MANUALE AZIENDALE DI AUTOCONTROLLO

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1 Reg.CE 852/2004 Reg.CE 183/2005 MANUALE AZIENDALE DI DI CAPE soc. coop. - Via Pana Faenza - Ra - Tel. 0546/46360 Fax 0546/46376 Tel/fax Amm.ne 0546/ P.IVA C.Fiscale - ISCR.REG.IMPR REA RA n Albo coop. n. A Albo c/t RA/ /M cape@capeonline.it - pec capetrasporti@legalmail.it - Web LEGALE RAPPRESENTANTE E RESPONSABILE DELL : Sig. Zamagna Gabriele Firma: Redatto da Reintegra Srl Verificato da Approvato da Il Presidente CARLONI DAVIDE LUCIANO RANZI CRISTOFERI ALBERTO ZAMAGNA GABRIELE Reintegra S.r.l. Via Monteverdi n.39/a Forlì Tel.: ; Fax: ; info@reintegra.it

2 INDICE 1) Presentazione dell Azienda Pag. 3 2) Scopo del Sistema di Autocontrollo Pag. 3 3) Campo di Applicazione Pag. 4 4) Funzioni e Responsabilità Aziendali Pag. 4 5) Struttura del Manuale di Autocontrollo Pag. 6 6) Verifica e revisione del sistema di autocontrollo Pag. 8 7) Definizioni Pag. 9 8) Normativa di Riferimento Pag. 10 9) Diagramma di flusso Pag ) Piano HACCP Pag ) Caratteristiche delle cisterne impiegate al servizio Pag ) Pulizia e disinfezione delle cisterne Pag ) Manutenzione delle cisterne Pag ) Gestione degli infestanti Pag ) Formazione del personale Pag ) Rintracciabilità interna Pag ) Campionamenti di verifica rilasciati in fase di carico/scarico prodotti Pag ) Gestione delle cisterne di proprietà C.A.P.E. Pag ) Allegati Pag. 27 E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 2 di 27

3 1. PRESENTAZIONE AZIENDA LA C.A.P.E. soc. coop. nasce nel 1983 per volontà di una decina di cisternisti faentini per trasportare prodotti vinosi dalle cantine sociali. Con il passare degli anni e con l evoluzione del mercato si è proceduto a diversificare il tipo di prodotto; infatti anche alcool, puree di frutta, oli e grassi sono entrati a far parte della gamma di prodotti trasportati. LA C.A.P.E. soc. coop. sorge su un area di mq dei quali coperti, destinati al ricovero automezzi, 600 adibiti a deposito attrezzatura e 200 per uso ufficio. A disposizione dei soci vi è un distributore di gasolio e una stazione per cambio olio lubrificante; nonché un area (coperta) destinata al lavaggio automezzi (adeguatamente attrezzata per il lavaggio/sanificazione dei mezzi di tutti i soci). LA C.A.P.E. dispone di una quarantina (44) di autocisterne (bilici, motrici e rimorchio) adibite al trasporto di liquidi alimentari e mangimi liquidi. 2. SCOPO DEL SISTEMA DI Lo scopo del Sistema Aziendale d autocontrollo è quello di: Prevenire, eliminare o ridurre ad un livello accettabile il pericolo potenziale che gli alimenti e mangimi trasportati possano diventare nocivi per la salute del consumatore. Svolgere la propria attività nel rispetto delle norme generali d igiene dei prodotti alimentari e dei mangimi previste, rispettivamente, dal Reg.CE 852/04 e dal Reg.CE 183/05. A tal fine, è stata individuata nell attività dell azienda ogni fase che può rivelarsi critica per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi sono state previste le opportune procedure di sicurezza avvalendosi, come indicato nel Reg.CE 852/04 e dal Reg.CE 183/05, dei principi su cui è basato il sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici (HACCP). Nell analizzare il rapporto tra HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point - Analisi dei Rischi e Punti Critici di Controllo) e la legislazione italiana, è stato posta in evidenza la connessione tra il Reg.CE 183/05 disciplinante, i controlli ufficiali dei mangimi e dei prodotti alimentari, il Reg.CE 882/2004 Cons , disciplinante i controlli ufficiali dei mangimi e il Reg.CE 852/04 sull autocontrollo della qualità igienica dei prodotti alimentari. Il combinato tra le normative suddette, integrato dalla Circolare n.1 del Ministero della Sanità, contenente le linee guida per l'elaborazione dei manuali di corretta prassi igienica, ha E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 3 di 27

4 consentito di individuare, infatti, contenuti e strumenti per un'efficace tutela della qualità fisica, chimica e microbiologica degli alimenti e dei mangimi trasportati. Oltre agli scopi precedentemente descritti L Azienda si prefigge anche i seguenti obiettivi: Favorire la crescita professionale e di responsabilità del personale aziendale mediante la partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento sulla qualità, sicurezza e igiene dei prodotti alimentari. Aumentare il prestigio e l immagine dell azienda facendo conoscere alla propria clientela gli sforzi fatti al fine di garantire il trasporto in modo corretto dal punto di vista igienicosanitario. Il Sistema di Autocontrollo descritto nel Manuale e la documentazione raccolta e conservata all interno dello stesso lo rendono "specifico" per questa realtà e non applicabile a realtà aziendali diverse. 3. CAMPO DI APPLICAZIONE La CAPE trasporta materie prime o semilavorati alimentari liquidi trasportabili in cisterne La CAPE trasporta anche mangimi liquidi a base di melasso, borlande e sottoprodotti similari. 4. FUNZIONI E RESPONSABILITA AZIENDALI Riportiamo di seguito l organigramma e il mansionario aziendale riferito esclusivamente ai Resp. di funzione che interagiscono con il Sistema di Autocontrollo. Responsabile legale e responsabile dell autocontrollo: ZAMAGNA GABRIELE Referenti interni per l applicazione e la gestione del Sistema di Autocontrollo: LUCIANO RANZI ALBERTO CRISTOFERI Consulenti esterni: Reintegra srl Autisti: VEDI ELENCO SOCI CAPE (ALLEGATO MANUALE) E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 4 di 27

