Bilancio Banca del gruppo

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1 Bilancio 2012 Banca del gruppo

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3 RELAZIONI E BILANCIO DELL ESERCIZIO

4 Sommario PROFILO DELLA SOCIETÀ...5 CARICHE SOCIALI...7 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE...8 CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI...10 DATI DI SINTESI DI BILANCIO E INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI RIETI S.P.A.11 RELAZIONE SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE...15 EXECUTIVE SUMMARY...16 L andamento dell economia nel 2012 e le prospettive per il I risultati dell esercizio CENNI SULLO SCENARIO MACROECONOMICO E SUL SISTEMA CREDITIZIO...25 L ECONOMIA DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO...31 I RISULTATI ECONOMICI...36 GLI AGGREGATI PATRIMONIALI...45 ALTRE INFORMAZIONI...52 LA PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE...56 PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE...58 PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL UTILE D ESERCIZIO...59 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI...61 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE...69 PROSPETTI CONTABILI...74 STATO PATRIMONIALE...75 CONTO ECONOMICO...77 PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA...78 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE RENDICONTO FINANZIARIO...81 NOTA INTEGRATIVA...82 PARTE A POLITICHE CONTABILI...86 PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO PARTE D REDDITIVITÀ COMPLESSIVA PARTE E INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA PARTE F INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO PARTE G OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D AZIENDA PARTE H OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE PARTE I ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI PARTE L INFORMATIVA DI SETTORE ALLEGATI CRITERI DI RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO CRITERI DI RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO E LO SCHEMA DI CONTO ECONOMICO BANCA D ITALIA PROSPETTO DI RACCORDO TRA LO STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO E LO SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE BANCA D ITALIA SCHEMI DI RACCORDO TRA DATI UFFICIALI E PRO-FORMATI ELENCO DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI OMOLOGATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE DATI DI SINTESI DELLA CONTROLLANTE INTESA SANPAOLO ELENCO IMMOBILI E RIVALUTAZIONI INVESTIMENTI PARTECIPATIVI E TITOLI AFS CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI DIVERSI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AI SENSI DELL ART.149 DUODECIES DEL REGOLAMENTO CONSOB N RELAZIONI ATTUARIALI SU FONDI PREVIDENZA A PRESTAZIONE DEFINITA VERBALE DELL ASSEMBLEA DEI SOCI

5 PROFILO DELLA SOCIETÀ Cassa di Risparmio di Rieti S.p.A. Codice banca ABI Banca aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di Intesa Sanpaolo S.p.A. Appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo, iscritto all albo dei Gruppi Bancari. Sede legale Rieti, Via G. Garibaldi, 262 Iscritta al Registro delle Imprese di Rieti Numero di iscrizione e Codice Fiscale Capitale Sociale interamente versato Azionisti: Banca CR Firenze S.p.a. 85,00% Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti 15,00% 5

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7 CARICHE SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE * ALESSANDRO RINALDI VICE PRESIDENTE * MARIO ROMANO NEGRI CONSIGLIERI ANTONIO D ONOFRIO * EDOARDO ANTONICOLI * GIOVANNI MARCHETTI MARCELLO RONCONI PAOLO MANTEGAZZA ALBERTO NOBILI * SERGIO VEDOVATO * Membri Comitato Esecutivo COLLEGIO SINDACALE PRESIDENTE SINDACI EFFETTIVI SINDACI SUPPLENTI MARIO ALLEGRI FELICE TAVOLA MIRIAM ANGELONI MAURA ROSANO DIREZIONE DIRETTORE GENERALE SAVERIO CONGEDO SOCIETA DI REVISIONE KPMG SPA 7

8 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE Alla chiusura dell esercizio la Banca operava con 43 sportelli di cui n. 26 dislocati nella provincia di Rieti e n. 17 in quella di Roma. Nel corso del 2012 è stato ceduto lo sportello di Carsoli operante in provincia dell Aquila. La distribuzione degli sportelli è la seguente. 8

9 A G E N Z I E I N D I R I Z Z O C A P LOCALITA CAB 01 - Sede di RIETI Piazza V. Emanuele II, 18/ RIETI Ag. n.1 RIETI Via Salaria per L Aquila, RIETI Ag. n.2 RIETI Piazza della Repubblica, 17/ RIETI Succ. di ROMA Piazza Montecitorio, ROMA Ag. AMATRICE Corso Umberto I, AMATRICE (RI) Ag. ANTRODOCO Piazza del Popolo, 32/ ANTRODOCO (RI) Ag. CANTALICE Via Dante Alighieri, 29/ CANTALICE (RI) Ag. CANTALUPO Viale Verdi, 1/a CANTALUPO (RI) Ag. CONTIGLIANO Viale della Repubblica, CONTIGLIANO (RI) Ag. COTTANELLO Piazza G. Finiti, s.n.c COTTANELLO (RI) Ag. FORANO Via Umberto I, FORANO (RI) Ag. LEONESSA Corso S. Giuseppe, LEONESSA (RI) Ag. n.1 M.ROTONDO Via Matteotti, 59/ M.ROTONDO (RM) Ag. PAS S O CORES E Via XXIV Maggio, FARA S ABINA (RI) Ag. POGGIO MIRTETO Viale G. De Vito, POGGIO MIRTETO (RI) Ag. OSTERIA NUOVA S.S. n.4 Salaria Km.53, POGGIO MOIANO (RI) Ag. SCANDRIGLIA Via Roma, SCANDRIGLIA (RI) Ag. ROCCASINIBALDA Piazza della Vittoria, ROCCASINIBALDA (RI) Ag. M.ROTONDO SCALO Via Monte Circeo, M.ROTONDO SCALO (RM) Ag. PESCOROCCHIANO Via Marsicana, snc PESCOROCCHIANO (RI) Ag. FIUMATA Via Rieti FIUMATA (RI) Ag. RIVODUTRI Piazza del Municipio, 11/ RIVODUTRI (RI) Ag. n. 6 RIETI Via L. Baroni, s.n.c RIETI Ag. n. 3 RIETI Viale Maraini, 86/ RIETI Ag. n. 5 ROMA Via Salaria Vecchia, ROMA SETTEBAGNI Ag. n. 4 RIETI Via Lama, RIETI Ag. n. 1 ROMA Largo Lanciani, 10/ ROMA Ag. STIMIGLIANO Via dei Casali, STIMIGLIANO (RI) Ag. CITTADUCALE Corso Mazzini,8/ CITTADUCALE (RI) Ag. n. 5 RIETI Piazza Adriano, 19/ VAZIA RIETI Ag. n. 2 ROMA Via della Cellulosa, ROMA Ag. n. 3 ROMA Piazza degli Alcioni, 4/ ROMA Ag. n. 4 ROMA Via delle Vigne Nuove, ROMA Ag. n. 2 M.ROTONDO Via Gramsci, 1/ M.ROTONDO (RM) AG. FIANO ROMANO Via A. Moro 103F FIANO ROMANO (RM) Ag. RIGNANO FLAMINIO Via E. Baccelli, 5/ RIGNANO FLAMINIO (RM) Ag. MORLUPO Via S. Michele, s.n.c MORLUPO (RM) Ag. BORGOROSE Viale Micangeli, BORGOROSE (RI) Ag. MONTELIBRETTI Piazza Chiesa Nuova, MONTELIBRETTI (RM) Ag. CAPENA Via Don Minzoni, CAPENA (RM) Ag. MENTANA Via Antonio Moscatelli, MENTANA (RM) Ag. PALOMBARA S.NA Viale Tivoli, snc PALOMBARA S ABINA (RM) Ag.FONTE NUOVA Via IV Novembre, 11/13b FONTE NUOVA (RM) FILIALE IMPRESE Via Garibaldi, RIETI FILIALE PRIVATE Via Garibaldi, RIETI

