative alla realizzazione ed alla gestione delle opere pubbliche, alla viabilità ed ai trasporti, alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti, alla promozione e gestione di strutture sociali; lo svolgimento di una politica territoriale riguardante la sistemazione idrogeologica ed idraulica forestale, la valorizzazione del patrimonio forestale, il sostegno delle colture non tradizionali e l insediamento nelle zone collinari. Ancora viene previsto: l individuazione degli interventi per l economica delle zone collinari; la promozione dei servizi sociali. Le problematiche affrontate dunque fanno intravedere un possibile nuovo sistema delle autonomia locali che, partendo dai problemi della collina piemontese, che come detto riguarda quasi il 40% dell intero sistema dei Comuni, tende a realizzare un sistema piemontese tripartito tra montagna, collina e pianura che in forma solidale, ovvero in grado di superare le forti contraddizioni economiche e sociali esistenti, realizzi una politica dello sviluppo in grado di garantire un rapido raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del Piemonte. A fianco delle politiche di sviluppo si dovrà essere in grado di sviluppare una consapevole azione di tutela delle risorse in modo da consentire una valorizzazione delle aree collinari ai fini culturali e turistici. I dati relativi alla provincia di Novara evidenziano che il problema, anche per questa area, è estremamente importante: infatti su 88 Comuni ben 40 sono classificasti come collinari depressi e 18 lo sono parzialmente; quindi nel complesso è una problematiche che interessa oltre il 65% del totale dei Comuni e, come tale, potrà costituire un importante elementi per la sua programmazione nei prossimi anni. ULTIM ORA Nuovi assetti IGDA In relazione alla recenti decisioni del Gruppo De Agostini, Lorenzo Castaldi, Segretario SLC CGIL ha dichiarato: L acquisizione del 70% delle Officine grafiche De Agostini (che aveva già inglobato anche la Legatoria del Verbano) e l impegno diretto di Andrea, Giovanni ed Alberto Boroli, rappresenta una novità positiva che consente una specializzazione ed uno sviluppo dell azienda e non una sua marginalizzazione. D altra parte, dopo il difficile passaggio della recente ristrutturazione e con la realizzazione degli investimenti previsti, già in questi ultimi mesi abbiamo registrato positivi risultati anche in termini di occupazione e di nuove assunzioni. A maggior ragione confidiamo, come dichiarato dal gruppo, che con il nuovo assetto proprietario questa prospettiva di investimenti e di occupazione venga rafforzata, confermando per Novara e Gravellona una realtà industriale importante e qualificata. Sindacato e Lavoro 7

8 Dibattito - Inchiesta Segue dalla prima MERCATO DEL LAVORO, MOLTI IMPEGNI E NOVITÀ di Donata Canta tutti gli strumenti legislativi che favoriscono ed incentivano l occupazione dipendente ed il lavoro autonomo. Per raggiungere tali obiettivi sono necessarie risorse economiche, risorse professionali, volontà politiche ed amministrative pubbliche ed un impegno diretto di tutto il sindacato che, nel buon funzionamento del servizio pubblico per l impiego, vede la base di partenza per una vera politica dell occupazione. Questo cambiamento organizzativo sarà accompagnato da altri imminenti provvedimenti legislativi che dovrebbero consentire di: a) individuare chi è effettivamente ed immediatamente alla ricerca di un lavoro; b)predisporre nuovi incentivi per l occupazione dei giovani e dei soggetti più in difficoltà sul mercato del lavoro. Per quanto riguarda il primo punto il Governo sta predisponendo un testo di legge che dovrebbe rivoluzionare le modalità di registrazione delle persone in cerca di lavoro. Oggi anche le persone che non sono immediatamente alla ricerca di un lavoro si iscrivono al collocamento e risultano a tutti gli effetti disoccupati; penso agli studenti, che durante gli studi si iscrivono al collocamento per maturare una lunga permanenza nelle liste dei disoccupati che garantirà nel futuro di godere di incentivi per l occupazione (disoccupati di lunga durata). Penso alle persone che si iscrivono al collocamento perchè è una delle condizioni per potere accedere a sussidi e a particolari benefici pubblici. Il nuovo provvedimento dovrebbe, pur consentendo a tutti l iscrizione, distinguere chi è immediatamente disponibile ad un lavoro e riservare solo a loro la dizione di disoccupato o inoccupato. Tale scelta consentirebbe ai Centri per l Impiego di mirare gli interventi per la collocazione o la ricollocazione al lavoro sulle persone effettivamente in cerca di occupazione fornendo un reale servizio di mediazione tra domanda ed offerta di lavoro. Sul secondo punto, la riforma degli incentivi per l occupazione: il Governo sta predisponendo un testo legislativo che dovrebbe individuare quali tipologie di contratto, riservate ai giovani in cerca di occupazione, godono di incentivi statali e quali