5 4.1 RESPONSABILE LEGALE e RESPONSABILE DEL SISTEMA DI Impartisce le linee guida per la corretta gestione e implementazione dei processi produttivi e sovrintende al buon andamento dell Azienda, controllando e coordinando le attività svolte dai vari Responsabili di funzione; Garantisce le risorse per l esecuzione delle attività che influenzano la sicurezza degli alimenti trasportati, attribuendo anche deleghe, ove necessario; Assicura, la pianificazione e l organizzazione delle attività generali garantendo l ottimizzazione delle risorse impiegate e l incremento del profitto in una prospettiva di crescita, sviluppo, continuità e consolidamento dell immagine aziendale. Promuove il continuo miglioramento del Sistema di Autocontrollo attraverso la definizione di politiche e approvazione degli obiettivi assicurandone la loro diffusione all interno dell Azienda. Valuta le risorse disponibili sufficienti a garantire la prestazione del servizio richiesto; 4.2 IL REFERENTE INTERNO PER LA GESTIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI Indipendentemente da altre sue responsabilità: assicura nel tempo l applicazione, il mantenimento ed il miglioramento al fine di pervenire ad un Sistema di Autocontrollo che consenta il costante miglioramento della sicurezza igienica del servizio, dell immagine aziendale e la realizzazione della piena soddisfazione degli utenti finali. Coordina tutte le funzioni, comprese quelle extra aziendali, che concorrono alla corretta gestione del Sistema di Autocontrollo; Gestisce la documentazione del Sistema di Autocontrollo e cura l aggiornamento e la conservazione dei documenti e dei dati relativi ad autotrasportatori e relative cisterne. Mantiene i rapporti con l AUSL territoriale competente e i consulenti esterni. Organizza e gestisce i corsi di formazione degli autotrasportatori. 4.3 IL CONSULENTE ESTERNO Fornisce un servizio di assistenza e verifica periodica che comprende: Sopralluoghi per la valutazione igienico-sanitaria e la verifica della corretta attuazione delle procedure previste dal Sistema di Autocontrollo (pulizia e sanificazione, rispetto delle procedure operative,ecc ); Il prelievo di tamponi al fine di verificare l efficacia delle operazioni di pulizia e sanificazione effettuate; La verifica documentale del Manuale di Autocontrollo; La consulenza alla revisione periodica del Manuale di autocontrollo e dei documenti ad esso allegati. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 5 di 27

6 Il consulente esterno opera in autonomia, riferendo gli esiti della propria attività direttamente al Responsabile del Sistema di Autocontrollo. 4.4 AUTISTI Sono responsabili della: Pulizia e disinfezione degli automezzi. Manutenzione degli automezzi. Del trasporto delle derrate alimentari e dei mangimi nel rispetto delle regole di corretta prassi igienica previste dal Manuale di Autocontrollo. Della registrazione delle schede previste dal Sistema di Autocontrollo. 5. STRUTTURA DEL MANUALE DI Questo manuale della Cooperativa ha lo scopo di documentare, nel rispetto del Reg.CE 852/04 e del Reg.CE 183/05 e della Legge n. 526 del 21/12/99 Art. 10 comma 5 relativa all adozione di procedure di autocontrollo semplificate, il Sistema di Autocontrollo di CAPE, relativo al servizio di trasporto di liquidi alimentari e mangimi liquidi. All interno del manuale sono riportate le regole di corretta prassi igienica e le procedure operative del Sistema di Autocontrollo scaturite a seguito dell analisi HACCP relativa al questo servizio. Il Sistema di Autocontrollo descritto da questo Manuale e la documentazione ad esso collegata lo rendono "specifico" per questa realtà e non applicabile a realtà aziendali diverse. Il Manuale è suddiviso in SEZIONI ognuna delle quali tratta un aspetto fondamentale della gestione igienico-sanitario relativa al servizio di trasporto di liquidi alimentari nel rispetto di quanto previsto dal REG. CE 852/04 L articolazione in sezioni permette di evidenziare ed individuare con maggiore rapidità il tipo di argomento trattato e quindi la documentazione in esso allegata. Gli allegati all interno del Manuale sono tutti documenti prodotti internamente o esternamente all Azienda necessari a documentare e dimostrare quanto previsto e attivato al fine di assicurare e migliorare la sicurezza igienica del servizio offerto. Il Manuale di Autocontrollo viene conservato presso la sede di CAPE a cura del Referente interno che si occupa della gestione dello stesso. Il Sistema di Autocontrollo, oltre che dal presente Manuale, è composto da un MANUALE DI PER GLI AUTOTRASPORTATORI rilasciato, da CAPE, a tutti gli autotrasportatori. In questo documento sono stati inseriti, oltre ai dati d identificazione dell automezzo e della cisterna, le regole di corretta prassi igienica e le prescrizioni operative per E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 6 di 27

7 gli autotrasportatori estrapolate dal Manaule di Autocontrollo di CAPE e collegate all attività di autotrasporto. Il trasportatore ha l obbligo di conservare il manuale all interno del proprio automezzo in quanto esso fa parte integrante della documentazione necessaria allo svolgimento dell attività; altresì dicasi per qualsiasi altro documento attestante una qualsivoglia abilitazione e/o attestazione di partecipazione ad eventi formativi, rilasciata al trasportatore. Questo documento consegnato da CAPE ad ogni socio/autotrasportatore è, a tutti gli effetti, il Manuale di autocontrollo dell autotrasportatore che, in qualità di titolare/legale rappresentante dichiara, sottoscrivendo lo stesso Manuale, che il servizio di trasporto, effettuato per conto della CAPE soc.coop., viene erogato nel rispetto delle disposizioni riportate in questo Manuale. L avvenuta consegna e spiegazione di questo documento al socio/autotrasportatore viene formalizzata mediante sottoscrizione da parte di quest ultimo del modulo CONSEGNA E SPIEGAZIONE DEL MANUALE DI PER AUTOTRASPORTATORI A differenza del Manuale di Autocontrollo della Cooperativa, il manuale di autocontrollo in oggetto viene conservato, a cura dell autotrasportatore, all interno del proprio dell automezzo. 5.1 STRUTTURA E FORMATO DELLA DOCUMENTAZIONE Il Manuale di Autocontrollo è formato da una prima pagina denominata frontespizio e da pagine successive contenenti i vari capitoli e sezioni che compongono il Manuale. Il frontespizio riporta: Intestazione: Logo di CAPE Denominazione del documento = Manuale aziendale di Autocontrollo se si tratta del Manuale di Cape, Manuale di Autocontrollo per gli Autotrasportatori se si tratta del Manuale di autocontrollo consegnato ai soci/autotrasportatori. N e data di revisione N di pagina con riferimento al numero totale di pagine Parte centrale Manuale aziendale CAPE Logo e dati aziendali Cape; Nome, Cognome e firma del Legale Rappresentante; Nome, Cognome e Resp. Sistema di Autocontrollo; Manuale di autocontrollo per autotrasportatori Data rilascio all azienda di autotrasporto Dati o Ragione sociale della ditta del socio/autotrasportatore Dichiarazione del socio/autotrasportatore che il servizio di trasporto di liquidi alimentari, effettuato per conto terzi dalla CAPE soc. coop., viene erogato nel E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 7 di 27

