Learning 4 All. Format PoliCultura&Moodle: un ambiente blended per l apprendimento

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1 Learning 4 All Format PoliCultura&Moodle: un ambiente blended per l apprendimento Autore/i Data Versione Reviewer Falcinelli F., Laici C. 27/11/

2 Informazioni generali sul format Nome del format PoliCultura&Moodle: un ambiente blended per l apprendimento Ordine di scuola in cui si è sperimentato o si vuole sperimentare il format Infanzia Primaria Secondaria di primo grado X Secondaria di secondo grado X Specificare: Licei X Licei artistici e istituti d arte X Istituti tecnici X Istituti professionali X Abstract PoliCultura&Moodle è un percorso didattico che integra l iniziativa Policultura di HOC LAB del Politecnico di Milano, con il LCMS Moodle, ambiente online che permette di espandere e sviluppare le tradizionali attività didattiche in presenza. Con PoliCultura le scuole realizzano una narrazione multimediale (audio, immagini, testo) e multicanale (disponibile cioè una volta generata sia sul web che su device mobili) su un tema a scelta, di solito connesso in qualche modo alle attività scolastiche. Moodle è un ambiente aperto e flessibile che mette a disposizione strumenti di comunicazione e riflessione, strumenti di reperimento e condivisione delle risorse, strumenti di costruzione delle conoscenze e strumenti di valutazione e autovalutazione utili per realizzare un ambiente a forte valenza sociale in cui promuovere attività individuali e collaborative di costruzione di conoscenza. L utilizzo integrato di Moodle per le classi che partecipano all iniziativa PoliCultura, permette di 2

3 condividere costantemente tutte e fasi dell esperienza, dalla negoziazione sull argomento, alla condivisione dei materiali, alla discussione delle attività realizzate, al racconto dell esperienza, al costante scaffolding per la realizzazione della narrazione multimediale. 3

4 Bisogni cui si cerca di dar risposta attraverso la sperimentazione del format Il format PoliCultura&Moodle può contribuire a dar risposta ad alcuni bisogni necessità della scu ola italiana: 1. favorire processi di innovazione didattica attraverso le ICT; 2. utilizzare le ICT come mezzi per promuovere cultura; 3. promuovere l'interdisciplinarietà tra i saperi e la collaborazione tra i docenti; 4. promuovere forme di lavoro cooperativo in classe e in ambiente online; 5. migliorare le competenze digitali degli alunni anche rispetto all uso della Rete. 6. promuovere l'inclusione scolastica; 7. promuovere connessioni e collaborazioni tra agenzie educative scolastiche ed extrascolastiche. PoliCultura si è dimostrato un interessante format per soddisfare i bisogni sopra decritti. Alcuni fattori che sono in grado di determinare il successo di PoliCultura sono rintracciabili da un lato, nel ruolo assunto dall'insegnante (o dagli insegnanti) nel condurre l'attività, nell'organizzare la costruzione della narrazione (setting dell'aula, divisione dei gruppi, definizione degli obiettivi, dei tempi...), nel sostenere e motivare (attivazione della motivazione, sostenibilità dell'apprendimento) gli alunni nella realizzazione di una narrazione multimediale; dall altro, nel ruolo attivo che è richiesto allo studente nel costruire, in modo individuale o cooperativo, la narrazione. (Altre variabili sono identificate nella se zione 4 ) Moodle è un ambiente aperto e flessibile che mette a disposizione strumenti di comunicazione e riflessione (forum, chat, blog, messaggistica) strumenti di reperimento e condivisione delle risorse (file di testo, immagini, audio), strumenti di costruzione delle conoscenze (glossari, compiti, wiki), strumenti di valutazione e autovalutazione (sondaggi, scelte, quiz) che possono essere utilizzati in modo integrato per realizzare un ambiente a forte valenza sociale in cui promuovere attività individuali e collaborative di costruzione di conoscenza e supportare costantemente il processo di realizzazione della narrazione multimediale. 4

