DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE III SEZ. D. Anno Scolastico 2014/15

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1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO LICEO CLASSICO STATALE GIULIO CESARE ROMA CORSO TRIESTE, 48 Fax 06/ Tel. 06/ X DISTRETTO - RMPC12000C sito: rmpc12000c@istruzione.it Prot.n. DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE III SEZ. D Anno Scolastico 2014/15 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Micaela Ricciardi

2 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE III SEZIONE D Anno scolastico 2014/15 Sulla base di quanto previsto dall articolo 5 comma 2 della legge 10 dicembre 1997, n. 425, recante disposizioni per la riforma degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d Istruzione Secondaria Superiore, il Consiglio della classe III liceale sezione D ha definito contenuti, obiettivi, metodi e strumenti valutativi relativi ai programmi e all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso. DESCRIZIONE DELLA SCUOLA Il Liceo Ginnasio Statale Giulio Cesare di Roma presenta una struttura ideata, per i tempi in cui è sorto (1936), secondo i più avanzati sistemi di edilizia pubblica. Situato in zona centrale, appartenente al X Distretto, raccoglie una popolazione scolastica in gran parte residente nel medesimo Distretto, ma arricchita dalla presenza di studenti provenienti da diversa collocazione urbana. L edificio, che si sviluppa su cinque piani, presenta, oltre alle aule adibite alle normali attività didattiche, tutte attrezzate con LIM, diversi Laboratori (Chimica Fisica Lingue Arte Scienze Informatica e multimedialità) ed aule speciali; inoltre: una ricca Biblioteca, dotata di moderni sistemi di consultazione; un Aula Magna, fornita di sussidi audiovisivi; due grandi palestre e un campo di basket all aperto; un ambulatorio medico, con servizio di consulenza psicologica. Dal POF dell anno scolastico 2014/15 si evince che il Liceo focalizza la sua proposta formativa nei seguenti ambiti: ricerca didattica e progettazione attraverso un ampia ed esaustiva articolazione di progetti curricolari ed extracurricolari sui saperi disciplinari e trasversali, anche attraverso il potenziamento dell uso delle TIC; perseguimento del successo scolastico, in particolare, per quanto riguarda le classi III liceo, con una specifica attività di orientamento in uscita; educazioni, con particolare attenzione, in modo trasversale a tutte le discipline, ai seguenti percorsi educativi: educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva; educazione alla mondialità; educazione alla salute. Inoltre, per l anno in corso, il Collegio Docenti ha deliberato di attivare in modalità CLIL due moduli all interno dell insegnamento dell Educazione fisica. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe attualmente conta 26 alunni, 14 femmine e 12 maschi, tra cui un ragazzo con DSA (cfr. documentazione allegata). In quarto Ginnasio la classe era composta da 27 studenti. Nel corso dei due anni successivi nove studenti sono stati respinti o si sono ritirati; in prima Liceo si sono aggiunti sette studenti provenienti da altri Istituti e due dal nostro Istituto, tre dei quali si sono ritirati nello stesso primo Liceo; mentre in seconda Liceo si sono aggiunti tre studenti provenienti da altre sezioni del nostro Istituto ed una stata bocciata. Per quanto riguarda la continuità didattica, si rimanda al seguente quadro sinottico, dal quale si evince, per limitarci al solo triennio, una marcata discontinuità nell insegnamento dell Italiano, del Latino, della Storia dell arte (quattro diversi docenti) e delle Scienze (tre diversi docenti). La classe si è presentata all inizio del triennio con un atteggiamento disponibile e curioso verso le proposte didattiche degli insegnanti in quasi tutte le discipline: grazie al lavoro svolto in classe e all applicazione nello studio non sempre in tutti gli alunni continuo e approfondito, ha mostrato un sicuro miglioramento in termini di conoscenze, abilità e competenze. In particolar modo gli studenti mostrano di possedere, a diversi livelli di maturazione, e in modo differenziato nelle diverse discipline (in particolar modo in quelle che non hanno goduto di adeguata continuità didattica e in Matematica) le seguenti competenze: comprendono gli argomenti studiati e il significato complessivo dei testi loro proposti; espongono in modo corretto, anche con il ricorso alle tecnologie informatiche, utilizzando per lo più un lessico appropriato; sanno riconoscere e istituire relazioni tra testi, temi e fenomeni storico-culturali; una parte di loro sa formulare giudizi personali, motivandoli; sanno risolvere problemi, proposti dai docenti o sorti nel percorso di studio, adottando strategie apprese e, in alcuni casi, in modo creativo; sanno progettare e costruire percorsi personali di studio a diversi livelli di autonomia e complessità. A questo proposito si ricorda il contributo attivo e creativo degli studenti in diverse manifestazioni all interno dell evento celebrativo degli 80 anni del Liceo 80voglia di Giulio. Due studenti sono rappresentanti d Istituto; uno è rappresentante alla Consulta Provinciale.

3 Il livello generale della classe può dirsi quindi più che discreto; alcuni alunni sono giunti anche a risultati eccellenti in termini di conoscenze, abilità e competenze, mostrando per alcuni temi interesse autentico, che li ha condotti ad autonomi approfondimenti personali. Solo pochi studenti si attestano su livelli di preparazione dignitosa, ma non superiore alla sufficienza. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DURANTE IL BIENNIO DISCIPLINA A.S. 2010/11 A.S. 2011/12 ITALIANO SAIJA LOSITO LATINO SAIJA DURANTE GRECO LOSITO LOSITO GEOSTORIA LOSITO LOSITO MATEMATICA GALLO GARIBALDI SCIENZE IEZZA CAGIOTTI INGLESE ZERBONI ZERBONI ED. FISICA LO BIANCO LO BIANCO IRC GENOVESE GENOVESE COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DURANTE IL TRIENNIO DISCIPLINA A.S. 2012/13 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 ITALIANO MATTEI, CAPITANI, RAMBELLI MATTEI RAFFAGNINO LATINO MATTEI, CAPITANI, RAMBELLI MATTEI LOSITO GRECO LOSITO LOSITO LOSITO STORIA E FILOSOFIA BISCUSO BISCUSO BISCUSO MATEMATICA E FISICA GARIBALDI GARIBALDI GARIBALDI INGLESE RESCIGNO RESCIGNO RESCIGNO SCIENZE CAGIOTTI FEDERICO SALVI STORIA DELL'ARTE SICA CAPALBO, CONTE SPREGA ED. FISICA LO BIANCO LO BIANCO TUDINI IRC RONCONI, CANGIANI RONCONI RONCONI!!!!!!!

