Rassegna Stampa. Comunicato stampa LA SIFO: AFFIDARE AL FARMACISTA I CONTROLLI DELLE TERAPIE COSI' SI POSSONO RIDURRE GLI ERRORI IN REPARTO

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1 Rassegna Stampa Comunicato stampa LA SIFO: AFFIDARE AL FARMACISTA I CONTROLLI DELLE TERAPIE COSI' SI POSSONO RIDURRE GLI ERRORI IN REPARTO Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta, 12/B Brescia Tel Fax intermedia@intermedianews.it Roma, 10 Gennaio 2012

2 AKS - Adnkronos Salute Tutte le Notizie - Il portale del Gruppo Adnkronos Pagina 1 di 1 10/01/2012 Giuseppe Marra Communications Cerca nel sito Salute home sanità medicina salute farmaceutica regioni fotogallery salus tg salus tv pharmakronos tutte le notizie IGN AKI Arabic AKI English AKI Italiano AKI Crises Today LabItalia Musei on line Palazzo dell' Informazione Immediapress Tutte le Notizie pagina 1 pagina 2 pagina 3 News :57 San Raffaele: niente Cda, solo incontro tra Profiti e la stampa 14:25 Animali: Poretti, importante sentenza su possibilita' accesso in ospedale 14:23 Farmaci: D'Ambrosio Lettieri (Pdl), fare liberalizzazioni veramente utili 14:17 Farmaci: Federfarma, tanti 'perderanno' la ricetta 14:15 Medicina: lo studio, il chirurgo ideale? Ha fra 35 e 50 anni (2) 14:15 Medicina: lo studio, il chirurgo ideale? Ha fra 35 e 50 anni 14:11 Farmaceutica: accordo Genentech-Xenon in trattamento dolore 14:07 Sanita' Lazio: Anaao, a rischio assistenza pronto soccorso S.Camillo 14:05 Farmaci: Racca, si' aumento pianta organica ma riportare innovativi in farmacia 14:04 Farmaceutica: Allergan espande sito Irlanda, +200 posti lavoro 13:54 Sanita': Sifo, contro errori in reparto affidare a farmacista controlli su terapie (2) 13:54 Sanita': Sifo, contro errori in reparto affidare a farmacista controlli su terapie 13:30 Farmaci: Fofi, ripresa Italia non passa per liberalizzazione medicine 13:24 Alcol: bere senza ubriacarsi, allo studio 'pillola della sobrieta'' (2) 13:12 Farmaci: Cursi (Pdl) su liberalizzazioni, sarebbe piu' opportuno ddl Apri Piattaforma Multimediale Adnkronos Chiudi SalusTv Grazie ad Emergency un centro 'salva cuore' in Africa SalusTg Per la Cassazione le Asl non sono obbligate a fare formazione le notizie 14:57 San Raffaele: niente Cda, solo incontro tra Profiti e la stampa 14:25 Animali: Poretti, importante sentenza su possibilita' accesso in ospedale 14:23 Farmaci: D'Ambrosio Lettieri (Pdl), fare liberalizzazioni veramente utili 14:17 Farmaci: Federfarma, tanti 'perderanno' la ricetta 14:15 Medicina: lo studio, il chirurgo ideale? Ha fra 35 e 50 anni (2) 14:15 Medicina: lo studio, il chirurgo ideale? Ha fra 35 e 50 anni 14:11 Farmaceutica: accordo Genentech-Xenon in trattamento dolore 14:07 Sanita' Lazio: Anaao, a rischio assistenza pronto soccorso S.Camillo Vola low Cost Scegli la tua meta preferita, grande risparmio e non ti stressi! Offerte Televisori LCD Televisori LCD a prezzi imbattibili sconti fino al 50% Android Tablet 78 scontissimi.org Migliori Android Tablet, Sconti 40% Tablets Ultima Generazione, Entra! Meridiana.it Scopri le offerte Meridiana da Bologna a Cagliari. In evidenza Video: L'antidoto per i 'Tecnostressati' Le interviste di PharmaKronos TV Conferenza e- Healthcare servizi il gruppo mail Adnkronos redazione salute direzione commerciale Fotogallery Danneggiati da trasfusioni e farmaci manifestano a Roma davanti a ministero 12:55 Farmaci: La Russa (Pdl) su liberalizzazioni, attenzione a favorire abuso 12:42 Farmaci: Gasparri (Pdl), su liberalizzazioni no favori a grande distribuzione 12:41 Salute: studio mondiale, per chi ha macchina e tv +27% rischi infarto 12:36 San Raffaele: questo pomeriggio Cda, board resta carica fino a giugno 12:29 Salute: ricerca Usa, con tassa su bollicine 400mila malati cronici in meno 12:21 San Raffaele: asta chiusa, Ior-Malacalza non pareggiano offerta (2) 12:20 San Raffaele: asta chiusa, Ior-Malacalza non pareggiano offerta 12:10 Salute: la ricerca, a Torino -30% mal di testa dipendenti Comune (3) 12:10 Salute: la ricerca, a Torino -30% mal di testa dipendenti Comune (2) 12:09 Salute: la ricerca, a Torino -30% mal di testa dipendenti Comune 12:06 Salute: Francia, su rimozione protesi Pip appello Ordine medici per prezzi giusti 11:32 Alcol: bere senza ubriacarsi, allo studio 'pillola della sobrieta'' 11:11 Salute: lenti sole blu non solo vezzo da vip, ma scudo mal di testa (2) 11:11 Salute: lenti sole blu non solo vezzo da vip, ma scudo mal di testa 10:58 Farmaci: aspirina 'a doppio taglio', bene contro infarto ma rischi emorragie pagina 1 pagina 2 pagina Giuseppe Marra Communications - Partita IVA Adnkronos Salute - Testata giornalistica registrata - Registrazione numero n 369/1995 dell 14/07/1995 presso il Tribunale di Roma - Direttore responsabile Francesco Maria Avitto

