Le direttive ATEX e la direttiva macchine
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- Gregorio Neri
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1 Seminario tecnico - 25 novembre MILANO Le direttive ATEX e la direttiva macchine ing. Matteo Pettenuzzo
2 UNICO riferimento, TANTE specializzazioni Un team di oltre 100 tecnici 5 sedi operative Friuli, Lombardia, Trentino A.A., Veneto
3 Consulenza Sintesi e verità Installazione Nostra responsabilità Formazione Da noi o a casa tua Progettazione Ogni progetto cucito sulle tue necessità
4 Seminario tecnico ATEX DAY mercoledì 11 luglio FIRENZE
5 Direttiva 94/9/CE: orbita marcatura CE PED 97/23/CE ATEX 94/9/CE EMC 2004/108/CE Macchine 2006/42/CE OGGETTO Fissare i requisiti minimi di sicurezza dei componenti, apparecchiature, LVD 2006/95/CE macchine e impianti destinati ad operare in atmosfera potenzialmente esplosiva
6 CAMPO DI APPLICAZIONE DIRETTIVA ATEX La Direttiva 94/9/CE, denominata ATEX (EXplosive ATmosphere), si applica alla progettazione, alla fabbricazione ed alla valutazione di conformità di: Singoli Singoli apparecchi APPARECCHIATURE APPARECCHIATURE (elettriche (elettriche e e meccaniche) meccaniche) dotate dotate di sorgenti di innesco proprie di sorgenti di innesco proprie SISTEMI SISTEMI DI DI PROTEZIONE PROTEZIONE aventi la funzione di limitare aventi la funzione di limitare o eliminare i danni di una esplosione o eliminare i danni di una esplosione COMPONENTI COMPONENTI senza senza funzione funzione autonoma autonoma destinati destinati esplicitamente ad essere incorporati in esplicitamente ad essere incorporati in apparecchiature apparecchiature o o sistemi sistemi di di protezione protezione DISPOSITIVI DISPOSITIVI installati installati al al di di fuori fuori dalle dalle zone zone pericolose pericolose ma indispensabili al funzionamento sicuro di ma indispensabili al funzionamento sicuro di apparecchiature o sistemi di protezione apparecchiature o sistemi di protezione Insiemi di di apparecchi (Assembly) Varie Varie apparecchiature apparecchiature singole singole Montate da un unico fabbricante Montate da un unico fabbricante integrate integrate tra tra di di loro loro per per realizzare realizzare una una funzione funzione specifica specifica DESTINATI DESTINATI AD AD ESSERE ESSERE UTILIZZATI UTILIZZATI IN IN O IN IN RELAZIONE RELAZIONE AD AD UNA UNA ATMOSFERA ATMOSFERA POTENZIALMENTE POTENZIALMENTE ESPLOSIVA ESPLOSIVA T = C C to to C, C, p = bar bar to to bar bar
7 CAMPO DI APPLICAZIONE: SINGOLI APPARECCHI APPARECCHIATURE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ELETTRICHE APPARECCHIATURE APPARECCHIATURE NON NON ELETTRICHE ELETTRICHE ATEX ATEX 94/9/CE COMPONENTI COMPONENTI DISPOSITIVI DISPOSITIVI DI DI SICUREZZA SICUREZZA PER PER APPARECCHIATURE APPARECCHIATURE O SISTEMI SISTEMI DI DI PROTEZIONE PROTEZIONE SISTEMI SISTEMI DI DI PROTEZIONE PROTEZIONE CONTRO CONTRO LE LE ESPLOSIONI ESPLOSIONI
8 Significato della marcatura Indica la presunta conformità alle disposizioni di tutte le direttive che, per aspetti diversi, sono eventualmente applicabili al prodotto Tali direttive applicabili sono indicate nella DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITÀ Il Fabbricante garantisce il rispetto dei REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA di ciascuna direttiva
9 DIRETTIVA 94/9/CE E DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE ATEX 94/9/CE. e quando la macchina presenta un rischio di esplosione? Macchine 2006/42/CE
10 La MD e le direttive specifiche b) Direttive specifiche che possono applicarsi alle macchine in luogo della MD in caso di uno o pochi pericoli specifici, per esempio: Dir. 97/23/CE (attrezzature a pressione) Dir. 94/9/CE (apparecchi ATEX) Dir. 2009/142/CE (apparecchi a gas)
11 Cosa dice la MD sul rischio di esplosione? RES Esplosione La macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare qualsiasi rischio di esplosione provocato dalla macchina stessa o da gas, liquidi, polveri, vapori od altre sostanze prodotti o utilizzati dalla macchina. La macchina deve essere, per quanto riguarda i rischi di esplosione dovuti all'utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva (dell intera macchina), conforme alle specifiche direttive comunitarie OVVERO LA DIRETTIVA ATEX 94/9/CE.
