Polo POIn 1 La Sicilia dei Sicani e degli Elimi

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1 Regione Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell Identità siciliana Guida alla compilazione della scheda di ricognizione progettuale POIn Coerenza con il programma Polo POIn 1 La Sicilia dei Sicani e degli Elimi Il polo dei Sicani ed egli Elimi interseca 3 reti interregionali. Per ciascuna di esse si riportano di seguito le strategie indicate nei concept di rete approvati dai tavoli di partenariato interregionale. La scelta della rete a cui l intervento farà riferimento è essenziale per determinare la coerenza programmatica e favorire l integrazione degli interventi in un ottica interdisciplinare. Rete in Vacanza tra parchi e riserve naturali Nella definizione della strategia di intervento da attuarsi nel territorio del Polo La Sicilia dei Sicani e degli Elimi (individuato quale polo prioritario della rete), la Regione Siciliana individuerà una serie interventi sulla base dei 4 key concept indicati dal Concept della rete stessa. o Innovazione; o Green Ways; o Qualità e sostenibilità; o Integrazione natura e cultura. In primo luogo nella selezione della progettualità elemento di rilevanza fondamentale avrà il tracciato del Sentiero Italia, quale infrastruttura naturale di collegamento (ideale) tra i nodi della Rete. In particolare il tratto Monti di Palermo-Monti Sicani e i territori eleggibili ricadenti nel Polo da esso intersecato, si configura quale elemento fondante della strategia di valorizzazione del Polo e si presta per la sua caratteristica di infrastruttura naturale quale progetto portante per la valorizzazione a fini turistici dei territori. La strategia proposta a livello del Polo La Sicilia dei Sicani e degli Elimi prevede, inoltre, in merito al key concept innovazione la costituzione di un sistema informativo integrato che metta in collegamento tutte le informazioni inerenti le attrattive turistiche ed i servizi offerti ai fini della loro promozione e commercializzazione. L elemento cardine del key concept green ways potrà essere realizzato mediante un sistema di mobilità dolce (slow mobility) eco-compatibile lungo il suddetto Sentiero Italia che si presta particolarmente a tale strategia. Il recupero delle infrastrutture viarie oggi in disuso consentirà, tra l altro, anche il miglioramento della fruizione naturalistica mettendole in comunicazione con le reti sentieristiche, le piste ciclabili, le ippovie, le vie dell acqua, prendendo come riferimento la pianificazione esistente sui siti della rete Natura 2000 (SIC e ZPS) e nelle aree naturali protette in generale. Il Dipartimento dei Beni Culturali e Identità Siciliana si propone di individuare progettualità inerenti principalmente i Key concept Qualità e sostenibilità e Integrazione natura e cultura. In particolare saranno individuati alcuni progetti che mirano al ripristino e riqualificazione delle aree, interventi di recupero di emergenze architettoniche legate al territorio, immobili pubblici come masserie, casine di caccia, bagli, ecc., interventi che mirino al potenziamento dei servizi d intrattenimento, di accoglienza e di ricettività ad essi connessi, interventi che utilizzino energie pulite nella valorizzazione del territorio. Nel panorama appena delineato risulta doveroso sottolineare come la vocazione del territorio in linea con quanto proposto all interno dei concept, ben si addice alla creazione di eco centri o di strutture ecomuseali.

2 Rete del Grand Tour La strategia elaborata a livello di rete indirizza nella selezione di interventi che rispondano al bisogno di una riproposizione di un Grand Tour nel Mezzogiorno. Tralasciando le innegabili suggestioni che il riferimento al Grand Tour rappresenta, esso può produrre un nuovo prodotto turistico, che, oltre alla dimensione culturale, sottende - a partire dal valore straordinario delle risorse storiche, artistiche e culturali dei territori coinvolti- alcuni valori di cui il Grand Tour fu la massima espressione e che appare opportuno recuperare nell obiettivo di qualificare e caratterizzare il prodotto sui mercati turistici internazionali: l educazione, la formazione delle nuove generazioni, il dialogo tra arte, architettura, paesaggio, la sollecitazione della creatività artistica. Rispetto al tema dell istruzione e della formazione si pone con forza il problema dell educazione dei residenti ai valori del proprio patrimonio culturale e di conseguenza lo stimolo alla visita dei propri territori. Il tema del Grand Tour offre, in chiave progettuale, un interessante spazio interpretativo, nella misura in cui connota gli interventi relativi alla domanda turistica in termini di ricerca e scoperta. In questa prospettiva, si mira a ridisegnare l esperienza di consumo nei territori del Grand Tour, connettendo i luoghi di maggiore frequentazione al loro contesto, e stimolando interventi che favoriscano una interpretazione non stereotipata dei luoghi, delle persone, degli eventi e dei valori che li congiungono. L obiettivo si realizzerà per il mezzo di tre key concept: Destagionalizzazione, Incremento della permanenza media Delocalizzazione L obiettivo della destagionalizzazione intende offrire l opportunità di percorrere i territori alla scoperta di elementi sconosciuti e inaspettati in periodi differenti, per cui si mira a finanziare azioni per l adeguamento dell offerta, culturale e naturale, verso segmenti di mercati turistici orientati e disponibili a viaggiare in tutti i mesi dell anno. Per raggiungere questo obiettivo si prevedono interventi volti a migliorare le condizioni/durata di visita nei luoghi della cultura e creare occasioni di contorno, complementari alla visita, che siano espressione, anche, della cultura