Terza Parte. Il coinvolgimento degli atenei nella realizzazione dei corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS)

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1 Terza Parte Il coinvolgimento degli atenei nella realizzazione dei corsi di Istruzione e Formazione

2 Il coinvolgimento degli atenei nella realizzazione dei corsi di Istruzione e Formazione Cristiana Rita Alfonsi, Patrizia Dilorenzo Obiettivi dell indagine In questa ultima parte del rapporto sono presentati i risultati relativi all indagine sul coinvolgimento delle università nella realizzazione dei corsi IFTS. L indagine è stata realizzata nel periodo compreso tra luglio e novembre L indagine a avuto, in particolare, l intento di perseguire i seguenti obiettivi: raccogliere dati quantitativi sul numero di atenei coinvolti nei percorsi IFTS; approfondire il tipo di coinvolgimento ce gli atenei anno avuto in questi primi anni nelle varie fasi di progettazione, esecuzione e valutazione dei corsi IFTS; individuare gli aspetti critici o di particolare interesse emersi a seguito della partecipazione delle università alla realizzazione dei percorsi IFTS. Durata e fasi L indagine si è svolta in un periodo di 5 mesi, articolato nelle seguenti fasi: una prima fase (luglio-settembre 2001) in cui è stato testato il questionario per la raccolta dei dati e sono stati individuati i delegati o i referenti amministrativi degli atenei per i percorsi IFTS; una seconda fase (agosto-ottobre 2001) in cui si è svolta l attività di raccolta dei dati in tutti gli atenei italiani; una terza fase (novembre 2001) in cui sono stati elaborati i dati raccolti, sono stati individuati sulla base dei risultati del questionario i casi esemplificativi e sono state approfondite alcune esperienze, attraverso interviste in profondità, e infine è stato redatto il presente rapporto.

3 Descrizione delle attività svolte La prima fase dell indagine a previsto la realizzazione, come si è detto, di due specifice attività: il test del questionario elaborato per la raccolta dei dati, ce è stato realizzato con la collaborazione dei referenti per i percorsi IFTS del Politecnico di Torino e dell Università di Firenze; l individuazione dei delegati o dei referenti amministrativi degli atenei per i percorsi IFTS. Il test a consentito l adeguamento del questionario all effettiva realtà universitaria, con l obiettivo di elaborare uno strumento in grado di raccogliere tutte le informazioni utili, sia da quei contesti universitari ce non anno previsto una specifica organizzazione interna per la partecipazione ai corsi IFTS, sia da quelli ce, al contrario, si sono organizzati con la costituzione di specifice strutture interne per partecipare ai percorsi IFTS. Per l individuazione dei delegati o dei referenti amministrativi degli atenei per i percorsi IFTS, sono stati contattati direttamente 68 atenei. Prima di tutto sono state contattate le segreterie dei rettori, a cui è stato ciesto il nominativo del delegato del Rettore o, in mancanza di un delegato, il nominativo di un referente amministrativo responsabile della gestione dei percorsi IFTS per conto dell ateneo. In molti casi è stato necessario contattare altro personale dell ateneo prima di riuscire ad ottenere informazioni certe sui referenti a cui inviare il questionario o avere la conferma della non partecipazione dell Università ai percorsi IFTS. La seconda fase dell indagine a previsto l invio tramite posta elettronica del questionario elaborato in formato excel - per la raccolta dei dati ai nominativi indicati dai vari atenei. Per la compilazione del questionario, all inizio, era stato previsto un periodo di circa 30 giorni. Probabilmente ance a causa del periodo estivo (il questionario è stato inviato tra la fine di luglio e i primi giorni di settembre), il reperimento dei dati a impegnato le università per un periodo superiore rispetto a quello previsto e la raccolta dei dati si è protratta fino al mese di ottobre. Infine, durante la terza parte dell indagine sono stati elaborati i dati raccolti e sulla base dei risultati emersi sono stati individuati alcuni delegati da intervistare per raccogliere informazioni dettagliate in merito a specifici argomenti legati agli IFTS. Sulla base di tutti i dati raccolti, si è pervenuti alla stesura del rapporto finale. Il quadro teorico Prima di passare all analisi dei risultati emersi dall indagine, è opportuno fare una breve premessa sui percorsi IFTS e sul ruolo ce viene affidato alle università nella realizzazione di questi nuovi percorsi formativi, attraverso l analisi della normativa ce disciplina gli IFTS. La Istruzione e Formazione Tecnica Superiore si pone l obiettivo di riqualificare e ampliare l offerta formativa destinata ai giovani e agli adulti, nell ambito del sistema di

4 formazione integrata superiore (FIS), di cui rappresenta un elemento particolarmente innovativo. Per la realizzazione di questi nuovi percorsi formativi, la normativa coinvolge a pieno titolo 4 differenti soggetti: le scuole medie superiori; gli istituti di formazione professionale; le università e le imprese. L università rappresenta, quindi, uno dei 4 soggetti ce per legge sono ciamati a progettare, gestire e valutare i corsi IFTS. Sia l art. 69 della l. n.144/99, sia il Regolamento di attuazione dell art. 69 della l. n.144/99 ribadiscono in più punti il coinvolgimento delle università insieme agli altri soggetti menzionati nelle varie fasi di realizzazione dei percorsi IFTS. Le attività possono essere realizzate tra i differenti soggetti, ance attraverso la costituzione di un consorzio (comma 2. dell art. 69 della l. n.144/99). Il coinvolgimento delle università dovrebbe essere garantito nella realizzazione di qualsiasi percorso IFTS in tutte le fasi: nella progettazione delle attività didattice; nella gestione dei corsi (ance se per quanto riguarda le docenze non è obbligatoria la presenza di personale universitario tra i docenti, mentre si riciede la presenza di almeno il 50% di docenti provenienti dal mondo del lavoro) e nella conduzione scientifica di ciascun percorso (comma 2 dell art. 4 del Regolamento di attuazione dell art. 69 della l. n.144/99); nelle commissioni di esame dei corsi (art. 8 del Regolamento di attuazione dell art. 69 della l. n.144/99). Per quanto riguarda il riconoscimento dei crediti formativi, da parte delle università ce partecipano alla progettazione ed alla realizzazione dei singoli corsi IFTS, come crediti formativi universitari nell ambito della laurea triennale - come si è già detto nella prima parte del rapporto, a cui si rimanda per gli approfondimenti -, si applica l art. 5 del decreto del Ministro dell università e della ricerca scientifica e tecnologica del 3 novembre 1999, n. 509, sulla base delle linee guida definite d intesa tra i Ministri della Pubblica Istruzione, del lavoro e della previdenza sociale e dell università e della ricerca scientifica e tecnologica e gli altri soggetti come previsto dal comma 2 dell art. 69 della l. n.144 (comma 3 art. 6 del Regolamento di attuazione dell art. 69 della l. n.144/99). Per quanto riguarda i finanziamenti, infine, il comma 4 dell art. 69 della l. n.144/99, prevede il reperimento delle risorse da fondi del Ministero della Pubblica Istruzione e delle regioni. Non è prevista alcuna ripartizione dei finanziamenti tra i differenti soggetti coinvolti nella realizzazione delle attività. Questi brevi riferimenti alla normativa delineano i principi su cui si basa il coinvolgimento degli atenei nelle varie fasi di realizzazione dei percorsi IFTS. I primi corsi IFTS sono stati avviati nel , si tratta di poci anni di realizzazione, ma attualmente non si anno informazioni e dati sul numero di università ce anno aderito a queste nuove iniziative di formazione, su come le università si sono organizzate al loro interno per gestire la partecipazione alle attività, sul tipo di coinvolgimento delle università nelle varie fasi di realizzazione dei corsi IFTS (progettazione, gestione, valutazione), sul riconoscimento dei crediti acquisiti da parte delle università e, infine, sui finanziamenti ricevuti dalle università per la partecipazione a tali attività formative.