12 Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE la direttiva ATEX non si applica ai pericoli di esplosione dovuti a condizioni atmosferiche fuori standard ovvero atmosfere di processo (è prassi considerare temperatura circostante compresa tra -20 C e 60 C e una gamma di pressione compresa tra 0,8 bar e 1,1 bar possono essere una base appropriata per la progettazione e l uso previsto dei prodotti per le condizioni standard)
13 Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE la direttiva ATEX non si applica agli spazi all interno delle macchine in cui può essere presente un atmosfera potenzialmente esplosiva; I rischi di esplosione causati dalla macchina o che insorgono al suo interno o dovuti a gas, liquidi, polveri vapori o altre sostanze prodotte o impiegate dalla macchina sono oggetto della direttiva macchine Michela aria e vapori infiammabili
14 Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Un fabbricante di macchine può incorporare attrezzature, dispositivi di protezione o componenti ATEX che sono già stati immessi sul mercato per prevenire il rischio di esplosione negli spazi all interno delle macchine. In questo caso, la dichiarazione di conformità CE della macchina non dovrebbe far riferimento alla direttiva ATEX Sensore incorporato nelle parti interne
15 ASSOCIAZIONE ZONE CATEGORIA ATEX POLVERI INFIAMMABILI 94/9/CE GRUPPO II GAS E LIQUIDI INFIAMMABILI (II 1D) ZONA 20 CATERORIA 1 ZONA 0(II 1G) (II 2D) ZONA 21 CATERORIA 2 ZONA 1(II 2G) (II 3D) ZONA 22 CATERORIA 3 ZONA 2(II 3G)
16 FAQ: il fabbricante deve classificare le zone interne alla macchina? GUIDA ALL APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 94/9/CE:.. Al fine di evitare un approccio non armonizzato nel quadro di un ambito interamente armonizzato come la Direttiva Macchine, non è necessario applicare il concetto di zona così come è definito nella direttiva 1999/92/CE. ZONA 0?
17 FAQ: il fabbricante deve classificare le zone interne alla macchina? GUIDA ALL APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 94/9/CE:.. Il fabbricante dovrebbe invece: Effettuare la valutazione dei rischi; Definire i requisiti dell apparecchio da utilizzare all interno dell atmosfera potenzialmente esplosiva... al fine di garantire la piena conformità della macchina con i requisiti della Direttiva Macchine. Acquistare o produrre l apparecchio dotato di tali requisiti, cioè destinato ad essere utilizzato nelle condizioni definite durante l analisi dei rischi, ed in conformità con la direttiva 94/9/CE. TUTTO CHIARO??
