Pr.Osp. 01/2003. Protocollo per l igiene delle mani PROTOCOLLO PER L IGIENE DELLE MANI
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1 Pag. 1 di 14 PROTOCOLLO PER L IGIENE DELLE MANI Rev. n. Data Causale modifica Redatto da: Approvato da: Validato da: Dr. V. Marchianò Gruppo Operativo CIO Dr. S. Capizzi CIO CPSE D. Batticiocca CPS C. Cherubini Aggiornamento CPS M. Domenici CPS B. Monaco CPS A. Rao CPS A. Tosti il 18/12/2013 il 20/12/ Prima stesura Gruppo di lavoro individuato dal CIO Gruppo Operativo CIO CIO il 28/10/2003 Distribuito il 02/01/2014 da archiviare nel capitolo 10.5 Tutti gli operatori sanitari aziendali Tutti i visitatori che, a qualunque titolo, stazionano temporaneamente in ospedale Destinatari Tutti gli operatori sanitari delle Ditte appaltanti i servizi Pr.Osp. n. 01/2003 da arch. nel cap 10.5 Rev. 1
2 Pag. 2 di 14 INDICE 1.OBIETTIVO SETTORI E PERSONALE COINVOLTO TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI RESPONSABILITA E AUTORITA DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA E DIAGRAMMA DI FLUSSO ALLEGATI MATERIALI / DISPOSITIVI / ATTREZZATURE MODALITA E FASI DI APPLICAZIONE VERIFICA DI APPLICAZIONE: INDICATORI, TEMPISTICA DI VALUTAZIONE E REGISTRAZIONE RINTRACCIABILITA E CUSTODIA RIFERIMENTI LEGISLATIVI E BIBLIOGRAFICI CRITERI E TEMPISTICA DELLE REVISIONI... 8 Pr.Osp. n. 01/2003 da arch. nel cap 10.5 Rev. 1
3 Pag. 3 di OBIETTIVO Aggiornare la precedente Procedura, in accordo con le più recenti evidenze scientifiche, diffondere e implementare la corretta metodologia per l igiene delle mani degli operatori sanitari, fornendo loro uno strumento che ne favorisca l aderenza. 2. SETTORI E PERSONALE COINVOLTO La Procedura è destinata a tutti coloro che, a qualunque titolo, hanno contatti diretti o indiretti con i pazienti e il loro ambiente durante lo svolgimento delle rispettive attività. 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI CDC: Centers for Disease Control CIO: Commissione Infezioni Ospedaliere DM: Dispositivo Medico DSP: Direzione Sanitaria di Presidio HICPAC: Healthcare Infection Control Practices Advisory Committee ICPA: Infezioni Correlate alla Pratica Assistenza OMS: Organizzazione Mondiale della Sanità PAD: Prontuario Antisettici e Disinfettanti TNT: Tessuto Non Tessuto 4. RESPONSABILITA E AUTORITA L applicazione della presente procedura è in carico a tutti coloro che hanno contatti diretti o indiretti con i pazienti, variando di responsabilità a seconda del ruolo ricoperto (Primum non nocere). La DSP, deputata alla vigilanza del corretto gradiente igienico, in accordo con gli obiettivi della CIO, deve garantire un approccio che promuova la cultura dell igiene delle mani e della sicurezza del paziente attraverso le seguenti azioni: - assicurare, pur nell ambito dei vincoli strutturali e di risorse disponibili, agli operatori il continuo accesso ai presidi necessari per effettuare il lavaggio delle mani (lavandini idonei per tipologia e collocati opportunamente, prodotti per il lavaggio e per la frizione alcolica facilmente accessibili in qualunque punto di assistenza); - sottolineare in ogni sede che la compliance all igiene delle mani è una priorità aziendale; - implementare la formazione continua degli operatori sanitari sull igiene delle mani; - fornire una adeguata rilevanza e supporto alle attività di igiene delle mani, nell ambito delle attività di prevenzione e controllo delle infezioni; Si riporta a scopo esemplificativo la matrice delle responsabilità nella sottostante tabella: Istituzione/persona Direzione Sanitaria di Presidio CIO medico infermiere / ostetrica professioni tecniche e riabilitative altre professioni operatori socio sanitari visitatore/paziente Livello di responsabilità (R- responsabile, C collabora) R R R R R R R C Pr.Osp. n. 01/2003 da arch. nel cap 10.5 Rev. 1
