ifctsa Commissione medica Commissione medica Atti Medico Delegati dell emergenza preospedaliera fctsa.ch
|
|
- Giulia Carraro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ifctsa Atti Medico Delegati dell emergenza preospedaliera fctsa.ch
2 Indice Introduzione Scopo degli algoritmi Condizioni d utilizzo Crediti I 4 sguardi - Valutazione primaria I 4 sguardi - Valutazione secondaria menclatura Adulto 1 Arresto cardiaco 2 Stato di coscienza alterato 3 Crisi epilettica / stato epilettico 4 ndrome coronarica acuta 4a Triage paziente STEMI 4b Fibrinolisi preospedaliera 5 Analgesia 6 Shock ipovolemico 7 Crisi asmatica / esacerbazione BPCO 8 Edema polmonare / scompenso cardiaco 9 Disturbo del ritmo e della conduzione 10 Reazione allergica 11 Trauma cranio-cerebrale / midollare 12 Stato di agitazione severa 13 Intubazione d urgenza 13a Intubazione d urgenza: indicazioni particolari te Pagina per note personali 14 Ipotermia 15 Ictus acuto 15a Pathway fibrinolisi 16 Parto extra ospedaliero 17 tuazioni particolari 18 Ustione 19 VNI (Oxylog 3000) 20 VNI (Boussignac/casco) 21 Intossicazione CO/CN Pediatria 31 Arresto cardiaco 32 Stato di coscienza alterato 33 Convulsione generalizzata in assenza di trauma 34 Analgesia 35 Crisi asmatica 36 Difficoltà respiratoria grave 37 Reazione allergica 38 Trauma cranico DIM 41 DIM primo equipaggio pretriage Tabelle diverse GCS-NACA-Cincinnati prehospital stroke scale APGAR Broselow e segni vitali pediatria Acronimi te Farmaci e diluizioni
3 Introduzione Questa è la prima versione elettronica della quinta revisione degli atti medico-delegati per l urgenza preospedaliera che era stata pubblicata nel Questa applicazione si propone quale ulteriore strumento per tutti gli addetti ai lavori che operano nel panorama del soccorso preospedaliero ticinese. tratta inoltre di una svolta storica nell ambito delle pubblicazioni della FCTSA che con questa prima applicazione inaugura un nuovo set di strumenti per gli operatori del soccorso sanitario. Questa edizione dal punto di vista strutturale è stata adattata alle nuove tecnologie, alla base rimane sempre il risultato di dell esperienza del personale che se ne serve quotidianamente, tenendo in debito conto le raccomandazioni internazionali e la bibliografia disponibile in materia. I diversi specialisti hanno fornito il loro contributo cercando un linguaggio comune che, ne siamo sicuri, contribuirà ulteriormente ad armonizzare e standardizzare le procedure applicate. Gli operatori sanitari prescrittori (direttori sanitari) non si ritengono responsabili per applicazioni da parte di personale non autorizzato. e collegio dei direttori sanitari della FCTSA La commissione medica (CM) è un istanza nominata dal Comitato della FCTSA. E composta da medici e da operatori che rappresentano le diverse discipline mediche, le strutture sanitarie stazionarie, i soccorritori professionisti (diplomati e specialisti) e gli insegnanti delle formazioni sanitarie. Il collegio dei direttori sanitari (CDS) rappresenta il gremio operativo degli operatori sanitari prescrittori ai sensi della legge sanitaria del Canton Ticino. Scopo degli algoritmi e degli atti medico delegati garantire al paziente in pericolo di vita un trattamento preospedaliero avanzato, omogeneo e unificato sulla base dei più recenti sviluppi e conoscenze della medicina preospedaliera; favorire l adozione di programmi di valutazione della qualità delle cure. Condizioni per l utilizzazione In riferimento alla legislazione esistente nel Canton Ticino i protocolli contenuti in questa pubblicazione possono essere applicati unicamente da personale con formazione professionale specifica nell urgenza, sulla base di un autorizzazione individuale scritta, di durata limitata nel tempo, da parte dell operatore sanitario prescrittore.
4 Crediti Membri della commissione Dr. Med. Beppe Savary, presidente del collegio Dr. Med. Luciano Anselmi, presidente FCTSA Il collegio dei direttori sanitari dei servizi di soccorsi preospedaliero Dr. Med. Michele Bonato Dr. Med. Davide Fadini Dr. Med. Renzo Rigotti Dr. Med. Romano Mauri Dr. Med. Michele Spinelli Dr.ssa Med. Emanuela Zamprogno g.ra Cinzia Cereda, rappresentante del settore formazione della FCTSA g. Mario Colferai, coordinatore formazione per soccorritori diplomati Scuola Specializzata Superiore in Cure Infermieristiche. Sviluppo software ifctsa DOS Group, Besazio ta degli autori: per la realizzazione dei diagrammi di flusso i seguenti schemi sono stati realizzati seguendo la norma ISO 5807 (2003). Informazioni sul conflitto d interesse I membri della commissione medica sono operatori sanitari impiegati presso i servizi di soccorso della FCTSA o l Ente Ospedaliero Cantonale. Gli inserti pubblicitari sono inseriti per il sostegno finanziario della stampa dei testi. La commissione medica Il collegio dei direttori sanitari e: Dr. Med. Brenno Balestra, Dr. Med. Luca Buetti, Dr.ssa. Med. Marilù Guigli, PD Dr. Med. Mattia Lepori, Dr. Med. Renato Tomasetti, Dr. Med. Luca Martinolli, Dr. Med. Christian Candrian. g. Mario Colferai vicedirettore Scuola Specializzata Superiore in Cure Infermieristiche. g. Vincenzo Gianini, rappresentante dei soccorritori professionisti Capo progetto consulenza metodologica, realizzazione grafica diagrammi di flusso: g. Daniel Pasquali Responsabile servizio qualità e ricerca della FCTSA.
