Software per la gestione dell'informazione - Prof. Tommaso Gastaldi

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1 Introduzione Ruolo del software quale complemento necessario delle facoltà intellettuali dell'essere umano Il progresso informatico è un fenomeno affascinante che meriterebbe di essere studiato da angolazioni diverse da quelle usuali. Intanto una constatazione che può sembrare banale: con l informatica l uomo è divenuto il Creatore di menti standardizzate. Agli albori della cibernetica le funzioni che un computer poteva svolgere erano alquanto semplici. Oggigiorno i computer svolgono funzioni altamente sofisticate in moltissimi campi applicativi: diremo che dal protomentale la mente degli elaboratori è passato ad uno stato psichico progredito in cui riescono ad eseguire, in modo estremamente veloce, compiti ripetitivi ed applicare alcune variabili predefinite dal Creatore. [Alessandra Cannarsa] Derrick de Kerckhove è tra i principali studiosi che hanno approfondito l argomento delle connessioni tra le tecnologie e la mente umana, investigando le implicazioni determinate dall uso degli strumenti tecnologici sullo sviluppo della psiche e sulla definizione di nuovi modelli mentali, in un approccio che considera i mezzi di comunicazione come tecnologie che, investendo il linguaggio e il modo in cui lo utilizziamo, coinvolgono anche le nostre strategie di elaborazione delle informazioni. [Francesca Pileggi] Secondo McLuhan (1964), infatti, ogni tecnologia è l estensione e il prolungamento del corpo e del cervello dell uomo. L'uomo ha sentito la necessità si creare degli strumenti come i software probabilmente perché è arrivato ad un punto in cui si è reso conto della grande difficoltà di elaborare e memorizzare la grande quantità di dati che caratterizzano i processi della nostra epoca. [Manuela Fava] Facciamo un gioco, proviamo a ricordare questo semplice elenco di numeri di telefono: Maria Teresa Alberto Giuseppe Filippo

2 Bene: sono solo 5 elementi di un potenziale database, adesso che li abbiamo memorizzati, ripetiamoli ad un nostro amico... beh siete sicuri di non aver dimenticato qualcosa? e soprattutto, siete sicuri di poter ricordare questo elenco nel tempo? Questo semplice esercizio dimostra, in modo inequivocabile, come la mente umana pur avendo notevoli capacità cognitive, abbia dei limiti di fronte all'immagazzinamento di brevi e lunghi elenchi di dati, specie nel caso in cui non siano interessanti. [Luciana Zanfino] Si può senz'altro affermare, dunque, che il computer e i software si configurano come potenti alleati della mente umana, in grado di estendere notevolmente le nostre abituali capacità cognitive. [40] Ma se la caratteristica del software è la capacità di immagazzinare una quantità pressoché infinita di dati, oltre che di elaborarli ed eseguire su di essi calcoli e analisi sofisticate, la mente umana è invece dotata di creatività, di intuizione, interpretazione soggettiva e reazione agli imprevisti. La mente umana inoltre, procede per concetti e non per catalogazione o calcolo. E molto interessante la descrizione del loro diverso funzionamento attraverso il gioco degli scacchi. Diversi giocatori si sono confrontati con software di gioco potentissimi vincendo. E questo non perché il giocatore effettua (impossibili) calcoli mentali su tutte le possibili mosse e contromosse, ma compie valutazioni basata su concetti che invece il computer non è in grado di considerare come il vantaggio, l aggressività, l iniziativa, la disorganizzazione dell avversario. Inoltre la macchina è in grado di rispondere con esattezza solo se si trova di fronte ad una situazione che è compresa nel proprio database. L uomo, invece, di fronte ad una situazione nuova, in qualche modo la classifica e reagisce alla situazione imprevista. [Stefania Mastronuzzi] Oggi sono ancora in tanti a dimostrarsi scettici nei confronti della cosiddetta Intelligenza Artificiale, temendo un impoverimento dell immagine dell uomo e dei suoi valori, una sua impotenza di fronte alle sfide della vita. Questo storico dibattito dimostra come, in realtà, troppo spesso gli esseri umani finiscono per diventare vittima delle loro stesse creazioni, cercando di sfidare fino ai limiti del possibile la natura: non bisogna chiedere alla tecnologia di annullare la mente umana, bensì di rappresentare per essa un valido aiuto. [Mariateresa Cascone] 2

3 Documenti Aziendali Il formato ideale per il documento software di relazione aziendale (soggetto a revisioni nel tempo): Presentazioni, relazioni, progetti. La redazione di un report aziendale non è un momento facilmente gestito da dipendenti e manager. L'organizzazione del documento in tutte le sue parti, infatti, è parte intergrante dell'immagine e dello status di un'azienda, entrambi componenti della comunicazione interna. [Luciana Zanfino] Le Organizzazioni sono unità sociali che interagiscono con l ambiente esterno e con esso comunicano. Il panorama aziendale moderno risulta però decisamente mutato rispetto al passato. Importanti cambiamenti organizzativi hanno difatti toccato da vicino il mondo aziendale, soggetto a continue fusioni, incorporazioni, ristrutturazioni e ridefinizioni di business. Questa condizione, assieme alla consapevolezza dell importanza di rendere partecipe della vita aziendale ogni singolo impiegato, ha esplicitato il bisogno di comunicare il cambiamento all interno dell azienda, prima ancora di veicolarlo all esterno. Sono andati così strutturandosi innovativi modelli di organizzazione orientati alla comunicazione, per diffondere in maniera chiara ed impattante notizie, proposte e progetti al personale e agli stakeholders. I format di documento aziendale che meglio rispondono ai moderni dettami del marketing e della comunicazione interna, sebbene siano altamente diversificati, presentano una caratteristica comune: sono accomunati dalle identity guidelines, ovvero da linee guida da seguire per garantire la coerenza di formato sulla base della corporate identity. Quanto trasmesso visivamente o graficamente tramite ogni pezzo di carta pubblicato, dal biglietto da visita alla lettera, dalla pagina pubblicitaria alla newsletter tecnica o commerciale, dalla relazione annuale sull andamento dei profitti, alla pubblicazione dei più disparati report aziendali: è d obbligo un corretto uso dei font aziendali (quando usare quelli con le grazie e senza grazie, il grassetto, corsivo, ecc., dimensioni, stili standard per titoli, titolini, corpo testo, ecc.), uso dei margini e degli spazi, colore Pantone corretto, di modo che tutto sia riconducibile a prima vista ad una determinata azienda. Fondamentale in tal senso è la presenza del marchio logo e del descriptor, elementi base per l immediata riconducibilità del documento all'azienda e ai valori che essa detiene. Anche la nostra università possiede un preciso programma di identità visiva, che è possibile visionare cliccando sul seguente link: Tornando alla comunicazione interna, essa serve principalmente per condividere il progetto organizzativo (la missione e la visione dell'organizzazione), diffondere il know how e organizzare il lavoro. Gli strumenti di comunicazione interna più diffusa sono gli House Organ, le Newsletter, i manuali, operativi, il Fact book/bilancio, le circolari e gli ordini di servizio, i Position paper, la reportistica e i progetti, le relazioni. Le relazioni aziendali riguardanti il fatturato annuo, le politiche adottate, i progetti sposati, o qualunque altro aspetto di interesse per l azienda, debbono essere in primo luogo chiare e 3