incentivi possono essere previsti per l assunzione delle fasce deboli del mercato del lavoro. Non c è ancora stato un confronto sindacale su tale argomento ed i tecnici ministeriali stanno lavorando per predisporre prime linee di intervento. Le ipotesi in campo si muovono in due direzioni: a) puntare per i giovani sino a 25 anni sul contratto di apprendistato, andando verso il superamento del Contratto di Formazione e Lavoro; b) prevedere incentivi per le persone più in difficoltà sul mercato del lavoro che premino la stabilizzazione dell occupazione. La scelta di avere un solo contratto a causa mista (lavoroformazione) per l ingresso dei giovani al lavoro, corrisponde ad una richiesta che il sindacato da anni sostiene: disporre di un contratto di lavoro in grado di dare una effettiva formazione alle persone. I contratti Formazione Lavoro si sono dimostrati inefficaci: in molti casi le imprese non hanno garantito la formazione dei giovani. L apprendistato con l obbligo di 120 ore annue di formazione da effettuarsi fuori dall impresa, può correggere tali distorsioni. Bisognerà prevedere norme che distinguano il percorso di apprendistato per i giovani dai 15 ai 18 anni e dai 18 ai 25 anni. Per i primi la formazione dovrà essere incrementata (240 ore anno) e le modalità di lavoro dovranno tenere conto della giovane età dei soggetti; per i giovani tra i 18 ed i 25 anni tenendo ferme le 120 ore di formazione si dovrà valutare quali modalità di lavoro posano essere compatibili con il processo lavorativo ed il periodo di apprendimento durante la prestazione lavorativa. Infine scegliendo la strada di incentivare l inserimento e la stabilizzazione sul lavoro per i progetti più in difficoltà sul mercato del lavoro, la nuova legge dovrà consentire di potere tenere conto delle diverse situazioni presenti nei vari territori, sapendo che in Piemonte, contrariamente ad altre regioni, i soggetti più in difficoltà sono le donne (nelle varie classi di età), le persone adulte (ultraquarantenni) con bassa scolarità e qualificazione professionale che hanno perso il lavoro. Come si può capire in questi brevi cenni, la riforma è partita e deve essere portata a compimento dal punto di vista legislativo ed organizzativo. C è un gran lavoro per tutti. di Giovanni Milanesi Sabato 5 febbraio oltre 70 compagni della CGIL, in presenza di Giorgio Cremaschi, Segretario regionale FIOM, si sono trovati per discutere di alcuni problemi che il sindacato in generale ed in particolare la CGIL ha di fronte nei prossimi mesi. Conforta il fatto che non ostante la riunione fosse di sabato il Salone della Camera del Lavoro fosse pieno. Siamo partiti dalla consapevolezza che cosi come sono andate le cose e come tuttora stanno andando queste portano il movimento sindacale e la CGIL in una situazione caratterizzata da crescente aumento di sfiducia e di rassegnazione da parte di iscritti e militanti. La CGIL deve rompere con questa continuità. La CGIL deve criticamente rivedere la sua politica contrattuale a partire da un bilancio consuntivo di questi ultimi anni almeno in odine a: salari ed aumento del potere di acquisto; precarizzazione del lavoro;unità sindacale. I salari. L accordo del ed il modello contrattuale che ne scaturì si poneva due obbiettivi: la difesa e il rilancio dei contratti nazionali di categoria e la tutela dei salari dai processi inflattivi; l allargamento della contrattazione aziendale come momento decisivo per l aumento del potere di acquisto e del controllo dell organizzazione del lavoro. 8 Come è andata in realtà? I contratti nazionali sono diventati sempre di più una nuova scala mobile mal funzionante. La contrattazione aziendale non solo non si è estesa, ma ad essa via via sono stati posti talmente tanti vincoli che si è ridotta a contrattare quote, anche basse, di salario legate ad obbiettivi e risultati speso e volentieri imposti dalla aziende. E scomparsa completamente dalla contrattazione qualsiasi relazione tra aumenti salariali e professionalità, con il bel risultato di avere lasciato in mano alle aziende un monte salari che unilateralmente hanno distribuito. Più in generale non si sono affrontati i temi relativi alla prestazione lavorativa quali l orario e la loro distribuzione, i carichi di lavoro e cosi via. Il risultato di tutto ciò è evidente. I salari a mala pena sono stati tutelati dall inflazione e per la verità anche per tutte le categorie e contestualmente abbiamo rinunciato all aumento del potere di acquisto. Due dati cito a conforto di queste affermazioni. In questi anni di politiche dei redditi la redistribuzioni contrattuali censite dall ISTAT registrano una perdita del potere di acquisto superiore all 1% e restano più bassi del 2% all anno degli incrementi di produttività. Inoltre l incidenza del monte salari sul PIL è passata dal 30% nel 90 al Intervento Sinistra sindacale: le proposte per una nuova piattaforma in CGIL 27,5% nel 98; ogni punto vale miliardi