Dati. Dati sull internet in Italia. A cura di Giancarlo Livraghi. Analisi aggiornate al 28 marzo 2006 (i dati più recenti sono di febbraio)

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1 Pagina 1 di 31 summary available in English Dati Dati sull internet in Italia A cura di Giancarlo Livraghi Analisi aggiornate al 28 marzo 2006 (i dati più recenti sono di febbraio) I dati quantitativi sull internet in Italia, basati sul hostcount e confrontati con quelli di altri paesi, si trovano nelle analisi europea e internazionale Qui ci sono dati sulle caratteristiche e sul comportamento delle persone che si collegano alla rete in Italia (e in un suppemento alcuni confronti con altri paesi dell Unione Europea) Alcune annotazioni sulla rilevanza dei dati In tutte le ricerche demoscopiche ci sono problemi di interpretazione e di significatività dei dati, che non derivano solo dalla validità statistica del campione ma anche (spesso in misura più rilevante) dal modo in cui è condotta la ricerca. Un fatto noto a chi ha esperienza di ricerche è che «fra il dire e il fare c è di mezzo il mare, anzi l oceano», come osservato dal presidente di un grande istituto di ricerca. Cioè c è una differenza, che può essere più o meno grande, fra ciò che le persone dicono di fare e ciò che effettivamente fanno. Non si tratta di intenzionali bugie. Ci possono essere vari modi di interpretare una domanda, e quindi di rispondere; soprattutto c una notevole differenza fra le percezioni (ciò che una persona crede, o vuol credere, di fare) e i comportamenti reali. Il risultato è che i dati di ricerca possono essere inferiori alla realtà quando si tratta di comportamenti che la persona intervistata considera in modo negativo e spesso sono esagerati quando si tratta di attività che si considerano doverose o desiderabili. Nel caso di un argomento di cui si è parlato molto, che per anni è stato di moda, e di cui molti hanno voluto dissertare avendone scarsa esperienza, come l internet, c è spesso un fattore di esagerazione (il dire è più del fare ) che è difficile misurare. Si notano spesso forti differenze, sullo stesso parametro, fra ricerche diverse. Questo non è sorprendente e dipende dalle metodologie. Il fattore di esagerazione è tanto più forte quanto meno approfondita è la tecnica di intervista e quanto meno precisi sono i controlli. Per esempio le ricerche telefoniche danno abitualmente risultati più gonfiati di quelle svolte con interviste

2 Pagina 2 di 31 personali. Perciò è ragionevole supporre che i dati sul numero di utenti internet siano quasi sempre sbagliati per eccesso anche se, con la crescita dell esperienza e l aumento delle quantità il fattore di errore tende a diminuire. Ci possono essere fattori di errore anche nelle analisi all interno del totale (per categorie di persone e attività) per esempio è probabile che gli utenti più esperti diano risposte meno imprecise. Ma a grandi linee la suddivisione proporzionale in categorie è più credibile e significativa delle cifre assolute. Possono essere significative anche le variazioni nel tempo, a condizione che la fonte sia la stessa e la metodologia di indagine non sia cambiata. Chi usa l internet in Italia I dati sul numero di utenti dell internet, in tutto il mondo, sono imprecisi, poco attendibili e quasi sempre esagerati. Ma sembra credibile che il numero di persone online in Italia si possa collocare (secondo diversi criteri di frequenza d uso) fra gli 11 e i 17 milioni. Con una tendenza a crescere che da parecchi anni, e in particolare dal 1998, è continua nel tempo ma dal 2001 è meno veloce. Come sempre... ci sono stime discordanti. Tuttavia è interessante notare che le differenze sono meno accentuate oggi di quanto fossero qualche anno fa. Questo può dipendere dal fatto che i metodi di ricerca sono migliorati con l esperienza, ma è anche dovuto alla maggiore diffusione della rete quindi non solo a una base statistica più ampia ma anche a una migliore capacità delle persone di definire il proprio comportamento. Sono abbastanza vicine fra loro le rilevazioni di alcune fra le fonti più attendibili: fra 15 e 16 milioni di persone collegate almeno una volta al mese in base ai dati disponibili all inizio del Una valutazione allargata a un uso meno frequente arriva a quasi 17 milioni. Non hanno credibilità né significato alcune stime, incautamente diffuse, che arrivano a cifre balzane come 20 o 24 milioni. (Non è irrealistico affermare che più di venti milioni di persone in Italia possono disporre di un collegamento all internet ma, come vedremo più avanti, ciò non significa che lo usino). Più rilevante dei numeri assoluti è l analisi per categorie demografiche. Da quattro o cinque anni la situazione è sostanzialmente cambiata. L internet in Italia non è ancora per tutti ma non è più per pochi e c è una tendenza non sempre veloce, ma solida e durevole, a un uso sempre più diffuso della rete. Ma l evoluzione non è costante né omogenea. Per esempio nel 2001 (non solo in Italia) c è stato un rallentamento nel si sono rilevati periodi di stasi, o anche di diminuzione, dei collegamenti alla rete, che non sono sempre riconducibili alle abituali oscillazioni stagionali. Sembra che dalla seconda