identitaria delle popolazioni locali. ( es: Interventi materiali e immateriali di salvaguardia e al recupero degli attrattori; Interventi per il miglioramento delle infrastrutture per l accessibilità, con attenzione a aree di sosta e servizio attrezzate e climatizzate, a pensiline per la sosta nei pressi dei luoghi della cultura, a infrastrutture di accesso alle aree culturali e naturali; Eventi (mostre, concerti, festival, convegni, ecc.) organizzati nei periodi di bassa stagione turistico-culturale ispirati al tema del viaggio e agli altri temi caratterizzanti il Grand Tour (card integrate estate inverno, attivazione di iniziative educative in periodi invernali) L obiettivo dell incremento della presenza media nei territori dei Poli della Rete Grand Tour, è teso ad incidere sul problema del turismo mordi e fuggi. Si prevedono interventi finalizzati a incrementare da una parte il tempo impegnato dai turisti nei luoghi della Rete, e dall altra le occasioni per accrescere la qualità della permanenza. Operare a questo fine vuol dire, innanzitutto, creare le condizioni affinché si determini un sistema di servizi a favore del visitatore e del cittadino presso i luoghi della cultura e presso le aree naturalistiche del sistema di offerta dei Poli. (es: creazione di spazi per la didattica, creazione di spazi per eventi; interventi per il miglioramento degli impianti a servizio della fruizione turistica degli attrattori, quali viali di accesso, recinzioni, segnaletica e cartellonistica; allestimenti e materiale documentale di grande impatto narrativo e scientifico (in consonanza con i temi del Grand Tour); Eventi caratterizzati da una durata media di più giorni e collegati con altri elementi di offerta locale (sia da un punto di vista dell'offerta ricettiva, sia da un punto di vista delle risorse culturali e naturalistiche) con forte richiamo al tema del Grand Tour; Il tema della delocalizzazione appare uno degli ambiti di maggiore interesse per lo sfruttamento a fini turistici del patrimonio diffuso e anche di molte delle aree naturalistiche meno note. Occorre dunque immaginare interventi che consentano lo "spostamento" dei visitatori dai grandi ai piccoli siti, nel quadro di una integrazione più forte tra i grandi attrattori e il patrimoni diffuso di cui è particolarmente dotata la rete e di cui si fa forza la strategia e il concept del prodotto Grand Tour. Il perseguimento di questo obiettivo si dovrà tradurre in azioni sia di adeguamento infrastrutturale dei siti del patrimonio diffuso, anche con riferimento

3 a quei siti inseriti in contesti paesaggistici di pregio sia di portata più generale, come ad esempio quelle finalizzate alla creazione di un sistema informativo territoriale particolarmente orientato a valorizzare i siti meno noti, le aree naturalistiche meno conosciute e i paesaggi del patrimonio culturale eredità del Grand Tour inseriti nei territori della rete. Il perseguimento di questo importante obiettivo potrà essere realizzato anche mediante la definizione e la realizzazione di un programma di eventi che tenga conto dell'opportunità di far conoscere, attraverso gli stessi, il patrimonio diffuso dei Poli e della Rete. Ciò significa creare eventi collegati da un punto di vista del pacchetto commerciale con i siti meno noti o, ad esempio, realizzare gli stessi eventi negli spazi ed in prossimità di questi siti. E l idea di un patrimonio da esplorare, l idea di un viaggio che ha in sé l idea di meravigliarsi per una scoperta, che muove la strategia di rete. Rete del Viaggio tra le identità culturali, le arti e le tradizioni popolari La strategia che la rete persegue è legata alla valorizzazione dell identità culturale, storica e sociale dei nuclei storici e degli insediamenti a forte valenza paesaggistica e di coloro che li abitano. Ci si propone di razionalizzare e rifunzionalizzare i complessi insediativi e recuperare architettonicamente e funzionalmente i centri storici, privilegiandone e favorendone il riuso ai fini dell accoglienza turistica ostelli della gioventù, alberghi diffusi, case del pellegrino ecc e/o di servizio, soprattutto incentivando il ritorno delle attività artigianali di tradizione. Per il Polo della Sicilia dei Sicani e degli Elimi in riferimento alla valorizzazione dell identità del territorio si possono individuano le seguenti aree di intervento strategiche: Valorizzazione dei beni ambientali e naturali Il Sistema delle Grotte del Palermitano La geologia dei monti di Palermo ha consentito lo sviluppo di numerose cavità sia prevalentemente orizzontali sia verticali, con fenomeni carsici di particolare bellezza. Tra queste Grotta Caprara dell'addaura, l'antro della Regina a Capo Gallo, l Abisso Pietra Selvaggia su Monte Pellegrino, la Grotta della Pizzuta, la Grotta di Macchiaciucia e la Grotta di Valle Fico. A queste si aggiungono la "Grotta della Molara" nel quartiere Cruillas, le grotte di Postumia, la Grotta dello Zubbio, la Grotta Conza frequentata sin dall'uomo paleolitico che racchiude al suo interno un ecosistema interessantissimo, e la grotta di Carburangeli, i cui reperti oggi conservati al Museo di Paleontologia G.G. Gemmellaro di Palermo. Itinerario Arbëreshë Valorizzazione delle risorse naturali (Parco, riserve e Siti della Rete Natura 2000) e paesaggistiche ricadenti nei territori dei comuni di Piana degli Albanesi, Mezzojuso, S.Cristina di Gela, Contessa Entellina, Palazzo Adriano di origine Arbëreshë. Territori, nei quali le radici culturali albanesi sono immediatamente evidenti a partire dai paesaggi agrari agli insediamenti urbani, dalla lingua ai riti religiosi. Itinerari tematici dei riti religiosi e delle festività tradizionali L itinerario culturale che si snoda lungo il percorso dei Siti della rete Natura 2000 