18 APPLICARE SEMPRE IL PRINCIPIO INTEGRATO DI PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONI Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE (ribadito) + EN PREVENIRE LA FORMAZIONE DI ATMOSFERA ESPLOSIVA EVITARE LA PRESENZA DI SORGENTI DI INNESCO EFFICACI LIMITARE GLI EFFETTI DELL ESPLOSIONE
19 FAQ: il fabbricante deve classificare le zone interne alla macchina? solo ai fini della applicazione delle procedure di valutazione di conformità la zona interna non va considerata (c è ma non si dice) ; ma ALL ATTO PRATICO VA FATTA in quanto fa parte dell analisi del rischio e influenza la scelta dei componenti interni ZONA 0? SI
20 Est. ZONA NON PERICOLOSA FAQ: COME LE ZONE INTERNE INFLUENZANO LA MARCATURA DELLA MACCHINE? (ZONA 0) SOLO DIRETTIVA MACCHINE Est. ZONA 2 (ZONA 0) II 3G DIRETTIVA MACCHINE E ATEX
21 SOGGETTI COINVOLTI 99/92/CE = ATEX 137 DATORE DI LAVORO 94/9/CE = ATEX 100a FABBRICANTE VALUTARE IL RISCHIO ESPLOSIONE A CUI SONO SOTTOPOSTI I LAVORATORI E ADEGUARE IMPIANTI E ATTREZZATURE MARCATURA CE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE, NON ELETTRICHE, SISTEMI DI PROTEZIONE, DISPOSITIVI DI CONTROLLO E SICUREZZA PER ATMOSFERE ESPLOSIVE
22 99/92/CE D.Lgs81/08 - DATORE DI LAVORO: OBBLIGHI IN SINTESI FASE 1 FASE 2 CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE CON PERICOLO DI ESPLOSIONE LA CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE DEVE ESSERE TEMPESTIVAMENTE AGGIORNATA SULLA BASE DELLE MODIFICHE AL PROCESSO PRODUTTIVO, SOSTANZE ED IMPIANTI DI PROCESSO. LA CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE HA SEMPREUN DUPLICE IMPATTO: SULLA SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO E SUI VINCOLI CERTIFICATIVI DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE, MECCANICHE E SISTEMI DI PROTEZIONE EFFETTUARE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO. PRODURRE E MANTENERE AGGIORNATO IL DOCUMENTO SULLA PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONI MISURE TECNICHE PER LA PREVENZIONE E PROTEZIONE MISURE ORGANIZZATIVE (FORMAZIONE, ISTRUZIONIE AUTORIZZAZIONI SCRITTE, GESTIONE MANUTENZIONI ECC.) COORDINAMENTO IMPRESE ESTERNE IN AREE CLASSIFICATE (art. 26 TU)
23 CLASSIFICAZIONE ZONE PERICOLOSE ALLEGATO XLIX DEL D.Lgs 81/08 POLVERI INFIAMMABILI PRESENZA ATMOSFERA ESPL. GAS E LIQUIDI INFIAMMABILI ZONA 20 ZONA 21 PRESENZA CONTINUA DURANTE LE NORMALI ATTIVITA PRESENZA PROBABILE DURANTE LE NORMALI ATTIVITA ZONA 0 ZONA 1 ZONA 22 NON PROBABILE DURANTE LE NORMALI ATTIVITA (IPOTESI DI GUASTO) ZONA 2
24 CHI HA L OBBLIGO DELLA ZONIZZAZIONE? In alcuni casi, come negli impianti di processo custom o macchine complesse la classificazione è di fatto un obbligo che riguarda sia il committente-datore di lavoro sia il costruttore o il general contractor DATORE DI LAVORO COSTRUTTORE LA DIRETTIVA 99/92/CE (D.ls 81/08) OBBLIGA DI CLASSIFICARE IN ZONE PERICOLOSE (0,1,2,20,21,22) IL LUOGO DI LAVORO LA NORMA UNI EN INDICA CHIARAMENTE AL COSTRUTTORE DI UTILIZZARE LA CLASSIFICAZIONE COME ATTIVITA FONDAMENTALE PER ANALIZZARE IL RISCHIO DI ESPLOSIONE ED INDIVIDUARE LE APPARECCHIATURE COINVOLTE NELLA ANALISI DEL RISCHIO DI ESPLOSIONE
25 FAQ: L UTILIZZATORE DEVE CLASSIFICARE LE ZONE INTERNE ALLE MACCHINE? IP5X SE-093 ZONE INTERNE SI!! SE-091 SE-090 SE-092 IMPORTANTE EVIDENZIARE IP6X T200 IP6X T200 IP6X T200 DUST COLLECTOR GRADO IP, SOTTOGRUPPO DEI SE-097 GAS/POLVERI a=b=1m (IIA/IIIA, IIB/IIIB, a=b=1m IIC) E CLASSE DI TEMPERATURA SE-095 GROSS OUTPUT POS 1 FINE OUTPUT TO DC OUTPUT OK POS 1 RECYCLE DUST SUCTION GROSS OUTPUT POS 2 OUTPUT OK POS 2 TO DC IP6X T200 IP5X T200 a=b=1m TO DC IP5X T200 SE-097 SE-096 SE-094