3 Pagina 3 di 31 metà del 2003 ci sia una nuova fase di crescita, ma meno veloce che nel Le analisi di Eurisko mi sembrano particolarmente rilevanti, anche perché permettono un confronto diretto con i dati della stessa fonte pubblicati su questo sito sei anni fa e con una serie storica che ho avuto la possibilità di seguire regolarmente nel tempo. Brevi riassunti della situazione in anni recenti sono stati pubblicati nella rubrica Il mercante in rete nel febbraio 2002, febbraio 2004 e luglio Secondo i dati rilevati da questo istituto nel il numero totale di persone che accedono alla rete in Italia, anche occasionalmente, sarebbe salito a quasi 17 milioni, che si riducono a meno di 16 se si escludono gli accessi in situazioni esterne, come corsi di formazione, presso amici, in biblioteca o bar e a meno di 12 se si considerano le persone che dicono di collegarsi almeno una volta alla settimana. Sono fra i 4 e i 5 milioni le persone che dicono di usare l internet tutti i giorni. Il numero totale di utenti dal lavoro, da casa o da scuola nel febbraio 2006 è aumentato del 17 % rispetto al febbraio Come vedremo più avanti, continua ad aumentare il numero di persone che hanno un computer in casa, e anche la disponibilità di collegamenti alla rete, ma non cresce nella stessa proporzione il numero di utenti dell internet. Indicazioni analoghe risultano da altre fonti. Per esempio secondo la più recente ricerca del Censis (dati 2005) il 36 % degli italiani dai 14 anni in su dice di usare l internet e il 20 % di farlo almeno due o tre volte alla settimana con un notevole aumento rispetto a 20 % in totale e 12 % uso abituale nel Tutte le ricerche smentiscono le ipotesi, imperversanti qualche anno fa, sull uso dei telefoni cellulari o di collegamenti con un televisore come via di entrata all internet. Sono poche le persone che si collegano alla rete con un cellulare (e per nessuno quella è stata la via iniziale o è oggi lo strumento preferenziale di accesso). Sono numeri irrilevanti (statisticamente nulli) quelli riferiti a collegamenti con un televisore (o con una consolle di videogioco). Eurisko ritiene che il potenziale di sviluppo sia poco oltre i 27 milioni di persone (e che quindi l attuale penetrazione sia circa il 60 %). Ma, se questa è un ipotesi ragionevole nelle prospettive attuali di utilizzo della rete, la situazione nei prossimi anni potrebbe essere diversa in base a evoluzioni delle risorse disponibili e dei modi di utilizzo che è difficile

4 Pagina 4 di 31 prevedere. L andamento dell internet in generale, e particolarmente nei paesi più evoluti, indica che siamo lontani da un ipotetica soglia di saturazione. Se la tendenza continuasse con il ritmo che si è rilevato in periodi recenti si potrebbe arrivare a un raddoppio in cinque o sei anni. Ma i fattori in gioco sono molti e complessi. Potrebbero esserci nuovi e imprevedibili rallentamenti mentre un salto di qualità nei contenuti e dei servizi, e la diffusione di una più seria e concreta cultura della rete, potrebbero innescare sviluppi capaci di andare molto oltre le dimensioni oggi prevedibili. Intanto la crescita continua, anche se ha avuto alcune fasi di rallentamento, come vediamo in questo grafico che riassume l evoluzione, su base semestrale, dal 1997 al Utenti internet in Italia Numeri in migliaia I dati su cui si basa questo grafico sono un po diversi da quelli della stessa fonte che vedremo più avanti. In questo caso la definizione di utente è molto estesa. Si riferisce a persone che dicono di essersi collegate almeno una volta negli ultimi tre mesi. Si nota una forte differenza fra l uso domestico e quello dal lavoro. In passato la rete in Italia si era sviluppata soprattutto negli uffici (fino al 1998 anche l uso da scuola era superiore a quello da casa ). Dall inizio del 2000 si è esteso di più nelle famiglie ma sembra che da due anni sia in atto una tendenza diversa, con una nuova crescita dei collegamenti dall ufficio. L uso della rete dal luogo di lavoro, dopo una lunga stasi, sembrava avere una leggera ripresa nel primo semestre del 2002, poi risultava ancora stazionario, mentre si è rilevato un nuovo sviluppo a partire dalla seconda metà del Sembrava che nel 2004 ci fosse un rallentamento nell uso domestico, ma in una prospettiva più estesa si conferma la continuità di crescita.