5 1. Paradigmi pedagogici e strategie d insegnamento e apprendimento 1.1 Obiettivi didattici del format Obiettivi didattici generali Promuovere cultura utilizzando il digital storytelling Favorire l interdisciplinarietà didattica Inserire efficacemente le tecnologie nel curriculum scolastico e nelle attività didattiche ordinarie (rifiutando di vedere le tecnologie nella scuola come qualcosa di straordinario ) Favorire spazi di comunicazione, di discussione e di riflessione condivisa sul progetto tra i docenti, gli studenti, le famiglie Favorire momenti di interazione costante tra esperti e le Scuole per il necessario scaffolding Obiettivi didattici specifici (in relazione agli alunni) Facilitare l acquisizione di competenze di base (capacità di scrivere testi efficaci, capacità di sintesi, ) Favorire l acquisizione di competenze digitali nell utilizzo degli strumenti multimediali e di rete Favorire una migliore comprensione generale/specifica di uno o più argomenti trattati Favorire l acquisizione di competenze comunicative e multimediali Sostenere la partecipazione e l interesse verso una disciplina, argomento, ecc.. dell alunno/dell intera classe Promuovere in classe e in rete il lavoro cooperativo e collaborativo Attivare spazi di condivisione di documenti e materiali, prodotti dalle Scuole per realizzare la narrazione multimediale Integrare e sviluppare le attività didattiche in presenza con percorsi online da svolgere sia con modalità di lavoro autonomo, sia collaborativo in piccoli gruppi favorendo l arricchimento del processo di costruzione della narrazione e i processi di autovalutazione 5

6 Attivare percorsi di ricerca sui materiali di lavoro e sul processo di costruzione della narrazione attraverso l utilizzazione di risorse di Rete, favorendo modalità di partecipazione attiva degli studenti alla costruzione della conoscenza 1.2 Strategie d insegnamento e apprendimento attivate/attivabili L iniziativa PoliCultura&Moodle intende attivare un ambiente di apprendimento a forte valenza sociale che utilizzi prevalentemente attività di discussione in classe e online (forum dedicati), lavoro cooperativo e collaborativo. Molto spesso, il piano editoriale complessivo del lavoro, vale a dire la sua organizzazione dal punto di vista dei contenuti, viene discusso sia in presenza sia in ambiente online con gli studenti prima dell assegnazione di compiti a gruppi e sottogruppi. Il lavoro concreto può essere affidato sia a singoli sia a gruppi, nei quali i vari ruoli sono o fissati per la durata intera del lavoro o ruotano (ad esempio, i ragazzi a turno svolgono il ruolo di project leader ): il lavoro si configura quindi come essenzialmente collaborativo, sostenuto da un processo costante di negoziazione in rete. Da un punto di vista didattico, PoliCultura&Moodle può essere un format attraverso cui è possibile supportare processi di insegnamento apprendimento volti a: 1) facilitare la memorizzazione e l acquisizione significativa di uno o più argomenti; 2) sostenere, negli alunni, processi di apprendimento meta cognitivi ; 3) favorire la costruzione di percorsi di apprendimento originali e creativi (favorendo negli alunni l'attivazione di processi di apprendimento convergenti e divergenti). 4) favorire processi di condivisione sociale e di rispetto delle diversità presenti in classe. 1.3 Metodi e strumenti di monitoraggio e valutazione Questionari: sono rivolti agli insegnanti che partecipano al concorso e sono finalizzati a comprendere le competenze in ingresso degli insegnanti, le motivazioni e le aspettative e i risultati conseguiti. Interviste: sono finalizzate a comprendere in profondità, sempre dal punto di vista dell insegnante, le aspettative e i risultati conseguiti in PoliCultura&Moodle. Nelle interviste vengono analizzati, in relazione alla realizzazione della narrazione multimediale supportata dalle attività nell ambiente online, gli elementi contestuali (collocazione della scuola ), motivazionali (motivazione intrinseca, estrinseca ) didattici (strategie di insegnamento e apprendimento, modalità didattiche inclusive ), 6