5 Approfondire l organizzazione, le dinamice di partecipazione degli atenei nella realizzazione dei percorsi IFTS, individuare gli ostacoli incontrati dalle università in questi primi anni di attività e le possibili soluzioni è l obiettivo ce la presente indagine a inteso perseguire. Il quadro metodologico L indagine, nel suo complesso, a avuto un carattere esplorativo. Ciò significa ce a rappresentato un primo tentativo di analisi del coinvolgimento degli atenei nei percorsi IFTS e delle difficoltà incontrate. Si è ance cercato di individuare quelle realtà positive - i casi esemplificativi - da cui sono state raccolte tutte le informazioni utili a capire quali possono essere gli elementi interni all università o esterni - ce possono aiutare gli atenei a partecipare adeguatamente ai percorsi IFTS. Per la realizzazione dell indagine sono stati adottati due tipi di approcci: un approccio quantitativo ce, attraverso il contatto diretto con tutte le università e la compilazione dei questionari da parte delle università coinvolte nei percorsi IFTS, a consentito la raccolta di dati quantitativi sul numero di atenei ce partecipano ai percorsi dell IFTS; sul numero dei corsi a cui questi ultimi anno partecipato, sui crediti riconosciuti, ecc.; un approccio qualitativo ce, attraverso la risposta ad alcune parti del questionario e le interviste ai delegati, a consentito l individuazione di alcuni ostacoli alla partecipazione ai percorsi IFTS da parte delle università e di elementi ce potrebbero, al contrario, rappresentare fattori di forza per la partecipazione delle università. L indagine a interessato 68 atenei associati alla CRUI. Le fonti dell indagine sono state, come già accennato, le seguenti. Una prima fonte è rappresentata dalle 68 segreterie dei rettorati degli atenei ce sono state consultate per acquisire informazioni sulla partecipazione delle università ai percorsi IFTS, sui nominativi dei delegati del Rettore per tali attività, sull esistenza di eventuali uffici amministrativi adibiti a seguire le pratice per i percorsi IFTS. Una seconda fonte è rappresentata dai 33 delegati del rettore o dirigenti amministrativi di altrettante università 1, ce anno compilato il questionario sul coinvolgimento delle università nei percorsi IFTS. Una terza fonte è rappresentata dai 5 delegati del rettore delle Università della Calabria, di Messina, di Padova, di Roma e del Politecnico di Torino ce anno risposto 1 In realtà gli atenei coinvolti sono 32, in quanto l Università degli studi di Trento a fatto compilare il questionario ai referenti delle 2 facoltà coinvolte in corsi IFTS (Ingegneria ed Economia).

6 all intervista telefonica sull analisi dei fattori di forza e di debolezza riscontrati nella partecipazione dell ateneo ai percorsi IFTS, al fine di individuare gli elementi ce potrebbero aiutare le università a partecipare ai percorsi IFTS. Per la raccolta delle informazioni, infine, sono stati utilizzati i seguenti strumenti tecnici: una griglia sintetica per la raccolta delle informazioni sugli atenei coinvolti nei percorsi IFTS, sui nominativi dei delegati, sulla presenza di uffici amministrativi adibiti a tali attività; un questionario strutturato per la raccolta di informazioni quantitative e qualitative sui percorsi IFTS a cui le università anno partecipato o partecipano e sul loro coinvolgimento nelle varie fasi di realizzazione (progettazione, gestione, valutazione), ecc.; un questionario semistrutturato utilizzato per le interviste in profondità ai delegati dei 5 atenei summenzionati, per l individuazione degli ostacoli incontrati nella partecipazione ai percorsi IFTS e delle relative soluzioni.

7 I risultati dell indagine Gli atenei coinvolti nei percorsi IFTS Come è già stato detto, per la realizzazione dell indagine sono state coinvolte 68 università italiane. Attraverso un primo contatto con le segreterie dei rettorati, 10 segreterie su 68 non erano informate sulla partecipazione dell ateneo a percorsi IFTS (Lecce, Vita-Salute S. Raffaele di Milano, Piemonte Orientale, Roma Tre, LUMSA Roma, S. Pio V Roma, Urbino, IUAV Venezia, Verona, Viterbo). 5 università, invece, anno comunicato di non essere coinvolte in corsi IFTS (Cieti, Perugia Stranieri, Luiss, Teramo, SISSA Trieste) (ved. Tab. 1). Dalle restanti 53 università, in 8 casi non è stato possibile reperire informazioni sulla presenza o meno di un delegato del rettore per i percorsi IFTS. In 15 atenei, invece, i percorsi IFTS sono seguiti per conto dell università da differenti docenti ce svolgono la funzione di referente per ogni corso IFTS. Non esiste, quindi, la figura del delegato del rettore e in alcuni casi non è stato possibile inviare il questionario, percé non esistendo neance un ufficio amministrativo specifico per gli IFTS, bisognava contattare tutte le facoltà dell ateneo, individuare i vari referenti e poi inviare ad ognuno il questionario (Potenza, Bologna, Ferrara, Bocconi Milano). In alcuni casi ad esempio l Università di Potenza e di Bologna - la delega avviene al livello di facoltà, in altri casi, invece, esiste un delegato per ogni corso IFTS (ad esempio per l Università di Ferrara), di conseguenza l individuazione dei singoli referenti era molto difficoltosa. Infine, in 30 atenei esiste un delegato del rettore per i percorsi IFTS (ved. Tab. 1)

