La valutazione dei rischi sulle macchine ai fini della direttiva 2006/42/CE
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- Gianmarco Leone
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1 La valutazione dei rischi sulle macchine ai fini della direttiva 2006/42/CE
2 ALLEGATO I (previsto dall'art. 3, comma 3, lettera a)) Requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute relativi alla progettazione e alla costruzione delle macchine PRINCIPI GENERALI 1. Il fabbricante di una macchina, o il suo mandatario, deve garantire che sia effettuata una valutazione dei rischi per stabilire i requisiti di sicurezza e di tutela della salute che concernono la macchina. La macchina deve inoltre essere progettata e costruita tenendo conto dei risultati della valutazione dei rischi.
3 segue Con il processo iterativo della valutazione dei rischi e della riduzione dei rischi di cui sopra, il fabbricante o il suo mandatario: 1.stabilisce i limiti della macchina, il che comprende l'uso previsto e l'uso scorretto ragionevolmente prevedibile, 2.individua i pericoli cui può dare origine la macchina e le situazioni pericolose che ne derivano, 3.stima i rischi, tenendo conto della gravità dell'eventuale lesione o danno alla salute e della probabilità che si verifichi, 4.valuta i rischi al fine di stabilire se sia richiesta una riduzione del rischio conformemente all'obiettivo del presente decreto legislativo, 5.elimina i pericoli o riduce i rischi che ne derivano, applicando le misure di protezione nell'ordine indicato nel punto 1.1.2, lettera b).
4 ART. 4 Presunzione di conformità e norme armonizzale 1. Omissis. 2. Le macchine costruite in conformità di una norma armonizzata, il cui riferimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'unione europea, si presumono conformi ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute coperti da tale norma armonizzata.
5 UNI EN ISO Sicurezza del macchinario Valutazione del rischio
6 Introduzione La funzione di questa norma è descrivere i principi di valutazione del rischio in modo coerente e sistematico È una norma di Tipo-A: fornisce concetti fondamentali, principi di progettazione e aspetti generali che possono essere applicati a tutti i macchinari
7 Finalità rif. 1 La norma stabilisce i principi generali per la valutazione del rischio in ogni fase del ciclo di vita delle macchine
8 Finalità-1 La norma descrive il percorso per: 1.il riconoscimento dei pericoli 2.la stima del rischio 3.la valutazione del rischio
9 Finalità-2 Lo norma fornisce una linee guida per: 1.le scelte progettuali per la sicurezza dei macchinari 2.Il tipo di documentazione per rendere ricostruibile il percorso con cui si è proceduto alla valutazione del rischio e alle scelte tecniche conseguenti.
10 Definizioni 3 terms and definition Ai fini di questa norma sono valide le definizioni già introdotte dalla norma ISO Sicurezza dei Macchinari. Concetti di base, principi generali per la progettazione. Parte 1: Terminologia di base, metodologia Dr. Paolo Musi M2 & Associati Srl
11 A cosa si applica il processo di risk assessment?
12 Definizioni-1 3 terms and definition 3.7 macchinario; macchina: Insieme di parti o componenti collegati, di cui almeno uno mobile, con gli appropriati azionatori, circuiti di comando e alimentazione della macchina, collegati per una specifica applicazione, in particolare per la lavorazione, il trattamento, la movimentazione o l imballaggio di un materiale.
13 Definizioni-2 I termini "macchinario" e "macchina" si riferiscono anche a un gruppo di macchine che, per raggiungere lo stesso scopo, sono disposte e comandate in modo da funzionare come un insieme
14 Quali attività svolte con la macchina sono valutate con processo di risk assessment?
15 Definizioni terms and definition Uso previsto di una macchina: uso di una macchina in conformità alle informazioni fornite nelle istruzioni per l uso 3.10-Uso scorretto ragionevolmente prevedibile: uso di una macchina in un modo non previsto dal progettista, ma che può derivare da un comportamento umano facilmente prevedibile
16 Cos è il rischio? (visto che dobbiamo valutarlo)
17 Definizioni-4 3 terms and definition 3.12 Rischio: combinazione della probabilità di accadimento di un danno e della gravità di quel danno 3.1 Danno: lesione fisica o danno alla salute 3.2 Pericolo: potenziale sorgente di danno