3 SANITA': SIFO, CONTRO ERRORI IN REPARTO AFFIDARE A FARMACISTA CONTROLLI SU TERAPIE Roma, 10 gen. - E' "necessario che le Istituzioni mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore". La Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. Ed è convinta che affidando al farmacista i controlli delle terapie si possono ridurre gli errori in reparto. "Manifestiamo preoccupazione e rammarico - spiega Laura Fabrizio, presidente della Sifo - per ciò che è accaduto, anche perché questo episodio tocca direttamente la nostra professionalità. Come Società scientifica sosteniamo l'uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l'operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potrà tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilità, effetti collaterali". In particolare, "procedure informatizzate, come già sottolineato dal senatore Ignazio Marino, avrebbero certamente evitato un episodio tanto grave". In alcuni ospedali italiani è consolidato l'utilizzo dei software per la Prescrizione elettronica assistita (Pea) dei farmaci antitumorali, in grado di favorire il processo di standardizzazione delle tre principali fasi relative alla gestione delle terapie oncologiche (prescrizione, allestimento e somministrazione). Questi software, che vengono introdotti dalla Direzione sanitaria o dal Dipartimento di oncologia su indicazione dei farmacisti, risultano particolarmente utili per ridurre il rischio di errore associato alla trascrizione e al calcolo manuale di informazioni e dati". I software prevedono blocchi e avvertimenti per il medico all'atto della prescrizione (ad esempio impedendo la possibilità di prescrivere dosi superiori alle massime consentite per alcuni medicinali), per il farmacista al momento della preparazione (ad esempio con avvertimenti sul tipo di protocollo), e per l'infermiere responsabile della somministrazione (ad esempio con un sistema di identificazione certa del paziente). In questo modo è garantita la tracciabilità di tutto il processo relativo al farmaco chemioterapico. "In Italia - continua Fabrizio - c'è ancora molto da fare su questa strada virtuosa, ma ci stiamo arrivando grazie alle molteplici 'Raccomandazioni' pubblicate dal ministero della Salute, che indicano potenziali strumenti e metodi che gli operatori sanitari e gli amministratori sono chiamati a mettere in atto".

4 Le sole procedure informatizzate, infatti, non bastano: ogni azienda sanitaria "dovrebbe predisporre, sulla base di queste Raccomandazioni, un piano specifico aziendale per la sicurezza e la prevenzione degli errori in terapia che preveda anche il forte coinvolgimento di risorse umane mirate, come quella del farmacista di dipartimento che svolge la sua attività in corsia. La presenza di questa figura professionale, anche durante le visite in reparto, riduce drasticamente gli eventi avversi con un notevole risparmio sui costi sanitari e una diminuzione della durata delle degenze". Un progetto pilota del ministero della Salute, avviato nel marzo 2010 e terminato nel giugno 2011, ha previsto l'introduzione del farmacista di reparto in 5 ospedali (Torino, Padova, Ancona, Bari, Taormina). Sono stati coinvolti nella sperimentazione in particolare i dipartimenti di oncologia ed ematologia, in cui vengono utilizzati trattamenti ad alto costo, che richiedono monitoraggio intensivo. "Questi farmaci - conclude Fabrizio - devono essere controllati secondo procedure rigorose, possono presentare reazioni avverse anche di notevole entità e sono sottoposti a rigide norme di sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori. La sperimentazione condotta in Italia ha dimostrato una diminuzione di oltre il 30% degli errori nelle terapie farmacologiche".

5 AGI Solution Page 1 of 1 10/01/2012 OSPEDALI: SIFO, AFFIDARE AL FARMACISTA I CONTROLLI SU TERAPIE (AGI) - Roma, 10 gen. - "E' assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma e' inaccettabile che, come risulta dai primi accertamenti, una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore". La Sifo (Societa' italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perche' le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziche' i 9 necessari. "Manifestiamo preoccupazione e rammarico - spiega Laura Fabrizio, presidente della Sifo - per cio' che e' accaduto anche perche' questo episodio tocca direttamente la nostra professionalita'. Come Societa' scientifica sosteniamo l'uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l'operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potra' tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilita', effetti collaterali"..