4 dettagliate. È preferibile evitare uno stile retorico ed è necessario tenere bene in conto le competenze tecniche e il know how del pubblico di riferimento in modo da confezionare una relazione comprensibile a tutti. La stessa, nel rispetto dei canoni dell identità visiva, sarà impaginata utilizzando il font aziendale, i colori e la formattazione istituzionali, sarà affiancata dal marchio logo e veicolata in formati testuali laddove se ne faccia una diffusione cartacea o tramite mail, oppure in ppt se la stessa dovrà essere presentata da un responsabile ad una riunione così come ad un meeting. I medesimi accorgimenti comunicativi dovranno essere applicati a tutte le tipologie di documenti aziendali. Particolare attenzione va tuttavia ai cosiddetti elementi intangibili della comunicazione, un surplus emotivo che colpisca il fruitore, veicolando la vision e la mission aziendali, e trasmettendo chiaramente il senso di appartenenza al team aziendale e la preziosità del singolo contributo. [Mariangela Vecchiarini] 4

5 Terminologia Statistica e Raccolta dei Dati Riflessioni sulle relazioni tra dati, fatti, informazioni, conoscenza. Interrelazioni, differenze, forme di manipolazione. Dati, informazione e conoscenza: tre termini spesso utilizzati come sinonimi, ma che in realtà, oltre ad essere dotati di autonomia semantica, in ambito aziendale, sono collocati su gradini differenti nella "Piramide del Knowledge Management" - modello gerarchico che sottolinea la stretta interconnessione e interdipendenza dei diversi livelli. [Valeria Agrillo] Il dizionario Garzanti fornisce la seguente definizione di dato: ciò che è conosciuto o accertato (almeno per quello che interessa a noi); per informazione: elemento che consente di avere conoscenza di fatti situazioni ecc. [Giuseppe Cecchini] Il dato (fatto) è un elemento base, una descrizione elementare di una cosa, transazione, avvenimento e altro. L informazione invece riguarda il contesto in cui i dati sono raccolti, la loro codifica e quindi il significato attribuito a tali dati. A partire dallo stesso dato si possono trarre informazioni diverse, quindi risulta fondamentale la corretta codifica di un informazione, per essere il più possibile chiara e comprensibile. [Simona Rauseo] L'informazione consegue al dato e alimenta la conoscenza [Mariarita Marco] La conoscenza è la consapevolezza e la comprensione dei fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso l esperienza o l apprendimento. Rappresenta l autocoscienza del possesso delle informazioni connesse tra loro. L aspetto sostanziale della conoscenza è che mentre l informazione può esistere indipendentemente da chi la può utilizzare, e quindi può in qualche modo essere preservata su un qualche tipo di supporto (cartaceo, informatico, ecc ), la conoscenza esiste solo in quanto esiste una mente in grado di contenerla. Risulta quindi chiaro che il ruolo del comunicatore non è altro che quello di procurarsi i dati dai quali trarre informazioni quanto più possibile oggettive e quindi avere la giusta conoscenza. [Simona Rauseo] 5

