Isole che scompaiono: diritti e rifugiati climatici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Isole che scompaiono: diritti e rifugiati climatici"

Transcript

1 Isole che scompaiono: diritti e rifugiati climatici

2 Cambiamenti climatici e diritti Studio del rapporto tra mutamenti del clima e diritti soggettivi (il diritto alla vita, alla salute, ai mezzi di sussistenza, ecc..).

3 Il caso Kivalina Kivalina, piccola isola situata tra l Alaska e la calotta polare artica, è destinata ad essere sommersa dal mare tra dieci o quindici anni. Nel 1838 l isola disponeva di una superficie tre volte maggiore rispetto a quella attuale; essa cominciò ad essere abitata attorno ai primi anni del 1900, in quanto ritenuta un luogo estremamente rilevante per la pesca. Kivalina annovera 399 residenti, il 97% dei quali sono indigeni dell Alaska, costituendo una tradizionale popolazione Inupiat, termine che si riferisce alla gente e che è utilizzato dagli indigeni del nord Alaska per descrivere se stessi e la propria cultura E una tribù auto-governata, riconosciuta a livello federale conformemente a quanto prescritto dalla legge sulla riorganizzazione indiana del 1934 (Indian Reorganization Act).

4 Il problema A causa del riscaldamento globale che ha comportato lo scioglimento dei ghiacci, l isola non può più ricevere la protezione necessaria per essere difesa dalle mareggiate. La perdita di ghiaccio nel mare rende le coste di Kivalina più vulnerabili alle mareggiate, ai temporali e all erosione. Gli abitanti di Kivalina pertanto sono costretti a un prossimo trasferimento in altra area e a tal fine sono in lite con le autorità governative statunitensi per ottenere i finanziamenti necessari.

5 Azione giudiziaria Gli abitanti di Kivalina hanno promosso un azione giudiziaria chiedendo al giudice il risarcimento dei danni causati da complessi industriali (prevalentemente del settore petroliferoenergetico), in quanto attraverso le rispettive attività avrebbero contribuito a potenziare il riscaldamento globale che nel caso di Kivalina si configura come reale responsabile della lesione all identità, alla salute e al benessere degli abitanti dell isola.

6 I CONVENUTI ExxonMobil Corporation, BP P.L.C.; BP America Inc., BP Products North America, Inc., Chevron Corporation, Chevron USA, Inc, Conocophillips Company, Royal Dutch Shell Plc, Shell Oil Company, Peabody Energy Corporation, The AES Corporation, American Electric Power Company, Inc., American Electric Power Services Corporation, DTE Energy Company, Duke Energy Corporation, Dynegy Holdings, Inc, Edison International, Midamerican Energy Holdings Company, Mirant Corporation, NRG Energy, Pinnacle West Capital Corporation, Reliant Energy, Inc., The Southern Company, Xcel Energy, Inc.

7 Il negazionismo Le industrie convenute negano persino la validità di un importante studio scientifico (Arctic Climate Impact Assessment) reso pubblico nel novembre del Lo studio, commissionato dal Consiglio Artico, avvertiva che l Artico si sta riscaldando a un ritmo quasi doppio rispetto alle altre aree del pianeta e che gli impatti del cambiamento climatico, peraltro già osservabili, ridurranno drasticamente l habitat marino per gli orsi polari, le foche e alcuni uccelli marini, conducendo alcune specie verso l inevitabile estinzione. L industria ExxonMobil, una delle convenute, sottovaluterebbe ad esempio lo studio in questione al punto da negare l esistenza degli stessi cambiamenti climatici. Un rapporto del 2007 di un gruppo di scienziati che rappresentano la Union of Concerned Scientists dimostrava inoltre come ExxonMobil si fosse servita di disinformazione allo scopo di rifiutare la scienza esistente in materia di mutamenti climatici. In particolare, il rapporto evidenziava che ExxonMobil avrebbe creato incertezza, avanzando dubbi anche di fronte alla prova scientifica più certa sul riscaldamento globale e adottando una particolare strategia comunicativa, attuata grazie alla complicità di alcune organizzazioni, avente lo scopo di confondere il pubblico e i mezzi di comunicazione di massa rispetto alla scientificità del riscaldamento globale e alle sue gravi conseguenze.

