Il presidente Guarascio nei giorni scorsi sul DOPO MARTINA E CASERTANA SOTTO COL MATERA AL GIGI MARULL A

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1 layout_layout 1 22/10/ Pagina 1 Via Timpone di Scifariello Zona P.I.P. 2ª traversa Castrovillari (CS) Telefax: info@agm.calabria.it Settimanale di Sport Anno IX n 2 Domenica 25 ottobre corrieresportivodicalabria@gmail.com COPIA OMAGGIO 0,50 DOPO MARTINA E CASERTANA SOTTO COL MATERA AL GIGI MARULL A Marco Segreto Il presidente Guarascio nei giorni scorsi sul Corriere dello Sport è stato chiaro. Ha intenzione di vincere l ennesima scommessa con sé stesso, che è quella di vedere il S. VitoMarulla pieno come ai vecchi tempi. E un ROSSOBLù IN SERIE POSITIVA DA QUATTRO GIORNATE suo pallino, così come quello di riportare i rossoblù in serie B. Mai dire mai Nel frattempo la squadra sembra avere imboccato la strada giusta del campionato. Essere usciti indenni da tre trasferte compreso Catania, ed avere battuto in casa la capolista Casertana, ha un suo significato. Resta il rammarico di non avere affondato i colpi al Menti di Castellammare di Stabia. La differenza tecnica tra le due squadre è stata notevole. Nei primi 45 il Cosenza poteva chiudere la gara se solo Arrighini e La Mantia fossero stati più determinati sotto rete. continua a pag. 8

2 layout_layout 1 22/10/ Pagina 2 2 STATISTICHE Davide Franceschiello Meglio non prenderle o darle Il Cosenza di Roselli ha molte similitudini con quello di Di Marzio che gestiva la squadra più forte del campionato con spettatori al S. Vito Nel il Cosenza di Gianni di Marzio tornò in serie B realizzando appena 27 reti e subendone solo 20. Un risultato eccezionale se si tiene conto che Castagnini e co. subirono 5 reti nella sola partita di Foggia. Una media strabiliante di appena 0.4 reti subite a partita, se escludiamo appunto la gara in Puglia, 0,6 compresa. Di contro, nemmeno un gol a partita (0,8) hanno consentito a Lucchetti e Padovano di portare comunque i lupi in B. Difficilmente quel Cosenza strapazzava gli avversari, raramente inflisse più di due reti di scarto (solo in tre occasioni) e tantomeno ci si ricorda di un gioco altamente spettacolare. L importante erano i due punti (all epoca non venivano assegnati i 3 punti alla squadra vincente) e i tifosi erano contenti lo stesso, l importante era non prenderle e in quella stagione il Cosenza le buscò solo in quattro occasioni. Nella serie C del terzo millennio il Cosenza di Giorgio Roselli ha subito e segnato 5 gol in 7 partite (media 0.7) una media molto vicina a quella del Cosenza di Di Marzio, infatti, in proiezione sull intero campionato, il Cosenza attuale subirebbe e realizzerebbe 24 reti. Il Cosenza di Roselli ha subito anche una sola sconfitta in 7 gare, il che, mantenendo la stessa media, significherebbe perdere una partita in più del team del tecnico napoletano. Mantenendo, i lupi, lo stesso trend anche per vittorie e pareggi a fine campionato raggiungerebbero però 50 punti circa. Sicuramente un ottimo risultato che consentirebbe di raggiungere l obiettivo prefissato dalla società ad inizio stagione: miglioramento della posizione dello scorso campionato con l avvicinamento alla quota playoff che dovrebbe aggirarsi tra i 55 e 60 punti e quota promozione tra i 60 e 65 punti. Sicuramente non un trend utile a vincere il campionato, che necessiterebbe di molte più vittorie (nel le vittorie nelle prime sette giornate furono ben 5, 15 a fine campionato, contro le 2 di questa stagione). Insomma Roselli interpreta la partita allo stesso modo di Di Marzio, differenze, con un calcio di trent anni fa, a parte (all epoca