5 Tecnica dei 4 sguardi: la scena e il luogo di cura Tempo 1 o sguardo Osservare scena Area evento Pericoli e ostacoli (evidenti-latenti) Vie di fuga Aiuto sul luogo mt. Area globale interno/esterno Reagire Informazioni rilevate Tipo di evento (DIM) Individuare paziente/i, eventi delittuosi, incidenti-infortuni, terreno, sostanze, numero coinvolti, percorso libero, spazi disponibili, astanti e loro segnalazioni, segnali... Proteggere team e scena Allarmare risorse - Anticipare evoluzione Definire avvicinamento scena Considerare l aiuto proposto 2 o sguardo Osservare luogo di cura Area cura Pericoli e ostacoli (evidenti-latenti) Vie di fuga Aiuto sul luogo Spazio a disposizione 1-5 mt. Area circoscritta interno/esterno Reagire Informazioni rilevate Spazio, eventi delittuosi, incidenti infortuni, terreno, sostanze, oggetti pericolosi, percorso libero, astanti, segnali... Proteggere team e scena Allarmare risorse Definire avvicinamento luogo Considerare l aiuto proposto Disposizione materiale Ruoli 3 o e 4 o sguardo
6 Tecnica dei 4 sguardi: valutazione primaria e secondaria Valutazione primaria Arrivo sul paziente Tempo 3 o sguardo 4 o sguardo AVPU ABCDE primario Valutazione secondaria ABCDE secondario Esame testa piedi Anamnesi: SAMPLE OPQRST La situazione mette in pericolo il paziente? La situazione impedisce la valutazione/trattamento del paziente? Pericolo di vita immediato/acr? Funzioni vitali minacciate? Altri disturbi o lesioni? Spostamento/ Evacuazione immediata Confermare SSU C- RCP A- Liberare vie aeree B- Ventilazione D- Defibrillazione 1 Confermare SSU A- Trattamento pervietà vie aeree B- Ossigenare/ventilare C- e farmaci D- Diagnosi differenziale E- Esposizione e protezione termica Log-roll Monitoraggio continuo Considera annullamento SSU SECONDI 3-5 MINUTI ALLARME Anamnesi S intomi e segni A llergie M edicamenti P atologie pregresse L ultima ingestione orale E vento prima dell accaduto Considerare non ricovero O nset (esordio) P alliation/provocation (alleviamento/peggioramento) Q uality (qualità) R adiation (irradiazione) S everity (intensità) T ime (tempo) Scegliere appropriato Monitoraggio Respirazione Polso/ritmo Cute e ricapillarizzazione SpO 2 Pressione arteriosa Glicemia GCS/ sensorio-motorio 4x4/Pupille Temperatura (etco 2 )
7 menclatura Accesso al paziente Inizio e fine Identifica eziologia Informazione rilevabile dalla situazione/anamnesi/esame NaCl 0,9% 500 ml Azione manuale, gesto terapeutico, somministrazione farmaci Direzione del processo domanda?? Decisione da intraprendere Somministrare con aggiunta di Glucosio al 5% Annotazioni, informazioni Collegamento con Identifica eziologia Trattamento/indicazioni attualmente non realizzabili Trattamento effettuato da soccorritore diplomato Trattamento effettuato da operatore specializzato (Medico Infermiere)
8 1. Arresto cardiaco adulto SI ABCDE 2 minuti Accesso al paziente n cosciente n respira o respirazione anomala (solo boccheggi) Attivare allarme Polso presente (in max 10")? NO C Iniziare RCP A Vie aeree B Ventilazione 2 minuti BLS in corso Ossigeno Monitor e defibrillatore collegati Verificare ritmo Cercare defibrillatore Verificare ritmo Erogare scarica se indicato Verificare ogni 2 minuti Se FV/TV defibrillare Terapia farmacologica Accesso venoso IV/IO Dopo secondo shock Adrenalina 1 mg ogni 2 cicli (3-5 min) Amiodarone 300mg ripetibile 150mg per FV/TV refrattaria Considerare supporto avanzato delle vie aeree Capnografia Trattamento post ROSC Qualità della RCP Premere forte (5 cm), rapidamente ( 100/min) e permettere una retrazione toracica completa Ridurre al minimo le interruzioni delle compressioni toraciche Evitare una ventilazione eccessiva Ruotare il compressore ogni 2 minuti Paziente non intubato, rapporto compressioni ventilazioni di 30:2 Energia della scarica Bifasica: dose consigliata dal produttore ( J); se sconosciuta dose massima disponibile. Seconda dose e successive: dosi più elevate Monofasica: 360 J Terapia farmacologica Dose IV/IO adrenalina: prima dose dopo 2 a defibrillazione, 1 mg ogni 3 5 minuti Dose IV/IO amiodarone: prima dose bolo di 300 mg. 2 a dose di 150 mg Supporto avanzato delle vie aeree 8 10 insufflazioni/minuto con compressioni toraciche continue Cause reversibili Ipovolemia Tensione pneumotorace Ipossia Tamponata cardiaca Ioni idrog. (acidosi) Tossine Ipo/iperkaliemia Trombosi polmonare Ipotermia Trombosi coronarica Considerare DNAR/stop REA OBIETTIVI etco 2 / RCP 1,3-2 kpa mmhg ROSC: etco 2 4,5-5 kpa mmhg. PAsist. 90 mmhg Temp C. Glicemia >3 mmol/l SpO 2 94% e <100% ECG 12 derivate Considera trasporto CCT Ipotermia terapeutica PTCA Trattare le cause reversibili
9 2. Stato di coscienza alterato Accesso al paziente Identificare eziologia Ossigenoterapia SpO 2 94% Considerare ventilazione NaCl 0,9% 500 ml Misurare la glicemia Glicemia < 3 mmol/l? GLUCOSIO 40%, 20 ml IV/IO Ripetibile 2 x 20 ml IV se senza effetto Se via venosa non accessibile GLUCAGONE 1 mg IM Intossicazione medicamentosa con difficoltà respiratoria? BZDP oppiacei FLUMAZENIL fino a 0,5 mg IV/IO Solo se monointossicazione BZDP NALOXONE 0,1 mg IV Ripetibile ogni minuto fino a 0,8 mg In assenza di via venosa: 0,4 mg IM ripetibile 1x Misurare la temperatura Temperatura >38 0 C. considerare riduzione della temperatura eziologia => ev. autoprotezione GCS 8? Considerare intubazione Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto 13
10 3. Crisi epilettica/stato epilettico Accesso al paziente Contrazioni tonico-cloniche generalizzate/focalizzate Obnubilamento fino al coma Episodio testimoniato? Ossigenoterapia SpO 2 94% Considerare ventilazione NaCl 0,9% 500 ml Misurare glicemia < 3 mmol/l? GLUCOSIO 40%, 20 ml IV Ripetibile 2 x 20 ml IV se senza effetto Se IV non accessibile: GLUCAGONE 1 mg IM Crisi in corso? Profilassi delle ferite Se via venosa non accessibile: MIDAZOLAM 15 mg IM e considera IO Se ECLAMPSIA: aggiungere SOLFATO DI MAGNESIO 2 g bolus IV DIAZEPAM 5 mg IV Ripetibile 1 x 5 mg IV dopo 2' Nuovo episodio convulsivo o crisi persistente? Conferma SSU se persistente DIAZEPAM 5 mg IV Ripetibile 1 x 5 mg IV dopo 2' GCS 8 Considerare intubazione Ipnotico: MIDAZOLAM 0,05 0,2 mg/kg IV-IO 13 Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto
11 4 ndrome Coronarica Acuta Accesso al paziente Dolore toracico oppressivo, costrittivo, suggestivo d ischemia miocardica Manifestazione atipica: Dispnea, capogiri, nausea, vomito, dolori addominali Caratterizzare: Insorgenza, durata, irradiazione (OPQRST) Soccorritore 1 Soccorritore 2 Eseguire ECG 12 derivazioni Contattare MEU di servizio NO SE: Allergia, Antiaggreganti in terapia Ossigenoterapia SpO 2 94% - <100% NaCl 0,9% 500 ml ACIDO ACETILSALICILICO 500 mg IV NaCl 0,9% bolus 500/ 1000 ml NO SE: Viagra, Cialis, Levitra <24-48h. IMA Inferiore PA sist. 90 mmhg? NITROGLICERINA 0,8 mg SL ripetibile ogni 3-5 min (max 3x). con PAsist. 90 mmhg PA sist. 90 mmhg? Riempimento vascolare Bolus ADRENALINA 0,01 mg 0,1 mg IV Considera infusione (schema) Dolore persistente? MORFINA 2,5 5 mg IV ripetibile ogni 5' (fino 10 mg, max 20mg) con PAsist. 90 mmhg STEMI? Considera TROPISETRON 2mg IV CLOPIDOGREL 300 mg p.os LIQUEMINA 5000 U.I. IV PRASUGREL : 60 mg p.os NO se peso < 60 kg, età>75 anni e/o pregresso ictus: CLOPIDOGREL 600 mg p.os 4A 4B