4 OBIETTIVI GENERALI E METODI All inizio dell anno scolastico, nelle riunioni preliminari per dipartimento allo scopo convocate sono stati concordati i contenuti disciplinari e definiti obiettivi, metodi e criteri di verifica e valutazione; a proposito dei contenuti disciplinari si fa presente che, facendo seguito a una precisa direttiva del Collegio dei docenti, l Istituto nel suo complesso si è impegnato a promuovere una più estesa e approfondita conoscenza del Novecento, che ha comportato, in sede di progettazione didattica, la scelta di non affrontare talune tematiche più usuali, per lo più attinenti all Ottocento. Nelle previste riunioni del Consiglio di Classe è stato programmato e periodicamente verificato il percorso didattico e culturale della classe, avendo cura che in esso si sviluppassero e integrassero omogeneamente gli apporti delle diverse discipline. In tali sedi sono stati altresì programmati gli obiettivi comuni che si possono riassumere nei seguenti punti: Acquisire i contenuti generali delle diverse discipline Usare in modo pertinente il linguaggio specifico delle diverse discipline Saper argomentare e rielaborare i diversi contenuti disciplinari in maniera personale e critica Conoscere gli elementi fondanti del nostro patrimonio culturale Interpretare messaggi espressi in diversi codici (verbali, matematici, grafici ecc.). A seguire, suddivisi per materia, vengono indicati gli obiettivi didattici specifici per disciplina e i risultati. MATERIA ITALIANO LATINO E GRECO OBIETTIVI SPECIFICI DI DISCIPLINA E RISULTATI CONSEGUITI Gli alunni distinguendosi per livelli di approfondimento e per capacità di rielaborazione, sanno tutti argomentare, anche se a volte in modo un po scolastico, sul pensiero degli autori e delle opere; sono in grado di individuarne aspetti stilistici ed espressivi; conoscono lineamenti e temi basilari della storia letteraria nel suo sviluppo storico e culturale. Alcuni studenti hanno affinato la capacità di riflettere sulla molteplicità di fruizione e analisi del testo letterario, sulla pluralità di legami che si possono stabilire tra i testi letterari, tra le opere e i loro contesti. Un piccolo numero di studenti, in particolare, sa cogliere la specificità dei fenomeni letterari in rapporto a se stessi e al mondo esterno e sa interrogare il testo letterario in base alla propria sensibilità e al proprio gusto, argomentando con proprie e motivate valutazioni. Gli alunni, nel complesso, sanno esprimersi con sufficiente chiarezza, coerenza e correttezza morfosintattica. Distinguendosi per livelli di approfondimento e per capacità di rielaborazione, sanno tutti argomentare, taluno in maniera semplice, sul pensiero degli autori e delle opere; conoscono lineamenti e temi basilari della storia letteraria nel suo sviluppo storico e culturale. Tutti sono stati abituati a progettare in gruppo in modo autonomo percorsi disciplinari ed interdisciplinari, a seconda dei casi, semplici o complessi servendosi di TIC. Alcuni studenti hanno affinato la capacità di riflettere sulla molteplicità di fruizione e analisi del testo letterario, sulla pluralità di legami che si possono stabilire tra i testi letterari, tra le opere e i loro contesti. A questo proposito bisogna sottolineare come gli studenti siano stati abituati a porre al centro dello studio di ogni autore la lettura dei testi, per lo più in traduzione italiana, al fine di poter rendere più chiaro e consapevole il proprio studio ed il senso di quanto andavano apprendendo. Un piccolo numero di studenti, in particolare, sa cogliere la specificità dei fenomeni letterari in rapporto a se stessi e al mondo esterno, sa interrogare il testo letterario in base alla propria sensibilità e al proprio gusto, argomentando con proprie e motivate valutazioni. Rispetto alla specificità delle lingue, certamente gli studenti hanno conseguito una conoscenza dei meccanismi fondamentali di esse, con analisi e individuazione di strutture sintattiche più complesse e riconoscimento delle

5 STORIA FILOSOFIA INGLESE MATEMATICA FISICA SCIENZE STORIA DELL ARTE figure retoriche più comuni. Anche la conoscenza lessicale rispetto ai radicali semantici più ricorrenti e l analisi delle forme espressive peculiari di ciascun autore fa parte del bagaglio culturale degli studenti. Infine gli studenti sono in grado, in modo diverso per capacità e competenze, di tradurre un testo con struttura sintattica complessa, dimostrando una certa padronanza di lessico e competenza nella decodificazione, al fine di una complessiva riformulazione nella lingua di arrivo. Certamente va tenuta presente la forte discontinuità dell insegnamento del latino che ha caratterizzato il corso di studio dell intero quinquennio e che in alcuni casi ha reso meno solida la preparazione in tale disciplina. Tutti gli alunni mostrano di conoscere i principali aspetti della storia contemporanea, di saper cogliere genesi, evoluzione e conseguenze di un evento o di processo, di saper esporre in modo coerente un argomento storico, usando il lessico specifico, a livelli diversi di approfondimento e capacità di rileborazione. In tutti gli alunni, attraverso lo studio della storia, è maturato un habitus di tolleranza e di rispetto della diversità e della multiculturalità. Tutti gli alunni mostrano di conoscere i principali aspetti della filosofia contemporanea che sono stati affrontati secondo i diversi percorsi, di saper esporre in modo coerente un argomento filosofico, usando il lessico specifico, a livelli diversi di approfondimento e capacità di rielaborazione. Tutti gli alunni sanno riconoscere le diverse tipologie di testi filosofici e mostrano consapevolezza delle scelte stilistiche e comunicative dei filosofi. Tutti gli alunni sanno comprendere il significato complessivo di un testo filosofico, e, a diversi livelli di consapevolezza, sono in grado di riconoscerne autonomamente la struttura argomentativa. Gli alunni mostrano di conoscere, sia pure a diversi livelli di approfondimento, le principali tematiche storico letterarie del mondo anglosassone; evidenziano una accettabile, a volte buona, abilità nella lettura, nell interpretazione e nell applicazione della lingua scritta e parlata. È stato curato in particolare il potenziamento delle capacità comunicative ed elaborative finalizzate all autonomia linguistica. Nel complesso gli alunni mostrano di conoscere sufficientemente gli argomenti trattati che sanno esporre utilizzando in modo appropriato il linguaggio specifico verbale e scritto della disciplina. Non tutti hanno padronanza delle tecniche di calcolo e sono in grado di costruire procedure risolutive. Nel complesso gli alunni riescono a focalizzare discretamente i concetti fondamentali studiati esponendo gli argomenti con linguaggio scientificamente corretto. Non tutti riescono a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite. Distinguendosi per livelli di approfondimento, conoscenza del lessico, capacità di esposizione ed elaborazione, gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi: Conoscere i nodi fondanti della disciplina Saper argomentare e rielaborare i temi trattati in maniera personale e critica Saper utilizzare un linguaggio tecnico rigoroso Distinguendosi per livelli di approfondimento, conoscenza del lessico, capacità di esposizione ed elaborazione, gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi: Conoscere i nuclei fondanti della disciplina Saper rielaborare, argomentare ed illustrare i contenuti della disciplina in maniera personale e critica Saper utilizzare con cognizione il linguaggio tecnico della disciplina ED.FISICA Formazione sia sotto l aspetto fisico che psichico Potenziamento fisiologico, rielaborazione del linguaggio motorio Sviluppo della socialità e della coscienza civica attraverso la pratica dei giochi sportivi Consolidamento e perfezionamento degli schemi motori precedentemente