si giocava ancora con le marcature ad uomo e la zona veniva adottata solo da qualche pioniere come Zeman nel Licata). La logica adottata è quella della ricerca continua dell equilibrio tra difesa e attacco, mai un azione sbilanciata, con più uomini del necessario, per la ricerca affannosa del gol. Il motto è: meglio pareggiare se si devono correre eccesivi rischi per vincere. La squadra di Roselli, come quella di Di Marzio, difficilmente viene presa in contropiede proprio perché c è una maniacale attenzione a non farsi cogliere impreparati nella transizione negativa. Se si riuscirà poi a cogliere l avversario impreparato si potrà andare in vantaggio altrimenti amen. Con la stessa mentalità Di Marzio vinse però perché aveva la squadra più forte del campionato e diecimila spettatori di media al S. Vito, oggi Roselli ha un undici in grado di competere con le prime e mille tifosi al Marulla. Trent anni fa bastava avere undici titolari forti e due o tre riserve su cui poter contare per vincere il campionato, oggi se non hai 18/20 elementi sullo stesso livello è difficile imporsi su società che investono quattro/cinque volte il tuo budget. Ciononostante questa squadra, se supportata dai tifosi, potrebbe, senza eccesiva ansia, inserirsi tra le prime, laddove queste lasceranno degli spazi e, con un po di fortuna, anticipare i tempi. Ma bisogna essere consapevoli delle proprie potenzialità, aspettare che tutti i meccanismi si mettano a posto, che qualche giocatore recuperi la forma migliore e crederci. Tropo facile recarsi al Marulla quando si è raggiunta la vetta o chiedere acquisti di nuovi giocatori quando si sa benissimo che le casse piangono, soprattutto quelle del botteghino. Il bello è vedere le cose prima degli altri, magari senza urlarlo ai quattro venti.

3 layout_layout 1 22/10/ Pagina 3 Vincenzo Segreto AMARCORD 3 Dall'archivio dei ricordi 26 giugno 1991: la prodezza di Marulla Serie B, stagione 1990/91: dopo il pari interno con la Reggina all 8^ giornata, la dirigenza cosentina esonerò Gianni Di Marzio ed affidò la panchina ad Edoardo Reja, fresco dell ottavo posto conquistato l'anno prima a Pescara. Il tecnico goriziano accettò il rischio, mostrando determinazione ed ottimismo di fondo. Era cresciuto alla scuola di Galeone; gli piaceva il calcio d attacco, propositivo, senza intenti speculativi. Reja iniziò la sua avventura con un pari a Brescia (11), ed un 31 ai danni dell'udinese, al San Vito, la domenica successiva. Poi fu un alternanza di risultati, quasi sempre positivi in casa, meno in trasferta. A chiusura dei giochi Pescara, Modena, Avellino Cosenza e Salernitana terminarono a pari punti. Ma, per il meccanismo della classifica avulsa, Cosenza e Salernitana avrebbero dovuto disputare lo spareggio per stabilire la quarta compagna di viaggio di Reggina, Triestina e Barletta, retrocesse direttamente in serie C. Psicologicamente la Salernitana si faceva forte della vittoria per 20 ottenuta all'arechi, proprio contro il Cosenza, all ultima giornata. A quella gara, però, non aveva partecipato Gigi Marulla, autore di ben 15 gol in stagione. E Gigi era capitano e trascinatore della squadra, uno spauracchio per la Salernitana ed i suoi tifosi. La Rai avrebbe trasmesso la diretta televisiva, con commento affidato alla voce di Bruno Pizzul. L'arbitro designato era un fischietto illustre: Lanese di Messina. Ansaloni, tecnico della Salernitana mandò in campo: Battara, Di Sarno, Lombardo; Pecoraro, Della Pietra, Ceramicola; Carruezzo, Donatelli, Pasa, Gasperini, Pisicchio. Reja, dal canto suo, optò per una formazione che, sulla carta, era certamente molto offensiva: Vettore; Catena, Napolitano; Aimo, Di Cintio, De Rosa; Compagno, Mileti, Marulla, Biagioni, Coppola. Ma sul campo, la squadra si mostrò compatta ed equilibrata, con De Rosa a comandare con classe ed esperienza le operazioni di difesa e Gigi Marulla a dare costantemente fastidio alla retroguardia granata, con la preziosa collaborazione di Coppola. Fu una gara estremamente tattica. Il Cosenza cercò di fare la partita, ma la Salernitana copriva bene gli spazi, anche se non riusciva mai a ripartire efficacemente in contropiede. Scarse, dunque, furono le occasioni da gol. Soltanto al 90 Compagno ebbe sul piede la palla buona per chiudere gara e stagione, ma la sprecò malamente solo davanti al portiere Battara. Si andò dunque ai supplementari. Poi, al 6 del p.t. addizionale, Aimo raccolse un rinvio di Napolitano e scaraventò verso il centro area salernitano un pallone apparentemente innocuo, sui cui però si avventò a grande velocità Marulla. Della Pietra e Ceramicola, centrali di difesa, rimasero sorpresi. Marulla si incuneò in mezzo a loro e, con lo specchio della porta nel mirino, fece partire una bordata dal basso verso l alto che lasciò di stucco Battara, gli altri calciatori granata, il tecnico Ansaloni ed i salernitani sugli spalti. Mentre i tifosi cosentini impazzivano di felicità. Bruno Pizzul così commentò il gol: "...pallone per Marulla...attenzione! Marulla...tiro e goooool!!! Gol di Marulla! Si è fatta trovare impreparata la retroguardia della Salernitana e Marulla ha trovato il tempo per battere a rete! Esplode l'entusiasmo dei tifosi del Cosenza!" Quella salvezza, arpionata dopo una stagione molto tribolata, aveva avuto tanti padri; ma uno più nobile di tutti: Gigi Marulla, essenza e bandiera del calcio cosentino. Chi altri, se no?

4 layout_layout 1 22/10/ Pagina 4 4 CLASSIFICA LEGA PRO GIRONE C SQuADRA punti G V N p GF GS +/ CASERTANA ACR MESSINA AkRAGAS BENEVENTO ANDRIA BAT FOGGIA MONOpOLI QUESTA SETTIMANA SABATO 24 OTTOBRE akragas IScHIa melfi benevento foggia messina monopoli DOMENICA 25 OTTOBRE 2015 catania cosenza MARCATORI 5 Caccavallo (Paganese) JUve StabIa casertana lecce catanzaro andria castelli romani paganese martina matera PROSSIMO TURNO 9 SABATO 31 OTTOBRE 2015 casertana castelli romani paganese martina DOMENICA 01 NOVEMBRE 2015 catanzaro matera andria IScHIa foggia messina JUve StabIa catania LUNEDì 02 NOVEMBRE 2015 lecce benevento akragas cosenza melfi monopoli ISChIA ISOLAV COSENzA paganese LECCE Strambelli (Fidelis Andria) Iemmello (Foggia) Croce (Monopoli) Di Piazza (Akragas) Scarsella (Catania) Razzitti (Catanzaro) Grandolfo (F. Andria) Cocuzza (Messina) Tavares (Messina) MELFI CATANIA (9) MARTINA JuVE STABIA La Mantia (Cosenza) Papini (Lecce) De Angelis (Casertana) Calderini e Calil (Catania) Morra (Fidelis Andria) Agnelli e Sarno (Foggia) Mancino (Ischia) Cason e Giacomarro (Melfi) Esposito e Gambino (Monopoli) Caccavallo (PAGANESE) CATANzARO CASTELLI ROMA MATERA (2) (*) punti di penalizzazione CLASSIFICA AGGIORNATA A GIOVEDì 22 OTTOBRE 2015 Per la tua pubblicità chiama il SETTIMANALE SPORTIVO DI INFORMAZIONE Aut. Trib. di Cosenza n. 654 del 28/09/2000 Presidente Onorario Nino RAO Direttore Responsabile Gianfranco MORELLI Hanno Collaborato a questo numero: Marco SEGRETO, Davide FRANCESChIELLO, Vincenzo SEGRETO, Mimmo MuSACChIO, Aldo MORELLI, Enzo BATTAGLIA Impaginazione: essedi graphic Stampa: Tipografia AGM Castrovillari (CS) Foto: Tony Mancina Foto Matera copertina: Emanuele Taccardi Foto Francesco De Rose copertina: sportstrill.it