12 4A Triage paziente STEMI Paziente trattato con 4 STEMI? Invio ECG H EOC di riferimento Invio ECG al CCT ambulanza arrivo CCT >70' Considera 4B Contattare PS - EOC n é necessario ritrasmettere ECG a PS EOC, il tracciato é in rete. Collegamento con cardiologo CCT tramite 144 Paziente accettato? Informazioni da trasmettere: Cognome me Data nascita ID MRX: es. SAM 1 Sesso ID ECG: ultime 6 cifre ANAMNESI A+R Orario/tipologia dolori tuazione attuale Considera elicottero (cave: notte/disponibilità immediata) Pz destinazione H di riferimento Pz destinazione CCT Considera contatto 144 per annuncio della DESTINAZIONE FINALE Continuare 4 Sorveglianza e trasporto Paz accolto da H - EOC Paz accolto dal CCT per terapia invasiva
13 4b Fibrinolisi pre ospedaliera STEMI ambulanza arrivo CCT >70' Tempo di trattamento e trasporto >90'? Intervallo inizio sintomi 3 ore? PA sistolica > 180 mmhg PA diastolica > 110 mmhg Differenza della pressione sistolica tra due arti > 15 mmhg Anamnesi di patologie strutturali del sistema nervoso centrale (Ictus >3 ore oppure < 3 mesi) Trauma cranico/facciale chiuso nei precedenti 3 mesi Recente (6 sett) trauma importante, intervento chirurgico (inclusa terapia oculare Laser) sanguinamento gastrointestinale/urogenitale Coagulopatie o sanguinamenti sotto trattamento anticoagulante RCP in corso da >10 minuti Donna gravida Gravi patologie sistemiche ( es: tumore in fase avanzata, grave patologia epatica o renale) Uno di questi elementi è presente (la fibrinolisi potrebbe essere controindicata)? TENECTEPLASE (Metalyse ) IV <60 kg = 30 mg (6000 UI) kg = 35 mg (7000 UI) kg = 40 mg (8000 UI) kg = 45 mg (9000 UI) 90 kg = 50 mg (10000 UI) 4A
14 5. Analgesia Accesso al paziente OPQRST Dolore SCA? Ossigenoterapia SpO 2 94% 4 NaCl 0,9% 500 ml Valutare intensità dolore SVA (ev. SVS) Cave pz. intossicato da: -alcool -benzodiazepine -oppiacei pz. grande obeso pz. anziano pz. con BPCO severa SVA 3 Pz. incarcerato e/o con accesso difficile alle vie aeree? Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto KETAMINA 0,25-0,5 mg/kg ripetibile ogni min. + MIDAZOLAM 1-2 mg IV (+ ATROPINA 0,5 mg IV ) MORFINA 2.5 mg IV se PA sist >= 90 mmhg ripetibile ogni 5' (max. 10 mg) SVA 6 o SVS >2 MORFINA 0.1 mg/kg e.v.(max 10 mg) se PA sist >= 90 mmhg e SpO 2 90% poi 2.5 mg IV ogni 5' (max 20 mg) oppure FENTANYL 1 µg/kg (max 2 µg/kg) Dolore persistente? 13 Considera anestesia generale dopo liberazione del paziente Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto FENTANYL 2 µg/kg TROPISETRON 2 mg IV Nausea/vomito? Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto 13 Considera anestesia generale dopo liberazione del paziente
15 6. Shock ipovolemico Accesso al paziente Ver 1.13 Obnubilamento, tachipnea, tachicardia, cute pallida, sudorazione fredda, riempimento capillare >2 sec., ipotensione arteriosa. Differenziare trauma. Posizione SUPINA Risalire alla causa EMOSTASI se possibile Considerare laccio emostatico Open book - dubbio d instabilità Trauma? Bacino INSTABILE? Cintura pelvica Solo trauma cranico? 11 LOG-ROLL Ossigenoterapia SpO 2 94% Via/e venosa/e grosso calibro - considera IO NaCl 0,9% flusso veloce PA sist. tra 80 e 90 mmhg Soluzioni calde Considerare giugulare esterna femorale Se eziologia: altro Shock persistente? Se eziologia: trauma e sospetta emorragia importante naca 4 ACIDO TRANEXAMICO 1 gr. IV in 100 ml NaCl Rallentare terapia INFUSIONALE Valutare parametri ogni 5 min. Continuare terapia infusionale Obiettivo: ridurre shock Valutazione costante Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto
16 7. Crisi asmatica / esacerbazione BPCO Accesso al paziente Tachipnea, dispnea, espirio prolungato, sibili in espirio fino al silent chest, posizione del paziente. POSIZIONE, TRANQUILLIZZARE, NON SEDARE Ossigenoterapia SpO 2 92% Considera Considera 19 INALAZIONI SALBUTAMOLO 5 mg ripetibile Se non possibile inalazione SALBUTAMOLO 0,5 mg SC/IM 20 NaCl 0,9% 500 ml METHYLPREDNISOLONE 125 mg IV Miglioramento sintomatologia dopo 10'? Considerare ADRENALINA INALAZIONI 2 mg oppure BOLUS 0.1 mg IV oppure 0.3 mg IM Continuare INALAZIONI Aggiungere IPRATROPIO BROMURO 0,5 mg METHYLPREDNISOLONE 125 mg IV SOLFATO DI MAGNESIO 2 g infusione lenta (20') di Gluc. 5% 100 ml Cave: ipotensione Miglioramento sintomatologia? Considerare intubazione Se paziente spossato/incosciente, SpO 2 < 75% 13 Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto Ipnotico: KETAMINA 2 mg/kg IV-IO Ventilazione a bassa frequenza e basso volume
17 8. Edema polmonare/ scompenso cardiaco Accesso al paziente Tachipnea, dispnea, rantoli umidi, posizione del paziente. POSIZIONE, TRANQUILLIZZARE, NON SEDARE Ossigenoterapia SpO 2 94% Considera PA 90mmHg? NO SE: VIAGRA/CIALIS/LEVITRA <24-48 h. NaCl 0,9% 500 ml veloce NITROGLICERINA 0,8 MG SL PA 90mmHg? NaCl 0,9% 500 ml Miglioramento sintomatologia? Riempimento vascolare Bolus ADRENALINA 0,01 mg 0,1 mg IV NITROGLICERINA 0,8 mg SL Ogni 5' se PA 90 mmhg MORFINA 2,5 5 mg IV lentamente Se PA sist 90 mmhg Ripetibile ogni 5 min. MAX 10 mg Considera ADRENALINA in infusione (schema) PA sist. >110 mmhg? Miglioramento sintomatologia? Considerare DINITRATO D ISOSORBIDE 2 mg IV ripetibile con PA sist >120 mmhg Considerare intubazione Se paziente spossato/incosciente, SpO 2 <75%, FR <10 PA sist <75 mmhg Considerare FUROSEMIDE 40 mg IV Considerare NITROGLICERINA 0,8 mg SL Ogni 5-10 min. se PA 90 mmhg Ipnotico: KETAMINA 2 mg/kg IV-IO Ventilazione a bassa frequenza e basso volume 13 Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto
18 9. Aritmie e disturbi della conduzione Accesso al paziente 1) Obnubilamento, tachipnea, tachicardia, cute pallida, sudorazione fredda, riempimento capillare >2 sec., ipotensione arteriosa. 2) Comparsa di dolori precordiali 3) Edema polmonare Ossigenoterapia SpO 2 94% NaCl 0,9% 500 ml ntomi causati dall aritmia? Valutare il Paziente non il MONITOR! FC < 60 bpm inadeguata alle condizioni cliniche? FC >150 BPM a QRS LARGHI? FC >150 BPM QRS STRETTI regolari? ATROPINA 0,5 mg IV NO SE: BAV II Mobitz II o BAV III EFFETTO DESIDERATO? ATROPINA 1 mg IV ripetibile max 3 mg CAVE: BAV II Mobitz II BAV III Pace transcutaneo: applicare placche (standby) EFFETTO DESIDERATO? Attivare pace transcutaneo SEDAZIONE MIDAZOLAM 0,05 mg/kg IV Considera analgesia con MORFINA EFFETTO DESIDERATO? ADRENALINA in infusione 2-10 g/min DILUIZIONE STANDARD Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto bolus SEMPRE seguito da 20 ml NaCl 0.9% *CARDIOVERSIONE J o equivalente bifasico sedazione: ETOMIDATE 0.1 mg/kg IV AMIODARONE 150 mg in Gluc. 5% 100 ml in 10' Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto Manovre vagali EFFETTO DESIDERATO? ADENOSINA 1 O bolus rapido 6 mg/ IV (1-3 ) ADENOSINA 2 O bolus rapido dopo 5 12 mg/iv n ritardare cardioversione EFFETTO DESIDERATO? Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto Considerare: CARDIOVERSIONE* oppure AMIODARONE 150 mg in GLUCOSIO 5% 100 ml in 10'