8 Le prima domanda attorea Nella prima domanda gli abitanti di Kivalina, servendosi dello strumento giuridico della public nuisance (turbativa dei diritti pubblici), chiariscono che le emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra determinate dall attività dei convenuti, contribuendo intenzionalmente o negligentemente al surriscaldamento globale, costituirebbero un interferenza sostanziale e irragionevole rispetto ai diritti pubblici, compreso il diritto allo sfruttamento della proprietà pubblica in Kivalina.

9 La seconda domanda Gli abitanti di Kivalina puntualizzano che in alternativa alla prima richiesta, qualora il diritto consuetudinario federale non si dovesse ritenere applicabile, i convenuti parrebbero potersi ritenere responsabili per private nuisance (turbativa dei diritti di uso e di godimento) e public nuisance. In questo motivo di azione si ribadisce sostanzialmente quanto detto nel primo, viene evidenziato che i convenuti pongono in essere azioni ed omissioni che interferiscono con l uso e il godimento delle proprietà degli attori, determinando una lesione pubblica.

10 La terza domanda Nella terza domanda gli attori ipotizzano una civil conspiracy da parte di alcuni convenuti, quali: ExxonMobil, AEP, BP America Inc., Chevron Corporation, Conoco Phillips Company, Duke Energy, Peabody, Southern. La civil conspiracy è una categoria giuridica che impone la responsabilità a coloro che, nonostante non abbiano personalmente compiuto un illecito civile, condividono con l autore diretto dell illecito un piano o un progetto comune; più precisamente, la civil conspiracy inerisce a due o più persone che, attraverso le loro azioni concertate, si riuniscono al fine di realizzare (a) un obiettivo legittimo attraverso mezzi illeciti oppure (b) uno scopo illegittimo mediante mezzi leciti. Secondo gli abitanti di Kivalina la presunta conspiracy avrebbe avuto l obbiettivo di sviare il pubblico rispetto alla conoscenza scientifica inerente al surriscaldamento globale.

11 La quarta domanda La quarta domanda, infine, è intitolata concert of action, categoria che inerisce ad una teoria sugli illeciti (torts) in considerazione della quale si impone la responsabilità a tutti i convenuti che abbiano commesso atti illeciti, avendo così contribuito al pregiudizio del ricorrente, sebbene soltanto uno abbia effettivamente causato il danno. In quest ultima domanda gli attori rilevano che i convenuti sostengano la partecipazione di terzi nella creazione, contributo e mantenimento della public nuisance, favorendo in tal modo il surriscaldamento globale. Concludendo, gli attori chiedono che il giudice ritenga i convenuti responsabili in solido per aver concorso alla determinazione di una public nuisance, imputabili per civil conspiracy e/o per concert of action, ordinando loro di risarcire i danni subiti dagli attori sulla base della responsabilità solidale accertata. Domandano altresì che l ammontare oggetto di risarcimento tenga conto delle spese e dei danni futuri connessi alla turbativa del surriscaldamento globale (nuisance of global warming).

12 La decisione In data 30 settembre 2009 il giudice Saundra Brown Armstrong, della Corte distrettuale di California, respingeva le istanze presentate dalla comunità di Kivalina, affermando che queste sarebbero caratterizzate da una qualche natura politica e rilevando altresì la mancanza di legittimazione ad agire da parte degli attori, poiché questi non avrebbero dimostrato sufficientemente il nesso di causalità esistente tra le emissioni rilasciate dai convenuti e i danni subiti. A novembre del 2009 la comunità di Kivalina presentava la domanda di appello diretta a chiedere alla Corte di respingere il diniego formulato dal giudice di prima istanza, domandando un risarcimento pari a 400 milioni di dollari, per aver sensibilmente contribuito al surriscaldamento globale attraverso le rispettive emissioni di anidride carbonica. Il 21 settembre del 2012 la Corte di appello degli Stati Uniti (nona circoscrizione) ha rigettato la domanda d appello presentata dagli abitanti di Kivalina, ritenendo che la norma federale di cui al Clean Air Act, promossa dall agenzia di protezione ambientale statunitense, supplisse in qualche modo le domande processuali. La Corte inoltre ha ritenuto che le questioni politiche trattate nella controversia fossero argomentazioni più consone ad essere considerate entro le sfere del potere esecutivo e del potere legislativo, ma non già nell alea del potere giudiziario. Nell ottobre 2012 Kivalina chiese alla Corte di Appello di riascoltare il caso en banc, ma la Corte emise il suo diniego. Gli attori proposero un appello alla Suprema Corte a febbraio 2013, ma la Corte si è rifiutata di ascoltare l appello.

