Fattorizzazione e Test di Primalità con Curve Ellittiche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Fattorizzazione e Test di Primalità con Curve Ellittiche"

Transcript

1 UNIVERSITÁ DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTÁ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Fattorizzazione e Test di Primalità con Curve Ellittiche TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN MATEMATICA Laureando: Gabriele Pulvano Relatore: Prof. Francesco Pappalardi Anno Accademico

2 Introduzione Il problema della fattorizzazione di un numero intero è un problema che ha sempre affascinato i matematici di ogni epoca, da Eratostene (III sec. a.c.) a Fermat ( ) ed Eulero ( ), fino ai nostri giorni. Fattorizzare un intero significa non soltanto partizionarlo come prodotto di altri numeri interi minori (in questo caso la partizione non sarebbe unica), ma scomporlo nei suoi fattori primi. Il Teorema Fondamentale dell Aritmetica in questo caso ci assicura l esistenza e l unicità della scomposizione: Un intero n 2 o è primo o potenza di un primo, o si può rappresentare in modo unico (a meno dell ordine) come prodotto di primi o potenze di primi distinti. Saper ridurre un numero intero in fattori primi è essenziale se si lavora nella teoria dei numeri, ma non solo. Per esempio, capire quando un intero n è esprimibile come somma di due quadrati, calcolare l ordine del gruppo moltiplicativo delle unità di Z/nZ, o trovare un espressione per una certa funzione aritmetica, sono problematiche facilmente risolvibili non appena si conosca la fattorizzazione in primi di n. Con numero composto intenderemo un numero intero non primo, che è cioè la potenza di un primo oppure il prodotto di potenze di almeno due primi. Un processo di fattorizzazione di un dato intero è costituito da due passi principali. In primo luogo occorre stabilire se il numero è primo o composto, e lo si fa applicando ad esso un test di primalità. Una volta stabilito che il numero dato è composto, occorre trovare un suo fattore non banale tramite un algoritmo di fattorizzazione. Una completa decomposizione in fattori primi è ottenuta applicando ricorsivamente questi due algoritmi. Da qualche decennio la considerazione verso il problema della primalità e della fattorizzazione è decisamente aumentata, da un lato grazie all utilizzo di strumenti matematici sempre più sofisticati rispetto a quelli usati precedentemente, come ad esempio le curve ellittiche, dall altro grazie alla possibilità, sempre più realizzata, di applicare la teoria dei numeri non solo in altri campi della matematica, ma anche in ambiti pratici. Si pensi all importanza della iv

3 v fattorizzazione nel campo della crittografia. Molti dei crittosistemi a chiave pubblica basano la loro sicurezza sulla difficoltà matematica di fattorizzare un numero intero. Uno tra tutti è il crittosistema RSA (il cui nome è dovuto ai suoi ideatori Rivest, Shamir e Adleman), che usa una chiave pubblica n, costruita come prodotto di due primi p e q. Molti test di primalità hanno le loro radici nel Piccolo Teorema di Fermat che afferma che se un numero intero n è primo allora: a n 1 1 (mod n), a Z t.c. (a, n) = 1. Consideriamo il Teorema di Fermat come un test di primalità. Un numero primo passerebbe sicuramente il test mentre, se un intero non passasse il test, questo sarebbe sicuramente composto. Tuttavia esistono particolari numeri, detti pseudoprimi, che passerebbero questo test per qualche valore di a, pur non essendo primi. Dato un intero n, si potrebbe allora applicare ad esso il test un certo numero di volte, per diversi valori di a: se prima o poi il test fallisce, n è sicuramente non primo. D altra parte, più test supera n, maggiore è la probabilità che questo sia primo. Un test di primalità di questo tipo è un test probabilistico. In generale si dice probabilistico un algoritmo che utilizza numeri generati casualmente. Si distinguono due categorie di test probabilistici: i test di tipo Monte Carlo e quelli di tipo Las Vegas. Il primo tipo produce sempre una risposta: essa è certamente corretta nel caso in cui n sia composto, mentre potrebbe essere affetta da un minimo errore quando afferma che n sia primo. Il secondo tipo invece potrebbe non produrre alcuna risposta. Tuttavia, se una risposta ci fosse, questa sarebbe certamente corretta. Un test deterministico è un test che produce sempre una risposta. Essa è certamente corretta, ed è ottenuta deterministicamente a partire dall input in un numero finito di passi. Di solito, i test probabilistici hanno complessità computazionale inferiore a quella dei test deterministici. Per questo motivo in generale si preferisce l utilizzo di un test probabilistico, a patto che la probabilità di errore o di fallimento sia opportunamente bassa. Un test di primalità è considerato più semplice di un algoritmo di fattorizzazione. Il più grande intero attualmente fattorizzato (12 Dicembre 2009) è RSA-768, un numero di 232 cifre decimali, mentre già nel 2006 è stata provata la primalità di , di milioni di cifre decimali. La difficoltà nei test di primalità non è tanto produrre un responso ( primo o composto ), bensì provarne la correttezza, ad esempio provare che n sia un numero primo. Per questo motivo si parla di certificato di primalità associato al test. Sebbene un test di primalità possa decidere che n sia composto, esso in questo caso non produce i fattori di n. La difficoltà in un algoritmo di fattorizzazione, al contrario, è quella di produrre un risposta al problema (ovvero fattori non