6 La conoscenza è un bene riproducibile,accrescibile e vive oltre la memoria dell uomo perché supportata da essa. [Francesca Alessi] Alla base ci sono i dati, materiale grezzo e abbondante dell informazione. Su un gradino più alto c è l informazione, cioè dati selezionati e organizzati per essere comunicati. Poi la conoscenza, cioè informazione rielaborata e applicata alla pratica. Al vertice troviamo la saggezza, conoscenza distillata dall intuizione e dall esperienza. [Giuseppina Brunetti] Senza informazione libera non c'è trasparenza in quanto non c è possibilità di risalire alle fonti e soprattutto di poter sbugiardare un'informazione falsa. Ciò che i nuovi mezzi di comunicazione offrono, in particolar modo Internet, è proprio questa possibilità di andarsi a cercare le informazioni quindi nuovi orizzonti di conoscenza. [Claudia Marconi] E mentre Internet cresce a vista d occhio, il web 2.0 diventa termine di uso comune, i blogs attivi sono decine di milioni, lo UGC (user-generated content) viene adottato da agenzie pubblicitarie, cresce una sempre più evidente e paradossale scollatura fra l immagine aziendale, il brand luccicante venduto sui media e nelle interviste, e la realtà incontrata da chi con la tua azienda ci deve interagire, anche solo per chiedere un rimborso, o una sostituzione. Spesso questa distanza supera di gran lunga l immaginazione più creativa. In televisione, in stampa e sulle riviste la tua azienda appare come un cioccolatino di alto bordo, ambito e desiderato da tutti quelli che contano. In tutti i suoi comunicati ufficiali, nelle pubblicità e nelle press release, la tua azienda perspira professionalità, avanguardia e leadership da tutti i pori. Tutta la strategia di comunicazione verte sul creare una facciata luccicante dove la tua azienda è immodestamente sempre la migliore. Ma nella realtà fisica la facciata, il famoso brand, che hai creato con tanto dispendio di energie e denari, comincia a vacillare. Sempre più spesso, le battutine, i post sui blog, e le facce dei tuoi collaboratori ti hanno fatto intendere che qualcosa sta succedendo di cui non hai ancora capito bene la natura. e la facciata, da fortezza inespugnabile, ha cominciato a prendere le sembianze di un castelletto di carte pronto a crollare al primo soffio di vento. Perché? Le risposte, sono tutte intorno a te. a) I consumatori non sono più un audience passiva. Una volta, quando i mass media la facevano da padroni, e la televisione era il mezzo principale per promuovere nuovi prodotti e servizi, i consumatori erano trattati come bambini un po scemi ai quali dare suggerimenti ed indicazioni utili. Oggi gli stessi bimbi, sono cresciuti e si parlano via chat su Skype dicendosi dove e quale prodotto comprare. I difetti di un prodotto li conoscono e li scoprono on-line prima delle società che producono il prodotto stesso, e spesso costruiscono e distribuiscono on-line soluzioni e rimedi gratuiti che rendono più utili ed affidabili i prodotti di grandi case. b) Da consumatori ad agenti di marketing. Ora, quelli che una volta chiamavamo consumatori, sono individui attivi, informati, e coscienti delle scelte che fanno, in grado di comparare prodotti e marche diverse, e di saper valutare servizi a confronto su criteri di non solo costo. Sono loro che con il loro entusiasmo rendono il tuo prodotto un successo inaspettato e loro che condannano un 6

7 prodotto con milioni di euro di pubblicità al dimenticatoio nell arco di pochi giorni. Sono loro che fanno scelte sempre più frequentemente guidate da interessi ecologici, sociali e comunitari, piuttosto che da desideri mirati esclusivamente a soddisfare il proprio piacere. Ricordalo: sono loro che dettano le mode e che determinano il successo dei tuoi prodotti. c) I media sono cambiati. L era di comunicare a tutti, dall alto in basso, usando il minimo comun denominatore per raggiungere la fetta più grande possibile di possibili lettori/spettatori è finita. Oggi i nuovi media, vengono dal basso Si chiamano blogs, wikis, feed RSS, strumenti di podcasting, web radio ed il live video streaming possono fare tutto quello che fanno i grandi network, senza i costi ed i condizionamenti che gli stessi inevitabilmente comportavano. E a meno che il tuo target audience sia fatto solo da persone che seguono esclusivamente i mainstream media (television, mainstream print and radio) dovrai presto fare i conti anche con loro. [Alessandra Cannarsa] Rapporto tra terminologia statistica e informatica: Record, Unita' statistica, Carattere, Campo (field), Tabella (table), Matrice dei Dati, Tabella di contingenza, Report,... GLOSSARIO TERMINI STATISTICI: Campo di osservazione Ambito della rilevazione definito dal "caso statistico", ossia dalla categoria di enti che hanno lo stesso nome ("nome comune"). Gli enti rientranti nel campo e sottoposti a rilevazione si chiamano unità statistiche. Da esse si distinguono le unità di rilevazione, strumenti prescelti per effettuarla nel modo più soddisfacente. Unità statistiche sono, ad esempio, i censiti, unità di rilevazione le famiglie di censimento, le convivenze, gli individui singoli nei casi speciali, o altro. Unità campionaria Unità che compone un campione. Conviene distinguere questa denominazione da quella di "unità di campionamento", con la quale si intende una delle unità che compongono un aggregato che deve essere sottoposto a campionamento. Unità di rilevazione Unità empirica su cui si basa la rilevazione. Non coincide necessariamente né con l unità che fornisce le informazioni ("unità d informazione"), né con l unità statistica cui, in ultima analisi, si è interessati, ogni volta che essa ne raggruppa più d una ("unità di analisi", "unità di tabulazione"). Nel censimento della popolazione, la famiglia di censimento è una delle unità di rilevazione; se la famiglia è composta di un solo membro, l unità di rilevazione coincide con l unità statistica di analisi, altrimenti si hanno tante unità di analisi quanti sono i membri della famiglia, in corrispondenza di una sola unità di informazione (il capofamiglia). 7