sarà rafforzato da interventi (non necessariamente strutturali ma anche solo in termini di riconoscibilità e comunicazione) tendenti alla maggiore visibilità e fruibilità delle proposte culturali legate a tradizioni e riti locali. Le proposte progettuali dovranno creare le condizioni adatte a consentire al turista di acquisire una conoscenza approfondita del territorio e proporranno itinerari tematici di notevole valenza culturale o su attività Culturali inserite nel REI ( Registro eredità immateriali ) come celebrazioni, saperi, tesori umani viventi che rafforzano la qualità della proposta. La presenza di numerose architetture religiose nel territorio del polo si presta, infine, alla definizione di un circuito devozionale legato sia ai riti religiosi che alle festività tradizionali. Cattedrale di Palermo- Santuario di S. Rosalia (santa patrona)- Duomo di Monreale-Piana degli Albanesi (rito greco-ortodosso)- Santuario Tagliavia - S. Maria del Bosco. Itinerari dei siti archeologici preistorici e dei siti indigeni La logica di integrazione con la proposta naturalistica rafforza quanto già evidenziato in sede di proposta originaria di struttura del POLO. Di massima importanza la valorizzazione e la fruizione dei Graffiti della grotta dell Addaura, la grotta Niscemi, il Villaggio dei faraglioni di Ustica; la valorizzazione in chiave turistico /culturale del Monte Pellegrino, Montagna Sacra del Palermitano. Siti ed itinerari archeologici anche subacquei

4 Isola di Ustica ( Riserva Marina )-Parco Archeologico di Solunto (Santa Flavia) -Parco Archeologico di Monte Jato ( San Giuseppe Jato)-Montagna Vecchia ( Corleone)-Monte Maranfusa ( Roccamena)- Monte Trione ( Bisacquino)-Rocca di Entella (Contessa Entellina )- Montagna dei Cavalli (Prizzi)-Ponte e mulino di Calatasi-Chiusa Sclafani I suddetti siti che sono stati oggetto di importanti interventi con risorse comunitarie ora abbisognano di azioni di messa in rete col territorio circostante, di migliore fruibilità in termini di accoglienza del turista, di reti viarie di collegamento, di conoscenza. La progettazione dovrà essere rivolta a tale fine. Il percorso sulle Identità Culturali non può prescindere dalla valorizzazione e messa in rete del Patrimonio conservato nelle importanti strutture museali di natura etno/antropologica: Museo del carretto Terrasini -Museo Etnoantropologico G.Pitrè Palermo- Casina Cinese Palermo Altra importantissima componente dell identità dei luoghi è costituita dalla componente culturale arabo/normanna costituita dai castelli di:carini- Cefalà Diana- Prizzi- Vicari Biblioteche ed archivi storici Valorizzazione di fondi antichi delle biblioteche (soprattutto quelli di cultura albanese) degli archivi storici presenti sul territorio.

5 POLO POIn 2 Dalla Valle dei Templi alla Villa Romana Il polo Dalla Valle dei Templi alla Villa Romana interseca 2 reti interregionali. Per ciascuna di esse si riportano di seguito le strategie indicate nei concept di rete approvati dai tavoli di partenariato interregionale. La scelta della rete a cui l intervento farà riferimento è essenziale per determinare coerenza programmatica e favorire l integrazione degli interventi in un ottica interdisciplinare. Rete del Grand Tour La strategia elaborata a livello di rete indirizza nella selezione di interventi che rispondano al bisogno di una riproposizione di un Grand Tour nel Mezzogiorno. Tralasciando le innegabili suggestioni che il riferimento al Grand Tour rappresenta, esso può produrre un nuovo prodotto turistico, che, oltre alla dimensione culturale, sottende - a partire dal valore straordinario delle risorse storiche, artistiche e culturali dei territori coinvolti- alcuni valori di cui il Grand Tour fu la massima espressione e che appare opportuno recuperare nell obiettivo di qualificare e caratterizzare il prodotto sui mercati turistici internazionali: l educazione, la formazione delle nuove generazioni, il dialogo tra arte, architettura, paesaggio, la sollecitazione della creatività artistica. Rispetto al tema dell istruzione e della formazione si pone con forza il problema dell educazione dei residenti ai valori del proprio patrimonio culturale e di conseguenza lo stimolo alla visita dei propri territori. Il tema del Grand Tour offre, in chiave progettuale, un interessante spazio interpretativo, nella misura in cui connota gli interventi relativi alla domanda turistica in termini di ricerca e scoperta. In questa prospettiva, si mira a ridisegnare l esperienza di consumo nei territori del Grand Tour, connettendo i luoghi di maggiore frequentazione al loro contesto, e stimolando interventi che favoriscano una interpretazione non stereotipata dei luoghi, delle persone, degli eventi e dei valori che li congiungono. L obiettivo si realizzerà per il mezzo di tre key concept: Destagionalizzazione, Incremento della permanenza media Delocalizzazione L obiettivo della destagionalizzazione intende offrire l opportunità di percorrere i territori alla scoperta di elementi sconosciuti e inaspettati in periodi differenti, per cui si mira a finanziare azioni per l adeguamento dell offerta, culturale e naturale, verso segmenti di mercati turistici orientati e disponibili a viaggiare in tutti i mesi dell anno. Per raggiungere questo obiettivo si prevedono interventi volti a migliorare le condizioni/durata di visita nei luoghi della cultura e creare occasioni di contorno, complementari alla visita, che siano espressione, anche, della cultura identitaria delle popolazioni locali. ( es: Interventi materiali e immateriali di salvaguardia e al recupero degli attrattori; Interventi per il miglioramento delle infrastrutture per l accessibilità, con attenzione a aree di sosta e servizio attrezzate e climatizzate, a pensiline