4 vi banali di n); verificarne la correttezza moltiplicando tra loro i fattori risulta chiaramente banale. Le curve ellittiche rappresentano eleganti oggetti matematici, iniziati a studiare intorno alla metà del diciannovesimo secolo, le cui applicazioni riguardano una gran molteplicità di campi come l algebra, la geometria, la teoria dei numeri e recentemente anche l informatica. Il ruolo più importante in questi ultimi anni è sicuramente quello che le curve ellittiche hanno avuto nella dimostrazione dell Ultimo Teorema di Fermat, avvenuta nel 1994 da parte di Andrew Wiles. Egli in particolare dimostrò la congettura di Taniyama-Shimura, che ipotizzava l esistenza di un legame tra le curve ellittiche e particolari funzioni periodiche, dette forme modulari. Negli anni addietro Frey e Ribet dimostrarono che la veridicità della congettura di Taniyama-Shimura avrebbe implicato la dimostrazione dell Ultimo Teorema di Fermat. La teoria delle curve ellittiche ha inoltre recentemente reso possibile l invenzione di un nuovo tipo di crittografia. Parte dei moderni crittosistemi infatti sono basati sull uso delle curve ellittiche. Il vantaggio consiste nell offrire un livello di sicurezza molto più elevato rispetto ai classici crittosistemi a parità del numero di bit utilizzati per le chiavi del sistema. Ad esempio, un crittosistema RSA con chiave a 1024 bit offrirebbe pressappoco lo stesso livello di sicurezza di un crittosistema basato sulle curve ellittiche con chiave a 160 bit. E chiaro che un tale sistema crittografico risulti più adatto ai moderni dispositivi portatili, come ad esempio telefoni cellulari o computer palmari, i cui processori non sono in grado di supportare operazioni su numeri di troppi bit. Negli anni 80 le curve ellittiche trovarono un altra applicazione nei problemi della primalità e della fattorizzazione, grazie rispettivamente agli algoritmi ideati da Goldwasser e Kilian (1986) e da Hendrik Lenstra (1984). Questo testo vuole concentrarsi su tale applicazione. Nel Capitolo 1 ci occuperemo dei fondamenti della teoria delle curve ellittiche. Non ne tratteremo la teoria completa, che sarebbe troppo estesa, né in verità tutto quello che sarà proposto ci servirà nello studio degli algoritmi di fattorizzazione e dei test di primalità. Per questo motivo la maggior parte dei risultati riportati sarà privo di dimostrazione. Questo capitolo vuole essere quindi una panoramica essenziale ma nello stesso tempo più completa possibile della teoria fondamentale delle curve ellittiche. I metodi basati sulle curve ellittiche sono gli analoghi di alcuni metodi classici. Questi ultimi vengono anche detti metodi moltiplicativi perché si basano sul fatto che l ordine del gruppo moltiplicativo F p (con p primo) è uguale a p 1. Di importanza analoga per i metodi basati sulle curve ellittiche è l insieme dei punti di una curva a coordinate in F p, che forma un gruppo

5 vii rispetto ad un operazione di somma di punti che definiremo. Per il Teorema di Hasse (1934) tale gruppo ha ordine p+1 a, dove a è un intero che dipende dalla curva E e da p, e tale che a 2 p. Il vantaggio risiede nel fatto che, fissato p, il valore di a e quindi dell ordine del gruppo varia al variare di E. Se ad esempio un metodo fallisce si può tentare nuovamente cambiando curva, opzione non disponibile nei metodi classici. Nel Capitolo 2 discuteremo degli algoritmi di fattorizzazione, descrivendo prima il Metodo p 1 di Pollard e successivamente l ECM (Elliptic Curve Method), dovuto a Lenstra, di cui esso è la generalizzazione. L algoritmo di Lenstra è considerato attualmente uno dei più efficaci algoritmi di fattorizzazione, assieme al Crivello Quadratico di Pomerance (a cui si deve la fattorizzazione della chiave RSA-129 nell Aprile 1994). Quest ultimo sembra funzionare al meglio su interi composti da due primi dello stesso ordine di grandezza, mentre l ECM ha una proprietà che il Crivello Quadratico e molti altri algoritmi di fattorizzazione non hanno. La sua velocità di implementazione dipende dalla dimensione dei più piccoli fattori primi del numero n da fattorizzare. In altre parole, più piccoli sono i fattori di n, più essi sono facili da trovare. La velocità di altri algoritmi, invece, dipende solamente dalla dimensione di n. Chiaramente quest aspetto potrebbe anche rivelarsi controproducente, nel caso ad esempio in cui n sia composto da due primi della medesima (grande) dimensione. Nel Capitolo 3 tratteremo dei numeri pseudoprimi e di alcuni test di primalità probabilistici di tipo Monte Carlo basati su di essi, come il Test di Solovay-Strassen e quello di Miller-Rabin. Faremo inoltre due esempi di test di tipo Las Vegas, descrivendo il Test di Pocklington-Lehmer ed il suo analogo ECPP (Elliptic Curve Primality Proving) dovuto a Goldwasser e Kilian, per poi analizzare quest ultimo più dettagliatamente nell ultima sezione. Per analizzare il tempo di esecuzione di un algoritmo, utilizzeremo la notazione O-grande introdotta da Bachmann e Landau nel La nostra unità di misura sarà l operazione elementare, o operazione bit, intesa come la singola operazione svolta su una cifra binaria. Ognuna delle 4 o- perazioni sugli interi è una successione di operazioni bit. Con complessità computazionale di un algoritmo intendiamo il numero di operazioni elementari svolte dall algoritmo. La complessità computazionale non è un numero, ma una funzione sugli interi, che ci si aspetta crescente al crescere dell intero preso in considerazione. In generale non è possibile calcolare il numero esatto di operazioni svolte da un algoritmo; la notazione O-grande ne fornisce una stima superiore, ed avrà il seguente significato:

6 viii Siano f, g due funzioni definite su qualche sottoinsieme dei numeri reali. Scriviamo f(x) = O(g(x)) (per x ) se x 0, k R, k > 0, tali che f(x) k g(x), x x 0. Se f = O(g) e g = O(f) allora scriviamo f g. Sia n un numero intero, e sia k n,b il numero di cifre di n nella base b. Si può mostrare che: { 1 se n = 0 k n,b = log n log b + 1 altrimenti e quindi che k n,b log n (assumendo b come costante fissata). Diciamo che un algoritmo ha complessità lineare se il suo tempo di esecuzione T (n) sul numero n è O(k n,b ), ovvero O(log n). Diciamo che un algoritmo ha complessità polinomiale se ha costo T (n) = O(log C n), per qualche C > 1. In particolare, la complessità è detta quadratica se C = 2 e cubica se C = 3. Diciamo che un algoritmo ha complessità esponenziale se esiste una costante assoluta C > 0 tale che il costo T (n) sia di O(n C ) = O(exp(C log n)) operazioni elementari. Infine diciamo che un algoritmo ha complessità subesponenziale se ɛ > 0 esso ha costo T (n) di O(n ɛ ) = O(exp(ɛ log n)) operazioni elementari. Contrariamente ai test di primalità, ancora oggi non è conosciuto un algoritmo di fattorizzazione con costo computazionale polinomiale. Come vedremo l algoritmo di Lenstra ha complessità congetturata subesponenziale.