6 SANITÀ, SIFO: AFFIDARE A FARMACISTI I CONTROLLI SULLE TERAPIE - il... Sifo Affidare... Page 1 of 1 10/01/2012 SANITÀ, SIFO: AFFIDARE A FARMACISTI I CONTROLLI SULLE TERAPIE Roma - È assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie... (ilvelino/agv)

7 Tumoredelrene.org ; LA SIFO: AFFIDARE AL FARMACISTA I CON... Page 1 of 2 10/01/ ; LA SIFO: AFFIDARE AL FARMACISTA I CONTROLLI DELLE TERAPIE COSÌ SI POSSONO RIDURRE GLI ERRORI IN REPARTO Roma, 10 gennaio 2012 "E' assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che, come risulta dai primi accertamenti, una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore. La SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. "Manifestiamo preoccupazione e rammarico spiega la dott.ssa Laura Fabrizio, presidente della SIFO per ciò che è accaduto anche perché questo episodio tocca direttamente la nostra professionalità. Come Società scientifica sosteniamo l'uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l'operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potrà tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilità, effetti collaterali. In particolare, procedure informatizzate, come già sottolineato dal senatore Ignazio Marino, avrebbero certamente evitato un episodio tanto grave. In alcuni ospedali italiani è consolidato l'utilizzo dei software per la Prescrizione Elettronica Assistita (PEA) dei farmaci antitumorali, in grado di favorire il processo di standardizzazione delle tre principali fasi relative alla gestione delle terapie oncologiche (prescrizione, allestimento e somministrazione). Questi software, che vengono introdotti dalla Direzione Sanitaria o dal Dipartimento di Oncologia su indicazione dei farmacisti, risultano particolarmente utili per ridurre il rischio di errore associato alla trascrizione e al calcolo manuale di informazioni e dati. Prevedono blocchi e avvertimenti per il medico all'atto della prescrizione (ad esempio impedendo la possibilità di prescrivere dosi superiori alle massime consentite per alcuni medicinali), per il farmacista al momento della preparazione (ad esempio con avvertimenti sul tipo di protocollo), e per l'infermiere responsabile della somministrazione (ad esempio con un sistema di identificazione certa del paziente). In questo modo è garantita la tracciabilità di tutto il processo relativo al farmaco chemioterapico. "In Italia continua la dott.ssa Fabrizio - c'è ancora molto da fare su questa strada virtuosa, ma ci stiamo arrivando grazie alle molteplici Raccomandazioni' pubblicate dal Ministero della Salute che indicano potenziali strumenti e metodi che gli operatori sanitari e gli amministratori sono chiamati a mettere in atto. Le sole procedure informatizzate, infatti, non bastano: ogni Azienda sanitaria dovrebbe predisporre, sulla base di queste Raccomandazioni, un piano specifico aziendale per la sicurezza e la prevenzione degli errori in terapia che preveda anche il forte coinvolgimento di risorse umane mirate, come quella del farmacista di dipartimento che svolge la sua attività in corsia. La presenza di questa figura professionale, anche durante le visite in reparto, riduce drasticamente gli eventi avversi con un notevole risparmio sui costi sanitari e una diminuzione della durata delle degenze. Un progetto pilota del Ministero della Salute, avviato nel marzo 2010 e terminato nel giugno 2011, ha previsto l'introduzione del farmacista di reparto in 5 ospedali (Torino, Padova, Ancona, Bari, Taormina). Sono stati coinvolti nella sperimentazione in particolare i Dipartimenti di Oncologia ed Ematologia, in cui vengono utilizzati trattamenti ad alto costo, che richiedono monitoraggio intensivo. "Questi farmaci conclude la dott.ssa Fabrizio - devono essere controllati secondo procedure rigorose, possono presentare reazioni avverse anche di notevole entità e sono sottoposti a rigide norme di sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori. La sperimentazione condotta in Italia ha dimostrato una diminuzione di oltre il 30 per cento degli errori nelle terapie farmacologiche.