7 tecnici (strumenti e ambienti utilizzati ) e organizzativi (organizzazione delle attività, dei tempi, degli spazi ) dell esperienza. Diario di bordo: uno strumento che accompagna lo svolgimento dell esperienza in modo da garantire una documentazione delle fasi di lavoro, tenere memoria degli strumenti utilizzati, analizzare la motivazione degli allievi, documentare natura e peso delle relazioni tra insegnante e studenti, tra studenti, tra scuola e famiglie. Il diario è compilato periodicamente online dagli insegnanti attraverso lo strumento blog di Moodle e prevede di alcuni campi fondamentali quali la descrizione delle attività realizzate, dei problemi incontrati, dei punti di forza e di debolezza, e la descrizione delle dinamiche di inclusione degli allievi con bisogni particolari. Osservazione diretta in classe: attività realizzata da un esperto esterno tramite scheda di osservazione costruita secondo l approccio ecologico. Osservazione e analisi delle interazioni collaborative online: mediante l analisi testuale delle scritture in forum e wiki si realizza una lettura ed interpretazione attraverso parole chiave (tags) attribuite dagli insegnanti e dagli studenti. 1.4 Modalità di coinvolgimento e cooperazione tra gli insegnanti/scuole/famiglie/territorio PoliCultura&Moodle potrà rivelarsi un format efficace nel sostenere e nel valorizzare la cooperazione e il coinvolgimento delle famiglie, attraverso l iscrizione online in ambiente Moodle anche dei genitori. Con la gestione dei ruoli di Moodle (docente, studente, utente ospite, ecc.) è possibile permettere anche a soggetti non direttamente coinvolti nelle attività di scrittura multimediale di seguire tutte le fasi del percorso didattico. Ugualmente importante è la possibilità di presentare il prodotto finale anche alle agenzie extrascolastiche presenti in un territorio (biblioteche, musei, associazioni ). Grazie alla possibilità offerta da PoliCultura tramite l authoring tool 1001Storia di rendere disponibile la scrittura una volta generata anche sul web, questa potrà essere diffusa anche tramite l ambiente Moodle. Questo crea entusiasmo perché mette i ragazzi di fronte alla percezione di un prodotto realizzato, riconosciuto anche dalla comunità di appartenenza. 7

8 1.5 Attenzione alla dimensione inclusiva Il format PoliCultura&Moodle, per il fatto di essere un ambiente di apprendimento blended, ovvero non una semplice giustapposizione di presenza e di mediazione tecnologica, ma un ambiente che prevede una loro alternanza volta a valorizzare al massimo le varie componenti e a realizzare contesti di lavoro efficaci per studenti e docenti, è per sua natura ambiente di apprendimento a forte valenza inclusiva, in cui possono esprimersi in modo più chiaro le esigenze specifiche dei diversi alunni e possono essere offerte risposte più congruenti attraverso: La gestione personalizzata dei tempi e degli spazi di lavoro. La gestione personalizzata delle risorse e delle attività presenti in ambiente. La possibilità di attivare processi di metacongizione. La possibilità di avvalersi in Rete di risorse multimediali, caratterizzate dall integrazione di linguaggi più rispondenti ad esigenze specifiche dei diversi alunni. La possibilità di realizzare esperienze di lavoro collaborativo. La possibilità di avere maggiori occasioni di confronto con una tutorship che sappia fornire risposte immediate e più congruenti ai bisogni specifici di ogni alunno. 1.6 Benefici didattici del format Capacità cognitive e sociali di base e superiori Conoscere: per realizzare una narrazione su un dato argomento, bisogna anzitutto conoscerlo, utilizzando fonti di natura diversa che è possibile condividere in uno spazio online. Gli studenti sono attivamente coinvolti in questa opera di ricerca che li porta a interiorizzare e quindi memorizzare il tema oggetto del lavoro (es. un evento storico). Comprendere: il format impone una constante negoziazione in presenza e online che facilita la piena comprensione dell oggetto del lavoro e una costante riformulazione delle tematiche, nonché la riflessione meta cognitiva sulle procedure di conoscenza attivate. Scoperta/invenzione: la necessità di sintetizzare i contenuti stimola la capacità di analisi e sintesi del testo, individuandone i concetti chiave e scoprendo modalità comunicativ e efficaci. Per quanto riguarda le capacità sociali, PoliCultura&Moodle incoraggia le capacità di partecipazione e condivisione e di costruzione condivisa della conoscenza. Partecipazione: i singoli sono consapevoli della rilevanza del loro contributo per il successo di tutti (parole di una docente di scuola secondaria inferiore). Condivisione: nei vari gruppi di lavoro, avviene uno stretto scambio di conoscenze sempre in 8