10 CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI 10

11 DATI DI SINTESI DI BILANCIO E INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI RIETI S.P.A. 11

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13 Dati di sintesi e indicatori di bilancio ( ) Voci di bilancio Variazioni PF PF assolute % Dati Economici Interessi netti ( 4.310) -10,5 Commissioni nette ( 1.439) -8,2 Risultato dell'attività di negoziazione n.s. Proventi operativi netti ( 5.191) -8,8 Oneri operativi ( ) ( ) ,7 Risultato della gestione operativa ( 6.504) -27,8 Rettifiche di valore nette su crediti ( 8.854) ( 3.463) n.s. Proventi netti dei gruppi di attività in via di dismissione ,0 Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle impos ( 296) ( 1.885) ( 1.590) -84,3 Risultato netto ( 5.338) -49,1 Voci di bilancio Variazioni PF assolute % Dati Patrimoniali Crediti verso clientela ( 8.090) -0,9 Totale attività ( ) -1,7 Raccolta da clientela ( ) -2,2 Raccolta indiretta da clientela ,6 di cui: Risparmio gestito ,6 Posizione interbancaria netta (- raccolta) ( ) -24,2 Patrimonio netto ( 4.007) -2,2 Struttura operativa Numero dei dipendenti ( 14) Numero degli sportelli bancari ( 1) ( ) Dati riferiti agli schemi riclassificati di conto economico e di stato patrimoniale come riportati nelle note esplicative. Al fine di consentire un confronto omogeneo, i dati dei due esercizi sono stati proformati per tenere conto delle operazioni di riordino territoriale delle filiali avvenute nel corso del Si segnala che ai fini dell invarianza del risultato netto di periodo lo sbilancio tra costi e ricavi prodotto dalle operazioni di proformaturaè stato allocato allavoce Utili (perdite) suattività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti. 13

14 Dati di sintesi di bilancio e indicatori alternativi di perfomance Indici PF PF Indici di redditività (%) Cost / Income 68,43 60,15 Risultato netto / Patrimonio netto medio (ROE) (a) 3,14 6,18 Indici di rischiosità (%) Sofferenze nette / Crediti verso clientela 1,72 4,56 Rettifiche di valore accumulate su crediti in sofferenza / Crediti in sofferenza lordi con clientela 54,56-48,87 Coefficienti patrimoniali (%) Patrimonio di base di Vigilanza (b) al netto degli strumenti non computabili / 31,36 17,16 Attività di rischio ponderate (Core Tier 1) Patrimonio di base di Vigilanza (b) / Attività di rischio ponderate 31,36 17,16 Patrimonio totale di Vigilanza (c) / Attività di rischio ponderate 32,39 17,91 Attività di rischio ponderate (milioni di euro) 505,25 919,75 Informazioni sul titolo azionario (d) Numero azioni ordinarie (migliaia) Patrimonio netto per azione (euro) 190, ,762 ( ) Dat i rif erit i agli schemi riclassif icat i di cont o economico e di st at o pat rimoniale come riport at i nelle not e esplicat ive. Al f ine di consent ire un conf ront o omogeneo, i dat i dei due esercizi sono st at i prof ormat i per t enere cont o delle operazioni di riordino t errit oriale delle f iliali avvenut e nel corso del Si segnala che ai f ini dell invarianza del risult at o net t o di periodo lo sbilancio t ra cost i e ricavi prodot t o dalle operazioni di prof ormat ura è st at o allocat o alla voce Ut ili (perdit e) su at t ivit à f inanziarie det enut e sino a scadenza e su alt ri invest iment i. (a) Risultato netto rapportato alla media del capitale, del sovrapprezzo, delle riserve e delle riserve da valutazione. (b) Capitale versato, sovrapprezzo di emissione, riserve ed utili non dist ribuit i, dedotto l'ammont are delle azioni proprie, dell'avviamento, delle immobilizzazioni immateriali e con applicazione dei cosiddetti " filtri prudenziali" come previsto dalla normativa di vigilanza. (c) Patrimonio di base incrementat o dei prest iti subordinati computabili ai fini di vigilanza e delle riserve da valutazione, con l'applicazione dei cosiddetti " filtri prudenziali", al netto degli investimenti in partecipazioni, come previsto dalla normativa di vigilanza. (d) Il dato del patrimonio netto per azione non considera le azioni proprie in portafoglio. 14

15 Relazione sull andamento della gestione Executive summary RELAZIONE SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE 15