19 10. Reazione allergica Accesso al paziente Contatto con sostanze, punture imenotteri. Assunzione di sostanze / farmaci OPQRST Se possibile allontanare la causa (allergene) Reazione cutanea severa? Dispnea? PA sist. < 90 mmhg Shock anafilattico Ossigenoterapia SpO 2 94% Ossigenoterapia SpO 2 94% Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto Inalazioni con ADRENALINA 5 mg Iniezione IM ADRENALINA 0,5 mg Effetto desiderato? - IO NaCl 0,9% 1000 ml Iniezione IM ADRENALINA 0,5 mg NaCl 0,9% 1000 ml PA sist. > 90 mmhg? NaCl 0,9% 1000 ml Ventilazione sempre compromessa o arresto respiratorio? 13 Se accesso IV IO non possibile ADRENALINA 0,5 mg IM ADRENALINA 0,1 mg IV-IO ogni 1 minuto Obiettivo: ridurre shock CLEMASTINE 2 mg IV lentamente METHYLPREDNISOLONE 125 mg IV Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto
20 11. Trauma cranio-cerebrale / midollare Accesso al paziente Evento traumatico - infortunio Stabilizzazione della colonna Obiettivo PA sist. 90 mmhg NaCl 0,9% flusso veloce max 2000 ml Bolus ADRENALINA 0,01 mg 0,1 mg IV Considera ADRENALINA in infusione (schema) Ossigenoterapia SpO 2 94% Considerare ventilazione NaCl 0,9% 1000 ml PA sist < 90 mmhg? Posizione rialzata 30 0 se TCC Glicemia <3 mmol/l? GLUCOSIO 40%, 20 ml IV Ripetibile 2 x 20 ml IV se senza effetto Se via venosa non accessibile: GLUCAGONE 1 mg IM rmoventilazione etco 2 4,5-5 kpa mmhg 13 GCS 8? Frattura cranica palpabile Sospetta frattura base cranica (liquorrea) Para-/tetraplegia acuta Peggioramento di 2 punti GCS iniziale Sorveglianza e/o trattamento neurochirurgico? SORVEGLIANZA, ANNUNCIO PRECOCE E TRASPORTO IN CENTRO NEUROCHIRURGICO Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto
21 12. Stato di agitazione severa Accesso al paziente Disturbo della personalità Atteggiamenti inusuali e/o aggressivi Comportamenti d autodistruzione Patologie internistiche o trauma, Intox? Terapia possibile? Pericoloso per se stesso o per altri? Rifiuto del ricovero? Ricovero coatto Certificato medico obbligatorio / autorità tutoria Informare il paziente sul ricovero e diritto di ricorso Contattare medico n collaborante, aggressivo? Decisione sul ricovero Trasporto Considera Polizia Contatto verbale Tranquillizzare Sedazione necessaria? ALOPERIDOLO mg IM 2.5 mg < 60 kg e/o > 60 anni 5 mg kg e < 60 anni 10 mg > 80 kg e < 60 anni Se agitazione severa e sicurezza compromessa MIDAZOLAM mg IM Se reazione extrapiramidale DIPERIDENE 2,5-5 mg IM/IV Trasporto Considerare accompagnamento POLIZIA
22 13. Intubazione d urgenza Protezione delle vie aeree:. 2, 3, 11 Insufficienza respiratoria:. 7, 8, 10, trauma Stabilizzare la colonna cervicale se trauma Preossigenazione in respiro spontaneo o con ventilazione assistita/controllata Monitoraggio completo Manovra di Sellick dopo perdita di coscienza INDUZIONE RAPIDA FENTANYL 1-2 g/kg IV ETOMIDATE 0,3 mg/kg IV SUCCINILCOLINA 1,5 mg/kg IV Considerare LIDOCAINA 1,5 mg/kg IV KETAMINA 2 mg/kg. 7, 8, 11 MIDAZOLAM 0,05-0,2 mg/kg. 3 Se intubazione FALLITA dopo 3 tentativi e ventilazione con maschera impossibile considerare MASCHERA LARINGEA o CONIOTOMIA Ventilare per 60"-90" Intubare Cave: trauma cervicale Ventilazione controllata FiO 2 al 100% Calibro tubo: Uomo 8,5 hi-low Donna 8,0 hi-low Pediatria: vedi schema Gonfiare cuffia fino a tenuta stagna Controllare posizione del tubo (incluso etco 2 ) e fissare (! Stasi giugulare) EFEDRINA 10 mg IV ripetibile al bisogno Considera: NaCl 0,9% flusso veloce Ipotensione arteriosa? TCC e midollare PAsist. >90 mmhg Considera ADRENALINA 0,01 mg 0,1 mg IV Considera posa collare cervicale MIDAZOLAM 0,02-0,05 mg/kg VECURONIO 0,1 mg/kg oppure ROCURONIO 0,5 mg/kg MORFINA 0,1 mg/kg FENTANYL 2 mcg/kg Proseguire con algoritmo d origine
23 13a. Intubazione d urgenza Gestione del tubo OT Solo dopo aver controllato la corretta posizione del tubo OT interrompere la manovra di Sellick. E' consigliato l uso di fissatubi (attenzione alla stasi giugulare). Intubazione non riuscita Dopo ogni tentativo di intubazione procedere a ventilazione con maschera e pallone con ossigeno ad alto flusso per 60"-90" sotto Sellick È sconsigliata la ripetizione di dosi di succinilcolina Dopo tre tentativi non riusciti A. Ventilazione con maschera-pallone possibile: trasporto in ospedale B. Ventilazione non possibile e/o inefficace: Posa di una maschera laringea (LMA) Se inefficace: coniotomia Gestione delle vie aeree in pediatria (0-7 anni) Intubazione solo se autorizzazione personale specifica (esperienza e training regolare) Ventilazione con maschera-pallone possibile: trasporto in ospedale Ventilazione non possibile e/o inefficace: Dopo tre tentativi non riusciti di intubazione: Posa di una maschera laringea (LMA) Se inefficace: coniotomia
24 14. Ipotermia Esposizione prolungata Valutazione ambiente (vento) Sospetto ipotermia Considerare via venosa Infusioni calde Compresse calde Proteggere da ulteriore raffreddamento ACR? Ossigenoterapia SpO 2 94% Muovere con cautela Misurare temperatura Temp. Centrale >30 0 C.? Coscienza alterata? 1 Temp. Centrale >30 0 C.? n somministrare altri shock n somministrare farmaci IPO IV Trasportare in ospedale con circolazione extracorporea Pericolo di bronco aspirazione? Coscienza alterata? Bradicardia? 9 13 IPO III Pericolo di bronco aspirazione? Considerare intubazione Tremore? IPO I Bevande calde e zuccherate Movimenti isometrici IPO II 13 H con terapia intensiva Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto
25 Ver Ictus acuto Accesso al paziente 1) Inizio sintomi < 4.5h e 2) Cincinnati pre-h stroke scale ANORMALE < 4.5h e 3) sospetto crisi epilettica Ossigenoterapia SpO 2 92% e <100% Misurare pressione arteriosa Posizione a zero gradi 2 Le tre condizioni contemporaneamente Esordio obiettivato da testimone affidabile oppure, ultimo momento che è stato visto in condizioni neurologiche normali CAVE: non è l orario di ritrovamento Criteri ictus iperacuto? Considera per lisi 15A Dopo 2a misurazione a 10' PA sist. <110 mmhg? PA sist. > 220 mmhg bilaterale? NaCl 0,9% 1000ml Flusso veloce NaCl 0,9% 500ml Flusso lento LABETALOLO 10 mg IV ripetibile dopo 5' max 100 mg totale Obiettivo: PA 180/100 mmhg Glicemia < 3mmol/l GLUCOSIO 40%, 20 ml IV Ripetibile 2x20 ml IV se senza effetto Se IV non accessibile: GLUCAGONE 1 mg IM Nausea/vomito? TROPISETRON 2 mg IV Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto verso H di riferimento
