NURSING APPLICATO ALLA CARDIOVERSIONE ELETTRICA
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- Fausta Conti
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1 D.A.I.O.R.T Direzione Assistenza Infermieristica Ostetrica Riabilitativa e Tecnica Dipartimento per le Malattie dell Apparato Gruppo di Lavoro CPSE Coordinatore: Antonella Astorino CPSI Coordinatore: Tatiana Vizzi CPSI: Giuseppe Buonsanto CPSI: Laura Casamatta CPSI: Michela Palombo Per competenza medica: Dott. Cesare Greco Per competenza medica: Dott. Mauro Martin
2 INDICE Introduzione Oggetto Scopo della procedura Campo di applicazione Operatori coinvolti Matrice delle responsabilità Sequenza di azioni prima della procedura Sequenza di azioni durante la procedura Sequenza di azioni dopo la procedura Complicanze Bibliografia Allegati : >> 03 >> 03 >> 03 >> 03 >> 04 >> 04 >> 05 >> 06 >> 07 >> 07 >> 08 >> 09 Consenso informato a cardioversione elettrica (Allegato 1) Check list di preparazione a cardioversione (Allegato 2) Posizionamento delle piastre (Antero laterale o Antero posteriore) Gruppo di lavoro: REDATTO CPSI Coordinatore: Antonella Astorino CPSI Coordinatore: Tatiana Vizzi CPSI: Giuseppe Buonsanto CPSI: Laura Casamatta CPSI: Michela Palombo Dott. Mauro Martin Dott. Cesare Greco Griglia di approvazione Direttore di Dipartimento Coordinatore D. A. C. Direttore D.A.I.O.R.T. Dott. Alessandro Boccanelli Dr.ssa Emanuella Colelli Dott. I. Camicioli DIFFUSIONE Infermieri, medici DAC 2
3 Introduzione La Cardioversione elettrica esterna (nota anche come D.C. shock, Direct Current ) 1 è una semplice procedura in cui una scarica elettrica è applicata al cuore per convertire un ritmo anomalo nel normale ritmo cardiaco. E il trattamento di prima scelta nelle situazioni emodinamicamente instabili e nella Fibrillazione Atriale persistente, consiste nella somministrazione, attraverso il torace, di una corrente elettrica di brevissima durata, così da interrompere l'attività elettrica anomala del cuore (ripristino del ritmo sinusale). La maggior parte delle Cardioversioni elettive, cioè non urgenti, si eseguono per trattare la Fibrillazione Atriale o il Flutter Atriale, disturbi del ritmo benigni che hanno origine nelle camere alte (atri) del cuore. La cardioversione è impiegata anche in situazioni di emergenza per correggere aritmie rapide (tachicardie) quando si associano a sensazione di mancamento, ipotensione, dolore toracico, difficoltà di respiro o perdita di coscienza. La cardioversione elettrica viene effettuata con un apparecchio chiamato defibrillatore. Oggetto Le competenze infermieristiche pre intra - post cardioversione elettrica. Scopo della procedura Standardizzare, mediante una sequenza logica di azioni, i comportamenti degli operatori sanitari da adottare in caso di cardioversione elettrica. Campo di applicazione La procedura viene applicata da tutti gli operatori sanitari medici ed infermieri ogni qualvolta un paziente necessiti di cardioversione elettrica per correggere un aritmia
4 Operatori coinvolti C.P.S.Infermieri, Dirigenti Medici Cardiologi, Dirigenti Medici Anestesisti e Coordinatori dell assistenza Infermieristica. Matrice di responsabilità Azione Responsabilità Cardiologo Anestesista Infermiere Coordinatore Somministrazione del consenso informato R C I Somministrazione del consenso informato all anestesia Preparazione del materiale R C I R Preparazione del paziente R Posizionamento del paziente C C R Esecuzione e registrazione dell E.C.G. C R Monitoraggio dei parametri vitali C R Esecuzione dell anestesia / sedazione R C Esecuzione della procedura R C C I Esecuzione del risveglio R C Esecuzione dell E.C.G. post procedura C R Riordino del materiale R Disponibilità dei materiali C R R = Responsabile / C = Coinvolto / I = Informato 4