8 Unità di tabulazione Unità di cui, in una tabella, si presenta la classificazione secondo un assortimento di modalità di caratteri. Il nucleo familiare, in un censimento demografico, non è l unità statistica (il censito), né una di quelle di rilevazione, ma una derivazione da una di queste (la famiglia di censimento) attraverso il carattere "relazione col capofamiglia", e costituisce oggetto di classificazione e pubblicazione in tavole specifiche. Unità sperimentale Unità sulla quale si effettua un esperimento statistico. Unità statistica Unità elementare della popolazione statistica. Può trattarsi di una persona fisica (il censito, il dimesso da un istituto di cura), di una persona giuridica (l impresa), di un istituzione (un istituto scolastico), di un evento (un matrimonio, una nevicata) etc. Tabella di contingenza Con riferimento a due variabili qualitative, è la tabella a due entrate (righe, colonne) nella quale sono classificabili le osservazioni di un aggregato statistico. Nella tabella, l elemento nij, all incrocio della riga i e della colonna j, è il numero di unità statistiche che possiedono congiuntamente la modalità i-esima della variabile posta nel senso delle righe e la caratteristica j- esima di quella posta nel senso delle colonne. [ Alessandra Cannarsa] Un Database Management System è un sistema software progettato per consentire la creazione e la manipolazione efficiente di database. I DBMS rivestono una funzione di fondamentale importanza in numerosi campi, dalla contabilità, alla gestione delle risorse umane, dalla finanza fino ai contesti tecnici come la gestione di rete o la telefonia. Un tempo, a causa degli ingenti costi di gestione delle ingombranti e complicatissime apparecchiature hardware, questi software erano a disposizione unicamente delle grandi aziende ed istituzioni, mentre il loro utilizzo ha una diffusione capillare in funzione della crescente necessità di creare report statistici aziendali. La gestione di questi sofisticati software è appannaggio di Informatici e Statistici, i quali per complicare la vita a noi studenti, utilizzano denominazioni differenti per indicare le medesime entità, applicando talvolta sfumature di significato che giustifichino la differenza di nome! Retorica studentesca a parte, passiamo ora al vaglio la terminologia statistica ed informatica, o comunque parte di essa. [ Mariangela Vecchiarini] All interno dei DBMS i dati sono organizzati in database costituiti da tabelle. Le tabelle sono organizzate in una serie di righe e di colonne. Le righe rappresentano, secondo il linguaggio informatico, dei record cioè registrazioni di tipo individuale. Questi elementi vengono definiti dagli statistici unità statistiche o entità. Nelle colonne avremo invece i campi o i field, cioè attributi o variabili per gli statistici. La coppia attributo identità definisce un valore che per gli informatici prende il nome di misura mentre per gli statistici quello di modalità. La matrice dei dati può essere definita come l insieme dei caratteri e delle unità statistiche osservate. Da questa matrice è possibile passare alla tabella di contingenza o di associazione; in esse 8

9 si riportano frequenze congiunte tra più variabili. Queste tabelle rappresentano per gli statistici dei punti di partenza; per gli informatici invece costituiscono dei report. [Laura Rotatori] Le tabelle di contingenza sono tabelle utilizzate in statistica per rappresentare e analizzare le relazioni tra due o più variabili. In esse si riportano le frequenze congiunte delle variabili. Generalmente le tabelle comprendono dati nominali raggruppati in categorie. Il caso più semplice implica due variabili casuali dicotomiche: le righe della tabella rappresentano i risultati di una variabile e le colonne i risultati dell'altra, i numeri all'interno della tabella sono le frequenze di una particolare combinazione di categorie. Il report aziendale è uno strumento che consente di valutare, attraverso le informazioni, lo stato di salute di una qualsiasi società di capitali o di persone. Esso è costituito da due elementi fondamentali, che sono: - dimensioni: sono i caratteri che si misurano sulle unità statistiche; essi costruiscono la parte del report che non cambia. Di solito quando si considera un report si cerca di non considerare più di due dimensioni, per permettere all interessato di ottenere maggiori informazioni sul carattere che ha scelto di studiare. - misura: un elaborazione calcolata su unità statistiche; essa costituisce la parte quantitativa del report che deriva dall aggregazione della matrice di dati (come la somma dei soldi spesa di un cliente). Per costruire un report è necessario considerare le relazioni che s instaurano tra le diverse tabelle al fine di riunificare l informazione. In realtà il report è un documento aziendale che viene visualizzato da tutti gli stakeholders, interni ed sterni dell azienda. [Gabriella Fabrizio] Formalizzazione dei concetti statistici di base: Unità,Caratteri, Classificazione, Matrice dei dati, Dimensioni,Funzioni di aggregazione, Misure, Spazio delle variabili, Cubo multidimensionale Un collettivo statistico ( persone, oggetti, transazioni, ecc.) è costituito da unità statistiche. Per ciascuna unità statistica si possono rilevare k caratteri, ottenendo dunque altrettanti k valori. Inserendo tali rilevazioni all'interno di una tabella otterremo una matrice di dati, la quale rappresenterà appunto la realizzazione dei k caratteri su una stessa unità. I k caratteri possono comprendere un range dei valori che può assumere ( per esempio, se il carattere è "nome", il range sarà l'insieme dei nomi possibili: "marco, luca, stefano,ecc." ): questi vengono definiti come Modalità del carattere. Tali modalità possono essere formate da caratteri quantitativi ( discrete continue e sempre ordinabili) oppure da caratteri qualitativi (discrete sconnesse o ordinate). Nel momento in cui all'interno della matrice di dati avremo più valori per una unità, bisognerà aggregare i valori attraverso quella che viene definita Funzione di aggregazione. 9

10 [Alessandra Fanigliulo] Unità L'oggetto dell'osservazione di ogni fenomeno individuale che costituisce il fenomeno collettivo `e detto unità statistica. Carattere fenomeno oggetto di studio, le cui diverse manifestazioni, dette modalità, vengono rilevate o misurate sulle singole unità che costituiscono la popolazione. Classificazione Il termine viene utilizzato per varie attività che si possono ricondurre alla gestione delle conoscenze. Le attività di classificazione hanno il fine di organizzare le entità del dominio in esame, la collocazione delle entità nei diversi contenitori si basa sulla individuazione di differenze di rilievo tra le entità stesse, cioè su processi di distinzione. Matrice dati Consiste in un insieme rettangolare di numeri o più in generale di caratteri, dove in riga abbiamo le unità statistiche ed in colonna le variabili; in ogni cella derivante dall'incrocio tra riga e colonna abbiamo un dato, ossia il valore registrato per una particolare variabile ed un particolare caso. Dimensione Attributo strutturale di un cubo, ovvero una gerarchia organizzata di categorie (livelli) che descrivono i dati della tabella dei fatti. Funzione di aggregazione Funzione che esegue un calcolo su una colonna in un set di righe e restituisce un unico valore. Aggregazione Tabella o struttura contenente dati precalcolati per un cubo. Cubo Set di dati organizzati e riepilogati in una struttura multidimensionale definita da un set di dimensioni e misure. Ruolo del cubo Raccolta di utenti o gruppi con le stesse autorizzazioni di accesso al cubo. In un cubo, set di valori, in genere numerici, basati su una colonna della tabella dei fatti del cubo stesso. Misura Le misure sono i valori su cui si basano l'aggregazione e l'analisi. Aggregate functions Forniscono informazioni statistiche relative ad un set di records (domain). Per esempio, e` possibile utilizzare una aggregate function per contare il numero di records di un recordset, oppure calcolare il valore medio dei valori di un particolare campo. [Veccari Ilaria, Silvia Perna] 10