4 Pag. 4 di DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA E DIAGRAMMA DI FLUSSO Le mani degli operatori sanitari sono il veicolo più frequentemente implicato nella trasmissione di patogeni e la loro igiene è la misura più efficace per la prevenzione delle Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali (ICPA), capace di ridurre da sola, se rigorosamente applicata, il tasso di infezioni di circa il 40%. La popolazione microbica presente sulla superficie epidermica delle mani è costituita da: - una flora residente localizzata negli strati profondi della cute e costituita prevalentemente da cocchi Gram positivi; la specie dominante è Staphyilococcus epidermidis; tra i microrganismi residenti ricordiamo anche lo Staphyilococcus hominis e altri stafilococchi coagulasi negativi (CoNS) ma anche micrococchi, propionibatteri e corinebatteri. Tale flora è caratterizzata da una bassa patogenicità, ancorchè possa comportarsi in modo opportunistico in concomitanza con accessi vascolari e dispositivi protesici; nel paziente ospedalizzato i CoNS acquisiscono spesso la resistenza alla meticillina/oxacillina. - una flora transitoria localizzata negli strati superficiali della cute, acquisita principalmente in seguito ai contatti con pazienti colonizzati/infetti o con fonti ambientali e costituita per circa l 80-90% da batteri Gram-negativi, spesso Enterobacteriaceae (Escherichia coli e specie affini), ma anche Pseudomonas ed altri microrganismi potenzialmente pericolosi, come S. aureus, Acinetobacter e i lieviti. Tale flora, in linea generale, tende a permanere per un periodo relativamente breve (diverse Enterobacteriaceae sopravvivono meno di 24 ore sulla cute; altre specie possono avere una emivita maggiore) ma, essendo costituita da microrganismi a maggiore patogenicità, è più facilmente causa delle ICPA in presenza di altre cause concomitanti come accessi cutanei, immunodepressione, etc. Il livello di contaminazione della cute delle mani degli operatori sanitari è, purtroppo, frequentemente elevato, con predominanza di stafilococchi, comprese le forme oxacillina resistenti, S. aureus/mrsa e Gram-negativi. Le normali procedure di lavaggio delle mani con acqua, sapone liquido e strofinamento meccanico, sono efficaci sui germi transitori, ma rimuovono solo in parte i germi residenti; per inattivare/eliminare anche questi ultimi è necessario l impiego di soluzioni saponose antisettiche o gel alcolico (lavaggio antisettico, chirurgico, frizione alcolica). L igiene delle mani, pur essendo la prima raccomandazione da adottare, citata nelle Precauzioni Standard (CDC) per la prevenzione delle ICPA e, pur essendo la pratica più efficace e meno costosa, trova ancora una mancata aderenza da parte degli operatori stimata intorno al 40% circa, contribuendo in tal modo alla diffusione dei germi multiresistenti e al conseguente sviluppo di epidemie. A tal fine i CDC, nel documento Guideline for Hand Hygiene in Health-Care Settings (2002), hanno emanato specifiche raccomandazioni sull efficacia dell utilizzo delle soluzioni a base alcolica, supportate da studi sulla bassa incidenza di dermatiti associate al loro impiego. Nel 2005 l OMS ha posto fra gli obiettivi della Sfida mondiale per la sicurezza del paziente, la promozione dell igiene delle mani nelle organizzazioni sanitarie, con la campagna Clean Care is Safer Care, proponendo di migliorane l adesione con un approccio multimodale i cui elementi fondamentali sono la formazione e la motivazione degli operatori e l adozione di un prodotto a base alcolica per la frizione delle mani. Pr.Osp. n. 01/2003 da arch. nel cap 10.5 Rev. 1
