A S S O C I A Z I O N E D E M O C R A Z I A D A L B A S S O

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1 M O D E N A F E B B R A I O 2012 D I S P E N S A N 21 A S S O C I A Z I O N E D E M O C R A Z I A D A L B A S S O che le cose siano cosi, non vuol dire che debbano andare così. Solo che quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare. Ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi più che fare. Giovanni Falcone Tagliare tutto quello che danneggia la società civile. 27 febbraio 2012 L Associazione incontro con l Assessore Arletti per la presentazione del progetto.

2 Pagina 2 Progetto recupero oli alimentari per la produzione del biocarburante L Olio vegetale usato di frittura: una minaccia per l ambiente In Italia vengono, ogni anno, immessi al consumo ( direttamente come olio alimentare o perché presente in altri alimenti) di chili ( ton) di olio vegetale per un consumo medio pro capite di circa 25 Kg. annui (fonte Ministero della Sanità). Di questa quantità si stima un residuo non utilizzato pari a circa il 20%. Ci troviamo quindi di fronte ad oltre 280 milioni di chili (280 mila ton.) di olio vegetale usato, circa 5 Kg. a testa, che ogni anno restituiamo all ambiente, in gran parte sotto forma di residuo di fritture e quindi ricco di sostanze inquinanti. L olio che penetra nel sottosuolo si deposita con un film sottilissimo attorno alle particelle di terra e forma così uno strato di sbarramento tra le particelle stesse, l acqua e le radici capillari delle piante, impedendo l assunzione delle sostanze nutritive. Se l olio raggiunge lo specchio della falda freatica forma sopra lo stesso uno strato con spessore 3-5 cm. che si sposta con la falda verso valle; in tal modo può raggiungere pozzi di acqua potabile anche molto lontani, rendendoli inutilizzabili; infatti un litro d olio mescolato a un milione di litri d acqua basta per alterare il gusto in limiti incompatibili con la potabilità. L olio che invece raggiunge qualsiasi specchio d acqua superficiale può andare a formare una sottile pellicola impermeabile che impedisce l ossigenazione e compromette l esistenza della flora e della fauna. E impressionante pensare che un solo chilo di olio usato è sufficiente per coprire con questa pellicola una superficie di 1000 metri quadrati. Lo smaltimento di questa enorme quantità di residuo oleoso provoca inconvenienti anche laddove esistono impianti fognari adeguati, perché può pregiudicare il corretto funzionamento dei depuratori ( influenzano negativamente i trattamenti biologici) e comunque lo rendono diseconomico, infatti nella fase preliminare del trattamento si rende necessario la realizzazione di appositi disoleatori, basati sul principio della flottazione per separare sotto forma di materiale galleggiante gli oli e i grassi presenti nei liquami. Solo un corretto e controllato smaltimento dell olio vegetale usato può quindi garantire la salvaguardia dell ambiente.

3 M O D E N A F E B B R A I O D I S P E N S A N 2 1 Pagina 3 Una fonte di risparmio energetico Come molti altri residui anche l olio vegetale usato può rappresentare, se raccolto in modo differenziato dagli altri rifiuti, oltre che vantaggi di carattere ambientale anche una fonte di risparmio energetico perché è possibile dopo corretti processi di rigenerazione, un suo riutilizzo industriale. Il Bio-diesel Il Bio-diesel, il più conosciuto tra i combustibili alternativi al gasolio, è estratto da semi vegetali e per la sua natura non è inquinante. Esso viene usato sia per autotrazione che per riscaldamento; tale combustibile per la sua natura vegetale contribuisce infatti a ridurre le emissioni in atmosfera di prodotti inquinanti, tipici dei combustibili minerali e/o del metano. L olio vegetale esausti, oltre agli estratti di semi vegetali, viene usato come base di partenza per fare il Bio-diesel o gasolio ecologico, quindi il prodotto viene notevolmente nobilitato passando da rifiuto a combustibile ecologico. Raccolta olio di frittura domestico Una enorme fonte di dispersione nell ambiente di olio vegetale usato, è quella prodotta dall olio riversato negli impianti fognari come rifiuto domestico. Sono quantità singolarmente poco significative, ma incredibilmente grandi considerate nella loro globalità: 210 milioni di litri all anno, pari a circa 3,8 Kg. ad abitante. Raccogliere anche questo olio è però un impresa difficilissima che diventa impossibile se non si riesce ad attivare la collaborazione di ogni cittadino e delle amministrazioni locali e perché ciò avvenga è fondamentale che ci sia informazione e consapevolezza. L organizzazione di un servizio di raccolta capillare fin dall ambito domestico consentirebbe di recuperare anche questa ingente quantità di olio attualmente versato nei lavandini. Di concerto, ogni singolo produttore domestico, oltre che a prestare anch egli un opera di sensibilizzazione, dovrebbe impegnarsi a conferire l olio esausto. Biodiesel dall olio di cucina Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Comune di Modena, Seta spa Modena, Hera Modena e l Associazione Democrazia dal Basso.