16 Relazione sull andamento della gestione Executive summary Executive summary L andamento dell economia nel 2012 e le prospettive per il 2013 Nel 2012 l economia italiana ha sperimentato una profonda e diffusa diminuzione del valore aggiunto, che si è tradotta in una pesante flessione di tutte le componenti della domanda interna e ha condotto il tasso di crescita del PIL su valori tendenziali che, in base ai dati ISTAT, si sono attestati al -2,2% per l intero anno. La variazione acquisita per il 2013 è pari al -1,0%. Sulle dinamiche dell economia domestica, dove un quadro politico-istituzionale frammentato e le note rigidità strutturali frenano soprattutto la crescita degli investimenti privati in capitale fisico, hanno pesato le politiche di risanamento, l irrigidimento delle condizioni creditizie e la flessione del reddito disponibile, che a sua volta riflette le manovre correttive di finanza pubblica e il calo dell occupazione. Secondo i dati ISTAT destagionalizzati e corretti per i giorni di calendario, nel quarto trimestre 2012 il PIL è diminuito dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e del 2,7% nei confronti del quarto trimestre 2011; si tratta del sesto trimestre consecutivo di crescita negativa, una delle più lunghe recessioni dal dopoguerra ad oggi. L attuale fase di contrazione economica è caratterizzata da una forte caduta della domanda interna: secondo stime preliminari dell ISTAT, la spesa per consumi avrebbe registrato una flessione del 3,2% nel 2012; la contrazione della spesa è stata meno accentuata del calo del reddito disponibile reale delle famiglie, sceso del 5,4% nel secondo trimestre 2012 rispetto al quarto del Cosicché è stata ulteriormente intaccata la propensione al risparmio, scesa nello stesso periodo all 8,1% dal 9,8%. Il quadro congiunturale è caratterizzato da una caduta della produzione industriale senza precedenti, con l output che è diminuito del 6,7% nell intero anno, per una variazione congiunturale che nel quarto trimestre del 2012 è stata del - 2,2%. E da segnalare che per alcuni comparti produttivi i livelli dell output sono tuttora al di sotto di oltre il 40% dal picco pre-crisi. Secondo l ISTAT, gli investimenti fissi lordi sarebbero diminuiti del 7,2% nel 2012, soprattutto a causa del crollo dei macchinari e mezzi di trasporto (-9,9% stimato) e delle costruzioni (-6,6% stimato). A causa della maggiore partecipazione al mercato del lavoro osservata dalla fine del 2011, il tasso di disoccupazione nell intero 2012 è previsto registrare il 10,6%, con una dinamica che erode il reddito disponibile e gli indici di fiducia di famiglie e imprese, proiettando incertezze ben oltre il Si conferma quindi la domanda estera netta la principale fonte di sostegno alla crescita (2,8% è il contributo stimato per il 2012); in particolare, nel 2012, il saldo commerciale, sostenuto dall ampio avanzo dei prodotti non energetici (+74,0 miliardi), raggiunge +11,0 miliardi. E il surplus più ampio conseguito dal 1999, e si realizza in un contesto annuo di crescita del 3,7% dell export e di flessione del 5,7% dell import. 16

17 Relazione sull andamento della gestione Executive summary ITALIA: PRINCIPALI DATI MACROECONOMICI 2012 Prodotto Interno Lordo variazione variazione stime tendenziale congiunturale trimestre -1,30% -0,80% 2 trimestre -2,30% -0,70% -2,20% -1,60% 3 trimestre -2,40% -0,20% 4 trimestre -2,70% -0,90% Produzione Industriale 2 trimestre -7,90% -1,90% 3 trimestre -5,80% -0,50% -6,70% -2,30% 4 trimestre -6,80% -2,20% Vendite al Dettaglio 2 trimestre -3,00% -1,90% 3 trimestre -2,00% 0,00% -2,10% -2,00% 4 trimestre** -3,70% -1,00% Tasso di Disoccupazione Saldo Bilancia Commerciale 1 trimestre 10,90% 1 trimestre MLN trimestre 10,50% 2 trimestre MLN trimestre 9,80% 3 trimestre MLN trimestre** 11,20% 4 trimestre MLN 6945 Fonte: Elaborazioni interne su dati ISTAT e Consensus Economics ** Dati stimati I principali centri di ricerca prevedono che nel 2013 l Italia sperimenterà un ulteriore indebolimento del prodotto interno lordo: in particolare, Consensus Economics indica un calo del PIL del -0,9% nel corso dell anno, una stima più prossima a quella del FMI (-1,0%) che a quella dell ISTAT (-0,5%). Nostre stime segnalano un quadro potenzialmente peggiore di quello indicato dal consenso, per via dell effetto trascinamento sopra segnalato (-1,0%). In particolare se, come è probabile, i primi due trimestri dell anno in corso dovessero chiudere con variazioni congiunturali negative, il tasso di crescita del PIL a fine anno potrebbe situarsi intorno al -1,5%, non essendo sufficiente la trazione che potrebbero esercitare sull output due trimestri finali positivi in un economia depressa dalla crisi della domanda finale di beni e servizi e dalla flessione del reddito disponibile. E probabile quindi che la recessione possa durare per tutta la prima metà del 2013, per poi lasciare spazio ad una blanda stabilizzazione del ciclo, che farebbe assumere al profilo dinamico del prodotto un andamento sostanzialmente piatto, nonostante la progressiva attenuazione dei fattori sfavorevoli ad un moderato recupero dell attività. La spesa privata per consumi registrerebbe nell anno in corso una contrazione di circa lo 0,8%, a seguito delle persistenti difficoltà sul mercato del lavoro e della debolezza dei redditi nominali. Nel 2013, le prospettive di una ripresa del ciclo produttivo (soprattutto a partire dall anno successivo) e il graduale miglioramento delle condizioni di accesso al credito porterebbero ad un rallentamento della caduta degli investimenti in capitale fisico delle imprese, ancorché la frenata del settore pubblico induca a valutare con estrema prudenza la dimensione del rallentamento (previsto un -2,4% complessivo). Sarebbe pertanto ancora la componente estera della domanda a farsi carico di sostenere il ciclo, con un contributo che secondo l ISTAT sarebbe positivo ma meno accentuato di quello sperimentato nel 2012 (+0,5%). I progressi nella seconda parte dell anno saranno favoriti da una moderata attenuazione del rigore di bilancio in Europa (una politica sulla quale emergono forti condivisioni nei consessi dell Unione Europea), da una moderata ripresa del commercio globale, dal dispiegarsi e dall accentuarsi dell espansione monetaria, che allenterà le residue tensioni finanziarie. La domanda interna risulterà frenata da fattori quali la persistente disoccupazione, la crisi delle costruzioni, la caduta del risparmio, il basso utilizzo della capacità produttiva. Con fatica pertanto potrà stabilizzarsi la fiducia dei settori istituzionali dell economia, innescando una lenta ripresa, che si accentuerà nel