8 LA SIFO: AFFIDARE AL FARMACISTA I CONTROLLI DELLE TERAPIE COS... Page 1 of 2 10/01/2012 LA SIFO: AFFIDARE AL FARMACISTA I CONTROLLI DELLE TERAPIE COSÌ SI POSSONO RIDURRE GLI ERRORI IN REPARTO Roma, 10 gennaio 2012 La presidente Laura Fabrizio: Va introdotto in tutti gli ospedali un professionista che affianchi il medico durante le visite e sia responsabile del percorso del farmaco, dalla preparazione alla somministrazione E assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che, come risulta dai primi accertamenti, una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore. La SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. Manifestiamo preoccupazione e rammarico spiega la dott.ssa Laura Fabrizio, presidente della SIFO per ciò che è accaduto anche perché questo episodio tocca direttamente la nostra professionalità. Come Società scientifica sosteniamo l uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potrà tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilità, effetti collaterali. In particolare, procedure informatizzate, come già sottolineato dal senatore Ignazio Marino, avrebbero certamente evitato un episodio tanto grave. In alcuni ospedali italiani è consolidato l utilizzo dei software per la Prescrizione Elettronica Assistita (PEA) dei farmaci antitumorali, in grado di favorire il processo di standardizzazione delle tre principali fasi relative alla gestione delle terapie oncologiche (prescrizione, allestimento e somministrazione). Questi software, che vengono introdotti dalla Direzione Sanitaria o dal Dipartimento di Oncologia su indicazione dei farmacisti, risultano particolarmente utili per ridurre il rischio di errore associato alla trascrizione e al calcolo manuale di informazioni e dati. Prevedono blocchi e avvertimenti per il medico all atto della prescrizione (ad esempio impedendo la possibilità di prescrivere dosi superiori alle massime consentite per alcuni medicinali), per il farmacista al momento della preparazione (ad esempio con avvertimenti sul tipo di protocollo), e per l infermiere responsabile della somministrazione (ad esempio con un sistema di identificazione certa del paziente). In questo modo è garantita la tracciabilità di tutto il processo relativo al farmaco chemioterapico. In Italia continua la dott.ssa Fabrizio - c è ancora molto da fare su questa strada virtuosa, ma ci stiamo arrivando grazie alle molteplici Raccomandazioni pubblicate dal Ministero della Salute che indicano potenziali strumenti e metodi che gli operatori sanitari e gli amministratori sono chiamati a mettere in atto. Le sole procedure informatizzate, infatti, non bastano: ogni Azienda sanitaria dovrebbe predisporre, sulla base di queste Raccomandazioni, un piano specifico aziendale per la sicurezza e la prevenzione degli errori in terapia che preveda anche il forte coinvolgimento di risorse umane mirate, come quella del farmacista di dipartimento che svolge la sua attività in corsia. La presenza di questa figura professionale, anche durante le visite in reparto, riduce drasticamente gli eventi avversi con un notevole risparmio sui costi sanitari e una diminuzione della durata delle degenze. Un progetto pilota del Ministero della Salute, avviato nel marzo 2010 e terminato nel giugno 2011, ha previsto l introduzione del farmacista di reparto in 5 ospedali (Torino, Padova, Ancona, Bari, Taormina). Sono stati coinvolti nella sperimentazione in particolare i Dipartimenti di Oncologia ed Ematologia, in cui vengono utilizzati trattamenti ad alto costo, che richiedono monitoraggio intensivo. Questi farmaci conclude la dott.ssa Fabrizio - devono essere controllati secondo procedure rigorose, possono presentare reazioni avverse anche di notevole entità e sono sottoposti a rigide norme di sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori. La sperimentazione condotta in Italia ha dimostrato una diminuzione di oltre il 30 per cento degli errori nelle terapie farmacologiche.