18 Dove e quando si presenta il rischio?
19 Definizioni Zona pericolosa: tutti gli spazi all interno e/o attorno al macchinario in cui una persona può essere esposta a un pericolo 3.4 Evento pericoloso: evento che può causare un danno 3.5 Situazione pericolosa: circostanza in cui una persona è esposta ad almeno un pericolo. L esposizione può determinare un danno immediatamente o dopo un periodo di tempo
20
21 Come ridurlo?
22 Definizioni Misura di protezione: misura prevista per raggiungere la riduzione del rischio, implementata dal progettista e dall utilizzatore (rif ISO ) 3.11 Rischio residuo: rischio che rimane dopo aver preso misure di protezione
23 Come procedere alla VDR
24 Principi generali rif. 4.1 La valutazione del rischio consiste di una serie di passi logici che permette l esame sistematico dei pericoli associati ai macchinari
25 Dr. Paolo Musi M2 & Associati Srl
26 Le definizioni relative all analisi del rischio
27 Definizioni risk estimation ( Stima del rischio): definizione della probabile gravità del danno e della probabilità del suo accadimento.
28 Definizioni risk analysis ( Analisi del rischio): combinazione della determinazione dei limiti della macchina, dell identificazione del pericolo e della stima del rischio
29 Definizioni risk evalutation ( Ponderazione del rischio): giudizio destinato a stabilire, sulla base dell analisi del rischio, che gli obiettivi di riduzione del rischio sono raggiunti
30 Definizioni risk assessment ( 3.13 ISO Valutazione del rischio): processo complessivo che comprende un analisi del rischio e una ponderazione del rischio
31 Il percorso per procedere al risk assessment
32 Step 1 determinazione dei limiti della macchina (rif. 5)
33 Valutazione del rischio Include i seguenti passaggi a) determinazione dei limiti della macchina (rif. 5) limiti di utilizzo (uso previsto e uso scorretto) limiti di spazio limiti di tempo altri limiti Limiti del macchinario
34 Step 2 identificazione dei pericoli (rif. 6)
35 Valutazione del rischio-1 b) identificazione dei pericoli (rif. 6) Individuazione sistematica dei possibili pericoli e situazioni di pericolo che possano produrre un danno durante tutte le fasi del ciclo di vita della macchina Identificazione dei pericoli
36 Valutazione del rischio-2 Per individuare i pericoli è necessario anzitutto individuare i compiti delle persone che possono avere accesso alla macchina ponendole in relazione alle fasi del ciclo di vita della macchina stessa
37 Fasi del ciclo di vita della macchina a)trasporto, assemblaggio e installazione b)messa in servizio c) uso d)messa fuori servizio, smantellamento e smaltimento
38 Identificazione dei compiti possibili 1. Settaggio e sperimentazione 2. Programmazione 3. Cambio utensile 4. Attrezzaggio/messa in servizio 5. Funzionamento (tutte le modalità) 6. Alimentazione/carico 7. Rimozione del prodotto dalla macchina 8. Fermo macchina (ordinaria/emergenza) 9. Ripartenza - ripresa da guasto critico di controllo - ripresa da intasamento - ricerca guasti 10.Pulizia e manutenzione (ordinaria e straordinaria)
39 Altre situazioni 1. Imballaggio e trasporto 2. Scarico/disimballaggio 3. Messa fuori servizio 4. Smaltimento
40 Verso la valutazione del rischio A seguito dell identificazione del pericolo, si procede ad una stima del rischio per ogni situazione di pericolo
41 Verso la valutazione del rischio-1 Lo scopo della stima del rischio è determinare il rischio generato da ogni situazione pericolosa o scenario d incidente L obiettivo è quello di stabilire l ampiezza del rischio, espressa come un livello, indice o punteggio, per ogni possibile scenario d incidente
42 Step 3 stima del rischio (punto 7)
43 La valutazione del rischio c) stima del rischio (punto 7) I principali elementi che caratterizzano il rischio sono: 1. gravità del danno 2. probabilità che il danno si verifichi