8 Tab. 1 Coinvolgimento delle 68 università contattate nei percorsi IFTS dal 1998 ad oggi e presenza di un delegato del rettore. Università Coinvolgimento nelle attività di IFTS Presenza di un delegato del rettore ai percorsi IFTS Sì No Sì No Ancona Bari Bari Politecnico della Basilicata Presenza di numerosi delegati, ce seguono i vari corsi per le singole facoltà del Sannio Bergamo Bologna Presenza di delegati per le varie facoltà Brescia Cagliari della Calabria Camerino Cassino Castellanza Catania Catanzaro Cieti Ferrara I corsi realizzati sono circa 10, per ogni corso esiste un docente responsabile Firenze Genova Varese - L università a partecipato solo a un corso IFTS Insubria dell Aquila Lecce Macerata Messina Milano Milano - Esistono più delegati per i percorsi IFTS Bocconi Milano - Cattolica Milano Politecnico Milano - Vita- Salute S. Raffaele Modena e Reggio Emilia del Molise

9 Università Coinvolgimento nelle attività di IFTS Presenza di un delegato del rettore ai percorsi IFTS Sì No Sì No Napoli Federico II Napoli 2 Napoli - Partenope Napoli - Istituto Universitario Orientale Napoli - Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa Padova Palermo Parma Pavia Perugia Perugia Stranieri Piemonte Orientale Reggio Calabria Roma - La Sapienza Roma - Tor Vergata Roma Tre Roma - Campus Biomedico Roma LUISS Roma LUMSA Roma - S. Pio V Salerno Sassari Siena Teramo Torino Torino Politecnico Trento Trieste I delegati del rettore sono 3. Trieste - S.I.S.S.A. Udine

10 Università Coinvolgimento nelle attività di IFTS Presenza di un delegato del rettore ai percorsi IFTS Sì No Sì No Urbino Venezia Venezia - IUAV Verona Viterbo Foggia Bolzano Non anno inviato il questionario, percé i primi corsi riguardano questo anno ( ) e al momento della consegna del questionario (settembre 2001) non erano stati avviati

11 A tutti gli atenei ce anno indicato un delegato o un referente amministrativo per i percorsi IFTS è stato inviato il questionario per la raccolta dei dati. In particolare, il questionario è stato inviato a 56 atenei. Entro il 15 novembre sono pervenuti i questionari compilati delle università di seguito elencate: Ancona Bari Bergamo Camerino Cagliari Cassino Castellanza del Molise del Sannio della Calabria Firenze Genova Macerata Messina Milano Milano Politecnico Modena e Reggio Emilia Napoli 2 Napoli Federico II Napoli - Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa Padova Pavia Reggio Calabria Roma La Sapienza Torino Politecnico Palermo Parma Perugia Torino Trento 2 Facoltà di Ingegneria Trento Facoltà di Economia Trieste Venezia Ca Foscari 2 L università di Trento a preferito far compilare il questionario ai 2 referenti delle facoltà coinvolte nella realizzazione dei percorsi IFTS. Si è preferito lasciare separati i questionari e leggere separatamente le informazioni. 11

12 I risultati del questionario inviato agli atenei I 33 atenei ce anno risposto al questionario sono quelli ce anno consentito di analizzare in profondità il coinvolgimento delle università nella realizzazione dei corsi IFTS. Prima di passare all analisi dei dati raccolti è necessario premettere ce in alcuni casi i questionari compilati non contenevano tutte le informazioni ricieste e risultavano, quindi, incompleti. L incompletezza delle informazioni è da collegare essenzialmente a due fattori: la complessità dello strumento per la raccolta dei dati, il questionario, inviato alle università; la carenza di comunicazione tra i vari attori dell università ce si occupano dei corsi IFTS o l assenza di un referente ce si faccia carico del coordinamento di tutte le attività collegate agli IFTS all interno dell ateneo. L obiettivo dell indagine, come è stato già detto, era quello di raccogliere informazioni dettagliate sul coinvolgimento delle università nella realizzazione dei percorsi IFTS. Era necessario elaborare uno strumento ce fosse in grado di raccogliere dati, quantitativi e qualitativi, sulla presenza di delegati o uffici preposti alla gestione dei percorsi IFTS, sui rapporti ce gli atenei anno con gli altri soggetti realizzatori dei percorsi IFTS e con gli attori istituzionali, quali la Regione, sui crediti riconosciuti, sul numero di allievi coinvolti, ecc. Questa grande varietà di informazioni a creato in alcuni casi problemi ai delegati del rettore o ai funzionari degli uffici amministrativi ce anno curato la compilazione del questionario, in quanto spesso non avevano tutte le informazioni e i dati riciesti e per individuarli anno dovuto informarsi presso interlocutori interni o esterni all università o, in alcuni casi, non anno potuto rispondere ad alcune domande. Infine, è interessante notare come l indagine abbia contribuito al raggiungimento di un obiettivo non previsto. Alcuni referenti di ateneo, infatti, anno segnalato ce, ance se la compilazione del questionario a creato qualce problema a causa della mancanza di informazioni in merito ad alcune aree d indagine, a comunque contribuito a migliorare le informazioni possedute dall università stessa in merito a queste specifice attività e quindi rappresenta uno strumento di monitoraggio e analisi dell esistente. Alcune università ce non sono riuscite a reperire tutti i dati in tempo utile, si sono diciarate disponibili a fornire le informazioni necessarie non appena saranno reperite, ance a conclusione dell indagine. L organizzazione dell ateneo per la partecipazione ai percorsi IFTS Il delegato ai percorsi IFTS Dei 33 atenei ce anno risposto al questionario, 24 anno un delegato del rettore per i percorsi IFTS. Nella quasi totalità dei casi si tratta di un docente universitario, solo in 2 atenei (Ist. Universitario Suor Orsola Benincasa e Università di Perugia) il delegato svolge un altro ruolo all interno dell università. In alcuni casi, infine, la funzione di 12