per la sosta nei pressi dei luoghi della cultura, a infrastrutture di accesso alle aree culturali e naturali; Eventi (mostre, concerti, festival, convegni, ecc.) organizzati nei periodi di bassa stagione turistico-culturale ispirati al tema del viaggio e agli altri temi caratterizzanti il Grand Tour; card integrate estate inverno, attivazione di iniziative educative in periodi invernali) L obiettivo dell incremento della presenza media nei territori dei Poli della Rete Grand Tour, è teso ad incidere sul problema del turismo mordi e fuggi. Si prevedono interventi finalizzati a incrementare da una parte il tempo impegnato dai turisti nei luoghi della Rete, e dall altra le occasioni per accrescere la qualità della permanenza. Operare a questo fine vuol dire, innanzitutto, creare le condizioni affinché si determini un sistema di servizi a favore del visitatore e del cittadino presso i luoghi della cultura e presso le aree naturalistiche del sistema di offerta dei Poli. (es: creazione di spazi per la didattica, creazione di spazi per eventi; interventi per il miglioramento degli impianti a servizio della fruizione turistica degli attrattori, quali viali di accesso, recinzioni, segnaletica e cartellonistica; allestimenti e materiale

6 documentale di grande impatto narrativo e scientifico (in consonanza con i temi del Grand Tour); Eventi caratterizzati da una durata media di più giorni e collegati con altri elementi di offerta locale (sia da un punto di vista dell'offerta ricettiva, sia da un punto di vista delle risorse culturali e naturalistiche) con forte richiamo al tema del Grand Tour; Il tema della delocalizzazione appare uno degli ambiti di maggiore interesse per lo sfruttamento a fini turistici del patrimonio diffuso e anche di molte delle aree naturalistiche meno note. Occorre dunque immaginare interventi che consentano lo "spostamento" dei visitatori dai grandi ai piccoli siti, nel quadro di una integrazione più forte tra i grandi attrattori e il patrimoni diffuso di cui è particolarmente dotata la rete e di cui si fa forza la strategia e il concept del prodotto Grand Tour. Il perseguimento di questo obiettivo si dovrà tradurre in azioni sia di adeguamento infrastrutturale dei siti del patrimonio diffuso, anche con riferimento a quei siti inseriti in contesti paesaggistici di pregio sia di portata più generale, come ad esempio quelle finalizzate alla creazione di un sistema informativo territoriale particolarmente orientato a valorizzare i siti meno noti, le aree naturalistiche meno conosciute e i paesaggi del patrimonio culturale eredità del Grand Tour inseriti nei territori della rete. Il perseguimento di questo importante obiettivo potrà essere realizzato anche mediante la definizione e la realizzazione di un programma di eventi che tenga conto dell'opportunità di far conoscere, attraverso gli stessi, il patrimonio diffuso dei Poli e della Rete. Ciò significa creare eventi collegati da un punto di vista del pacchetto commerciale con i siti meno noti o, ad esempio, realizzare gli stessi eventi negli spazi ed in prossimità di questi siti. E l idea di un patrimonio da esplorare, l idea di un viaggio che ha in sé l idea di meravigliarsi per una scoperta, che muove la strategia di rete. Rete dei Siti Unesco La strategia della Rete dei siti Unesco è orientata a valorizzare prioritariamente gli Attrattori Unesco, favorendo tuttavia l integrazione settoriale, con particolare riferimento alle emergenze naturalistiche scarsamente rappresentate nei prodotti turistici, agli attrattori minori ed al patrimonio culturale immateriale. I siti UNESCO rappresentano uno straordinario volano per rafforzare l attrattività turistica dei Poli in quanto offrono al turista luoghi unici ed irripetibili, un intrecciarsi di paesaggi culturali e naturali che formano una straordinaria vetrina di eccellenze territoriali che può essere fruita solo in quei luoghi. Sulla base delle suddette considerazioni, il concept turistico della Rete interregionale Siti Unesco denominato Viaggio nel Mezzogiorno 1: tra archeologia e barocco vuole rappresentare da un lato la dimensione dell arricchimento culturale e della scoperta, dall altro la principale risorsa turistica dei Poli che è rappresentata prioritariamente dai tematismi archeologici e da quelli dell architettura barocca che caratterizzano in maniera trasversale i suoi luoghi. Sulla scia di queste considerazioni preliminari, la Rete basa il proprio concept portante sulla valorizzazione delle risorse umane e dell ICT come leve in grado di far conoscere in maniera integrata ed innovativa il patrimonio culturale e popolare nonché sullo sviluppo di una offerta turistica integrata di tali risorse del territorio. Altro aspetto fondante è la necessità di intervenire sugli elementi di contesto, infrastrutturali e di sistema per determinare una migliore fruibilità e permeabilità del patrimonio custodito in termini di accessibilità, di collegamenti e di servizi accessori. In particolare, è prevista l implementazione di interventi volti a: promuovere organiche azioni di comunicazione in una logica di Rete focalizzata sui differenti target di potenziali fruitori individuati nel concept anche attraverso le più innovative modalità di comunicazione, informazione e pubblicità; 1 Il riferimento al tema del viaggio nel Mezzogiorno rievoca un opera di Ungaretti (tratta dal volume di prose Deserto e Dopo pubblicato nel 1961) ed un inchiesta di Paolo Sylos Labini sulle condizioni economiche, sociali e culturali dei centri rurali del meridione pubblicato sulla rivista il Ponte di Pietro Calamandrei nel La dimensione del Viaggio assume dunque una connotazione culturale e scientifica, ovvero il desiderio autentico di conoscere in profondità la realtà Mezzogiorno.