26 15A Ictus iperacuto Pathway trombolisi Obiettivo < 90' ems-to-needle 15 Ver 5.13 Valutazione Pathway trombolisi Criterio 2 Criterio 1 Conferma inizio sintomi < 4,5h? A) CRITERI INCLUSIONE Valutare se nuovo deficit neurologico con impatto funzionale/ handicappante: PARESI FACCIALE (SEVERA E EVIDENTE) PARESI ARTI SUP. O INF. DISTURBO DELLA PAROLA DISTURBO DELLA VISTA/CAMPO VISIVO Almeno 1 criterio su 4 è presente? Criterio 3 Criterio 4 * mrankin considera la situazione antecedente l evento NIHSS 5 modificato 2? Oppure AFASIA e/o EMIANOPSIA? Età >18 anni e < 80 Oppure >80 anni e mrankin 0-2? B) CRITERI ESCLUSIONE Pz ricoverato in casa anziani con deficit cognitivo o comorbidità severe con impatto sul grado dipendenza (*mrankin >2) oppure Paziente con comorbidità severe o malattie terminali che comportano aspettativa di vita ridotta oppure Miglioramento COMPLETO del deficit (assenza afasia o emianopsia) oppure Operazione chirurgica maggiore <14 gg oppure Ictus ischemico < 6 settimane oppure Emorragia sistemica o intracranica < 6 settimane SCALA mrankin modificata Segnalare il tempo stimato di arrivo 0= assenza di sintomi 1= sintomi senza alcun handicap 2= minimo handicap ma completamente indipendente nelle attività quotidiane 3= handicap moderato (non completamente indipendente) ma puo camminare da solo 4= handicap importante con aiuto necessario per camminare e per l igiene personale 5= handicap severo con nursing continuo 6= decesso Uno di questi criteri è presente? Annuncio numero Urgenze PS OCL con parola chiave ICTUS IPERACUTO 15 Solo per trattamento non per destinazione Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto verso PS MED OCL con TAC/stroke Unit
27 16. Parto extraospedaliero Numero di gravidanze Settimana di gravidanza Perdita liquido amniotico Contrazioni (durata / frequenza) Sollevare parte dx del corpo (ca. 15º) Ossigenoterapia SpO 2 94% Premiti? (spinge) Prepararsi per il parto sul luogo NaCl 0,9% 1000 ml Prepara MATERIALE Pinze forbici per cordone Aspiratore Coperta isotermica Dispositivi per rianimazione neonatale Tocolitico! Considerare: via venosa NaCl 0,9% 1000 ml Considera EXOPRENALINA 1 mcg IV titrato max. 10 mcg Assistere la fase espulsiva Asciugare il neonato Supporto funzioni vitali (ABC) Valutare stato d adattamento neonato (APGAR) Trasporto con protezione termica del neonato CAVE: Emorragia postpartum della madre La placenta segue la madre Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto
28 17. tuazioni particolari Accesso al paziente valutazione Nausea vomito Iperventilazione TROPISETRON 2 mg IV Ripetibile 1x Rebreathing recupero CO 2 LORAZEPAM 1 mg SL ripetibile 1x Sorvegliare Annuncio precoce e trasporto
29 18. Ustione Tipologia dell esposizione del paziente Esplosione-Inalazione-Trauma Ossigenoterapia alto flusso Cave COHb sulla SpO 2 Tempo trascorso dall evento > 10'? Raffreddare con acqua 20 o max 10' Cave ipotermia Considerare set gel x ustionati Considerare raffreddamento Voce rauca, stridor, sibili insp., ronchi Ustione viso e circolare del collo Deposito di fuliggine oro-faringe Espettorato nero, vibrisse bruciate Inalazioni fumo? Intubazione PRECOCE 5 Shock? SVA 3 Superficie ustionata > 20%? Contatto PS per preparazione CYANOKIT 13 Traumatico? Considerare intossicazione da cianidi NaCl 0,9% 1000 ml 6 Via Venosa NaCl 0,9% nella prima ora ml=kg x % superficie ustionata 2 Superficie corporea bambino adulto 18% Considerare se togliere indumenti parte ustionata Usare guanti e materiale sterile di protezione Annotare ora dell evento 18% + 18% + Sorveglianza, annuncio precoce e trasporto 13.5% 13.5% 18 % 18 Informazioni prearrivo: discutere operazioni di trasferimento da H di riferimento al centro specializzato seguendo le sue istruzioni Stadio I: epidermide rossa e dolente Stadio II: flittene, eritemi dolore intenso Stadio III: pelle carbonizzata, cartonata, insensibile
30 19. Ventilazione non invasiva VNI (Oxylog 3000 Dräger ) Indicazioni Esacerbazione BPCO Edema polmonare 7 8 Respiro spontaneo? Collaborante? 1 Consigli per l applicazione Fase iniziale: mantenere la maschera manualmente Supporto (ASB): aumentare supporto gradualmente Limitare perdite: cave consumi elevati (ideale 10 l/min) Controindicazioni assolute ACR o arresto respiratorio Ostruzione delle vie aeree superiori Trauma facciale Incapacità a proteggere le vie aeree (es: GCS <8) Bradipnea Pneumotorace sotto tensione Vomito, ostruzione intestinale NaCl 0,9% 500 ml Morfina 2,5-5 mg i/v Rivalutare collaborazione tentare applicazione VNI EPA Modo: CPAP+NIV FiO2 50%-100% PEEP 5-10 mmbar ASB 8-12 mmbar Trigger 3 L/min Regolare parametri di ventilazione Idealmente PEEP 5 per evitare iperinflazione dinamica BPCO Modo: CPAP+NIV FiO2 50%-100% PEEP 3-7 mmbar ASB 8-12 mmbar Trigger 3 L/min Obiettivo SpO 2 92% Considera: ASB da aumentare 1 mmbar per volta fino a 18 per OBIETTIVO VTe 6/ml/kg/min Sorveglianza efficacia a 15'-30' Migliora coscienza, FR e distress respiratorio? Sorveglianza, allora considera 13 Legenda ASB: Assisted Spontaneous Breathing CPAP: Continuous Positive Airway Pressure PEEP: Positive End Expiratory Pressure NIV: n Invasive Ventilation 7 8 Complicazioni Ingestione di aria con distensione gastrica Inalazione rigurgito gastrico Criteri per interrompere VNI Necessità d intubazione oro-tracheale e proteggere vie aeree Mancato raggiungimento obiettivi
La mente écome un paracadute: funziona bene solo se si apre. A. Einstein
La mente écome un paracadute: funziona bene solo se si apre A. Einstein Esecuzione di un tracciato elettrocardiografico a 12 derivate 08 ottobre 2011 Scopo della giornata Aggiornare i partecipanti all
DettagliPatologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia
Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore
DettagliBLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia
BLS E PRIMO SOCCORSO M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia DEFINIZIONE Il Bls (Basic Life Support) è una sequenza coordinata di azioni da intraprendere immediatamente
DettagliPATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA
PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,
DettagliValutazione delle condizioni dell infortunato
Definizione Definizione di valutazione Valutazione delle condizioni dell infortunato Raccolta delle informazioni e insieme delle manovre atte a stabilire il tipo di assistenza necessaria per non fare aggravare
DettagliE ADESSO CHE FACCIO?