13 Il caso degli Inuit La Conferenza Circumpolare degli Inuit, fondata nel 1977, è un organizzazione internazionale non governativa che rappresenta circa centocinquantamila Inuit dell Alaska, del Canada, della Groenlandia e della Russia. E dotata di organizzazioni interne ai vari Paesi che ne fanno parte e di un ufficio, quello del chair, che nel caso della Conferenza Circumpolare degli Inuit è ricoperto da Sheila Watt Cloutier (2007). Gli Inuit a cui la petizione si riferisce sono quelli delle regioni dell Artico, degli Stati Uniti e del Canada.

14 La petizione e i diritti violati Nel 2005, sotto la guida di Sheila Watt Cloutier, gli Inuit citavano gli Stati Uniti dinnanzi alla Commissione Interamericana per i diritti umani a causa delle emissioni di gas serra rilasciate dagli stessi Stati, che avrebbero contribuito a determinare il surriscaldamento globale, violando in tal modo i loro diritti. Nella petizione gli Inuit lamentavano la violazione di diversi diritti, tra i quali il diritto alla vita, il diritto alla salute e il diritto alla libertà, il diritto alla cultura, alla proprietà, all integrità fisica, alla sicurezza, ai mezzi di sussistenza, alla residenza e all inviolabilità della propria abitazione.

15 Diritto alla salute e Inuit Il diritto alla salute degli Inuit è strettamente correlato al diritto alla sopravvivenza individuale e collettiva nonché al diritto all integrità culturale. Se la caccia diviene impraticabile, ad esempio, si scelgono stili di vita alimentari che nel lungo periodo conducono a obesità, diabete ed altre malattie. La petizione menziona altresì la confusione e l alienazione della popolazione dell Artico. Nella petizione si legge anche che i mutamenti climatici trasformano il paesaggio naturale, contribuendo al deterioramento della salute of major sources of traditional subsistence protein. Il paesaggio trasformato dai mutamenti climatici determina la diffusione di nuove specie di animali come le zanzare o i topi, il che comporta un aumento del rischio di nuove infezioni e malattie per gli Inuit. Ad un aumento del diabete sono conseguiti inevitabilmente anche disturbi mentali, tra cui ansia e stress psicologico. La petizione menziona altresì il cancro, le malattie cardiovascolari, allergie e diverse patologie alla pelle.

16 Ostacoli procedurali Sebbene la Commissione Interamericana per i diritti umani facesse valere diversi ostacoli procedurali rispetto alla petizione degli Inuit (come ad esempio che gli Stati Uniti non fossero parte alla Convenzione americana sui diritti umani), uno studio dettagliato sul cambiamento climatico nell Artico denunciava che la regione artica nel suo insieme avesse subito il più grave riscaldamento verificatosi negli ultimi decenni, con temperature annuali mediamente più elevate di due o tre gradi Celsius rispetto a quelle degli anni 50. Questo cambiamento colpisce il ghiaccio della regione, in quanto il ghiaccio marino artico di tarda estate si è assottigliato del 40% in alcune parti e si è ritirato nell area di circa l 8% negli ultimi trent anni. Gli Inuit ritenevano che se gli Stati Uniti non fossero stati giudicati responsabili per le proprie emissioni nei limiti del diritto internazionale dei diritti umani, allora nessun altro Paese sarebbe stato considerato perseguibile sotto il profilo giuridico.

17 La decisione Il 16 novembre 2006 la petizione veniva respinta dalla Commissione senza pregiudizio, a causa dell impossibilità per la stessa di determinare se i diritti umani in questione fossero stati violati. La Commissione tuttavia riteneva che il rifiuto del governo statunitense di limitare le emissioni nazionali di gas a effetto serra costituisse comunque una minaccia per i diritti umani degli Inuit. Nel marzo 2007 la Commissione, pur allontanandosi dalla logica della petizione, teneva un udienza allo scopo di indirizzare la relazione esistente tra il mutamento climatico e i diritti umani, ma la stessa Commissione non ha assunto ulteriori determinazioni.