13 delegato per i percorsi IFTS è svolta da più docenti o ricercatori dell ateneo (Università di Padova e di Trieste). Le funzioni svolte dal delegato del rettore sono molteplici e, in alcuni casi, differenziate. La funzione più diffusa è quella del coordinamento delle varie attività dell ateneo riguardanti i percorsi IFTS. Importante sembra ance il ruolo ce il delegato svolge nel settore dell informazione e della comunicazione tra i vari soggetti coinvolti (interni ed esterni all università) nelle attività relative agli IFTS (ved. Tab.2). Emerge, quindi, una figura di coordinamento e punto di riferimento per l ateneo sui percorsi IFTS. 13

14 Tab. 2 Descrizione delle funzioni svolte dai delegati del Rettore per i percorsi IFTS in ogni ateneo Università Funzioni svolte dal delegato per i percorsi IFTS Bari Politecnico Attività non specificate Bergamo Partecipare alle riunioni preliminari con gli enti esterni coinvolti nei progetti (Regione, province, provveditorati e scuole) Cagliari Partecipazione ai comitati firma dei progetti coordinamento del personale universitario impegnato nelle attività Della Calabria Partecipazione al Comitato Regionale Camerino Cassino Partecipazione al Comitato Regionale Coordinamento delle modalità di adesione ai progetti IFTS e delle attività realizzate Firenze Attività di informazione interna e con i partner dei progetti rapporti con il CDA e il Senato Accademico rapporti con la Regione Toscana coordinamento dei bandi e delle attività di monitoraggio contatti con le facoltà e i corsi di studio per il riconoscimento dei crediti contatti con i dipartimenti e gli uffici dell ateneo per lo sviluppo di procedure amministrative coordinamento con la direzione scolastica, le scuole superiori e la Provincia Messina Politecnico di Milano Modena e Reggio Emilia Del Molise Napoli 2 Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa Padova Partecipazione al Comitato Regionale informazione e coordinamento tra i partner Partecipazione alla commissione regionale di programmazione informazione e supporto alla predisposizione delle proposte all interno dell ateneo analisi delle proposte ed eventuale ridiscussione interfaccia con le autorità accademice per le problematice generali attinenti ai corsi (ad es. riconoscimento dei crediti) Coordinamento dei rappresentanti di ogni corso IFTS per aspetti quali il budget, il riconoscimento die crediti, la relazione finale Coordinamento delle attività in cui è coinvolto l ateneo Coordinamento delle attività in cui è coinvolto l ateneo Partecipazione alle attività di progettazione stipula ATS presidenza CTS coordinamento dei docenti universitari coinvolti nei corsi IFTS Coordinamento delle attività rapporti con la Regione Veneto verifica e pertinenza dei progetti presentati per la presentazione e l approvazione da parte del Senato Accademico Palermo Partecipazione alle riunioni attività di informazione Parma Attività non specificate Perugia Attività non specificate Reggio Calabria Rappresentare l università nel Comitato Regionale coordinamento delle attività dei delegati delle Facoltà per valutare le proposte di partecipazione ai percorsi IFTS 14

15 Università La Sapienza Roma Funzioni svolte dal delegato per i percorsi IFTS Rappresentare la CRUL nel Comitato Regionale curare i rapporti con la Regione Lazio e con i delegati delle altre università del Lazio curare i rapporti con i delegati delle varie facoltà dell ateneo Del Sannio Selezionare le ipotesi di partecipazione ai percorsi IFTS organizzare le istruttorie interne relazionare al Rettore e al Senato accademico sulle attività relative agli IFTS coordinamento delle attività dello sportello di Ateneo e dei rappresentanti dell Università nei Comitati Tecnico Scientifici Torino Partecipare alla organizzazione dei bandi in sede regionale coordinare le attività nella fase di progettazione mettere in contatto l università con i potenziali utenti seguire le nomine dei responsabili universitari nei Comitati Tecnico Scientifici sottoscrivere a nome dell università le ATS Politecnico di Attività non specificate Torino Trieste Partecipazione al Comitato Tecnico Scientifico progettazione, microprogettazione ed erogazione degli interventi individuazione dei docenti, codocenti e tutor coinvolti nelle attività per conto dell ateneo eventuali altri compiti previsit dall ATI/ATS Venezia Ca Foscari Partecipazione al Comitato Regionale coordinamento generale delle attività In molti casi, infine, il delegato del rettore ai percorsi IFTS è la persona ce, normalmente, partecipa alle riunioni del Comitato Regionale IFTS. Questa funzione è stata segnalata da 20 atenei sui 24 ce anno un delegato per gli IFTS. Negli altri casi, è il Rettore a partecipare al Comitato Regionale oppure un docente universitario ce si occupa dei percorsi IFTS o, infine, il dirigente amministrativo ce si occupa degli IFTS. L ufficio amministrativo per i percorsi IFTS Strettamente collegato alla presenza di un delegato del rettore per i percorsi IFTS, è la presenza all interno dell ateneo di un ufficio amministrativo ce si occupa dei percorsi IFTS. Su 33 atenei, 22 anno un ufficio amministrativo preposto e, elemento importante, di questi, 21 coincidono con atenei ce anno ance un delegato per i percorsi IFTS. Questo dato fa comprendere come, generalmente, gli atenei ce anno deciso di organizzarsi al proprio interno per la partecipazione ai percorsi IFTS anno optato sia per la nomina di un delegato del rettore, in grado di seguire e coordinare le varie attività, sia per l istituzione di un ufficio amministrativo di supporto. È stato possibile raccogliere ance informazioni sulle attività svolte dall ufficio amministrativo in quelle università ce ne anno previsto la costituzione. In particolare, 18 uffici su 22 svolgono funzioni prettamente amministrative; 17 funzione di diffusione interna delle informazioni relative ai percorsi IFTS e punto di riferimento per i soggetti esterni all ateneo. 15