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6 layout_layout 1 22/10/ Pagina 6 6 ATTUALITà Enzo Battaglia Una stagione calcistica carica di belle speranze Uniti si vince Un breve tratto della nuova stagione agonistica di Lega Pro è già stato percorso. Certo, è ancora presto per poter azzardare giudizi definitivi. Le sfide calcistiche, tuttavia, domenica dopo domenica (spezzatino permettendo), cominciano a sancire la bontà del lavoro programmato ed in corso di svolgimento. Bisognerà, naturalmente, attendere ancora un pò per avere un quadro più preciso dei valori espressi. La stagione, per i lupi rossoblù, pare potenzialmente foriera per poter riuscire ad ottenere gli scopi prefissati. Il lavoro della società rossoblù, infatti, indica la possibilità concreta di poter raccogliere i frutti prestabiliti. In tal senso, pur riconoscendo la grande disponibilità ed impegno del presidente Guarascio, piace segnalare il grande ed interessante lavoro realizzato dal direttore sportivo Meluso. Una figura valida ed attenta, per nulla avvezza ai fumosi clamori di un mondo, quello appunto pallonaro, spesso particolarmente esagerato ed infido. Un azione intensa e puntuale, svolta nel modo più attivo e responsabile, riguardo ad un ruolo molto delicato che, sin da subito, è apparso poter essere realizzato con determinata meticolosità e finalizzato ad una crescita graduale e significativa, nel senso più generale dello stesso asserto. La scelta di alcuni giovani valenti, l efficace cura nel saper individuare ed organizzare ogni tipo d intervento, tentando di renderlo sempre positivo e determinante, ne fanno certamente un protagonista davvero essenziale, serio e capace. Sono proprio le figure come il direttore sportivo che, alla fine, forniscono quel giusto quanto necessario impulso per poter guardare avanti con fiducia, dedizione e grande competenza. Ogni genere di incarico, sorretto da estrema serietà, abilità e da notevole responsabile d impegno, nella generalità dei casi, non può che rappresentare un eccelso patrimonio per l economia ed il significato di qualsiasi tipo di lavoro. Pertanto, tale principio, punta a valere anche per una società sportiva organizzata in un certo modo. Naturalmente, per il raggiungimento di ottimi risultati, devono poter esistere condivisioni di ve dute, di distribuzione riguardo a carichi lavorativi e di affidabilità da parte di tutti gli altri componenti. Solo un afflato di comuni intendimenti, di forte attaccamento ai colori sociali e di intenso lavoro, durante lo scorrere dei tempi più opportuni, può servire al raggiungimento degli obiettivi agognati. Si tratta, dopotutto, del necessario supporto, riguardo ad un applicazione di saggia maturità e competenza, utile allo scopo e capace, naturalmente, di poter essere compreso dal cuore dei tifosi che ambiscono a rivedere palcoscenici più interessanti ed entusiasmanti. Buona sorte e pazienza devono, infine, riuscire a rappresentare quegli ulteriori elementi per poter accedere alle porte del Paradiso. Dunque, ponendo mattone su mattone, è il caso di saper attendere, con estrema soddisfazione, la definitiva costruzione di una confortevole dimora riguardo ad una passione calcistica che pervade l anima di tutti gli appassionati rossoblù. Una fede coriacea che intende continuare a sostenere anche coloro che, per motivi logistici, magari perché costretti da eventi o esigenze personali, risultano essere abbastanza lontani dal Gigi Marulla ma che continuano a rivelarsi, nonostante tutto, autentici propugnatori di trepidanti ed entusiastiche attese. è plausibile poter credere che i semi per un buon raccolto, già da qualche stagione agonistica, siano stati già ampiamente cosparsi. Non rimane che attendere.