9 LA SIFO: "AFFIDARE AL FARMACISTA I CONTROLLI DELLE TERAPIE COSI... Page 1 of 2 10/01/2012 LA SIFO: "AFFIDARE AL FARMACISTA I CONTROLLI DELLE TERAPIE COSI' SI POSSONO RIDURRE GLI ERRORI IN REPARTO" 10/01/2012 Roma, 10 gennaio 2012 E assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che, come risulta dai primi accertamenti, una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore. La SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. Manifestiamo preoccupazione e rammarico spiega la dott.ssa Laura Fabrizio, presidente della SIFO per ciò che è accaduto anche perché questo episodio tocca direttamente la nostra professionalità. Come Società scientifica sosteniamo l uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potrà tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilità, effetti collaterali. In particolare, procedure informatizzate, come già sottolineato dal senatore Ignazio Marino, avrebbero certamente evitato un episodio tanto grave. In alcuni ospedali italiani è consolidato l utilizzo dei software per la Prescrizione Elettronica Assistita (PEA) dei farmaci antitumorali, in grado di favorire il processo di standardizzazione delle tre principali fasi relative alla gestione delle terapie oncologiche (prescrizione, allestimento e somministrazione). Questi software, che vengono introdotti dalla Direzione Sanitaria o dal Dipartimento di Oncologia su indicazione dei farmacisti, risultano particolarmente utili per ridurre il rischio di errore associato alla trascrizione e al calcolo manuale di informazioni e dati. Prevedono blocchi e avvertimenti per il medico all atto della prescrizione (ad esempio impedendo la possibilità di prescrivere dosi superiori alle massime consentite per alcuni medicinali), per il farmacista al momento della preparazione (ad esempio con avvertimenti sul tipo di protocollo), e per l infermiere responsabile della somministrazione (ad esempio con un sistema di identificazione certa del paziente). In questo modo è garantita la tracciabilità di tutto il processo relativo al farmaco chemioterapico. In Italia continua la dott.ssa Fabrizio - c è ancora molto da fare su questa strada virtuosa, ma ci stiamo arrivando grazie alle molteplici Raccomandazioni pubblicate dal Ministero della Salute che indicano potenziali strumenti e metodi che gli operatori sanitari e gli amministratori sono chiamati a mettere in atto. Le sole procedure informatizzate, infatti, non bastano: ogni Azienda sanitaria dovrebbe predisporre, sulla base di queste Raccomandazioni, un piano specifico aziendale per la sicurezza e la prevenzione degli errori in terapia che preveda anche il forte coinvolgimento di risorse umane mirate, come quella del farmacista di dipartimento che svolge la sua attività in corsia. La presenza di questa figura professionale, anche durante le visite in reparto, riduce drasticamente gli eventi avversi con un notevole risparmio sui costi sanitari e una diminuzione della durata delle degenze. Un progetto pilota del Ministero della Salute, avviato nel marzo 2010 e terminato nel giugno 2011, ha previsto l introduzione del farmacista di reparto in 5 ospedali (Torino, Padova, Ancona, Bari, Taormina). Sono stati coinvolti nella sperimentazione in particolare i Dipartimenti di Oncologia ed Ematologia, in cui vengono utilizzati trattamenti ad alto costo, che richiedono monitoraggio intensivo. Questi farmaci conclude la dott.ssa Fabrizio - devono essere controllati secondo procedure rigorose, possono presentare reazioni avverse anche di notevole entità e sono sottoposti a rigide norme di sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori. La sperimentazione condotta in Italia ha dimostrato una diminuzione di oltre il 30 per cento degli errori nelle terapie farmacologiche.

10 Errori in reparto. Sifo: Affidare al farmacista i controlli sulle terapie Page 1 of 2 10/01/2012 Edizioni Health Communication Quotidiano della Federazione Ordini Farmacisti Italiani NOTIZIE Federazione e Ordini Martedì 10 GENNNAIO 2012 Lavoro e Professioni Errori in reparto. Sifo: Affidare al farmacista i controlli sulle terapie È questo l invito dei farmacisti ospedalieri, dopo il caso della donna morta a Palermo per sovradosaggio, che propongono l introduzione del farmacista di dipartimento accanto al medico come responsabile del percorso del farmaco, dalla preparazione alla somministrazione. 10 GEN - È assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che, come risulta dai primi accertamenti, una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore. La Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle Aziende sanitarie (Sifo) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. Sosteniamo l uso di strumenti spiega Laura Fabrizio, presidente della Sifo in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potrà tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilità, effetti collaterali. In alcuni ospedali italiani è consolidato l utilizzo dei software per la Prescrizione elettronica assistita (PEA) dei farmaci antitumorali, in grado di favorire il processo di standardizzazione delle tre principali fasi relative alla gestione delle terapie oncologiche (prescrizione, allestimento e somministrazione). Software, introdotti dalla Direzione sanitaria o dal Dipartimento di oncologia su indicazione dei farmacisti, utili per ridurre il rischio di errore associato alla trascrizione e al calcolo manuale di informazioni e dati. Prevedono blocchi e avvertimenti per il medico all atto della prescrizione (ad esempio impedendo la possibilità di prescrivere dosi superiori alle massime consentite per alcuni medicinali), per il farmacista al momento della preparazione (ad esempio con avvertimenti sul tipo di protocollo), e per l infermiere responsabile della somministrazione (ad esempio con un sistema di identificazione certa del paziente). In questo modo è garantita la tracciabilità di tutto il processo relativo al farmaco chemioterapico. Per Fabrizi ogni Azienda sanitaria dovrebbe predisporre, sulla base delle Raccomandazioni pubblicate dal ministero della Salute, un piano specifico aziendale per la sicurezza e la prevenzione degli errori in terapia che preveda anche il forte coinvolgimento di risorse umane mirate, come quella del farmacista di dipartimento che svolge la sua attività in corsia. La presenza di questa figura professionale, anche durante le visite in reparto, riduce drasticamente gli eventi avversi con un notevole risparmio sui costi sanitari e una diminuzione della durata delle degenze. Un progetto pilota del Ministero della Salute, avviato nel marzo 2010 e terminato nel giugno 2011, ha previsto l introduzione del farmacista di reparto in 5 ospedali (Torino, Padova, Ancona, Bari, Taormina). E la sperimentazione ha dimostrato una diminuzione di oltre il 30 per cento degli errori nelle terapie farmacologiche.