7 Chapter 1 Generalità sulle Curve Ellittiche 1.1 Equazioni di Weierstrass Sia K un campo. Ad esempio, K può essere il campo dei numeri razionali Q, dei numeri reali R, dei numeri complessi C, un campo finito F p con un numero p (primo) di elementi, o in generale una sua estensione F q dove q = p n, p primo e n 1. Per equazione di Weierstrass intendiamo un equazione della forma: y 2 = x 3 + Ax + B, (1.1) dove A, B K. Con curva ellittica intendiamo il grafico di un equazione di Weierstrass senza radici multiple, e diciamo che la curva E è definita sul campo K se A, B K. Più in generale, possiamo riferirci ad un equazione di Weierstrass usando un espressione del tipo: y 2 + a 1 xy + a 3 y = x 3 + a 2 x 2 + a 4 x + a 6 (1.2) che chiamiamo equazione di Weierstrass generalizzata, ponendo a 1, a 2, a 3, a 4, a 6 K (il motivo della numerazione dei coefficienti verrà compreso meglio in seguito; vedi Sezione 1.4). Mostriamo però che, se la curva ellittica è definita su un campo di caratteristica diversa da 2 o da 3, l Equazione (1.1) (equazione di Weierstrass ridotta) descrive tutte le equazioni di Weierstrass generalizzate, ovvero che in caratteristica 2,3 non è restrittivo considerare equazioni di Weierstrass ridotte, che infatti chiameremo semplicemente equazioni di Weierstrass. 1

una possibile funzione unidirezionale

una possibile funzione unidirezionale una possibile funzione unidirezionale moltiplicare due interi a n bit è facile (in O(n 2 ) con l algoritmo usuale) trovare un primo a n bit, e verificare che è primo, è facile (vedremo poi) fattorizzare

Dettagli

una possibile funzione unidirezionale

una possibile funzione unidirezionale una possibile funzione unidirezionale moltiplicare due interi a n bit è facile (in O(n 2 ) con l algoritmo usuale) trovare un primo a n bit, e verificare che è primo, è facile (vedremo poi) fattorizzare

Dettagli

una possibile funzione unidirezionale

una possibile funzione unidirezionale una possibile funzione unidirezionale moltiplicare due interi a n bit è facile (in O(n 2 ) con l algoritmo usuale) trovare un primo a n bit, e verificare che è primo, è facile fattorizzare un numero a

Dettagli

NUMERI PRIMI E CRITTOGRAFIA

NUMERI PRIMI E CRITTOGRAFIA NUMERI PRIMI E CRITTOGRAFIA Parte I. Crittografia a chiave simmetrica dall antichità all era del computer Parte II. Note della Teoria dei Numeri concetti ed algoritmi a supporto della Crittografia Parte

Dettagli

Fattorizzazione di interi e crittografia

Fattorizzazione di interi e crittografia Fattorizzazione di interi e crittografia Anna Barbieri Università degli Studi di Udine Corso di Laurea in Matematica (Fattorizzazione e crittografia) 14 Maggio 2012 1 / 46 Il teorema fondamentale dell

Dettagli

DIARIO DEL CORSO DI TEORIA DEI NUMERI E CRITTOGRAFIA. (41 ore complessive di lezione)

DIARIO DEL CORSO DI TEORIA DEI NUMERI E CRITTOGRAFIA. (41 ore complessive di lezione) DIARIO DEL CORSO DI TEORIA DEI NUMERI E CRITTOGRAFIA DOCENTE: SANDRO MATTAREI (41 ore complessive di lezione) Prima settimana. Lezione di martedí 22 febbraio 2011 (due ore) Rappresentazione di numeri interi

Dettagli

Dunque k vale all incirca log n: precisamente k = [log n] + 1.

Dunque k vale all incirca log n: precisamente k = [log n] + 1. Teoria Elementare dei Numeri Soluzioni Esercizi 1 Convenzione: Su questo foglio log n indica sempre il logaritmo in base 2 di n 1 Quante cifre binarie ha all incirca un numero intero n? Sol Scriviamo n

Dettagli

Crittografia e sicurezza delle reti. 1. Classi complessità probabilistiche e OWF 2. Test primalità

Crittografia e sicurezza delle reti. 1. Classi complessità probabilistiche e OWF 2. Test primalità Crittografia e sicurezza delle reti 1. Classi complessità probabilistiche e OWF 2. Test primalità Classi di complessità Una classe di complessità è una classe di problemi di decisione (linguaggi) che possono

Dettagli

I Numeri Primi. Università degli Studi di Milano Polo Didattico e di Ricerca di Crema. Prof.ssa Laura Citrini

I Numeri Primi. Università degli Studi di Milano Polo Didattico e di Ricerca di Crema. Prof.ssa Laura Citrini Università degli Studi di Milano Polo Didattico e di Ricerca di Crema I Numeri Primi Prof.ssa Laura Citrini Filippo Gandaglia 657228 Massimo Manara 656814 Andrea Gardoni 656751 Luigi Margheritti 660216

Dettagli

Crittografia. Corso di Laurea Specialistica. in Informatica. Crittosistemi basati sulle Curve. Ellittiche

Crittografia. Corso di Laurea Specialistica. in Informatica. Crittosistemi basati sulle Curve. Ellittiche Crittografia Corso di Laurea Specialistica in Informatica Crittosistemi basati sulle Curve Ellittiche Alberto Leporati Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Università degli Studi di

Dettagli

maggiore velocità per cifratura/decifratura l uso di chiavi più corte comporta: memorizzazione efficiente Alberto Leporati Corso di Crittografia 2

maggiore velocità per cifratura/decifratura l uso di chiavi più corte comporta: memorizzazione efficiente Alberto Leporati Corso di Crittografia 2 Crittografia Corso di Laurea Specialistica in Informatica Crittosistemi basati sulle Curve Ellittiche Alberto Leporati Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Università degli Studi di

Dettagli

L algoritmo AKS. L algoritmo AKS. Seminario per il corso di Elementi di Algebra Computazionale. Oscar Papini. 22 luglio 2013

L algoritmo AKS. L algoritmo AKS. Seminario per il corso di Elementi di Algebra Computazionale. Oscar Papini. 22 luglio 2013 L algoritmo AKS Seminario per il corso di Elementi di Algebra Computazionale Oscar Papini 22 luglio 2013 Test di primalità Come facciamo a sapere se un numero n è primo? Definizione (Test di primalità)