8 rispetto delle regole di corretta prassi igienica e delle prescrizioni riportate nel Manuale di Autocontrollo in oggetto. Piè di pagina con: Firma Resp. della redazione; Firma Resp. della verifica; Firma Resp. dell approvazione. (Il Manuale aziendale di autocontrollo della CAPE viene firmato per approvazione dal Responsabile Legale mentre il Manuale di Autotrasporto dell Autotrasportatore viene firmato per approvazione dal titolare/legale rappresentante dell automezzo) Numero di pagina con riferimento al numero totale di pagine; Le pagine successive oltre al testo mantengono la stessa intestazione della prima pagina. Al manuale sono allegati i moduli e i documenti come indicato al punto 16 ALLEGATI: I moduli di registrazione possono essere e sono formati da una o più pagine. Su ogni pagina deve essere presente una intestazione e un piè di pagina con riportati: Intestazione: logo CAPE il titolo del modulo; Data e numero di revisione; Gli allegati raccolti in ogni capitolo possono essere modificati, eliminati o aggiunti a discrezione dell azienda in relazione alle proprie esigenze seguendo quanto successivamente riportato. 5.2 CONSERVAZIONE E ARCHIVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE Il Referente interno per la gestione e l applicazione del Manuale di Autocontrollo è responsabile della conservazione ed archiviazione delle registrazioni del Manuale di Autocontrollo unitamente ai documenti e alle autorizzazioni relative ad ogni automezzo e autotrasportatore. Le registrazioni vengono aggiornate ogniqualvolta conservate per almeno 12 mesi. 6. VERIFICA E REVISIONE DEL SISTEMA DI La verifica periodica del Sistema di Autocontrollo rappresenta il mezzo a disposizione del Resp. Haccp per verificare l efficace attuazione e mantenimento nel tempo del Sistema, rispetto a quanto pianificato e documentato per il sistema stesso, nonché l individuazione di opportunità di miglioramento. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 8 di 27

9 La verifica rappresenta uno strumento per valutare l efficacia, l adeguatezza e la corretta attuazione del Sistema di Autocontrollo. La verifica viene svolta da Consulenti esterni, almeno una volta nel corso dell anno solare e quando necessita, sulla base delle informazioni derivanti: dalle non conformità riscontrate da personale interno e dai reclami dei clienti; da nuove normative di settore ; dalla modifica delle caratteristiche di servizio. Le non conformità riscontrate dagli organi ufficiali di controllo, nel corso delle attività ispettive, sono equiparate a verifica e devono generare se prescritte, azioni correttive che possono dare origine ad una revisione straordinaria del manuale di autocontrollo, qualora riguardino aspetti gestionali del sistema. Ogni verifica viene documentata mediante un RAPPORTO DI VERIFICA redatto dai consulenti esterni, verificato dal referente interno, approvato dal Resp. dell autocontrollo e conservato agli atti. Se, in sede di verifica o riesame del Sistema di Autocontrollo, scaturisce la necessità di revisionare parte del Manuale, occorre sostituire le pagine modificate con le nuove riportando in calce il relativo numero di revisione e data di emissione. L emissione di un documento modificato avviene con le stesse modalità previste per la nuova documentazione, secondo quanto descritto ai paragrafi precedenti. Sul frontespizio del documento modificato vengono riportati i seguenti dati: il nuovo numero di revisione del documento; la data di emissione del documento modificato; Ad ogni revisione le copie aggiornate verranno nuovamente distribuite solamente a quanti in possesso di copia controllata. 7. DEFINIZIONI HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point): sistema che permette di individuare il o i pericoli specifici, di valutarli e di stabilire le misure preventive per controllarli. CCP (Critical Control Point; Punto Critico di Controllo): Punto, fase o procedura su cui è necessario e possibile esercitare un'azione di controllo al fine di prevenire, eliminare o ridurre ad un livello accettabile un pericolo relativo alla sicurezza ed integrità igienica di un prodotto alimentare. I punti critici di controllo sono definiti da ciascuna azienda specifica sotto la propria responsabilità. CP (Critical Point): Punto, fase o procedura in cui può essere effettuato un controllo del rispetto delle regole di corretta prassi igienica; GMP (Good Manufacturing Practices; buone pratiche di lavorazione): Le pratiche di buona fabbricazione rappresentano sostanzialmente una serie di suggerimenti di carattere operativo tesi ad individuare i requisiti basilari per la produzione di alimenti sicuri. Albero delle decisioni - E una sequenza di domande per determinare, se necessario i CCP ed a evitare duplicazioni superflue degli stessi. (Flair Food Safety) E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 9 di 27

10 8. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Normativa orizzontale : (comprende le norme generali che tutelano l igiene di alimenti e mangimi) Reg.CE 852/04 Reg.CE 183/05. Legge n. 283 del 30/04/1962; DPR n. 327 del 26/03/1980; D.Lgs n. 193/07; Circolare n.1 del Ministero della Sanità Regolamento (CE) n 178/ /01/2002 D.Lgs n.31 del 02/02/2001 Reg. Ce 579/2012 Reg. CE 1830/ DIAGRAMMA DI FLUSSO Pulizia e sanificazione Automezzo Carico Trasporto Scarico A seguito del trasporto di prodotti diversi da oli e grassi Risciacquo al completamento della giornata lavorativa A seguito del trasporto di oli e grassi Chiusura ermetica della cisterna Carico non compatibile con quello precedente Carico compatibile con quello precedente (Vedi paragrafo 12 pulizia e disinfezione automezzi) E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 10 di 27