La gestione del paziente critico in ambito extraospedaliero: principi generali e condotta da parte di personale infermieristico non esperto in area critica Emergenze cardiologiche: Shock ed arresto cardiaco
DettagliIl Bambino con dispnea
Il Bambino con dispnea PARAMETRI VITALI PEDIATRICI FC VEGLIA FC SONNO FR P.A. SISTOLICA P.A. DIASTOLICA NEONATO 100-180 80-160 40-60 60-90 20-60 LATTANTE (1-12 mesi) 100-160 75-160 30-60 87-105 53-66 INFANZIA
DettagliIctus acuto: fase preospedaliera
Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Ictus Ruolo del Medico di Medicina Generale nell ambito del programma regionale ed aziendale sulla STROKE CARE Arezzo, Ordine dei Medici,
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova
CROCE ROSSA ITALIANA Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova 1 SALUTE-MALATTIA Definizione dell OMS: La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente
DettagliLo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione
Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, Asma, intossicazioni, primo soccorso e classificazione COMA sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta
DettagliCORSO PBLSD OBIETTIVO
CORSO PBLSD OBIETTIVO Acquisire Conoscenze teoriche Abilità pratiche Schemi di comportamento OBIETTIVO DEL PBLSD PREVENIRE IL DANNO ANOSSICO CEREBRALE Nel soggetto in cui risultano compromesse una o più
DettagliIl B.L.S. (Basic Life Support)
Il B.L.S. (Basic Life Support) Cos è: Sequenza di verifiche ed azioni da effettuare sulla Vittima quando A NON E COSCIENTE B NON RESPIRA C NON HA CIRCOLO Scopo: Prevenire o Limitare i danni dovuti alla
DettagliConferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione
Ufficio Formazione B L S Basic Life Support La corsa contro il tempo 1 La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 Le malattie cardiovascolari sono la causa più frequente e nei 2/3
DettagliBLS ADULTO 09/03/2011
Capitolo 3 Il Trattamento Primario RegioneLombardia 2006 Obiettivi Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita Trattamento primario CRI BUCCINASCO 1 Cuore - Polmone - Cervello Perdita di
DettagliTRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI
TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti
Dettaglia cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118
a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 Importanza dell identificazione precoce del paziente critico Cause dell arresto cardiorespiratorio nell adulto Identificare e
DettagliLa rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida
Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale
DettagliDr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO
Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Gli eventi acuti che mettono in pericolo la vita del bambino sono molto
DettagliIl Trattamento Primario
Retraining 2009 Il Trattamento Primario Protocollo locale A.A.T. Brescia Obiettivi Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita Trattamento primario Cuore - Polmone - Cervello Perdita di
DettagliSUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI IN ETA PEDIATRICA E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE. Pediatric i Basic Life Support - Early Defibrillation
SIMEUP SOCIETA ITALIANA DI MEDICINA D EMERGENZA E D URGENZA PEDIATRICA SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI IN ETA PEDIATRICA E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE Pediatric i Basic Life Support - Early Defibrillation
DettagliBLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. corso esecutori per personale laico. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005)
Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base corso esecutori per personale laico (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Obiettivi del corso Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco
DettagliBLS-D Basic Life Support- Defibrillation
BLS-D Basic Life Support- Defibrillation Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione Precoce per Comunità M. & G. for and La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce una persona su 1.000 Molte di
DettagliCorso di B.L.S. Adulti. Basic Life Support
Corso di B.L.S. Adulti Basic Life Support Corso B.L.S. esecutore Lezioni teoriche Addestramento pratico su manichino Valutazione finale con skill test e quiz a risposta multipla Obiettivo corso B.L.S.
DettagliConoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di
Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore
DettagliL INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO?
L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO? TORINO 27-29 Marzo 2014 Martina Ronzoni Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma 2 OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA 3 SEGNI CLINICI DI IPOSSIA Ipossia Segni Respiratori
DettagliUNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI
UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
DettagliVenerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione
3 2 1 disostruiamoci A cura del Gruppo Formazione Prima di tutto valutare la sicurezza della scena dove dobbiamo intervenire PREMESSA Il paziente pediatrico può essere suddiviso in medicina d urgenza schematicamente
DettagliEmergenze cardiocircolatorie Infarto acuto del miocardio Edema polmonare acuto
Emergenze cardiocircolatorie Infarto acuto del miocardio Edema polmonare acuto Barbara Narduzzi O Obnubilamento Offuscamento delle facoltà sensitive D Dispnea Difficoltà respiratoria D Dolore toracico
DettagliCorso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA
Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA
DettagliA L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i
A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i Fase A: Primo Soccorritore Valuta Coscienza: Chiama e Scuote la vittima (Pizzica se Trauma) Accertato lo stato di Incoscienza Paziente Cosciente
DettagliPAZIENTE CON INFLUENZA A (H1N1) SOSPETTA O CERTA E SEGNI DI SCOMPENSO CARDIORESPIRATORIO. Diagnosi di ALI o ARDS da virus H1N1
PAZIENTE CON INFLUENZA A (H1N1) SOSPETTA O CERTA E SEGNI DI SCOMPENSO CARDIORESPIRATORIO SpO2 < 90% con O 2 in maschera a 10 l/min Acidosi respiratoria con ph < 7.25 Evidenza clinica di imminente distress
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE
Opera Lo shock Lo shock è uno stato di sofferenza dell organismo, grave e progressivo, potenzialmente mortale, dovuto a ridotta perfusione ai tessuti, in seguito a caduta della Pressione Arteriosa che
DettagliSHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana
Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI Definire il SIGNIFICATO di Classificare i vari TIPI di RICONOSCERE precocemente l instaurarsi dello stato di Saper TRATTARE lo DEFINIZIONE Lo è un GRAVE
DettagliSTATO COMATOSO - cause
STATO COMATOSO STATO COMATOSO - cause INTRACRANICHE Infiammatorie (meningiti encefaliti) Vascolari (ictus edemi) Traumatiche Neoplastiche EXTRACRANICHE Alterazioni del metabolismo (coma ipoglicemico, diabetico,
DettagliLa rianimazione neonatale
Linee guida SIN Campania La rianimazione neonatale Gruppo di Studio Coordinatore: dott. F Spagnuolo Componenti: dott.ssa M.P. Capasso, dott. G. Furcolo, dott.ssa M. Internicola,, dott. A. Piccirillo, dott.ssa
DettagliSINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE. RIPASSO anno 2012
SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE RIPASSO anno 2012 OBIETTIVI 1. RICONOSCERE I PRINCIPALI SINTOMI DELLE PRINCIPALI SINTOMATOLOGIE MEDICHI 2. IMPOSTARE IL GIUSTO TRATTAMENTO IMA SINTOMATOLOGIA? IMA Retrosternale,
DettagliEMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA
EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI TEMPERATURE ESTREME OBIETTIVI Conseguenze sull organismo umano in ambienti con TEMPERATURE
Dettagliwww.regione.piemonte.it/sanita 1
1 PREMESSA L infarto miocardico acuto (IMA) e l angina instabile (AI) fanno parte di un gruppo di malattie globalmente definite sindromi coronariche acute (SCA). Gli aspetti elettrocardiografici di esordio
DettagliCORSI DI EMERGENZA SANITARIA
CORSI DI EMERGENZA SANITARIA BLS- d esecutore cat. A (per laici) Finalità: Scopo del corso è trasmettere agli allievi un metodo che consenta di gestire il soccorso in caso di arresto cardiaco, con il supporto
DettagliALLEGATOB alla Dgr n. 1515 del 29 ottobre 2015 pag. 1/8
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 1515 del 29 ottobre 2015 pag. 1/8 REQUISITI FORMATIVI E PROFESSIONALI PER IL PERSONALE ADDETTO ALL ATTIVITA DI SOCCORSO E TRASPORTO SANITARIO ALLEGATOB
DettagliI traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia
Trauma addominale: ruolo dell infermiere nel Trauma Team Dott.ssa Maria Lombardi Coordinatrice attività infermieristiche Dipartimento Area Critica A.O.U. S. Govanni di Dio E Ruggi d Aragona SALERNO 1 Note
DettagliDEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE
CAPITOLO 5_e 1 OBIETTIVI DEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE IDENTIFICARE I SEGNI DI GRAVITÀ E LE MANOVRE DI SOSTEGNO 2 ALTRE PATOLOGIE
DettagliB.L.S.D. Basic Life Support Defibrillation Supporto Vitale di Base e Defibrillazione Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana
B.L.S.D. Basic Life Support Defibrillation Supporto Vitale di Base e Defibrillazione Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana 1 Fase D: Defibrillazione Precoce Se Polso e Segni di Circolo sono
DettagliLA PRESSIONE ARTERIOSA
LA PRESSIONE ARTERIOSA La pressione arteriosa è quella forza con cui il sangue viene spinto attraverso i vasi. Dipende dalla quantità di sangue che il cuore spinge quando pompa e dalle resistenze che il
DettagliNozioni di Primo Soccorso
Corso RLS Nozioni di Primo Soccorso Roberto Volpe CNR-SPP, Roma Roma, 10 Aprile 2008 Regolamento sul pronto soccorso aziendale Ogni azienda, a prescindere dal numero di dipendenti che vi sono impiegati,
DettagliPAD Pubblic Access Defibrillation
PAD Pubblic Access Defibrillation ARGOMENTO DELLA LEZIONE 1) L Importanza della Defibrillazione Precoce: La Morte Cardiaca Improvvisa L incidenza del DAE 2) IL DAE Cos è Come si usa 3) Il DAE nel Pediatrico
DettagliOSPEDALE SENZA DOLORE
OSPEDALE SENZA PROTOCOLLO TERAPIA ANTALGICA PRONTO SOCCORSO Direttore: Dott.ssa Maria Serena Verzuri Imposta la terapia antalgica: medico di reparto Gestione terapia antalgica: medico di reparto Collaboratori:
DettagliNella trattazione dei singoli quadri clinici non sono stati riportati i dosaggi dei farmaci, che sono invece stati riassunti nella tabella finale.