4 Pagina 4 Esso consiste nella creazione di un ciclo chiuso che, a partire dalla raccolta degli oli alimentari esausti (sia dalle utenze domestiche che da quelle professionali) ed attraverso un processo di trattamento, ne consenta il riutilizzo, sotto forma di biodiesel, sui mezzi di Seta spa e Hera Modena. L iniziativa nasce quindi come un progetto integrato di mobilità sostenibile e di corretta gestione dei rifiuti. A regime, si prevede di chiudere il riciclo dell olio, cercando di raggiungere l autosufficienza di alimentazione per i mezzi di Hera Modena e Seta spa. Si tratta di un progetto che si propone di ottimizzare azioni già in parte attuate, come la raccolta degli oli di cucina esausti, massimizzandola per quantità e capillarità sulle utenze domestiche, e si va ad aggiungere alle azioni di sviluppo di basse emissioni in corso di attuazione, come l impiego nella flotta Seta di veicoli Euro 5, a metano, elettrici. Il progetto è fortemente integrato, perché riunisce una serie di operatori sul territorio, ciascuno attivo per singole fasi del ciclo, raccolta, trasporto, raffinazione, trasformazione e utilizzo. Progetto recupero oli alimentari Associazione Democrazia dal Basso Gli oli alimentari esausti Sarebbe più corretto parlare di oli e grassi alimentari esausti, in quanto ai fini di questo progetto possono essere utilizzati tutti gli oli vegetali scarto dalle operazioni di cottura (olio di oliva, di semi etc.) ma anche l olio crudo di conserva e i grassi vegetali ed animali (burro, margarina) di origine domestica e non. Si stima comunemente che la produzione media pro capite di queste sostanze ammonti a circa 4 kg/anno, quindi per una città come Modena che a regime di progetto possiamo considerare una produzione di oltre 700 tonnellate/ anno, che potrebbero essere avviate a trattamento e riciclo del recupero. Si deve tener presente, infatti, che questi prodotti, se sversati nell ambiente sono altamente inquinanti, e se smaltiti nella rete fognaria comportano pesanti oneri di depurazione. Il Biodiesel Col termine biodiesel si indica comunemente l etere metilico. Si tratta di un carburante ottenuto generalmente da varie colture oleaginose (colza, girasole, soia) ma anche da oli vegetali

5 Pagina 5 esausti raffinati attraverso una trasformazione chimica dell olio vegetale chiamata trans-esterificazione. Il biodiesel ha caratteristiche similari a quelle del gasolio di origine minerale, ed è pertanto utilizzabile quale combustibile e carburante per autotrazione. Esso ha quindi caratteristiche ambientali, essendo un carburante rinnovabile, che non contiene composti aromatici o componenti cancerogeni, ha un bassissimo contenuto di zolfo, è altamente biodegradabile, non tossico. La sua combustione nel motore non emette nuova CO2 (si parla quindi di ciclo della CO2 chiuso) ma solo quella che le piante (da cui ha origine l olio) assorbono dall'aria nel loro processo di crescita.il ruolo dell Associazione: distribuire gratuitamente, taniche da 5 litri a tutte le famiglie di Modena e organizzare il ritiro cadenzato e ripetitivo per le stesse aree, attraverso contenitori intermedi per poi riversarli nella stazione pre-raffinamento. È una mossa vincente, perché il cittadino deve solo portare la tanica piena di olio così come stabilito dal calendario degli appuntamenti e sempre lo stesso periodo, esempio lago San Francesco ogni lunedì della prima settimana di ogni mese. Questa metodologia per tutti i quartieri e le frazioni di Modena. L'olio raccolto viene portato al centro raccolta pre-raffinamento da concordare con Hera e da qui (definire contatti e contratti) a operatori specializzati in grado di trasformarlo in carburante. Anche verso ristoranti e pizzerie e mense aziendali rendere operativo il progetto realizzando un servizio tipo porta a porta.

