Istituto Professionale Mario Carrara POF

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1 Istituto Professionale Mario Carrara POF

2 Il POF rappresenta l'identità culturale e progettuale del nostro istituto, la nostra risposta ai bisogni educativi e formativi del Territorio Il Piano dell Offerta Formativa viene definito dal Regolamento dell autonomia come "il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito della loro autonomia" Da quest anno è redatto il Rendiconto sociale per l anno scolastico precedente: un modo per rendere conto e per rendersi conto; in definitiva la verifica della nostra offerta formativa. 2

3 Introduzione IL POLO PROFESSIONALE ED IL TERRITORIO Il Piano dell Offerta Formativa è il documento programmatico che dà gli indirizzi strategici e operativi delle attività scolastica nella sua autonomia: è la risposta concreta ai bisogni formativi degli alunni definita per obiettivi e per modalità. Il POF è il punto di riferimento dei consigli di classe e di ogni singolo docente per un efficace azione educativa e didattica; delle famiglie e degli studenti stessi che possono trovare in esso le motivazioni per scelte importanti e consapevoli per il loro graduale arricchimento formativo. Punti di partenza: lettura ed analisi dei bisogni educativi del tessuto sociale, economico e culturale del territorio; individuazione delle condizioni di partenza degli allievi; elaborazione e definizione degli obiettivi educativi e cognitivi; la programmazione disciplinare per nodi concettuali, assi culturali ed unità didattiche verificabili; la scelta flessibile degli stili di insegnamento; la valutazione formativa dei processi di apprendimento; 3

4 la valutazione del risultato secondo i livelli di raggiungimento degli obiettivi; 4

5 TERRITORIO-SCOLARIZZAZIONE Il nostro Istituto, insieme al polo liceale-tecnico B. Russell, si colloca in posizione centrale rispetto alla zona nord della provincia di Reggio Emilia ed è il naturale interlocutore degli otto comuni del Distretto della Bassa Reggiana Guastalla, Gualtieri, Boretto, Brescello, Luzzara, Poviglio, Novellara, Reggiolo ma anche dei vicini paesi del mantovano. Inoltre il comune di Guastalla è capo-distretto e perciò sede -per quanto limitato nelle sue azioni dal recente sisma- di importanti servizi sociali, culturali, turistici ed economici come l Ospedale, la Camera di Commercio, l Ufficio di Collocamento, il Centro di Formazione Professionale, Biblioteche storica e di pubblica lettura -, il Teatro, l Ostello della gioventù e lo I.a.t.. A tutto ciò ha contributo anche un tessuto produttivo dinamico caratterizzato dall espansione progressiva, sino agli anni dell attuale crisi, della crescita e della diffusione della piccola e media industria; non è un caso infatti che a pochi chilometri si trovino importanti università: Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Mantova. Nonostante le difficoltà economiche odierne le attività produttive e i servizi, tranne l edilizia, hanno saputo reggere l impatto della crisi a differenza di altre zone della provincia. E evidente perciò il prioritario bisogno di personale qualificato: si aprono così a maggior ragione opportunità occupazionali per gli allievi adeguatamente formati. L immigrazione è stata integrata nelle attività lavorative del territorio in tutti i settori produttivi, agricolo ed industriale. Il livello di scolarizzazione è molto alto: il 97% dei ragazzi assolve l obbligo scolastico. 5

6 CARATTERISTICHE DELL UTENZA Gli allievi provengono prevalentemente dal distretto e in parte dalla provincia Mantovana; tuttavia è forte la presenza di alunni di origine straniera o di seconda generazione, immigrati, in prevalenza, dal Pakistan, India e Marocco. Gli interessi espressi sono indirizzati sia alla formazione tecnico professionale orientata al mondo del lavoro, sia ad una formazione culturale più ampia che consenta l accesso agli studi universitari. E in modo particolare per la prima ragione che il nostro istituto accoglie un buon numero di studenti disabili che seguono programmazioni per programmi minimi per l ottenimento del diploma equipollente. ORIGINE E SVILUPPO DELLA SCUOLA Il Polo Professionale di Guastalla nasce il primo settembre 2011 con l accorpamento delle sedi di Guastalla dell IPSIA Lombardini, e di Novellara dello Jodi Reggio Emilia, alla sede e all indirizzo Professionale dell Istituto Superiore Russell di Guastalla. Il primo dicembre 2012 l istituto è stato intitolato all insigne medico, docente universitario e proto resistente di origine Guastallese Mario Carrara. Già dall anno scolastico 2006/2007 il settore professionale, in linea con la sua mission all inclusione, ha attivato i corsi serali per conseguire i titoli di studio di Operatore dei servizi socio-sanitari, Tecnico dei servizi sociali, Operatore della gestione aziendale e Tecnico della gestione aziendale: oggi è attivo il solo corso Operatore dei servizi socio-sanitari. 6