18 Relazione sull andamento della gestione Risultati dell esercizio 2012 I risultati dell esercizio 2012 Il 2012 in sintesi Nel corso dell esercizio 2012 sono state perfezionate le operazioni di riordino territoriale delle società del Gruppo che hanno portato alla cessione di una filiale (Carsoli) alla Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno S.p.A.. Al fine di consentire un confronto omogeneo, i dati economici dei due esercizi presentati nella relazione sulla gestione sono stati pro-formati per retrodatare al 01/01 di ciascun esercizio gli effetti economici rivenienti dalla operazioni di riordino territoriale avvenute nel corso del 2012 tra banche del Gruppo. Inoltre anche i dati patrimoniali relativi all esercizio 2011, riportati nella relazione sulla gestione, sono stati pro-formati al fine di renderli confrontabili con quelli relativi all esercizio 2012, rendendo ininfluenti gli effetti patrimoniali delle operazioni straordinarie di riordino. Si segnala che, in applicazione di quanto previsto dalla normativa di Gruppo, al fine di presentare negli schemi contabili pro-formati lo stesso risultato netto di periodo esposto nel bilancio d esercizio, l effetto economico derivante dalle operazioni pro-formate (pari al saldo netto tra costi e ricavi) è stato nettato attraverso l iscrizione alla voce Utili (perdite) su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti di una componente economica di segno opposto. L andamento dei dati consuntivi del 2012, seppur in presenza di un contesto di riferimento particolarmente difficile, evidenzia risultati positivi. Occorre inoltre precisare che il risultato d esercizio risulta, anche per questo anno, influenzato dall accantonamento per oneri di integrazione e incentivazione all esodo pari a 0,30 milioni di euro relativamente alle spese del personale per oneri di incentivazione all esodo del personale (accordo del 29 luglio 2011) per 0,26 milioni di euro e alle altre spese amministrative per 0,04 milioni di euro. Per quanto riguarda l andamento della gestione dell esercizio, le cui risultanze sono rappresentate e commentate nelle pagine seguenti anche sulla scorta di prospetti riclassificati, vengono evidenziati, di seguito gli aspetti principali. Per quanto riguarda i maggiori aggregati patrimoniali e finanziari, influenzati dalla situazione economica generale non favorevole, si evidenzia quanto segue. I crediti verso clientela al 31 dicembre 2012 sono pari a 944 milioni di euro. Rispetto alla chiusura dell esercizio 2011 pro-formato, gli impieghi economici evidenziano una flessione di 8,1 milioni di euro, pari al -0,9%. La raccolta indiretta, registra un incremento pari a 5,9 milioni di euro, +0,6%. Tale crescita riviene dal combinato dell aumento della raccolta gestita per 43,1 milioni di euro e della flessione della raccolta amministrata per 37,2 milioni. Per quanto riguarda la raccolta diretta, nel corso dell anno si registra un decremento netto dei volumi pari a 18,95 milioni di euro, -2,2%, determinato principalmente dalla contrazione dei pronti c/termine, -15,7 milioni e del comparto delle obbligazioni proprie in circolazione e dei certificati di deposito, -1,4 milioni di euro. Dalle variazioni relative alla raccolta diretta e indiretta, sopra esposte, si desume che la massa amministrata è diminuita dello 0,7%. Dall analisi dei principali aggregati economici nel periodo in esame si rileva come l attuale situazione economica, influenzata dalla crisi del settore finanziario, in essere già dal 2009, ha condizionato la performance reddituale complessiva della Cassa. La performance degli interessi netti evidenzia un decremento del 10,5% passando dai 40,92 milioni di euro di dicembre 2011 ai 36,61 milioni di dicembre Le commissioni nette, in presenza di condizioni di mercato che non ne favoriscono lo sviluppo, registrano un decremento dell 8,2%, attestandosi a 16,08 milioni di euro. I proventi operativi netti, si attestano a 53,52 milioni di euro, con un decremento dell 8,8% rispetto a dicembre Complessivamente gli oneri operativi si attestano a 36,62 milioni di euro, con un incremento del 3,7% rispetto al valore di dicembre Le rettifiche di valore su crediti sono pari a 8,85 milioni di euro, contro i 3,46 milioni del 31 dicembre Gli oneri di integrazione e incentivazione all esodo (al netto imposte) si attestano a 0,30 milioni di euro e rappresentano l integrazione a carico dell esercizio 2012 dell accantonamento da disporre a copertura degli oneri derivanti dall applicazione dell accordo del 29/07/2011 tra la Capogruppo e i sindacati e alla riorganizzazione territoriale. Il cost income (calcolato come rapporto tra la voce oneri operativi e la voce proventi operativi netti ) è pari al 68,43% ed il ROE (calcolato come rapporto tra la voce risultato netto e il patrimonio netto medio) passa dal 6,18% del 2011 al 3,146% del L utile netto si attesta a 5,54 milioni di euro. 18

19 Relazione sull andamento della gestione Risultati dell esercizio 2012 Escludendo gli impatti delle componenti aventi carattere non ricorrente, relative agli oneri di integrazione e incentivazione all'esodi e all iscrizione del credito relativo al rimborso IRAP (rispettivamente pari a -0,30 milioni di euro ed a +1,06 milioni di euro), il risultato netto normalizzato è pari a 4,78 milioni di euro. L andamento commerciale Nel corso del 2012 ha avuto importante rilievo l attività di consolidamento del nuovo modello di servizio applicato al Segmento Privati di Banca dei Territori, anche attraverso la maggiore focalizzazione di alcuni ruoli chiave di recente istituzione, quali l Esperto Bancassicurazione, l Assistente alla Clientela Full Commerciale e lo Specialista da Remoto Investimenti. L introduzione di questi ruoli consente di mantenere il corretto presidio commerciale sulla clientela; infatti la nuova sotto-segmentazione, ideata per migliorare la conoscenza del singolo cliente, e i nuovi canali dedicati faciliteranno la vicinanza alla clientela, soddisfacendone le specifiche esigenze. Nel mese di Luglio ha preso avvio una forte attenzione sull attività di supporto effettuata dai Gestori da Remoto Investimenti, un gruppo di 32 persone, che assicurano da remoto la consulenza sulle tematiche finanziarie e di allocazione del portafoglio alle Filiali di piccole dimensioni, e che sono chiamate a svolgere attività di alta specializzazione consulenziale nei confronti delle Filiali. Nell ultimo semestre del 2012 si è fortemente amplificata la collaborazione tra i Direttori delle Filiali coinvolte nel nuovo processo ed i Gestori da Remoto investimenti, con buoni ritorni in termini di qualità della consulenza erogata. Una nuova figura di primaria importanza, introdotta nei primi mesi dell anno è l Esperto Bancassicurazione, un gestore allocato nelle Filiali di grandi dimensioni dedicato al mondo della Tutela e della Previdenza. I mesi estivi sono stati dedicati alla messa a punto delle attività svolte dall Esperto ed alla nascita di una vera e propria community con lo scopo di aumentare la penetrazione della tutela e della previdenza presso la clientela, con particolare riferimento alla tutela della persona ed alla tutela dei beni, ed alla nuova gamma di fondi pensione aperti e piani di investimento previdenziale. I tre assets fondamentali dell offerta sono quelli di qualsiasi famiglia italiana: l auto, la salute e l abitazione. Sono presenti a catalogo prodotti trasparenti e con una chiara value proposition e sono sorretti da processi di pre-vendita, vendita e post vendita elementari e completamente integrati nella piattaforma ABC. L offerta della nuova polizza auto ViaggiaConMe, sviluppata da Intesa Sanpaolo Assicura, è una proposta molto innovativa introdotta nel catalogo prodotti retail nel primo trimestre del 2012, che permette il soddisfacimento di un ulteriore area di bisogno per un ampia platea di nostri clienti. ViaggiaConMe si caratterizza per l introduzione di forti elementi d innovazione tecnologica, di un elevato livello di assistenza verso l assicurato, nonché per vantaggi esclusivi quali la possibilità di rateizzare il premio della polizza senza costi aggiuntivi. Nel terzo trimestre è stata avviata una iniziativa commerciale territoriale per proporre il Prestito Multiplo caratterizzato da condizioni specifiche e della polizza di copertura del finanziamento. Nel corso degli ultimi mesi dell anno le filiali hanno intensificato le iniziative verso la clientela, in particolare quella del Segmento Personal, ampliando la gamma dell offerta dei prodotti di investimento con l inserimento a listino di quattro tipologie diverse di fondi comuni gestiti dall SGR Eurizon Capital, in coerenza con il profilo finanziario e gli obiettivi di investimento del singolo cliente in piena ottica Mifid. Nel mese di Giugno In questa direzione sono stati organizzati due incontri, uno a Firenze ed uno a Roma, che hanno visto la presenza di circa settecento Gestori Personal. Il Tour del Risparmio Gestito progettato dalla Direzione Marketing Privati con la partecipazione della Compagnia IntesaSanPaolo Vita e dell SGR Eurizon Capital, ha rappresentato un importante momento di focalizzazione commerciale con l obiettivo di consolidare il rapporto di fiducia verso le fabbriche prodotto, approfondire il contesto finanziario e presentare i prodotti di nuova commercializzazione, riaffermando l importanza del comparto, nel garantire una buona e duratura relazione con il cliente. Sempre con questa ottica a partire dal mese di Settembre sono ricominciati gli appuntamenti di approfondimento tra i clienti e la SGR Eurizon Capital attraverso gli aperitivi finanziari, esperienza nata nella prima parte del 2012, una formula vincente che avvicina il risparmiatore alla società di gestione. Nel mese di Settembre sono inoltre partiti i Corner Superflash, spazi dedicati al sotto segmento della clientela Giovane. I corner nascono con lo scopo di avere un presidio molto attento sulla clientela Giovane, sulla base degli ottimi ritorni in termini di aumento base clientela e aumento cross selling avuta dagli Store Superflash. E stata curata la comunicazione verso le Aree per il necessario e fondamentale coinvolgimento e la messa a regime fin da subito degli Assistenti alla Clientela Full Commerciale, snodo principale della vendita dei prodotti con la logica dello small ticket, quali Sim SF, Polizza auto, Chiavetta O-key, servizi per la clientela migrante. Da fine febbraio il brand Superflash è stato esteso anche ai servizi di connettività telefonica e internet con SIM Superflash by Nòverca. La nuova offerta telefonica prevede promozioni e opzioni tariffarie dedicate alla clientela delle banche del Gruppo. Per favorire l affermazione della nuova offerta, nel mese di febbraio ha preso avvio il concorso a premi Superflash per vincere grazie al quale i tutti i clienti che sottoscrivevano una Carta Superflash e/o una SIM Superflash dal 23 febbraio al 19 maggio, potevano partecipare a un concorso a premi registrandosi presso le postazioni Internet presenti in filiale. 19

20 Relazione sull andamento della gestione Risultati dell esercizio 2012 La Rete Commerciale per il Segmento Small Business si è dedicata in via prioritaria allo sviluppo: degli Impieghi, soprattutto a BT - attraverso specifiche iniziative commerciali con i principali Confidi ex art.107, verso i quali si è mantenuto un atteggiamento di grande attenzione reintroducendo, per gli affidamenti a breve termine, le tabelle di tassi condivisi diversificati in relazione al merito creditizio della clientela, prima abbandonate a causa della volatilità dei mercati finanziari registrata dalla seconda metà del Iniziative di contatto con le aziende agricole della Toscana clienti e non, destinatarie dei contributi PAC per finanziarne l anticipo e sulle capofila in graduatoria per i Progetti Integrati di Filiera della stessa regione al fine di completare i bisogni di finanziamento delle stesse e della loro filiera. del numero delle imprese clienti - proseguendo nelle attività di promozione e relazione con le associazioni presenti sul territorio anche attraverso la declinazione a livello locale degli accordi nazionali (Rete Imprese Italia, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Ordine degli Avvocati, ecc). della penetrazione commerciale - valorizzando le peculiarità della nuova offerta di conto corrente modulare Business Insieme, che comporta un momento di confronto profondo con il cliente, volto ad analizzarne i bisogni esistenti o latenti e illustrare i prodotti e i servizi dedicati che la banca ha predisposto per il soddisfacimento degli stessi. Sempre in termini di sviluppo, sono stati profusi sforzi per diffondere la conoscenza sul territorio - direttamente e per il tramite del mondo associativo. dell attività di attenuazione del costo del credito tramite iniziativa acquisizione garanzia SGFA su Aperture di Credito Agrarie in essere a scadenza, per abbattere il costo del credito e nel contempo permetterci di calmierare le condizioni economiche da riservare alla clientela. delle iniziative a supporto delle imprese del territorio attraverso progetti, attività commerciali ed adesione a protocolli. Per quanto riguarda il Segmento Imprese, nel 2012 ha avuto inizio un innovativo piano di segmentazione basato non più esclusivamente sulle dimensioni delle aziende, ma sui loro comportamenti e bisogni da un lato e sul valore potenziale, anche prospettico, dei clienti dall altro. Il progetto trae origine dagli obiettivi stabiliti dal Piano di Impresa per il Le linee guida che hanno caratterizzato le azioni commerciali sul segmento Imprese del primo semestre hanno avuto l obiettivo di: Presidiare il ciclo di relazione con il cliente: Acquisizione, Creazione di valore, Retention Comprendere e soddisfare i bisogni specifici della clientela Massimizzare il valore del cliente (EVA / RWA) Ad inizio anno è stato siglato da Intesa Sanpaolo e Federturismo Confindustria (Federazione Nazionale dell Industria dei Viaggi e del Turismo), un accordo finalizzato allo sviluppo del settore turistico alberghiero. Nel 2012 è proseguita la collaborazione avviata con gli accordi precedenti tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria. E stato condiviso un processo finalizzato a ridurre l asimmetria informativa avviando una relazione impresa-banca sempre più basata su principi di grande trasparenza. L impegno è a migliorare la comprensione dei processi di valutazione del merito creditizio e a favorire, attraverso un maggior dialogo tra impresa e banca, una più approfondita conoscenza dei business e delle prospettive industriali delle Imprese. Nel 2012 sono proseguiti numerosi gli eventi organizzati a livello provinciale con le associazioni confindustriali, volti ad approfondimenti sui grandi temi della crescita quali internazionalizzazione, Reti d impresa, ricerca e innovazione. Con l obiettivo di sostenere l internazionalizzazione delle PMI italiane facilitandone l accesso al credito, è stato siglato a Milano un accordo tra Intesa Sanpaolo, Mediocredito Italiano e SACE (Società di assicurazione del credito all'esportazione italiana). L accordo ha creato un plafond di 500 milioni di euro a cui le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni, di cui almeno il 10% generato all estero, potranno accedere per finanziare i loro piani di sviluppo oltreconfine. L'obiettivo della partnership è sostenere in modo concreto i processi di internazionalizzazione delle imprese che, oggi più che mai, per affrontare le sempre maggiori pressioni competitive, vedono la propria presenza sui mercati stranieri come una scelta indispensabile. Inoltre per supportare lo start-up d impresa è stato reso operativo Neo Impresa, il portale web del Gruppo Intesa Sanpaolo creato per supportare, attraverso spunti, analisi e utili indicazioni, gli aspiranti imprenditori che intendono avviare e gestire un'attività in proprio. Il portale è destinato ai clienti esistenti e potenziali di tutti i segmenti, inclusi i clienti Privati che vogliono creare una nuova impresa o rilevarne una già esistente. Il portale è suddiviso in tre sezioni, corrispondenti a tre momenti cruciali nell avvio di una nuova attività imprenditoriale: la strutturazione dell idea di business (Pensala); la verifica della sostenibilità economica del progetto (Creala); la valutazione delle forme di 20