11 Elementi teorici e strutturali del report: Dimensioni, Misure, Aggregazione, funzioni di aggregazione. Il Report Aziendale aggrega, in un unico documento, tutte le informazioni indispensabili per esaminare in modo dettagliato la situazione economica, finanziaria e societaria di qualsiasi impresa italiana, per valutare rapidamente la solidità patrimoniale di fornitori, clienti e concorrenti e per mantenere sotto controllo i rischi di credito e commerciali. Grazie all'accesso alle fonti pubbliche di tutto il territorio nazionale (Camere di Commercio, Tribunali e Uffici di Pubblicità Immobiliare), il Report Impresa integra: * i dati identificativi del soggetto richiesto. * per le società di capitali, i dati sintetici di bilancio su fatturato, valore della produzione e numero di dipendenti. * i codici RAE (Ramo di Attività Economica) e SAE (Settore di Attività Economica) * l'elenco dei soci e degli esponenti d'impresa e le loro cariche in altre società. * i protesti su sede ed esponenti d'impresa. * le informazioni pregiudizievoli su sede ed esponenti d'impresa. * l'elenco delle società controllate e collegate. * le informazioni sulla sede e sulle unità secondarie. * le procedure concorsuali in atto * gli abstract delle notizie pubblicate da oltre 130 quotidiani nazionali, regionali e locali sull'impresa. * il rating, che consente di avere immediatamente un quadro generale dell'affidabilità di un'impresa. * a richiesta, i Bilanci Riclassificati, per conoscere il reale stato economico delle società di capitali e per contestualizzarne le performance all'interno del settore d'appartenenza. [Francesca Pileggi ] I sistemi di reportistica, sono un ambito dei sistemi informativi e si occupano di fornire supporto alle decisioni strategiche di un organizzazione. Un report informativo è un documento agile e centrato su dati interessanti per il soggetto a cui è diretto, è costituito da visualizzazioni tabellari e grafiche. Quando si conoscono di un report più dimensioni di analisi è possibile raccogliere e rappresentare i dati in un ipercubo informativo, in cui ogni componente di un dato è rappresentata su una dimensione spaziale, studiando così le dipendenze di queste dimensioni. E possibile visualizzare tale ipercubo informativo sottostante al report disaggregandolo secondo le componenti di estrazione. Oltre alle dimensioni, e alla misura, ogni report ha: 11

12 - Aggregazioni: aggregazione di dati che permette una visione congiunta di dati e informazioni - Le funzioni aggregate: permetto di supportare le funzionalità del provider di dati. Al fine di evolvere verso documenti maggiormente informativi, gli strumenti informatici si sono dotati di alcune tecniche di visualizzazione per facilitare l analisi dei dati Tecniche note nella visualizzazione dei report sono: - Drill-down: (dal termine anglosassone che esprime l azione di perforare un terreno) si intende la possibilità - una volta visualizzato il dato complessivo relativo ad una dimensione gerarchizzata di analisi di esplorare tutta la gerarchia. Un classico esempio di dimensione gerarchizzabile è quella temporale: il dato annuale può essere esplorato per sottoreport che visualizzano gli aggregati mensili e questi ultimi possono essere - a loro volta - disaggregati secondo i dati giornalieri. - Slice & Dice (dall inglese, il termine si riferisce nel complesso all operazione di divisione di una torta) si intende la possibilità di restringere l analisi solo ad alcune delle occorrenze delle dimensioni e solo ad alcune delle dimensioni proposte. È possibile nell esempio visto sopra, esplorare le vendite annuali solo di alcune regioni e di queste regioni solo di alcune città. I dati visualizzati si riferiranno unicamente alle occorrenze selezionate. [Chiara Pellicciotta] Le funzioni di aggregazione eseguono un calcolo su un set di valori e restituiscono un valore singolo. Vediamo in che senso. La dimensione di un report si riferisce ad uno spazio K- dimensionale in cui si collocano le unità statistiche, è una forma di visualizzazione geometrica. Nel momento in cui più unità presentano le medesime modalità in più caratteri, sarà possibile aggregarle mediante una funzione che vada a sintetizzarle per poterle poi rappresentare in una semplice matrice di dati. La funzione di aggregazione è detta "misura", per ricondurre il tutto ad uno schema matriciale, io opero una misurazione di ciascuna modalità, per l appunto metto in atto una sintesi, una aggregazione. Nei database, le funzioni di aggregazione più diffuse sono Count, Sum, Avg, Min, Max. Vediamo di cosa si tratta, illustrando un semplice esempio pescato dal web: COUNT Restituisce il numero di righe che soddisfano la condizione specificata nella clausola WHERE. Vediamo un esempio: voglio conoscere il numero di impiegati che appartengono al dipartimento produzione SELECT COUNT (*)FROM IMPIEGATOWHERE DIPARTIMENTO = 'PRODUZIONE'; Risultato--> 2 SUM Questa funzione somma tutti i valori di una colonna, vediamo un esempio: voglio ottenere la somma di tutti gli stipendi 12