7 INDIRIZZI DEL CONSIGLIO D ISTITUTO Il Consiglio d Istituto nella seduta del , in ottemperanza a quanto previsto dal DPR 275/99 (art. 4 e seguenti) ha deliberato gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione: 1. In relazione al curriculum: la progettazione curricolare, riservata alla scuola, deve essere utilizzata per realizzare possibili compensazioni tra discipline e attività, per garantire a tutti gli alunni il raggiungimento del successo formativo, la formazione e l istruzione degli adulti, l alfabetizzazione degli stranieri e il potenziamento delle competenze degli alunni diversamente abili 2. In relazione all organizzazione scolastica: la progettazione organizzativa può prevedere: adattamenti del calendario scolastico, senza che ciò comporti riduzioni né delle prestazioni didattiche né degli obblighi lavorativi del personale; un orario flessibile del curricolo e delle singole discipline articolato su sei giorni settimanali, privilegiando l orario pomeridiano per lo svolgimento delle attività extracurricolari; la realizzazione di interventi curricolari e soluzioni orarie rispondenti alla domanda di famiglie e studenti, compatibilmente con le esigenze didattiche, le risorse a disposizione e la funzionalità organizzativa; l attivazione di percorsi didattici individualizzati, con particolare riferimento agli alunni disabili e agli alunni in situazione di disagio, finalizzati al 7

8 recupero e al potenziamento delle abilità di base e professionalizzanti; l articolazione modulare di gruppi di alunni; l adesione ad accordi di rete e la collaborazione con Enti, Associazioni culturali e locali, esperti esterni. 3. In relazione al Piano dell Offerta Formativa: la progettazione curricolare ed extracurricolare deve prevedere l adesione a progetti che garantiscono: la continuità dei processi educativi e di orientamento; l integrazione degli alunni diversamente abili; l alfabetizzazione degli alunni stranieri; l educazione alla salute e alla pratica sportiva (attività di pratica sportiva, educazione affettiva e sessuale); la prevenzione del disagio (Punto d ascolto, Progetto di accoglienza e orientamento ed altre iniziative); attività informatiche e tecnico-scientifiche; attività integrative, con particolare attenzione all insegnamento della Lingua straniera, alle attività espressive, musicale e artistiche; attività in collaborazione con il territorio; l educazione alla Protezione Civile e alla Sicurezza negli ambienti di lavoro; l integrazione dei percorsi di studio con esperienze nel mondo del lavoro; l istruzione degli adulti per una riqualificazione professionale nel corso serale; l integrazione con i percorsi universitari; 8

9 L OFFERTA FORMATIVA Le attività del POF, curricolari ed extracurricolari, sono finalizzate al raggiungimento del successo formativo di ogni singolo studente e volte a garantire l acquisizione delle seguenti competenze, conoscente e capacità: 1. Riconoscimento delle strutture grammaticali; acquisizione di un lessico che tenga conto dei differenti registri e ambiti d uso da tradurre nell organizzazione del parlato e dello scritto; 2. Capacità di analisi dei differenti testi, che preveda anche una adeguata contestualizzazione storica; 3. Potenziamento delle competenze comunicativorelazionali essenziali nella lingua straniera; 4. Acquisizione dei saperi essenziali delle discipline; 5. Applicazione delle conseguenze in attività di problem solving, di problem posing, di progettazione; 6. Utilizzo delle conoscenze acquisite in attività di ricerca, documentazione, uso delle risorse multimediali; L ampliamento dell offerta formativa I progetti del POF sono la risposta che l Isituto Carrara dà ai bisogni educativi e formativi del territorio secondo la propria mission, identità e capacità organizzativa. Questi si articolano in quattro aree: BENESSERE SCOLASTICO INTEGRAZIONE CULTURE E TERRITORI PROFESSIONALITA 9

10 Le aree di intervento così suddivise prevedono queste tipologie di attività: Attività formative indirizzate prevalentemente al biennio; Attività formative indirizzate prevalentemente al triennio; Attività professionalizzanti indirizzate all intero Istituto Professionale; Attività culturali indirizzate a tutte le classi; Attività di orientamento nel mondo del lavoro e nel proseguimento degli studi per tutte le classi quarte e quinte; Attività di orientamento/riorientamento rivolte agli alunni del biennio; Attività di recupero e di potenziamento per tutte le classi; Attività di recupero e di potenziamento per singole classi, previa delibera del Consiglio di Classe; Attività di lingua Italiana per studenti stranieri; Attività di valorizzazione delle competenze degli alunni diversamente abili; Attività di educazione degli adulti nei corsi serali mirate a riqualificare la professionalità; Attività di collaborazione con le agenzie educative, produttive e culturali del territorio; 10