5 Pagina 5 di 31 Anche in fasi di apparente staticità l evoluzione continua. I dati complessivi sono la somma algebrica di tendenze contrastanti: alcuni iniziano o aumentano la loro attività online, mentre altri la interrompono o la riducono. Che sia lenta o veloce la crescita totale, il quadro è sempre in continuo cambiamento. Comunque è evidente che non c è e non c è mai stata alcuna crisi dell internet. La natura confusa e bizzarra delle più diffuse informazioni e commenti sulla rete è stata ed è un motivo di perplessità e confusione. Promesse esagerate portano a inevitavili delusioni. E ci sono altre cause di disorientamento. Eccessiva enfasi su rischi e pericoli. Continue contraddizioni fra entusiasmi esagerati e altrettanto ingiustificati piagnistei. Frequenti esaltazioni di soluzioni tecniche mirabolanti che per la maggior parte delle persone sono inutili o fastidiose. L assurda insistenza sul falso concetto che per usare l internet siano necessari computer complessi e costosi o collegamenti ad alta velocità e perciò spese inutilmente elevate. Eccetera... Le furibonde campagne promozionali delle compagnie telefoniche e dei provider internet per vendere connessioni veloci (con l appoggio di insensati incentivi pubblici) hanno avuto un notevole, quanto immeritato, successo. Il numero di persone in Italia che usano connessioni adsl è aumentato del 66 % in un anno da 4,3 milioni nel novembre 2004 a 7,2 milioni nel dicembre Il totale (comprese adsl, isdn e fibra ottica) arriva a 8 milioni il 47 % delle persone che hanno un collegamento all internet. Sulla reale utilità della banda larga è ragionevole avere molti dubbi (vedi Le malefatte della bandalarga). Comunque circa cinque persone su dieci che dispongono di un collegamento continuano a usare una linea telefonica normale. Il grafico che segue indica linee di tendenza basate sulle rilevazioni di Eurisko dal gennaio 2001 al febbraio I dati si riferiscono a utenti relativamente abituali (cioè persone che dicono di essersi collegate all internet almeno una volta negli ultimi 7 giorni ). Utenti internet in Italia gennaio 2001 febbraio 2006 Numeri in migliaia

6 Pagina 6 di 31 Nonostante le oscillazioni (non solo stagionali) si conferma una tendenza in crescita. Per la prima volta nell aprile 2005 il numero totale di persone che dicono di essersi collegate negli ultimi sette giorni ha superato i dieci milioni e in novembre undici. I dati di ottobre-febbraio segnano un nuovo sviluppo, dopo l abituale declino stagionale. Si tratterà di capire, nei mesi seguenti, come si evolverà la situazione. L uso della rete dal luogo di lavoro, dopo alcune diminuzioni e una lunga fase statica, sembra in ripresa dall autunno I dati di novembre-dicembre 2005 superavano del 5 % il massimo storico che si era raggiunto in aprile e segnavano una crescita del 27 % rispetto al precedente livello più alto (maggio 2004). Nel febbraio 2006 rispetto a un anno prima, in base a questo criterio, la crescita dei collegamenti è del 17 % in totale, 14 % da casa e 25 % dal luogo di lavoro. Anche in vari periodi del 2005 (come nel 2004) c era stato un aumento maggiore negli uffici che nell uso domestico. Si conferma, comunque, che continua a crescere la diffusione della rete in Italia con uno sviluppo meno veloce che nel periodo , ma tendenzialmente rilevante nel mediolungo periodo. Rispetto al gennaio 2001 il totale è aumentato dell 85 %. Se osserviamo la tendenza, nel periodo più recente, in base alla stessa fonte, ma secondo un concetto più esteso di utenti (persone che dicono di essersi collegate almeno una volta negli ultimi 30 giorni ) questo è l andamento dall aprile 2004 al febbraio Utenti internet in Italia aprile 2004 febbraio 2006 Numeri in migliaia

7 Pagina 7 di 31 L evoluzione è un po diversa da quella dell uso frequente, con minori oscillazioni stagionali. Da questo punto di vista sembra che nel febbraio 2006 ci sia un aumento, rispetto al febbraio 2005, del 19 % da casa, 28 % dal lavoro e 25 % da scuola. Un quadro diverso risulta da un altra fonte. Secondo Nielsen NetRatings questo sarebbe l andamento dall aprile 2004 al febbraio Utenti internet in Italia aprile 2004 febbraio 2006 Numeri in migliaia (La progressione poco dinamica è dovuta al fatto che i dati non si riferiscono al singolo mese, ma a una media ponderata ). In questo caso la definizione di utenti è molto estesa e il metodo di rilevazione tende a sopravvalutare le quantità (perciò l attendibilità dei dati è discutibile). In base a questa ricerca si era rilevato uno sviluppo notevole dal settembre 2003 al gennaio 2004, mentre sembra che l andamento sia meno dinamico nei periodi successivi. È ancora presto per poter capire se c è un nuovo sviluppo a partire dall autunno 2005 (con una poco spiegabile diminuzione in novembre-dicembre e nel febbraio 2006 rispetto a gennaio). Secondo questa fonte l aumento in un anno (dal febbraio 2005 al febbraio 2006) è del 5 % in totale, del 6 % nell uso domestico.