5 Pag. 5 di 14 Il rischio di trasmissione microbica può avvenire dall operatore al paziente, da un sito del corpo all altro del medesimo paziente, dal paziente e/o dal suo ambiente circostante all operatore e, conseguentemente, al restante ambiente sanitario. L OMS indica 5 punti fondamentali da adottare per l igiene delle mani che costituiscono i riferimenti temporali fondamentali per gli operatori sanitari: - prima del contatto con il paziente; - prima di effettuare una manovra asettica (ripetendo la procedura ogni volta se si effettuano due o più manovre asettiche nel medesimo paziente); - dopo un esposizione a materiale biologico; - dopo il contatto con il paziente; - dopo il contatto con l ambiente circostante al paziente. Le indicazioni prima si verificano quando sussiste il rischio di trasmissione microbica al paziente; le azioni corrispondenti a queste indicazioni proteggono il paziente. Le indicazioni dopo si verificano quando sussiste il rischio di trasmissione microbica all operatore e/o all ambiente sanitario; le azioni corrispondenti a queste indicazioni proteggono gli operatori e l ambiente sanitario, ma in ultima analisi anche gli altri pazienti, interrompendo eventuali infezioni crociate. PUNTI CHIAVE PER L IGIENE DELLE MANI l igiene deve essere praticata indipendentemente dall uso dei guanti, avendo cura di: - tenere le unghie naturali e corte (meno di 5 mm) per limitare la carica microbica sottoungueale ed evitare di lesionare i guanti; - non portare unghie/estensioni artificiali perché i microrganismi che le colonizzano sono difficilmente rimovibili con il lavaggio o la frizione; - non portare smalto perché i microrganismi sopravvivono facilmente sulle parti rovinate; - non indossare gioielli (anelli, orologi, braccialetti) perché non consentono la completa rimozione dello sporco e mantengono un ambiente umido favorente lo sviluppo di germi, soprattutto Gram negativi; - non usare acqua troppo calda perché l esposizione ripetuta può incrementare il rischio di dermatiti; - usare creme o lozioni per ridurre il rischio di dermatiti irritative da contatto; Si rimanda all allegato 1 per le raccomandazioni generali per il lavaggio mani classificate con sistema di gradazione delle evidenze CDC/HICPAC Pr.Osp. n. 01/2003 da arch. nel cap 10.5 Rev. 1
6 Pag. 6 di 14 Tratto da: CDC.Guideline for isolation precautions: Preventing Transmission of Infectious Agents in Healthcare Settings Pr.Osp. n. 01/2003 da arch. nel cap 10.5 Rev. 1
7 Pag. 7 di 14 METODOLOGIE PER L IGIENE DELLE MANI L igiene delle mani si attua con diverse modalità a seconda del grado di rischio correlato alle manovre da effettuare: - Lavaggio sociale o acqua e sapone liquido neutro (allegato 2); o frizione con gel/soluzioni a base alcolica (allegato 5); - Lavaggio antisettico o acqua e soluzioni antisettiche saponose indicate sul PAD (allegato 3); o frizione con gel/soluzioni a base alcolica (allegato 5); - Lavaggio chirurgico (allegato 4) o acqua e soluzioni antisettiche saponose indicate sul PAD; o spazzolini secchi e nettaunghie monouso sterili; - Frizionamento con gel alcolico (allegato 5) o frizione con gel/soluzioni a base alcolica; L utilizzo del gel alcolico non è contemplato per il lavaggio chirurgico delle mani presso questa Azienda, anche se previsto in letteratura e utilizzato in diverse realtà ospedaliere. Tale scelta deriva dal convincimento che il passaggio dal lavaggio con antisettico all igienizzazione con gel alcolico abbia la necessità di essere introdotto gradualmente e previa idonea campagna aziendale da effettuarsi nel di informazione, formazione e monitoraggio da effettuarsi capillarmente in tutte le sale operatorie coinvolgendo tutte le figure professionali che dovranno adottarlo. CURA DELLE MANI L uso frequente di prodotti per l igiene delle mani rappresenta una causa importante di dermatiti irritative da contatto tra gli operatori sanitari che può ridurre l aderenza all igiene delle stesse. La probabilità che la cute manifesti irritazioni varia considerevolmente in relazione a: - prodotto utilizzato (formulazione del prodotto); - modalità di utilizzo; - caratteristiche cutanee e di salute dell operatore. L utilizzo frequente e improprio di prodotti per l igiene delle mani danneggia la cute perché provoca la