Circolare interna n. 59 Cavarzere, 12 novembre 2013
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1 Circolare interna n. 59 Cavarzere, 12 novembre 2013 Al Prof. Funzione Strumentale Ballarin Marco AI DOCENTI DI SOSTEGNO ED OPERATORI SOCIO SANITARI E p.c personale ATA Oggetto: Piano di emergenza Prova di evacuazione Si ricorda che tutto il personale, nell orizzonte della necessaria cultura della sicurezza, è tenuto a conoscere il Piano di emergenza della scuola. Il Piano di emergenza si può trovare nel sito della scuola, seguendo il percorso > Sicurezza > Piano di emergenza. E bene che tutti provvedano ad un opportuno ripasso. Per delucidazioni ci si può rivolgere al RSPP prof.ssa Marchesan o al prof. Fedrigo. La conoscenza precisa del Piano di emergenza è anche funzionale al buon esito delle prove di evacuazione. La prima prova di evacuazione si svolgerà nel periodo 23 novembre 22 dicembre. Si ricorda che la segnalazione acustica per l evacuazione è così stabilita: suono prolungato della sirena (in caso di mancato funzionamento della sirena: tre suoni prolungati della campanella). La segnalazione acustica sarà accompagnata da segnalazione visiva. Si allega una scheda sul comportamento da tenere in caso di emergenza, che riprende la Procedura n.6 del Piano di emergenza. Ogni insegnante di sostegno e/o operatore O.S.S provvederà: 1. a leggere attentamente l allegata scheda entro il 22 novembre, 2.a verificare che all interno di ogni aula speciale siano affisse le planimetrie con le indicazioni delle vie di esodo, segnalando l eventuale mancanza. 3.a verificare la presenza all interno di ogni aula del MODULO G di evacuazione, segnalando l eventuale mancanza. La funzione strumentale Handicap Prof. Ballarin Marco provvederà: 1. ad assicurarsi che l allegata scheda sia stata letta e compresa da ogni docente di sostegno e/o O.S.S. entro il 22 novembre, annotando l avvenuta lettura nel foglio accluso alla presente. 2. a segnalare al RSPP ogni eventuale mancanza e o problematica segnalata dai docenti di sostegno e/o O.S.S. Vista l importanza degli adempimenti in parola, si confida nella massima corresponsabilità. Il Dirigente Scolastico Dott. Luigi Zennaro
2 PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE ISTRUZIONI SUL COMPORTAMENTO DA TENERE IN CASO DI EMERGENZA Allarme ed ordine di evacuazione. Al verificarsi di una qualunque situazione di pericolo/emergenza (incendio, fuga di gas, calamità naturale ) deve essere dato l allarme avvertendo il personale di sorveglianza / gli addetti incaricati all emergenza, affinché vengano prese le misure del caso. Se non fosse possibile eliminare la causa di pericolo, il coordinatore dell emergenza valuterà l opportunità di diramare l ordine di evacuazione dall edificio e contemporaneamente verranno effettuate le chiamate di soccorso relativamente al tipo di emergenza in corso. Segnale di evacuazione. Il segnale convenuto per l evacuazione è: suono prolungato della sirena. La segnalazione acustica sarà accompagnata da segnalazione visiva Regole per insegnanti di sostegno e/o O.S.S. All ascolto del segnale di allarme e/o all insorgere di un emergenza l insegnante di sostegno e/o operatore socio sanitario Mantiene calmo il disabile ed in base al tipo di emergenza, esegue le rispettive norme comportamentali previste. All ordine di evacuazione dell edificio l insegnante di sostegno e/o operatore socio sanitario : SE SI TROVA ENTRO AULA CON IL RESTO DELLA CLASSE: esce secondo procedura con il resto dei compagni avendo cura del disabile a lui affidato. SE SI TROVA ENTRO AULA SPECIALE: verifica l accessibilità del percorso da seguire secondo il piano di evacuazione esposto in ciascuna aula; preleva il modulo G che trova entro aula, esce secondo procedura avendo cura del disabile a lui affidato. chiede eventualmente aiuto a colleghi; nel caso in cui il percorso non risulti agibile segue le indicazioni del personale addetto alla lotta antincendio, che ne indicherà uno alternativo;
3 nel caso in cui non sia possibile l evacuazione, ritorna in aula e chiama i soccorsi esterni a mezzo di segnalazione vocale dalle finestre aperte o con cellulare al n ; raggiunto il punto di raccolta compila il modulo G prelevato e lo consegna al responsabile punto di raccolta. si trattiene con il disabile nel punto di raccolta fino ad indicazione del Coordinatore delle emergenze. SE SI TROVA IN ALTRA POSIZIONE DELL ISTITUTO : raggiunge insieme al disabile il punto di raccolta previsto dalla loro posizione e fanno registrare la loro presenza. NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO allontanarsi al più presto dalla zona dell incendio; avvisare sempre gli addetti all emergenza se non vi e già allarme in atto; intervenire solo se possibile e senza correre alcun rischio per la propria incolumità Al segnale di evacuazione: seguire le indicazioni del piano di emergenza; seguire le eventuali indicazioni degli addetti all emergenza e degli operatori esterni eventuali (vigili del fuoco, polizia, ecc.) seguire