18 Fonti giuridiche e Rifugiati Alla luce della Convenzione delle Nazioni Unite sullo status dei rifugiati (firmata a Ginevra il 28 luglio 1951) il rifugiato è colui il quale, temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori dal Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure per rifugiato può intendersi colui che, non avendo una cittadinanza e trovandosi fuori dal Paese in cui aveva residenza abituale, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra. L espressione sfollato interno (Internally Displaced Person), invece, si riferisce a chi per motivi analoghi è stato costretto alla fuga, permanendo tuttavia all interno del territorio del proprio Paese. Il Manuale sulle procedure e i criteri per determinare la condizione di rifugiato, che è indubbiamente l interpretazione più autorevole della Convenzione per i rifugiati del 1951 e quindi del Protocollo alla Convenzione per i rifugiati del 1967, afferma che non esiste una definizione universalmente accettata di persecuzione e vari tentativi di formulare tale definizione sono stati affrontati con scarso successo. Qualsiasi possibile interpretazione delle fonti internazionali in materia non prende in considerazione la categoria delle migrazioni determinate da ragioni ambientali. Eccezione: Il Primo Protocollo alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949, adottato nel giugno del 1977 a Ginevra ed entrato in vigore il 7 dicembre 1978, relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali, considera la protezione ambientale solo nel contesto delle situazioni di guerra (Art. 55 del Protocollo).

19 Rifugiati ambientali Tra i richiedenti asilo che non rientrano nella definizione della Convenzione di Ginevra vi sono anche i rifugiati ambientali, che fuggono dalle catastrofi ambientali a cui l Alto Commissariato offre assistenza primaria per ragioni umanitarie.

20 Definizioni di «Rifugiati ambientali» Lo studioso Norman Myers definisce i rifugiati ambientali come persone che non possono più garantirsi mezzi sicuri di sostentamento nelle loro terre di origine a causa di fattori ambientali di portata inconsueta, in particolare siccità, desertificazione, erosione del suolo, deforestazione, scarsità idrica e cambiamento climatico, come anche disastri naturali quali cicloni, tempeste e alluvioni. Anche l Organizzazione internazionale per la migrazione definisce i rifugiati ambientali come persone o gruppi di persone che, a causa di improvvisi o graduali cambiamenti ambientali idonei a influenzare negativamente le loro condizioni di vita, sono obbligati ad abbandonare le proprie case o scelgono di farlo, temporaneamente o permanentemente, muovendosi all interno del proprio Paese oppure oltrepassando i confini nazionali. Secondo l Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ancora, i rifugiati ambientali sono persone costrette a emigrare per ragioni ambientali, degradazione o scomparsa delle terre dove abitano o per disastri naturali. L Istituto internazionale per l ambiente e lo sviluppo, invece, compara i rifugiati ambientali ai migranti stagionali.

21 «Rifugiati climatici» Conferenza di Nansen sul cambiamento climatico e sul trasferimento delle popolazioni (Norvegia, giugno 2011): si individuano dieci Principi su cambiamento climatico e sfollati transfrontalieri. E ribadito il ruolo: - 1. della società civile, - 2. di processi di integrazione regionale, - 3. della cooperazione internazionale. La Conferenza tenutasi a Ginevra in occasione dell annuale Dialogo Internazionale sulle Migrazioni (2011) promosso dall Organizzazione internazionale per la migrazione e dal titolo «Cambiamenti climatici, degrado ambientale e migrazioni» ha identificato tre aree entro le quali le istituzioni sono chiamate a rafforzare le proprie capacità di gestione con riferimento al rapporto tra cambiamenti climatici e migrazioni. Queste aree riguardano: - 1. la creazione di conoscenza sulla materia e il miglioramento della raccolta dei dati attraverso analisi che studino le relazioni tra i diversi fattori che contraddistinguono le migrazioni, - 2. il consolidamento del quadro giuridico, politico e istituzionale attraverso l armonizzazione e la flessibilità delle normative già esistenti nonché il miglioramento della cooperazione tra i diversi livelli (locale, nazionale e sovranazionale), - 3. lo sviluppo delle capacità tecniche e politiche (comprese quelle di gestione e prevenzione).