21 Relazione sull andamento della gestione Risultati dell esercizio 2012 finanziamento più efficaci (Finanziala). Le funzionalità del portale sono state anche presentate durante un evento organizzato presso la Facoltà di Economia dell Università di Firenze. In Giugno sono state portate avanti iniziative a supporto delle imprese del territorio attraverso progetti ed accordi: Progetto SV.ET (Sviluppo Economico del Territorio): lancio prodotti di finanziamento con provvista agevolata dell Ente CRF, volti a favorire lo sviluppo sui territori di Firenze, Arezzo e Grosseto di quelle imprese che riescono con i progetti presentati a mantenere ed incrementare l occupazione. Anticipo Crediti vantati nei confronti delle Asl ed Estav toscane. L iniziativa permette, per il tramite di Mediofactoring, di ottenere lo smobilizzo del credito a parte delle imprese con un prefinanziamento da parte della banca in attesa della certificazione dello stesso. L attività di comunicazione La comunicazione con il territorio, con le comunità e con i vari interlocutori è tra gli obiettivi prioritari che la Cassa di Risparmio di Rieti si prefigge e che persegue attraverso l agire quotidiano, attraverso il fare banca. Nel 2012 la comunicazione con il territorio in termini di comunicati stampa e presenze sui quotidiani locali si è avvalsa del supporto della competente struttura di Banca CR Firenze in un ottica di collaborazione e di sinergie tese a valorizzare l operato della banca sul territorio ed in ambito di gruppo. La comunicazione, tuttavia, trova le sue espressioni più significative non solo nei suoi strumenti tradizionali, quali i rapporti con la stampa locale e con i mass media in genere, ma anche e soprattutto nei contributi, nei finanziamenti, nell offerta di prodotti e di servizi studiati appositamente per soddisfare le esigenze della clientela, nell attenzione al cliente ed alla comunità. Interventi pubblicitari Così come negli anni precedenti, anche nel corso del 2012 la Banca ha rinnovato il suo impegno con iniziative riferite a mondo dello sport e della cultura. E stato confermato l impegno di sponsorizzazione a favore della Atletica Studentesca CARIRI che coinvolge centinaia e centinaia di giovani reatini e la cui attività viene portata come esempio nell ambito dell atletica italiana, tanto da spingere la Federazione Europea di Atletica Leggera (EAA) ad attribuire alla Città di Rieti l organizzazione dei Campionati Europei Juniores su pista Importante è stata anche la partecipazione all organizzazione del Meeting Città di Rieti, meeting IAAF tra i più vetusti a livello nazionale ed europeo. L impegno della Cassa non si è però fermato all Atletica leggera ma si è esteso anche al sostegno di associazioni sportive minori. In campo culturale anche per il 2012 è proseguito il legame con il Polo Universitario di Rieti - Sabina Universitas scrl, è stata ancora sostenuta la Fondazione Flavio Vespasiano di Rieti che, presieduta dall Onorevole Gianni Letta, ha dato vita nel mese di agosto 2012 alla quarta edizione del Reate Festival, articolata in una serie di eventi culturali di rilevanza nazionale ed internazionale. Il processo di integrazione nel Gruppo Intesa Sanpaolo EVOLUZIONE MODALITA DI FUNZIONAMENTO DEL MODELLO DISTRIBUTIVO DELLA BANCA Con delibera dei Consigli di Amministrazione di Banca CR Firenze e delle Banche controllate sono in corso di recepimento le nuove modalità di funzionamento del modello distributivo della Divisione Banca dei Territori, la cui progressiva applicazione ha avuto decorrenza dal 1/1/2012. Si riportano di seguito le principali evoluzioni che caratterizzano il nuovo modello distributivo: DIREZIONE REGIONALE Nell ambito del Coordinamento Marketing e Strategie Territoriali viene svolta, attraverso Specialisti dedicati, un attività di supporto ai Direttori delle Filiali, ove non presente il Gestore Personal, nella predisposizione di proposte in ambito investimenti per la clientela Personal. AREE 21

22 Relazione sull andamento della gestione Risultati dell esercizio 2012 I Coordinatori di Mercato Retail e Imprese esercitano le proprie funzioni con riferimento alle Filiali Piccole, Medie e Grandi del perimetro di competenza. FILIALI Le Filiali vengono classificate in: Piccola (fino a 6 risorse), Media: (tra 7 e 20 risorse), Grande (oltre 20 risorse). Nell ambito delle Filiali vengono attivati: - Responsabile Commerciale (attivabile nelle Filiali Grandi), con il compito di coordinare l azione commerciale della Filiale con riferimento ai segmenti Small Business e Personal, di supportare il Direttore di Filiale nel monitoraggio e nella gestione dei rischi creditizi, nonché di coordinare l azione congiunta dei Gestori Small Business e dei Gestori Personal,; - Coordinatore Commerciale (attivabile nelle Filiali Grandi e Medie con un numero complessivo maggiore di 6 tra Assistenti alla Clientela e Gestori Famiglie), con il compito di presidiare le attività commerciali del segmento Famiglie, l accoglienza e l assistenza alla clientela, l ottimale gestione delle casse, nonché le attività di supporto della Filiale. Contestualmente non sono più previste le figure dei Coordinatori Famiglie e dei Coordinatori Personal e Small Business. Nell ambito delle attività di gestione della clientela Privati viene inoltre data particolare enfasi alla vendita di prodotti di Bancassicurazione danni e previdenza attraverso la formazione di Esperti, che hanno il compito di analizzare e far emergere i bisogni della clientela, nonché promuovere i prodotti secondo gli indirizzi e le politiche commerciali della Banca. FILIALI IMPRESE Nell ambito delle Filiali Imprese lo Specialista Estero Merci assume la nuova denominazione di Specialista Estero. Eventi rilevanti del periodo La Cassa di Risparmio di Rieti, grazie all appartenenza al Gruppo Intesa Sanpaolo, ha tratto gli strumenti, le risorse e le tecnologie per migliorare la propria attività e produrre efficaci sinergie e significative economie di costo; al tempo stesso ha contribuito ad aggiungere valore in termini di efficienza derivante dalla presenza capillare sul territorio e da una profonda conoscenza del relativo tessuto socio-economico. La formula vincente è dunque un modello di aggregazione che riesca a conciliare gli effetti della globalizzazione con i vantaggi del localismo. Nel mese di settembre 2012, in ambito del piano di riordino dei marchi del Gruppo Intesa Sanpaolo, finalizzato al completamento del modello organizzativo della Banca dei Territori, è stato ceduto alla Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno il nostro sportello di Carsoli in provincia dell Aquila. A seguito delle adesioni all Accordo 29 luglio 2011, siglato dalla Capogruppo con le Organizzazioni Sindacali ed aggiornato con il successivo Verbale 31 luglio 2012, nel corso del corrente anno sono cessate dal servizio 13 risorse, 3 delle quali risultavano in distacco presso altre società del Gruppo; rispetto ai circa 26 ipotizzati sulla base delle richieste a suo tempo pervenute la diminuzione è dovuta, sostanzialmente, alle rilevanti modifiche apportate alla normativa previdenziale, che ha comportato significative limitazioni all accesso ai pensionamenti di anzianità. Nei confronti delle aziende clienti la Cassa sta cercando di indirizzare le stesse verso un utilizzo più adeguato del credito, assicurando una corretta ripartizione delle fonti di finanziamento e ponendo così rimedio ad eventuali squilibri nel mix tra capitale di rischio e di debito, favorendo pertanto anche una nuova cultura d impresa che dalla flessibilità costitutiva propria di molte aziende minori importante, ma tipica dell assenza di progetti a lungo termine conduca ad una programmazione a scadenza più protratta. Sotto il profilo dei costi la Cassa ha realizzato interventi volti al recupero di efficienza e produttività nelle filiali e negli uffici centrali, alla razionalizzazione della rete ed al potenziamento distributivo delle risorse. Le risorse umane e la rete territoriale Al 31 dicembre 2012 l organico si attesta a 336 Risorse, tutte a ruolo, registrando un decremento complessivo di 14 unità rispetto alla chiusura