8 Pagina 8 di 31 Secondo i dati della stessa fonte diffusi il 3 novembre 2005 da clickz questa è la situazione in cifra assoluta nei paesi per cui esistono informazioni di questo genere e che hanno più di tre milioni di utenti internet (esclusi gli Stati Uniti). L attendibilità di questi dati è sempre dubbia, specialmente nei confronti internazionali, ma possiamo sperare che, poiché provengono dalla stessa fonte, non ci siano troppe differenze nei metodi di rilevazione. Utenti internet in 13 paesi Numeri in milioni Nel prossimo grafico vediamo gli stessi dati come percentuale sulla popolazione (in questo caso sono compresi gli Stati Uniti). Utenti internet in 14 paesi Percentuali sulla popolazione

9 Pagina 9 di 31 Si conferma qualto indicato anche da altre analisi. La posizione dell Italia è migliorata, ma rimane lontana da quella dei paesi più evoluti. E comunque in tutti i paesi, compresi quelli a più alta densità, ci sono ancora ampi spazi di sviluppo. Continuano a esserci, anche su scala internazionale, valutazioni poco attendibili per quanto riguarda il numero di persone che usano l internet. Per esempio circolano da dieci anni affermazioni a proposito di un miliardo di persone collegate nel mondo, quando solo oggi le valutazioni più esagerate si avvicinano a quella cifra (una stima più realistica è fra 600 e 700 milioni). Vedi Un po di storia di dieci anni. È vero che la situazione è molto cambiata rispetto al passato, ma nove decimi dell umanità sono ancora esclusi dall uso della rete. Una proiezione diffusa nel 2001, che affermava di basarsi su dati Nielsen, prevedeva che alla fine di quell anno si sarebbe arrivati a oltre 100 milioni di persone online in Europa e che entro il 2004 si sarebbero superati i 250 milioni. Un comunicato di Nielsen NetRatings diffuso il 3 dicembre 2005 dice che a 100 milioni di persone collegate da casa in Europa si è arrivati nell ottobre 2005, con un aumento del 12 % negli ultimi 12 mesi. La crescita più veloce, secondo questa notizia, sarebbe in Francia (16 %) seguita da Italia (15 %), Gran Bretagna (13 %) e Germania (12 %). Pur con la necessaria prudenza, può essere interessante vedere qualche altro confronto della situazione italiana con alcuni dati internazionali. Il prossimo grafico, per esempio, mostra l evoluzione, secondo Nielsen NetRatings, del numero di famiglie con accesso all internet negli ultimi cinque anni (fino al 2004) nei cinque più grandi paesi dell Europa occidentale. Abitazioni con accesso all internet in 5 paesi europei Percentuali sul totale household

10 Pagina 10 di 31 (La progressione è a distanza semestrale dal quarto trimestre 2000 al quarto 2004) La valutazione dei dati relativi (nonostante le perplessità sui valori numerici) ci dice che l Italia si è avvicinata al livello della Gran Bretagna e della Germania. È interessante confrontare questo andamento con un grafico riguardante gli stessi cinque paesi che si trova nell analisi dei dati europei. Non solo in Italia, ma anche negli altri paesi, l attività online (come misurata dai dati di hostcount) cresce più velocemente del numero di persone che dispongono di un accesso all internet. Da un altra fonte (vedi l analisi internazionale) questa risulta essere la densità rispetto alla popolazione nei primi 20 paesi del mondo per numero totale di persone online. Utenti internet in 20 paesi Percentuali sulla popolazione

11 Pagina 11 di 31 Va ricordato, anche in questo caso, che i numeri sono sovrastimati Una valutazione realistica è fra la metà e due terzi Da altre fonti la posizione dell Italia risulta meno evoluta. Per esempio un comunicato diffuso da Eurostat (il servizio statistico dell Unione Europea) il 13 maggio 2005 presentava una serie di dati riguardanti il primo trimestre del Non sono chiariti i motivi per cui mancano i dati di sette paesi (fra cui il Belgio, la Francia, l Irlanda e l Olanda) mentre ci sono per tre che non fanno parte dell Unione (Islanda, Norvegia e Turchia). Utenti internet per 100 abitanti in 21 paesi (di cui 18 nell Unione Europea)

12 Pagina 12 di 31 La media dell Unione Europea si basa sui 18 paesi (su 25) per cui ci sono dati disponibili in questa ricerca Per altri dati dalla stessa fonte vedi Unione Europea La situazione dell Italia appare più arretrata di ciò che risulta da altre fonti in generale, e ancor più fra le donne. In due paesi (Finlandia ed Estonia) secondo questo studio si sarebbe raggiunta la parità. (Vedremo più avanti un analisi sulle donne online in Italia). Per evitare un ingombro eccessivo alcuni altri dati di confronto internazionale sono stati spostati in un allegato. In Italia, come in altri paesi, c è un ampio spazio potenziale ancora inutilizzato anche in termini di risorse tecniche che le famiglie (e gli uffici) hanno ma non usano. Il fatto è confermato da diverse fonti.