Dettagli

La crittografia moderna e la sua applicazione

La crittografia moderna e la sua applicazione La crittografia moderna e la sua applicazione Corso FSE per la GdF Crittosistemi basati sulle Curve Ellittiche Alberto Leporati Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Università degli

Dettagli

1 Successioni di funzioni

1 Successioni di funzioni Analisi Matematica 2 Successioni di funzioni CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 6 SERIE DI POTENZE Supponiamo di associare ad ogni n N (rispettivamente ad ogni n p, per qualche

Dettagli

Fattorizzazione e Test di Primalità con Curve Ellittiche

Fattorizzazione e Test di Primalità con Curve Ellittiche UNIVERSITÁ DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTÁ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Fattorizzazione e Test di Primalità con Curve Ellittiche (SINTESI) TESI DI LAUREA SPECIALISTICA

Dettagli

Soluzioni esercizi sul criterio di Pocklington & cenni all algoritmo di Goldwasser-Kilian.

Soluzioni esercizi sul criterio di Pocklington & cenni all algoritmo di Goldwasser-Kilian. TEN 200. Soluzioni esercizi sul criterio di Poclington & cenni all algoritmo di Goldwasser-Kilian.. Verificare che x K mod n, implica x K mod p, per ogni divisore primo p di n. Vale anche il viceversa?

Dettagli

Teoria dei numeri e Crittografia: lezione del 26 ottobre 2011

Teoria dei numeri e Crittografia: lezione del 26 ottobre 2011 Teoria dei numeri e Crittografia: lezione del 6 ottobre 011 Nota storica: il più grande numero primo conosciuto attualmente è il numero 43.11.609-1 (è uno dei cosiddetti numeri di Mersenne della forma

Dettagli

una possibile funzione unidirezionale

una possibile funzione unidirezionale una possibile funzione unidirezionale moltiplicare due interi a n bit è facile (in O(n 2 ) con l algoritmo usuale) trovare un primo a n bit, e verificare che è primo, è facile (vedremo poi) fattorizzare

Dettagli

Il Test di Primalità Miller-Rabin

Il Test di Primalità Miller-Rabin Il Test di Primalità Miller-Rabin Marco Frego Marco Pizzato 8 giugno 2006 Indice 0.1 Introduzione............................ 2 0.2 La densità dei numeri primi................... 2 0.3 Test di pseudoprimalità.....................

Dettagli

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A A.A. 2015/16 DOCENTE: ANDREA CARANTI

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A A.A. 2015/16 DOCENTE: ANDREA CARANTI DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A A.A. 2015/16 DOCENTE: ANDREA CARANTI Lezione 1. martedí 16 febbraio 2015 (2 ore) Presentazione del corso. Esercizio: cosa succede a moltiplicare per 2, 3, 4,... il numero

Dettagli

Lezione 4. Problemi trattabili e soluzioni sempre più efficienti. Gianluca Rossi

Lezione 4. Problemi trattabili e soluzioni sempre più efficienti. Gianluca Rossi Lezione 4 Problemi trattabili e soluzioni sempre più efficienti Gianluca Rossi Trattabile o intrattabile? Consideriamo ora il problema, ben noto a tutti gli studenti a partire dalla scuola media, di calcolare

Dettagli

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A.A. 2011/12 DOCENTE: ANDREA CARANTI

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A.A. 2011/12 DOCENTE: ANDREA CARANTI DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A.A. 2011/12 DOCENTE: ANDREA CARANTI Lezione 1. mercoledí 14 settembre 2011 (2 ore) Presentazione del corso. Esercizio: cosa succede a moltiplicare per 2, 3, 4,... il numero

Dettagli

ISTITUZIONI DI ALGEBRA SUPERIORE ESAME

ISTITUZIONI DI ALGEBRA SUPERIORE ESAME ISTITUZIONI DI ALGEBRA SUPERIORE ESAME CLAUDIA MALVENUTO 2 GENNAIO 2016 Istruzioni. Completare subito la parte inferiore di questa pagina con il proprio nome, cognome e firma. Scrivere solamente su questi

Dettagli

Aritmetica modulare, numeri primi e crittografia

Aritmetica modulare, numeri primi e crittografia Università di Pavia 14 Giugno 2016 Numeri primi Definizione Un intero n > 1 è un numero primo se non esistono due interi a, b > 1 tali che n = ab. Sono dunque numeri primi: 2, 3, 5, 7, 11, 13, 17, 19,

Dettagli

funzione φ di Eulero, o funzione toziente è definita sugli interi positivi φ(n) è il numero di interi positivi n che sono coprimi con n

funzione φ di Eulero, o funzione toziente è definita sugli interi positivi φ(n) è il numero di interi positivi n che sono coprimi con n ordine di un gruppo G un gruppo finito: ordine di G = o(g) = numero di elementi di G l insieme degli invertibili di Z n è un gruppo rispetto al prodotto (mod n) si denota con U(Z n ) e ha ordine φ(n) esempio:

Dettagli

Laboratorio teorico-pratico per la preparazione alle gare di matematica

Laboratorio teorico-pratico per la preparazione alle gare di matematica Laboratorio teorico-pratico per la preparazione alle gare di matematica Ercole Suppa Liceo Scientifico A. Einstein, Teramo e-mail: ercolesuppa@gmail.com Teramo, 10 dicembre 2014 USR Abruzzo - PLS 2014-2015,

Dettagli

Crittografia. Nozioni di Algebra. Corso di Laurea Specialistica. in Informatica

Crittografia. Nozioni di Algebra. Corso di Laurea Specialistica. in Informatica Crittografia Corso di Laurea Specialistica in Informatica Nozioni di Algebra Alberto Leporati Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Università degli Studi di Milano Bicocca e-mail:

Dettagli

Rappresentazione binaria

Rappresentazione binaria Rappresentazione binaria Per informazione intendiamo tutto quello che viene manipolato da un calcolatore: numeri (naturali, interi, reali,... ) caratteri immagini suoni programmi... La più piccola unità

Dettagli

Number Theory. Teoria dei numeri. Teorema della divisione. Congruenze mod n

Number Theory. Teoria dei numeri. Teorema della divisione. Congruenze mod n Number Theory Alfredo De Santis Dipartimento di Informatica ed Applicazioni Università di Salerno Marzo 2012 adsi@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/ads Teoria dei numeri Concetti preliminari