9 vista del risultato comune. Costruzione collaborativa della conoscenza: l ambiente Moodle mette a disposizione diversi tool per la costruzione collaborativa della conoscenza quali wiki (editor di testo collaborativo in cui poter condividere il piano editoriale del lavoro e la composizione dei contenuti/testi), glossari (strumento per organizzare, anche tramite categorie, le risorse di Rete ed altre risorse multimediali), database (strumento per la condivisione di documenti), nonché forum in cui poter costantement e discutere il processo di realizzazione dell esperienza. Vengono inoltre sviluppate competenze trasversali, come la capacità di studio e approfondimento autonomo, le competenze di cittadinanza, in particolare il senso di responsabilità e le competenze digitali, in termini di abilità informatiche vere e proprie (ad esempio, trattamento di audio e immagini) ma anche e soprattutto di media literacy, ovvero di capacità di usare le tecnologie per comunicare, a partire dalla ricerca di contenuti sulla rete fino alla loro rielaborazione per adattarli al format. 9

10 2. Organizzazione Dimensioni Descrizione Setting Tempi Risorse umane e competenze Ambienti (reali e virtuali) Il lavoro di PoliCultura si può realizzare attraverso l utilizzo di un computer in classe connesso a internet e/o attraverso la LIM. In questo spazio, attraverso un pc connesso a internet, gli studenti possono registrare l'audio della narrazione, caricare le immagini (scattate dentro e fuori dalla scuola...), inserire testi. Spesso gli argomenti trattati in PoliCultura sono strettamente legati al curricolo e vengono affrontati in maniera interdisciplinare (coinvolgendo altri insegnanti). Tali attività in aula possono espandersi nell ambiente Moodle, prevedendo attività di discussione e condivisione della struttura del piano editoriale in forum e/o in wiki, organizzando il materiale audio ed i contenuti in cartelle sempre visibili/disponibili ai docenti e agli alunni, realizzando collaborativamente i testi tramite l editor wiki. I tempi di realizzazione possono variare in relazione alla decisione di partecipare al concorso o meno. Tale scelta può compromettere anche il risultato didattico della narrazione*. L utilizzo dell ambiente Moodle permette di espandere i tradizionali tempi di lavoro in classe consentendo ad alunni e docenti di interagire e di realizzare il processo di costruzione della narrazione secondo tempi personalizzati. Per l'utilizzo dell'authoring tool 1001Storia e dell ambiente Moodle da parte degli alunni e degli insegnanti non sono richieste particolari competenze informatiche se non le competenze relative alla navigazione in Rete. La partecipazione è comunque aperta a tutti gli insegnanti, studenti e famiglie. Per la gestione dell ambiente Moodle è necessario l impegno di almeno un docente referente che possa svolgere il ruolo di tutor online e di un docente o di un referente tecnico che sappia utilizzare e implementare gli strumenti di Moodle (installazione dell ambiente, gestione dei tool) Viene utilizzato l'on line authoring tool 1001Storia e l ambiente Moodle ( 1001Storia permette, seguendo una procedura guidata, di costruire la narrazione multimediale, di salvare il lavoro e di riprenderlo successivamente. L ambiente Moodle permette di gestire corsi in cui mettere a disposizione risorse condivise (file audio, testi, risorse web ecc.)e di predisporre attività specifiche (forum, chat, glossari, scelte, compiti, quiz, wiki, blog). 10