progressiva deplezione della barriera lipidica presente, dovuta al contatto con i detergenti che emulsionano i lipidi e con gli alcoli che li dissolvono; in questo modo, i detergenti possono agire sempre più profondamente negli strati cutanei superficiali. Altri fattori che possono contribuire alle dermatiti associate al frequente lavaggio sono: - l acqua molto calda; - il mantenere le mani in ambiente umido; - il mancato utilizzo di creme o lozioni; - l utilizzo continuativo dei guanti; - l allergia alle proteine del lattice. Le strategie principali per ridurre al minimo le dermatiti irritative da contatto correlate all igiene delle mani sono la scelta di prodotti non irritanti e l applicazione di prodotti idratanti. Le escoriazioni cutanee possono portare alla colonizzazione batterica della cute e alla possibile diffusione di microrganismi. Pr.Osp. n. 01/2003 da arch. nel cap 10.5 Rev. 1
8 Pag. 8 di ALLEGATI Allegato 1 - Classificazione delle raccomandazioni di consenso per le evidenze; Allegato 2 - Scheda lavaggio sociale; Allegato 3 - Scheda lavaggio antisettico; Allegato 4 - Scheda lavaggio chirurgico; Allegato 5 - Scheda frizione con gel alcolico; 7. MATERIALI / DISPOSITIVI / ATTREZZATURE - lavandini con rubinetto attivato a pedale, a fotocellula o a leva; - dispensatori di sapone liquido e detergente antisettico; - dispensatori di soluzioni di gel alcolico - dispensatori di carta rotolo monouso; - TNT sterile; - spazzolini secchi e nettaunghie monouso sterili 8. MODALITA E FASI DI APPLICAZIONE La presente procedura è immediatamente operativa dopo la validazione e diffusione. 9. VERIFICA DI APPLICAZIONE: INDICATORI, TEMPISTICA DI VALUTAZIONE E REGISTRAZIONE L adesione alla procedura viene valutata con metodo indiretto attraverso il monitoraggio del consumo dei prodotti utilizzati, quali soluzione saponosa antisettica e soluzioni di gel a base alcolica. I relativi dati sono forniti a mezzo di report periodici redatti dalla Farmacia e analizzati con report al CIO a cadenza semestrale. Indicatore di adesione Criterio: frequenza di adesione degli operatori all igiene delle mani. Indicatore: Quantità di antisettico detergente e gel/soluzione idroalcolica utilizzati per gg/paziente. Standard: trend dei consumi stabile o in aumento. Modalità di rilevazione: report dei consumi 10. RINTRACCIABILITA E CUSTODIA La presente procedura annunciata a mezzo di nota della Direzione Sanitaria a tutti i Direttori e coordinatori, è archiviata nel capitolo 10.5 dell albero delle procedure ospedaliere con link alla pagina dedicata alla CIO del sito istituzionale dell ACO San Filippo Neri. 11. RIFERIMENTI LEGISLATIVI E BIBLIOGRAFICI - National Institute for Health and Clinical Excellence. Surgical site infection. Prevention and treatment of surgical site infection, Disponibile online al sito: - Epic 2: National Evidence-Based Guidelines for Preventing Healthcare- Associated Infections in NHS Hospitals in England. EPIC, CRITERI E TEMPISTICA DELLE REVISIONI La procedura verrà aggiornata ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità e o al variare dei dispositivi medici previsti in letteratura. Pr.Osp. n. 01/2003 da arch. nel cap 10.5 Rev. 1
9 Data 20/12/2013 Allegato 1 CLASSIFICAZIONE DELLE RACCOMANDAZIONI DI CONSENSO PER LE EVIDENZE Categoria IA Categoria IB Categoria IC Categoria II Fortemente raccomandate per l implementazione e fortemente supportate da studi sperimentali, clinici o epidemiologici ben disegnati Fortemente raccomandate per l implementazione e supportate da alcuni studi sperimentali, clinici o epidemiologici, e da un forte razionale teorico Richiesta per l implementazione da standard, regolamenti o leggi Suggerita per l implementazione supportate da studi clinici o epidemiologici suggestivi o da un razionale teorico o dal consenso di un panel di esperti INDICAZIONI PER IL LAVAGGIO E L ANTISEPSI DELLE MANI Lavare le mani con sapone liquido