6 IRC acquisiti Assunzione della pratica sportiva come abitudine di vita Relativamente alla metodologia CLIL, come da delibera del collegio docenti, la classe ha svolto, in collaborazione con il dipartimento di inglese, esercitazioni linguistico-lessicali, valutate con un test finale, i cui risultati sono stati più che soddisfacenti Distinguendosi per livelli di approfondimento, conoscenza del lessico, capacità di esposizione ed elaborazione, gli alunni hanno raggiunto i seguenti obiettivi: Avvicinare testi magisteriali e teologici, maturando competenze nel linguaggio specifico Saper collocare sull asse storico avvenimenti decisivi e personaggi significativi della storia della Chiesa nel XX secolo Maturare capacità di confronto e dialogo fra diverse opzioni fondamentali religiose Riconoscere elementi della rivelazione e della tradizione cristiana nell'arte e nella cultura contemporanea I metodi utilizzati dai docenti del consiglio di classe nel processo di insegnamento/apprendimento sono stati:! lezione frontale! didattica laboratoriale! didattica interattiva! lavori di ricerca e approfondimento! cooperatative learning! uso delle ITC PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Tra le attività svolte in orario curricolare, che hanno coinvolto l intera classe, ricordiamo: - Attività di orientamento in uscita, promosse dalle diverse Università di Roma, di Pisa, di Milano e di Lugano, per guidare gli studenti alla scelta degli studi universitari; - 80voglia di Giulio, manifestazione celebrativa degli 80 anni di vita del Liceo Giulio Cesare. Gli studenti hanno curato i seguenti eventi: a) mostra sugli anni (due video originali, uno con interviste a ex studenti, selezione di materiali d epoca [volantini politici, stampa periodica, libri, dischi ecc.], fotografie, cartelloni illustrativi); b) presentazione di percorsi di approfondimento di letteratura greca svolti nel biennio liceale mediante TIC, saggi, testi di tipo argomentativo espositivo; c) spettacolo teatrale Giulio Cesare di Shakespeare (alcuni studenti); d) servizio d ordine della maratonina (alcuni studenti); - visita alla mostra L età dell angoscia; - incontro con M. Nucci, traduttore dal greco, sul Simposio di Platone; - lezioni interclasse su Dante e Leopardi; - Viaggio d istruzione a Berlino. Tra le attività svolte in orario curricolare, che hanno coinvolto una parte della classe, ricordiamo: - Olimpiadi di Filosofia, progetto di valorizzazione delle eccellenze; - Certamen di cultura classica; - Certamen Hermeneia sull idea di progresso nella civiltà greca; - Donazione del sangue. Altre attività hanno coinvolto, in orario pomeridiano, singoli gruppi di studenti: - Specchi del Novecento, undici incontri su temi di letteratura, filosofia, storia dell arte, cultura del Novecento; - Letture filosofiche, quattro incontri con docenti universitari, che hanno letto e commentato testi filosofici sul tema del corpo;

7 - Conferenza sull urbanistica fascista e il mito della romanità; - Conferenza di L. Irigaray su Democrazia e differenza - Corso di restauro musivo; - Laboratorio teatrale; - Omero - Virgilio - Pascoli: le Sirene, seminario di letteratura latina (prof. M. Fernandelli). Va inoltre ricordato che due studentesse hanno preso parte all IMUN (Model United Nations) in due incontri: il primo svoltosi a Roma, a cui hanno partecipato entrambe, il secondo a New York, a cui ha partecipato una sola studentessa. VERIFICHE E CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE In sede di Collegio docenti sono stati approvati i criteri di attribuzione dei voti secondo la griglia di indicatori che si allega (allegato n. 1), assunta da tutti i Consigli di classe. Per quanto riguarda le tipologie di verifiche scritte e orali, il loro numero e le modalità di somministrazione si fa riferimento a quanto in particolare stabilito nel Consiglio di classe di programmazione, nel mese di ottobre. "#!$%&&'()%*'!+',,'!-&%.'!%//'00%!+)!12#3'!+)!40#0%!5!#..'*60#!60),)((#*+%!,'!/&)/,)'!+)!$%&&'()%*'!$7'!2)! #,,'/#*%! 8!""#$!%&' ()' *+,+-9:! )*! -#&0)$%,#&'! *')! $#2)! +)! 2)36,#()%*'! +)! -&%.'! +;'2#3'<!,'! /&)/,)'! 2%*%! 20#0'! #--&%.#0'!)*!=%,,'/)%!+%$'*0)!'!2%*%!$%36*)!#!0600'!,'!$,#22)>! SIMULAZIONI DI PROVE D ESAME Sono state somministrate agli studenti le seguenti simulazioni di prove d esame: Prima prova: In data 8 maggio 2015, con una durata della prova di 5 ore, comprendente tutte le tipologie che vengono proposte all Esame di Stato. Terza prova: Tipologia B, somministrata il 26 gennaio 2015: Greco, Inglese, Storia, Fisica, Scienze. Tipologia A, somministrata il 4 maggio 2015: Greco, Inglese, Filosofia, Matematica, Scienze. Dai riscontri in sede di valutazione collegiale, emerge che la tipologia B è più congeniale al conseguimento di risultati positivi. Le materie in cui gli studenti hanno conseguito migliori esiti di profitto risultano essere: Greco, Inglese, Storia, Fisica, Scienze. I testi delle prove sono allegati al presente Documento finale (allegati n. 5-6). Si allegano al presente documento: ALLEGATI Allegato n. 1 Allegati n. 2, 3, 4 Allegati n. 5, 6 Allegati n Allegato n. 19 Allegato n. 20 Criteri di valutazione e assegnazione dei voti Griglie di valutazione per la prova scritta d italiano, di lingua classica, di terza prova Testi delle simulazioni delle prove d esame Programmi disciplinari Documentazione di Gianlorenzo Grassi (riservato) Documentazione di Davide Selzer (riservato) Roma 15 maggio 2015

8 I DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE ITALIANO prof... (firma).. LATINO E GRECO prof... (firma).. INGLESE prof... (firma).. STORIA E FILOSOFIA prof... (firma).. MATEMATICA E FISICA prof... (firma).. SCIENZE prof... (firma).. ED. FISICA prof... (firma).. IRC/MAT.ALT. prof... (firma)..

