|
|
- Giorgina Carli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 Allegato B SCHEMA ATTO INTEGRATIVO ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE Realizzazione di un programma di attivita ed interventi finalizzato all attuazione delle politiche regionali, concernente l ambito territoriale della provincia di (ai sensi della l.r. 14 marzo 2003, n. 2) tra REGIONE LOMBARDIA, PROVINCIA DI BERGAMO, COMUNE DI BERGAMO, CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA, UNIVERSITA DI BERGAMO, COMUNITA MONTANE DEI LAGHI BERGAMASCHI, VALLE SERIANA, DI SCALVE, VALLE BREMBANA, VALLE IMAGNA, con l adesione della DIOCESI di BERGAMO
11 Visti: La legge regionale n.2 del 14/3/2003 Programmazione negoziata regionale; Il regolamento regionale n. 18 del 12/8/2003 attuativo della predetta LR n. 2/2003; Premesso che: Con DGR n del 22/3/2006 è stato promosso l AQST per la realizzazione di un programma di attività ed interventi per l attuazione delle politiche regionali concernente l ambito territoriale della provincia di ; Con DGR n del 20/2/2008 è stato approvato lo schema di AQST per la realizzazione di un programma di attività ed interventi per l attuazione delle politiche regionali concernente l ambito territoriale della provincia di ; In data 10 aprile 2008 il sopra citato AQST è stato sottoscritto da Regione Lombardia, Provincia di,, C.M. Monte Bronzone e Basso Sebino, C.M. Alto Sebino, C.M. Valle Cavallina, C.M. Valle Seriana Superiore, C.M. di Scalve, C.M. Valle Seriana, C.M. Valle Brembana, C.M. Valle Imagna, C.C.I.A.A. di, Università di e Diocesi di bergamo. Considerato che è emersa la necessità: - Di integrare il Quadro conoscitivo e priorità per il territorio della provincia di in relazione ad alcuni temi particolarmente interessanti per lo sviluppo del territorio bergamasco; - Di integrare le progettualità già inserite in AQST con progetti di rilevanza regionale, segnalati dalle DG regionali competenti per materia, segnalati degli enti SIRE in relazione alla loro competenza; - Di rendere più evidente l intreccio tra i vari livelli di programmazione mediante l incrocio delle progettualità con gli obiettivi del PRS, del DPEFR e con il PTR regionale; Tutto ciò premesso Regione Lombardia; Provincia di ; ; Comunità Montana Valle Brembana; Comunità Montana di Scalve; Comunità Montana Valle Seriana; Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi; Comunità Montana Valle Imagna; Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di ; Università di ; Diocesi di
12 STIPULANO IL PRESENTE ATTO INTEGRATIVO ALL ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE Realizzazione di un programma di attivita ed interventi finalizzato all attuazione delle politiche regionali, concernente l ambito territoriale della Provincia di Art. 3 Struttura e contenuti dell Accordo Articolo 3 Struttura e contenuti dell Accordo Testo vigente L Accordo contiene progettualità ritenute strategiche per lo sviluppo del territorio provinciale, riportate nelle schede descrittive, di cui all Allegato B (Volume 1A e volume 2B delle schede progettuali) al presente Accordo, che, in considerazione della duplice valenza programmatoria ed attuativa dell Accordo, vengono inserite come: (Progettualità inserite nel primo piano di azione - Allegato C e progettualità inserite nel piano di azione integrativo Allegato D). Testo modificato Il testo viene modificato nella parte in grassetto L Accordo contiene progettualità ritenute strategiche per lo sviluppo del territorio provinciale, riportate nelle schede descrittive di cui all allegato C al presente Accordo che vengono articolate in tre liste in considerazione della valenza programmatoria e attuativa dell intervento Progettualità inserite in Lista 1 Allegato D Progettualità inserite in Lista 2 Allegato E Progettualità inserite in Lista 3 Allegato F Art. 5 - Comitato di Coordinamento Testo vigente Il Comitato di Coordinamento, di cui all art.7 del R.R. n.18 del , istituito con la Testo modificato Il testo viene modificato nella parte in
13 deliberazione di Giunta regionale n. VIII/ del 22 marzo 2006 e successive modifiche risulta composto: dal Presidente della Giunta Regionale, o dall Assessore regionale Delegato, che lo presiede; dal Presidente della Provincia di ; dal Sindaco del ; dal Presidente della CCIAA; dal Presidente della Comunità Montana Alto Sebino in rappresentanza di tutte le Comunità Montane della Provincia di ; dal Rettore dell Università degli Studi di ; dal rappresentante della Diocesi di ; Il Comitato, come previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. VIII/ del 22 marzo 2006 si avvale del supporto della Segreteria Tecnica, di cui al successivo art. 6, coordinata dal Soggetto Responsabile dell Accordo, di cui al successivo art. 7. Il Comitato, su proposta del suo Presidente, sarà integrato di volta in volta, in relazione alle tematiche specifiche affrontate, dagli Assessori regionali e dagli amministratori locali interessati. I compiti attribuiti al Comitato dall art.7 del R.R. n.18 del sono i seguenti: a) definisce i contenuti dello schema di AQST, condividendo gli obiettivi di sviluppo e l allocazione delle risorse; b) valuta e approva le proposte di adesione di soggetti privati o di altri soggetti coinvolti nella realizzazione degli interventi, sulla base della qualificazione dell interesse di questi ultimi, dell apporto al programma di interventi, degli impegni derivanti dalla proposta e delle idonee garanzie; c) sovrintende all attuazione grassetto Il Comitato di Coordinamento, di cui all art. 7 del R.R. n. 18 del 12/8/2003, istituito con DGR n del 22/3/2006 e successive modifiche risulta composto: Dal Presidente della Giunta regionale o da un suo delegato, che lo presiede; Dal Presidente della Provincia di o suo delegato; Dal Sindaco del o suo delegato; Dal Presidente della Camera di Commercio di o suo delegato; Da un rappresentante di tutte le CC.MM. della provincia di ; Dal Rettore dell Università degli Studi di o suo delegato; Dal rappresentante della Diocesi di. Il Comitato, come previsto dalla DGR n del 22/3/2006 si avvale del supporto della Segreteria Tecnica,di cui al successivo art. 6, coordinata dal Soggetto Responsabile dell Accordo, di cui al successivo art. 7. Il Comitato, su proposta del suo Presidente, sarà integrato di volta in volta, in relazione alle tematiche specifiche affrontate, dagli Assessori regionali e dagli amministratori locali interessati. I compiti attribuiti al Comitato dall art.7 del R.R. n.18 del 12/08/2003 sono i
14 dell AQST e ne aggiorna i contenuti, approvando le eventuali modificazioni/integrazioni, anche su proposta del Soggetto Responsabile dell AQST e per concorde volontà dei soggetti sottoscrittori. Se tali modificazioni/integrazioni costituiscono solo rimodulazione di singoli settori o ambiti d intervento, senza alterarne gli obiettivi di sviluppo e l allocazione complessiva delle risorse, le stesse sono autorizzate dal Soggetto Responsabile ed il Comitato di Coordinamento ne riceve comunicazione; d) riceve le relazioni semestrali da parte del Soggetto Responsabile in ordine allo stato di attuazione dell AQST. Il Comitato, al fine di promuovere la più ampia partecipazione e condivisione delle finalità e degli obiettivi previsti dall Accordo e per garantire l efficacia delle decisioni assunte nonché per favorire la progettualità integrata, può organizzare, anche attraverso la Segreteria Tecnica, appositi momenti di confronto e di informazione, aperti ai diversi portatori locali di interessi pubblici e privati. Il Comitato si riunisce con cadenza almeno semestrale, al fine di valutare le relazioni inoltrate dal Responsabile dell Accordo, con l'impegno di riunirsi fuori dalle scadenze previste qualora almeno uno dei componenti lo ritenga necessario. seguenti: a) definisce i