22 Stime - Myers stima circa duecento milioni di migranti del clima al 2050; - il Programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) valuta che soltanto in Africa il numero di rifugiati climatici dovrebbe attestarsi a cinquanta milioni entro il 2060; - Graeme Pearman, invece, prevede che ad un aumento di due gradi della temperatura ben cento milioni di persone saranno esposte entro il 2100 ad un serio rischio di inondazione delle coste; - Gli abitanti di Kivalina sono i prossimi «rifugiati climatici».

23 Reinsediamento La rilocazione (o reinsediamento pianificato) rappresenta una soluzione di ultima istanza che deve essere attuata su base volontaria (cioè le persone nelle comunità individuate devono essere libere di rifiutare la partecipazione ai programmi) sulla base di un attenta pianificazione. Serve un accurata valutazione della situazione socioeconomica, demografica e ambientale, le consultazioni con le comunità locali e le autorità nazionali, nonché proficui sistemi di assistenza.

24 Limiti del Reinsediamento Molti degli sfollati venutisi a determinare successivamente alle inondazioni verificatesi nella zona del fiume Zambesi dovevano tornare temporaneamente nelle loro case, coltivando i rispettivi campi, poiché era l unico modo per sostenersi. Si pensi che diversi migranti furono trasferiti in Mozambico e collocati in zone aride in cui gravava una condizione di seria siccità.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

Policy La sostenibilità

Policy La sostenibilità Policy La sostenibilità Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 27 aprile 2011. 1. Il modello di sostenibilità di eni 3 2. La relazione con gli Stakeholder 4 3. I Diritti Umani 5 4. La

Dettagli

Le parole per dirlo. Emigranti -Migranti. Immigrati. Rifugiato. Clandestino-irregolare. Aree di accoglienza. Flussi migratori

Le parole per dirlo. Emigranti -Migranti. Immigrati. Rifugiato. Clandestino-irregolare. Aree di accoglienza. Flussi migratori In viaggio Le parole per dirlo Emigranti -Migranti Immigrati Rifugiato Clandestino-irregolare Aree di accoglienza Flussi migratori Carta dei flussi migratori Condizioni di vita insostenibili Le cause economia

Dettagli

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università

Dettagli

Sociologia delle migrazioni I RIFUGIATI. A.a. 2003/2004. Gottardi Elisabetta, Medeghini Bibiana, Pollino Simona

Sociologia delle migrazioni I RIFUGIATI. A.a. 2003/2004. Gottardi Elisabetta, Medeghini Bibiana, Pollino Simona 1 Sociologia delle migrazioni I RIFUGIATI A.a. 2003/2004 Gottardi Elisabetta, Medeghini Bibiana, Pollino Simona 2 IRO e UNRRA 1943: nasce l UNRRA, Amministrazione delle Nazioni Unite per i soccorsi e la

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

DIRITTI UMANI E MIGRAZIONI

DIRITTI UMANI E MIGRAZIONI DIRITTI UMANI E MIGRAZIONI Il diritto internazionale in materia di movimento di popolazione e libertà di circolazione ci presenta un bel enigma. Sancisce e protegge il diritto di ogni individuo a lasciare

Dettagli

Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti

Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti Questionario Questo questionario fa parte della ricerca sul tema dei rifugiati, richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria a Bologna e provincia che Cospe (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi

Dettagli

Per un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro

Per un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro Per un Lavoro Dignitoso Organizzazione Internazionale del Lavoro Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.) Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che persegue la promozione della giustizia sociale

Dettagli

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale La biblioteca multiculturale Porta di accesso a una società di culture diverse in dialogo Tutti viviamo in una società sempre più eterogenea. Nel mondo vi

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

Le Organizzazioni internazionali come enti a soggettività parziale. Corso di Diritto internazionale (A.A. 2008/2009) Andrea Caligiuri

Le Organizzazioni internazionali come enti a soggettività parziale. Corso di Diritto internazionale (A.A. 2008/2009) Andrea Caligiuri Le Organizzazioni internazionali come enti a soggettività parziale Corso di Diritto internazionale (A.A. 2008/2009) Andrea Caligiuri 1. DEFINIZIONE Convenzioni di Vienna sul diritto dei trattati del 1969

Dettagli

ARTICOLO 100, DPR 917/1986

ARTICOLO 100, DPR 917/1986 ARTICOLO 100, DPR 917/1986 Titolo del provvedimento: Testo unico delle imposte sui redditi. art. 100 Titolo: Oneri di utilità sociale. Testo: in vigore dal 15/05/2005 modificato da: DL del 14/03/2005 n.