7 barcamenare con una falcidia di infortuni e con le prestazioni di alcuni giocatori chiave al di sotto delle aspettative. Non ci possiamo lamentare della bontà dell organico allestito, in linea col budget assegnato dalla Società, anche se alla fine, alla luce delle gare disputate, ci sarebbe bisogno di un piccolo ritocco. Il portiere Perina è una sicurezza. Angelo Corsi, per merito di Roselli, ha trovato la sua consacrazione sull out difensivo di dx. Pinna, naturale fluidificante basso di sx, al bisogno è stato adattato quale difensore centrale mancino laddove esisteva una deficienza. Ha trovato comunque sull out esterno un Ciancio che in quel ruolo è una scheggia inarrestabile. Pertanto un difensore centrale mancino è certamente una priorità. A centrocampo la situazione è notoria, l assenza di un giocatore come Caccetta si è fatta sentire e come. Meno male che il giolayout_layout 1 22/10/ Pagina 7 Mimmo Musacchio Serve un cambio di passo Bisogna osare di più Non inganni la posizione deficitaria in classifica del Matera in questo momento. Questo campionato ci ha abituato settimanalmente a risultati sorprendenti e non previsti. D altronde la classifica generale attuale non rispecchia affatto la vera forza delle squadre, infatti ancora parecchie compagini non hanno trovato la quadratura del cerchio. Di fatto squadre blasonate, partite con propositi ambiziosi si trovano in posizioni non consone alla propria forza ed alla bontà di organici di qualità. Questo perché è un campionato livellato verso l alto. Già altre squadre sono state costrette a cambiare in corsa i propri allenatori, incluso il Matera che affrontiamo domani, che ha ingaggiato il tecnico Padalino. Pertanto giunti alla fine di ottobre nessuno può nascondersi dietro l alibi della preparazione precaria della squadra, dell assetto tecnico, poiché il tempo di assemblare la propria squadra c è stata. Ora iniziano ad emergere le deficienze del calcio mercato estivo per quelle Società che non hanno azzeccato gli acquisti giusti ed oggi ci si accorge che alcuni ruoli non sono stati puntellati a dovere. Per il Cosenza bisogna riconoscere che abbiamo perso dei punti importanti, altrimenti la nostra classifica era in linea con i programmi ed i propositi della Società. Il bravo Roselli si è dovuto L ANGOLO DEI TIFOSI 7 vane Fiodilino ha cercato in parte di sopperire alla copertura di un ruolo così delicato. Forse ci sarebbe bisogno di un vice Caccetta dotato di una certa esperienza. A questo punto il reparto che non ha risposto alle aspettative è certamente l attacco. A parte Statella che è un giocatore di categoria superiore, domenica il migliore in assoluto in campo con la Juve Stabia, gli innesti di La Mantia, Raimondi ed Arrighini, giocatori di categoria avrebbero dovuto rappresentare, unitamente al giovane talento Vutov, quelli che avrebbero potuto fare la differenza in campo. Purtroppo alcuni hanno deluso le aspettative. In particolare Arrighini che avrebbe dovuto essere la punta di diamante di questa squadra. Con questo mica si disconoscono le indubbie doti e capacità tecniche e realizzatrici del giocatore, però a causa di qualche infortunio, non è l Arrighini che io stesso ho ammirato a Lorica. Credo che il giocatore debba recuperare la condizione e la forma, le alternative ci sono e bisogna dare anche spazio al giovane Vutov che si è brillantemente comportato con la nazionale bulgara. Questo però è il terreno di Roselli. A lui le scelte di mettere in campo una compagine competitiva con gli uomini che reputa più in forma. Una vittoria d obbligo domenica con una squadra che, il nuovo allenatore Padalino lo ha ribadito in una intervista, verrà a Cosenza per non fare certamente la comparse. Bene, a Cosenza il Matera troverà pane per i propri denti!