13 SELECT SUM(STIPENDIO)FROM IMPIEGATO; Risultato-->L La funzione SUM opera soltanto con i numeri, se viene applicata a un campo non numerico, si ottiene un messaggio di errore. AVG (average) Calcola la media aritmetica dei valori di una colonna. Vediamo un esempio: voglio conoscere lo stipendio medio della tabella IMPIEGATO. SELECT AVG(STIPENDIO)FROM IMPIEGATO; Risultato--> L La funzione AVG opera soltanto con i numeri. MAX Questa funzione serve a trovare il valore massimo di una colonna. Per esempio vogliamo sapere a quanto ammonta lo stipendio maggiore. SELECT MAX(STIPENDIO)FROM IMPIEGATO; Risultato-->L La funzione MAX opera anche con i caratteri. MIN Questa funzione opera in modo analogo a MAX, ad eccezione del fatto che restituisce il valore minimo di una colonna. Per trovare il minimo stipendio della tabella IMPIEGATO si usa la seguente espressione: SELECT MIN(STIPENDIO)FROM IMPIEGATO; Risultato-->L La funzione MIN opera anche con i caratteri: la stringa AAA è minore della stringa BB. L'obiettivo di un Sistema di Reportistica all'interno di una organizzazione è quello di documentare in maniera dettagliata ed anlitica le attività di preminente interesse: questo patrimonio informativo deve essere sempre aggiornato e corretto secondo un'univoca prassi organizzativa che lo tuteli da lacune ed incongruenze. I Sistemi di Reportistica vengono sviluppati in ambiti aziendali complessi che hanno previsto una soluzione di Datawarehouse. Una delle finalità di un processo di Datawarehouse è proprio quella di strutturare un contesto informativo hardware e software capace di rispondere alle esigenze dello scenario organizzativo nel senso più ampio possibile. In tali contesti si hanno coerenza e consolidamento dei dati, velocità nell accesso alle informazioni e 13

14 supporto per l analisi delle stesse. Con l'aumentare della mole di dati a disposizione di una organizzazione i vantaggi di un'elaborazione centralizzata dei documenti si palesano nei tempi di esecuzione dei singoli report: la particolare configurazione hardware delle postazioni su cui vengono materialmente ospitate le risorse del sistema permette l'ottimizzazione delle richieste al sistema e ne diminuisce il carico di attività rispetto alla situazione in cui singoli utenti ricercano informazioni individualmente. La standardizzazione dei documenti consente inoltre - secondo l'approccio all'informazione come bene aziendale - una distribuzione ottimale delle conoscenze ed una visione dell'attività più conforme e concorde fra le varie funzioni dell'organizzazione, di continuo aggiornata sulla base della disponibilità della fonte dei dati. Vediamo schematicamente le fasi di sviluppo di un sistema di reportistica : 1)Identificazione delle Esigenze Informative e di Visualizzazione 2)Identificazione del Contesto Informativo e delle Fonti 3)Identificazione della Configurazione del Sistema Hardware/Software 4)Fase di Integrazione Hardware/Software delle Risorse Informative 5)Preparazione del Report 6)Validazione del Report 7)Fase di Collaudo del Sistema 8)Fase di Esercizio del Sistema di Reportistica 9)I Sistemi di Reportistica - integrati in progetti di Business intelligence - permettono all'utente finale di disporre di una serie di funzionalità in aggiunta ai report veri e propri 10)Metadati (una descrizione dei dati, così da assicurarne la comprensione) 11)Analisi di tipo tradizionale statistico 12)Rappresentazione con GIS (Sistema informativo geografico) 13)Esecuzione di Script personalizzati con linguaggi di basso livello 14)Uso di Componenti Web Architettura di un sistema di reportistica: Si parla di Architettura di Sistema_client/server di un Sistema di Reportistica informatizzato se esso è funzionalmente strutturato in modo da conservare in un singolo Repository - un Dominio, logicamente associato al Server - i documenti prodotti rendendoli accessibili dalle postazioni Client dei fruitori. La funzione di centralizzazione può essere prevista da architetture complesse ed integrate all'interno di Reti e può prevedere differenti livelli di autorizzazioni e di relativa operatività sul sistema (utenti amministratori, utenti visualizzatori, utenti modificatori e creatori di nuovi documenti, etc..). La fruizione dei documenti finali può essere allargata anche agli utenti di una comunità più ampia. Più in generale, sempre più spesso i siti di Enti ed Istituzioni possono prevedere Sistemi di Reportistica via web che permettano da un lato di documentarne le attività, dall'altro di rendere disponibili dati di sintesi per approfondimenti tematici. I documenti - una volta strutturati e prodotti - vengono resi disponibili alla visualizzazione da parte degli utenti e da questi possono essere salvati sulla postazione locale. Laddove il sistema lo preveda e lo permetta il singolo 14

15 utente può a sua volta modificare il documento salvato e renderlo fruibile reinviandolo al repository. Il sistema può mantenere traccia delle variazioni e dei relativi autori e assicurare che il documento sia aggiornato in conseguenza a nuovi caricamenti di dati sui sistemi alimentanti. [Mariangela Vecchiarini] Multidimentional Cube, Slice & Dice, Roll Up, Drill Down, Filtering. Un report informativo è un documento costituito da una combinazione sinottica di tabelle e grafici che presentano le misure di rilievo per i vari fenomeni analizzati, disaggregate e destrutturate secondo specifiche esigenze. Tali misure valgono come indicatori delle attività aziendali e costituiscono una base comune per le analisi successive. I Sistemi di reportistica costituiscono un ambito dei Sistemi informativi, la cui applicazione risulta al giorno d oggi particolarmente diffusa ed affermata. La funzione principale cui sono chiamati ad adempiere è quella di fornire un valido e fondato supporto informativo alle decisioni strategiche di una organizzazione. Il report è incentrato sui dati di interesse della figura aziendale cui è diretto e il fenomeno che esso prende in considerazione, è analizzato secondo più dimensioni. Si parla in tal senso di Ipercubo informativo, o cubo multidimensionale. Questo viene disaggregato secondo le componenti di estrazione e visualizzato. L'ipercubo informativo è una raccolta di dati di cui si conoscono più dimensioni di analisi. Ogni componente di un dato è rappresentata su una dimensione spaziale del cubo. Spesso si fa riferimento al cubo indipendentemente dal numero di dimensioni. Difatti è possibile associare la rappresentazione di una tabella a doppia entrata ad un ipercubo informativo bidimensionale. Vediamo un esempio: Inizialmente può essere descritto uno spazio informativo a tre dimensioni e perciò con tre assi. Al suo interno vogliamo rappresentare lo spazio delle vendite di un'attività per: 1)Ambito Regionale (prima dimensione informativa) 2)Settore Merceologico (seconda dimensione informativa) 3)Ambito Temporale (terza dimensione informativa). Ogni punto dello spazio così costituito rappresenta una misura delle Vendite per le dimensioni informative considerate. Analogamente ogni cella del cubo rappresenta il valore assunto all'intersezione delle occorrenze delle dimensioni scelte, ed in questo senso esso può essere visto come l'oggetto di un'analisi statistica di tipo multivariato. Aggiungendo una nuova dimensione di analisi, ad esempio il Punto Vendita, si otterrebbe uno spazio quadri-dimensionale e analogamente un ipercubo a 4 dimensioni. Torniamo ora ai report, prendendo in considerazione le tecniche di visualizzazione. Al fine di evolvere verso documenti maggiormente informativi, gli strumenti informatici si sono dotati di 15