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE Avv. Sibilla Santoni Società sempre più complessa e problematica necessità degli assistenti sociali di conoscere i rischi giuridici a cui vanno incontro

Dettagli

L Accordo di Parigi. Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti

L Accordo di Parigi. Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti L Accordo di Parigi Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti L Accordo di Parigi 195 Paesi, Stati Parte della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Il diritto comunitario del lavoro. 27 gennaio 2004

Il diritto comunitario del lavoro. 27 gennaio 2004 Il diritto comunitario del lavoro 27 gennaio 2004 Di Seri 1 Nozione Con il termine diritto comunitario si fa riferimento al complesso normativo costituito dai trattati istitutivi delle tre Comunità Europee

Dettagli

-La crisi della diversità

-La crisi della diversità -La crisi della diversità La diversità culturale e la diversità biologica sono legati strettamente. Ovunque le comunità locali hanno sviluppato il proprio sapere, hanno trovato il modo di ricavare i mezzi

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA.

4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA. 4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA. Nei precedenti corsi abbiamo dato notizia di una specifica agevolazione

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

PICTURES ON HUMAN RIGHTS

PICTURES ON HUMAN RIGHTS Luciano Nadalini ISBN 978-88-97046-01-1 euro 9,90 (i.i.) 9 788897 046011 CAMERA CHIARA EDIZIONI 4 Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione

Dettagli

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto

Dettagli

Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196,

Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, relativo alla individuazione dei tipi di dati e delle operazioni eseguibili in tema di trattamento

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali.

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali. RISOLUZIONE N.164/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 28 dicembre 2004 Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici

Dettagli

Note riviste sull applicazione dell Articolo 1D della Convenzione del 1951 riguardante lo Status di Rifugiato per i Rifugiati Palestinesi 1

Note riviste sull applicazione dell Articolo 1D della Convenzione del 1951 riguardante lo Status di Rifugiato per i Rifugiati Palestinesi 1 Note riviste sull applicazione dell Articolo 1D della Convenzione del 1951 riguardante lo Status di Rifugiato per i Rifugiati Palestinesi 1 Articolo 1D della Convenzione del 1951 riguardante lo status

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

Newsletter. Notiziario settimanale 2-8 settembre 2002. Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi

Newsletter. Notiziario settimanale 2-8 settembre 2002. Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi Newsletter Notiziario settimanale Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi Sistemi informatici: Ocse, promuovere una cultura della sicurezza 1 Newsletter 2002 BANCHE E FINANZIARIE

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria Dott. Paolo Piani Ancona (26 marzo 2015) 1 Premessa Trattati Il diritto comunitario in tema di assistenza sanitaria (prevale sulle

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA NORMA DI COMPORTAMENTO N. 178 COMPUTO DEGLI AMMORTAMENTI

Dettagli

Irregolarità e diritti alla persona in Italia e in Europa Filippo Scuto Corso Elettivo La salute della popolazione immigrata

Irregolarità e diritti alla persona in Italia e in Europa Filippo Scuto Corso Elettivo La salute della popolazione immigrata Irregolarità e diritti alla persona in Italia e in Europa Filippo Scuto Corso Elettivo La salute della popolazione immigrata 18 giugno 2013 - Aula Magna Clinica del Lavoro Premessa La gestione e la regolamentazione

Dettagli

La Convenzione sui diritti dell infanzia

La Convenzione sui diritti dell infanzia NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre

Dettagli

ANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A

ANALISI. Questionario per il personale ASI. Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 1 di 13 Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione 14.01.2011 Prima emissione documento A Pagina: 2 di 13 QUESTIONARIO PER IL PERSONALE In seno all analisi SWOT, al fine di valutare