11 AREA BENESSERE SCOLASTICO PROGETTO destinatarii RESPONSABILE/I Coscienza, emozioni: l identità personale (Ex Io e l altro) Favorire il dialogo e l accoglienza Relazione e affettività Classi I Classi II A. M. Berni A. M. Berni Prevenzione dipendenze Tutto l istituto Brunelli Marrone Pianeta Donna Classi II e III A. M. Berni/Lusuardi AVIS Classi V Letari Punto d ascolto Lo psicologo scolastico Tutto l Istituto Letari Raccolta differenziata Tutto l istituto Costanzi 11

12 Cura del Sé Educazione Sessuale Classi II Costanzi Brunelli e Berni AREA INTEGRAZIONE PROGETTO destinatarii RESPONSABILE/I EDUCATORE Educatori affiancano gli alunni secondo l accordo di programma provinciale Tennis tavolo Alunni disabili e classi coinvolte Alunni disabili e classi coinvolte Pigozzi Currieri TALENTI NASCOSTI Inserimenti lavorativi con stage Alunni disabili Pigozzi Le mani un pasta Laboratorio di cucina e spesa Alunni disabili Novellara Mozzillo 12

13 Little free library Attività tecnico pratiche per la produzione di manufatti in legno Alunni disabili Novellara Oleari Geppetto Attività tecnico pratiche per la produzione di manufatti in legno Alunni disabili Novellara Mozzillo Olimpiadi dell intercultura Istituto intero Veneri Scabissi Prendersi cura della crescita della pianta Alunni disabili Novellara Mozzillo Italiano L2 Alfabetizzazione per neo per neo arrivati Alunni non italofoni Veneri Tutoraggio alunni stranieri Alunni stranieri del triennio seguono i loro compagni di I Alunni di origine straniera delle Classi III-IV-V Veneri 13

14 AREA PROFESSIONALITA PROGETTO destinatarii RESPONSABILE/I Opportunità diverse Iefp di orientamento e riorientamento Alunni a forte dispersione scolastica Filippo Ferrari ECDL Novellara classi IV e V Giovannini Alternanza estiva scuola lavoro Alunni delle classi III-IV-(V) Docenti individuati I Maestri del lavoro d Italia Esperti del lavoro mappano il territorio e relazionano su tematiche motivazionali Classi I di Guastalla e V Schiavoni/ 14

15 Sensori Classe VA Carpanoni Tutta colpa di Giuda Conoscenza del mondo carcerario Oss Classi V Berni Teatro Lab Supporto e accettazione Classi II T e V Daolio Chi rompe aggiusta Corso Manutenzione assistenza tecnica Besagni Corso per Alimentaristi Asl di Guastalla Corso Oss III, IV e V Bonvicini 15

16 Libri tattili tra estetica e funzione Istituto ciechi RE IV M e N Bonvicini Il Galateo delle Relazioni-IO lavorerò 15 alunni motivati-iii Ferrari Filippo Esperienze professionalizzanti sul territorio nei servizi assistenziali Corso Oss Bonvicini, Andreoli, Marrone Progetto Atelier In collaborazione col Comune di Guastalla Classi I e IV del TSS Bonvicini AREA CULTURA E TERRITORI PROGETTO destinatarii RESPONSABILE/I 16

17 Teatro Tutto l Istituto (minimo 15 alunni) Costanzi Biblioteca Potenziamento della lettura IIV, IIIV, IVT Sede di Guastalla Lusuardi e Costanzi Quotidiano in classe Tutto l Istituto Schiavoni Lusuardi (Novellara) MEMORIE Viaggio della memoria/ Memoria e Resistenza Senza Atomica Cibo e Alimentazione Responsabilizzare nell uso delle risorse Classi IV e V Tutto l isitituto Catellani /Copelli/Costanzi Berni Lusuardi Costanzi 17

18 Lo stigma mentale Sensibilizzare al disagio psichiatrico (visita al Museo della psichiatria) III-IV-V OSS Marrone Cervello Accessibile Classi V Oss Marrone Scambio e stage aziendali all estero Dalla III alla V Setti Mensa Caritas Dalla II alla V Berni Archivio Storico Novellara II e II V, IV T Lusuardi 18

19 Legalità L Istituto Lusuardi /Costanzi MARTINA Classi IV Berni/Bonvicini La vita come opera d arte: D annunzio Classi V Ferrari Filippo 19

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