11 Stili di vita. La SIFO: Affidare al farmacista i controlli delle terapie, così si possono r... Page 1 of 2 10/01/ /01/ La SIFO: Affidare al farmacista i controlli delle terapie, così si possono ridurre gli errori in reparto Roma, 10 gennaio 2012 E assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che, come risulta dai primi accertamenti, una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore. La SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. Manifestiamo preoccupazione e rammarico spiega la dott.ssa Laura Fabrizio, presidente della SIFO per ciò che è accaduto anche perché questo episodio tocca direttamente la nostra professionalità. Come Società scientifica sosteniamo l uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potrà tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilità, effetti collaterali. In particolare, procedure informatizzate, come già sottolineato dal senatore Ignazio Marino, avrebbero certamente evitato un episodio tanto grave. In alcuni ospedali italiani è consolidato l utilizzo dei software per la Prescrizione Elettronica Assistita (PEA) dei farmaci antitumorali, in grado di favorire il processo di standardizzazione delle tre principali fasi relative alla gestione delle terapie oncologiche (prescrizione, allestimento e somministrazione). Questi software, che vengono introdotti dalla Direzione Sanitaria o dal Dipartimento di Oncologia su indicazione dei farmacisti, risultano particolarmente utili per ridurre il rischio di errore associato alla trascrizione e al calcolo manuale di informazioni e dati. Prevedono blocchi e avvertimenti per il medico all atto della prescrizione (ad esempio impedendo la possibilità di prescrivere dosi superiori alle massime consentite per alcuni medicinali), per il farmacista al momento della preparazione (ad esempio con avvertimenti sul tipo di protocollo), e per l infermiere responsabile della somministrazione (ad esempio con un sistema di identificazione certa del paziente). In questo modo è garantita la tracciabilità di tutto il processo relativo al farmaco chemioterapico.

12 Fondazioneaiom.it ; LA SIFO: AFFIDARE AL FARMACISTA I CON... Page 1 of 1 10/01/ ; LA SIFO: AFFIDARE AL FARMACISTA I CONTROLLI DELLE TERAPIE COSÌ SI POSSONO RIDURRE GLI ERRORI IN REPARTO Roma, 10 gennaio 2012 E' assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che, come risulta dai primi accertamenti, una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore. La SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. Manifestiamo preoccupazione e rammarico spiega la dott.ssa Laura Fabrizio, presidente della SIFO per ciò che è accaduto anche perché questo episodio tocca direttamente la nostra professionalità. Come Società scientifica sosteniamo l'uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l'operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potrà tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilità, effetti collaterali. In particolare, procedure informatizzate, come già sottolineato dal senatore Ignazio Marino, avrebbero certamente evitato un episodio tanto grave. In alcuni ospedali italiani è consolidato l'utilizzo dei software per la Prescrizione Elettronica Assistita (PEA) dei farmaci antitumorali, in grado di favorire il processo di standardizzazione delle tre principali fasi relative alla gestione delle terapie oncologiche (prescrizione, allestimento e somministrazione). Questi software, che vengono introdotti dalla Direzione Sanitaria o dal Dipartimento di Oncologia su indicazione dei farmacisti, risultano particolarmente utili per ridurre il rischio di errore associato alla trascrizione e al calcolo manuale di informazioni e dati. Prevedono blocchi e avvertimenti per il medico all'atto della prescrizione (ad esempio impedendo la possibilità di prescrivere dosi superiori alle massime consentite per alcuni medicinali), per il farmacista al momento della preparazione (ad esempio con avvertimenti sul tipo di protocollo), e per l'infermiere responsabile della somministrazione (ad esempio con un sistema di identificazione certa del paziente). In questo modo è garantita la tracciabilità di tutto il processo relativo al farmaco chemioterapico. In Italia continua la dott.ssa Fabrizio - c'è ancora molto da fare su questa strada virtuosa, ma ci stiamo arrivando grazie alle molteplici Raccomandazioni' pubblicate dal Ministero della Salute che indicano potenziali strumenti e metodi che gli operatori sanitari e gli amministratori sono chiamati a mettere in atto. Le sole procedure informatizzate, infatti, non bastano: ogni Azienda sanitaria dovrebbe predisporre, sulla base di queste Raccomandazioni, un piano specifico aziendale per la sicurezza e la prevenzione degli errori in terapia che preveda anche il forte coinvolgimento di risorse umane mirate, come quella del farmacista di dipartimento che svolge la sua attività in corsia. La presenza di questa figura professionale, anche durante le visite in reparto, riduce drasticamente gli eventi avversi con un notevole risparmio sui costi sanitari e una diminuzione della durata delle degenze. Un progetto pilota del Ministero della Salute, avviato nel marzo 2010 e terminato nel giugno 2011, ha previsto l'introduzione del farmacista di reparto in 5 ospedali (Torino, Padova, Ancona, Bari, Taormina). Sono stati coinvolti nella sperimentazione in particolare i Dipartimenti di Oncologia ed Ematologia, in cui vengono utilizzati trattamenti ad alto costo, che richiedono monitoraggio intensivo. Questi farmaci conclude la dott.ssa Fabrizio - devono essere controllati secondo procedure rigorose, possono presentare reazioni avverse anche di notevole entità e sono sottoposti a rigide norme di sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori. La sperimentazione condotta in Italia ha dimostrato una diminuzione di oltre il 30 per cento degli errori nelle terapie farmacologiche.