9 ! ALLEGATO N.1 VERIFICA E VALUTAZIONE I docenti, per ogni disciplina, adottano forme e tipologie di verifica e criteri di valutazione discussi e concordati nella programmazione dei Consigli di Classe e dei Dipartimenti. Tutte le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione e realizzate per accertare le conoscenze e le competenze conseguite da ogni alunno. Il Collegio dei Docenti ha inoltre elaborato dei criteri generali di valutazione per conferire omogeneità ai processi di valutazione in tutte le discipline, articolandoli in: Conoscenze: sono l insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio. Esse indicano il risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. Abilità: implicano l applicazione di conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Possono essere descritte come cognitive (in riferimento al pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (in riferimento all uso di metodi, materiali, strumenti ). Competenze: indicano la capacità di far interagire le conoscenze e le abilità acquisite con le capacità personali e/o sociali nell elaborazione responsabile di percorsi di studio e di autonoma rielaborazione culturale. Il grado di conseguimento di conoscenze, abilità, competenze, viene distinto in sette livelli numerici, rispondenti ai voti da 1 a 10. Voto Indicatori di conoscenze Indicatori di abilità Indicatori di competenze 1 3 Possiede labili o nulle conoscenze degli argomenti disciplinari e disarticolate nozioni dei loro ambiti contestuali. Disattende le consegne, alle quali risponde con assoluta incongruenza di linguaggio e di argomentazione. Non sa orientarsi nell'analisi di problemi semplici e non è in grado di applicare regole o elementari operazioni risolutive. 4 Conosce in modo vago e confuso gli argomenti disciplinari. Ne distingue con difficoltà i nuclei essenziali e le interrelazioni. Evidenzia imprecisioni e carenze anche gravi nell'elaborazione delle consegne, che svolge con un linguaggio disordinato e scorretto. Si orienta a fatica nell'analisi dei problemi pur semplici, che affronta con confuse e non fondate procedure di risoluzione. 5 E' in possesso di un esiguo repertorio di conoscenze, delle quali coglie parzialmente implicazioni e rimandi essenziali. Sviluppa le consegne in modo sommario o incompleto, con non certa padronanza delle soluzioni espressive. Sa analizzare problemi semplici in un numero limitato di contesti. Applica, non sempre adeguatamente, solo semplici procedure risolutive. 6 Conosce gli ambiti delle diverse discipline e ne coglie in linea globale contenuti e sviluppi. Comprende le consegne e risponde in modo semplice ma appropriato, secondo i diversi linguaggi disciplinari. Sa analizzare problemi semplici ed orientarsi nella scelta e nella applicazione delle strategie di risoluzione. 7 Conosce gli argomenti e li colloca correttamente nei diversi ambiti disciplinari. Comprende e contestualizza le consegne e le sviluppa attraverso percorsi di rielaborazione complessivamente coerenti. Sa impostare problemi di media complessità e formularne in modo appropriato le relative ipotesi di risoluzione. Conosce gli ambiti disciplinari, anche grazie ad approfondimenti personali negli aspetti per i quali ha maggiore interesse. Sviluppa le consegne con rigore logicoconcettuale, operando collegamenti con appropriata scelta di argomentazioni. E capace di enucleare in modo articolato strategie di risoluzione dei problemi per elaborare le quali sa operare scelte coerenti ed efficaci. Mostra piena padronanza degli ambiti disciplinari grazie a una ricca e articolata rete di informazioni. E in grado di sviluppare analisi autonome a partire dalle consegne e di esporne i risultati con pertinenza ed efficacia. Effettua con sicurezza e originalità collegamenti e confronti tra i diversi ambiti di studio. Sa impostare percorsi di studio autonomi che sviluppa con ricca pertinenza di riferimenti; sa risolvere problemi anche complessi mostrando sicura capacità di orientarsi Livello di certificazione delle competenze di base (DM 9 del 27 gennaio 2010) Non ha raggiunto il livello base delle competenze. Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli

10 ALLEGATO N.2 Liceo Classico Statale Giulio Cesare - Roma! GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA Studente Classe Sez. Voto in decimi Voto in quindicesimi Giudizio sintetico Correttezza ortografica, morfosintattica e proprietà lessicale Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Conoscenza degli argomenti proposti Aderenza alla traccia e rispetto dei vincoli comunicativi Analisi, sintesi, coerenza e rielaborazione dei contenuti Punteggio totale VALUTAZIONE FINALE (ottenuta dividendo per il numero dei descrittori ed arrotondando all unità in presenza di decimali)

11 ALLEGATO N.3 Liceo Classico Statale Giulio Cesare - Roma! GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA Studente Classe Sez. Voto in decimi Voto in quindicesimi Giudizio sintetico Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo Comprensione del testo Conoscenza della morfosintassi Qualità linguistica della traduzione Punteggio totale VALUTAZIONE FINALE (ottenuta dividendo per il numero dei descrittori ed arrotondando all unità in presenza di decimali) I DOCENTI

12 Liceo Classico Statale Giulio Cesare - Roma ALLEGATO N.4 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA (TIPOLOGIA A) STUDENTE:. CLASSE III SEZ. Voto in decimi Giudizio sintetico Voto in quindicesimi Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo MATERIE conoscenza e articolazione degli argomenti proposti correttezza e competenza nell utilizzo della lingua e dei linguaggi specifici pertinenza con le richieste e capacità di utilizzare criticamente le conoscenze Punteggio totale VALUTAZIONE FINALE! La valutazione dei singoli quesiti è ottenuta sommando la valutazione dei descrittori. La valutazione della prova è ottenuta sommando le valutazioni dei quesiti e dividendo per 15. Il valore ottenuto è approssimato all intero più vicino (per difetto in caso di decimale minore di 0,5 o per eccesso in caso di decimale maggiore o uguale a 0,5). I DOCENTI

13 Liceo Classico Statale Giulio Cesare - Roma GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA (TIPOLOGIA B) STUDENTE: CLASSE III SEZ. Voto in decimi Voto in quindicesimi Giudizio sintetico Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo MATERIE Descrittori Quesiti 1 quesito 2 quesito 3 quesito 4 quesito 5 quesito 6 quesito 7 quesito 8 quesito 9 quesito 10 quesito conoscenza e articolazione degli argomenti proposti correttezza e competenza nell utilizzo della lingua e dei linguaggi specifici pertinenza con le richieste e capacità di utilizzare criticamente le conoscenze Punteggio totale VALUTAZIONE FINALE! La valutazione dei singoli quesiti è ottenuta sommando la valutazione dei descrittori. La valutazione della prova è ottenuta sommando le valutazioni dei quesiti e dividendo per 30. Il valore ottenuto è approssimato all intero più vicino (per difetto in caso di decimale minore di 0,5 o per eccesso in caso di decimale maggiore o uguale a 0,5). I DOCENTI