16 Pur svolgendo molte funzioni e avendo numerosi contatti con l esterno, i rapporti con le altre università non sono molto frequenti. Infatti, 11 dei 22 uffici amministrativi non anno alcun tipo di contatto o di scambio di informazioni con altre università ce si occupano di percorsi IFTS. Negli altri casi gli uffici anno scambio di informazioni con altre università ce, in genere, sono vicine territorialmente. In alcuni casi, comunque, alcuni uffici amministrativi anno contatti con atenei ance di regioni diverse e lontane rispetto alla propria. Al contrario, sono ben 18 su 22 gli uffici amministrativi ce interloquiscono e collaborano con gli enti esterni all università coinvolti nei progetti IFTS e con la Regione o il Ministero dell Istruzione In particolare, quasi tutti gli uffici amministrativi anno contatti e collaborano con la Regione, ma sembrano essere frequenti i contatti ance con gli uffici regionali del Ministero dell Istruzione e con le parti sociali. Un dato interessante, ce riguarda 9 dei 22 atenei ce anno un ufficio amministrativo per i progetti IFTS, è la presenza di personale competente nel settore delle attività formative. Non si tratta, quindi, di semplici uffici amministrativi, ma di strutture ce sembrano avere obiettivi più ambiziosi, di tramite tra l università e gli altri attori del sistema IFTS. Le informazioni sui percorsi IFTS in possesso degli atenei Un area del questionario a avuto l obiettivo di raccogliere informazioni sui percorsi IFTS a cui i vari atenei anno partecipato ciedendo, in particolare, dati sugli altri enti coinvolti in ogni percorso, sull eventuale partecipazione a corsi interregionali, sul numero dei docenti coinvolti, sul numero e sulla tipologia dei partecipanti (diplomati, studenti universitari, occupati, ecc.), sul numero di crediti riconosciuti per ogni corso, sugli allievi ce anno ciesto il riconoscimento dei crediti. Questa parte del questionario è stata certamente quella ce a creato più difficoltà ai nostri referenti di ateneo per il reperimento dei dati. Nessun ateneo era in possesso di molte delle informazioni ricieste, ad esclusione di alcuni atenei piccoli e con un numero di corsi realizzati molto limitato. In molti casi, la prima risposta è stata quella di ciedere i dati alla Regione, oppure agli enti di formazione professionale ce sono gli attuatori dei corsi IFTS e quindi possiedono tutte le informazioni sui corsi realizzati. In altri casi, invece, avendo intuito lo spirito dell indagine (avere informazioni su quanto il coinvolgimento delle università nei percorsi IFTS fosse monitorato al livello di ateneo e, comunque, quante informazioni arrivano al livello centrale dell ateneo, al fine ance di attuare politice di partecipazione comune dell ateneo nella realizzazione dei percorsi IFTS), i referenti degli atenei si sono rivolti ad altri soggetti coinvolti nei progetti IFTS (scuole, Regione, ecc.) e anno reperito una serie di informazioni sul coinvolgimento dell università, ripercorrendo il lavoro svolto dall università in questi 3 anni di sperimentazione di queste nuove attività formative. La raccolta di informazioni da loro realizzata costituisce ora ance un importante banca dati per la stessa università. La tab. 3 descrive in maniera sintetica le risposte fornite dagli atenei e, come si può facilmente notare, è spesso carente di dati. È possibile comunque trarre delle informazioni generali. 16

17 La prima riguarda la generale crescita dal 1998 ad oggi della partecipazione delle Università ai percorsi IFTS. Solo 8 atenei su 33 sono in grado di indicare in maniera completa il numero dei partecipanti ai corsi e la tipologia di partecipanti (laureati, occupati, studenti universitari, ecc.). E interessante notare ce se si incrocia questo dato con la presenza di un ufficio amministrativo specifico per gli IFTS, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, solo 4 atenei su 8 anno un ufficio amministrativo per gli IFTS. Quindi, la possibilità di avere tutti i dati sugli allievi dei corsi sembra essere legata al numero ridotto di corsi a cui l ateneo a partecipato. Il numero di docenti universitari coinvolti nei singoli corsi è un dato più facilmente rintracciabile, ance se in alcuni casi i numeri forniti si basano sul ricordo personale del referente ce a compilato il questionario e, di conseguenza, potrebbero non essere precisi. Inoltre, qualce referente fa notare ce i dipartimenti possono, senza l obbligo di avvisare l ateneo, distaccare altro personale docente per le attività previste dagli IFTS oltre a quello indicato all avvio delle attività. Infine, al momento risultano poci gli atenei a cui è stato ciesto il riconoscimento dei crediti da parte di allievi dei corsi IFTS. Questo dato può essere legato, da un lato al fatto ce i primi corsi sono terminati da poco tempo, dall altro alla partecipazione limitata degli studenti universitari, i più interessati al riconoscimento dei crediti, ai corsi IFTS. Le risorse umane coinvolte Si è cercato ance di reperire informazioni sul numero di risorse umane dell ateneo impegnate nei progetti IFTS per le varie attività previste (progettazione, monitoraggio, docenza e riconoscimento dei crediti) e per le attività di amministrazione. 17

18 Tab.3 Dati in possesso degli atenei per i primi 2 anni di attività, rispetto al numero dei corsi in cui l università è stata coinvolta, tipologia di partecipanti, numero studenti ce anno riciesto il riconoscimento dei crediti e numero docenti coinvolti Università numero corsi Numero corsi di cui si conosce il N. dei corsisti e tot. corsisti N. corsi Tot. corsisti N. corsi di cui si conosce la tipologia di studenti e tot. Studenti per tipologia N. corsi Occupati Dip. Scuola superiore Abband. Univer. Stud. Universit. Laureati N. studenti ce anno ciesto il riconoscimento dei crediti Ancona 0 Politecnico Bari Bergamo Cagliari NP 3 della Calabria 6 Camerino 0 Cassino 0 Castellanza Firenze Genova Macerata 0 Messina Milano Politecnico Milano Modena e Reggio E del Molise Napoli Federico II 11 Napoli Napoli Suor Orsola 0 Benincasa Padova Palermo Parma Pavia Perugia 0 3 Numero non precisato. Numero docenti coinvolti 18

19 Università numero corsi Numero corsi di cui si conosce il N. dei corsisti e tot. corsisti N. corsi Tot. N. corsi di cui si conosce la tipologia di studenti e tot. Studenti per tipologia N. studenti ce anno ciesto il riconoscimento dei crediti N. corsi Occupati Dip. Scuola Abband. Stud. Laureati corsisti superiore Univer. Universit. Reggio Calabria Roma La Sapienza 0 Del Sannio Torino 0 Torino Politecnico Trento Economia 0 Trento Ingegneria 0 Trieste 0 Venezia Ca Foscari Numero docenti coinvolti 19