13 Pagina 13 di 31 Circa metà delle persone in Italia che usano abitualmente un computer ha altrettanta confidenza con l internet. Anche questo dato conferma che ampi spazi di possibile diffusione della rete dipendono da fattori umani e culturali più che dalle risorse e competenze tecniche. Vediamo un aggiornamento di questa situazione in base ai dati Eurisko fino all inizio del Uso dell internet da casa Migliaia di persone La parte rossa delle barre indica il cambiamento in un anno (dalla fine del 2003 all inizio del 2005) Rimane alto il numero delle persone che hanno un personal computer ma non un collegamento alla rete, come di quelle che hanno un collegamento ma non lo usano. Meno di metà delle persone che hanno un computer in casa si collega, sia pure occasionalmente, all internet. Il 57 % delle persone che hanno un collegamento alla rete lo usa almeno una volta al mese e il 43 % almeno una volta alla settimana. Può essere interessante vedere come si è evoluta la situazione negli ultimi sette anni. Uso dell internet da casa Migliaia di persone

14 Pagina 14 di 31 Le definizioni PC in casa e collegamento all internet non significano numero di macchine o di collegamenti installati, ma numero di persone che hanno in casa un computer o un collegamento alla rete La diffusione di personal computer nelle case ha avuto una crescita costante, con un andamento quasi lineare, fino a quando nel 2004 si è registrato un rallentamento di tutti i valori (probabilmente dovuto al malessere generale). La percentuale di computer provvisti di un collegamento all internet è aumentata velocemente dal 12 % nel 1998 al 62 % nel 2001, ma poi è rallentata sembra che si stia assestando un po sopra il 70 %. Il numero di persone che dispongono di un collegamento, ma non lo usano, è continuamente aumentato dal 2001 al I grafici che seguono sono basati sul rapporto semestrale di Eurisko del marzo 2005 (dati aggiornati fino a gennaio). In base a questi criteri non ci sono cambiamenti molto rilevanti rispetto al Vediamo la situazione per grandi aree geografiche. Si tratta di un quadro che da tre o quattro anni rimane quasi invariato. Utenti internet per grandi aree geografiche Percentuali

15 Pagina 15 di 31 La situazione risulta cambiata rispetto a cinque o sei anni fa, ma rimane ancora una maggiore concentrazione nel Italia settentrionale. I dati del confermano che si sta consolidando uno stato di equilibrio nelle regioni centrali mentre nell Italia meridionale e insulare, dopo un rilevante miglioramento tre o quattro anni fa, ora la situazione sembra stazionaria. La differenza fra il nord e il resto del paese è un po più accentuata nell uso frequente della rete, ma non con un distacco molto rilevante. Poichè l evoluzione di queste tendenze non segna grandi cambiamenti in periodi brevi, nel grafico che segue il confronto è con sei anni prima. Naturalmente in questo grafico, come in quelli analoghi che seguono più avanti, occorre tener conto del fatto che il numero di persone online sei anni fa era meno della metà di quello di oggi. In cifra assoluta tutte le categorie sono aumentate. Utenti internet per grandi aree geografiche Percentuali È evidente una progressiva tendenza verso un maggiore equilibrio, che però non si realizza in tempi brevi. Negli anni scorsi l uso della rete dal luogo di lavoro appariva più concentrato nell Italia settentrionale, mentre l uso da casa

16 Pagina 16 di 31 era relativamente più diffuso nel centro-sud. Ma ora sembra che queste differenze si stiano attenuando fino a diventare poco rilevanti. Il prossimo grafico riguarda la suddivisione per grandezza di centri. Utenti internet per grandezza di centri Percentuali Negli anni scorsi le differenze si erano molto attenuate, ma nell utimo periodo sembra che si manifesti di nuovo uno squilibro a favore dei centri più grandi. Comunque, ormai da parecchio tempo, non c è più una concentrazione dominante nelle grandi aree urbane. L uso della rete è distribuito su tutto il territorio. Il quadro non cambia se si considera l uso frequente della rete. L uso dal lavoro è, ovviamente, un po più concentrato nei grandi centri, ma anche da questo punto di vista le differenze si sono molto attenuate. Vediamo, anche in questo caso, un confronto con sei anni prima. Utenti internet per grandezza di centri Percentuali numeri di abitanti in migliaia Rispetto al 1999 si è attenuato il predominio delle città e l uso della rete è notevolmente aumentato nei centri medi e