11 10. ANALISI HACCP Premessa Per ognuna delle fasi indicate dal diagramma di flusso, non risultano identificati i punti critici di controllo perché dall analisi dei pericoli effettuata non risultano CCP e i pericoli potenziali identificati possono essere prevenuti con l applicazione di misure preventive. Citiamo a questo proposito quanto riportato sulle Linee guida per la predisposizione di piani di autocontrollo in materia igienico sanitaria (Accordo stato regioni del 13 gennaio 2005) Cap.2 I PRINCIPI HACCP 2.1 principio 1 : Condurre un analisi dei pericoli comma c - Elencare le misure preventive per controllare/gestire i rischi identificati Secondo i principi Haccp, ogni volta che si stabilisce che un pericolo può ragionevolmente verificarsi, è necessario stabilire misure per prevenire, eliminare o ridurre ad un livello accettabile il pericolo stesso e quindi definire uno o più CCP. Il punto essenziale pare quindi fornire una risposta corretta alla domanda: il pericolo può ragionevolmente verificarsi?. A prima vista, la risposta potrebbe essere si per molti pericoli, il che condurrebbe ad una proliferazione di CCP con conseguente ingestibilità del processo. E risaputo che in un piano Haccp dovrebbero essere identificati, se possibile, pochi CCP, diversamente il piano è destinato a fallire. Il problema pare in questo caso quello di considerare se un pericolo può ragionevolmente verificarsi dopo che sono stati correttamente implementati i prerequisiti, che possono aiutare in molti casi a prevenire pericoli anche significativi. Per molti dei pericoli potenziali identificati possono essere infatti applicate misure preventive nell ambito dei prerequisiti in modo da ridurre significativamente il numero dei CCP. Le misure preventive adottate nell ambito dei prerequisiti non vanno confuse con misure per prevenire, eliminare o ridurre ad un livello accettabile il pericolo, descrizione la quale comporta la definizione di un CCP. Anche la pulizia dell automezzo, l aspetto sicuramente più importante per l attività di trasporto, è considerata da tutta la bibliografia attualmente disponibile un prerequisito. Questa fase è comunque caratterizzata da un assenza/impossibilità di controllo a causa del fatto che non sono applicabili limiti critici oggettivi e misurabili, caratterizzanti il CCP. Questo fatto non pregiudica comunque la gestione preventiva e correttiva E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 11 di 27

12 perché il manuale prevede un monitoraggio visivo dopo il lavaggio e, in caso di non conformità, il divieto di carico fino al ripristino delle condizioni igieniche. Non essendo stati identificati CCP, nelle tabelle relative all analisi HACCP sono state evidenziate solo le misure preventive mentre non sono state evidenziate le informazioni strettamente collegate ai CCP come: limiti critici, sistema di monitoraggio, piano d azione correttivo, documentazione, verifica. E inutile, infatti, inserire colonne necessarie solo in presenza di un CCP. La documentazione probante delle azioni svolte è documentata di seguito alla misura preventiva identificata. Per quanto riguarda l identificazione dei punti di controllo va da sè che, ogni punto o fase del ciclo produttivo,(quelle rappresentate nel diagramma), in cui sono stati identificati dei pericoli potenziali, se non è un CCP è comunque da considerare un punto di controllo (CP). E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 12 di 27

13 Fase / Punto di Controllo Pericoli identificati Misure preventive Utilizzo di cisterne progettate in modo che le operazioni di lavaggio e disinfezione si possano eseguire agevolmente e l acqua di lavaggio possa fuoriuscire senza ristagni. Le pareti interne, i rubinetti, gli attacchi di carico/scarico e i portelli devono essere sottoposti agli interventi di manutenzione necessari a prevenire la perdita dei requisiti igienici o ripristinarli nel caso si sia verificata in modo tale da non pregiudicare l efficacia delle operazioni di pulizia e disinfezione. PULIZIA INTERNA CISTERNE Contaminazione microbiologica e chimica del prodotto derivata dallo stato igienico della cisterna non conforme Le autocisterne devono essere pulite e disinfettate prima della loro riutilizzazione nel rispetto delle disposizioni riportate nel Piano di Pulizia e sanificazione delle cisterne (vedi paragrafo 12). Per tali operazioni deve essere utilizzata l acqua potabile dell acquedotto; presa da rubinetti e manichette opportunamente identificati. Il lavaggio delle autocisterne può essere effettuato presso il centro lavaggio interno a CAPE o presso i centri lavaggio autorizzati e attrezzati per questo tipo di servizio. Il lavaggio delle cisterne che devono trasportare latte o uova deve essere fatto obbligatoriamente presso lavaggi esterni autorizzati da CAPE e dal cliente. L autocisterna dopo il lavaggio deve presentarsi visivamente pulita, senza residui di prodotti alimentari, chimici o materiale estraneo, ed inodore. Il lavaggio dell autocisterna deve essere documentato dal certificato di lavaggio compilato dall autotrasportatore, nel caso di lavaggio all interno, o fornito dal centro lavaggio nel caso di lavaggio esterno. Deve essere verificata l efficacia del sistema di pulizia e disinfezione mediante analisi microbiologica di tamponi prelevati sulle superfici più critiche come ad es: rubinetti e attacchi ci carico e scarico. Modalità e frequenza di prelievo sono riportate nel paragrafo 12 Pulizia e disinfezione delle cisterne. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 13 di 27

14 Fase / Punto di Controllo Pericoli identificati Misure preventive Le cisterne devono essere ispezionate prima dell effettuazione del carico per assicurarsi del corretto stato igienico delle stesse. Nel caso le cisterne si rivelassero non correttamente pulite occorre effettuare una pulizia straordinaria al fine di ripristinare le corrette condizioni igieniche. Contaminazione microbiologica del prodotto derivato da una mancata o errata pulizia della cisterna. Assicurarsi che i rubinetti, i tubi, ecc.. per il carico del prodotto si presentino in condizioni igieniche ottimali. Prima di ogni carico verificare lo stato di usura delle guarnizioni e, se necessario, effettuare la sostituzione delle stesse. CARICO Al momento del carico, ove richiesto dal cliente, deve essere presentato il certificato di lavaggio dell autocisterna. Proliferazione batterica e deterioramento del prodotto causato da autocisterne non idonee o temperature del prodotto al carico non compatibili con i range di temperatura assicurati dalla cisterna, in relazione alla durata del trasporto Le autocisterne destinate al trasporto di alimenti liquidi deperibili devono avere una coibentazione in grado di assicurare il mantenimento della temperatura di carico dei liquidi alimentari trasportati e, se necessario, progettati in modo che la temperatura possa essere controllata. Per i prodotti sottoposti ad obbligo di trasporto a temperatura controllata (es: latte, puree,ecc..) al momento del carico deve essere verificato e registrato sul documento di carico la t del prodotto al momento dello stesso. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 14 di 27