contenuti dello schema di AQST, condividendo gli obiettivi di sviluppo e l allocazione delle risorse; b) valuta e approva le proposte di adesione di soggetti privati o di altri soggetti coinvolti nella realizzazione degli interventi, sulla base della qualificazione dell interesse di questi ultimi, dell apporto al programma di interventi, degli impegni derivanti dalla proposta e delle idonee garanzie; c) sovrintende all attuazione dell AQST e ne aggiorna i contenuti, approvando le eventuali modificazioni/integrazioni, anche su proposta del Soggetto Responsabile dell AQST e per concorde volontà dei soggetti sottoscrittori. Se tali modificazioni/integrazioni costituiscono solo rimodulazione di singoli settori o ambiti d intervento, senza alterarne gli obiettivi di sviluppo e l allocazione complessiva delle risorse, le stesse sono autorizzate dal Soggetto Responsabile ed il Comitato di Coordinamento ne riceve comunicazione; d) riceve le relazioni semestrali da parte del Soggetto Responsabile in ordine allo stato di attuazione dell AQST. Il Comitato, al fine di promuovere la più ampia partecipazione e condivisione delle finalità e degli obiettivi previsti dall Accordo e per garantire l efficacia delle decisioni assunte nonché per favorire la progettualità integrata, può organizzare, anche attraverso la Segreteria Tecnica, appositi momenti di confronto e di informazione, aperti ai diversi portatori locali di interessi pubblici e privati. Il Comitato si riunisce con cadenza almeno semestrale, al fine di valutare le
15 relazioni inoltrate dal Responsabile dell Accordo, con l'impegno di riunirsi fuori dalle scadenze previste qualora almeno uno dei componenti lo ritenga necessario. Art. 6 Segreteria Tecnica Testo vigente Il Comitato di Coordinamento si avvarrà del supporto di una Segreteria Tecnica, composta da: Dirigente della Sede Territoriale di per la Regione Lombardia e dai Dirigenti successivamente individuati dalle Direzioni Generali coinvolte; Direttore e Segretario generale per la Provincia di ; Direttore generale del o suo delegato; Presidente Comunità Montana Valle di Scalve in rappresentanza di tutte le Comunità Montane; Segretario Generale per la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura; Direttore Amministrativo per l Università degli Studi di ; Rappresentante della Diocesi di ; La Segreteria Tecnica è coordinata dal Soggetto Responsabile di cui al successivo art. 7. Testo modificato Il testo viene modificato nella parte in grassetto Il Comitato di Coordinamento si avvarrà del supporto di una Segreteria Tecnica, composta da: Dirigente della Sede Territoriale di per la Regione Lombardia e dai Dirigenti successivamente individuati dalle Direzioni Generali coinvolte; Un rappresentante della Provincia di ; Un rappresentante del ; Un rappresentante di tutte le Comunità Montane della provincia di ; Un rappresentante della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di ; Un rappresentante dell Università degli Studi di ; Un rappresentante della Diocesi di ; La Segreteria Tecnica è coordinata dal Soggetto Responsabile di cui al successivo art. 7.
16 Art. 10 Dotazione finanziaria Testo vigente Nella tabella Primo piano di azione (Allegato C), sono indicate le progettualità attivate o inserite negli Accordi di Programma recepiti dal presente Accordo. Testo modificato Il testo viene riscritto (vedi grassetto) La lista 1 (Allegato D) è costituita dagli interventi dotati di progettazione definitiva o esecutiva che dispongono dei finanziamenti necessari a dare almeno integrale copertura ad un lotto o sub intervento. Nell ambito di tale lista vengono inseriti anche gli interventi in corso di realizzazione; la lista 2 (Allegato E) è costituita dagli interventi dotati di progettazione preliminare e che dispongono di integrale copertura dei costi oppure di un livello di progettazione superiore ma che non dispongono dei finanziamenti necessari a completare almeno un lotto o subintervento ; la lista 3 (Allegato F) è costituita dagli interventi che dispongono soltanto di idee progetto o studi di fattibilità e dagli interventi con progettazione preliminare che non presentano una copertura integrale dei costi dell intervento. Art. 11 Tempi d attuazione, monitoraggio e aggiornamento dell Accordo Testo vigente I tempi d attuazione dell AQST sono quelli definiti per le singole schede intervento e saranno verificati in sede di monitoraggio semestrale. Testo modificato La modifica consiste nell inversione dell ordine tra la precedente lettera c e la precedente lettera b. I tempi d attuazione dell AQST sono quelli
17 Con apposito provvedimento, e secondo le modalità previste dall art. 10 del Regolamento regionale, potrà essere effettuato l aggiornamento/integrazione del presente Accordo in riferimento: a) al reperimento del fabbisogno finanziario di cui all art. 10; b) all individuazione delle risorse per la realizzazione delle ulteriori progettualità condivise (allegato D - piano di azione integrativo); c) all individuazione delle ulteriori nuove progettualità che potranno emergere nelle sedi regionali di confronto. definiti per le singole schede intervento e saranno verificati in sede di monitoraggio semestrale. Con apposito provvedimento, e secondo le modalità previste dall art. 10 del regolamento regionale, potrà essere effettuato l aggiornamento/integrazione del presente Accordo in riferimento: a) reperimento del fabbisogno finanziario di cui all art. 10; b) all individuazione delle ulteriori nuove progettualità che potranno emergere nelle sedi regionali di confronto; c) all individuazione delle ulteriori nuove progettualità che potranno emergere nelle sedi regionali di confronto. Art. 16 Allegati Testo vigente Costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale i seguenti Allegati: A) Introduzione Accordo quadro di sviluppo territoriale; B) Premesse Accordo quadro di sviluppo territoriale e schede progettuali (Volume 1A e 2B); C) 1 piano di azione; D) Piano integrativo d azione; E) Scheda monitoraggio Testo modificato Viene cambiata la classificazione degli allegati Costituiscono parte integrante e sostanziale del presente AQST i seguenti allegati: Allegato C - schede progettuali Allegato D - lista 1 Allegato E lista 2 Allegato F lista 3 Allegato G - Monitoraggio
18 Area PRS Ambito PRS Asse AQST Obiettivo tematico PTR Obiettivo PTR 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.1 Intervenire sul sistema delle di collegamento affinché permettano l'accesso ai poli regionali e favoriscano le relazioni con l'esterno da tutto il territorio lombardo, attraverso un'effettiva integrazione con la rete europea e tra reti lunghe e reti brevi. Utilizzare le opportunità della maglia infrastrutturale per incentivare la creazione di un sistema policentrico, favorendo l'accessibilità ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.1 Intervenire sul sistema delle di collegamento affinché permettano l'accesso ai poli regionali e favoriscano le relazioni con l'esterno da tutto il territorio lombardo, attraverso un'effettiva integrazione con la rete europea e tra reti lunghe e reti brevi. Utilizzare le opportunità della maglia infrastrutturale per incentivare la creazione di un sistema policentrico, favorendo l'accessibilità ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.1 Intervenire sul sistema delle di collegamento affinché permettano l'accesso ai poli regionali e favoriscano le relazioni con l'esterno da tutto il territorio lombardo, attraverso un'effettiva integrazione con la rete europea e tra reti lunghe e reti brevi. Utilizzare le opportunità della maglia infrastrutturale per incentivare la creazione di un sistema policentrico, favorendo l'accessibilità ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.1 Intervenire sul sistema delle di collegamento