11 2.2 Workflow e procedure 6. Erogazione, e condivisione anche in ambiente 2. Piano editoriale: condivisione e discussione in ambiente 1. Individuazione argomento anche attraverso la discussione in forum 3. Preparazione: condivisione delle risorse di rete, inserimento dei materiali nelle cartelle online, scrittura collaborativa dei testi con wiki 5. Inserimento contenuti in 1001Storia 4. Registrazione 4. Registrazione Diario di bordo dell insegnante La creazione di una narrazione multimediale nell ambito dell iniziativa PoliCultura fa riferimento a un workflow preciso che viene proposto alle scuole e liberamente interpretato e sull uso dello strumento 1001storia sviluppato da HOC LAB del Politecnico di Milano. I 6 passi da, indicativamente, seguire sono i seguenti: 11

12 1) Selezione del tema complessivo della narrazione e raccolta delle idee e primi materiali grezzi. In questa fase preliminare se possibile è molto utile discutere con un esperto dell argomento. Tale attività di discussione e negoziazione viene supportata dalle discussioni in ambiente tramite. 2) Preparazione del piano editoriale, ovvero divisione del tema complessivo in una sequenza di argomenti principali. 1001storia supporta sia narrazioni lineari (una sequenza di argomenti) che narrazioni complesse (ogni argomento ha a sua volta una sequenza di sottoargomenti). Tale attività si sviluppa in ambiente, con la condivisione online del piano editoriale tra docenti e allievi. 3) Preparazione dei testi della narrazione (che poi verranno registrati e costituiranno il commento audio) e delle immagini per lo slide show che accompagnerà l audio. Questa è una fase molto importante per l acquisizione di vari benefici comunicativi: bisogna scrivere in accordo a determinate linee guida, creare una vera comunicazione multimediale in cui le immagini accompagnano il testo, con fantasia si possono studiare varie strategie di comunicazione visiva (es. scansione di disegni realizzati dagli studenti) etc. In questa fase l ambiente online diventa elemento di raccolta, organizzazione e confronto sui materiali. Si condividono le risorse di Rete tramite i glossari e/o i database. Ciascun elemento inserito è rintracciabile in ordine alfabetico o tramite categorie ed è integrabile con commenti sia per gli allievi sia per i docenti. Si organizza il materiale in cartelle online specifiche (audio, testo, immagini). Si realizzano i testi collaborativamente con lo strumento wiki. 4) Registrazione dei file audio. 5) Inserimento di tutti gli elementi di contenuto (audio, immagini, testi) nello strumento 1001storia e controllo di qualità: la comunicazione funziona? Le immagini sono adeguate? Etc. 6) Una volta effettuate le correzioni del caso, si giunge alla versione finale. Il prodotto viene pubblicato e condiviso anche nell ambiente Moodle. Tutta l attività online viene registrata tramite report automatici dall ambiente stesso. Il processo di costruzione della narrazione multimediale e l esperienza didattica nel suo complesso, viene documentata dalla realizzazione periodica di un diario di bordo da parte di un insegnante referente. 12