15 Fase / Punto di Controllo Pericoli identificati Misure preventive TRASPORTO Deperimento o proliferazione batterica dei prodotti ad elevata deperibilità (es: latte, puree, ecc ) causati da allungamento dei tempi di trasporto. La durata del trasporto deve rimanere entro i tempi tecnici di consegna correlati alle temperature di carico ed alla capacità di mantenimento della temperatura da parte della cisterna. Manutenzione ordinaria dell automezzo. In caso di guasto o incidente atto a prolungare in modo eccessivo la durata del trasporto, avvertire immediatamente la sede centrale. SCARICO Contaminazione chimico / microbiologica derivata da inquinamento della valvola si scarico. Al momento dello scarico l autotrasportatore deve controllare che le valvole di scarico e i tubi di scarico, quest ultimi solo se forniti dall autotrasportatore, si presentino in condizioni igieniche ottimali. Se necessario procederà alla pulizia dell attrezzatura adibita allo scarico del prodotto. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 15 di 27

16 11. CARATTERISTICHE DEGLI AUTOMEZZI Le cisterne utilizzate per il trasporto di alimenti e mangimi liquidi hanno caratteristiche tali da assicurare una adeguata protezione e mantenimento degli alimenti trasportati, evitando ogni causa di insudiciamento o altro danno che possa derivare dagli agenti atmosferici o da altri fattori ambientali. A tal fine le cisterna adibite al trasporto di sostanze alimentari e di mangimi liquidi devono possedere i seguenti requisiti: 1. Sono riservate esclusivamente al trasporto di prodotti alimentari. Sulle cisterne è apposta una menzione chiaramente visibile ed indelebile in una o più lingue comunitarie relativa alla loro utilizzazione per il trasporto di prodotti alimentari ovvero la menzione TRASPORTO PER ALIMENTI. 2. Il serbatoio ad unico o più scomparti, costruito con pareti interne ad angoli o spigoli smussati, o raccordati in modo che le operazioni di lavaggio e disinfezione si possano eseguire agevolmente e l'acqua di lavaggio possa fuoriuscire senza ristagni; 3. le superfici in contatto con l alimento devono presentarsi in buone condizioni ed essere facilmente lavabili e se necessario disinfettabili. A tal fine il rivestimento interno deve essere costruito con materiali lisci, lavabili e non tossici (es: acciaio inossidabile, o essere rivestiti di resina epossidica, o di un suo equivalente tecnico) che resista alla corrosione e che non trasferisca agli alimenti sostanze in quantità tali da mettere in pericolo la salute umana, da alterare la composizione degli alimenti o da esercitare un'influenza nociva sulle sue caratteristiche organolettiche; 4. Le cisterne devono essere progettate in modo da rendere possibile Io scarico totale degli alimenti; se sono muniti di rubinetti, questi devono essere facilmente rimossi e smontati, lavati, puliti e disinfettati 5. Devono essere provviste di apertura che consenta un facile accesso all'interno; 6. Devono essere provviste di portelli con idonee guarnizioni a tenuta che devono essere chiusi ermeticamente prima e durante il trasporto, mediante un dispositivo di chiusura a tenuta stagna; 7. Laddove necessario, i veicoli o i contenitori devono poter mantenere questi ultimi in condizioni adeguate di temperatura e essere progettati in modo che la temperatura possa essere controllata ; 8. Gli attacchi di carico e scarico ed ogni altro accessorio utilizzato per dette operazioni di carico/scarico devono essere facilmente smontabili, in modo da poter essere sottoposti senza difficoltà al lavaggio e alla disinfezione; Ai fini di assicurare l utilizzo di cisterne conformi alle normative vigenti e di consentire la rintracciabilità dei servizi, di ogni automezzo sono raccolti e conservati i dati seguenti: E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 16 di 27

17 Nome Impresa Tipo autoveicolo Targa N autorizzazione sanitaria A.USL territoriale che ha rilasciato la notifica di registrazione Data presentazione della notifica di registrazione Centro autorizzato che ha effettuato il collaudo ATP Data collaudo ATP Scadenza collaudo ATP Luogo in cui è di norma parcheggiato il veicolo, Questi dati sono raccolti, a cura del Referente interno, in appositi raccoglitori distinti per socio e per automezzo. 12. PULIZIA E DISINFEZIONE DELLE CISTERNE La pulizia deve essere effettuata secondo le modalità di seguito descritte. Sono state identificate tre modalità operative di pulizia delle cisterne da effettuarsi in caso in NON COMPATIBILITA DEL PRODOTTO SCARICATO E DEL PRODOTTO DA CARICARE: 1) Pulizia cisterne che non hanno trasportato oli e grassi, destinate a caricare prodotti differenti dagli ovoprodotti. 2) Pulizia cisterne che hanno trasportato oli e grassi, destinate a caricare prodotti differenti dagli ovoprodotti. 3) Pulizia cisterne destinate al carico di ovoprodotti. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 17 di 27