7 sviluppare sistemi di network, con lo sviluppo di reti tra musei e siti archeologici, anche per garantire la costruzione di itinerari integrati tra i prioritari tematismi presenti nella Rete (vie del barocco, siti archeologici, ambiti paesaggistici e naturalistici, ecc.); migliorare ed integrare il sistema di informazione e di prima accoglienza turistica dei territori, favorendo processi di crescita e qualificazione della compagine imprenditoriale locale, sia in termini di qualità dei servizi offerti che di risorse umane, attraverso interventi di sostegno alla riqualificazione professionale, alla nascita di circuiti di qualità e allo sviluppo di nuova imprenditorialità; innalzare il livello qualitativo complessivo della componente privata dell offerta turistica locale, stimolando l iniziativa imprenditoriale locale per arricchire l offerta di prodotti e servizi di supporto alla filiera turistica; soddisfare il pubblico contemporaneo mediante servizi e prodotti divulgativi che consentano di migliorare e rendere più piacevole e coinvolgente la fruizione dell offerta culturale e naturalistica attraverso un maggior coinvolgimento e comprensione dell esperienza di visita; sviluppare modalità innovative di promozione e fruizione dei principali beni e siti naturali e culturali attraverso soluzioni tecnologiche che garantiscono la diffusione di conoscenza degli itinerari compresi nella Rete, valorizzando le diverse componenti identitarie di carattere materiale (siti archeologici, beni artistici ed architettonici, ecc.) ed immateriali (tradizioni popolari, enogastronomiche, ecc.); realizzare eventi di carattere internazionale per valorizzare i territori coinvolti in un ottica di Rete e progetti pilota per implementare servizi comuni (promozione di infomobilità multimediale e di accesso ai territori interessati e di destination card - UNESCO CARD, ecc.) e favorire modelli di gestione innovativa; realizzare azioni di sensibilizzazione rivolte alle popolazioni giovanili per favorire lo sviluppo del turismo scolastico, stimolando la consapevolezza del patrimonio da valorizzare e difendere. Le operazioni da finanziare devono comunque inserirsi e connettersi nel quadro di pianificazione già avviato nell ambito dei Poli, con particolare riguardo alle indicazioni relative ai piani di gestione dei siti UNESCO e a quelli inerenti alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e delle aree naturali protette. La strategia individuata si propone, infine, di rafforzare e sviluppare i flussi turistici, soprattutto attraverso l integrazione in un sistema di Rete, che faccia perno sui Siti UNESCO, e quindi sui relativi Poli, delle molteplici risorse culturali e naturali di cui sono dotati i territori interessati (anche con la realizzazione di modelli di gestione e piani di sviluppo integrati), promuovendo una maggiore qualificazione dei servizi turistici a forte attrattività, ampi collegamenti e più agevoli spostamenti verso mete cosiddette minori (con presenza turistica inferiore) e la destagionalizzazione dell offerta turistica. Per quanto riguarda il Polo DALLA VALLE DEI TEMPLI ALLA VILLA ROMANA, la strategia delineata a livello di rete parte dalla constatazione che il territorio del polo si presenta particolarmente esteso e segnato da una ridotta aggregazione dei sistemi dell offerta turistica e da una ridotta connessione funzionale tra le aree che contengono i principali attrattori. L area non riesce a esprimere un offerta tematica in grado di rivolgersi in modo strutturato ed organizzato ai segmenti di turismo culturale. Il Polo è, infatti, caratterizzato da una limitata presenza di infrastrutture e servizi per la fruizione turistica del suo patrimonio e ancor meno di servizi qualificati in grado di superare le modalità puramente escursionistiche dei flussi di visitatori. La strategia del Polo è, quindi, indirizzata prioritariamente a migliorare le condizioni di contesto e l accessibilità del territorio (anche avvalendosi degli altri strumenti della politica di coesione) e a garantire la conservazione e valorizzazione dei beni culturali e naturali che caratterizzano l unicità dei siti, in una logica di stretta connessione con le tradizioni e identità locali. Per migliorare la fruizione dei centri ricadenti nel Polo si prevede, a supporto e ad integrazione

8 dell attuale sistema infrastrutturale, una Rete di mobilità dolce costituita da tratte di ferrovie dismesse e dalla sentieristica storica. La Rete per la mobilità sostenibile se integrata con il sistema dei trasporti pubblici locali (treno, autobus) e con la Rete dell ospitalità diffusa favorirà anche la fruizione di quei luoghi che non rientrano nei circuiti turistici classici. Un ambito di azione specifica è rappresentato dalla promozione e valorizzazione della cultura immateriale, nonché delle tradizioni artigianali e rurali dei territori, anche attraverso il ricorso a metodi innovativi di promozione e fruizione. Di particolare interesse appare il recupero delle testimonianze legate alla storia mineraria del territorio, alcune già sede di parchi minerari, altre in via di recupero con i fondi del POR , che mostrano un patrimonio di architetture produttive dimesse, di impianti tecnologici, di paesaggi della produzione mineraria.