le vie d esodo non usare ascensori; in caso di fumo camminare carponi, vicino al pavimento, con un fazzoletto bagnato sulla bocca e sul naso; spostarsi lungo i muri se la visibilità e scarsa non salire mai più in alto in caso di fuoco all esterno del locale in cui ci si trova: chiudersi dentro, sigillare ogni fessura per evitare l ingresso di fumo ed avvisare e segnalare la propria presenza in caso di persona i cui abiti prendono fuoco: evitare che corra, stenderla a terra e soffocare le fiamme avvolgendola con coperta o altri indumenti non sintetici. NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA TERREMOTO Durante la fase di scossa Se ci si trova all aperto: lontani dall'edificio stesso ed in particolare da cornicioni e terrazzi
4 Se ci si trova all interno dell edificio: abbassarsi (non rimanere in piedi) e possibilmente proteggersi (ideale raccogliersi in posizione fetale con le braccia a protezione della testa) sotto un tavolo o una scrivania; non sostare accanto ad oggetti o altro materiale pesante che può cadere (ad esempio vicino ad una libreria o al di sotto di un lampadario); non sostare vicino a finestre o altre superfici vetrate; se si conoscono i muri e le strutture portanti è preferibile sostare vicini ad essi ; rimanere nella posizione rannicchiata, magari con gli occhi chiusi, finché non termina la scossa. non usare accendini o fiammiferi perché potrebbero esserci fughe di gas In caso di persone traumatizzate non spostarle a meno che siano in caso di evidente pericolo di vita (crollo imminente, incendio in avvicinamento, ecc.) Dopo la fase di scossa mantenere la calma verificare se le altre persone presenti hanno bisogno di aiuto (chiamarsi, meglio per nome e rassicurarsi a vicenda aiuta a mantenere la calma) se la scossa è stata leggera (quindi non sono caduti oggetti, non vi sono segni di cedimento strutturale e il coordinatore dell emergenza non da istruzioni specifiche differenti, ecc.) tornare con calma in posizione normale e riprendere le attività (comunque confrontandosi con i colleghi e le altre persone presenti). Nel dubbio chiamare il coordinatore dell emergenza e chiedere indicazioni specifiche. se la scossa è stata significativa (con caduta di oggetti o mobili, segni di cedimento) o se vengono date indicazioni dal il coordinatore dell emergenza per procedere all'evacuazione, muoversi con molta sollecitudine ma senza mai correre e parlare ad alta voce; seguire i percorsi d'esodo indicati dalla segnaletica e comunque dirigersi verso le uscite più vicine (meglio utilizzare in generale scale esterne di sicurezza ed uscite di emergenza). non utilizzare mai gli ascensori e non sostare mai sulle scale. non perdere tempo per recuperare oggetti personali (comprese giacche, borse, oggetti di valore, cellulari, ecc.) o per terminare lavorazioni o altro (ad esempio salvataggio di lavori informatici). durante l'esodo cercare di controllare che tali vie di fuga siano sicure ed accessibili (ad esempio per la possibile presenza di calcinacci o per possibili formazioni di crepe sulle scale). durante l'esodo aiutare i colleghi o altre persone presenti in difficoltà (diversamente abili, anziani, bambini, persone agitate o prese dal panico) cercando di utilizzare sempre un dialogo al positivo e orientato all'ottimismo ('tranquillo, ci siamo quasi', 'dai, il peggio è passato', 'vieni, andiamo fuori assieme', ecc.)
5 una volta raggiunto l'esterno, arrivare al luogo di raduno, rimanere in attesa dei soccorsi, dare informazione ai superiori sulla propria presenza, segnalare eventuali rischi di cui si è venuti a conoscenza, indicare la possibile presenza all'interno di altre persone. non rientrare mai prima di aver verificato che la situazione sia tornata ordinaria e sicura o dopo aver ricevuto indicazioni dai responsabili. In caso di altre emergenze: - seguire le istruzioni impartite dal coordinatore dell emergenza Raccomandazioni. Si raccomanda di: - aiutare chi si trova in difficoltà, senza però effettuare interventi su persone gravemente infortunate o in stato di incoscienza se non si ha specifica esperienza e competenza eventualmente attendendo l arrivo dei soccorsi - segnalare al personale di sorveglianza ed ai soccorritori la presenza di feriti o di persone in difficoltà - non sostare davanti alle uscite di sicurezza o lungo le vie di emergenza - durante l esodo non tornare indietro per raccogliere effetti personali - per nessun motivo effettuare interventi di emergenza, se non si è in possesso di specifica esperienza e competenza. Il Responsabile del S.P.P. Dott. Ing. Elisabetta Marchesan Il Dirigente Scolastico Dott. Luigi Zannaro
6 ELENCO FIRME DI LAURO Paola IERACI Maria Teresa RANDO RAFFAELLA PLESCIA Alessandro VENTURIN MARCO MITTICA ROBERTA LABRIOLA Emilia A. FLORIAN ROBERTO ZAGARELLA GIOVANNI CHIEREGHIN DELIA ALBANESE Giuseppe BALLARIN Marco BISSON ALESSIA PECCENIN PAOLA NALDI GIOVANNA MANTOAN MARA CESARATO RITA PAULON ALESSANDRA
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