18 TABELLA 1 - COMPATIBILITA DI CARICO PRODOTTO CARICATO PRODOTTO DA CARICARE COMPATIBILITA VINI VINO BIANCO VINO ROSSO COMPATIBILE VINO MELASSO,BORLANDA,FECCIA COMPATIBILE OLI OLIO SEMI OLIO DI SEMI CON STESSE CARATTERISTICHE (O CONTENENTE ALLERGENI) COMPATIBILE OLIO SEMI RAFFINATO OLIO DI SEMI GREZZO COMPATIBILE OLIO MELASSO,BORLANDA,FECCIA COMPATIBILE LATTE E UOVA LATTE/UOVO FECCIA COMPATIBILE GLUCOSIO GLUCOSIO MELASSO,BORLANDA,FECCIA COMPATIBILE PUREE E POMODORI PUREA, POMODORO FECCIA COMPATIBILE ATTENZIONE: PRODOTTI UGUALI SONO COMPATIBILI TRA DI LORO (ALLERGENI e OGM COMPRESI) TUTTI GLI ALTRI ABBINAMENTI NON INDICATI NON SONO COMPATIBILI PERCIO DEVE ESSERE EFFETTUATA LA PULIZIA DELLA CISTERNA IN CASO DI DUBBI SULLA COMPATIBILITÀ DEL PRODOTTO DA CARICARE RISPETTO A QUELLO SCARICATO SI DEVE RICHIEDERE UN AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA/CONFERMA AL RESPONSABILE DELL O ALL UFFICIO COORDINAZIONE TRASPORTI. La tabella di compatibilità è stata elaborata in conformità alla presenza di ALLERGENI nei prodotti trasportati. Alla data di revisione della presente procedura gli allergeni identificati sono: A) Cereali contenenti glutine (cioè grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati) e prodotti derivati, tranne: a) sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio nonchè prodotti derivati purché il processo subìto non aumenti il livello di allergenicità valutato dall EFSA per il prodotto di base dal quale sono derivati; (Così modif. da D.L n. 135) b) maltodestrine a base di grano, nonché prodotti derivati purché il processo subìto non aumenti il livello di allergenicità valutato dall EFSA per il prodotto di base dal quale sono derivati; (Così modif. da D.L n. 135) B) Sciroppi di glucosio a base d orzo; C) Cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati o di alcol etilico di origine agricola per liquori ed altre bevande alcoliche. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 18 di 27

19 2. Crostacei e prodotti derivati. 3. Uova e prodotti derivati. 4. Pesce e prodotti derivati, tranne: a) gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o carotenoidi; b) gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino. D) Arachidi e prodotti derivati. E) Soia e prodotti derivati, tranne: a) olio e grasso di soia raffinato, nonché prodotti derivati purché il processo subìto non aumenti il livello di allergenicità valutato dall EFSA per il prodotto di base dal quale sono derivati; (Così modif. da D.L n. 135) b) tocoferoli misti naturali (E306), tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale, tocoferolo succinato D-alfa naturale a base di soia; c) oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia; d) estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia. Latte e prodotti derivati, incluso lattosio, tranne: a) siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati o di alcol etilico di origine agricola per liquori ed altre bevande alcoliche; b) lattitolo. F) Frutta a guscio, cioè mandorle (Amygdalus communis L.), nocciole (Corylus avellana), noci comuni (Juglans regia), noci di anacardi (Anacardium occidentale), noci di pecan (Carya illinoiesis (Wangenh) K. Koch), noci del Brasile (Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia vera), noci del Queensland (Macadamia ternifolia) e prodotti derivati, tranne frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati o di alcol etilico di origine agricola per liquori ed altre bevande alcoliche. G) Sedano e prodotti derivati. H) Senape e prodotti derivati. I) Semi di sesamo e prodotti derivati. L) Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/l espressi come SO2. M) Lupini e prodotti derivati. N) Molluschi e prodotti derivati. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 19 di 27

20 1) PULIZIA CISTERNE CHE NON HANNO TRASPORTATO OLI E GRASSI, DESTINATE A CARICARE PRODOTTI DIFFERENTI DAGLI OVOPRODOTTI. 1) Risciacquo per almeno minuti con acqua potabile a temperatura ambiente per asportazione residui organici. Oltre alla cisterna devono essere risciacquate: raccorderie; guarnizioni; scarichi; valvole di paratia; valvole di fondo. La fase di risciacquo si conclude nel momento in cui, a seguito di controllo visivo, l acqua di lavaggio e le superfici appaiono prive di residui organici. 2) Detersione di: cisterna, raccorderie; guarnizioni; scarichi; valvole di paratia; valvole di fondo con soluzione di acqua e detergente, in concentrazione conforme a quanto indicato sulla scheda tecnica del prodotto o comunque in etichetta. Se il lavaggio viene effettuato presso la Cape con prodotti non forniti da Cape, l autotrasportatore è tenuto a conservare la scheda tecnica del prodotto utilizzato. Questa documentazione è necessaria in caso venga rilevato una non conformità quindi è una documentazione rilevante ai fine della rintracciabilità. 3) Risciacquo per almeno minuti di: di: cisterna, raccorderie; guarnizioni; scarichi; valvole di paratia; valvole di fondo con acqua potabile per asportazione residui di detergente. La fase di risciacquo si conclude nel momento in cui, a seguito di controllo visivo, l acqua di lavaggio e le superfici appaiono prive di residui di detergente. 4) Disinfezione della cisterna a mezzo di disinfettanti chimici a base di cloro o sali quaternari d ammonio. Il prodotto deve essere utilizzato con modalità e concentrazioni conformi a quanto riportato sulla scheda relativa tecnica. Se il lavaggio viene effettuato presso la Cape con prodotti non forniti da Cape, l autotrasportatore è tenuto a conservare la scheda tecnica del prodotto utilizzato. Questa documentazione è necessaria in caso venga rilevato una non conformità quindi è una documentazione rilevante ai fine della rintracciabilità 5) Accurato risciacquo con acqua potabile per almeno minuti. 6) Al termine della pulizia deve essere effettuato un controllo di eventuali residui di detergenti/disinfettanti con l utilizzo di una cartina tornasole. Il colore della cartina rilevato deve essere confrontato con quello dell acqua pulita all uscita del rubinetto. In caso si rilevi un colore diverso e quindi un eventuale residuo di detergente/disinfettante deve essere effettuato un ulteriore risciacquo della cisterna fino a quando la verifica con la cartina tornasole non sarà conforme. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 20 di 27