6 Pagina 6 Anche se gli oli esausti sono biodiesel di seconda generazione Il biodiesel può essere utilizzato nell autotrazione, puro o in miscela con gasolio minerale. Le prestazioni motoristiche ed ambientali migliori si ottengono in miscela al 20%-30% con gasolio minerale. Forse non tutti sanno che già oggi in Italia il gasolio alla pompa contiene il 2% di biodiesel in miscela, e la normativa prevede che si giunga al 6,75% entro il Il progetto 1. Primi obiettivi che i soggetti cooperanti al progetto e giusto che si pongono: verificare la sostenibilità ambientale dell iniziativa: 2. Sviluppare la raccolta degli oli alimentari esausti a Modena (misura ambientale contro l inquinamento delle acque); 3. Utilizzare il biodiesel sui mezzi di Seta e Hera (misura ambientale contro l inquinamento atmosferico); 4. Creare un collegamento tra raccolta degli oli, produzione del biodiesel e riutilizzo nei mezzi di utilizzo pubblico (misura finalizzata a ridurre l impatto ambientale delle filiere); 5. Verificarne la possibile autosufficienza: raggiungere con la raccolta di oli le necessità di alimentazione di Seta e Hera; 6. Verificarne la sostenibilità economica: raggiungere la competitività con l utilizzo di carburante minerale minimizzando i costi industriali delle attività. Come s è detto, la raccolta degli oli esausti non è di per sé una novità. Bisogna dare in distribuzione gratuita le pratiche tanichette da 5,5 litri (la campagna deve essere lanciata in un incontro/evento pubblico, con un pieghevole che va recapitato in tutte le abitazioni). A Modena con l'olio utilizzato nelle cucine può essere prodotto biodiesel per i mezzi pubblici. Utilizzati per centinaia di migliaia di litri di biodiesel puro da oli esausti. Un risparmio economico per il Comune e soprattutto un vantaggio ambientale non da poco: circa 300 tonnellate di CO2 in meno all'anno.

7 Pagina 7 Tra i rifiuti che possono essere riciclati uno dei più difficili è l'olio da cucina. Normalmente va accumulato in un contenitore e portato nelle sedi di smaltimento. Finisce così che di fronte a tanta fatica per sbarazzarsi di un litro d'olio, in molti ci rinuncino. Cambia tutto quando il recupero dell'olio esausto diventa una parte fondamentale e ben visibile di un circolo virtuoso dal punto di vista ambientale ed economico. Si tratta di un progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Modena, Hera, Seta e l Associazione Democrazia dal Basso. E' un ciclo chiuso a carattere territoriale che parte dalla raccolta degli oli alimentari domestici e professionali esausti, cui segue un processo di trattamento che li trasforma in carburante ecologico per i mezzi pubblici che operano sul territorio comunale, gli operatori giusti della trasformazione nel settore ci sono nel Veneto. Un bilancio positivo, innanzitutto dal punto di vista ambientale. Il biodiesel di seconda generazione è meno inquinante del carburante di origine fossile, con una riduzione delle emissioni complessive sull'intero ciclo di vita pari all 83% e con minori emissioni di CO2. Un aspetto niente affatto secondario, se si considera che si tratta di una delle città italiane con più elevato numero di sforamenti da PM10 rispetto alla soglia consentita. Ma anche dal punto di vista economico, la città di Modena potrà di che essere soddisfatta. Il progetto Biodiesel dal tuo olio di cucina il progetto sarà finanziato grazie al risparmio che il riutilizzo dell'olio come biodiesel che comporterà sia dal punto di vista dello smaltimento che da quello del rifornimento di carburante per i mezzi pubblici ma ancor di più per l ambiente. Comune di Modena, Hera e Seta spa mettano a disposizione delle utenze domestiche del Comune di Modena gratuitamente una pratica tanichetta da 5,5 litri in cui raccogliere l olio alimentare esausto. Si tratta di un contenitore con tappo di sicurezza e imbuto dotato di filtro per evitare dispersioni ed impurità. L Associazione Democrazia dal Basso curerà la distribuzione e l organizzazione del recupero oli. L obiettivo è fare in modo che le famiglie modenese non solo entrino in possesso della tanica ma contribuire in modo determinante per l ambiente. Si tratta di un progetto sostenibile di mobilità e di gestione rifiuti che consiste nella creazione di una filiera di raccolta degli oli alimentari esausti nella città di Modena, loro trattamento ed infine riutilizzo, sotto forma di biodiesel, sui mezzi di raccolta rifiuti e di trasporto pubblico.