23 Relazione sull andamento della gestione Risultati dell esercizio 2012 La presenza sul territorio di riferimento è garantita da 43 Filiali Retail dislocate in 2 province. Provincia n filiali Rieti 26 Roma 17 TOTALE 43 In questo contesto sono inoltre operative 2 Filiali Imprese e 1 Filiale Private. Le attività di ricerca e sviluppo La Cassa non svolge attività di ricerca e sviluppo. 23

24 24 Relazione sull andamento della gestione Cenni sullo scenario macroeconomico e sul sistema creditizio

25 Relazione sull andamento della gestione Cenni sullo scenario macroeconomico e sul sistema creditizio Cenni sullo scenario macroeconomico e sul sistema creditizio Lo scenario macroeconomico e il sistema creditizio Il 2012 è stato nel complesso un anno di moderata espansione per l economia mondiale con un profilo temporale di grande variabilità: ad un avvio positivo, è seguito nei mesi primaverili ed estivi un rallentamento e, infine, nei mesi autunnali una fase di timida riaccelerazione. La crescita è stata trainata dall andamento della domanda interna di Stati Uniti e Paesi emergenti. Il quadro macroeconomico si è caratterizzato per politiche monetarie molto accomodanti, sia per il basso livello dei tassi di interesse, sia per le misure tese ad espandere la base monetaria adottate dalla maggior parte delle banche centrali, fra cui la Federal Reserve degli Stati Uniti. Nell Eurozona, la congiuntura economica è rimasta debole. La dinamica del prodotto interno lordo ha subito una modesta contrazione, dovuta alle spinte recessive che hanno caratterizzato i Paesi della periferia continentale e l Olanda. La decelerazione dei tassi di crescita riflette le conseguenze di politiche fiscali fortemente restrittive e di condizioni finanziarie rese sfavorevoli dalla crisi del debito. Il minor dinamismo del ciclo internazionale ha a sua volta contribuito a rallentare l evoluzione della domanda estera. La crisi del debito sovrano ha condizionato l andamento dei mercati e le scelte di politica economica di molti paesi europei. Dopo un temporaneo miglioramento legato alla forte emissione di liquidità effettuata dalla BCE mediante le operazioni di rifinanziamento triennali del dicembre 2011 e del febbraio 2012, la tensione è tornata rapidamente a salire. In marzo, è stato lanciato un secondo programma di sostegno economico alla Grecia, associato a una pesante ristrutturazione del debito pubblico detenuto dal settore privato. Tuttavia, il prolungato periodo di instabilità politica determinato dall esito inconcludente delle prime elezioni ha rafforzato le aspettative di un imminente uscita della Grecia dall Unione monetaria. In Spagna, si è osservato un crescente deterioramento dei saldi fiscali, mentre si procedeva alla quantificazione delle svalutazioni del portafoglio di impieghi delle banche e delle conseguenti necessità di capitale. L aumento del fabbisogno finanziario in condizioni di ridotto accesso ai mercati ha indotto il governo spagnolo a richiedere il sostegno dell Eurozona per la ricapitalizzazione delle aziende di credito, concesso nel corso dell estate. Un significativo miglioramento del clima sui mercati finanziari si è osservato a partire da fine luglio. In occasione della riunione di agosto del consiglio direttivo, la BCE ha annunciato il lancio di un programma condizionato di acquisto di titoli di stato, denominato OMT (Outright Monetary Transactions), con l obiettivo di ripristinare condizioni omogenee di trasmissione della politica monetaria all interno dell area. Possono beneficiare del programma, che prevede interventi su titoli con vita residua da uno a tre anni e che non ha limiti quantitativi prefissati, i Paesi soggetti a programmi di sostegno, anche precauzionali. L annuncio della BCE ha immediatamente indotto i mercati a ridimensionare la propria valutazione del rischio insito nel debito pubblico di Spagna e Italia. In un secondo significativo sviluppo, la Germania ha completato la ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità, divenuto operativo nel corso del mese di ottobre. Il Consiglio Europeo ha inoltre confermato l obiettivo di completare entro fine 2013 l iter legislativo per l avvio del meccanismo unico di supervisione bancaria. Infine, in dicembre si è proceduto a un primo alleggerimento del piano di rimborso e di pagamento degli interessi sul debito della Grecia verso organismi ufficiali, prospettando il completamento di nuovi passi verso l alleggerimento del carico debitorio al conseguimento di un avanzo primario di bilancio. L insieme di tali misure ha attivato un circolo virtuoso di riduzione dei premi al rischio sui mercati finanziari. Segnali di miglioramento dei conti pubblici in Spagna e Italia e l andamento positivo dei programmi di risanamento in Irlanda e Portogallo hanno contribuito a consolidare i progressi. L Italia ha vissuto un anno di pesante recessione economica, caratterizzato da una contrazione del PIL attualmente stimata al -2,1% e da un rialzo di oltre due punti percentuali del tasso di disoccupazione. La debolezza di investimenti fissi e consumi non è stata compensata che in parte dal miglioramento del saldo commerciale. Il calo della spesa delle famiglie, penalizzato dall aumento della pressione fiscale e dal deteriorarsi delle condizioni occupazionali, è stato più intenso rispetto a quello verificatosi durante la recessione del Le misure di austerità fiscale introdotte con le manovre del 2010 e del 2011 hanno consentito di ridurre il deficit e di conseguire un notevole avanzo primario. Tuttavia, il rapporto debito/pil ha continuato a crescere, a causa della recessione e degli effetti della partecipazione italiana ai programmi europei di aiuto. In luglio, la Banca Centrale Europea ha ridotto di 25 punti base i tassi ufficiali: il tasso sui depositi è stato portato a zero e il tasso sulle operazioni principali di rifinanziamento è stato ridotto allo 0,75%. L eccesso di liquidità, cresciuto ulteriormente a seguito delle operazioni di rifinanziamento triennali, è rimasto molto elevato per tutto il Conseguentemente, i tassi di mercato monetario sono scesi senza soluzione di continuità. L Euribor a 1 mese, che era 25