affinché permettano l'accesso ai poli regionali e favoriscano le relazioni con l'esterno da tutto il territorio lombardo, attraverso un'effettiva integrazione con la rete europea e tra reti lunghe e reti brevi. Utilizzare le opportunità della maglia infrastrutturale per incentivare la creazione di un sistema policentrico, favorendo l'accessibilità ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica 6.2 Trasporto pubblico regionale Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.2 Ridurre i carichi di traffico nelle aree congestionate 3 Assicurare, a tutti i territori della regione e a tutti i cittadini, l'accesso ai servizi pubblici e di pubblica utilità attraverso una pianificazione integrata delle reti della mobilità, tecnologiche, distributive, cultural della formazione, sanitarie energetiche e dei servizi 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.18 Riorganizzare il sistema delle merci per uno sviluppo del settore più sostenibile 13 Realizzare, per il contenimento della diffusione urbana, un sistema policentrico di centralità urbane compatte ponendo attenzione al rapporto tra centri urbani e 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.1 Intervenire sul sistema delle di collegamento affinché permettano l'accesso ai poli regionali e favoriscano le relazioni con l'esterno da tutto il territorio lombardo, attraverso un'effettiva integrazione con la rete europea e tra reti lunghe e reti brevi. Utilizzare le opportunità della maglia infrastrutturale per incentivare la creazione di un sistema policentrico, favorendo l'accessibilità ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.1 Intervenire sul sistema delle di collegamento affinché permettano l'accesso ai poli regionali e favoriscano le relazioni con l'esterno da tutto il territorio lombardo, attraverso un'effettiva integrazione con la rete europea e tra reti lunghe e reti brevi. Utilizzare le opportunità della maglia infrastrutturale per incentivare la creazione di un sistema policentrico, favorendo l'accessibilità ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica Lista 1 Numero Nome progetto Attuatore Stato di attuazione Costo complessivo Regione Provincia Comune Altri progetto N13 Brebemi Brebemi S.p.A. Progetto definitivo , ,57 N14 Alta capacità ferroviaria Milano-Verona RFI S.p.A. Progetto definitivo , ,00 N28 Sistema viabilistico pedemontano CAL Spa Progetto definitivo , ,00 A13 Tangenziale Sud, 1 lotto Provincia di Concluso parzialmente , , ,00 A11 Progetto Tramvie delle Valli Linea 1, Valle Seriana TEB S.p.A Concluso , , , , ,33 A12 Realizzazione Interporto di Montello per sostegno del trasporto merci su rotaia Sibem S.p.A Progetto definitivo , ,00 A16 Variante di Zogno Abiemmedue S.p.A. Progetto definitivo , , , ,00 (Anas) A14 Variante alla S.S. 42 del Tonale della Mendola, 1 lotto, tratto Albano S.A. Trescore Anas S.p.A Appalto , , ,00
19 Area PRS Ambito PRS Asse AQST Obiettivo tematico PTR Obiettivo PTR 6.5 Valorizzazione del territorio Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico TM 2.11 Perseguire il riassetto del sistema urbano lombardo (utilizzando le principali previste come opportunità), rafforzare i grandi poli urbani esterni senza pregiudicare il ruolo di Milano come principale centro del nord Italia e dei piccoli centri come strumenti di presidio del territorio 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.6 Promuovere la pianificazione integrata delle reti infrastrutturali e una progettazione che integri paesaggisticamente e ambientalmente gli interventi infrastrutturali 20 Promuovere l'integrazione paesistica, ambientale e naturalistica degli interventi derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio, tramite la promozione della qualità progettuale, la mitigazione degli impatti ambientali e la migliore contestualizzazione degli interventi già realizzati 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.1 Intervenire sul sistema delle di collegamento affinché permettano l'accesso ai poli regionali e favoriscano le relazioni con l'esterno da tutto il territorio lombardo, attraverso un'effettiva integrazione con la rete europea e tra reti lunghe e reti brevi. Utilizzare le opportunità della maglia infrastrutturale per incentivare la creazione di un sistema policentrico, favorendo l'accessibilità ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica 6.5 Valorizzazione del territorio TM 1.11 Coordinare le politiche ambientali e d sviluppo rurale 11 Promuovere un sistema produttivo di eccellenza 6.4 Tutela dell'ambiente TM 1.3 Mitigare il rischio di esondazione 8 Perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio (idrogeologico, sismico, industriale, tecnologico, derivante dalla mobilità, dagli usi del sottosuolo, dalla presenza di manufatti, dalle attività astrattive), sulla pianificazione e sull'utilizzo prudente e sostenibile del suolo e delle acque 6.4 Tutela dell'ambiente TM 1.10 Conservare e valorizzare gli ecosistemi e la rete ecologica regionale 14 Riequilibrare ambientalmente e valorizzare paesaggisticamente i territori della Lombardia, anche attraverso un attento utilizzo dei sistemi agricolo e forestale come elementi di ricomposizione paesaggistica, di rinaturalizzazione del territorio, tenendo conto delle potenzialità degli habitat 6.1 Infrastrutture prioritarie Una strategia per la mobilità sostenibile TM 2.17 Realizzare un servizio di trasporto pubblico d'eccellenza e sviluppare forme di mobilità sostenibile 4 Pereguire l'efficienza nella fornitura dei servizi pubblici e di pubblica utilità, agendo sulla pianificazione integrata delle reti, sulla riduzione degli sprechi e sulla gestione ottimale del servizio 6.3 Servizi di pubblica utilità TM 3.12 Potenziare lo sviluppo turistico sostenibile su tutto il territorio lombardo ed in particolare nelle aree protette e di Rete Natura Promuovere l'offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della regione e diffondendo la cultura del turismo non invasiva 6.4 Tutela dell'ambiente TM 1.4 Perseguire la riqualificazione ambientale dei corsi d'acqua 17 Garantire la qualità delle risorse naturali e ambientali, attraverso la progettazione delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, il contenimento dell'inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico e luminoso, la gestione idrica integrata 6.4 Tutela dell'ambiente TM 4.6 Riqualificare e recuperaredal punto di vista paesaggistico le aree degradate o compromesse e mettere in campo azioni utili ad impedire o contenere i processi di degrado e compromissione in corso o prevedibili 10 Promuovere l'offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della regione e diffondendo la cultura del turismo non invasiva Lista 1 Numero progetto Nome progetto Attuatore Stato di attuazione Costo complessivo Regione Provincia Comune Altri N6 Polo del lusso e della cultura di Azzano S.Paolo Azzano S.Paolo Progetto definitivo , ,60 B14 Tramvia delle Valli, linea 1 interventi di impatto mobilità sostenibile TEB S.p.A. in parziale realizzazione ,00 A10 Nuova S.P. 91 Valle Calepio 2 lotto da Costa di Mezzate a Chiuduno Provincia di Appalto , , ,00 B19 Grande intervento integrato di Valle. Valorizzazione della risorsa forestale e rilancio dell offerta turistico ambientale del i l d i C lli Comunità Montane N3 Gronda Sud Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca in parziale realizzazione Progetto esecutivo , , , , , ,48 A17 Realizzazione Bosco in città Progetto esecutivo , , ,00 B9 Riqualificazione stazione di - STU Concluso parzialmente , , , , ,30 N38 AdP Val di Scalve - Progetti innovativi in campo energetico e ambientale Comunità Montana di Scalve , , ,00 A18 Progetto Torrente Seniga San Paolo d'argon, Cenate Sotto, Montello Progetto definitivo , ,00 N16 Miglioramento ambientale delle aree minerarie dismesse della valle del riso e val parina Consorzio minerario della Valle del Riso- Val Parina, Comuni di Parre, Premolo e Ponte Nossa. Progetto definitivo , ,00