44 Gli elementi del rischio RISCHIO correlato al pericolo considerato èuna funzione di GRAVITA DEL DANNO Possibile conseguenza del pericolo considerato e PROBABILITA CHE SI VERIFICHI TALE DANNO Esposizione della persona/e al pericolo Probabilità che si verifichi un evento pericoloso Possibilità di evitare o di limitare il danno
45 La valutazione del rischio Gravità del danno rif È un elemento che può essere stimato prendendo in considerazione 1. la gravità delle lesioni o del danno alla salute (lesione reversibile, lesione irreversibile, morte e disabilità grave permanente) 2. l estensione del danno (per es. una persona, più persone)
46 Esempio di matrice di danno entità del danno D soggetti coinvolti nell'incidente gravita dell'infortunio o danno alla salute un operatore alcuni operatori molte persone basso estremamente basso basso medio grave grave grave catastrofico irreversibile o mortale catastrofico catastrofico catastrofico
47 oppure catastrofico grave discreto lieve morte, disabilita permanente o malattia permanente (non potrà tornare a lavorare). lesione (o malattia) grave e debilitante (potrà però tornare a lavorare). lesione o malattia significativa che comporta una piccola assenza dal lavoro. nessuna lesione o lesione lieve che non comporta assenza dal lavoro
48 La valutazione del rischio-1 Probabilità di accadimento del danno: rif può essere stimata prendendo in considerazione 1. l esposizione delle persone al pericolo 2. la probabilità di occorrenza di una situazione di pericolo (che può avere un origine tecnica o umana) 3. la possibilità di evitare o di ridurre il danno Probabilità di accadimento del danno
49 La valutazione del rischio-2 rif. 7.3 Aspetti da considerare durante la stima del rischio persone esposte tipo, frequenza e durata dell esposizione rapporto esposizione-effetti fattore umano affidabilità delle misure di protezione possibilità che le misure di protezione siano fatte fallire o vengano aggirate facoltà di eseguire manutenzione delle misure di protezione informazioni per l uso
50 ISO Esempio A Descrizione di un esempio di uno stabilimento per il taglio del legno Fig. A.2 Operazione di taglio in uno stabilimento per il taglio del legno
51 Tabella A.3 Matrice di valutazione rischi in base a ANSI B11 TR3:2000 ISO Tabella A.3 Matrice di valutazione rischi in base a ANSI B11 TR3:2000 Probabilità di insorgenza di danno Gravità del danno Catastrofico Serio Moderato Minimo Molto probabile Alto Alto Alto Medio Probabile Alto Alto Medio Basso Improbabile Medio Medio Basso Trascurabile Remoto Basso Basso Trascurabile Trascurabile
52 Utente / lavoro Sega / seleziona le assi dal trasporto di ingresso Sega / taglio dei nodi Valutazione iniziale Pericolo Gravità/probabil Livello di ità rischio Meccanico: Minore/molto schegge di legno probabile Medio Ergonomici: ripetizione Ergonomici: sollevamento, piegatura, svergolamento Meccanico:taglio / separazione da lama rotante Meccanico: schegge di legno Meccanico: particelle aeree Ergonomici: ripetizione Rumore: livelli sonori >85 dba Moderato/Proba bile Moderato/Proba bile Catastrofico/Pro babile Minore /molto probabile Moderato/Proba bile Moderato/Proba bile Grave/molto probabile Medio Medio Alto Medio Metodi di riduzione del rischio Guanti Rotazione del lavoro, periodi morti programmati, procedure standard Valutazione residua Gravità/probabil Livello di ità rischio Minore/improbab ile Trascurabile Minore/improbab ile Posizionamento della stazione di lavoro in altezza e posizione per Moderato/Proba migliore bile raggiungimento e rotazione del lavoro Paratie fisse / barriere Guanti Catastrofico/rem oto Minore/improbab ile Basso Medio Basso Trascurabile Medio Occhiali protettivi Moderato/remoto Trascurabile Medio Alto Rotazione del lavoro, periodi morti programmati, procedure standard Minore/improbab ile Protezioni audio Grave/improbabil e Basso Medio
53 Riduzione del rischio rif. 8.2 La valutazione del rischio è seguita, se è necessaria, dalla riduzione del rischio (rif. ISO , punto 5.4) Riduzione del rischio