16 alcune tecniche di visualizzazione per facilitare l'analisi dei dati. Tecniche note nella visualizzazione dei report sono: [Mariangela Vecchiarini] Drill-down: ("perforare un terreno") si intende la possibilità - una volta visualizzato il dato complessivo relativo ad una dimensione gerarchizzata di analisi, di esplorare tutta la gerarchia. Un classico esempio di dimensione gerarchizzabile è quella temporale: il dato annuale può essere esplorato per sottoreport che visualizzano gli aggregati mensili e questi ultimi possono essere a loro volta disaggregati secondo i dati giornalieri. Slice & dice: ("dividere una torta") si indica la possibilità di restringere l'analisi solo ad alcune delle occorrenze delle dimensioni e solo ad alcune delle dimensioni proposte. È possibile nell'esempio visto sopra, esplorare le vendite annuali solo di alcune regioni e di queste regioni solo di alcune città. I dati visualizzati si riferiranno unicamente alle occorrenze selezionate. [Mariangela Vecchiarini] e [Silvia Perna] Slice: è l'operatore che permette di vedere il cubo trasversalmente (letteralmente "a fette"), fissando un valore per almeno una delle dimensioni e analizzando i dati relativamente a tutte le altre, cioè concentrando l'attenzione su un ipercubo dimensionale (n-1) del cubo n-dimensionale (si parla di "contrazione dimensionale"). Dice: letteralmente "ruotare" è l'operatore per cui, fissato un intervallo su ciascuna dimensione, si analizza una riduzione volumetrica, senza contrazioni del numero di dimensioni. [Valeria Agrillo] ROLL-UP: Letteralmente, significa arrotolare o alzare. Tecnica che induce ad un aumento nell' aggregazione dei dati, eliminando un livello di dettagli da una gerarchia. Per esempio, si supponga che l' utente stia visualizzando gli incassi mensili degli anni '03 e '04 per ciascuna regione del cliente; qui effettuare un rull-up vuol dire eliminare il dettaglio sui singoli mesi per visualizzare gli incassi trimestrali complessivi per ciascuna regione. Il roll-up puo portare anche alla riduzione della dimensionalità del risultati passando cosi da una tabella multidimensionale a una bidimensionale. In sintesi l operazione di roll-up può essere di due tipi: 1. Il primo tipo consiste nell applicare una funzione aggregata (aggregating functions) 2. Il secondo tipo consiste nell eliminazione completa di una dimensione (dimension measures) [Marianna Macrina] Filtering: tecnica attraverso la quale si filtrano i dati attraverso l'utilizzo di un algoritmo. Ad 16

17 eesempio, si possono usare tecniche di filtering per individuare la posta spam nella nostra casella elettronica. [Manuela Fava] Il web come canale di comunicazione 17

18 Classificazione dei software web per la comunicazione delle informazioni (Social Networking, Newsgroup, Forum, Blog,... etc) Per canale di comunicazione nella teoria dell'informazione s'intende il supporto materiale che serve alla comunicazione dei messaggi. La Comunicazione Mediata dal Computer o CMC, è una branca di studi che si occupa di come le tecnologie a base informatica, in particolare i computer, abilitano peculiari forme di comunicazione a distanza fra gli esseri umani. Si parla di comunicazione mediata dal computer quando, usando un computer, è possibile avviare e sostenere uno scambio comunicativo a distanza, in modalità grafica o testuale, sincrona o asincrona, attraverso una rete telematica fatta da due o più computer (come la rete Internet). [Alessandro Condemi] Varie tipologie di canali di comunicazione: Oggi in rete possiamo trovare varie tipologie di canali di comunicazione che permettono a tutti gli utenti, in tempo ristretto, di poter interagire in uno spazio virtuale molto ampio. Tra i canali di comunicazione troviamo: è un servizio internet grazie al quale chiunque può inviare o ricevere messaggi in tempo reale. Blog: è un diario in rete che permette a chiunque di creare un proprio sito in cui pubblicare storie, informazioni, opinioni in completa autonomia. Newsgroup: è un gruppo di discussione in uno spazio virtuale creato su una rete di server interconnessi. L accesso a queste aree tematiche avviene per mezzo di programmi chiamati news clients. Forum: indica una struttura informatica contenente discussioni e messaggi scritti dagli utenti. E in un certo senso una comunità virtuale, in cui gli utenti, spesso abituali, affrontano e discutono specifiche tematiche. Non tutti i forum sono a libero accesso, molti infatti richiedono una registrazione. Chat: il termine chat deriva dall inglese chiacchierata, si riferisce a degli spazi virtuali (chatroom) in cui l utente dialoga in tempo reale, permette di mettersi in contatto con chiunque, generalmente in forma anonima. Offre un ampia gamma di servizi sia telefonici che messaggistici. Tra i vari tipi di chat i più usati sono: MSN Live Messenger, Skype, Yahoo! Messenger. Homepage: letteralmente pagina di casa, è solitamente la prima pagina di un sito web. Social Network: rete sociale consiste in un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro. Condivisione contenuto: esistono degli spazi virtuali che consentono la condivisione di materiali (foto, video) tra gli utenti. 18