Dettagli

una possibile funzione unidirezionale

una possibile funzione unidirezionale una possibile funzione unidirezionale moltiplicare due interi a n bit è facile (in O(n 2 ) con l algoritmo usuale) trovare un primo a n bit, e verificare che è primo, è facile fattorizzare un numero a

Dettagli

Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico Prof. Michela Redivo Zaglia

Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico Prof. Michela Redivo Zaglia Raccolta di esercizi di Calcolo Numerico Prof. Michela Redivo Zaglia Nota Bene: Gli esercizi di questa raccolta sono solo degli esempi. Non sono stati svolti né verificati e servono unicamente da spunto

Dettagli

La crittografia a curve iperellittiche

La crittografia a curve iperellittiche Dott. Stefania Vanzetti Torino 2011. Crittografia a chiave pubblica: oltre RSA Università degli Studi di Torino 13 maggio 2011 1.LE CURVE IPERELLITTICHE Motivazioni al loro utilizzo Motivazioni al loro

Dettagli

Teoria dei Numeri. Number Theory. Teoria dei numeri. Teorema della divisione. Cifrari asimmetrici più comuni basati sulla Teoria dei Numeri

Teoria dei Numeri. Number Theory. Teoria dei numeri. Teorema della divisione. Cifrari asimmetrici più comuni basati sulla Teoria dei Numeri Number Theory Teoria dei Numeri Cifrari asimmetrici più comuni basati sulla Teoria dei Numeri Barbara Masucci Dipartimento di Informatica ed Applicazioni Università di Salerno masucci@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/masucci

Dettagli

Number Theory. Teoria dei numeri. Teorema della divisione. Corso di Sicurezza su reti Concetti preliminari per RSA

Number Theory. Teoria dei numeri. Teorema della divisione. Corso di Sicurezza su reti Concetti preliminari per RSA Number Theory Barbara Masucci Dipartimento di Informatica ed Applicazioni Università di Salerno masucci@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/masucci Teoria dei numeri Concetti preliminari per

Dettagli

Rappresentazione binaria

Rappresentazione binaria Rappresentazione binaria Per informazione intendiamo tutto quello che viene manipolato da un calcolatore: numeri (naturali, interi, reali,... ) caratteri immagini suoni programmi... La più piccola unità

Dettagli

Rappresentazione dei numeri

Rappresentazione dei numeri Corso di Calcolatori Elettronici I Rappresentazione dei numeri: sistemi di numerazione posizionale Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica

Dettagli

esistenza dell identità: $ e œ G tale che " a œ G esistenza dell inverso: " a œ G $ a œ G tale che Alberto Leporati Corso di Crittografia 2

esistenza dell identità: $ e œ G tale che  a œ G esistenza dell inverso:  a œ G $ a œ G tale che Alberto Leporati Corso di Crittografia 2 Crittografia Corso di Laurea Specialistica in Informatica Nozioni di Algebra Alberto Leporati Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione Università degli Studi di Milano Bicocca e-mail:

Dettagli

Registro dell insegnamento. Analisi Matematica. CdL Matematica Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Emanuele Paolini

Registro dell insegnamento. Analisi Matematica. CdL Matematica Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Emanuele Paolini Registro dell insegnamento Anno Accademico 2014/2015 Insegnamento: Corso di Laurea: Scuola: Analisi Matematica I CdL Matematica Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Prof. Settore Inquadramento: Emanuele

Dettagli

Teoria dei numeri. Number Theory. Congruenze mod n. Teorema della divisione. Concetti preliminari per RSA

Teoria dei numeri. Number Theory. Congruenze mod n. Teorema della divisione. Concetti preliminari per RSA Number Theory Teoria dei numeri Concetti preliminari per RSA Barbara Masucci Dipartimento di Informatica ed Applicazioni Università di Salerno masucci@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/masucci

Dettagli

Crittografia ed Aritmetica Modulare VI incontro

Crittografia ed Aritmetica Modulare VI incontro Crittografia ed Aritmetica Modulare VI incontro PLS - CAM Padova, 21 novembre 2014 1 Il Piccolo Teorema di Fermat Come si è osservato nella ATTIVITÀ 1.2. del IV incontro, in generale il comportamento delle

Dettagli

FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE

FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: ) un insieme X detto insieme di definizione I.d.D. (o dominio) di f 2) un insieme Y detto codominio di f 3) una legge

Dettagli

Progetto Lauree Scientifiche Crittografia V incontro

Progetto Lauree Scientifiche Crittografia V incontro Progetto Lauree Scientifiche Crittografia V incontro Giovanna Carnovale 13 marzo 2006 Sommario Durante questo incontro analizzeremo la sicurezza del sistema crittografico RSA e parleremo di come trasformare

Dettagli

Gruppi, Anelli, Campi

Gruppi, Anelli, Campi Gruppi, Anelli, Campi (A1) Chiusura per addizione (A2) Associatività addizione (A3)Elemento neutro addizione (A4)Esistenza inversi additivi Campo (A5) Commutatività addizione (M1) Chiusura per moltiplicazione

Dettagli

MATEMATICA DI BASE 1

MATEMATICA DI BASE 1 MATEMATICA DI BASE 1 Francesco Oliveri Dipartimento di Matematica, Università di Messina 30 Agosto 2010 MATEMATICA DI BASE MODULO 1 Insiemi Logica Numeri Insiemi Intuitivamente, con il termine insieme

Dettagli

funzione φ di Eulero, o funzione toziente è definita sugli interi positivi φ(n) è il numero di interi positivi n che sono coprimi con n

funzione φ di Eulero, o funzione toziente è definita sugli interi positivi φ(n) è il numero di interi positivi n che sono coprimi con n ordine di un gruppo G un gruppo finito: ordine di G = o(g) = numero di elementi di G l insieme degli invertibili di Z n è un gruppo rispetto al prodotto (mod n) si denota con U(Z n ) e ha ordine φ(n) esempio:

Dettagli

Università del Piemonte Orientale

Università del Piemonte Orientale Compito di Algebra del 13 Gennaio 2009 1) Trovare l ordine di [11] 112 in Z 112. Si dica poi per quali valori di k si ha [11] k 112 [34] 112 = [31] 112. Soluzione. L ordine di [11] 112 è 12. k 12 8. 2)