8 Pagina 8 Due gli obiettivi principali: incrementare la raccolta dell olio esausto, per eliminare condizioni di inquinamento delle acque e del suolo, recuperando prodotto riciclabile; diminuire l impatto ambientale dei mezzi aziendali di raccolta rifiuti e del trasporto pubblico per una migliore qualità dell aria a livello locale e per diminuire il consumo di CO2 a livello globale, utilizzando il biodiesel quale carburante rinnovabile a minor impatto ambientale in miscela al 25%. Il progetto vuole verificare la sostenibilità tecnica, economica ed ambientale di una filiera chiusa di riciclo dell olio esausto. L Associazione Democrazia dal Basso curerà il ritiro dell olio dai punti olio e dalle utenze non domestiche e conferirà all isola predefinita che si incaricherà del conferimento dell olio all impianto di raffinazione. Benefici ambientali Utilizzare biodiesel come carburante per l autotrazione nei mezzi di Seta e Hera darebbe benefici ambientali tangibili, riferiti alla riduzione di inquinamento locale e globale. Un bilancio di massima nel 2013 con un utilizzo di circa litri di biodiesel puro da oli esausti, corrispondente alla quantità raccolta. Rispetto al consumo complessivo diesel, quindi, verrebbe utilizzata una fonte rinnovabile per il 44%, considerando anche la quantità di biodiesel da oli vergini presente in miscela sul prodotto autotrazione normalmente in commercio. Il bilancio di emissioni, calcolato puntualmente sui consumi dei mezzi delle varie motorizzazioni, con gasolio e biodiesel, riporta riduzioni drastiche. I costi e i relativi strumenti operativi Il recupero degli oli viene organizzato sull intero territorio comunale per le circa famiglie; i relativi passaggi saranno organizzati, calendarizzati e comunicati alle famiglie con apposito depliant in cui ci saranno indicati orari, date e postazione del furgone di raccolta oli che avrà appositi contenitori in cui si verserà l olio delle taniche che le famiglie conferiranno. L organizzazione avrà bisogno della fornitura di tanichette da 5 litri che distribuirà alle famiglie modenese.

9 Pagina 9 Dell uso in comodato di un furgoncino sia cabinato che furgonato, ivi compresa la fornitura del carburante. Il servizio che l Associazione curerà sarà di un impegno dell organizzazione della raccolta degli oli esausti che va dal lunedì al venerdì dalle ore 08 alle ore 13. Per realizzare questa organizzazione del servizio all Associazione deve essere conferito un contributo annuo di euro. Il Presidente dott. alfredo negri

10 Sede operativa via Toniolo 125, Modena Si riceve da lunedì a venerdì 09,12/12,00 giovedì 15/18 per appuntamento Presidente regionale e della Provincia di Modena Negri Alfredo tel Fax Cell // info@associazione-democraziadalbasso.it presidente@associazione-democraziadalbasso.it democraziadalbasso@aruba.it Posta certificata: democraziadalbasso@pec.it In Provincia di Modena Castelfranco E. piazza A. Moro 5 Negri Alfredo Presidente addbcastelfranco@libero.it Sassuolo viale San Luigi 36 Caputo Rosa Presidente addbsassuolo@libero.it Formigine Sede di Piacenza via Sarmato 6 Chiara Bellazzini Presidente, info@associazione-democraziadalbasso.it piacenza@associazione-democraziadalbasso.it In Provincia di Piacenza Caorso via F. Ziliani 7 Luca Costanzo Presidente addbcaorso@libero.it Sede di Forlì-Cesena (Cesenatico via D. Manin 6) Degli Angeli Costante Presidente info@associazione-democraziadalbasso.it forli-cesena@associazione-democraziadalbasso.it Sede di Rimini (Bellaria Igea Marina p.zza Marcianò 2) Stefano Brighi Presidente rimini@associazione-democraziadalbasso.it info@associazione-democraziadalbasso.it Sede di Ravenna (via F. Lanciani 20) Bagno Raffaele segretario info@associazione-democraziadalbasso.it addbravenna@libero.it Sede di Parma (via Togliatti 3, Torrile Pr ) Chiara Bellazzini Presidente info@associazione-democraziadalbasso.it addbtorrile@libero.it Sede Reggio Emilia Sede di Ferrara Sede di Bologna Aggiornato al 27 febbraio 2012