neutro e acqua quando visibilmente sporche o A visibilmente imbrattate con sangue o altri liquidi biologici o se è probabile o accertata l esposizione a microrganismi sporigeni come ad esempio il Clostridium difficile B Dopo l uso dei servizi igienici (II) Utilizzare preferibilmente una frizione a base alcolica per l antisepsi di routine delle (IA) C mani in tutte le situazioni cliniche descritte nel punto D, se non visibilmente sporche. In alternativa, lavare le mani con acqua e sapone Eseguire l igiene delle mani: D Prima e dopo contatto diretto con il paziente Dopo rimozione guanti Prima di manipolare dispositivi invasivi (indipendentemente dall uso dei guanti) Dopo contatto con fluidi, secrezioni corporee, mucose, ferite, etc. Nel passaggio da un sito corporeo contaminato ad uno pulito sullo stesso paziente Dopo contatto con materiali e DM posti nella immediata vicinanza del paziente (IA) E Lavare le mani con sapone liquido o antisettico e acqua o frizionare le mani con una preparazione a base alcolica prima di manipolare farmaci o preparare il cibo F Evitare l uso contemporaneo di frizioni a base alcolica e sapone antisettico (II) TECNICA DI ESECUZIONE DELL IGIENE DELLE MANI Nel frizionamento con Gel alcolico applicare la quantità di prodotto sul palmo A necessario a coprire tutte le superfici; frizionarle fino a sentirle asciutte Nel lavaggio con acqua e sapone/antisettico, bagnarle e applicare la quantità di prodotto necessario a coprire tutte le superfici eseguendo una frizione rotazionale rigorosa su B ambedue i palmi e tra le dita per coprire tutte le superfici. Sciacquare poi accuratamente con acqua ed asciugarle con un asciugamano monouso, usandolo poi per chiudere il rubinetto se manuale. Adottare metodi che non provochino la ricontaminazione. Utilizzare solo materiale C monouso per asciugarle. Evitare di usare acqua bollente, poiché l esposizione ripetuta, può aumentare il rischio di dermatite. D Si raccomanda esclusivamente l utilizzo di sapone liquido. (II) RACCOMANDAZIONI PER LA PREPARAZIONE CHIRURGICA DELLE MANI A Rimuovere eventuali residui sotto le unghie utilizzando il nettaunghie. (II)) B L antisepsi chirurgica va eseguita con sapone antisettico ad attività prolungata. Il lavaggio va eseguito strofinando mani e avambracci per la durata di tempo C raccomandata dal produttore. Non sono necessari periodi di tempo più lunghi. da arc.nel cap 10.5 Allegato 1 Rev. 1
10 Data 20/12/2013 Allegato 1 CLASSIFICAZIONE DELLE RACCOMANDAZIONI DI CONSENSO PER LE EVIDENZE SELEZIONE E GESTIONE DEI PRODOTTI PER L IGIENE DELLE MANI A Utilizzare prodotti efficaci e con scarso potere irritante. Per favorire l implementazione degli operatori all igiene delle mani chiedere la loro B opinione sulla sensazione tattile, olfattiva e sulla tollerabilità cutanea dei prodotti usati Quando si selezionano prodotti per l igiene delle mani: - individuare le interazioni note tra i prodotti per l igiene, per la cura della cute e i tipi di (II) C guanti in uso; - assicurarsi che gli erogatori siano facilmente accessibili in tutti i punti di assistenza; - assicurarsi che gli erogatori/dispenser siano idoneamente funzionanti; (II) D Non aggiungere sapone ad un erogatore pieno solo parzialmente. (IA) CURA DELLA CUTE Informare gli operatori sulle pratiche per la cura delle mani utili per ridurre il rischio di A dermatite irritativa da contatto. B Fornire prodotti alternativi agli operatori con allergie. Fornire lozioni e creme per le mani con dermatiti da contatto associate all igiene delle C mani UTILIZZO DEI GUANTI A L utilizzo dei guanti non è sostitutivo all igiene delle mani. Indossare i guanti in previsione di contatto con sangue o altri liquidi biologici, mucose, B cute non intatta e qualsiasi altro materiale potenzialmente infetto C Utilizzare guanti puliti per ogni paziente Cambiare guanti passando da un sito corporeo contaminato ad uno pulito sullo stesso D paziente o ambiente a diverso gradiente igienico E Evitare di riutilizzare i guanti ALTRI ASPETTI DELL IGIENE DELLE MANI A Non portare unghie/estensioni artificiali quando si ha un contatto diretto con i pazienti; B Tenere le unghie naturali e corte (meno di 5 mm); C Rimuovere anelli, orologi e braccialetti prima di iniziare il lavaggio delle mani (II) (IA) (IC) (II) (IA) (II) (II) da arc.nel cap 10.5 Allegato 1 Rev. 1