14 ALLEGATO N. 5 SIMULAZIONI DI PROVE D ESAME Si riportano qui di seguito i testi delle simulazioni delle prove d esame. Una è stata la simulazione della prima prova (Allegato n. 5a), somministrata l 8 maggio Due sono state le simulazioni di terza prova: la prima di tipologia B, somministrata il 26 gennaio 2015; la seconda di tipologia A, somministrata il 4 maggio 2015 (Allegati n. 5b-5c). Prima prova TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO- UMBERTO SABA ( ), Scorciatoie e raccontini, 1946 Umberto Saba è un poeta triestino nato nel 1883 da una madre ebrea e da un padre cristiano che abbandonerà la famiglia pochi mesi dopo la nascita del figlio. Il poeta conoscerà il padre solo in età adulta. Nel 1904 sposa Carolina Wolfer, la Lina del Canzoniere e acquista a Trieste una libreria antiquaria. Nel 1921 esce il Canzoniere, una raccolta di poesie che Saba amplierà e riordinerà fino alla morte. Verso la fine degli anni Venti per curare una malattia nervosa si affida al dottor Weiss, uno psicanalista freudiano: l incontro con la psicanalisi avrà molta importanza per il poeta. In esilio a Parigi a causa delle leggi razziali, poi nascosto da amici, tra cui Montale, tra Roma e Firenze, vive gli ultimi anni tra Roma e Milano. Muore a Gorizia nel 1957, pochi mesi dopo la morte della moglie Lina. Umberto Saba così definisce le sue Scorciatoie: «Sono dice il Dizionario vie piú brevi per andare da un luogo ad un altro. Sono, a volte, difficili; veri sentieri per capre. Possono dare la nostalgia delle strade lunghe, piane, diritte, provinciali.» Saba accorcia lo schema delle Operette morali di Leopardi e di questa forma breve si serve per esporre in modo folgorante e inatteso la sua poetica, la sua visione della vita, dell arte e della letteratura. Per fare, come per comprendere, l arte, una cosa è, prima di ogni altra, necessaria: avere conservata in noi la nostra infanzia; che tutto il processo della vita tende, d altra parte, a distruggere. Il poeta è un bambino che si meraviglia delle cose che accadono a lui stesso, diventato adulto. Ma fino a che punto adulto? Tocchiamo qui una delle differenze che corrono fra la piccola e la grande poesia. Solo là dove il bambino e l uomo coesistono, in forme il piú possibile estreme, nella stessa persona, nasce molte altre circo- stanze aiutando il miracolo: nasce Dante. Dante è un piccolo bambino, continuamente stupito di quello che avviene a un uomo grandissimo; sono veramente «due in uno». Guardate come il piccolo Dante trasale, grida, si illumina di gioia, trema di collera e di (simulato) spavento, si esalta, si esibisce, si umilia per civetteria, si erge alle stelle davanti alle cose straordinarie che, attraverso di lui, nascono a Dante in lucco! e colla barba al mento! E come lo divertono quei premi e quei castighi (quei castighi soprattutto), quei diavoli e quegli angeli, quei «cortesi portinai», quei vivi e quei morti piú vivi dei vivi! Che inverosimile viaggio! Come sperare una festa, una luminaria piú grande? E contro a lui, unito a lui, Dante; Dante uomo intero, marito, padre, guerriero, uomo di parte, esule infelice e glorioso; Dante con tutte le tremende passioni dei suoi tempi e dell età matura, in lotta con gli altri e (meno) con se stesso, ai quali i fatti davano sempre torto, tanto piú sicuro d aver sempre ragione, e quindi sempre con gli occhi fuori della testa, allucinato d odio e d amore. Se l uomo prevale troppo sul bambino (Montale ci suggerí, per questo caso, il venerato nome di Goethe), il poeta (in quanto poeta) ci lascia freddi. Se quasi solo il bambino esiste, se sul suo stelo si è formato appena un embrione d uomo, abbiamo il «poeta puer» (Pascoli); ne proviamo insoddisfazione e un po di vergogna. (Scorciatoia 14) Non ho nulla da dire ai filosofi; né essi hanno nulla da dire a me. Come li avvicino diventano fluidi; si dilatano all universale per non essere toccati in un solo punto nevralgico. Tutti i loro sistemi sono «toppe», per nascondere una «rottura di realtà». I poeti promettono di meno e mantengono di piú. (Scorciatoia 19) Comprensione e analisi del testo """""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" 1 Sopravveste maschile del XIV sec., lunga fino a terra, chiusa al collo con ganci, portata sciolta o stretta alla cintura, inizialmente riservata ai nobili, ai magistrati e agli intellettuali e più tardi estesa a tutti i cittadini

15 1. Illustra sinteticamente il contenuto delle due Scorciatoie, ponendone in luce i legami a livello tematico. 2. Quali sono le caratteristiche del bambino e dell adulto che dovrebbero coesistere nella figura del poeta? 3. «I poeti promettono di meno e mantengono di piú»: commenta questo aforisma. 4. Cosa intende Saba per toppe poste a nascondere una rottura della realtà?!"#$%&%$#'()*"$+$+'&&%*,*"-).$"#)+ 1. Le riflessioni di Saba implicano e presuppongono una specifica concezione dell'arte poetica.prova a tracciarne un profilo confrontandolo con altre idee sulla poesia che, per ragioni di affinità o di contrasto, a te sembrano porsi in correlazione. 2. Soffermati sul rapporto tra poeti e filosofi che emerge dai testi di Saba presi in esame. Confrontalo con altri esempi della storia letteraria, nei quali, in congeniale o conflittuale concorso, poesia e pensiero filosofico coesistono nel processo di conoscenza e di interpretazione della realtà.