9 POLO POIn 3 La Sicilia Greca Il polo Dalla Valle dei Templi alla Villa Romana interseca 3 reti interregionali. Per ciascuna di esse si riportano di seguito le strategie indicate nei concept di rete approvati dai tavoli di partenariato interregionale. La scelta della rete a cui l intervento farà riferimento è essenziale per determinare coerenza programmatica e favorire l integrazione degli interventi in un ottica interdisciplinare. Rete del Grand Tour La strategia elaborata a livello di rete indirizza nella selezione di interventi che rispondano al bisogno di una riproposizione di un Grand Tour nel Mezzogiorno. Tralasciando le innegabili suggestioni che il riferimento al Grand Tour rappresenta, esso può produrre un nuovo prodotto turistico, che, oltre alla dimensione culturale, sottende - a partire dal valore straordinario delle risorse storiche, artistiche e culturali dei territori coinvolti- alcuni valori di cui il Grand Tour fu la massima espressione e che appare opportuno recuperare nell obiettivo di qualificare e caratterizzare il prodotto sui mercati turistici internazionali: l educazione, la formazione delle nuove generazioni, il dialogo tra arte, architettura, paesaggio, la sollecitazione della creatività artistica. Rispetto al tema dell istruzione e della formazione si pone con forza il problema dell educazione dei residenti ai valori del proprio patrimonio culturale e di conseguenza lo stimolo alla visita dei propri territori. Il tema del Grand Tour offre, in chiave progettuale, un interessante spazio interpretativo, nella misura in cui connota gli interventi relativi alla domanda turistica in termini di ricerca e scoperta. In questa prospettiva, si mira a ridisegnare l esperienza di consumo nei territori del Grand Tour, connettendo i luoghi di maggiore frequentazione al loro contesto, e stimolando interventi che favoriscano una interpretazione non stereotipata dei luoghi, delle persone, degli eventi e dei valori che li congiungono. L obiettivo si realizzerà per il mezzo di tre key concept: Destagionalizzazione, Incremento della permanenza media Delocalizzazione L obiettivo della destagionalizzazione intende offrire l opportunità di percorrere i territori alla scoperta di elementi sconosciuti e inaspettati in periodi differenti, per cui si mira a finanziare azioni per l adeguamento dell offerta, culturale e naturale, verso segmenti di mercati turistici orientati e disponibili a viaggiare in tutti i mesi dell anno. Per raggiungere questo obiettivo si prevedono interventi volti a migliorare le condizioni/durata di visita nei luoghi della cultura e creare occasioni di contorno, complementari alla visita, che siano espressione, anche, della cultura identitaria delle popolazioni locali. ( es: Interventi materiali e immateriali di salvaguardia e al recupero degli attrattori; Interventi per il miglioramento delle infrastrutture per l accessibilità, con attenzione a aree di sosta e servizio attrezzate e climatizzate, a pensiline per la sosta nei pressi dei luoghi della cultura, a infrastrutture di accesso alle aree culturali e naturali; Eventi (mostre, concerti, festival, convegni, ecc.) organizzati nei periodi di bassa stagione turistico-culturale ispirati al tema del viaggio e agli altri temi caratterizzanti il Grand Tour; card integrate estate inverno, attivazione di iniziative educative in periodi invernali) L obiettivo dell incremento della presenza media nei territori dei Poli della Rete Grand Tour, è teso ad incidere sul problema del turismo mordi e fuggi. Si prevedono interventi finalizzati a incrementare da una parte il tempo impegnato dai turisti nei luoghi della Rete, e dall altra le occasioni per accrescere la qualità della permanenza. Operare a questo fine vuol dire, innanzitutto, creare le condizioni affinché si determini un sistema di servizi a favore del visitatore e del cittadino presso i luoghi della cultura e presso le aree naturalistiche del sistema di offerta dei Poli. (es: creazione di spazi per la didattica, creazione di spazi per eventi; interventi per il miglioramento degli impianti a servizio della fruizione turistica degli attrattori, quali viali di accesso, recinzioni, segnaletica e cartellonistica; allestimenti e materiale documentale di grande impatto narrativo e scientifico (in consonanza con i temi del Grand

10 Tour); Eventi caratterizzati da una durata media di più giorni e collegati con altri elementi di offerta locale (sia da un punto di vista dell'offerta ricettiva, sia da un punto di vista delle risorse culturali e naturalistiche) con forte richiamo al tema del Grand Tour; Il tema della delocalizzazione appare uno degli ambiti di maggiore interesse per lo sfruttamento a fini turistici del patrimonio diffuso e anche di molte delle aree naturalistiche meno note. Occorre dunque immaginare interventi che consentano lo "spostamento" dei visitatori dai grandi ai piccoli siti, nel quadro di una integrazione più forte tra i grandi attrattori e il patrimoni diffuso di cui è particolarmente dotata la rete e di cui si fa forza la strategia e il concept del prodotto Grand Tour. Il perseguimento di questo obiettivo si dovrà tradurre in azioni sia di adeguamento infrastrutturale dei siti del patrimonio diffuso, anche con riferimento a quei siti inseriti in contesti paesaggistici di pregio sia di portata più generale, come ad esempio quelle finalizzate alla creazione di un sistema informativo territoriale particolarmente orientato a valorizzare i siti meno noti, le aree naturalistiche meno conosciute e i paesaggi del patrimonio culturale eredità del Grand Tour inseriti nei territori della rete. Il