5 Il Dirigente Medico Cardiologo Sequenza di azioni prima della procedura Il Dirigente Medico Anestesista L infermiere Informa verbalmente in modo esaustivo il paziente sulle finalità, benefici e complicanze della cardioversione elettrica, illustrando come si svolgerà la procedura in ogni sua fase; verifica la comprensione del paziente e somministra il consenso informato. (Allegato 1) Prende visione dell ECG a 12 derivazioni. Informa il paziente sui rischi dell anestesia; verifica la comprensione del paziente e somministra il consenso informato alla anestesia estratto dall ADT. Informa il paziente sulla preparazione da eseguire e risponde ad eventuali domande; verifica che il paziente abbia firmato il consenso alla procedura; verifica che il paziente abbia osservato il digiuno; posiziona un accesso venoso periferico del calibro di almeno 18G ed inizia ad infondere Soluzione salina allo 0,9% 500cc; rimuove gli indumenti che ricoprono il torace; verifica che il paziente abbia rimosso i monili ed eventuali protesi dentali; esegue la tricotomia del torace e della schiena se necessario; compila la check list pre-operatoria (Allegato 2); fa assumere al paziente la posizione supina; rileva i parametri vitali (PA,FC,SaO2); esegue un elettrocardiogramma a 12 derivazioni pre cardioversione. collega l unità respiratoria manuale all erogatore dell ossigeno; rimuove la testata del letto; verifica la presenza e funzionamento dell aspiratore. Verifica la presenza e completo allestimento del carrello dell emergenza 2 per l eventuale rianimazione cardiopolmonare; posiziona le piastre monouso adesive sul torace e sul dorso del paziente e gli elettrodi del defibrillatore (necessari per la sincronizzazione). (Allegato 3) 2 Documento interno/ DMPO ;09 febbraio 2010 pubblicato su intranet Aziendale: 5
6 Il Dirigente Medico Cardiologo Sequenza di azioni durante della procedura Il Dirigente medico Anestesista L infermiere Decide l energia con cui dovrà essere erogato lo shock, la comunica all infermiere che imposta e carica il defibrillatore. Comunica ad alta voce di ALLONTANARSI (Via io via tu via tutti) e spinge il pulsante per erogare la scarica elettrica; Per nessun motivo si deve toccare il letto o il paziente durante l erogazione della scarica elettrica. controlla sul monitor del defibrillatore se il ritmo cardiaco è tornato normale, in caso contrario si ripete la procedura dal principio aumentando i joule da erogare. Induce l anestesia / sedazione; assiste la respirazione in maschera con l Unità respiratoria manuale. Collega il cavo del defibrillatore alle piastre monouso, accende l apparecchio e posiziona la manopola del defibrillatore sulla scritta DEFIB, inserisce l apparecchio in modalità sincrono premendo il tasto SINC e verifica che vi sia un adeguato riconoscimento dell onda R del QRS. Sopra ogni onda R comparirà l indicatore di SINCRON quindi imposta i joule su indicazione medica utilizzando le frecce per aumentare per diminuire l energia. Avvisa i collaboratori che intende caricare il defibrillatore e preme il pulsante CARICA sul pannello frontale del defibrillatore (in caso si utilizzino le piastre manuali il tasto è presente anche sull impugnatura della piastra dell apice). 6