Dettagli

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria. Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo

Dettagli

algebra: insiemi numerici N e Q +, proprietà operazioni e calcolo linguaggio degli insiemi

algebra: insiemi numerici N e Q +, proprietà operazioni e calcolo linguaggio degli insiemi Liceo B. Russell VIA IV NOVEMBRE 35, 3803 CLES Indirizzo: Scienze umane CLASSE Programmazione Didattica a. s. 00/0 UB Disciplina: Matematica Prof. Ore effettuate 08 + 6 recupero Carlo Bellio PROGRAMMA

Dettagli

Crittografia simmetrica (a chiave condivisa)

Crittografia simmetrica (a chiave condivisa) Crittografia simmetrica (a chiave condivisa) Crittografia simmetrica (a chiave condivisa) Schema di trasmissione con chiave condivisa: Crittografia simmetrica (a chiave condivisa) Schema di trasmissione

Dettagli

Corso di Crittografia Prof. Dario Catalano. Primitive Asimmetriche

Corso di Crittografia Prof. Dario Catalano. Primitive Asimmetriche Corso di Crittografia Prof. Dario Catalano Primitive Asimmetriche Introduzione n Oggi discuteremo le primitive sulla base delle quali costruire sistemi asimmetrici affidabili. n Nel caso della crittografia

Dettagli

LAUREA IN SCIENZE NATURALI MATEMATICA CON ELEMENTI DI STATISTICA

LAUREA IN SCIENZE NATURALI MATEMATICA CON ELEMENTI DI STATISTICA LAUREA IN SCIENZE NATURALI MATEMATICA CON ELEMENTI DI STATISTICA I parte: 5 crediti, 40 ore di lezione frontale II parte: 4 crediti, 32 ore di lezione frontale Docente: Marianna Saba Dipartimento di Matematica

Dettagli

Matematica Discreta e Algebra Lineare (per Informatica)

Matematica Discreta e Algebra Lineare (per Informatica) Matematica Discreta e Algebra Lineare (per Informatica) Docente: Alessandro Berarducci Anno accademico 2016-2017, versione 14 Marzo 2017 Tipiche domande d esame La seguente lista di domande non intende

Dettagli

1 Funzioni reali di una variabile reale

1 Funzioni reali di una variabile reale 1 Funzioni reali di una variabile reale Qualche definizione e qualche esempio che risulteranno utili più avanti Durante tutto questo corso studieremo funzioni reali di una variabile reale, cioè Si ha f

Dettagli

FUNZIONI. }, oppure la

FUNZIONI. }, oppure la FUNZIONI 1. Definizioni e prime proprietà Il concetto di funzione è di uso comune per esprimere la seguente situazione: due grandezze variano l una al variare dell altra secondo una certa legge. Ad esempio,

Dettagli

Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n

Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n Elementi di Algebra e di Matematica Discreta Numeri interi, divisibilità, numerazione in base n Cristina Turrini UNIMI - 2016/2017 Cristina Turrini (UNIMI - 2016/2017) Elementi di Algebra e di Matematica

Dettagli

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A.A. 2009/10 DOCENTE: ANDREA CARANTI

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A.A. 2009/10 DOCENTE: ANDREA CARANTI DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A.A. 2009/10 DOCENTE: ANDREA CARANTI Lezione 1. lunedí 14 settembre 2009 (1 ora) Presentazione del corso. Esercizio: cosa succede a moltiplicare per 2, 3, 4,... il numero 052631578947368421,

Dettagli

Analisi Numerica: Introduzione

Analisi Numerica: Introduzione Analisi Numerica: Introduzione S. Maset Dipartimento di Matematica e Geoscienze, Università di Trieste Analisi numerica e calcolo numerico Analisi numerica e calcolo numerico La matematica del continuo

Dettagli

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria.

Riassumiamo le proprietà dei numeri reali da noi utilizzate nel corso di Geometria. Capitolo 2 Campi 2.1 Introduzione Studiamo ora i campi. Essi sono una generalizzazione dell insieme R dei numeri reali con le operazioni di addizione e di moltiplicazione. Nel secondo paragrafo ricordiamo

Dettagli

Corso di Analisi Numerica

Corso di Analisi Numerica Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Corso di 3 - PROBLEMI DI INTERPOLAZIONE Lucio Demeio Dipartimento di Scienze Matematiche 1 Interpolazione: Polinomio di Lagrange 2 3 Introduzione Problemi di interpolazione

Dettagli

Teoria dei numeri e Crittografia: lezione del 14 novembre Esponenziazione modulare

Teoria dei numeri e Crittografia: lezione del 14 novembre Esponenziazione modulare Teoria dei numeri e Crittografia: lezione del 14 novembre 2011 Esponenziazione modulare Torniamo alla complessità delle operazioni nell insieme delle classi di congruenza. Cerchiamo di costruire un algoritmo

Dettagli

LICEO DELLE SCIENZE UMANE ARTISTICO G. Pascoli Bolzano Anno scolastico 2017/ 18. Prof. Pillitteri Stefano PROGRAMMA DI MATEMATICA

LICEO DELLE SCIENZE UMANE ARTISTICO G. Pascoli Bolzano Anno scolastico 2017/ 18. Prof. Pillitteri Stefano PROGRAMMA DI MATEMATICA CLASSE I D (indirizzo artistico) PROGRAMMA DI MATEMATICA Unità 1 - Numeri naturali e numeri interi 1. L insieme N 2. Le operazioni in N 3. Potenze ed espressioni in N 4. Multipli e divisori; 5. L insieme

Dettagli

04 - Numeri Complessi

04 - Numeri Complessi Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello, V. Lacagnina e

Dettagli

Rappresentazione dei numeri

Rappresentazione dei numeri Rappresentazione dei numeri Così come per qualsiasi altro tipo di dato, anche i numeri, per essere immagazzinati nella memoria di un calcolatore, devono essere codificati, cioè tradotti in sequenze di

Dettagli

Sol. Sia P = (x, y) un punto che soddisfa l equazione Y 2 = X 3 + ax + b. Ricordiamo che per definizione P = (x, y) è un punto regolare di E se