perseguimento di questo importante obiettivo potrà essere realizzato anche mediante la definizione e la realizzazione di un programma di eventi che tenga conto dell'opportunità di far conoscere, attraverso gli stessi, il patrimonio diffuso dei Poli e della Rete. Ciò significa creare eventi collegati da un punto di vista del pacchetto commerciale con i siti meno noti o, ad esempio, realizzare gli stessi eventi negli spazi ed in prossimità di questi siti. E l idea di un patrimonio da esplorare, l idea di un viaggio che ha in sé l idea di meravigliarsi per una scoperta, che muove la strategia di rete. Rete dei Siti Unesco La strategia della Rete dei siti Unesco è orientata a valorizzare prioritariamente gli Attrattori Unesco, favorendo tuttavia l integrazione settoriale, con particolare riferimento alle emergenze naturalistiche scarsamente rappresentate nei prodotti turistici, agli attrattori minori ed al patrimonio culturale immateriale. I siti UNESCO rappresentano uno straordinario volano per rafforzare l attrattività turistica dei Poli in quanto offrono al turista luoghi unici ed irripetibili, un intrecciarsi di paesaggi culturali e naturali che formano una straordinaria vetrina di eccellenze territoriali che può essere fruita solo in quei luoghi. Sulla base delle suddette considerazioni, il concept turistico della Rete interregionale Siti Unesco denominato Viaggio nel Mezzogiorno 2: tra archeologia e barocco vuole rappresentare da un lato la dimensione dell arricchimento culturale e della scoperta, dall altro la principale risorsa turistica dei Poli che è rappresentata prioritariamente dai tematismi archeologici e da quelli dell architettura barocca che caratterizzano in maniera trasversale i suoi luoghi. La Rete basa il proprio concept portante sulla valorizzazione delle risorse umane e dell ICT come leve in grado di far conoscere in maniera integrata ed innovativa il patrimonio culturale e popolare nonché sullo sviluppo di una offerta turistica integrata di tali risorse del territorio. Altro aspetto fondante è la necessità di intervenire sugli elementi di contesto, infrastrutturali e di sistema per determinare una migliore fruibilità e permeabilità del patrimonio custodito in termini di accessibilità, di collegamenti e di servizi accessori. In particolare, è prevista l implementazione di interventi volti a: promuovere organiche azioni di comunicazione in una logica di Rete focalizzata sui differenti target di potenziali fruitori individuati nel concept anche attraverso le più innovative modalità di comunicazione, informazione e pubblicità; sviluppare sistemi di network, con lo sviluppo di reti tra musei e siti archeologici, anche per garantire la costruzione di itinerari integrati tra i prioritari tematismi presenti nella Rete (vie del barocco, siti archeologici, ambiti paesaggistici e naturalistici, ecc.); migliorare ed integrare il sistema di informazione e di prima accoglienza turistica dei territori, favorendo processi di crescita e qualificazione della compagine imprenditoriale 2 Il riferimento al tema del viaggio nel Mezzogiorno rievoca un opera di Ungaretti (tratta dal volume di prose Deserto e Dopo pubblicato nel 1961) ed un inchiesta di Paolo Sylos Labini sulle condizioni economiche, sociali e culturali dei centri rurali del meridione pubblicato sulla rivista il Ponte di Pietro Calamandrei nel La dimensione del Viaggio assume dunque una connotazione culturale e scientifica, ovvero il desiderio autentico di conoscere in profondità la realtà Mezzogiorno.

11 locale, sia in termini di qualità dei servizi offerti che di risorse umane, attraverso interventi di sostegno alla riqualificazione professionale, alla nascita di circuiti di qualità e allo sviluppo di nuova imprenditorialità; innalzare il livello qualitativo complessivo della componente privata dell offerta turistica locale, stimolando l iniziativa imprenditoriale locale per arricchire l offerta di prodotti e servizi di supporto alla filiera turistica; soddisfare il pubblico contemporaneo mediante servizi e prodotti divulgativi che consentano di migliorare e rendere più piacevole e coinvolgente la fruizione dell offerta culturale e naturalistica attraverso un maggior coinvolgimento e comprensione dell esperienza di visita; sviluppare modalità innovative di promozione e fruizione dei principali beni e siti naturali e culturali attraverso soluzioni tecnologiche che garantiscono la diffusione di conoscenza degli itinerari compresi nella Rete, valorizzando le diverse componenti identitarie di carattere materiale (siti archeologici, beni artistici ed architettonici, ecc.) ed immateriali (tradizioni popolari, enogastronomiche, ecc.); realizzare eventi di carattere internazionale per valorizzare i territori coinvolti in un ottica di Rete e progetti pilota per implementare servizi comuni (promozione di infomobilità multimediale e di accesso ai territori interessati e di destination card - UNESCO CARD, ecc.) e favorire modelli di gestione innovativa; realizzare azioni di sensibilizzazione rivolte alle popolazioni giovanili per favorire lo sviluppo del turismo scolastico, stimolando la consapevolezza del patrimonio da valorizzare e difendere. Le operazioni da finanziare devono comunque inserirsi e connettersi nel quadro di pianificazione già avviato nell ambito dei Poli, con particolare riguardo alle indicazioni relative ai piani di gestione dei siti UNESCO e a quelli inerenti alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e delle aree naturali protette. La strategia individuata si propone, infine, di rafforzare e sviluppare i flussi turistici, soprattutto