7 Sequenza di azioni dopo la procedura Il Dirigente Medico Cardiologo Il Dirigente medico Anestesista L infermiere Prende visione dell E.C.G. post cardioversione. Valuta la Dimissione dopo 4 8 ore di osservazione, in caso di instabilità o complicanze è necessario il ricovero nel reparto di degenza per un periodo più lungo di osservazione ed accertamenti Prende visione dei parametri vitali, procede al risveglio valutando lo stato di coscienza e la reazione del paziente. Ripristinato il ritmo sinusale esegue un elettrocardiogramma a 12 derivazioni standard e rileva i parametri vitali ogni ½ ora per le prime due ore; monitorizza la saturazione (per circa 1h); permette la mobilizzazione libera del paziente dopo 1h; al termine rimuove l infusione di soluzione salina allo 0,9%, lasciando in situ l accesso venoso, fino al momento della dimissione. procede al riordino ed al rifornimento dei presidi Complicanze 3 Raramente può capitare che la cardioversione peggiori un aritmia o ne provochi altre potenzialmente più pericolose nel giro di pochi minuti dal termine della procedura. Per questo motivo il malato viene tenuto a riposo e sotto stretta osservazione per almeno un ora, in modo da poter intervenire prontamente con farmaci o altre scariche elettriche. Sempre di rado la procedura può favorire il distacco di coaguli preesistenti nel cuore, che vanno in circolo e si incuneano in altri vasi bloccando l afflusso di sangue ad aree del cervello (ictus) o di altri organi
8 Bibliografia Santini M., Ricci R.P.;Manuale di elettrofisiologia ed elettrostimolazione cardiaca per infermieri e tecnici di cardiologia; Centro Scientifico Editore, 2008; Ebert Hans H.; Ecg facile. Interpretazione e diagnosi differenziale; Ed. CIC Edizioni internazionali;2006 I ª Edizione. AAVV; Manuale Cardio nursing. Uno strumento per l'assistenza infermieristica; Ed. Centro Scientifico Editore;2005 (Capitolo 6 ) AAVV Assistenza infermieristica, Il paziente critico, protocolli e procedure di assistenza generale e specialistica, Ed. Masson S. p. a. Printed in Italy Milano 2005 (Pag );
9 Dipartimento per le Malattie dell Apparato Unità Operativa Complessa Cardiologia I Consenso Informato per Cardioversione Elettrica che necessita di sedazione e/o anestesia generale Il/La sottoscritto/a ACCONSENTO VOLONTARIAMENTE DI SOTTOPORMI ALLA CARDIOVERSIONE ELETTRICA ESTERNA IN SEDAZIONE O ANESTESIA GENERALE Prima di sottopormi alla procedura, ho avuto un colloquio con il Dott. il quale mi ha illustrato che la procedura consiste nel tentativo di interrompere l aritmia cardiaca da cui sono affetto mediante un apposita apparecchiatura che applica sul torace una quantità controllata e di brevissima durata di energia elettrica. Sono stato/a, inoltre, messo al corrente che l esame, allo scopo di evitare qualsiasi percezione di dolore conseguente alla scarica applicata sul torace, consta di una breve [ ] Anestesia generale [ ] Sedazione generale Mi è stato spiegato che l anestesia moderna è sicura, tuttavia tale pratica, come accade per tutte le discipline mediche non è esente da complicanze anche se attuata con perizia, diligenza e prudenza. Tali complicanze possono assai raramente risultare fatali. Ho letto e compreso quanto sopra ed ho ottenuto risposta ad ogni mia richiesta o chiarimento. Roma, li / /201_ Firma del paziente ALLEGATO 1 Firma del Genitore / Tutore Firma del Dirigente Medico Cardiologo Firma del Dirigente Medico Anestesista 9
10 Check List - Cardioversione elettrica Reparto Nosologico Data di nascita Età Cognome Nome Letto Si No 1 Digiuno Note 2 Accesso vascolare periferico e/o centrale funzionante 3 Consenso all intervento firmato 4 Consenso all anestesia firmato 5 Referto esami ematochimici come da prescrizione 6 Tricotomia eseguita 7 Protesi mobili / monili rimossi 8 Trucco e smalto rimossi 9 Allergie e/o intolleranze accertate a farmaci 10 Camice indossato 12 Ulteriori accertamenti (se richiesti): Referto Ecocardiogramma Referto Eco Transesofageo Referto ECG Holter 24h (solo se richiesto) Referto Test Provocativi (solo se richiesto) ALLEGATO 2 Firma C.P.S. Infermiere 10
11 Posizionamento delle piastre ANTERO-LATERALE ANTERO-POSTERIORE VISTA ANTERIORE VISTA ANTERIORE VISTA POSTERIORE ALLEGATO 3 11
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