IL PAZIENTE CARDIOPATICO: STABILIZZAZIONE E TRATTAMENTO P. Rosi, F. Marian SUEM Treviso Emergenza Ospedale S.Maria dei Battuti - Azienda ULSS 9 Treviso Introduzione: Se da un lato molti dei pazienti cardiopatici
DettagliBLS-D. La defibrillazione precoce
BLS-D La defibrillazione precoce Defibrillazione precoce DEFIBRILLABILI FV TV senza polso RITMI NON DEFIBRILLABILI PEA ASISTOLIA RCP DEFIBRILLAZIONE Tachiaritmie maligne Tachicardia ventricolare (TV):
DettagliUPDATE IN PREHOSPITAL
EDIZIONE N 11 FEBBRAIO 2011 UPDATE IN PREHOSPITAL BACHECA VIRTUALE DELL EMERGENZA TERRITORIALE [Inserire un breve sunto del contenuto del documento.] SOMMARIO: - - Novità operative (A. Orlandini)...pag
DettagliRegione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo
VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..
DettagliCorso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI
Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI Quali sono i Parametri Vitali? ATTIVITA RESPIRATORIA ATTIVITA CIRCOLATORIA - RILEVAZIONE DEL POLSO - RILEVAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
DettagliDr. Mentasti Riccardo
APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO Anatomia, fisiologia e principali patologie Dr. Mentasti Riccardo Apparato cardiocircolatorio Apparato costituito da cuore e vasi della circolazione sistemica e polmonare avente
DettagliPediatric Alarm. Intercettamento precoce del peggioramento clinico. C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino
Pediatric Alarm Intercettamento precoce del peggioramento clinico C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino Centro di Riferimento SIMEUP Torino, Ospedale Infantile Regina Margherita REGIONE PIEMONTE
DettagliDEFINIZIONE. L annegamento è una sindrome asfittica
SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA ANNEGAMENTO PROF.SSA A. SCAFURO DEFINIZIONE L annegamento è una sindrome asfittica caratterizzata t dall alterazione lt degli scambi
DettagliCorso teorico pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale Aziende di gruppo A (D.Lgs. 626/94 D.M. 15 luglio 2003 n.
TITOLO Corso teorico pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale Aziende di gruppo A (D.Lgs. 626/94 D.M. 15 luglio 2003 n.388) OBIETTIVI GENERALI Saper riconoscere tempestivamente le
DettagliIl Triage : novità e responsabilità
Il Triage : novità e responsabilità Luciano Pinto Direttivo Nazionale Simeup Il triage nel PS in Italia incompleta diffusione nel territorio nazionale scarsa diffusione di un modello uniforme e condiviso
DettagliDOTT.MASSIMO NICCOLAI MEDICO FIDUCIARIO FEDERAZIONE NUOTO SALVAMENTO SEZIONE DI PISTOIA
CORSO DI RIANIMAZIONE E PRONTO SOCCORSO PER ASSISTENTE BAGNANTI DOTT.MASSIMO NICCOLAI MEDICO FIDUCIARIO FEDERAZIONE NUOTO SALVAMENTO SEZIONE DI PISTOIA PRIMO SOCCORSO E QUELLO CHE LA PRIMA PERSONA CHE
Dettaglisul territorio, in pronto soccorso, in reparto Gestione farmacologica del dolore: Esperienze a confronto
MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA sul territorio, in pronto soccorso, in reparto Gestione farmacologica del dolore: Esperienze a confronto Emanuele Castagno S.C. Pediatria d Urgenza, OIRM, Torino
DettagliItalian Resuscitation Council BLS. Basic Life Support BLS IRC 2005. Rianimazione Cardiopolmonare Precoce. Secondo linee guida ERC/IRC 2005
Italian Resuscitation Council BLS Basic Life Support Rianimazione Cardiopolmonare Precoce Secondo linee guida ERC/IRC 2005 Corso BLS OBIETTIVO E STRUTTURA OBIETTIVO DEL CORSO È ACQUISIRE Conoscenze teoriche
DettagliCOPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»
Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische
DettagliLa Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova
La Cartella Infermieristica Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova Ruolo infermieristico Profilo professionale, DM 17 gennaio 1997 n 70 Codice deontologico/ patto
DettagliL INFERMIERE DI TRIAGE FUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE..a cura di Giuseppe Lolaico. Matera 15 giugno 2010
L INFERMIERE DI TRIAGE FUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE..a cura di Giuseppe Lolaico Matera 15 giugno 2010 Linee guida 1/1996 (G.U. 17 maggio 1996) Linee Guida Per Il Sistema Di Emergenza Urgenza In Applicazione
DettagliCroce Rossa Italiana BLSD. Rianimazione Cardiopolmonare di base e Defibrillazione precoce. Corso Esecutori per personale sanitario
Croce Rossa Italiana BLSD Rianimazione Cardiopolmonare di base e Defibrillazione precoce Corso Esecutori per personale sanitario (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010) A cura del Gruppo Formatori..
DettagliIL DEFIBRILLATORE NEGLI IMPIANTI SPORTIVI? IL PERCHE DI UNA SCELTA OBBLIGATA
IL DEFIBRILLATORE NEGLI IMPIANTI SPORTIVI? IL PERCHE DI UNA SCELTA OBBLIGATA Furio Zucco Responsabile Sevizio Sanitario Stadio S. Siro Milano Convegno: In campo con il Cuore 17 maggio 2014 Milano UN PROBLEMA
DettagliCOLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE.
COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE. COLPO DI SOLE CAUSE LA CAUSA DETERMINANTE E L ECCESSIVA ESPOSIZIONE A L AZIONE DEI RAGGI SOLARI, RADIAZIONE INFRAROSSE
DettagliL ASSISTENZA AL PAZIENTE IN VENTILAZIONE NON INVASIVA A PRESSIONE POSITIVA CONTINUA CPAP
ADVANCES IN CARDIAC ARRHYTHMIAS AND GREAT INNOVATIONS IN CARDIOLOGY XXVI GIORNATE CARDIOLOGICHE TORINESI Relatore: Daniele CAPECE L ASSISTENZA AL PAZIENTE IN VENTILAZIONE NON INVASIVA A PRESSIONE POSITIVA
DettagliANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO
ANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO Approccio all infortunato 1) Protezione del soccorritore 2) Valutazione rischio ambientale si Il paziente va rimosso no 3) Valutazione delle condizioni dell infortunato Approccio
DettagliRiconoscere lo stato di incoscienza. Saper effettuare manovre su pazienti incoscienti. Saper riconoscere un paziente in stato di shock
Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA INFORTUNATO INCOSCIENTE SHOCK OBIETTIVO DELLA LEZIONE Riconoscere lo stato di incoscienza Saper effettuare manovre su pazienti incoscienti
DettagliLezione 02. Apparato Respiratorio
Lezione 02 Apparato Respiratorio 1 La Respirazione Perché respiriamo? Perché le nostre cellule hanno bisogno di ossigeno per poter funzionare e produrre l energia che serve per compiere il loro lavoro
DettagliB.L.S. Basic Life Support Supporto Vitale di Base Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana
B.L.S. Basic Life Support Supporto Vitale di Base Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana 1 LA MORTE CARDIACA IMPROVVISA Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 Le malattie cardiovascolari sono
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dott.ssa Laura Traverso UO Anziani Savona Dip. Cure primarie IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E
DettagliPRIMO SOCCORSO EMERGENZE MEDICHE PATOLOGIA DA CALORE CRAMPI DA CALORE ESAURIMENTO DA CALORE COLPO DI CALORE. deplezione IDRICA.