attraverso l integrazione in un sistema di Rete, che faccia perno sui Siti UNESCO, e quindi sui relativi Poli, delle molteplici risorse culturali e naturali di cui sono dotati i territori interessati (anche con la realizzazione di modelli di gestione e piani di sviluppo integrati), promuovendo una maggiore qualificazione dei servizi turistici a forte attrattività, ampi collegamenti e più agevoli spostamenti verso mete cosiddette minori (con presenza turistica inferiore) e la destagionalizzazione dell offerta turistica. Per quanto riguarda il Polo della Sicilia Greca la strategia di rete è partita dall analisi della situazione esistente. Conosciuti i punti di forza e di attrazione si sono delineati i punti di debolezza su cui agire. Il Polo è stato interessato già da circa un ventennio da un processo di riqualificazione e restauro monumentale delle principali aree di pregio culturale che ne ha consolidato la naturale attrattiva turistica, ma che si rileva ancora attuato in maniera non del tutto omogenea e coesa sia a livello territoriale che di integrazione tra le diverse tipologie di risorse. Scarsamente valorizzata e collegata all offerta turistica appare ancora la componente naturalistica e paesaggistica, assai ricca e diversificata. Il ruolo che il Polo vuole sviluppare nell ambito della Rete mira pertanto ad ottimizzare, consolidare e qualificare il processo già avviato di valorizzazione del patrimonio culturale in funzione turistica, promuovendo l integrazione delle diverse emergenze culturali diffuse nel territorio, aree archeologiche, siti museali, centri storici, emergenze monumentali e con il patrimonio paesaggistico e ambientale sia a livello territoriale di Polo che a scala interregionale di Rete e favorendo al contempo il processo di specializzazione vocazionale delle diverse realtà territoriali in un ottica di complementarietà con il prodotto turistico delle Eccellenze dei siti UNESCO che la Rete vuole proporre. In tale logica di superamento della visione localistica e regionale si dovranno incardinare le azioni di standardizzazione dei servizi associati alla fruizione turistica, l incremento di eventi di richiamo internazionale, le politiche settoriali di

12 tutela e di valorizzazione e le attività promozionali di marketing e di comunicazione dell offerta turistica attinente alla Rete. Rete del Viaggio tra le identità culturali, le arti e le tradizioni popolari La strategia che la rete persegue è legata alla valorizzazione dell identità culturale, storica e sociale dei nuclei storici e degli insediamenti a forte valenza paesaggistica e di coloro che li abitano. Ci si propone di razionalizzare e rifunzionalizzare i complessi insediativi e recuperare architettonicamente e funzionalmente i centri storici, privilegiandone e favorendone il riuso ai fini dell accoglienza turistica ostelli della gioventù, alberghi diffusi, case del pellegrino ecc e/o di servizio, soprattutto incentivando il ritorno delle attività artigianali di tradizione. Per il Polo la Sicilia Greca in riferimento alla valorizzazione dell identità del territorio si possono individuano le seguenti aree di intervento: Itinerario delle aree naturali (rete natura 2000) Principali aree Naturali Protette del polo: - Monti Ibleii - Cavagrande del Cassibile - Riserva di Pantalica e Valle dell'anapo - Fiume Ciane - Oasi di Vendicari - Area marina protetta del Plemmirio Inoltre le aree costiere risultano essere interessanti poiché hanno conservato tracce del sistema dunale e dei pantani (Riserva Naturale di Vendicari); gli habitat delle foci e degli ambienti fluviali (Ciane, Irminio, Tellaro e Anapo). Itinerario della Magna Grecia Il carattere della storia meridionale assume per intero il suo significato nella metà del secolo VIII a.c. con lo sbarco dei Greci sulle coste ioniche della nostra penisola dando vita alla Magna Grecia. I territori del Polo la Sicilia Greca sono connotati dalla forte presenza di testimonianze risalenti al periodo della colonizzazione greca iniziato nell VIII secolo a. C. Itinerari delle identità locali e della cultura immateriale Tramite lo strumento del Registro delle Eredità Immateriali (REI) nato con Decreto Assessoriale (D.A. del 26/07/2005 dell'assessorato dei Beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione della Regione Sicilia), nei territori interessati dal POLO si intende promuovere eventi, attività di comunicazione e diffusione e valorizzazione di realtà già esistenti e da mettere a regime. La catalogazione del REI in 4 ambiti tematici permette di spaziare fra saperi, celebrazioni, espressioni e tesori umani viventi. La valorizzazione dell opera dei PUPi, dei canti popolari del teatro antico, degli ecomusei, delle tradizioni popolari, delle manifestazioni religiose sono solo alcuni degli esempi fra cui individuare gli interventi. Itinerari dei siti archeologici La valorizzazione del territorio del Polo sarà indirizzata alla valorizzazione di siti che abbiano una forte connotazione identitaria. In particolare la peculiare conformazione di una parte del territorio caratterizzato da migliaia di grotte, anfratti,, costituisce uno scenario di rilevante interesse archeologico a cui si uniscono bellezze naturali e paesaggistiche di alto valore simbolico. La Cava del Cassibile, la Cava Ispica e Pantalica sono alcuni dei siti che dal punto di vista culturale mostrano una forte stratificazione delle culture autoctone siciliane fin dalla preistoria e con le emergenze paleocristiane rappresentano uno dei principali nodi su cui indirizzare le attività di valorizzazione.

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