Dettagli

Mobbing e tutela delle condizioni di lavoro

Mobbing e tutela delle condizioni di lavoro Circolare n. 9/09 del 28.settembre.2009* Mobbing e tutela delle condizioni di lavoro Mobbing nei luoghi di lavoro Nozione. Con l espressione mobbing si intende la sequenza di atti o comportamenti posti

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1380 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori DE POLI, BUTTIGLIONE, CICCANTI e TREMATERRA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA L 8 MARZO 2007 Istituzione del Garante nazionale

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DE POLI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DE POLI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 349 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato DE POLI Istituzione del Garante nazionale dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Presentata

Dettagli

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -

Dettagli

Cristiana Viti. CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente

Cristiana Viti. CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente Cristiana Viti CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente ENERGIA ED AMBIENTE PROBLEMA ENERGETICO è STRETTAMENTE CORRELATO ALLA TUTELA DELL AMBIENTE perché per produrre energia consumiamo

Dettagli

Deliberazione 15 giugno 2000

Deliberazione 15 giugno 2000 Deliberazione 15 giugno 2000 Adozione del regolamento di cui all articolo 3 della deliberazione dell Autorità per l'energia elettrica e il gas 18 febbraio 1999, n. 13/99, e integrazione della medesima

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

PROPOSTA DI DELIBERA

PROPOSTA DI DELIBERA COMUNE DI COMO PROPOSTA DI DELIBERA Oggetto: ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA Il consiglio comunale di Como Premesso che: - Con l espressione testamento biologico (o anche

Dettagli

L assicurazione del rischio da prodotto difettoso.

L assicurazione del rischio da prodotto difettoso. L assicurazione del rischio da prodotto difettoso. Dott.ssa Raffaella Tassinari Treviso, 13/04/2012 D o Perché la polizza RC Prodotti? Mutate tecnologie di produzione; Molteplicità di partecipanti al processo

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PARTE I - Disposizioni generali... 2 ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Circolazione dei dati all'interno dell'università...

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA (resa ai sensi dell art. 47 del DPR 28.12.2000, n. 445)

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA (resa ai sensi dell art. 47 del DPR 28.12.2000, n. 445) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA (resa ai sensi dell art. 47 del DPR 28.12.2000, n. 445) All Agenzia delle Entrate Direzione regionale del.. Oggetto: Dichiarazione sostitutiva. Art. 2,

Dettagli

POLO DIDATTICO SAN CAMILLO FORLANINI

POLO DIDATTICO SAN CAMILLO FORLANINI POLO DIDATTICO SAN CAMILLO FORLANINI Master I livello GESIRAD 2 Modulo Gestione dei Sistemi Informativi RIS PACS ECONOMIA E MANAGEMENT SANITARIO Docente Dott.ssa M Rosella LONGO a.a.2011-2012 mariarosella.longo@gmail.com

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri

Dettagli

Traduzione a cura di Sara DʼAttoma ****

Traduzione a cura di Sara DʼAttoma **** Traduzione a cura di Sara DʼAttoma Decreto del Presidente della Repubblica Popolare Cinese N. 36 Si dichiara che la Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla legge applicabile ai rapporti privatistici

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 88/E. Con istanza d interpello formulata ai sensi dell articolo 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, è stato posto il seguente:

RISOLUZIONE N. 88/E. Con istanza d interpello formulata ai sensi dell articolo 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, è stato posto il seguente: RISOLUZIONE N. 88/E ma, Roma, 25 agosto 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello - Art. 11 Legge 27 luglio 2000, n. 212 Gestore Servizi Energetici - GSE articolo 2 della legge 24 dicembre

Dettagli

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012 CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

Prof. Luigi Daniele e dott. Roberto Cisotta

Prof. Luigi Daniele e dott. Roberto Cisotta Prof. Luigi Daniele e dott. Roberto Cisotta Il caso Dano: il quadro giuridico (I) Assistenza sociale: bisogno come criterio essenziale di applicazione e per l erogazione delle relative prestazioni non

Dettagli

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni CONVEGNO CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni Pordenone, 14 settembre 2013 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» Cosa fa il WFP Chi sono i beneficiari interviene nelle emergenze umanitarie le vittime di guerre e di disastri naturali promuove lo sviluppo