11 Data 20/12/2013 Allegato 2 LAVAGGIO SOCIALE OBIETTIVO Rimuovere lo sporco e ridurre la flora batterica transitoria e in parte quella residente presente sulla sulle cute CON COSA Lavandino Sapone liquido neutro Carta monouso QUANDO nei seguenti casi indipendentemente dall uso di guanti Inizio e fine turno Prima dell esecuzione di attività assistenziali a basso rischio infettivo (visita, rilevazione parametri vitali, etc.) Prima e dopo ogni contatto con il paziente Dopo contatto con liquidi organici o escreti Prima e dopo il rifacimento letti Prima della preparazione dei farmaci Prima della manipolazione di alimenti Dopo aver portato le mani al naso alla bocca Dopo l uso dei servizi igienici Mani visibilmente sporche Dopo interventi di pulizia ambientale Prima e dopo l uso dei guanti COME ESEGUIRE UN CORRETTO LAVAGGIO Regolare la temperatura dell acqua in modo che risulti tiepida e bagnarsi le mani Distribuire sul palmo della mano una dose di detergente erogata dal dosatore e comunque non meno di 4ml, frizionando per secondi praticando i seguenti movimenti: Sfregare palmo contro palmo Palmo contro dorso di ciascuna mano intrecciando le dita La punta delle dita di ciascuna mano con la mano opposta Il pollice con la mano opposta Il polso con la mano opposta Sciacquare accuratamente con acqua corrente tiepida e asciugare con carta monouso procedendo dalla punta delle dita verso l avambraccio Se il lavello è sprovvisto di rubinetto a gomito o a pedale, chiuderlo con l ultima salvietta utilizzata da arc. nel cap 10.5 Allegato 2 Rev. 1
12 Pr.Osp.01/2013 Data 20/12/2013 Allegato 3 LAVAGGIO ANTISETTICO OBIETTIVO Rimuovere lo sporco, eliminare o ridurre la flora batterica transitoria e residente presente sulla cute, inibendo la rapida ricrescita dei microrganismi CON COSA Lavandino Soluzioni detergenti antisettiche come da Prontuario degli Antisettici e Disinfettanti aziendale Carta monouso QUANDO nei seguenti casi indipendentemente dall uso di guanti sterili Prima e dopo le procedure invasive Prima e dopo l esecuzione di medicazioni di ferite, di procedure che comportano l adozione di tecniche asettiche (CVC, CV, etc.) punture esplorative e prelievi colturali Prima e dopo il contatto con pazienti immonodepressi o portatori di infezioni/colonizzazioni Prima e dopo aver svolto qualsiasi attività all interno di Unità Operative ad alto rischio (Terapie Intensive e Sale Operatorie) Dopo contaminazione con materiale biologico In caso di rottura di guanti Sempre in caso di sospetta/accertata esposizione a patogeni sporigeni, in particolar modo in presenza di Clostridium Difficile COME ESEGUIRE UN CORRETTO LAVAGGIO Regolare la temperatura dell acqua in modo che risulti tiepida e bagnarsi le mani Distribuire sul palmo della mano una dose di detergente erogata dal dosatore e comunque non meno di 4ml, frizionando per secondi praticando i seguenti movimenti: Sfregare palmo contro palmo Palmo contro dorso di ciascuna mano intrecciando le dita La punta delle dita di ciascuna mano con la mano opposta Il pollice con la mano opposta Il polso con la mano opposta Sciacquare accuratamente con acqua corrente tiepida e asciugare con carta monouso procedendo dalla punta delle dita verso l avambraccio Se il lavello è sprovvisto di rubinetto a gomito o a pedale, chiuderlo con l ultima salvietta utilizzata da arc. cap Allegato 3 Rev. 1