17 Pagina 17 di 31 piccoli. Ci sono ancora forti differenze in base all età. Utenti internet per età Percentuali C era stato, a partire dal , un afflusso di giovani (che prima erano assai meno presenti). Ma (com era prevedibile) è in parte effimero e non si consolida nel tempo. Fra le persone che rimangono attive in rete sta di nuovo aumentando la presenza di adulti. Secondo questa analisi il segmento tradizionalmente più forte (25-44 anni) sarebbe ora poco più della metà delle persone online. Una fascia più estesa di adulti, dai 25 ai 54 anni, è il 65 % del totale (87 % nel caso dei collegamenti dal luogo di lavoro). Rimane ancora molto debole la diffusione della rete fra gli anziani, ma si cominciano a notare piccoli segni di miglioramento (naturalmente non è facile capire quanto ciò dipenda dall afflusso di persone anziane che decidono di collegarsi o dall invecchiamento di chi era già in rete anni fa ma, anche se non numerose, ci sono persone con più di settant anni che imparano per la prima volta a usare l internet e dimostrano di saperlo fare con abilità non inferiore a quella dei giovani). Anche in questo caso si notano alcune differenze fra l uso domestico e quello dal lavoro. Utenti internet per età Percentuali

18 Pagina 18 di 31 Mentre i giovani si collegano più spesso da casa, l uso dal luogo di lavoro è prevalentemente di persone adulte. Nell uso da scuola sono ovviamente meno numerose, ma non assenti, le persone di età post-scolastica (probabilmente questo è dovuto alla partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento oltre che alla presenza di insegnanti). Vedi l allegato per alcuni confronti internazionali. A questo proposito vedi anche la pagina riguardante l internet nell analisi su I vecchi, l informazione e la comunicazione. Nelle analisi riguardanti l Unione Europea ci sono alcuni confronti internazionali in base all età. L analisi per titolo di studio.conferma le tendenze già rilevate negli anni scorsi. Utenti internet per livello scolastico Percentuali

19 Pagina 19 di 31 Un notevole cambiamento era avvenuto fra il 1998 e il 1999, con una maggiore diffusione della rete nei livelli medi. Ma in periodi più recenti sembra che la situazione si stia stabilizzando. Da un anno o due non si rilevano cambiamenti significativi. Due terzi delle persone online (il 72 % nel caso dell uso frequente ) hanno un livello scolastico mediosuperiore o universitario. Vediamo un confronto fra il 1999 e il Utenti internet per livello scolastico Percentuali C è stato un allargamento, ma rimane la concentrazione verso i livelli scolastici più alti. (I dati più recenti tengono conto della laurea breve e perciò non sono totalmente confrontabili a quelli del 1999). Le differenze fra l uso domestico e quello dal luogo di lavoro sono facilmente spiegabili. Utenti internet per livello scolastico Percentuali

20 Pagina 20 di 31 Le persone con un livello educativo più basso svolgono più spesso attività di lavoro in cui non è necessario o rilevante l uso della rete. Inoltre l uso domestico è diffuso fra i giovani che non hanno ancora completato il loro percorso scolastico. Nelle analisi riguardanti l Unione Europea ci sono alcuni confronti internazionali in base al livello scolastico. Un quadro analogo risulta dall analisi in base al reddito. Utenti internet in base al reddito Percentuali I dati del 2004 non indicano variazioni sigificative rispetto al Ma nel medio-lungo periodo la situazione tende a equilibrarsi. Ormai non c è più un distacco rilevante nella penetrazione della rete fra i livelli medi e alti. Benché anche questa differenza si sia attentuata, si nota ancora un uso

21 Pagina 21 di 31 più frequente dell internet nelle fasce di reddito più alto. Anche in questo caso vediamo un confronto fra il 1999 e il Utenti internet in base al reddito Percentuali È aumentata la diffusione nei redditi medi. Queste sono le differenze fra l uso da casa e dal lavoro. Utenti internet in base al reddito Percentuali Come per il livello scolastico, è comprensibile una maggiore concentrazione nel redditi più alti dell uso della rete dal luogo di lavoro. Vediamo ora l analisi per professione o attività. Utenti internet per tipo di attività Percentuali

22 Pagina 22 di 31 Non ci sono novità significative nel , ma si conferma un allargamento nell uso della rete a categorie più ampie, con una notevole diffusione fra gli impiegati e gli insegnanti. Non si rileva un ulteriore crescita nella categoria studenti dopo gli aumenti registrati negli anni precedenti. La forte presenza di studenti online, mentre non aumentano i collegamenti da scuola, si spiega con la maggiore diffusione delle utenze domestiche, particolarmente fra i giovani. Ma è un sintomo di usi della rete che poco hanno a che fare con lo studio e con l approfondimento culturale. Le differenze fra l uso da casa e dall ufficio sono ovvie, con un maggior uso della rete per motivi di lavoro da parte di imprenditori, dirigenti, professionisti, impiegati.e insegnanti. Non si rileva alcuno sviluppo nella presenza online delle casalinghe. Un altro dato interessante è la conoscenza dell inglese. Conoscenza dell inglese Percentuali