16 Tipologia B - redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale Sviluppa l'argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l'articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. Argomento: IL CORPO 1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO Furono portate subito delle anfore di vetro scrupolosamente sigillate, nel collo delle quali erano attaccate delle etichette con questa scritta: FALERNO OPIMIANO DI CENTO ANNI. Mentre leggiamo attentamente le etichette, Trimalchione batté le mani e disse: «Ahimè, dunque il vino vive più a lungo dell'uomo, questo piccolo essere! Perciò facciamo le spugne. Il vino è vita. Offro il vero Opimiano. Ieri non ne ho messo in tavola di così buono, eppure c'erano a cena persone molto più nobili». Mentre dunque noi beviamo e restiamo ammirati delle bontà accuratissimamente preparate, un servo portò uno scheletro d'argento costruito in modo che le articolazioni e le vertebre snodate si potessero piegare da ogni parte. Dopo averlo gettato una prima e una seconda volta sulla tavola, mentre quel congegno mobile assumeva pose diverse, Trimalchione aggiunse: «Ahi! Come siamo disgraziati, l uomo, quest essere così piccolo non vale nulla! Così saremo tutti, dopo che l'orco ci avrà portati via. Quindi viviamo, finché è possibile star bene» PETRONIO, Satyricon, 34 Edward Munch, Madonna, 1894 Pirro gli rispose: 'Dunque dirai queste cose, e andrai messaggero a mio padre, il Pelide. Ricordati di raccontargli le mie tristi imprese e del degenere Neottolemo. Ora muori'. Dicendo ciò trasse verso gli stessi altari Priamo, che tremava e scivolava sul molto sangue del figlio, afferrò i capelli con la sinistra, con la destra estrasse la spada lucente e la immerse nel fianco fino all'elsa. Questa fu la fine del destino di Priamo, questa fine, per destino, lo portò a vedere Troia incendiata e Pergamo rasa al suolo, lui una volta superbo re di tante terre e popoli. Giace sulla spiaggia un grande busto, la testa staccata dalle spalle e il corpo senza nome.

17 VIRGILIO, Eneide, II vv , La morte di Priamo Agostino: «Ah folle! Così per sedici anni hai alimentato con false lusinghe le fiamme del tuo animo? [...] Infelice, ti compiaci del tuo male! Eppure quando il giorno estremo avrà chiuso quegli occhi, che ti piacciono fino alla rovina, quando avrai visto mutato dalla morte il suo aspetto e sbiancate le sue membra, ti vergognerai di aver avvinto il tuo animo immortale a un corpicciolo caduco, e ricorderai con rossore quelle sue doti che ora vanti così ostinatamente( ) O cieco, non capisci ancora quale follia è il rendere l animo così schiavo dei beni mortali, che lo accendono di fiamme di desiderio, e non sanno appagarlo, e non riescono a durare sino alla fine, e con frequenti agitazioni lo straziano mentre promettono di accarezzarlo?» PETRARCA Secretum, 3 August Rodin, Il bacio, 1886 #$"%&'%())&"*+",-$"*+"$./0"*+",1&'*&"2(3&/"+'2(')-)+"4(3" 52-$6)-3("$76'+%&"1&'*&"%8("(5+5)-"9"4(3"'&'"$-5%+-3(" -$$-"'&5)3-"3(-$)."56$$-")(33-"-$%6'":+'(0"-$%6'-"3-;+&'(0" -$%6'"%&14+)&<"#$"%&'%())&"*+",-'+1-/0"*+",54+3+)&/"(" +':+'("-'%8("*+",-'+1-"+11&3)-$(/0"+'2(')-)+"4(3" 543(;+-3("+$"%&34&0"4(3"3('*(3$&"1-$-)&"=",5-')&/90"4(3" &44&33("6'-"&33+>+$("+'%63+-"-")6))("$("%&5("%8(" 1(3+)-'&"*+"(55(3(")3-))-)("%&'"5(3+()."'($$-"2+)-0"+" 43&>$(1+"*($$-"-$+1(')-?+&'(0"*($$7->+)-3(0"*($$-"*+()-" 54+3+)6-$(0"*($$-"%63-"*(+"1-$-)+0"*($$-"46$+?+-0"*($")(14&" %8(":-<"#'2(%("*($$-"5-$6)("$-",5-$2(??-"*($$7-'+1-/@" NIETZSCHE, Ecce homo Edgar Degas, L absinthe, 1876 Tu mi portasti un po d alga marina nei tuoi capelli, ed un odor di vento, che è corso di lontano e giunge grave d ardore, era nel tuo corpo bronzino: - Oh la divina

18 semplicità delle tue forme snelle - Non amore non spasimo, un fantasma, un'ombra della necessità che vaga serena e ineluttabile per l'anima e la discioglie in gioia, in incanto serena perché per l'infinito lo scirocco se la possa portare. A&1("B"4+%%&$&"+$"1&'*&"("$(;;(3&"'($$(")6("1-'+<" DINO CAMPANA, Donna genovese, Taccuini Picasso, Les demoiselles d Avignon, 1907

19 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO Argomento: LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE DOCUMENTI Continua a crescere la disoccupazione in Italia. A marzo il tasso di disoccupazione, secondo le stime provvisorie dell'istat, è salito al 13% dal 12,7% di febbraio. Su base mensile la crescita è stata di 0,2 punti percentuali, mentre su base annua si è registrato un incremento di 0,5 punti percentuali. Il numero dei disoccupati è salito a quota Parallelamente, continua a calare l'occupazione: a marzo - spiega l'istituto di Statistica - gli occupati sono diminuiti di unità su base mensile. [ ] In aumento anche il tasso di disoccupazione giovanile, che nel mese di marzo è salito al 43,1% rispetto al 42,8% di febbraio, rimanendo fra i livelli più elevati. Lo comunica Istat, sottolineando che il numero dei giovani disoccupati mostra una lieve crescita su base mensile: in più, pari al +1,2%. A marzo, si sottolinea, si registrano variazioni di lieve entità rispetto a febbraio della partecipazione al mercato del lavoro dei giovani tra i 15 e i 24 anni. L'occupazione giovanile è sostanzialmente stabile nell'ultimo mese: il tasso di occupazione è pari al 14,5%. Il numero dei giovani inattivi è in calo dello 0,3% su mese ( ). Il tasso di inattività dei giovani tra i 15 e i 24 anni diminuisce di 0,1 punti percentuali, arrivando al 74,5%. Redazione, L'Huffington Post 30/04/2015 La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet - Not in Education, Employment or Training). In sinergia con la Raccomandazione europea del 2013, l'italia dovrà garantire ai giovani al di sotto dei 30 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale. Per stabilire in modo opportuno il livello e le caratteristiche dei servizi erogati e aumentarne l'efficacia, si è scelto di introdurre un sistema di profiling che tenga conto della distanza dal mercato del lavoro, in un'ottica di personalizzazione delle azioni erogate: una serie di variabili, territoriali, demografiche, familiari e individuali profilano il giovane permettendo così di regolare la misura dell'azione in suo favore. Se da un lato la disoccupazione può generare un'insicurezza economica per il lavoratore e la sua famiglia, dall'altro essa causa sicuramente una perdita economica per tutti, poiché lascia inattiva la persona che prima dava il proprio contributo al benessere del paese. Fu questa constatazione a promuovere i primi studi scientifici su un fenomeno apparso soltanto dopo la rivoluzione industriale avvenuta in Inghilterra fra il 1760 e il Sul finire dell'ottocento si constatò che la disoccupazione aveva cause generali più che individuali: infatti aumentava nei periodi in cui l'economia andava male. In precedenza, invece, la mancanza di lavoro era vista come una specie di fatalità, e chi rimaneva inoperoso veniva considerato uno scansafatiche. Si notò, inoltre, che quando e dove le fabbriche lasciavano a casa i dipendenti si verificava una diminuzione non solo della produzione, ma anche dei consumi perché il mancato guadagno dei disoccupati sottraeva risorse all'intera comunità. Il famoso economista John Maynard Keynes arrivò ad affermare che, piuttosto che lasciare inattivi i disoccupati, conviene pagarli per fare lavori inutili come scavare buche e poi riempirle. Da allora è stato unanimemente adottato il concetto di 'disoccupazione involontaria' riferito ai fenomeni di licenziamento collettivo, quando più persone perdono il lavoro per il medesimo motivo: di solito, la crisi di un settore o la chiusura di un'azienda. ENCICLOPEDIA TRECCANI La questione della disoccupazione e della sotto-occupazione giovanile in Europa è legata a fattori che precedono la crisi economica attuale. Il decennio pre-crisi è stato infatti caratterizzato da una fragilità strutturale dei giovani sul mercato del lavoro, spesso non presa in carico dai sistemi di welfare. Le ragioni di una tale debolezza sono varie: da un capitale umano meno specifico (che non ha ancora avuto il tempo di adattarsi alle esigenze delle imprese), a minori costi di licenziamento per i datori di lavoro. Nel 2008, la disoccupazione degli under 25 europei era comunque circa doppia rispetto a quella dell intera popolazione, ma sono pochi gli stati (Germania, Finlandia, Irlanda, Svezia) in cui i giovani hanno accesso a sussidi pieni quando si affacciano sul mondo del lavoro. È solo un problema di mancata formazione? Investire sul miglioramento delle skills sembra essere considerata la chiave di volta dell occupazione giovanile; questo, però, non risolve il problema di un mercato del lavoro incapace di dare prospettive ai molti giovani altamente qualificati che vi si presentano, come è quello di alcune aree europee. Il livello di istruzione in Europa è molto aumentato negli ultimi anni, ma questa forza lavoro qualificata è spesso intrappolata in forme di sotto-occupazione, ovvero in lavori che non corrispondono al livello degli studi effettuati.

20 Il disagio occupazionale giovanile non si riduce, infatti, alla disoccupazione, ma comprende l elevata competizione sul mercato del lavoro, in cui la formazione diventa anzitutto uno strumento not to climb down the ladder (per non scivolare giù nella scala occupazionale, efficace espressione utilizzata da Allen e Ainley, autori di Lost Generation ). È effettivamente riconosciuto che l occupazione dei giovani sia, generalmente, più sensibile al ciclo economico. Tra le cause principali di questa vulnerabilità, il lavoro precario e a tempo determinato: i giovani sono sovrarappresentati tra i lavoratori temporanei e atipici, fattore che abbatte i loro costi di licenziamento. Un elemento da prendere indubbiamente in conto è la forte presenza di manodopera giovanile in settori che risentono fortemente del ciclo economico, come quello edile. I dati Eurostat sopra mostrano un altro elemento rilevante: a partire dal 2012, la disoccupazione under 25 dell area euro è maggiore di quella dell Europa a 27. Questo dato, che rappresenta una novità, suggerisce un impatto occupazionale fortemente negativo delle scelte di austerità dell'eurozona. La disoccupazione giovanile è nota per avere effetti negativi nel lungo periodo: numerosi studi documentano lo scarring effect, la correlazione positiva tra l esperienza di un periodo di disoccupazione e la probabilità di doverne affrontare in futuro, e la correlazione negativa tra la disoccupazione in giovane età e i salari futuri. I flussi migratori intra-ue sembrano confermare questa osservazione. La disoccupazione giovanile rischia quindi di essere un fattore che acuisce i percorsi divergenti già rilevabili tra i paesi dell Unione: gli squilibri di crescita, prima ancora che di conti pubblici. Infine, una delle inevitabili conseguenze della disoccupazione giovanile, sottolineata da un recente studio del Fondo monetario internazionale, è quella di aumentare le disuguaglianze nella distribuzione del reddito. L aumento delle disuguaglianze durante la crisi (misurate attraverso l indice di Gini) in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Irlanda è stato doppio rispetto a quello medio nei paesi avanzati. È proprio nella iniqua distribuzione del reddito, tra l altro, che sono state rintracciate da molti economisti alcune tra le cause più profonde della crisi. Un'Europa che di fatto marcia non solo a due velocità, ma anche in due direzioni diverse, diventa giorno dopo giorno meno capace di curare i suoi mali. CECILIA NAVARRA, La disoccupazione giovanile: un problema strutturale europeo, in: Aspenia online, 14/05/ AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: CONTRAPPOSIZIONE TRA NEUTRALISTI E INTERVENTISTI. ENTRATA DELL ITALIA NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE DOCUMENTI Mentre [ ] il Governo si accingeva a preparare utili riforme amministrative, tributarie e sociali, scoppiò, senza alcuna nostra partecipazione od intesa, improvviso e rapidissimo il conflitto, che invano, per la tutela della pace e della civiltà, ci adoperammo a scongiurare. Dovè il Governo considerare se le clausole dei trattati c'imponessero parteciparvi. Ma lo studio più scrupoloso della lettera e dello spirito degli accordi esistenti la nozione delle origini e le manifeste finalità del conflitto ci indussero nel sicuro e leale convincimento che non avevamo obbligo di prendervi parte. (Approvazioni).Sciolti così da ogni altra considerazione, il libero e sereno giudizio di ciò che esigesse la custodia degli interessi italiani ci consigliò a dichiarare senza indugio la nostra neutralità. (Approvazioni). A. SALANDRA, da Atti parlamentari Camera dei Deputati, Legislatura XXIV - lª Sessione - Discussioni - Tornata del 5 Luglio 1914 Tutto è iniziato nelle «radiose giornate» del maggio La prima guerra mondiale era già in atto dal '14 e, dopo qualche tentennamento, Salandra, Sonnino nonché Vittorio Emanuele III avevano deciso scendere in campo a fianco dell' Intesa. Il 26 aprile l' Italia aveva firmato in gran segreto il patto di Londra e in maggio il timore di Salandra, Sonnino e del re era che il Parlamento, a maggioranza neutralista, votasse contro l' intervento. Il 9 maggio, l' ex presidente del Consiglio, Giovanni Giolitti raggiunse Roma con l'esplicita intenzione di mettersi alla guida dei deputati che volevano tenere l' Italia fuori dalla guerra. E contro di lui si indirizzarono i primi «radiosi» cortei. Trecentoventi parlamentari (su cinquecentootto) lasciarono il loro biglietto da visita alla portineria della sua casa romana in segno di solidarietà e di impegno al suo fianco. Da quel momento le manifestazioni interventiste guidate da Gabriele D' Annunzio tennero in scacco il Parlamento e sortirono l' effetto che la maggioranza degli eletti non ebbe modo di far valere le proprie ragioni nell' aula a ciò preposta. P. MIELI, Dalle «radiose giornate» del 1915 ai girotondi di oggi, in Corriere della sera, 12 settembre 2002, p. 39 Oggi - io lo grido forte - la propaganda antiguerresca è la propaganda della vigliaccheria. Ha fortuna perché vellica ed esaspera l'istinto della conservazione individuale. Ma per ciò stesso è una propaganda anti-rivoluzionaria. La facciano i preti temporalisti e i gesuiti che hanno un interesse materiale e spirituale alla conservazione dell'impero austriaco; la facciano i borghesi, contrabbandieri o meno, che - specie in Italia dimostrano la loro pietosa insufficienza politica e morale; la facciano i monarchici che [ ] non sanno rassegnarsi a stracciare il trattato della Triplice che garantiva - oltre alla pace (nel modo che abbiamo visto) - l'esistenza dei troni; codesta coalizione di pacifisti sa bene quello che vuole e noi ci spieghiamo ormai facilmente i motivi che inspirano il suo atteggiamento. Ma noi, socialisti, abbiamo rappresentato - salvo nelle epoche basse