21 2) PULIZIA CISTERNE CHE HANNO TRASPORTATO OLI E GRASSI, DESTINATE A CARICARE PRODOTTI DIFFERENTI DAGLI OVOPRODOTTI. 1) Detersione per almeno minuti di: cisterna, raccorderie; guarnizioni; scarichi; valvole di paratia; valvole di fondo con soluzione di acqua calda e detersanificante incolore e inodore, in concentrazione conforme a quanto indicato sulla scheda tecnica del prodotto. In caso di lavaggio interno deve essere utilizzato obbligatoriamente il prodotto messo a disposizione da CAPE. 2) Risciacquo per almeno minuti di: cisterna, raccorderie; guarnizioni; scarichi; valvole di paratia; valvole di fondo con acqua potabile per asportazione residui di detergente. La fase di risciacquo si conclude nel momento in cui, a seguito di controllo visivo, l acqua di lavaggio e le superfici appaiono prive di residui di detergente. 3) Al termine della pulizia deve essere effettuato un controllo di eventuali residui di detergenti/disinfettanti con l utilizzo di una cartina tornasole. Il colore della cartina rilevato deve essere confrontato con quello dell acqua pulita all uscita del rubinetto. In caso si rilevi un colore diverso e quindi un eventuale residuo di detergente/disinfettante deve essere effettuato un ulteriore risciacquo della cisterna fino a quando la verifica con la cartina tornasole non sarà conforme. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 21 di 27

22 3) PULIZIA CISTERNE DESTINATE AL CARICO DI OVOPRODOTTI. Il lavaggio delle cisterne che devono caricare prodotti d uovo o latte deve avvenire obbligatoriamente presso i lavaggi esterni convenzionati con CAPE e autorizzati dal cliente. Indipendentemente dal tipo di prodotto precedentemente trasportato, l autobotte destinata al carico di ovo prodotti dovrà essere sottoposta alle seguenti fasi di lavaggio in tutti gli scomparti: 1) Prima di iniziare il lavaggio della cisterna smontare lavare e disinfettare le guarnizioni dei coperchi 2) Risciacquare con acqua calda 60/70 C per almeno 4 minuti; 3) Prelavare con soda a 2% per almeno 4 minuti; 4) Risciacquare con acqua per almeno 4 minuti; 5) Lavare con detergente a base alcalina per almeno 4 minuti; 6) Risciacquare con acqua per almeno 4 minuti; 7) Sanificare (cloro o ac. Par acetico) per almeno 4 minuti; 8) Risciacquare con acqua fredda per almeno 3 minuti 9) Al termine della pulizia deve essere effettuato un controllo di eventuali residui di detergenti/disinfettanti con l utilizzo di una cartina tornasole. Il colore della cartina rilevato deve essere confrontato con quello dell acqua pulita all uscita del rubinetto. In caso si rilevi un colore diverso e quindi un eventuale residuo di detergente/disinfettante deve essere effettuato un ulteriore risciacquo della cisterna fino a quando la verifica con la cartina tornasole non sarà conforme. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 22 di 27

23 L autocisterna dopo il lavaggio deve presentarsi visivamente pulita, senza residui di prodotti alimentari o materiale estraneo, ed inodore. L Autotrasportatore deve assicurarsi che i rubinetti, i tubi, le valvole, ecc.. per il carico del prodotto si presentino in condizioni di pulizia ed igieniche ottimali. In caso di non rispondenza a tale specifica il caricamento non deve essere effettuato fino al ripristino delle normali condizioni igieniche. Il lavaggio delle cisterne può esser effettuato presso il lavaggio interno CAPE o presso centri lavaggio autorizzati e attrezzati per l erogazione di questo tipo di servizio. IN CASO DI LAVAGGIO INTERNO a CAPE l autotrasportatore compila direttamente il CERTIFICATO DI LAVAGGIO allegato alla Procedura di Autocontrollo con i seguenti dati: N del certificato Ragione sociale della ditta a cui viene rilasciato il mezzo Targa della cisterna Data Ultimo prodotto alimentare trasportato Prodotto da caricare Destinazione del prodotto N Scomparti lavati e sanificati Modalità di lavaggio e tempi d ogni fase di lavaggio Altri controlli Numero sigilli apposti dopo il lavaggio (solo su richiesta) Firma dell autotrasportatore mentre, NEL CASO DI LAVAGGIO PRESSO CENTRI LAVAGGIO ESTERNI il certificato deve essere fornito direttamente dal centro lavaggio. LA PROPRIA COPIA DEL CERTIFICATO DI LAVAGGIO DEVE ESSERE CONSERVATA PER ALMENO 10 GIORNI SULL AUTOMEZZO E RESA DISPONIBILE IN CASO DI CONTROLLI ; DEVE ESSERE INOLTRE ALLEGATA AL DDT E CONSEGNATA AGLI UFFICI DELLA COOPERATIVA PER L ARCHIVIAZIONE. In caso di non conformità l autista attiva immediatamente idonee azioni correttive per l immediato ripristino delle condizioni di normalità e procede a documentare la non conformità mediante la compilazione del CHECK LIST NON CONFORMITA. Al fine di verificare la reale efficacia delle operazioni di pulizia o lo stato igienico delle cisterne in uso, CAPE ha incaricato i propri consulenti esterni di effettuare una volta all anno l analisi di tamponi sulle superfici di almeno 3 cisterne. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 23 di 27

24 I tamponi vengono effettuati su cisterne pulite. Su ogni tampone prelevato vengono effettuate analisi microbiologiche quali di: Carica batterica totale., Coliformi totali e Salmonell E. Coli. In caso dai referti analitici dovessero risultare valori superiori a quelli standard di riferimento il Referente interno per Autocontrollo, oltre a registrare la non conformità sull apposita scheda, attiverà immediatamente tutte le azioni correttive necessarie al fine di risolvere la non conformità. La verifica della corretta efficacia delle azioni correttive e preventive adottate è effettuata mediante la ripetizione dei tamponi risultati non conformi. Il programma di pulizia, essendo per sua natura uno strumento dinamico, può essere soggetto nel tempo a modifiche e miglioramenti che tengono conto delle problematiche eventualmente riscontrate durante l esecuzione delle operazioni di pulizia, del mutare del numero e del tipo di automezzi presenti, dei mezzi e prodotti a disposizione dell Azienda nonché di eventuali esiti negativi scaturiti dalle analisi microbiologiche eseguite sui tamponi prelevati periodicamente al fine di verificare la procedura adottata. 13. MANUTENZIONE DELLE CISTERNE Per prevenire la perdita dei requisiti igienici o ripristinarli nel caso si sia verificata, le cisterne devono essere sottoposte ad interventi di manutenzione ordinaria e, se necessario, di manutenzione straordinaria. Con il termine di MANUTENZIONE ORDINARIA si intendono quelle attività programmate svolte per mantenere efficienti le cisterne. Con il termine di MANUTENZIONE STRAORDINARIA si intendono quelle attività non programmate svolte per ripristinare il corretto funzionamento o l efficienza delle cisterne, a fronte di guasti, usure e rotture. La manutenzione ordinaria delle cisterne, oltre agli interventi suggeriti dal costruttore, deve consistere principalmente, nel controllo, prima di ogni carico, dello stato di usura delle guarnizioni e usura delle valvole di scarico. A seguito di questo controllo l autotrasportatore deve effettuare, se necessario, la sostituzione delle guarnizioni o la manutenzione delle valvole di scarico. Le cisterne coibentate in regime di A.T.P. (Accord Transport Perissable, che è l'abbreviazione di "Accordi sui trasporti internazionali delle derrate deteriorabili e dei mezzi speciali da utilizzare per questi trasporti"), devono effettuare il collaudo ATP presso Centro autorizzato prima della scadenza del certificato. In attesa che venga prodotta copia della nuova autorizzazione ottenuta, l ufficio coordinazione viaggi della Cape, sospenderà l assegnazione dei trasporti che necessitano di questa abilitazione. E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 24 di 27

25 Tutti gli interventi di manutenzione effettuati devono essere registrati, a cura del proprietario, sul MODULO MANUTENZIONE AUTOMEZZI 14. GESTIONE DEGLI INFESTANTI Al fine di prevenire il rischio infestanti (topi, insetti volatili e altri animali) ed eliminare i potenziali luoghi di riproduzione l azienda ha adottato le seguenti misure preventive: Il perimetro esterno dell azienda è recintato il terreno dell area esterna viene mantenuto libero da rifiuti e dall ingombro di materiali vari che possono rappresentare rifugio e luoghi di proliferazione degli infestanti Si evita che liquidi alimentari e rifiuti vengano abbandonati senza protezione Terminata la fase di pulizia le cisterne vengono mantenute chiuse Oltre alle misure preventive precedentemente descritte è stata predisposto un IMPIANTO DI DERATIZZAZIONE E UN PROGRAMMA DI DISINFESTAZIONE DEGLI INSETTI VOLANTI. La documentazione relativa al controllo degli infestanti e i rapporti di controllo sono riportati nell allegato FORMAZIONE DEL PERSONALE ADDETTO AL TRASPORTO La divulgazione al personale, delle regole di corretta prassi igienica del Sistema di Autocontrollo, viene effettuata mediante iniziative di addestramento/formazione finalizzate a rafforzare comportamenti igienicamente corretti ed a sviluppare conoscenze in ordine ai pericoli igienicosanitari legati agli alimenti trasportati. Per l addestramento possono essere utilizzate le forme più svariate: corsi di formazione, affiancamento sul lavoro, dimostrazioni pratiche, etc. Non sempre infatti la stessa forma di addestramento è valida, a parità di argomenti, per tutte le persone. A tal fine l Azienda organizza periodicamente corsi di igiene e sicurezza alimentare durante i quali vengono illustrate le precauzioni necessarie a prevenire le contaminazioni degli alimenti trasportati ed, in particolare, le regole di corretta prassi igienica relative al servizio di trasporto di alimenti liquidi. Ogni evento formativo viene documentato da parte del Resp. Haccp mediante la raccolta e la conservazione della DOCUMENTAZIONE (attestati, dispense, ecc ) rilasciata dai docenti e E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 25 di 27

26 conservati a cura del referente interno. Le dispense vengono altresì rilasciate ai partecipanti all evento formativo, i quali firmano il modulo di presenza e di ricevimento della documentazione. Ogni nuovo socio/autotrasportatore sarà preventivamente formato prima dell inizio dell attività ed al momento della consegna del Manuale di Autocontrollo sarà effettuata, a cura del referente interno, la spiegazione dei contenuti e delle disposizioni presenti all interno del documento. L avvenuta consegna e spiegazione di questo documento al socio/autotrasportatore sarà formalizzata mediante sottoscrizione da parte di quest ultimo del modulo CONSEGNA E SPIEGAZIONE DEL MANUALE DI PER AUTOTRASPORTATORI. Il modulo di consegna è conservato agli atti d ufficio nella sezione 17 Allegato 17.8 del Manuale di Autocontrollo. 16. RINTRACCIABILITA DEL SERVIZIO L Organizzazione ha predisposto un efficace sistema di rintracciabilità interna che consente di: 1. Individuare sia la fonte d approvvigionamento degli alimenti/mangimi trasportati (Rintracciabilità a monte), 2. Individuare le imprese alle quali sono stati consegnati gli alimenti/mangimi trasportati (Rintracciabilità a valle); La rintracciabilità è finalizzata inoltre a mettere a disposizione delle autorità di controllo competenti, dei fornitori e dei propri clienti le informazioni relative ai punti precedenti consentendo quindi, di attivare e gestire i sistemi d allarme o di richiamo qualora sorgano eventuali problemi di sicurezza alimentare. RESPONSABILE: referente interno per l autocontrollo DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI RINTRACCIABILITA DELLA DITTA CAPE La rintracciabilità dei trasporti effettuati da CAPE è assicurata dall assegnazione, per ogni viaggio, di un codice interno che viene riportato sulla bolla di trasporto trattenuta da CAPE e lega quest ultima al documento accompagnatorio della merce (giornale di bordo), anch esso trattenuto in copia da CAPE, in cui sono riportati tutte le informazioni utili da rintracciare. Nel caso il problema riguardi prodotti trasportati in più viaggi, il referente è in grado, tramite l analisi delle fatture emesse, di identificare i trasporti effettuati, per quel determinato cliente, in un certo periodo di tempo, e le relative bolle di trasporto. Sul promemoria interno conservato da CAPE assieme ai documenti di trasporto è riportato un cod. interno che permette di risalire al giornale di bordo del viaggio in cui sono contenute tutte le informazioni relative ad un determinato trasporto PROCEDURA COMUNICAZIONE E BLOCCO DEL SERVIZIO E vietata la riproduzione anche parziale senza l autorizzazione di REINTEGRA Srl Pagina 26 di 27

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