13 3. Tecnologie 3.1 Strumenti e ambienti (reali e virtuali) utilizzati Per realizzare la narrazione multimediale, si deve lavorare con un PC connessi ad internet (quantomeno, nella fase di inserimento dei contenuti nello strumento 1001storia). 1001storia è un web service gratuito. Vi si può accedere quante volte si vuole con il proprio account, i contenuti vengono salvati da una sessione di lavoro alla successiva. È certamente possibile usare la LIM per la creazione condivisa dei contenuti. Una volta completata, la narrazione può essere fruita tramite PC ma anche tramite device mobili che possano connettersi a internet (ipad, iphone, ipod touch, smartphone ), può essere inserita nell ambiente Moodle, e infine può essere scaricata in versione offline come CD ROM o come playlist su qualunque device con MP3 player. L ambiente Moodle ( è un Learning Content Management System realizzato realizzato inizialmente dall australiano M. Dougiamas alla Curtin University of Technology. Moodle è in continuo miglioramento e aggiornamento in quanto Open Source certificato OSI (Open Source Initiative) sottostante alla GPL (GNU Public License). È inoltre certificato ADL SCORM. È member di IMS Global Learning, supporta IMS Content Packaging, IMS Common Cartridge, AICC hacp, XHTML1.0 strict, CSS Level 2, legge italiana sull accessibiità, section 508. Con Moodle è possibile gestire corsi in cui mettere a disposizione risorse condivise (file audio, immagini, testi, risorse web ecc.) e di predisporre attività specifiche (forum, chat, glossari, scelte, compiti, database, quiz, wiki, blog). 3.2 Competenze tecniche richieste per (docenti, studenti, progettisti ) In riferimento all elenco degli strumenti individuare le competenze specifiche richieste per un corretto uso degli stessi. 13

14 Lo strumento 1001storia non presenta particolari difficoltà tecniche. Per usarlo, è necessario conoscere un normale programma di video scrittura (word), essere in grado di usare motori di ricerca e salvare i contenuti, registrare audio in formato MP3. Opzionalmente, può essere utile sapere scannerizzare immagini. Se qualcuna di queste semplici competenze mancano nei docenti, sono spesso i ragazzi a supplire. L ambiente Moodle può essere liberamente scaricato da e installato nel server della scuola o in caso non sia possibile, si può fare riferimento ad un servizio di Hosting. L installazione dell ambiente e la sua gestione, richiedono comunque il coinvolgimento di almeno un docente esperto in software o di un tecnico informatico. 4. Raccomandazioni tecniche, organizzative e didattiche per l implementazione ottimale del format L esperienza di questi anni mostra che le scuole sono in grado di implementare in maniera ottimale il format forse proprio perché sono assenti linee guida precise, ma viene lasciata al docente una grande libertà didattica (il suo campo). Da quel che riportano i docenti stessi, sembra che gli elementi importanti per una felice riuscita siano: la collaborazione con altri docenti e l approvazione del consiglio di classe e del dirigente; il lavoro di gruppo dei ragazzi; la forte responsabilizzazione dei ragazzi e il loro lavoro autonomo; il ruolo del docente come facilitatore (non deve fare nulla in prima persona). 14

15 5. SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità, minacce): S W La promozione di benefici didattici di vario genere (si veda paragrafo 1.6). L'utilizzo del digital storytelling nella scuola per promuovere cultura. La creazione di una comunità online della classe/scuola La promozione di un lavoro collaborativo che si avvale anche di strumenti online interattive e multimediali A volte la sottovalutazione dell impegno necessario può apportare un abbandono del lavoro. L'attività non è scalabile. Richiede una determinata quantità di impegno per giungere al risultato. L infrastruttura tecnologica richiede una gestione costante parte di un referente tecnico o di un docente esperto O T Può essere efficacemente utilizzato dall'insegnante all'interno dell'attività curriculare. Facilita il coinvolgimento di agenzie extrascolastiche. Può facilitare l interdisciplinarietà tra i docenti. Può attivare percorsi di condivisione e collaborazione tra allievi, insegnanti, ma anche famiglie e territorio Intervento eccessivo del docente in prima persona per migliorare la qualità del risultato. Bisogna prestare attenzione al risultato didattico della narrazione: a un risultato apparentemente bello (es. graficamente, contenutisticamente...) non corrisponde, sempre, un reale impatto, sia sul coinvolgimento sia sull'apprendimento degli alunni. Lo spirito della competizione se da un lato motiva gli alunni dall altro rischia di generare distorsioni (selezione gruppi, assegnazione dei ruoli privilegiando i migliori, intervenire in prima persona nella costruzione della narrazione). 6. Riferimenti biblio sitografici (opzionale) Sito web dell iniziativa: per gli esempi e i report finali delle varie edizioni. Sito web dell ambiente Moodle: per effettuare il download del software, accedere ai documenti di supporto e alla community. Sono stati pubblicati diversi articoli scientifici; proponiamo qui una selezione dei più recenti. Policultura Di Blas, N., Ferrari, L. (2010). Kids Create Multimedia Stories: an Authentic Educational Value?. In F. Garzotto, P. Paolini, A. Sabiescu, International Journal of Arts and Technology (IJART) [Special issue]. (in press) Di Blas, N., Paolini, P., and Sabiescu, A. G. (2010). Collective Digital Storytelling at School as a Whole Class Interaction. In Vasilakos, A. V., Moher, T. and Pares, N.(eds.), International Journal of Arts and Technology (IJART) [Special issue]. (in press) 15