26 Relazione sull andamento della gestione Cenni sullo scenario macroeconomico e sul sistema creditizio stato fissato all 1,15% a inizio anno, negli ultimi mesi è risultato stabile intorno allo 0,10%. Una netta tendenza al calo ha interessato anche i tassi IRS a medio e lungo termine. Sul mercato italiano del debito, dopo le ampie oscillazioni del periodo gennaio-luglio, i rendimenti dei titoli di stato hanno conseguito una marcata flessione, imputabile più alla riduzione dei premi al rischio che al generale processo di calo dei tassi di interesse europei. Sulla scadenza decennale, al 31 dicembre il rendimento dei BTP risultava pari al 4,53%, contro il 6,93% di inizio anno. Il rendimento del BOT semestrale, che a inizio anno era pari al 3,53%, il 31 dicembre era sceso allo 0,8%. Le preoccupazioni per il rifinanziamento del debito si sono sensibilmente ridotte; a partire da agosto l offerta di titoli di stato è stata assorbita più agevolmente rispetto ai mesi precedenti e il calo delle passività nette di Banca d Italia verso il resto dell Eurosistema avvenuto negli ultimi quattro mesi del 2012 è prova di un parziale rientro di capitali sul mercato italiano. L euro ha registrato ampie oscillazioni nei confronti del dollaro americano, che a inizio anno era scambiato intorno a 1,30. Minimi pari a 1,20 dollari sono stati toccati nella seconda metà di luglio, in coincidenza con il riemergere delle preoccupazioni per la tenuta dell Eurozona. Successivamente, il cambio è risalito rapidamente fino a tornare sui livelli di inizio anno. Il 31 dicembre, il dollaro veniva scambiato poco sotto 1,32. La maggiore stabilità dell Eurozona ha favorito anche una modesta ripresa del cambio contro il franco svizzero. I Mercati azionari Nel corso del 2012, i mercati azionari internazionali hanno evidenziato un andamento nel complesso positivo, in un contesto di elevata volatilità delle quotazioni e di forte discontinuità nelle performance degli indici durante l anno. I mercati azionari hanno iniziato l anno con un ampio movimento al rialzo, toccando massimi di periodo attorno a metà marzo. Negli Stati Uniti il rialzo è stato sostenuto da una dinamica della crescita economica e degli utili societari in moderato miglioramento; nell area euro, invece, è stato principalmente guidato dalla liquidità (a seguito delle due operazioni LTRO della Banca Centrale Europea) e dai progressi nella gestione della crisi del debito sovrano (positiva conclusione del PSI sul debito greco). Successivamente, crescenti incertezze sulla tenuta della crescita nell area dell euro, rinnovati timori sulla dinamica dei conti pubblici in alcuni paesi periferici dell euro zona (maggiormente esposti agli effetti dell austerità fiscale) e rinnovate tensioni in Grecia (crisi politica) e in Spagna (necessità di ricapitalizzazione del sistema bancario) hanno innescato una netta correzione dei corsi azionari, più accentuata nei mercati periferici dell area euro. Le dichiarazioni del Presidente della BCE Draghi a fine luglio, seguite dall annuncio a inizio settembre del nuovo programma di riacquisto bond (OMT) hanno significativamente invertito la tendenza dei mercati azionari, con un netto calo dell avversione al rischio degli investitori. La positiva sentenza della Corte Costituzionale tedesca sul fondo salva- Stati ESM, e le misure di stimolo annunciate dalla FED, hanno contribuito a rafforzare il sentiment degli investitori. Dopo aver toccato nuovi minimi nella seconda metà di luglio, i mercati azionari hanno registrato importanti recuperi delle quotazioni, solo in parte stornati nella parte finale del trimestre, a seguito di rinnovati timori sulla congiuntura economica e sull andamento degli utili aziendali. Nei mesi finali dell anno, infine, gli indici azionari hanno generalmente consolidato e rafforzato i progressi dei mesi precedenti, in un contesto di maggior appetito per il rischio da parte degli investitori, e di ritorno di attenzione alle dinamiche fondamentali (crescita e utili societari). Nel corso del 2012, l indice S&P 500 ha registrato un rialzo del 13,4%. Le performance dei principali indici europei sono risultate, nel complesso, ampiamente positive: l Euro Stoxx 50 ha chiuso il periodo con un rialzo del 13,8%; il CAC 40 si è apprezzato del 15,2%, mentre il DAX ha registrato un più marcato rialzo (+29,1%). E rimasto in territorio negativo il mercato azionario spagnolo, con l IBEX 35 che registra un -4,7% (pur se in recupero rispetto al -17% di metà anno), appesantito dalle preoccupazioni sul settore bancario domestico. Al di fuori dell area dell euro, in moderato recupero l indice del mercato UK, FTSE 100 (+5.8%), mentre l azionario svizzero ha chiuso il periodo con un +14,9% dell indice SMI. I principali mercati azionari in Asia hanno evidenziato performance differenziate, anche se di segno positivo: l Indice SSE Composite del mercato Cinese ha chiuso il periodo in rialzo marginale (+3,1%), scontando attese di rallentamento del tasso di crescita economica, mentre l indice Nikkei 225 si è apprezzato del 22,9%. Il mercato azionario Italiano ha sottoperformato i maggiori mercati dell area euro, ad eccezione della Spagna, riflettendo la perdurante debolezza della congiuntura economica domestica, e le rinnovate preoccupazioni degli investitori legate alla crisi dei debiti sovrani. L indice FTSE MIB ha chiuso l anno in rialzo del 7,8%; dello stesso tenore è stata anche la performance del FTSE Italia All Share (+8,4%). I titoli del segmento STAR hanno invece registrato performance largamente superiori alle blue chips: l indice FTSE Italia STAR ha evidenziato a fine periodo un rialzo del 16,6%. 26

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