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

RISOLUZIONE N. 90 /E

RISOLUZIONE N. 90 /E RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,

Dettagli

SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER I TRIBUTI COMUNALI: CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLE SANZIONI E LA DETERMINAZIONE DELLA LORO ENTITA

SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER I TRIBUTI COMUNALI: CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLE SANZIONI E LA DETERMINAZIONE DELLA LORO ENTITA COMUNE DI BAVENO DELIBERAZIONE DEL C.C. N 26 DEL 19.05.1998 IN VIGORE DAL 01.04.1998 AMMINISTRATIVE PECUNIARIE PER I TRIBUTI COMUNALI: CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLE E LA DETERMINAZIONE DELLA LORO

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi Introduzione L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi sull impatto che esse avranno, o stanno già avendo, sul processo democratico.

Dettagli

Il caso Segi: verso l interpretazione estensiva delle competenze della Corte di giustizia nel terzo pilastro dell Unione europea

Il caso Segi: verso l interpretazione estensiva delle competenze della Corte di giustizia nel terzo pilastro dell Unione europea Il caso Segi: verso l interpretazione estensiva delle competenze della Corte di giustizia nel terzo pilastro dell Unione europea di Valentina Bazzocchi Dopo la celebre sentenza Pupino 1, la Corte di giustizia

Dettagli

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà La Dignità L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà Essa pone la persona al centro delle sue azioni istituendo la cittadinanza dell Unione e

Dettagli

Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi

Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi Nuova indagine CINEAS Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi Il 73% degli intervistati ha vissuto una o più volte catastrofi

Dettagli

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per

Dettagli

LA RESPONSABILITA SOCIALE DELLE IMPRESE

LA RESPONSABILITA SOCIALE DELLE IMPRESE LA RESPONSABILITA SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto di responsabilità socialedelle imprese vienedefinito come: L integrazione su basevolontaria, da parte delle imprese, dellepreoccupazioni sociali ed ecologichenelleloro

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>. Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

COMUNE DI VILLACHIARA. Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL PART TIME, DELLE INCOMPATIBILITA E DEI SERVIZI ISPETTIVI

COMUNE DI VILLACHIARA. Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL PART TIME, DELLE INCOMPATIBILITA E DEI SERVIZI ISPETTIVI COMUNE DI VILLACHIARA Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL PART TIME, DELLE INCOMPATIBILITA E DEI SERVIZI ISPETTIVI (Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 174 del 22/10/1997,

Dettagli

Medicina sociale. Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata

Medicina sociale. Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata Medicina sociale Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata Definizione in cui prevale l aspetto sociologico, igienistico o politico La medicina sociale sarebbe

Dettagli

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:

Dettagli

CIRCOLARE N. 56/E. OGGETTO: Chiarimenti in merito ai soggetti destinatari della quota del cinque per mille dell Irpef

CIRCOLARE N. 56/E. OGGETTO: Chiarimenti in merito ai soggetti destinatari della quota del cinque per mille dell Irpef CIRCOLARE N. 56/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma, 10 dicembre 2010 OGGETTO: Chiarimenti in merito ai soggetti destinatari della quota del cinque per mille dell Irpef 2 INDICE PREMESSA

Dettagli

CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1

CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1 Convenzione 94 CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

DECISIONE N.1105 CALENDARIO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA VENTESIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL OSCE. I. Calendario

DECISIONE N.1105 CALENDARIO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA VENTESIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL OSCE. I. Calendario PC.DEC/1105 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIAN Original: ENGLISH 974 a Seduta plenaria Giornale PC N.974, punto 3 dell ordine del giorno DECISIONE

Dettagli

LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA

LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA Bergamo, 13 Novembre 2015 Gian Paolo Valcavi 2 I punti centrali delle novità introdotte Art. 3, 2 comma sul punto dal D.lgs. 23/2015 «Esclusivamente

Dettagli

Circolare n. 41/E. Roma, 21 luglio 2003

Circolare n. 41/E. Roma, 21 luglio 2003 Circolare n. 41/E Roma, 21 luglio 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Convenzioni internazionali in materia di doppia imposizione- Tassazione delle pensioni pagate ai sensi della legislazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli