OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ
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- Letizia Angelini
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1 CONVEGNO VENERDÌ 20 FEBBRAIO 2015 OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e 10 ma edizione dello SWOMM Scientific Workshop on Mountain Mobility and Transport in collaborazione con Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
2 LE ATTIVITA DEL GDL TRASPORTI DELLA CONVENZIONE DELLE ALPI Foto: Raffaele Vergnani
3 La Convenzione delle Alpi La Convenzione delle Alpi èun trattato internazionale sottoscritto dagli otto Paesi alpini e dall Unione Europea con l obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile e tutelare gli interessi della popolazione residente, tenendo conto delle complesse questioni ambientali, sociali, economiche e culturali. Le Alpi, con il loro capitale di biodiversità e le riserve di acqua e legno, sono un ambiente naturale, culturale, di vita e di lavoro per quasi 14 milioni di persone nonché un importante destinazione turistica che attira circa 120 milioni di visitatori ogni anno.
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5 Il Gruppo di Lavoro Trasporti Il Gruppo di Lavoro Trasporti èstato originariamente istituito per elaborare e negoziare il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi. A seguito della sua adozione da parte dei Ministri nel 2000 a Lucerna in occasione della VI Conferenza delle Alpi, i compiti del GdL sono stati ridefiniti, individuando uno dei principali obiettivi nel sostenere lo scambio di informazioni ed esperienze tra le Parti della Convenzione delle Alpi. Dal 2000 il GdL Trasporti, investito di volta in volta di mandati biennali, ha lavorato su specifici temi: 1)Verità dei costi 2)Corridoi transfrontalieri 3)Mobilità urbana 4)Mobilità interurbana
6 Attività principali del biennio 2013/2014 del GdL Trasporti -Monitoraggio e attuazione del progetto AlpInfonet -Attività legate all applicazione dell art. 14 del Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi; -Rapporto sulla logistica urbana; -Rapporto sulla soluzioni di mobilità sostenibile adottate nelle aree scarsamente popolate; -Implementazione dell art. 15 del Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi -Contatti e scambi con i «Suivi de Zürich»e coinvolgimento nel processo per la definizione di una Strategia Macro-regionale Alpina (EUSALP, Pilastro n 2)
7 Problematica: Più del 90% dei turisti diretti verso le Alpi giunge con il proprio veicolo, meno del 10% utilizza mezzi di trasporto pubblico. Ciò non solo compromette l attrattività della regione, ma impedisce anche una crescita sostenibile delle mete turistiche. Il GdL Trasporti della Convenzione delle Alpi ha individuato nella mancanza di informazioni a livello transfrontaliero relative alla mobilità sostenibile un elemento chiave dell eccessivo uso del trasporto motorizzato privato. Partenariato: Capofila: Ministero bavarese dei Trasporti e delle Infrastrutture + 12 partner provenienti da Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia
8 Sotto il coordinamento della Presidenza Francese, realizzazione dei seguenti rapporti: «Sustainable solutions for logistics and urban freight delivery in the Alpine region» Il Rapporto definisce una panoramica sulle buone prassi e sulle strategie legate alla logistica e alla consegna intralpina delle merci in ambito urbano insieme alla stesura di alcune raccomandazioni per promuovere la mobilità in queste regioni; «Sustainable mobility solutions in remote Alpine territories» Una panoramica sulle soluzioni di trasporto sostenibile per le zone alpine maggiormente isolate. Il lavoro non si è limitato unicamente a studiare le soluzioni di trasporto in senso stretto ma ha riguardato anche gli approcci che tendono a migliorare l accesso e l accessibilità (ad esempio fornire servizi ai clienti o conservare le strutture di distribuzione locali)
9 Raccomandazioni transnazionali rapporto logistica - Sviluppare partenariati pubblici-privati e promuovere carte della logistica urbana sostenibile; - Utilizzare le regolamentazioni in vigore per sviluppare consegne a zero emissioni; -Includere le consegne nella progettazione dello spazio urbano; - Produrre specifici questionari per migliorare la conoscenza; - Conservare le infrastrutture non stradali e promuoverne l uso; - Incoraggiare l uso delle bici da carico; - Tutelare le attuali zone dedicate alla logistica per evitare la moltiplicazioni delle attività legate alla logistica stessa.
10 Raccomandazioni transnazionali rapporto aree isolate Know-how locale e monitoraggio dei bisogni degli utenti; Approcci integrati e migliore coordinamento tra i servizi esistenti; Offerte di mobilità semplici e facili da capire; Finanziamento sul lungo termine
11 Agenda digitale Problematica: necessità di contrastare la marginalità di alcune aree di territorio nazionale rispetto alle infrastrutture digitali e all offerta di servizi avanzati Azione: attuare un agenda digitale specifica per i territori alpini al fine di ottimizzare le risorse disponibili riducendo situazioni di oggettivo svantaggio di alcuni territori di montagna. In questo senso la Presidenza Italiana 2013/2014 ha promosso l istituzione di una Task Force ad hoc, composta da esperti del mondo accademico e degli enti territoriali alpini, che ha preparato il documento Un agenda Digitale per le Alpi che evidenzia le tematiche principali legate al divario digitale nelle Alpi e suggerisce alcuni approcci ipotizzabili per affrontare e raccogliere alcune buone pratiche allo scopo di abbattere il digital divide nelle zone alpine intraprendendo azioni che stimolino l economia digitale e favorire l inclusione sociale attraverso strumenti telematici come la telemedicina. Il documento è stato sottoposto a Ministri nel corso della XIII Conferenza delle Alpi di Torino che ha riconosciuto l importanza di favorire l inclusione sociale attraverso infrastrutture digitali.
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14 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Raffaele Vergnani Eurac Research Consulente del Ministero dell Ambiente Segreteria Tecnico scientifica della Delegazione Italiana della Convenzione delle Alpi Mail: raffaele.vergnani@eurac.edu vergnani.minambientest@gmail.com
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