13 La Sifo: Affidare al farmacista i controlli delle terapie così si possono ridurre gli erro... Page 1 of 3 10/01/2012 "La Sifo: Affidare al farmacista i controlli delle terapie così si possono ridurre gli errori in reparto " La Sifo: Affidare al farmacista i controlli delle terapie così si possono ridurre gli errori in reparto Roma, 10 gennaio 2012 E assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che, come risulta dai primi accertamenti, una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore. La SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. Manifestiamo preoccupazione e rammarico spiega la dott.ssa Laura Fabrizio, presidente della SIFO per ciò che è accaduto anche perché questo episodio tocca direttamente la nostra professionalità. Come Società scientifica sosteniamo l uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potrà tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilità, effetti collaterali. In particolare, procedure informatizzate, come già sottolineato dal senatore Ignazio Marino, avrebbero certamente evitato un episodio tanto grave. In alcuni ospedali italiani è consolidato l utilizzo dei software per la Prescrizione Elettronica Assistita (PEA) dei farmaci antitumorali, in grado di favorire il processo di standardizzazione delle tre principali fasi relative alla gestione delle terapie oncologiche (prescrizione, allestimento e somministrazione). Questi software, che vengono introdotti dalla Direzione Sanitaria o dal Dipartimento di Oncologia su indicazione dei farmacisti, risultano particolarmente utili per ridurre il rischio di errore associato alla trascrizione e al calcolo manuale di

14 La Sifo: Affidare al farmacista i controlli delle terapie così si possono ridurre gli erro... Page 2 of 3 10/01/2012 informazioni e dati. Prevedono blocchi e avvertimenti per il medico all atto della prescrizione (ad esempio impedendo la possibilità di prescrivere dosi superiori alle massime consentite per alcuni medicinali), per il farmacista al momento della preparazione (ad esempio con avvertimenti sul tipo di protocollo), e per l infermiere responsabile della somministrazione (ad esempio con un sistema di identificazione certa del paziente). In questo modo è garantita la tracciabilità di tutto il processo relativo al farmaco chemioterapico. In Italia continua la dott.ssa Fabrizio - c è ancora molto da fare su questa strada virtuosa, ma ci stiamo arrivando grazie alle molteplici Raccomandazioni pubblicate dal Ministero della Salute che indicano potenziali strumenti e metodi che gli operatori sanitari e gli amministratori sono chiamati a mettere in atto. Le sole procedure informatizzate, infatti, non bastano: ogni Azienda sanitaria dovrebbe predisporre, sulla base di queste Raccomandazioni, un piano specifico aziendale per la sicurezza e la prevenzione degli errori in terapia che preveda anche il forte coinvolgimento di risorse umane mirate, come quella del farmacista di dipartimento che svolge la sua attività in corsia. La presenza di questa figura professionale, anche durante le visite in reparto, riduce drasticamente gli eventi avversi con un notevole risparmio sui costi sanitari e una diminuzione della durata delle degenze. Un progetto pilota del Ministero della Salute, avviato nel marzo 2010 e terminato nel giugno 2011, ha previsto l introduzione del farmacista di reparto in 5 ospedali (Torino, Padova, Ancona, Bari, Taormina). Sono stati coinvolti nella sperimentazione in particolare i Dipartimenti di Oncologia ed Ematologia, in cui vengono utilizzati trattamenti ad alto costo, che richiedono monitoraggio intensivo. Questi farmaci conclude la dott.ssa Fabrizio - devono essere controllati secondo procedure rigorose, possono presentare reazioni avverse anche di notevole entità e sono sottoposti a rigide norme di sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori. La sperimentazione condotta in Italia ha dimostrato una diminuzione di oltre il 30 per cento degli errori nelle terapie farmacologiche. «Torna a "Archivio 2011" "La Sifo: Affidare al farmacista i controlli delle terapie così si possono ridurre gli errori in reparto "