PRIMO SOCCORSO EMERGENZE MEDICHE PATOLOGIA DA CALORE CRAMPI DA CALORE ESAURIMENTO DA CALORE deplezione SALINA deplezione IDRICA COLPO DI CALORE CRAMPI DA CALORE Insorgono in seguito ad una giornata di
DettagliAzienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010
INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con sintomi di SC e alterazioni strutturali
Dettagli03/03/2009. -Diuretici -Morfina -Inotropi
Insufficienza cardiaca in cui il cuore non è più in grado di assicurare un apporto di ossigeno adeguato alle esigenze dei tessuti 6 Congresso Nazionale Emergenza Urgenza - Qualità e Prospettive in Emergenza
DettagliLO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i
LO SHOCK Corso Base. Relatore: Monitore CRI Roberto Valeriani Lo shock è l insieme dei sintomi che sopravvengono quando l organismo subisce un aggressione acuta. Questo stato patologico esprime la reazione
DettagliApparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2
P.A. Lombardia Soccorso Corso di Formazione Base per Volontari-Soccorritori A cosa serve? Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia F. Sangalli APPARATO RESPIRATORIO: Insieme di organi che
DettagliCODICE ICTUS E GESTIONE DEL PERCORSO PRE-OSPEDALIERO
Il Percorso ICTUS nella Regione Lombardia Fase Preospedaliera Il Percorso Ictus nella Regione Lombardia: CODICE ICTUS E GESTIONE DEL PERCORSO PRE-OSPEDALIERO Dott.ssa Carmen Romeo - *Dott. Guido F. Villa
DettagliAspetti clinici e terapeutici. Carla Padovan
Aspetti clinici e terapeutici Carla Padovan ASS6 Diabete giovanile (insulino dipendente) Allergia/Anafilassi Crisi convulsive Malattia metabolica dovuta alla mancata produzione di insulina da parte del
DettagliIl respiro è la capacità d immettere ed espellere aria dai polmoni, la capacità respiratoria viene misurata come
PARAMETRI VITALI Definizione : I parametri vitali esprimono le condizioni generali della persona. Principali parametri vitali 1- Respiro 2- Polso 3- Pressione arteriosa 4- Temperatura corporea RESPIRO
DettagliI CASO CLINICO 14 NOVEMBRE 2015. Dott.ssa Maia De Luca
I CASO CLINICO 14 NOVEMBRE 2015 Dott.ssa Maia De Luca Scenario Bambino di 7 anni condotta in DEA per dolore toracico, respiro corto, palpitazioni VALUTAZIONE: impressione iniziale Stato di coscienza: AVPU:
DettagliEPIDEMIOLOGIA CARDIOPATIA ISCHEMICA 1 CAUSA DI MORTE IN ITALIA 44% DI TUTTI I DECESSI ANNUI TOLGONO OGNI ANNO OLTRE 300.000 NEGLI UOMINI E 68
1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE CARDIOCEREBRO VASCOLARI, CHE RICHIEDONO L ATTIVAZIONE DEL SISTEMA D EMERGENZA CON UN FOCUS PARTICOLARE SU ICTUS ED IMA IDENTIFICARE IL RUOLO DEL SOCCORRITORE
DettagliIL RUOLO DEL PS NELLA CATENA DEL SOCCORSO
ARRESTO CARDIACO: IL RUOLO DEL PRONTO SOCCORSO Dr.ssa Rita Previati U.O. Medicina Emergenza-Urgenza Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Società Medico Chirurgica Azienda Ospedaliero-Universitaria
DettagliGestione territoriale dello scompenso cardiaco acuto
Gestione territoriale dello scompenso cardiaco acuto Dott. C G Piccolo Responsabile UOS Roma est UOC SUES Roma Città Metropolitana Direttore Dott. L De Angelis Definizione di scompenso cardiaco acuto (acute
DettagliLEZIONE PRONTO SOCCORSO
LEZIONE DI PRONTO SOCCORSO 1 Arresto CARDIOCIRCOLATORIO SICUREZZA A Coscienza Sequenza a 2 soccorritori B-C VALUTA Respiro e Mo.To.Re. MAX. PER 10 sec Guarda l espansione del torace + movimenti Ascolta
DettagliLa spasticità: nuove possibilità di trattamento
La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: Cos è? Si definisce spasticità un alterazione dei movimenti data da un aumento del tono muscolare involontario, con contratture muscolari
DettagliAngelo anni 18 affetto da cardiopatia congenita complessa operato alla nascita Entra in UTIC per un episodio lipotimico
Angelo anni 18 affetto da cardiopatia congenita complessa operato alla nascita Entra in UTIC per un episodio lipotimico Angelo ha 22 anni Frequenta la Facolta di Ingegneria con ottimo profitto Suona la
DettagliLIFE PEDIATRIC BASIC SUPPORT DEFIBRILLATION
PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT DEFIBRILLATION IL PBLS-D Deve essere praticato nei soggetti con una o più funzioni vitali compromesse Pz. in arresto respiratorio o in arresto cardio-respiratorio IL PBLS-D
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE
Opera MALORI IMPROVVISI PERDITE DI SENSI MALORI DOVUTI A DISTURBI DEL S.N. MALORI PER CAUSE AMBIENTALI 1. Perdite di coscienza transitorie Lipotimia (debolezza con o senza perdita coscienza) Sincope (improvvisa
DettagliTraumi pediatrici. Gestione del trauma sul territorio
Traumi pediatrici Gestione del trauma sul territorio Traumi pediatrici Incidenti stradali Annegamento Incidenti domestici Caratteristiche dei traumi pediatrici Tipo di trauma Traumi associati Differenze
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA. IL Primo Soccorso. La catena della sopravivenza, il B.L.S. «laico»
IL Primo Soccorso La catena della sopravivenza, il B.L.S. «laico» Cavaion, 15 dicembre 2012 La catena della sopravvivenza Allarme Precoce B.L.S. Precoce Defibrillazione Precoce A.C.L.S. Precoce Il BLS
DettagliCPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni
CPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni Il bambino non èun piccolo adulto Il diritto del bambino ad essere riconosciuto come persona permane anche nello stato di malattia. Questo si
DettagliCORSO SOCCORRITORE-ESECUTORE N. P.A.CROCE DELL'ADDA Cassano d'adda
CORSO SOCCORRITORE-ESECUTORE N Inizio lezioni ore 1 P.A.CROCE DELL'ADDA Cassano d'adda DATA GIORNO ARGOMENTO ORE TEORIA ORE PRATICA ISTRUTTORE 14/01/1 LUNEDI Introduzione e presentazione, ANPAS ANPASLOMBARDIA
DettagliSCHEDA DI SEGNALAZIONE DI SOSPETTA REAZIONE AVVERSA A SEGUITO DI UTILIZZO DI SIGARETTA ELETTRONICA
SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI SOSPETTA REAZIONE AVVERSA A SEGUITO DI UTILIZZO DI SIGARETTA ELETTRONICA Codice segnalazione Codice centro Dati del segnalatore Data compilazione Nome e Cognome del segnalatore
DettagliBLS-D Basic Life Support Defibrillation
BLS-D Basic Life Support Defibrillation Università degli Studi di Sassari U.O. di Anestesia e Rianimazione Obiettivi e Struttura del corso Obiettivi: Acquisire conoscenze teorico pratiche in tema di Rianimazione
DettagliP.B.L.S. Pediatric Basic Life Support Sostegno di base delle funzioni vitali in età pediatrica Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana
P.B.L.S. Pediatric Basic Life Support Sostegno di base delle funzioni vitali in età pediatrica Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana Quando si pratica il PBLS Il PBLS deve essere praticato
DettagliCUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m.
CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CARATTERISTICHE FISICHE DELL AMBIENTE DI MONTAGNA riduzione
DettagliDonazione organi e tessuti: attualità e sicurezza. Il ruolo dell infermiere
Donazione organi e tessuti: attualità e sicurezza Il ruolo dell infermiere L infermiere di terapia intensiva con l anestesista, è responsabile dell assistenza del potenziale donatore, fino alla comunicazione
DettagliMisericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica
Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto
Dettagli