54 Raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio rif Il processo di riduzione del rischio può considerarsi concluso quando si raggiungono le seguenti condizioni
55 Raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio-1 1. Sono state prese in considerazione tutte le condizioni operative e tutte le procedure di intervento 2. I pericoli sono stati eliminati o i rischi derivanti dai pericoli sono stati ridotti al livello più basso possibile
56 Raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio-2 3. Ogni nuovo pericolo introdotto dalle misure di protezione è stato adeguatamente gestito 4. Gli utilizzatori sono sufficientemente informati e avvertiti sui rischi residui
57 Raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio-3 5. Le misure di protezione prese sono compatibili tra loro 6. Sono state sufficientemente considerate le conseguenze che possono derivare dall uso di una macchina progettata per utilizzo professionale/industriale se utilizzata in un contesto non professionale/non industriale
58 Raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio-4 7. Si è certi che le misure di sicurezza non si ripercuotono negativamente sulle condizioni di lavoro dell'operatore o sull'utilizzabilità della macchina
59 Comparazione dei rischi rif. 8.3 Per avere un buon confronto con le tecnologie offerte dal mercato è importante che il costruttore effettui confronti,durante il processo di valutazione del rischio, con macchine o parti di macchine simili, avendo cura che:
60 Comparazione dei rischi-1 1. La macchina simile sia conforme alle norme 2. L'uso previsto, l'uso scorretto ragionevolmente prevedibile e la progettazione e costruzione delle due macchine siano confrontabili
61 Comparazione dei rischi-2 3. I pericoli e gli elementi di rischio siano confrontabili 4. Le specifiche tecniche siano confrontabili 5. Le condizioni d'uso siano confrontabili
62 Comparazione dei rischi-3 L adozione di questo metodo di confronto non elimina la necessità di seguire il processo di valutazione del rischio così come descritto nella norma ISO per le condizioni specifiche d uso. Ad esempio quando una sega a nastro usata per tagliare la carne è confrontata con una sega a nastro per tagliare il legno, saranno valutati i rischi associati ai diversi materiali.
63 Risultati della valutazione dei rischi rif. 8.1 Il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio e un esito favorevole della comparazione dei rischi (applicabile ove possibile) danno la certezza che il rischio è stato adeguatamente ridotto e che i macchinari sono sicuri
64 Documentazione rif. 9 La documentazione della valutazione dei rischi deve dimostrare la procedura che è stata seguita e i risultati che sono stati ottenuti
65 Documentazione-1 Include, se attinente, le seguenti informazioni: 1. la macchina per la quale è stata effettuata la valutazione (ad es. specifiche, limiti, uso previsto) 2. tutti i presupposti della valutazione (ad es. carichi, resistenze, fattori di sicurezza)
66 Documentazione-2 3. i pericoli e le situazioni pericolose identificate e gli eventi pericolosi considerati nella valutazione 4. le informazioni sulle quali si è basata la valutazione i dati e le fonti utilizzate l incertezza riferita ai dati utilizzati e la loro influenza sulla valutazione del rischio
67 Documentazione-3 5. gli obiettivi di riduzione del rischio che devono essere raggiunti attraverso le misure di sicurezza, indicando le norme o altre specifiche utilizzate per la scelta di tali misure 6. le misure di sicurezza adottate per eliminare i pericoli identificati o per ridurre i rischi
68 Documentazione-4 7. i rischi residui associati alla macchina 8. il risultato della valutazione del rischio 9. tutti i moduli compilati durante la valutazione del rischio
Vediamo di seguito a grandi linee il procedimento per giungere alla marcatura CE.
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