26 Il concetto di «INSIEME» PED - 97/23/CE: varie attrezzature a pressione montate da un fabbricante per costituire un tutto integrato, funzionale e protetto ATEX - 94/9/CE: combinazione di due o più apparecchi [ ] che, per via delle potenziali sorgenti di innesco proprie, rischiano di provocare un'esplosione MD /42/CE: insieme di macchine [ ] disposte e comandate in modo da avere un funzionamento solidale
27 Integrazione di macchine e apparecchi DIRETTIVA MD 2006/42/CE ATEX 94/9/CE PED 97/23/CE RISCHI AGGIUNTIVI SI NO SI NO IN OGNI CASO OBBLIGHI DI MARCATURA CE Marcatura CE insieme obbligatoria per fabbricante e utilizzatore Marcatura CE insieme non obbligatoria Obbligo CE singole macchine e quasi macchine incorporate Marcatura CE-Ex insieme obbligatoria per fabbricante e utilizzatore (con proc. valutazione conformità in base alla categoria dell'insieme) Fabbricante: marcatura CE-Ex insieme facoltativa, senza O.N. Utilizzatore: installazione - obbligo CE-Ex singoli apparecchi Fabbricante: marcatura CE insieme (con procedura valutazione conformità in base alla categoria dell'insieme) Utilizzatore: installazione - obbligo CE singole attrezzature e verifica di messa in servizio (legislazione nazionale)
28 Integrazione di apparecchi ATEX (CASO DUBBIO)
29 Applicazione congiunta PED, MD, ATEX Esempio: REATTORE DI PROCESSO Recipiente a pressione - IV cat. PED Installazione in area classificata Zona 1 (requisiti di sostanza IIB T3) L interno del reattore è atmosfera di processo: inertizzazione durante tutte le fasi di esercizio, PS e TS fuori dai limiti previsti dalla dir. ATEX TS = 200 C la superficie del reattore è da considerare fonte di innesco aggiuntiva
30 Applicazione congiunta PED, MD, ATEX Gruppo agitatore acquistato con certificazione ATEX II 2G cb IIB T3 e dichiarazione di incorporazione secondo direttiva 2006/42/CE - All. II-B quasi-macchina divieto di messa in servizio prima che la macchina finale non sia dichiarata conforme alla MD
31 L applicazione disgiunta delle direttive può portare a non valutare aspetti di sicurezza importanti, per esempio: l integrità strutturale del reattore (carichi aggiuntivi, vibrazioni, ) rischi di innesco aggiuntivi (temperatura superficiale) pericoli dovuti all accesso ad elementi mobili pericolosi (mescolatore)
32 Applicazione congiunta PED, MD, ATEX Intenzione del fabbricante di dichiarare la conformità dell insieme alle direttive PED, MD e ATEX Procedura di valutazione globale di conformità mediante applicazione di Modulo G per la PED e All. IX per l ATEX Intervento di un Organismo Notificato
33 ATEX PROBLEMI DI COMUNICAZIONE TRA I SOGGETTI COINVOLTI LE DIRETTIVE ATEX HANNO INTRODOTTO LA NECESSITA DI UN DIALOGO TRA I SOGGETTI COINVOLTI; IL COMMITTENTE DATORE DI LAVORO HA L OBBLIGO DI FARE LA ZONIZZAZIONE (CLASSIFICAZONE DELLE ZONE CON PERICOLO DI ESPLOSIONE) E DI COMUNICARLA AI PROPRI FORNITORI DI MACCHINE E IMPIANTI; I COSTRUTTORI DEVONO COMUNICARE IL RISCHIO RESIDUO COSTITUITO DALLA EMISSIONI DI SOSTANZE DA PARTE DELLE MACCHINE O IMPIANTI (QUANTIFICARLE O PER LO MENO FORNIRE GLI STRUMENTI PER CALCOLARLE) I PROBLEMI DI COMUNICAZIONE TRA I SOGGETTI E LA NON CORRETTA GESTIONE DEI CONTRATTI DI ACQUISTO PORTA A RICHIESTE E RISPOSTE NON CORRETTE CON CONSEGUENTI NON CONFORMITA SULLE FORNITURE
34 Conclusioni Solo l applicazione congiunta ed integrata di tutte le direttive applicabili ad un prodotto, consente di valutare in modo esaustivo la conformità ai Requisiti Essenziali di Sicurezza Sia per un insieme sia per una installazione è fondamentale la valutazione completa di tutti i rischi derivanti dall integrazione di apparecchiature, macchine e componenti Richiesto approccio multidisciplinare
35 Seminario tecnico - 25 novembre MILANO GRAZIE! ing. Matteo Pettenuzzo matteo.pettenuzzo@necsi.it
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