16 2010. Di Blas, N., Paolini, P., Torrebruno, A., Digital Storytelling at School: Does the TPCK Model Explain What s Going On?, E Learn 2010 conference, October 18 22, 2010, Orlando, Florida (USA). Best paper award Di Blas, N., Ferrari, L., Kids Create Multimedia Stories: an Authentic Educational Value?, IDC 2010 workshop on Interactive Storytelling for Children, ACM, New York, NY Di Blas, N., Paolini, P., Sabiescu, A. Collective Digital Storytelling at School as a Whole Class Interaction. In Proceedings of IDC 2010, ACM, New York, NY N. Di Blas, C. Poggi, The PoliCultura Competition. Introducing Media Literacy in Italian Schools, in M. Leaning (Ed.), Issues in Information and Media Literacy, Informing Science Press Moodle Falcinelli F (a cura di), e Learning. Aspetti pedagogici e didattici, Morlacchi, Perugia, Falcinelli F., Ambienti di apprendimento on line: contesti didattici, in Rossi P.G. (a cura di), Progettare e Learning Learning design, Atti del convegno «Progettare e learning», Macerata 7 9 giugno 2006, Edizioni Università di Macerata, 2007, tomo 1, pp Falcinelli F., Cultura, tecnologia, azione didattica, Morlacchi, Perugia, Falcinelli F., e Learning: un nuovo modo di intendere la FAD per promuovere l intercreatività, in «VEGA», I, n. 1, 2005 (Url: Falcinelli F., Falcinelli E., Laici C., Milani A., Costruzione collaborativa di un progetto didattico: un esperienza con wiki, Atti del IV congresso della Società Italiana di e learning: «e Learning tra formale ed informale», Macerata 3 6 luglio 2007,. Edizioni Università di Macerata, 2007, pp Falcinelli F., Internet per la costruzione della cultura, Morlacchi, Perugia, Falcinelli F., Laici C., Esperienza di blended learning con Moodle nella SSIS Umbria, in «Journal of e Learning and Knowledge Society (Je LKS)», 2006, n. 2, pp Laici C., Il tutor online nell ambiente Moodle: analisi di una esperienza nella SSIS Umbria, Atti del convegno «Progettare e learning», Macerata 7 9 giugno 2006, Edizioni Università di Macerata, 2007, tomo 1, pp Laici C., Le figure professionali dell e learning, in Falcinelli F. (a cura di), e Learning. Aspetti pedagogici e didattici, Morlacchi, Perugia, 2005, pp Laici C., Le nuove tecnologie a scuola: la sfida dell intelligenza collettiva e dell intercreatività, in «VEGA», III, n. 1, 2007a (Url: Laici C., Nuovi ambienti di apprendimento per l e learning, Morlacchi, Perugia,

17 Laici C., Tutorship e figure esperte, in Ghislandi P. (a cura di), Verso la e University. Contributi per una nuova didattica universitaria, Università degli Studi di Trento, 2007, pp Parole che potrebbero essere indicizzate (almeno 5 parole) Digital storytelling, media literacy, authoring tool, multichannel, moodle, apprendimento collaborativo, ambiente di apprendimento online 17

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