13 Pr.Osp.01/2013 Data 20/12/2013 Allegato 4 LAVAGGIO CHIRURGICO OBIETTIVO Rimuovere lo sporco, eliminare la flora batterica transitoria, ridurre e inibire la rapida ricrescita della flora residente presente sulla cute CON COSA Lavandino spazzolini secchi e nettaunghie monouso sterili Antisettico detergente come da Prontuario Antisettici e Disinfettanti aziendale Teli sterili QUANDO Prima di ogni contatto con il campo operatorio sterile predisposto per intervento chirurgico o procedura assistenziale ad alta invasività Tra un intervento e l altro In caso di rottura dei guanti COME ESEGUIRE UN CORRETTO LAVAGGIO Evitare di allontanarsi dall area lavaggio durante la procedura ed accedere direttamente in sala operatoria per la vestizione Regolare la temperatura dell acqua in modo che risulti tiepida e bagnarsi le mani e avambracci fino a due dita al di sopra della piega del gomito Effettuare la pulizia del letto sottoungueale con il nettaunghie e spazzolino sterile monouso imbibito di antisettico e risciacquare Versare sulle mani la dose di antisettico indicato dal produttore azionando con il gomito la leva dell erogatore, se manuale, e comunque non meno di 4ml Frizionare con l antisettico la superficie di ciascun dito, tra le dita, il dorso e il palmo della mano per 2 minuti Frizionare il lato interno ed esterno del braccio dal polso al gomito per 1 minuto mantenendo sempre sollevate le mani rispetto ai gomiti per impedirne la ricontaminazione Ripetere la procedura sull altra mano e sull altro braccio tenendo sempre sollevate le mani rispetto ai gomiti Se la mano tocca qualcosa durante la procedura, prolungare il lavaggio per 1 minuto dedicandosi all area contaminata Sciacquare mani e braccia passando sotto l acqua in una sola direzione, dalla punta della dita al gomito. Non muovere le braccia avanti e indietro attraverso il flusso dell acqua Entrare in sala operatoria sempre tenendo le mani sollevate rispetto ai gomiti e asciugare le mani e le braccia con telo sterile e tecnica asettica, partendo da ciascun dito, quindi la parte restante della mano e, per ultimo l avambraccio con movimento circolare senza mai tornare indietro Quando le mani sono asciutte indossare camice e guanti sterili da arc. cap Allegato 4 Rev. 1
14 Pr.Osp.01/2013 Data 20/12/2013 Allegato 5 FRIZIONE CON GEL ALCOLICO OBIETTIVO Rimuovere lo sporco e ridurre al minimo la flora batterica transitoria e residente esistente, inibire la rapida ricrescita dei microrganismi CON COSA Soluzione a base alcolica con emollienti come da Prontuario degli Antisettici e Disinfettanti aziendale QUANDO nei seguenti casi indipendentemente dall uso di guanti sterili o non Prima e dopo il contatto con il paziente Dopo il contatto con l ambiente circostante al paziente Prima del contatto con un dispositivo invasivo per l assistenza al paziente Dopo il contatto con liquidi biologici o escreti, mucose, cute non integra o medicazione di ferite Se si passa da un sito contaminato del corpo ad un altro sito durante l assistenza allo stesso paziente Prima e dopo il contatto con pazienti immonodepressi o portatori di infezione Dopo la rimozione dei guanti Prima della preparazione dei farmaci Prima di manipolare alimenti COME ESEGUIRE UNA CORRETTA FRIZIONE Dopo diverse frizioni con gel alcolico è opportuno praticare un lavaggio delle mani con acqua e sapone. Distribuire sul palmo della mano asciutta una quantità sufficiente a coprire l intera superficie di entrambe le mani, generalmente 2 corse dell erogatore o secondo indicazione del prodotto, frizionando per almeno 30 secondi, praticando i seguenti movimenti: Sfregare palmo contro palmo Spazi interdigitali Palmo contro dorso di ciascuna mano intrecciando le dita La punta delle dita di ciascuna mano con la mano opposta Il pollice di ciascuna mano circondandolo con la mano opposta Il polso circondandolo con la mano opposta Continuare con il frazionamento fino a che le mani sono completamente asciutte da arc. cap Allegato 5 Rev. 1
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