Sol. Sia P = (x, y) un punto che soddisfa l equazione Y 2 = X 3 + ax + b. Ricordiamo che per definizione P = (x, y) è un punto regolare di E se Teoria Elementare dei Numeri. Soluzioni Esercizi 5. Curve ellittiche. 1. Sia E una curva su R di equazione Y 2 = X 3 + ax + b. Verificare che è una curva regolare di R 2 (senza punti singolari) se e solo

Dettagli

25 - Funzioni di più Variabili Introduzione

25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello

Dettagli

Appunti sui Codici di Reed Muller. Giovanni Barbarino

Appunti sui Codici di Reed Muller. Giovanni Barbarino Appunti sui Codici di Reed Muller Giovanni Barbarino Capitolo 1 Codici di Reed-Muller I codici di Reed-Muller sono codici lineari su F q legati alle valutazioni dei polinomi sullo spazio affine. Per semplicità

Dettagli

Metodi di Ottimizzazione

Metodi di Ottimizzazione Metodi di Ottimizzazione Stefano Gualandi Università di Pavia, Dipartimento di Matematica email: twitter: blog: stefano.gualandi@unipv.it @famospaghi, @famoconti http://stegua.github.com Metodi di Ottimizzazione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica CR410 - Crittografia - A.A. 2010/2011. II Esonero - 6 Giugno Tot.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica CR410 - Crittografia - A.A. 2010/2011. II Esonero - 6 Giugno Tot. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica CR410 - Crittografia - A.A. 2010/2011 II Esonero - 6 Giugno 2011 1 2 3 4 5 6 7 Tot. Avvertenza: Svolgere ogni esercizio nello spazio assegnato,

Dettagli

Funzioni continue. quando. se è continua x I.

Funzioni continue. quando. se è continua x I. Funzioni continue Definizione: f() si dice continua in 0 D f quando (*) 0 f () f ( 0 ) Definizione: f() si dice continua in I D f se è continua I. Avevamo già dato questa definizione parlando del f ().

Dettagli

$marina/did/md

$marina/did/md Matematica Discreta (elementi) E-O CdL Informatica Strutture algebriche 3 dicembre 2003 Marina Cazzola (marina@matapp.unimib.it) Dipartimento di Matematica e Applicazioni Università di Milano Bicocca Matematica

Dettagli

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A.A. 2010/11 DOCENTE: ANDREA CARANTI

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A.A. 2010/11 DOCENTE: ANDREA CARANTI DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A.A. 2010/11 DOCENTE: ANDREA CARANTI Lezione 1. mercoledí 15 settembre 2010 (2 ore) Presentazione del corso. Esercizio: cosa succede a moltiplicare per 2, 3, 4,... il numero

Dettagli

$marina/did/md $marina/did/mdis03/ $marina/did/mdis03/

$marina/did/md   $marina/did/mdis03/   $marina/did/mdis03/ 1 2 Avvertenze Matematica Discreta (elementi) E-O CdL Informatica 3 dicembre 2003 Queste fotocopie sono distribuite solo come indicazione degli argomenti svolti a lezione e NON sostituiscono in alcun modo

Dettagli

1. (A1) Quali tra le seguenti uguaglianze sono vere? 2. (A1) Una sola delle seguenti affermazioni è vera. Quale?

1. (A1) Quali tra le seguenti uguaglianze sono vere? 2. (A1) Una sola delle seguenti affermazioni è vera. Quale? M ============= (A) Aritmetica ===================== rappresentazione dei numeri algebra dei numeri proprietà delle operazioni. (A) Quali tra le seguenti uguaglianze sono vere? e. 2 + 2 2 2 + = 2 2 + =

Dettagli

La funzione esponenziale e logaritmica

La funzione esponenziale e logaritmica La funzione esponenziale e logaritmica Roberto Boggiani Versione 4. 8 aprile 24 Le potenze dei numeri reali. Potenza con esponente intero di un numero reale Diamo la seguente Definizione. Sia a R ed n

Dettagli

Insiemistica. Capitolo 1. Prerequisiti. Obiettivi. Gli insiemi numerici di base Divisibilità e fattorizzazione nei numeri interi

Insiemistica. Capitolo 1. Prerequisiti. Obiettivi. Gli insiemi numerici di base Divisibilità e fattorizzazione nei numeri interi Capitolo 1 Insiemistica Prerequisiti Gli insiemi numerici di base Divisibilità e fattorizzazione nei numeri interi Obiettivi Sapere utilizzare opportunamente le diverse rappresentazioni insiemistiche Sapere

Dettagli

Modulo 1 I numeri. Università degli Studi di Salerno

Modulo 1 I numeri. Università degli Studi di Salerno Modulo 1 I numeri Università degli Studi di Salerno Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale Docente: Angela Peduto A.A. 2004/2005 Codifica dei numeri Il sistema di numerazione

Dettagli

Dal messaggio a sequenze di numeri

Dal messaggio a sequenze di numeri Dal messaggio a sequenze di numeri Le classi resto modulo n := Z n Due numeri interi a, b, si dicono congrui modulo n (con n intero >1) se divisi per n hanno lo stesso resto: a=bmodn a= kn+b a-b = kn con

Dettagli

Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore

Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore Corso di Calcolatori Elettronici I Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle

Dettagli

Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore. Rappresentazione dei numeri

Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore. Rappresentazione dei numeri Corso di Calcolatori Elettronici I Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle

Dettagli

Gli insiemi e le relazioni. Elementi di logica

Gli insiemi e le relazioni. Elementi di logica capitolo 1 Gli insiemi e le relazioni. Elementi di logica INSIEMI 1. Introduzione 1 2. Sottoinsiemi 3 3. Operazioni tra insiemi 5 Unione:, 5 Intersezione:, 5 Differenza: \, 5 Insieme complementare: A B,

Dettagli

Una curva ellittica è una curva definita da un equazione in due incognite del tipo:

Una curva ellittica è una curva definita da un equazione in due incognite del tipo: Lezione tenuta dal Prof. P. D Arco Presentazione di: Francesco Apicella Raffaele De Feo Ermanno Travaglino Una curva ellittica è una curva definita da un equazione in due incognite del tipo: y 2 = x 3

Dettagli

E necessaria la chiave segreta? RSA. Funzioni One-way con Trapdoor. Un secondo protocollo

E necessaria la chiave segreta? RSA. Funzioni One-way con Trapdoor. Un secondo protocollo E necessaria la chiave segreta? RSA Rivest, Shamir, Adelman A manda a B lo scrigno chiuso con il suo lucchetto. B chiude lo scrigno con un secondo lucchetto e lo rimanda ad A A toglie il suo lucchetto