l anno. Allora poniamoci due punti di attacco come elementi di svolta nella politica contrattuale. Il primo: rivendicare nei contratti nazionali oltre che gli aumenti legati all inflazione programmata, alcuni punti di produttività registrati come media del settore o comparto. Il secondo: rimuovere dai contratti nazionali le clausole vessatorie che regolano la contrattazione aziendale che oggettivamente ne impediscono l ampliarsi su materie che attengono complessivamente all organizzazione del lavoro. La precarizzazione. Non ostante l enorme precarizzazione del lavoro intervenuta in questi anni, il trend negativo dell occupazione prosegue. Lavori discontinui e precari, associati a bassi salari stanno ormai sconvolgendo socialmente la vita della gente. E ormai urgente aprire una lotta a fondo alla precarizzazione, anche dal punto di vista culturale. Ormai troppe volte sentiamo parlare con molta disinvoltura, anche da alcune aree di sinistra, che bisogna abituarsi ad essere flessibili, a cambiare molte volte nella vita posto di lavoro eccetera. Peccato però che chi teorizza tale prospettiva di solito parla per gli altri e non per sè stesso. Da questo punto di vista a mio avviso occorre difendere l articolo 18 della legge 300 appare decisivo. E l ultimo argine di difesa alla cosiddetta flessibilità in uscita cosi cara a CONFINDUSTRIA ed ai referendari, che altro non è che il licenziamento dei lavoratori a prescindere se sussista o meno la giustificata causa o il giustificato motivo; basta pagare una penale economica ed il gioco è fatto!!. Dobbiamo rivedere complessivamente tutto il sistema incentivante alle assunzioni, indirizzando ingenti risorse a favore del contratto a tempo indeterminato. In sostanza occorre ribaltare la attuale situazione che ha relegato questa forma di assunzione a quote sempre più marginali, fino a farla divenire paradossalmente una forma atipica di avviamento al lavoro. Unità Sindacale. Il bilancio è sconfortante: accordi separati a Milano, Bologna, rottura del sindacato unitario di polizia, scioperi dichiarati separatamente e, ultimo in ordine di tempo, la mancata costituzione del Comitato per il No ai referendum sociali. Ricordo infine che il 3 e 4 marzo oltre 500 compagni e compagne si sono ritrovati a Roma per affrontare, discutere questi temi per lanciarli all insieme della CGIL, senza steccati di appartenenza con l obbiettivo di cambiare rotta, prima che sia troppo tardi. Lettere Pensioni e addizionale IRPEF Nella prossima edizione di Sindacato e Lavoro potete spiegare in parole semplici perchè quest anno dalla pensione INPS ci troviamo decurtati da una trattenuta addizionale regionale Irpeg. La colpa è degli attuali amministratori regionali?. Cerutti M. Borgomanero Ecco la risposta di Antonio Catapano, della segreteria SPI Cgil: La questione che ci è stata posta, non addebitabile agli amministratori regionali, discende dal cosiddetto federalismo fiscale. Abolita nel 97 la quota di contributo per il servizio sanitario nazionale(1% sul reddito personale) che i cittadini versavano allo Stato e che lo Stato trasferiva alle regioni fu istituita, per iniziativa del Governo l addizionale regionale che i cittadini versano direttamente alle regioni a partire del 98. L addizionale è stata determinata applicando l aliquota(che per il 98 ed il 99 era di 0,50% in tutta Italia) al reddito complessivo Irpef al netto dei cosiddetti oneri deducibili (assegni coniuge separato, contributi assicurativi obbligatori, contributo al SSN che è rimasto sull RC auto ecc.). Nel 98 i contribuenti hanno pagato sulla 13 mensilità l addizionale dell intero anno. Nel 99, dietro pressione delle forze sociali che chiedevano di non assottigliare troppo la 13 mensilità, il Governo ha assunto l iniziativa di non fare decurtare la 13 (lavoratori e pensionati l hanno percepita per intero) ed ha disposto che venisse diluito in rate mensili da pagare nel 2000, quanto bisognava pagare nel dicembre 99:è questo il motivo per cui lavoratori e pensionati versano l addizionale Regionale IRPEF mensilmente. Quest anno cambiano di nuovo le regole: rimane la rateizzazione mensile ma ciascuna regione fissa la propria aliquota in una misura non inferiore allo 0,50% e non superiore all 1% del reddito complessivo IRPEF, ovviamente al netto degli oneri deducibili. Nei prossimi anni, ogni Regione, eletto il Presidente direttamente dai cittadini, sarà tenuta a modificare il proprio statuto e sarà libera di applicare l aliquota IRPEF che riterrà opportuna. Dal 99 è stata istituita anche l addizionale Comunale IRPEF che è facoltà dei Comuni applicare o non applicare nella misura di non più dello 0,2% l anno e fino ad un massimo dello 0,50% complessivo nel Il Comune di Borgomanero, virtuosamente, non ha applicato l addizionale comunale, mentre a Novara ed Arona le Amministrazioni hanno deliberato di applicare lo 0,2%. Sindacato e Lavoro

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