20 Area PRS Ambito PRS Asse AQST Obiettivo tematico PTR Obiettivo PTR 6.4 Tutela dell'ambiente TM 1.10 Conservare e valorizzare gli ecosistemi e la rete ecologica regionale 17 Garantire la qualità delle risorse naturali e ambientali, attraverso la progettazione delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, il contenimento dell'inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico e luminoso, la gestione idrica integrata 6.4 Tutela dell'ambiente TM 1.2 Tutelare e promuovere l'uso razionale delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili, per assicurare l'utilizzo della "risorsa acqua" di qualità, in condizioni ottimali (in termini di quantità e di costi sostenibili per l'utenza) e durevoli 16 Tutelare le risorse scarse (acqua, suolo e fonti energetiche) indispensabili per il perseguimento dello sviluppo attraverso l'utilizzo razionale e responsabile delle risorse anche in termini di risparmio, l'efficienza nei processi di produzione ed erogazione, il recupero e il riutilizzo dei territori degradati e delle aree dismesse, il riutilizzo dei rifiuti 6.4 Tutela dell'ambiente Il turismo come progetto di sviluppo TM 1.10 Conservare e valorizzare gli ecosistemi e la rete ecologica regionale 17 Garantire la qualità delle risorse naturali e ambientali, attraverso la progettazione delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, il contenimento dell'inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico e luminoso, la gestione idrica integrata 6.3 Servizi di pubblica utilità Il turismo come progetto di sviluppo TM 2.1 Intervenire sul sistema delle di collegamento affinché permettano l'accesso ai poli regionali e favoriscano le relazioni con l'esterno da tutto il territorio lombardo, attraverso un'effettiva integrazione con la rete europea e tra reti lunghe e reti brevi. Utilizzare le opportunità della maglia infrastrutturale per incentivare la creazione di un sistema policentrico, favorendo l'accessibilità ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica 6.4 Tutela dell'ambiente TM 1.4 Perseguire la riqualificazione ambientale dei corsi d'acqua 17 Garantire la qualità delle risorse naturali e ambientali, attraverso la progettazione delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, il contenimento dell'inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico e luminoso, la gestione idrica integrata 6.4 Tutela dell'ambiente TM 3.12 Potenziare lo sviluppo turistico sostenibile su tutto il territorio lombardo ed in particolare nelle aree protette e di Rete Natura Favorire la graduale trasformazione de comportamenti, anche individuali, e degli approcci culturali verso un utilizzo razionale e sostenibile di ogni risorsa, l'attenzione ai temi ambientali e della biodiversità, paesaggistici eculturali, la fruizione turistica sostenibile, attraverso azioni di educazione nelle scuole, di formazione degli operatori e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica 5 - Sanità, famiglia e casa 5.1 Sanità e salute Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi NC 4 Pereguire l'efficienza nella fornitura dei servizi pubblici e di pubblica utilità, agendo sulla pianificazione integrata delle reti, sulla riduzione degli sprechi e sulla gestione ottimale del servizio 5 - Sanità, famiglia e casa 5.2 Welfare della sussidiarietà Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi 4 Pereguire l'efficienza nella fornitura dei servizi pubblici e di pubblica utilità, agendo sulla pianificazione integrata delle reti, sulla riduzione degli sprechi e sulla gestione ottimale del servizio 5 - Sanità, famiglia e casa 5.3 Nuove politiche per la casa Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi TM 5.8 Potenziare le opportunità di accesso dei giovani alla "vita attiva" 5 - Sanità, famiglia e casa 5.2 Welfare della sussidiarietà Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi TM 5.2 Incentivare l'integrazione di alcune fasce sociali a rischio di marginalizzazione NC 5 - Sanità, famiglia e casa 5.2 Welfare della sussidiarietà Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi TM 5.2 Incentivare l'integrazione di alcune fasce sociali a rischio di marginalizzazione NC 5 - Sanità, famiglia e casa 5.2 Welfare della sussidiarietà Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi TM 5.2 Incentivare l'integrazione di alcune fasce sociali a rischio di marginalizzazione NC Lista 1 Numero progetto Nome progetto Attuatore Stato di attuazione Costo complessivo Regione Provincia Comune Altri N19 Sentiero della biodiversità sulle orobie Parco Orobie Bergamasche, Parco Monte Barro,Parco Grigna Settentrionale, Centro Flora Autoctona in parziale realizzazione , ,00 N15 Progetto per l attuazione degli interventi prioritari previsti dal Piano di gestione della Riserva Naturale Fontanile Brancaleone Caravaggio Appalto , ,00 N18 Opere di riqualificazione dei percorsi e aree di attestazione all interno del Monumento naturale Valle Brunone sito nel Berbenno Comunità Montana Valle Imagna Progetto definitivo , ,00 B7 Start up e gestione di IAT negli Aeroporti internazionali lombardi APT Concluso , , ,00 N33 Progetto torrente Lesina , , , ,00 N27 Un orso per amico Centro Turistico Studentesco Progetto definitivo , , ,00 N7 Nuovo ospedale Provincia di, , ,84 (*) , ,00 N9 Nuovo Gleno Fondazione casa di Ricovero Santa Maria Ausiliatrice ONLUS A22 Pensionato studentescoaler Progetto definitivo , , , ,00 B31 Autismo Provincia di , , , , ,00 B30 Prima accoglienza in Villa Quarti Fondazione Battaina, Associazione Ruah Onlus Concluso , , ,00 B29 Accoglienza donne in difficoltà Associazione Diakonia, Concluso , ,00
21 Area PRS Ambito PRS Asse AQST Obiettivo tematico PTR Obiettivo PTR 3 - Competitività 3.4 Turismo Il turismo come progetto di sviluppo TM 3.12 Potenziare lo sviluppo turistico sostenibile su tutto il territorio lombardo ed in particolare nelle aree protette e di Rete Natura Promuovere l'offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della regione e diffondendo la cultura del turismo non invasiva 3 - Competitività 3.7 Sistema agroalimentare e sistema forestale TM 1.9 Tutelare e aumentare la biodiversità, con particolare attenzione per la flora e la fauna minacciate 17 Garantire la qualità delle risorse naturali e ambientali, attraverso la progettazione delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, il contenimento dell'inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico e luminoso, la gestione idrica integrata 3 - Competitività 3.7 Sistema agroalimentare e sistema forestale TM 3.12 Potenziare lo sviluppo turistico sostenibile su tutto il territorio lombardo ed in particolare nelle aree protette e di Rete Natura Promuovere l'offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della regione e diffondendo la cultura del turismo non invasiva 3 - Competitività 3.8 Reti distributive, sistema fieristico e tutela dei consumatori Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico TM 2.10 Perseguire la riqualificazione e lo sviluppo urbano 3 - Competitività 3.8 Reti distributive, sistema fieristico e tutela dei consumatori Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico TM 2.10 Perseguire la riqualificazione e lo sviluppo urbano 3 - Competitività 3.6 Artigianato e servizi Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico TM 3.8 Migliorare la competitività del sistema industriale lombardo 23 Gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità dei sistemi transregionali attraverso il miglioramento della cooperazione 3 - Competitività 3.8 Reti distributive, sistema fieristico e tutela dei consumatori Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico TM 2.10 Perseguire la riqualificazione e lo sviluppo urbano 3 - Competitività 3.8 Reti distributive, sistema fieristico e tutela dei consumatori Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico TM 2.10 Perseguire la riqualificazione e lo sviluppo urbano 3 - Competitività 3.6 Artigianato e servizi Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico TM 3.8 Migliorare la competitività del sistema industriale lombardo 23 Gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità dei sistemi transregionali attraverso il miglioramento della cooperazione 3 - Competitività 3.4 Turismo Il turismo come progetto di sviluppo TM 2.17 Realizzare un servizio di trasporto pubblico d'eccellenza e sviluppare forme di mobilità sostenibile 2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra i territorio regionale e l'esterno, intervenendo sulle reti materiali ( di trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con attenzione alla sostenibilità ambientale e all'integrazione paesaggistica 3 - Competitività 3.6 Artigianato e servizi Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico TM 3.8 Migliorare la competitività del sistema industriale lombardo 10 Promuovere l'offerta integrata di 23 Gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità dei sistemi transregionali attraverso il miglioramento della cooperazione 2.3 Culture, identità e autonomie Il turismo come progetto di sviluppo TM 4.2 Migliorare la qualità, la quantità e la fruizione dei servizi culturali offerti al pubblico e valorizzare i contesti territoriali di riferimento Lista 1 Numero progetto Nome progetto Attuatore Stato di attuazione Costo complessivo Regione Provincia Comune Altri A7 AdP San Pellegrino per la riqualificazione e la valorizzazione delle strutture termali di San Pellegrino Soggetti privati , , ,00 A20 Progetto Integrato Regionale di ricostituzione e di riqualificazione ambientale degli ecosistemi boscati Parco delle Orobie Bergamasche e Parco delle Orobie Valtellinesi Progetto esecutivo , ,00 B20 PLIS Monte Canto e Bedesco Provincia di , , ,00 N1 Distretto del Commercio di, Confesercenti, Ascom, Camera di Commercio, associazione vive, soggetti privati , ,00 N24 Distretto diffuso del commercio della Val Gandino Gandino,Leffe, Cazzano sant Andrea, Casnigo, Peia , ,00 N11 e2-merging Piattaforma Informativa per la Condivisione di Dati ed Informazioni sulla Sicurezza nelle PMI per Supportarle nella Gestione e Migliorarne la Competitività Politecnico di Milano ,00 N26 Distretto del commercio di Treviglio Treviglio , ,00 N25 Distretto del commercio di Selvino Selvino, Aviatico, Algua , ,00 B33 Sviluppo del potenziale competitivo territoriale piattaforma telematica e sistema informativo: interfaccia di un osservatorio provinciale delle imprese A9 Progetti turistici Provincia di segnaletica ciclovia Provincia di Provincia di Appalto , , , , , , ,00 B34 Provincia e imprese:partenariato per la tutela della proprietà industriale e la promozione dei marchi delle aziende bergamasche Provincia di Progetto esecutivo , , , ,00 A4 Teatro Donizetti Concluso parzialmente , , ,00
22 Area PRS Ambito PRS Asse AQST Obiettivo tematico PTR Obiettivo PTR 2.3 Culture, identità e autonomie Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico TM 2.10 Perseguire la riqualificazione e lo sviluppo urbano 2.3 Culture, identità e autonomie Il turismo come progetto di sviluppo TM 4.2 Migliorare la qualità, la quantità e la fruizione dei servizi culturali offerti al pubblico e valorizzare i contesti territoriali di riferimento 2.3 Culture, identità e autonomie Infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico NC 22 Responsabilizzare la collettività e promuovere l'innovazione di prodotto e di processo al fine di minimizzare l'impatto delle attività antropiche sia legate alla produzione (attività agricola, industriale, commerciale) che alla vita quotidiana (mobilità, residenza, turismo) 2.3 Culture, identità e autonomie Il turismo come progetto di sviluppo TM 4.4 Promuovere l'integrazione delle politiche paesaggistico e negli strumenti di pianificazione urbanistico/territoriale degli Enti Locali, al fine di conoscere, tutelare e valorizzare i caratteri identitari dei rispettivi territori, con l'applicazione sistematica di modalità di progettazione integrata che assumano qualità paesistico- e la tutela delle risorse naturali come criterio prioritario e opportunità di qualificazione progettuale 19 Valorizzare in forma integrata il le sue risorse, anche attraverso la messa a sistema dei patrimoni paesaggistico,, ambientale, naturalistico, forestale e agroalimentare e il riconoscimento del loro valore intrinseco come capitale fondamentale per l'identità della Lombardia 2.3 Culture, identità e autonomie Il turismo come progetto di sviluppo TM 4.2 Migliorare la qualità, la quantità e la fruizione dei servizi culturali offerti al pubblico e valorizzare i contesti territoriali di riferimento 2.3 Culture, identità e autonomie Il turismo come progetto di sviluppo TM 4.2 Migliorare la qualità, la quantità e la fruizione dei servizi culturali offerti al pubblico e valorizzare i contesti territoriali di riferimento 2.3 Culture, identità e autonomie Il turismo come progetto di sviluppo TM 2.10 Perseguire la riqualificazione e lo sviluppo urbano 2.4 Sport Il turismo come progetto di sviluppo TM 5.8 Potenziare le opportunità di accesso dei giovani alla "vita attiva" 2.6 Giovani Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi 2.6 Giovani Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi 2.6 Giovani Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi Lista 1 Numero progetto Nome progetto Attuatore Stato di attuazione Costo complessivo Regione Provincia Comune Altri A24 Ristrutturazione ex Collegio Baroni in via Pignolo Università degli Studi di , , , ,00 A2 AdP per il restauro dell Abbazia Benedettina di San Paolo d Argon Diocesi di , , , ,80 A27 AdP per l attuazione di opere, interventi e programmi per il recupero e il pieno utilizzo del complesso immobiliare ex Colonia di Dalmine di Castione della Presolana Provincia di, Castione della Presolana Concluso a seguito del completamento del trasferimento del CFPA alla Provincia , ,00 B1 Recupero del Monastero di Astino Opera Mia Studio di fattibilità , , ,00 A3 Teatro Sociale Concluso , , ,00 A1 Promozione dei progetti di recupero di edifici storici: Accademia Carrara, 1 lotto , ,00 A5 Ristrutturazione della ex centrale elettrica di via Daste e Spalenga per spazio , , ,00 A6 Cittadella dello sport Provincia di , ,00 N31 Il territorio visto dai giovani: idee, progetti, sperimentazioni e lavoro Istituto Sordomuti , , ,00 N31 Hub creativi per volare giovane: nuove idee dalle nuove generazioni Consorzio Solco Priula San pellegrino Terme , , ,00 N31 Retica Università Cattolica del Sacro Cuore , , ,00