8 è doveroso ancora rilevare che la squadra, sempre per iniziativa dei nuovi dirigenti, ha già partecipato a un MEMORIAL molto apprezzato dai fedelissimi tifosi di Cosenza, offrendoci l occasione per assistere ad un vero derby tra il passato e il presente, tra ieri e oggi, tra i nuovi elementi e gli storici giocatori che hanno fatto la vera storia della vecchia squadra. Noi giovani calciatori siamo convinti che lodevole iniziativa sia stata assunta dalla rifondata società per praticare un gioco pulito estromettendo il calcio scommesse che in questi giorni se ne occupa anche la stampa nazionale riportando i procedimenti dei vari compromessi effettuati tra alcuni dirigenti appartenenti a diverse società professionistiche. Infine sento la necessità di fare un caloroso appello alle istituzioni locali per offrire alla rifondata società. Un concreto contributo per garantire un prolayout_layout 1 22/10/ Pagina 8 8 IN PRIMO PIANO Marco Segreto segue da pag. 1 Ed è proprio sugli schemi d attacco che Roselli dovrà lavorare per concretizzare le occasioni da gol che si andranno a creare. Ora il Cosenza si propone di più rispetto alle prime partite, ma sotto porta lascia ancora a desiderare. Un fatto è certo. Se Statella uno dei pochi rossoblù che riesce a saltare l uomo con facilità continuerà a giocare come nell ultimo periodo, prima o poi gli attaccanti sfrutteranno i suoi assist. Sarebbe un vero peccato buttare alle ortiche tanta grazia... Bene la difesa che ha subito 5 gol al pari di Benevento, Foggia ed Andria. Tedeschi e Blondett centralmente hanno raggiunto una buona intesa, così come sta crescendo il sardo Pinna. Quest ultimo può agire esterno a sinistra che è il suo vero ruolo, ma pure da centrale difensivo. In questa posizione sarebbe adattato. Così come si sono adattati Corsi prima e Criaco dopo in mezzo al campo per l infortunio di Caccetta. Meno male che Fiordilino sta facendo capire di che pasta è fatto, altrimenti il ds Meluso sarebbe dovuto ricorrere al mercato degli svincolati. Numericamente il reparto di centrocampo è sotto la media, se è vero com è vero che da qualche gara a questa parte Roselli sta portando in panchina il giovane Minardi, classe Si spera solo che i tempi di recupero di Caccetta, che ha già saltato 5 partite, non siano troppo lunghi. Perina e Ciancio offrono garanzie. In attacco Arrighini deve ancora carburare, mentre qualcosina in più ha fatto La Mantia, autore fin qua di 2 gol. Per un problema al ginocchio, l attaccante è in forte dubbio contro il Matera. Raimondi sta andando a fasi alterne. Non ha svolto ritiro precampionato, e un problema muscolare lo ha costretto a saltare molti allenamenti. Tutte da verificare le qualità dell ex Udinese e bulgaro Vutov. Finora è stato impiegato poco. Ospite del S. VitoMarulla il Matera da qualche settimana affidato a Padalino dopo l esonero di Dionigi. Una squadra da prendere con le molle, da non sottovalutare. Per gli addetti ai lavori l ultimo posto in classifica dei lucani non è veritiero. Il terreno dirà. La squadra si esprime bene con un centrocampo di qualità in cui la mente è Iannini ed il frangiflutti Ciccio De Rose, ex di turno. In attacco il trio Carretta, Regolanti (ex Gubbio) e Letizia, fin qua ha lasciato a desiderare. Solo 3 i gol realizzati. Arbitrerà l incontro Rossi di Rovigo (Palermo e Falco). Fischio d inizio alle CALCIO DILETTANTISTICO Aldo Morelli La città di Cosenza saluta la rinascita dell A. C. Emilio Morrone gli sportivi e i simpatizzanti di Cosenza città e dell intera provincia salutano con rinnovato entusiasmo la rinascita della gloriosa e indimenticabile squadra calcistica EMILIO MORRONE società che purtroppo è stata sciolta nel 1993 senza aver mai conosciuto la vera ragione di questo grave ed incomprensibile decisione. Oggi è arrivata la bella e inaspettata notizia che la gloriosa squadra dai colori granata è stata rifondata, dopo un lungo e interminabile e ingiustificato silenzio, da un gruppo di giovani imprenditori che in poco tempo sono riusciti a iscrivere l amata squadra al campionato di terza categoria superando ogni ostacolo di forma burocratico. Non si sono fatti attendere le numerose adesione da parte di molti giovani calciatori della provincia, e tra questi lo scrivente che ha avuto la fortuna di entrare nella rosa dei giocatori reclutati. sieguo tranquillo al campionato della rinata squadra augurando positivi successi. Sono certo che la stampa sportiva locale darà spazio alle attività che andrà a svolgere la nuova società calcistica EMILIO MORRONE, tanta amata dai tifosi.