20 Università numero corsi Numero corsi di cui si conosce il N. dei corsisti e tot. corsisti N. corsi Tot. corsisti N. corsi di cui si conosce la tipologia di studenti e tot. Studenti per tipologia N. corsi Occupati Dip. Scuola superiore Abband. Univer. Stud. Universit. Laureati N. studenti ce anno ciesto il riconoscimento dei crediti Ancona 0 Politecnico Bari Bergamo Cagliari NP della Calabria Camerino Cassino Castellanza 0 Firenze NP Genova 12 Macerata 0 Messina 14 Milano Politecnico Milano Modena e Reggio E del Molise 0 Napoli Federico II 6 Napoli Napoli Suor Orsola Benincasa Padova Palermo Parma Pavia Perugia 0 Reggio Calabria Il numero non è completo, potrebbero esserci altri dati, di cui il compilatore del questionario non a i dati. Numero docenti coinvolti 20

21 Università numero corsi Numero corsi di cui si conosce il N. dei corsisti e tot. corsisti N. corsi Tot. corsisti N. corsi di cui si conosce la tipologia di studenti e tot. Studenti per tipologia N. corsi Occupati Dip. Scuola superiore Abband. Univer. Stud. Universit. Laureati N. studenti ce anno ciesto il riconoscimento dei crediti Roma La Sapienza 13 Del Sannio Torino Torino Politecnico Trento 1 0 Economia Trento 0 Ingegneria Trieste Venezia Ca Foscari Numero docenti coinvolti 21

22 Con l aumento del coinvolgimento nelle attività formative si registra l aumento delle risorse umane coinvolte. Il dato relativo all anno sembra comportare una riduzione delle risorse umane impegnate, ma questo dato va letto con cautela, in quanto in molti casi le attività relative a questi corsi non sono state ancora attivate. E da prendere in considerazione per questo anno, quindi, il solo dato relativo alla progettazione dei percorsi IFTS. È da rilevare, infine, ce l attività in cui è coinvolto un numero più elevato di persone è la docenza, ance se la normativa non considera vincolante la partecipazione di personale universitario come docenti dei corsi IFTS, mentre coinvolge le università in tutte le altre attività (progettazione, gestione e monitoraggio). Questo dato può essere collegato al fatto ce, come vedremo meglio in seguito, molte università considerano indispensabile la presenza di docenti universitari nella didattica al fine del riconoscimento dei crediti formativi (ved. Tab. 4). I dati commentati riguardano 23 atenei su 33, in quanto negli altri casi non sono state fornite informazioni in merito, a conferma della carenza di conoscenza sul coinvolgimento nei percorsi IFTS da parte delle strutture centrali degli atenei italiani. Tab. 4 Risorse umane impegnate dagli atenei nella realizzazione dei percorsi IFTS, divise per tipologia di attività e anno. Attività Amministrazione Progettazione Docenza Monitoraggio Modalità trasferimento crediti È stata posta un ulteriore domanda ce aveva l obiettivo di individuare le attività in cui gli atenei sono stati coinvolti per la realizzazione dei percorsi IFTS. Come si può notare dai dati della tab. 5 - prendendo in esame in particolare i dati relativi al e quasi tutti gli atenei anno partecipato, così come previsto dalla normativa, alle attività di progettazione e coordinamento (gestione) dei progetti IFTS. È interessante notare ce il coinvolgimento nelle attività di progettazione e considerevolmente aumentato con il passare degli anni, probabilmente ance a causa del DM n.509/99 ce, come vedremo meglio nel capitolo sui crediti formativi universitari, per il riconoscimento dei crediti da parte delle università prevede il loro coinvolgimento nelle attività di progettazione dei corsi. Meno diffuso, invece, è il coinvolgimento delle università nelle attività di monitoraggio e valutazione dei partecipanti (esami). È interessante notare ce, ance se numericamente irrilevante come dato, alcune università (Torino Politecnico, Firenze, Camerino e Macerata) sono coinvolte ance in attività di accompagnamento (orientamento, formazione dei formatori, ecc.). 5 Si tratta di dati non completi o di stime, in molti casi al momento dell indagine i corsi non erano stati attivati. 22

23 Tab. 5 Percentuale degli atenei coinvolti nelle varie attività per la realizzazione dei percorsi IFTS, distribuiti per anno Attività Progettazione 77% 84% 92% Coordinamento 72% 68% 75% Monitoraggio 50% 48% Misure di accompagnamento 9% 8% 14% Esami 68% 64% Infine, un ultimo dato ce emerge dai risultati dell indagine, riguarda la carenza di monitoraggio degli atenei sulla partecipazione dei delegati ai Comitati Tecnico Scientifici dei corsi IFTS. 11 università su 22 segnalano di non averlo fatto nel primo anno (98-99), 13 su 25 diciara di non averlo fatto nel secondo anno di attività (99-00). La formalizzazione dei rapporti con gli enti esterni Alcune domande del questionario erano dedicate ance alla raccolta di informazioni sulla formalizzazione dei rapporti tra l ateneo e gli altri organismi esterni del sistema IFTS. La forma di accordo più utilizzata sembra essere l Associazione temporanea di scopo (ATS). Le modalità con cui è stato redatto il testo variano al variare dell ateneo. Molti atenei, comunque, fanno riferimento alle indicazioni dell ente Regione sulla stipula di accordi tra i soggetti coinvolti nei percorsi IFTS (ved. Tab. 6). Infatti, ben 19 atenei diciarano di aver avuto contatti con la Regione per la stipula dell accordo. 23