23 Area PRS Ambito PRS Asse AQST Obiettivo tematico PTR Obiettivo PTR 2.3 Culture, identità e autonomie Il nuovo Welfare locale, il patto sociale e la qualità dei servizi NC 13 Realizzare, per il contenimento della diffusione urbana, un sistema policentrico di centralità urbane compatte ponendo attenzione al rapporto tra centri urbani e aree meno dense, alla valorizzazione dei piccoli centri come strumenti di presidio del territorio, al miglioramento del sistema infrastrutturale, attraberso azioni che controllino l'utilizzo estensivo del suolo 2.3 Culture, identità e autonomie Il turismo come progetto di sviluppo TM 4.7 Promuovere interventi di turismo e marketing territoriale al fine di valorizzare anche economicamente gli interventi su Beni, Servizi e Attività culturali, evitando che le strutture connesse alle attività turistiche (alberghi, strutture per il tempo libero, ecc.) siano realizzate assecondando programmi di sfruttamento immediato delle risorse, ma secondo una prospettiva di lungo periodo attenta a non compromettere le attrattive paesaggistiche e culturali in quanto ricchezza collettiva da conservare nella sua integrità e potenzialità turistica 10 Promuovere l'offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della regione e diffondendo la cultura del turismo non invasiva 2.3 Culture, identità e autonomie Il turismo come progetto di sviluppo TM 2.10 Perseguire la riqualificazione e lo sviluppo urbano 2.3 Culture, identità e autonomie TM 3.5 Valorizzare la produzione agricola ad elevato valore aggiunto 11 Promuovere un sistema produttivo di eccellenza 4 - Sicurezza 4.1 Sistema integrato di sicurezza TM 4.2 Migliorare la qualità, la quantità e la fruizione dei servizi culturali offerti al pubblico e valorizzare i contesti territoriali di riferimento 10 Promuovere l'offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della regione e diffondendo la cultura del turismo non invasiva Lista 1 Numero progetto Nome progetto Attuatore Stato di attuazione Costo complessivo Regione Provincia Comune Altri A21 Agorà ristrutturazione e recupero funzionale del complesso del Patronato S. Vincenzo di Endine Gaiano Diocesi di Progetto definitivo , , , ,00 A8 Progetti turistici Provincia di segnaletica musei Provincia di Progetto definitivo , , ,00 B4 Restauro Cimitero Monumentale Concluso , ,00 N29 Centro regionale per la tutela della biodiversità e di formazione forestale Curno ERSAF, Regione Lombardia, Fondazione Lombardia per l Ambiente, Irealp, Protezione civile, Provincia di,, Curno vedi scheda descrittiva B21 Programma relativo al recupero di un sistema antropico naturale dismesso: la Via Mala Regione Lombardia, Provincia di, Comunità Montana di Scalve Progetto definitivo , ,50
24 Area PRS Ambito PRS Asse AQST Obiettivo tematico PTR Obiettivo PTR 4 - Sicurezza 4.1 Sistema integrato di sicurezza TM 1.4 Perseguire la riqualificazione ambientale dei corsi d'acqua 8 Perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio (idrogeologico, sismico, industriale, tecnologico, derivante dalla mobilità, dagli usi del sottosuolo, dalla presenza di manufatti, dalle attività astrattive), sulla pianificazione e sull'utilizzo prudente e sostenibile del suolo e delle acque 4 - Sicurezza 4.1 Sistema integrato di sicurezza TM 5.5 Garantire parità d'accesso a servizi di qualità a tutti i cittadini 13 Realizzare, per il contenimento della diffusione urbana, un sistema policentrico di centralità urbane compatte ponendo attenzione al rapporto tra centri urbani e aree meno dense, alla valorizzazione dei piccoli centri come strumenti di presidio del territorio, al miglioramento del sistema infrastrutturale, attraberso azioni che controllino l'utilizzo estensivo del suolo 4 - Sicurezza 4.3-Protezione Civile 4 - Sicurezza 4.1 Sistema integrato di sicurezza TM 1.4 Perseguire la riqualificazione ambientale dei corsi d'acqua 16 Tutelare le risorse scarse (acqua, suolo e fonti eneergetiche) indispensabili per il perseguimento dello sviluppo attraverso l'utilizzo razionale e responsabile delle risorse anche in termini di risparmio, l'efficienza nei processi di produzione ed erogazione, il recupero e il riutilizzo dei territori degradati e delle aree dismesse, il riutilizzo dei rifiuti 4 - Sicurezza 4.1 Sistema integrato di sicurezza NC 8 Perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio (idrogeologico, sismico, industriale, tecnologico, derivante dalla mobilità, dagli usi del sottosuolo, dalla presenza di manufatti, dalle attività astrattive), sulla pianificazione e sull'utilizzo prudente e sostenibile del suolo e delle acque 4 - Sicurezza 4.1 Sistema integrato di sicurezza TM 1.4 Perseguire la riqualificazione ambientale dei corsi d'acqua 8 Perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio (idrogeologico, sismico, industriale, tecnologico, derivante dalla mobilità, dagli usi del sottosuolo, dalla presenza di manufatti, dalle attività astrattive), sulla pianificazione e sull'utilizzo prudente e sostenibile del suolo e delle acque * comprensivo del finanziamento APQ edilizia sanitaria Lista 1 Numero progetto Nome progetto Attuatore Stato di attuazione Costo complessivo Regione Provincia Comune Altri N22 Progetto Tezzi Gandellino Comunità Montana Valle Seriana Superiore Progetto esecutivo , ,00 A19 Centro Operativo Misto C.M. Alto Sebino Comunità Montana Alto Sebino Concluso parzialmente , , , ,00 N32 Attività di monitoraggio geologico nei territori della provincia di e confluenza dati nel centro funzionale regionale della D.G. Protezione Civile, prevenzione e polizia locale , ,00 B24 Progetto fiume Torrente Grandone-Re Consorzio di Bonifica Media Pianura Conclusa 1 fase , , ,00 N17 PRIM di IReR , ,00 B22 Progetto fiume Brembo Nord Comunità Montana Valle Brembana , , , ,00
SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliCarta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010
Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it
DettagliCOMPLESSITA TERRITORIALI
PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI OBIETTIVI E FINALITA DEL PROGETTO PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI IL CONTESTO Il Sistema Territoriale di progetto è parte del sistema metropolitano lombardo,
DettagliAssistenza tecnica funzionale alla
definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore
DettagliLinee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione
DettagliAutorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO
Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO Piano di Gestione delle Acque I Aggiornamento Rapporto tra PDGAcque e altri piani di indirizzo: PDGAlluvioni, Piano di Sviluppo Rurale, Piano di Indirizzo
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliBANDI E FINANZIAMENTI REGIONE LOMBARDIA
COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI NOTIZIARIO SPECIALE FINANZIAMENTI N.06/2008 AGLI ENTI ASSOCIATI DELLA LOMBARDIA - LORO SEDI BANDI E FINANZIAMENTI REGIONE LOMBARDIA Bando a sostegno
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
Dettaglitutto quanto sopra premesso e considerato, tra:
Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti
Dettagliper tra ANFFAS BERGAMO
PROTOCOLLO D INTESA per L ATTIVAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO WELFARE tra AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO CONSIGLIO DI RAPPRESENTANZA DEI SINDACI E ASSEMBLEE DISTRETTUALI DEI SINDACI
DettagliTavolo regionale Consumo di suolo : azioni agende 2011 e 2012/13
Tavolo regionale Consumo di suolo : azioni agende 2011 e 2012/13 PRESENTAZIONE DEL VOLUME: L USO DEL SUOLO IN LOMBARDIA NEGLI ULTIMI 50 ANNI 29 settembre 2011, SALA GABER - Milano Relatore: Stefano Agostoni
Dettagliil PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:
REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione
DettagliCITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA
CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (Provincia di Napoli) BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE DA PARTE DEI PRIVATI AL FINE DELLA PIANIFICAZIONE PARTECIPATA PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliREGIONE PUGLIA PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E LA PROVINCIA DI FOGGIA FINALIZZATO ALLO SVILUPPO TERRITORIALE PROVINCIALE
REGIONE PUGLIA PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E LA PROVINCIA DI FOGGIA FINALIZZATO ALLO SVILUPPO TERRITORIALE PROVINCIALE FOGGIA - 28 DICEMBRE 2006 1 Protocollo d Intesa Tra La Regione Puglia,
DettagliREGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliFEASR SVILUPPO RURALE 2014-2020. dott. agr. Filippo Sbuelz Venerdì 3.10.2014 Sede EnAIP Gorizia Via del Boschetto, 37
FEASR SVILUPPO RURALE 2014-2020 dott. agr. Filippo Sbuelz Venerdì 3.10.2014 Sede EnAIP Gorizia Via del Boschetto, 37 1) DOTAZIONE FINANZIARIA UE 95,3 MILIARDI EURO Italia 10,4 MILIARDI EURO + cofinanziamento
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliToscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2
Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2 Applicazione del Modello di Gestione sostenibile della Destinazione turistica Area di verifica AUTOVALUTAZIONE Elenco Domande per area tematica NECSTOUR
DettagliLa costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli
DettagliDECRETO N. 6255 Del 23/07/2015
DECRETO N. 6255 Del 23/07/2015 Identificativo Atto n. 730 DIREZIONE GENERALE ATTIVITA' PRODUTTIVE, RICERCA E INNOVAZIONE Oggetto APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI 2 ADDENDUM ALLA CONVENZIONE OPERATIVA SOTTOSCRITTA
DettagliIL VERDE PUBBLICO 2.0
IL VERDE PUBBLICO 2.0 Approcci innovativi alla gestione del verde 21 novembre 2014, Brindisi Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, L. n 10/2013: cosa significa per i Comuni? Dott.ssa for. Francesca
DettagliL Istituto, in armonia con le attività e finalità del CNR di cui all art.2 del DL del 29-1-99:
Proposta operativa DI COSTITUZIONE DELL ISTITUTO DI NEUROSCIENZE DEL CNR PREMESSA Nell ambito del riordino della rete scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), al fine di realizzare un
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L ENTE LOCALE/REGIONE.
ALLEGATO A MODELLO DI PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA E L ENTE LOCALE/REGIONE. PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE
DettagliParco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD
Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD PIANO TRIENNALE DEGLI INTERVENTI 2009-2011 Seriate, 29 Gennaio 2009 (modificato nell Assemblea dei Sindaci del 12/11/2009 verbale n. 51) Parco Locale
DettagliDIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
104 13/01/2014 Identificativo Atto n. 9 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER LA DIFFUSIONE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE DI
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883
740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
Dettagliper un turismo sostenibile e competitivo in provincia di Livorno
La Regione Toscana ha promosso (Carta di Firenze, novembre 2007) la creazione di una rete tra regioni europee per promuovere lo sviluppo del secondo i principi della "Agenda for European sustainable and
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
Dettagli5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato
5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliPROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DEL MONTEPIANO REATINO INTESA di PROGRAMMA
PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DEL MONTEPIANO REATINO INTESA di PROGRAMMA Oggi 16 luglio 2007, presso l ex convento San Francesco di Labro si sono riuniti tutti i Soggetti partecipanti al Programma Integrato
DettagliAMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE
CONSULTAZIONE PUBBLICA Pianificazione Urbanistica Partecipata La Città non è fatta di soli edifici e piazze, ma è fatta di memoria, di segni, di linguaggi, di desideri, che sono a loro volta l espressione
DettagliDipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO
Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione. FormezItalia S.p.A. SDA Bocconi School of Management
PROTOCOLLO DI INTESA TRA Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l Innovazione E FormezItalia S.p.A. E SDA Bocconi School of Management PER L individuazione di metodi e strumenti innovativi per la
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliAllegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE
Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE In base all art. 19 del TUEL approvato con D. Lgs. 267 del 18 agosto 2000 spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale
DettagliSociale e Pari Opportunità alla dr.ssa Francesca Zampano;
23048 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO POLITICHE PER IL BENESSERE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNITA 4 luglio 2013, n. 650 D.G.R. n. 494 del 17 aprile 2007 e Del. G. R. n. 1176 del 24 maggio 2011 - Azione
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliModalità e requisiti per la definizione delle forme di partecipazione e rappresentanza nei tavoli di programmazione partecipata inerenti il Piano di
Modalità e requisiti per la definizione delle forme di partecipazione e rappresentanza nei tavoli di programmazione partecipata inerenti il Piano di Zona delle Politiche sociali dell Ambito territoriale
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE
MODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE Il nuovo assetto organizzativo di PUGLIAPROMOZIONE è impostato sul modello dell azienda a rete evoluta, fondato sulla ripartizione dei processi di supporto e primari
DettagliBERGAMO SMART CITY &COMMUNITY
www.bergamosmartcity.com Presentazione Nasce Bergamo Smart City & Community, associazione finalizzata a creare una rete territoriale con uno scopo in comune: migliorare la qualità della vita dei cittadini
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
Dettagli1. Servizio / Ufficio! Politiche Ambientali. 2. Dirigente! Viviana De Podestà. 4. Referente per la comunicazione!
[13] 1. Servizio / Ufficio! Politiche Ambientali 2. Dirigente! Viviana De Podestà 3. Account! Vincenzo Terlizzi 4. Referente per la comunicazione! Maria Carla Cuccu 5. Referente sito web! Davide Lombardelli
DettagliCERTIFICAZIONE AMBIENTALE DEL TERRITORIO E DELLE ATTIVITA TURISTICHE DELL AREA DEL METAPONTINO
CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DEL TERRITORIO E DELLE ATTIVITA TURISTICHE DELL AREA DEL METAPONTINO Programma operativo Matera, 20 marzo 2008 Consulenza scientifica 1 Presentazione di Ambiente Italia Ambiente
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI RICHIESTE DI SOSTEGNO DELL APT PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE NAZIONALI SUL TERRITORIO DELLA BASILICATA
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI RICHIESTE DI SOSTEGNO DELL APT PER LA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE NAZIONALI SUL TERRITORIO DELLA Premessa Visto l art. 3, comma 2, della L.R. 7/2008, secondo il
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 16 maggio 2011, n. 1101
16959 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 16 maggio 2011, n. 1101 DGR 1079/2008. Linee Guida per i siti web delle Aziende ed Istituti Pubblici del SSR e per l utilizzo della posta elettronica certificata.
DettagliProgetto Marchio d Area Viaggio negli Iblei. Pist 9 Linea d intervento 3.3.IA (attività C) del PO. FESR 2007/2013
Progetto Marchio d Area Viaggio negli Iblei. Pist 9 Linea d intervento 3.3.IA (attività C) del PO. FESR 2007/2013 Provincia Regionale di Ragusa Piani Integrati di Sviluppo Territoriale Progetto Viaggio
DettagliASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI
ASSE 2 CABINA DI REGIA PER GOVERNARE LE TRASFORMAZIONI COMUNE DI NOVARA CODICE15.3.1.5 Cabina di Regia: funzioni di rango urbano e gateway Scheda azioni Immateriali Cabina di Regia: funzioni di rango urbano
DettagliLa nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20)
Provincia Autonoma di Trento La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20) CONVEGNO AEIT 26 ottobre 2012 29 maggio 1980 Approvazione della legge provinciale n. 14 Legge provinciale
DettagliLA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)
PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni
DettagliPromuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali
Obiettivo generale del POR FESR Abruzzo Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO: Ґ Ricerca
Dettagliil rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.
Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliL anno duemilaquattordici il giorno 9 del mese di Luglio alle ore 11,00 nella sede della Comunità Montana del Montefeltro in Carpegna
Decreto del Commissario Straordinario N. 4 del Reg. Data 09/07/2014 OGGETTO: PROGETTO WELFARE NELLE MARCHE CON UNIVERSITA CARLO BO DI URBINO APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE L anno duemilaquattordici
DettagliGiunta Regionale della Campania 94 22/11/2012 11 0 - -
Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE AREA GENERALE DI COORDINAMENTO A.G.C. 11 Sviluppo Attività Settore Primario COORDINATORE Dr. Massaro Francesco DIRIGENTE SETTORE DECRETO N DEL A.G.C.
DettagliStruttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD
Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio
DettagliPromozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ. Art. 1 (Finalità)
Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ Art. 1 (Finalità) 1. La presente legge disciplina le procedure di individuazione e di riconoscimento dei Distretti Agroalimentare
DettagliRegolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale)
Città di Novi Ligure Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale) Approvato con deliberazione del Consiglio
DettagliDECRETO N. 2863 Del 13/04/2015
DECRETO N. 2863 Del 13/04/2015 Identificativo Atto n. 267 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE DELL AVVISO DOTE IMPRESA INCENTIVI ALL ASSUNZIONE DI PERSONE CON DISABILITÀ
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali
PROTOCOLLO D INTESA per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali Distretto Socio-sanitario n.2 Serra S. Bruno, ASL 8 Vibo Valentia L anno 2005 (duemilacinque) addì, negli
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Tra
LEGA NAVALE ITALIANA Sezione di Trieste WWF- AREA MARINA PROTETTA di Miramare-Trieste PROTOCOLLO D INTESA Tra La Lega Navale Italiana Sezione di Trieste, rappresentata dal Presidente Ennio Abate, nato
DettagliIstituto comprensivo Massarosa1
AUTORITÀ PER LA PARTECIPAZIONE Istituto comprensivo Massarosa1 NUOVA SpAs (Nuova Società per Attività sostenibili) Per promuovere e condividere la tutela dell Acqua e delle Aree Umide Primi risultati delle
DettagliLE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020
LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 Floriana Clemente Direzione Ambiente Robassomero, 11 dicembre 2013 Le risorse:
DettagliAllegato n. 2 QUESTIONARIO CONOSCITIVO SUL PATRIMONIO VERDE COMUNALE O PROVINCIALE ESEMPIO
Allegato n. 2 QUESTIONARIO CONOSCITIVO SUL PATRIMONIO VERDE COMUNALE O PROVINCIALE ESEMPIO Si prega di compilare il seguente questionario, costituente parte integrante dell iter per l attribuzione del
DettagliDall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana
Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti
DettagliSI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
ACCORDO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ CONCERNENTI L ESERCIZIO, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE E L ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI AI SENSI DELLA DGR. N. X/1118 DEL 20 DICEMBRE 2013 TRA FINLOMBARDA S.P.A.
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione
DettagliProgramma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera
Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera Base giuridica Oggetto (obiettivo generale) Con decisione C/2008/7336 il 27 novembre 2008 la Commissione Europea ha approvato
DettagliI CONTRATTI DI FIUME in Lombardia
Governance e partecipazione per il bacino del Po Colorno 26 ottobre 2007 I CONTRATTI DI FIUME in Lombardia Mario Clerici Regione Lombardia mario_clerici@regione.lombardia.it PERCHE UN CONTRATTO DI FIUME
DettagliREGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina
DettagliDIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
10511 12/11/2014 Identificativo Atto n. 1108 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DELL AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAIZONE DELLA DOTE SCUOLA COMPONENTE MERITO - A.S. 2014/1015.
DettagliDELIBERAZIONE N. 47/16 DEL 25.11.2014
Oggetto: PO FESR 2007/2013. Accelerazione della spesa. Avviso multilinea per la presentazione di progetti per opere pubbliche di pronta cantierabilità. L Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliPROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020
Allegato parte integrante - 2 Allegato B) PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 TRA Regione Emilia Romagna, in persona
DettagliLa Strategia della Regione Sicilia Sergio Marino Direttore Generale di ARPA Sicilia
Tavola rotonda: L ISPRA e il Sistema Paese sui temi della Biodiversità La Strategia della Regione Sicilia Sergio Marino Direttore Generale di ARPA Sicilia Obiettivo strategico: tutelare la Biodiversità
DettagliAllegato 4 Tabella di raccordo tra dimensioni del BES, funzioni e obiettivi della provincia
Allegato 4 Tabella di raccordo tra dimensioni del BES, funzioni e obiettivi della provincia Dimensione/dominio Funzioni Piano strategico Tema Descrizione Standard materiali di vita (reddito,consumi,ricchezz
DettagliRINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI
RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,
DettagliDelibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;
Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione
DettagliLEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014
LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014 RICONOSCIMENTO E COSTITUZIONE DEI DISTRETTI RURALI, DEI DISTRETTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ E DEI DISTRETTI DI FILIERA IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Casalese Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l Astigiano Osservatorio del Paesaggio Alessandrino Osservatorio del Paesaggio
DettagliPUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) Avviso pubblico
PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) 1. Generalità Avviso pubblico La regione dell Umbria, con DGR 7 aprile 2013, n. 281, ha approvato l avviso per la presentazione
DettagliREGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO
REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliCITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO. ACCORDI CON I GESTORI PROTOCOLLO D INTESA (Regolamento di attuazione, art. 9)
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE CITTA DI SACILE Piano comunale di settore per la localizzazione degli Impianti fissi di telefonia mobile (L.R. n. 028 del 06 dicembre 2004,
DettagliIl sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio
Il sistema di governo della programmazione Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Gli organismi coinvolti nel processo programmatorio Assemblea Distrettuale
DettagliAIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa
AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa Siglato a Milano il 17 Maggio 2010 PROTOCOLLO D INTESA TRA Associazione fra le Banche Estere in Italia (di seguito AIBE ), con sede in Milano in Piazzale Cadorna
DettagliPreambolo ART. 1. O G G E T T O
REGIONE: EMILIA ROMAGNA LEGGE REGIONALE 8 APRILE 1994, n.15 (G.U. n. 025 SERIE SPECIALE N. 3 del 25/06/1994 - BU n. 032 del 11/04/1994) RIORGANIZZAZIONE DELLA MOBILITÀ URBANA E MIGLIORAMENTO DELLA ACCESSIBILITÀ
DettagliPO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni
Newsletter n.74 Aprile 2010 Approfondimento_22 PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Assi Asse 1 - Asse 2 - Asse 3 - Asse 4 - Sostegno
DettagliLe azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014. Asse 1 - Ricerca ed innovazione OBIETTIVI E FINALITÀ
Le azioni previste nel Patto di Sviluppo 2011 2014 Asse 1 - Ricerca ed innovazione Le azioni previste in questo asse riguardano lo sviluppo di temi di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo,
DettagliProgetto Bollenti Spiriti. Giovani Open Space. Comune di Barletta
Regione Puglia Progetto Bollenti Spiriti Giovani Open Space Comune di Barletta Programma regionale per le Politiche giovanili Bollenti Spiriti Delibera Cipe n. 35/2005. Ripartizione delle risorse per interventi
Dettagli