21 del riformismo mercatore e giolittiano - una delle forze «vive» della nuova Italia: vogliamo ora legare il nostro destino a queste forze «morte» in nome di una «pace» che non ci salva oggi dai disastri della guerra e non ci salverà domani da pericoli infinitamente maggiori e in ogni caso non ci salverà dalla vergogna e dallo scherno universale dei popoli che hanno vissuto questa grande tragedia della storia? B. Mussolini, Audacia, in Il Popolo d Italia, anno I, n. 1, 15 novembre 1914 Sin dallo scoppio della guerra il Vaticano aveva scelto la strada della diplomazia per evitare l estensione del conflitto e l intervento italiano. L Osservatore Romano, organo ufficiale della Santa Sede, non mancò mai, sia pure in modo sfumato, di manifestare le sue simpatie all Austria e di auspicare una pacifica intesa sulle questione controverse (terre irredente, interpretazione della Triplice Alleanza, ecc.) [ ]. La conservazione dell ordine costituito, l alleanza semiufficiale col governo Salandra, la paura di una nuova ondata sovversiva indussero il Vaticano a rinunciare alla mobilitazione delle masse cattoliche in senso pacifista e neutralista con una precisa direttiva etico-politica. Anzi, l unica costante tra le difformi posizioni delle gerarchie laiche ed ecclesiastiche sarà proprio l antisocialismo: in definitiva, la conservazione e la difesa delle istituzioni preoccupò assai più delle scelte da farsi dinanzi alla guerra. G. LEHNER, Economia, politica e società nella prima guerra mondiale, G. D Anna, Firenze 1973 I gruppi interventisti democratici hanno voluto la guerra: per questo si sono divisi dai neutralisti socialisti, e si sono associati per un momento agli «interventisti nazionalisti», che si staccarono per conto loro dai neutralisti conservatori. Ma se interventisti - democratici e nazionalisti - hanno avuto un comune programma di guerra, hanno avuto anche un opposto programma di pace. Come dice benissimo il Popolo d'italia, l'intervento è avvenuto e non conta più: sono oramai i soli fini che contano. E sui fini della guerra, c'è fra nazionalisti e democratici un abisso. Per i nazionalisti la guerra dovrebbe servire a stabilire la loro egemonia in Italia, e l'egemonia dell'italia in Europa. Per noi la guerra deve assicurare un giusto equilibrio di nazioni solidali e pacifiche in Europa contro la Germania, finché la Germania non sia tornata alla umanità e non sia degna di entrare anch'essa nella lega delle nazioni; la guerra si ridurrebbe a una feroce turlupinatura, se in Italia i diritti del maggior numero continuassero ad essere manomessi dai privilegi delle antiche minoranze parassitarie. [...] Il nostro giornale vorrebbe appunto, fra gli altri fini, contribuire a chiarire le idee dei gruppi interventisti democratici sui fini della guerra, e rompere la confusione che troppo a lungo è durata fra i nazionalisti e noi. G. SALVEMINI, Interventismo nazionalista e interventismo democratico, in Opere. Dalla guerra mondiale alla dittatura, , Feltrinelli, Milano, AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO Argomento: NUTRIRE IL PIANETA, CON O SENZA OGM DOCUMENTI Il futuro del Pianeta è a rischio, siamo ad un punto cruciale e occorre una svolta, altrimenti è a rischio la nostra stessa esistenza. È quanto spiega Jeremy Rifkin, economista statunitense, attivista del movimento pacifista negli anni sessanta e settanta, autore di numerosi libri, e assistente personale di Romano Prodi sulle questioni energetiche quando era Presidente della Commissione europea. La parte della popolazione più ricca del Pianeta vuole mangiare sempre più carne e in venti o trenta anni da ora il 60 percento della terra coltivabile sarà destinato a cibare gli animali di cui ci cibiamo a nostra volta. Questa è una terribile ingiustizia per l'intera umanità ed è anche un disastro ambientale. Quello che dobbiamo fare per evitare tutto questo è scendere alcuni gradini della catena alimentare. Siamo onnivori e possiamo decidere di mangiare più vegetali con una piccola quantità di carne, se non diventare vegetariani. Se vogliamo cominciare a sfamare il Pianeta dobbiamo indirizzare la nostra dieta da una a base di carne a una di vegetali. Allo stesso tempo dobbiamo muoverci da un'agricoltura centrata sulla chimica e sugli Ogm ad una più organica e sostenibile. Nel Ventesimo secolo, infatti, il motto dell'agricoltura è stato uccidere tutto attorno al cibo. Sono invece a favore di un cibo ecologico, organico e sostenibile e per eliminare pesticidi e Ogm andando verso una biologia più avanzata, la marker system selection. EXPONET, magazine.expo2015 "Nutrire il pianeta, energia per la vita": è il tema a cui si ispira Expo 2015, la prima Esposizione della storia che punta espressamente ad aprire il dialogo sulle nuove soluzioni e le nuove prospettive in grado di assicurare un'adeguata nutrizione a tutti i popoli della Terra, e tutelare al tempo stesso la biodiversità del pianeta; tutto ciò non può prescindere da una attenta discussione scientifica sugli OGM. E' questa la premessa da cui è partita l'associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca

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