23 Pagina 23 di 31 Con l allargamento a categorie culturali ed economiche più ampie è ovvio che diminuisca la percentuale di persone online che pensano di sapere bene l inglese (ma non si rileva una diminuzione di quelle che dicono di capirlo così così ). Comunque la conoscenza della lingua internazionale rimane molto più alta fra gli utenti dell internet che nella popolazione in generale. Vedi La Torre di Babele e Chi ha paura di sapere l inglese?. Intanto è molto aumentata la disponibilità di materiale in italiano nell internet (vedi dati internazionali). Continua a crescere la presenza delle donne in rete. % di donne in rete (Percentuale sul totale utenti internet in ciascuna categoria)

24 Pagina 24 di 31 Alla fine del 2003 le donne risultavano essere il 41 % delle persone che si collegano all internet in Italia. Un anno più tardi sembra che (per la prima volta) la percentuale non sia aumentata. Mentre in periodi precedenti si era rilevato un 50 % di donne fra le nuove persone online, ora sembra che siano il 46 % (che, comunque, non è un livello basso, specialmente se confrontato alla situazione di alcuni anni fa). Nell uso frequente (ultimi sette giorni) la presenza femminile è un po più bassa (39 %) anche in questo caso invariata rispetto al Evoluzioni come questa sono valutabili solo su periodi più lunghi. È probabile che la tendenza continui ad avvicinarsi alla parità. La percentuale di donne online è in continuo aumento anche in altri paesi come abbiamo visto in un grafico riguardante l Unione Europea nella parte iniziale di questa analisi. La tendenza si conferma nei paesi più evoluti anche fuori dall Europa per esempio negli Stati Uniti ed è probabile che gli sviluppi internazionali contribuiscano a un ulteriore evoluzione in Italia. Tre o quattro anni fa sembrava che in Italia fosse più alta la percentuale di donne fra le persone che si collegano dal posto di lavoro; poi è aumentato l uso dell internet da casa e ora sembra che la situazione sia vicina all equilibrio. La quota relativamente elevata (46 %) dell uso femminile da scuola è probabilmente dovuta più alle insegnanti che alle alunne. In un allegato si trovano alcune analisi della presenza online di uomini e donne secondo i vari parametri demografici. Si tratta di dati del 2002, ma non ci sono cambiamenti sostanziali negli anni seguenti. Vedi anche La rete è femmina. Nelle analisi riguardanti l Unione Europea ci sono alcuni confronti internazionali sulla presenza di uomini e donne in rete.

25 Pagina 25 di 31 Il prossimo grafico mostra come si suddividono le persone oggi collegate all internet in Italia per anzianità nell uso della rete. Quando hanno cominciato a collegarsi Percentuali sul totale di utenti internet Il dato non definisce numero di persone che erano collegate, ma il livello di anzianità di quelle oggi online. Non è la stessa cosa, perché c è (e c è sempre stato) un numero rilevante di persone che cominciano a usare la rete, ma poi, presto o tardi, la abbandonano. Con il rallentamento della crescita, ovviamente, diminuisce la percentuale di persone nuove. Se (un po arbitrariamente) considerassimo esperte le persone che sono online da tre o più anni... dovremmo constatare che non sono una minoranza, ma tre quarti del totale. Sta diminuendo la percentuale di persone inesperte e comunque non è molto ragionevole pensare che i nuovi utenti siano impreparati e facilmente manipolabili. Molte persone imparano in fretta (specialmente quelle che usano l internet più spesso). Oltre l 80 % dei nuovi arrivati dice di basarsi, per orientarsi nella rete, soprattutto sull esperienza di persone che sono da più tempo online. Ci sono differenze, abbastanza ovvie, di anzianità fra chi usa l internet da casa e chi si collega dal luogo di lavoro. Quando hanno cominciato a collegarsi Percentuali sul totale in ciascuna categoria

26 Pagina 26 di 31 L uso dal lavoro era prevalente fino al Poi (come abbiamo visto nei grafici all inizio di questa analisi) è cresciuto di più l uso da casa e nel sembra che la situazione si stia equilibrando. Due terzi delle persone che usano la rete per lavoro hanno quattro o più anni di esperienza. Il prossimo grafico riguarda la diffusione dei sistemi e delle risorse di informazione e di comunicazione in Italia nel 2005 rispetto al 2001 secondo un nuovo studio del Censis. Uso di risorse di informazione e comunicazione in Italia Percentuali su totale popolazione La parte più scura delle barre rappresenta l uso abituale. In questo studio la definizione è penalizzante per risorse di disponibilità meno frequente come i settimanali e i mensili.