24 Tab. 6 Descrizione delle modalità adottate per la stesura del documento di ATS così come descritte da parte di alcune università. Università Descrizione delle modalità adottate per la stesura del documento di ATS Bari Politecnico L ufficio dell amministrazione centrale, sentite le parti, preso atto della normativa in materia, a redatto una bozza di ATS, sottoposta con successo al vaglio del notaio Bergamo Utilizzando una bozza della Regione Lombardia della Calabria La stesura del documento è stata concordata con gli altri partner Camerino Gli uffici amministrativi dell ateneo non sono stati coinvolti nella stesura del testo Cassino Il testo è stato concordato con i partner dei vari progetti e sulla base delle indicazioni della Regione Lazio Firenze L ufficio IFTS dell università a preparato un testo di riferimento, ce è stato discusso con i partner. Il testo è stato approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione (con qualce problema, non ancora risolto, relativamente alla possibilità di limitazione della responsabilità dell università nell ATS). Tale testo, con specifici adattamenti previsti a seconda del caso, è quello ce viene stipulato dal notaio per ogni ATS e sottoscritto da un delegato del Rettore con procura notarile. Genova Utilizzando la bozza della Regione Milano Il testo è concordato con gli uffici regionali Milano Il testo è redatto attraverso accordo tra i rispettivi uffici legali Politecnico (dopo l approvazione di massima da parte del Senato Accademico), secondo le linee guida indicate dal pre-comitato tecnico scientifico e poi stipulato davanti al notaio. Modena e L ente di formazione capofila a seguito gli orientamenti dettati Reggio E dalla regione Napoli Federico Di norma il testo è redatto dal notaio incaricato dall ente gestore II Napoli Suor Orsola Benincasa Padova Pavia Reggio Calabria Roma La Sapienza del Sannio Il testo è proposto dall agenzia formativa e sottoposto all approvazione degli organi universitari Il testo è redatto da parte degli organi preposti dell ateneo e degli altri enti coinvolti, sulla base di una bozza predisposta dalla Regione Veneto Il testo è redatto dall Ufficio Affari Generali sulla base di un testo tipo concordato con la Regione Il testo, concordato con tutti i soggetti esterni all università, è stato proposto all ateneo ce a provveduto a sottoporlo al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione, ce anno approvato lo scema del testo e autorizzato il Rettore alla sottoscrizione davanti al notaio Il testo è stato esaminato e concordato tra i partner coinvolti nel progetto Per la redazione del testo è sto indispensabile negoziare i contenuti in relazione all utilizzo delle risorse 24

25 Università Torino Torino Politecnico Trieste Descrizione delle modalità adottate per la stesura del documento di ATS Il documento è stato elaborato sulla base di un testo standard suggerito dagli uffici regionali e sottoscritto con atto notarile La prima bozza è stata predisposta dall Ufficio Contratti e Relazioni Internazionali dell ateneo ed è stata poi analizzata e discussa con il funzionario regionale preposto agli IFTS. È stata in seguito sottoposta all esame dell ufficio legale della regione per le dovute osservazioni e modifice. Il documento è preparato sulla base degli scemi forniti in allegato all avviso della Regione e delle revisioni dell ufficiale rogante dell Università o, in alternativa, di un notaio nominato dall ente capofila Infine, tutte le università affermano ce nella fase di progettazione sono stati formalizzati i servizi ce ogni soggetto proponente si impegnava a svolgere. A tal proposito, l università di Firenze segnala ce in alcuni casi ciò non è avvenuto, quando l affiatamento tra i partner era elevato o i tempi di progettazione non consentivano di entrare così nel dettaglio. Questa carenza, comunque, non a creato problemi in fase di realizzazione. I finanziamenti alle università per i percorsi IFTS Delle 33 università ce anno partecipato all indagine, ben 19 diciarano di non percepire finanziamenti per la partecipazione ai progetti IFTS. L università di Cagliari segnala di aver riciesto, attraverso i fondi del POR, un finanziamento per l istituzione di un centro di coordinamento ce, però, non è stato approvato. Le università di Ancona e Reggio Calabria segnalano ce non è prevista una forma diretta di utilizzazione dei finanziamenti per il funzionamento delle strutture centrali delle università. Gli altri 14 atenei, invece, diciarano di aver percepito o di dover percepire parte dei finanziamenti concessi dal Ministero della Istruzione o dalla Regione per la realizzazione degli IFTS. Si tratta dei finanziamenti per le attività amministrative e di gestione del coinvolgimento degli atenei. Dei 14 atenei ce diciarano di ricevere finanziamenti per le attività di amministrazione e gestione, 10 anno un ufficio amministrativo predisposto per gli IFTS. Se si considera ce sono 21 gli atenei ce anno diciarato di avere un ufficio amministrativo preposto alla gestione dei progetti, è facile capire ce in molti casi i costi di gestione per le attività di gestione degli IFTS ricadono sul bilancio degli atenei. Inoltre, dei 14 atenei ce ricevono finanziamenti, 7 diciarano ce le risorse economice non sono utilizzate per finanziare le strutture centrali dell ateneo, ma solo i dipartimenti e le facoltà coinvolti nei progetti (tab. 7). 25

26 Tab. 7 Le università ce anno ricevuto parte dei finanziamenti concessi da MPI/Regione per i progetti IFTS e le modalità di gestione dei fondi ricevuti da parte di ogni ateneo. Università Modalità indicate dalle università per la ripartizione dei Bari Politecnico Camerino Castellanza Firenze Macerata Milano Politecnico finanziamenti ricevuti per i progetti IFTS Gli importi riconosciuti all ateneo sono in media percentuali su tutti i progetti, tenendo conto dei limiti oggettivi posti dai bandi di concorso per i progetti IFTS e delle funzioni deputate allo stesso ateneo I finanziamenti ricevuti non sono utilizzati per le spese sostenute dalle strutture decentrate dell ateneo o da quelle centrali. Imputazione costi di affitto/manutenzione aula didattica e uffici amministrativi, imputazione costi di struttura per la gestione del corso (spese personale amministrativo, spese telefonice, elettrice, riproduzioni, ecc.). Parte dei fondi vengono utilizzati per le strutture centrali dell ateneo. L'Ateneo prevede l'esposizione dei costi con modalità FSE. Dove questo non sarà possibile per esigenze contabili (es. spese telefonice, riscaldamento, e simili) si rinuncia almeno per ora alla rendicontazione. I costi sono invece calcolati per servizi (noleggi, contratti, ammortamento strutture e materiale, ecc.) oltre ce per il personale. A tale riguardo è stata concordata con la Regione la modalità di esposizione dei costi ed il CDA a approvato una convenzione tipo con l'ats ce prevede l'esposizione di tali costi in modalità compatibile FSE. E' stata ance applicata la rendicontazione in modalità MPI per corsi 98/99 e 99/00 gestiti dalle scuole, senza particolari problemi. Si è preferito non utilizzare fondi per le strutture centrali dell ateneo, ance su indicazione della Regione ce lo sconsiglia (i costi finanziati devono essere relativi a progetti specifici). Da Sett a Marzo 2000 l'ufficio IFTS a messo a disposizione del delegato del Rettore un ufficio di supporto (SOL-IFTS) con 3 unità di personale a contratto a part-time (1,5 unità equivalenti), con finanziamento sui fondi dell'innovazione didattica. Nel futuro si spera di poter ricorrere a fondi destinati ad azioni di accompagnamento a livello provinciale, finanziando strutture integrate Università/Scuola/Provincia, già costituite. Non sono descritte le modalità di calcolo dei costi e l eventuale utilizzazione ance per le strutture centrali. Dipende dal particolare corso e dal peso delle attività svolte dall'ateneo (ad esempio, messa a disposizione o meno di strutture, strumentazione etc.). Se esiste un carico per i Dipartimenti, si valuta in accordo con la Direzione del Dipartimento coinvolto quale è tale carico sulla struttura (riportato, ovviamente, a quanto esponibile secondo le regole amministrativo-contabili IFTS). Al livello centrale è previsto il finanziamento dell Ufficio IFTS. 26