19 [Simona Rauseo] Nell'era del Web 2.0 i canali di comunicazione si adeguano all'imponente novità apportata da questo nuovo modo di intendere il web: la bidirezionalità. I nuovi canali di comunicazione diventano una piattaforma capace di contenere informazioni personali e di mettere in condivisione i saperi. Gli utenti non sono più fruitori passivi ma interagiscono producendo a loro volta contenuti. [Luciana Zanfino] Lo sviluppo delle nuove tecnologie oltre che contribuire al miglioramento della vita dell'uomo, ha reso possibile la realizzazione di una serie di canali di comunicazione software dotati di un qualcosa in più rispetto ai canali di comunicazione tradizionali: blog, home page, newsgroup, community, chat, forum, , sharing, e-commerce sono gli strumenti a disposizione del comunicatore di oggi, sia esso cliente, azienda o semplicemente soggetto che vuole interagire con il mondo web. I nuovi strumenti, caratterizzati da un alto livello di interattività, consentono all'individuo di comunicare, informarsi, conoscere, condividere, acquistare, insomma condurre una vera e propria vita parallela nella realtà del www e sono alla base di un fenomeno che vanta ampia diffusione negli ultimi anni, noto come "social networking". Caso particolare di utilizzo delle tecnologie come strumento di relazione sociale, esso rappresenta una nuova forma organizzativa, in italiano indicata come "rete sociale". Si tratta di forme di interazioni on line che si strutturano a partire dalla somma e dall'intersezione degli ego-network degli utilizzatori. L'intero sistema, cioè, si basa sul tessuto di "amicizie" dei propri utenti, reso pubblico e accessibile ai propri amici. [Valeria Agrillo] I software potenziano la mente umana e fagocitano le distanze spazio-temporali. Sono straordinari propulsori della socializzazione, variegate declinazioni della libera comunicazione, della possibilità di esprimere se stessi e le proprie opinioni. Sono le vene nelle quali scorre il virus della informazione veloce e senza vincoli, uno strumento nelle mani di tutti e nel concreto di nessuno. I blog sono diari liberati da lucchetti ed esposti al mare magnum dei web navigatori. I social network sono affollate piazze, punti di ritrovo di conoscenti e non, grazie ai quali è possibile rintracciare amici lontani e condividere contenuti multimediali di ogni tipo. La conoscenza viaggia veloce nelle mailing list e nei news group, aggiornando in tempo reale gruppi di persone che condividono interessi, sogni e passioni. Ogni persona può lasciare una traccia del proprio pensiero nei forum, proponendo spunti di riflessione o sviluppando quelli altrui. È bene sottolineare però che queste immense arene della comunicazione digitale sarebbero terribilmente vuote e inutili se a riempirle non fossero le voci e i pensieri di tutti noi, che creiamo e alimentiamo la web realtà. [ Mariangela Vecchiarini] Il Software per la creazione di pagine web personali: una review. 19

20 L'home page è la pagina principale che ci appare davanti nel momento in cui noi accediamo ad un sito web. Al giorno d'oggi non è più necessario utilizzare direttamente il linguaggio html per realizzare una pagina web, e inoltre è possibile aprirsi un sito personale su internet a costi bassi, se non gratis, tramite l'utilizzo di alcuni strumenti di software. Il più utilizzato tra questi software è frontpage, appartenente al pacchetto office della microsoft. Questo editor è molto utilizzato perchè ha template propri, al posto dei CSS, semplici e automatizzabili., include un sistema di navigazione automatica che crea pulsanti animati per le altre pagine. Altro programma molto utilizzato è Dreamweaver, nasce come editor visuale nel 1997 ed è utilizzato anche a livello professionale perchè genera un codice corretto e pulito. Altri editor per la creazione di siti web sono NVU, utilizzato soprattutto per il sistema operativo LINUX; o KOMPOZER, nato dall'evoluzione di NVU. [Sara Faieta] Ma i navigatori meno esperti della rete riconosceranno in "Web-log", per gli amici semplicemente "blog", cioè "traccia su rete", un termine forse più comune. Questo nasce nel dicembre del 1997, località Usa, quando un simpatico signore di nome John Barger comunica ad alcuni gruppi di discussione la sua iniziativa: scrivere un diario pubblico sul web (avvalendosi del software ideato dallo statunitense Dave Winer) in cui raccogliere le proprie considerazioni sulla navigazione on line, giorno per giorno. Da lì il fenomeno si estende a macchia d'olio fino ad arrivare anche in Italia nel Possiamo distinguere due grandi aree di interesse per i blogger: il diario personale e la pubblicazione di notizie. l'interpretazione di questo spazio è soggettiva, non esistono regole che determinano un utilizzo preciso. Esistono piattaforme ad hoc per la creazione di un blog. [Valeria Agrillo] Come iniziare? Digitate e seguite le istruzioni! [Manuela Fava] Nozione di Accessibilità (in senso tecnico, nella terminologia del web) Ormai da qualche decennio stiamo assistendo ad un esponenziale aumento dell offerta dei servizi Web con nuove proposte, variegati progetti e attività dai più svariati e bizzarri contenuti. Essendo però internet oramai usufruito da tutta la popolazione, il grande problema che si presenta di fronte a questa moltitudine di informazione, è proprio la sua accessibilità. [Alessia Giammarinaro] Difatti il Web è un patrimonio comune, nessuno deve sentirsi escluso. [Silvia Gallo] 20

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