27 Pagina 27 di 31 Tutte le risorse sono in crescita, meno i quotidiani e i periodici, in declino da dieci anni. Perfino l onnipresente televisione sembra avere un leggero aumento. Sembra esserci una recente crescita nella lettura occasionale dei libri. L aumento più forte, come ampiamente noto, è nell uso frequente del telefono cellulare, che è quasi raddoppiato. Ma in totale (compreso l uso meno abituale ) la crescita percentuale più elevata (+ 78 %) è quella dell internet. Anche questo studio conferma che l internet ha una presenza ancora modesta, ma non più marginale, nel patrimonio di informazione e comunicazione degli italiani. Conferma inoltre che l uso della rete non è sostitutivo, ma convive con l utilizzo di altri strumenti. Le persone attive online sono quelle che leggono di più e usano più spesso altre risorse. C è una forte divisione fra i meno abbienti di informazione e comunicazione (la cui risorsa dominante è la televisione) e chi ha un ambito culturale più ricco con una gamma estesa di strumenti. (Vedi Il paradosso dell abbondanza). Tutte le analisi confermano che l uso dell internet non sostituisce alcuno degli altri mezzi di informazione e di comunicazione. Ne può, in parte, diminuire la frequenza e la durata. Secondo questa ricerca del Censis (confermata anche da altre fonti) il tempo è sottratto di più alla televisione e comunque l influenza percepita della rete sull uso di altre risorse è in diminuzione. Da quando uso l internet uso meno... Percentuali Le risposte a una domanda come questa riflettono più spesso percezioni soggettive che comportamenti reali. Ma l esperienza conferma che l uso dell internet sostituisce raramente (e diminuisce poco) la lettura dei libri e della stampa quotidiana e periodica. Ritorniamo alla situazione generale degli strumenti di informazione e comunicazione. Secondo la stessa fonte, questo è un confronto fra uomini e donne nel Uso di risorse di informazione

28 Pagina 28 di 31 e comunicazione in Italia Per genere Percentuali sul totale in ciascuna categoria La parte più scura delle barre rappresenta l uso abituale. Come già osservato, in questo grafico e nei due seguenti la definizione abituale è penalizzante per risorse di disponibilità meno frequente come i settimanali e i mensili. Non è una novità che in media le donne leggano più libri e settimanali, ma meno quotidiani, degli uomini. C è ancora una differenza rilevante nel caso dell internet, ma è in diminuzione: nel 2005 rispetto al 2001 la presenza femminile nell uso abituale della rete è aumentata del 124 %, quella maschile del 57 %. Vediamo ora la stessa situazione in base al livello scolastico. I dati finora disponibili dividono il totale solo in due categorie: persone più istruite (diploma e laurea) e meno istruite (licenza elementare e media). Uso di risorsedi informazione e comunicazione in Italia Per livello scolastico Percentuali sul totale in ciascuna categoria

29 Pagina 29 di 31 La parte più scura delle barre rappresenta l uso abituale Con una sola e ovvia eccezione, quella televisiva, tutti gli strumenti sono più usati ai livelli più alti di istruzione. Nel caso dell internet sembra che la differenza si stia accentuando: rispetto al 2001 l aumento dell uso abituale fra i più istruiti è del 90 %, mentre è il 66 % fra i meno istruiti. Questo può sembrare in contrasto con quanto rilevato da altre ricerche (allargamento ai livelli medi ) ma occorre ricordare che in questa analisi il livello medio inferiore è accomunato con quello elementare, in cui l uso della rete è quasi assente. Un altro confronto, basato sulla stessa fonte, distingue solo tre livelli di età: giovani (dai 14 ai 29 anni), adulti (30-64) e anziani (65 e oltre). Uso di risorse di informazione e comunicazione in Italia Per età Percentuali sul totale in ciascuna categoria

30 Pagina 30 di 31 La parte più scura delle barre rappresenta l uso abituale È credibile che fra i giovani la frequenza d uso del telefono cellulare abbia superato (per la prima volta nel 2005) quella della televisione. Mentre è diminuita, rispetto al 2001, la lettura non occasionale di libri nelle età inferiori ai 65 anni. La lettura di quotidiani e periodici è un po diminuita in tutte le categorie. L uso abituale dell internet cresce notevolmente rispetto al 2001 a tutte le età, ma di più fra gli adulti (+ 96 %) e fra i giovani (+ 90 %) che fra gli anziani (+ 40 %) la cui presenza in rete rimane scarsa (specialmente ai livelli di istruzione meno elevati) come confermato anche da altri studi. Ancora una volta l analisi dei dati disponibili dimostra che l evoluzione della rete è in continua e reale crescita ma non con un moto uniformemente accelerato. Ci sono rallentamenti, oscillazioni e discontinuità determinate dal quadro culturale e dalle scelte e dal comportamento delle persone. L Italia ormai è entrata nel mondo delle reti, non più con un nucleo relativamente piccolo di persone particolarmente interessate, ma con una diffusione in strati sociali e culturali sempre più ampi. Anche se a livelli ancora modesti rispetto a quelli dei paesi più avanzati. Alcuni confronti internazionali (Unione Europea)

31 Pagina 31 di 31 Per evitare un ingombro eccessivo i confronti con altri paesi dell Unione Europea si trovano in un documento separato ritorno all inizio della pagina Altre analisi di dati Mondo Europa Comunità linguistiche indice della sezione dati home

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