27 Università Modena e Reggio Emilia Parma Pavia Perugia Torino Torino Politecnico Trieste Modalità indicate dalle università per la ripartizione dei finanziamenti ricevuti per i progetti IFTS In media l ateneo prende 40 milioni per ogni progetto IFTS, di cui la metà per il docente rappresentante l Ateneo nel Comitato Tecnico Scientifico e l altra metà per la costruzione di una banca dati per certificare i crediti riconosciuti agli studenti, quando questi ne faranno riciesta. Non sono previsti finanziamenti per le strutture centrali dell ateneo. Non si sono imputati costi diretti o spese generali per le strutture decentrate, poicé le attività formative si sono svolte al di fuori delle strutture universitarie, mentre i costi pro-quota università in relazione alle attività di progettazione, coordinamento e monitoraggio sono stati calcolati sulla base dell impegno orario ce i docenti delle diverse facoltà coinvolte anno dedicato e degli importi lire/ora stabiliti dal FSE della Regione Emilia Romagna. Non sono state utilizzate risorse finanziarie per le strutture centrali dell ateneo. I costi vengono esposti in forma di costo diretto sulla base della documentazione di spesa. Non viene esposto alcun costo secondo un calcolo globale tranne per il costo orario del personale ce viene indicato sulla base del costo tabellare del CNL in vigore nel periodo di riferimento. Non sono previsti finanziamenti per le strutture centrali dell ateneo. I costi saranno calcolati in ragione del tipo di contratto di lavoro e dei parametri amministrativi interni. È in esame la strutturazione di un gruppo di lavoro ce operi al livello centrale dell ateneo. I costi sono calcolati sulla base del lavoro svolto da docenti e strutture amministrative nella gestione dei progetti IFTS. Le risorse ce perverranno dal in linea di massima saranno trattenute dalle facoltà coinvolte nei progetti. Essendo la gestione dei progetti centralizzata, i costi saranno computati a livello di ateneo. Una prima ripartizione dei proventi sulle quote destinate all'ateneo per il primo anno di sperimentazione prevede ce questi siano destinati: alla copertura delle spese connesse agli affidamenti ai docenti per attività di coordinamento, progettazione ecc. dei percorsi IFTS nei quali è stato coinvolto l'ateneo; alla copertura delle spese di trasferta connesse; alla copertura dei costi relativi a 2 unità di personale amministrativo coinvolte nell'iniziativa a livello centrale d'ateneo. La quota rimanente è stata destinata all'incremento dei fondi di ricerca gestiti dei referenti dell'ateneo nei vari percorsi IFTS e all'incremento dei budget delle facoltà coinvolte. I costi sono stati sostenuti solo dall amministrazione centrale per sostenere le spese di segreteria e ammortamento. 27

28 Università Bergamo Modalità indicate dalle università per la ripartizione dei finanziamenti ricevuti per i progetti IFTS Considerato ce la sede di svolgimento dei corsi erano gli Istituti Superiori, l'università a esposto solo i costi diretti di cancelleria e i costi indiretti del personale amministrativo in base alle ore effettivamente svolte, mentre i costi generali, quali affitto o utenze diverse, sono stati riconosciuti all'ente sede del corso. Sono previsti finanziamenti per l'ufficio IFTS dell ateneo, per il personale di segreteria e amministrativo o gli addetti alla gestione dei corsi. Il riconoscimento dei crediti Questa ultima parte del questionario a inteso raccogliere dati e informazioni sui criteri utilizzati dalle università per il riconoscimento di crediti acquisiti nell ambito della partecipazione ai percorsi IFTS. Per quanto riguarda questa area si rimanda alla lettura della prima parte del presente rapporto, in cui è delineata un ipotesi di procedura per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti nell ambito di corsi IFTS da parte delle università. Nel presente paragrafo, invece, si cercerà di sintetizzare le risposte fornite dagli atenei in merito a questo specifico aspetto. Prima di tutto è stato ciesto se fosse stata definita una metodologia per il riconoscimento dei crediti da parte dell ateneo. Solo 3 atenei diciarano di non avere definito una metodologia per il riconoscimento dei crediti. Si tratta delle università di Cagliari, della Calabria e di Genova. Il referente dell università della Calabria aggiunge ce la metodologia per il riconoscimento dei crediti è in via di definizione. Alle università ce anno diciarato di avere definito una metodologia per il riconoscimento dei crediti, è stato ciesto di descrivere brevemente le modalità previste per la loro definizione. Non tutte le università si sono dilungate nella descrizione precisa di tali modalità, di seguito, nella tab. 8, sono presentate alcune descrizioni. In alcuni casi, la metodologia per il riconoscimento dei crediti è delegata alle facoltà o ai corsi di laurea o di diploma, di conseguenza all interno di un ateneo i criteri scelti per il riconoscimento dei crediti possono variare a seconda del corso di laurea. In altri casi, il Senato Accademico definisce le linee guida per il riconoscimento a cui tutte le facoltà devono attenersi e lascia la libertà alle facoltà di decidere gli altri criteri. Il numero di università ce non a adottato una metodologia comune per il riconoscimento dei crediti sembra essere, quindi, più vasto. È difficile individuare linee generali comuni seguite dalle università per il riconoscimento dei crediti. Ci sono, comunque, procedure simili e 18 atenei diciarano ce la presenza di docenti dell ateneo nelle commissioni di esame è una condizione necessaria al fine del riconoscimento dei crediti da parte dell università. È interessante notare il caso campano dove, di recente, su incarico dell Assessorato all Università e alla Ricerca Scientifica della Regione, il Coordinamento regionale degli atenei campani a elaborato un documento ce regolamenta i termini, le condizioni e le modalità per il riconoscimento dei crediti formativi nell ambito dei percorsi IFTS. 28

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