Dettagli

ALGEBRA 1 Secondo esame scritto soluzioni 18 Luglio x 15 mod 21 44x 20 mod 12 6x mod 15

ALGEBRA 1 Secondo esame scritto soluzioni 18 Luglio x 15 mod 21 44x 20 mod 12 6x mod 15 ALGEBRA 1 Secondo esame scritto soluzioni 18 Luglio 2011 (1) Risolvere il seguente sistema di congruenze lineari: 3x 15 mod 21 44x 20 mod 12 6x 6 1000 mod 15 Soluzione: Richiedere la validità della congruenza

Dettagli

Crittografia ed Aritmetica Modulare II incontro

Crittografia ed Aritmetica Modulare II incontro Crittografia ed Aritmetica Modulare II incontro PLS - CAM Padova, 24 ottobre 2014 Introduzione Problema: A deve fare arrivare a B un certo messaggio, senza che alcun C venga a conoscenza del contenuto.

Dettagli

Numeri complessi. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica 1

Numeri complessi. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica 1 Numeri complessi Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 1 Hynek Kovarik (Università di Brescia) I numeri complessi Analisi Matematica 1 1 / 34 Introduzione L introduzione dei numeri complessi

Dettagli

Insiemi numerici. Teoria in sintesi NUMERI NATURALI

Insiemi numerici. Teoria in sintesi NUMERI NATURALI Insiemi numerici Teoria in sintesi NUMERI NATURALI Una delle prime attività matematiche che viene esercitata è il contare gli elementi di un dato insieme. I numeri con cui si conta 0,,,. sono i numeri

Dettagli

Curve Ellittiche, Forme Modulari e Rappresentazioni di Galois

Curve Ellittiche, Forme Modulari e Rappresentazioni di Galois Curve Ellittiche, Forme Modulari e Rappresentazioni di Galois Una breve introduzione Daniele Masoero Università degli studi di Genova, Dipartimento di Matematica 18 Maggio, 2015 Daniele Masoero Curve Ellittiche,

Dettagli

L Aritmetica del Calcolatore

L Aritmetica del Calcolatore L Aritmetica del Calcolatore Luca Gemignani luca.gemignani@unipi.it 23 febbraio 2018 Indice Lezione 1: Rappresentazione in Base e Numeri di Macchina. 1 Lezione 2: Aritmetica di Macchina. 3 Lezione 1: Rappresentazione

Dettagli

Crittografia ed Aritmetica Modulare IV incontro

Crittografia ed Aritmetica Modulare IV incontro Crittografia ed Aritmetica Modulare IV incontro PLS - CAM Padova, 7 novembre 2014 1 Aritmetica modulare Sia n un intero positivo fissato. Denotiamo con Z n = {0, 1, 2,..., n 1} l insieme delle classi resto

Dettagli

Un monomio è in forma normale se è il prodotto di un solo fattore numerico e di fattori letterali con basi diverse. Tutto quanto sarà detto di

Un monomio è in forma normale se è il prodotto di un solo fattore numerico e di fattori letterali con basi diverse. Tutto quanto sarà detto di DEFINIZIONE Espressione algebrica costituita dal prodotto tra una parte numerica (coefficiente) e una o più variabili e/o costanti (parte letterale). Variabili e costanti possono comparire elevate a potenza

Dettagli

DIARIO DEL CORSO DI TEORIA ALGEBRICA DEI NUMERI. Lezione di giovedí 27 febbraio 2014 (un ora)

DIARIO DEL CORSO DI TEORIA ALGEBRICA DEI NUMERI. Lezione di giovedí 27 febbraio 2014 (un ora) DIARIO DEL CORSO DI TEORIA ALGEBRICA DEI NUMERI SANDRO MATTAREI A.A. 2013/14 Prima settimana. Lezione di mercoledí 19 febbraio 2014 (due ore) Presentazione del corso. Esempio di applicazione della fattorizzazione

Dettagli

Matematica per l Economia, a.a Integrazione al libro di testo

Matematica per l Economia, a.a Integrazione al libro di testo Matematica per l Economia, a.a. 2016 2017 Integrazione al libro di testo Gianluca Amato 20 dicembre 2016 1 Note ed errata corrige Sezione 2.3, definizione di dominio. La definizione di dominio data dal

Dettagli

Numeri complessi. Hynek Kovarik. Analisi A. Università di Brescia. Hynek Kovarik (Università di Brescia) I numeri complessi Analisi A 1 / 37

Numeri complessi. Hynek Kovarik. Analisi A. Università di Brescia. Hynek Kovarik (Università di Brescia) I numeri complessi Analisi A 1 / 37 Numeri complessi Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi A Hynek Kovarik (Università di Brescia) I numeri complessi Analisi A 1 / 37 Introduzione I numeri complessi vengono introdotti perché tutte

Dettagli

Equazioni di secondo grado Prof. Walter Pugliese

Equazioni di secondo grado Prof. Walter Pugliese Equazioni di secondo grado Prof. Walter Pugliese La forma normale di un equazione di secondo grado Un equazione è di secondo grado se, dopo aver applicato i principi di equivalenza già studiati per le

Dettagli

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A A.A. 2017/18 DOCENTE: ANDREA CARANTI

DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A A.A. 2017/18 DOCENTE: ANDREA CARANTI DIARIO DEL CORSO DI ALGEBRA A A.A. 2017/18 DOCENTE: ANDREA CARANTI Nota. La descrizione di lezioni non ancora svolte si deve intendere come una previsione/pianificazione. Lezione 1. martedí 20 febbraio

Dettagli

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione dei numeri relativi

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione dei numeri relativi Codice BCD Prima di passare alla rappresentazione dei numeri relativi in binario vediamo un tipo di codifica che ha una certa rilevanza in alcune applicazioni: il codice BCD (Binary Coded Decimal). È un

Dettagli

Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti

Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Docente: Anna Valeria Germinario Università di Bari A.V.Germinario (Università di

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO PROFESSIONALE COMMERCIALE MATEMATICA

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO PROFESSIONALE COMMERCIALE MATEMATICA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO PROFESSIONALE COMMERCIALE MATEMATICA CLASSE PRIMA IPC LEGENDA COMPETENZE 1) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico

Dettagli