15 La Sifo: Affidare al farmacista i controlli delle terapie così si possono ridurre gli erro... Page 1 of 7 10/01/2012 La Sifo: Affidare al farmacista i controlli delle terapie così si possono ridurre gli errori in reparto Intervento della Società scientifica sul caso della donna morta a Palermo per la cura sbagliata La presidente Laura Fabrizio: Va introdotto in tutti gli ospedali un professionista che affianchi il medico durante le visite e sia responsabile del percorso del farmaco, dalla preparazione alla somministrazione Roma, 10 gennaio 2012 E assolutamente necessario che le Istituzioni pubbliche e private mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che, come risulta dai primi accertamenti, una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore. La SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. Manifestiamo preoccupazione e rammarico spiega la dott.ssa Laura Fabrizio, presidente della SIFO per ciò che è accaduto anche perché questo episodio tocca direttamente la nostra professionalità. Come Società scientifica sosteniamo l uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione informatizzata, il carrello automatizzato che si interfaccia con l operatore, i software per le posologie oncologiche provvisti di allerta automatici per dosi incongrue, fino alla robotica per la preparazione dei farmaci e al farmacista di dipartimento che affianca il medico in corsia. Con questi sistemi il farmacista potrà tenere sotto controllo ogni prescrizione e collaborare con infermieri e medici al letto del paziente suggerendogli dosaggi, indicazioni, incompatibilità, effetti collaterali. In particolare, procedure informatizzate, come già sottolineato dal senatore Ignazio Marino, avrebbero certamente evitato un episodio tanto grave. In alcuni ospedali italiani è consolidato l utilizzo dei software per la Prescrizione Elettronica Assistita (PEA) dei farmaci antitumorali, in grado di favorire il processo di standardizzazione delle tre principali fasi relative alla gestione delle terapie oncologiche (prescrizione, allestimento e somministrazione). Questi software, che vengono introdotti dalla Direzione Sanitaria o dal Dipartimento di Oncologia su indicazione dei farmacisti, risultano particolarmente utili per ridurre il rischio di errore associato alla trascrizione e al calcolo manuale di informazioni e dati. Prevedono blocchi e avvertimenti per il medico all atto della prescrizione (ad esempio impedendo la possibilità di prescrivere dosi superiori alle massime consentite per alcuni medicinali), per il farmacista al momento della preparazione (ad esempio con avvertimenti sul tipo di protocollo), e per l infermiere responsabile della somministrazione (ad esempio con un sistema di identificazione certa del paziente). In questo modo è garantita la tracciabilità di tutto il processo relativo al farmaco chemioterapico.

16 La Sifo: Affidare al farmacista i controlli delle terapie così si possono ridurre gli erro... Page 2 of 7 10/01/2012 In Italia continua la dott.ssa Fabrizio - c è ancora molto da fare su questa strada virtuosa, ma ci stiamo arrivando grazie alle molteplici Raccomandazioni pubblicate dal Ministero della Salute che indicano potenziali strumenti e metodi che gli operatori sanitari e gli amministratori sono chiamati a mettere in atto. Le sole procedure informatizzate, infatti, non bastano: ogni Azienda sanitaria dovrebbe predisporre, sulla base di queste Raccomandazioni, un piano specifico aziendale per la sicurezza e la prevenzione degli errori in terapia che preveda anche il forte coinvolgimento di risorse umane mirate, come quella del farmacista di dipartimento che svolge la sua attività in corsia. La presenza di questa figura professionale, anche durante le visite in reparto, riduce drasticamente gli eventi avversi con un notevole risparmio sui costi sanitari e una diminuzione della durata delle degenze. Un progetto pilota del Ministero della Salute, avviato nel marzo 2010 e terminato nel giugno 2011, ha previsto l introduzione del farmacista di reparto in 5 ospedali (Torino, Padova, Ancona, Bari, Taormina). Sono stati coinvolti nella sperimentazione in particolare i Dipartimenti di Oncologia ed Ematologia, in cui vengono utilizzati trattamenti ad alto costo, che richiedono monitoraggio intensivo. Questi farmaci conclude la dott.ssa Fabrizio - devono essere controllati secondo procedure rigorose, possono presentare reazioni avverse anche di notevole entità e sono sottoposti a rigide norme di sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori. La sperimentazione condotta in Italia ha dimostrato una diminuzione di oltre il 30 per cento degli errori nelle terapie farmacologiche.

17 FIMP - Federazione Italiana Medici Pediatri Page 1 of 4 10/01/2012 Sanita': Sifo, contro errori in reparto affidare a farmacista controlli su terapie Roma, 10 gen. - E' "necessario che le Istituzioni mettano a disposizione tutti gli strumenti, incluso un buon clima lavorativo e la formazione del personale, per prevenire tragedie come quella avvenuta a Palermo. La magistratura sta indagando, ma è inaccettabile che una giovane donna muoia a causa di un numero scritto per errore". La Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie) interviene sul caso della madre di 34 anni deceduta il 29 dicembre scorso al Policlinico di Palermo, perché le sarebbero stati somministrati 90 milligrammi di vinblastina, un farmaco antitumorale, anziché i 9 necessari. Ed è convinta che affidando al farmacista i controlli delle terapie si possono ridurre gli errori in reparto. "Manifestiamo preoccupazione e rammarico - spiega Laura Fabrizio, presidente della Sifo - per ciò che è accaduto, anche perché questo episodio tocca direttamente la nostra professionalità. Come Società scientifica sosteniamo l'uso di strumenti in grado di determinare significativi vantaggi per la sicurezza dei pazienti e dei professionisti: la prescrizione

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