INCONTRO TECNICO NUOVE FITOPATIE DEL KIWI. Aggiornamenti sulla ipertrofia del tronco (Elefantiasi)
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- Annunziata Moroni
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1 INCONTRO TECNICO NUOVE FITOPATIE DEL KIWI Aggiornamenti sulla ipertrofia del tronco (Elefantiasi) P. Nipoti, A. Prodi, S. Sandalo, S.Tonti, R. Credi DiSTA - Università di Bologna
2 Nell actinidia sono state segnalate forme croniche di deperimento del legno: in Piemonte (Mancini e Cotroneo, 1997) in Emilia-Romagna (Calzarano et al., 1999) nel Lazio (Riccioni, 2001) in Francia (Hennion et al., 2001) in Nuova Zelanda (Manning et al., 2004) in Spagna (Gonzalez Diaz, com. pers., 2003)
3 Su un quadro sintomatologico diverso da quello classico della carie, sono iniziati sopralluoghi in alcune località del Lazio e dell Emilia-Romagna
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7 Lazio, Montefiascone Spagna, Principato delle Asturie
8 presso il DiSTA (Università di Bologna) studi più approfonditi a partire dal 2001 successivamente ( ; ) l attività è rientrata nei Progetti del CRPV Nuove fitopatie dell actinidia: carie del legno e ipertrofia del tronco
9 Prime considerazioni L ipertrofia del tronco si manifesta in maniera molto appariscente con un ingrossamento più o meno omogeneo per tutta la sua estensione Da qui la denominazione di «elefantiasi» che si è pensato di adottare (Nipoti et al., 2003), in analogia con un alterazione degli arti riportata dalla medicina umana
10 Sintomi dell Elefantiasi crescita diametrale del tronco maggiore (circa il 60%) rispetto alle piante sane della stessa età i tronchi presentano una corteccia molto suberificata e fessurata
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14 la vegetazione si presenta stentata, con foglie più clorotiche e di dimensioni ridotte
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16 frutti di pezzatura inferiore e arrotondata
17 Attività sperimentale
18 OSSERVAZIONI ANATOMICHE Sezioni trasversali: imbrunimento del legno già partire dalla zona centrale prime cerchia annuali con configurazione regolare, le più esterne con andamento irregolare e sinuoso a
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21 Sezioni longitudinali: intensità dell alterazione cromatica sempre costante area interessata tende a diminuire dal basso verso l alto
22 Imbrunimenti nelle radici
23 nelle branche: l alterazione cromatica è meno evidente, e non è presente nei rami più giovani
24 Distribuzione spaziale dell Elefantiasi, (impianto di 13 anni, Faenza) N Filare N Pianta Strada comunale Esposizione S E Cavedagna Strada vicinale sana Elefantiasi con imbrunimenti Elefantiasi alta
25 Osservazioni su circa piante 5% con Elefantiasi (solo una pianta denotava ipertrofia nella parte alta del tronco) 20% con l imbrunimento delle cerchia di accrescimento e/o tacche necrotiche a livello del colletto
26 Effetti sulla produzione S I M
27 S I M
28 altezza e diametri ortogonali nelle tre categorie di frutti 7,0 5,51 a 6,0 4,78 b 4,50 a 6,50 c 5,47 b 5,81 b 5,17 a 5,0 4,89 c 5,45 b 4,0 3,0 cm 2,0 1,0 0,0 h dx dz sana malata s. iniziale
29 peso medio dei frutti malata 76,69 a s. iniziale 93,28 b sana 109,93 c grammi
30 Analisi fitopatologiche di laboratorio indagini preliminari per la presenza di virus, fitoplasmi e batteri analisi micologiche su sezioni trasversali di tronco di 2 cm di spessore (0, 30 e 60 cm dal colletto)
31 60 cm 30 cm 0 cm
32 Campioni sottoposti ad analisi micologiche spezzoni di tronco sezionati a vari livelli dell ingrossamento branche di diversa età, radici e polloni Prelievi: inverno, primavera e autunno
33 Mediamente sono stati saggiati 335 frammenti di tessuto per pianta (totale circa espianti) incubazione dei frammenti identificazione microscopica e molecolare delle colonie fungine
34 Risultati 59% dei frammenti ha sviluppato colonie fungine; nell ambito di queste sono stati identificati diversi generi
35 Colonie (%) dei miceti isolati da tronchi ipertrofici di actinidia Negativo 39,2 Altri 22,9 Miceti basidiomiceti Phomopsis Phm-simili 1,3 0,7 8,5 Fusarium 21,9 Cylindrocarpon 5, Frequenza Phm - simili {generi Cadophora, Lecythophora, Phaeoacremonium e Phialophora}
36 Frequenza (%) di Phm-simili e Fusarium a diverse altezze 25 21,4 Frequenza ,4 0,2 12,5 0 3, cm dal colletto Fusarium Phm-simili
37 I generi fungini più frequenti in nel tronco inverno Fusarium spp. 13,0% Phaeoacremonium spp. 17,0% Phialophora spp. 11,4% nelle radici Cylindrocarpon spp. 35,4% (è il solo micete isolato)
38 in primavera nel tronco Fusarium spp. 60,4% Cylindrocarpon spp. 3,7 % basidiomiceti 4,4% nelle radici Cylindrocarpon spp. 26,7% Fusarium spp. 3,5%.
39 nelle radici in autunno Fusarium e Cylindrocarpon 14,2% Phm-simili è stato reperito in tutte le parti vegetali con valori <10%
40 Considerazioni differenze significative nelle presenze di Fusarium e Phm-simili tra il periodo stagionale e l altezza lungo il tronco In particolare, la presenza di Fusarium è significativa in primavera, quella di Phm-simili nella parte più alta dei tronchi
41 Ipotesi eziologica: ruolo di miceti precursori del gruppo di Phaeoacremoniumsimili successiva infezione per via radicale e/o aerea di funghi quali Fusarium e Cylindrocarpon
42 Supporto bibliografico Fusarium solani è già stato segnalato su actinidia nel Lazio da Porta-Puglia e Corazza (1985). è stato riscontrato in alberi di acacia come agente di imbrunimento del legno e di problematiche fitopatologiche sia in plantule che in piante adulte (Daehler and Dudley, 2002). Unitamente ad altre specie di Fusarium (F. semitectum, F. subglutinans, F. lateritium, F. graminearum, F. proliferatum, F. equiseti) èstato isolato dal terreno della rizosfera di piante sintomatiche (James, 2004). in diverse spece botaniche, quali ad es. platano, infetta piante già deperienti e può indurre l ospite a produrre piccoli rigonfiamenti (Pilotti et al., 2002; Ragazzi et al., 2001). i Fusaria vascolari sono produttori di fitotossine e fitormoni (Agrios, 1997).
43 Miceti su cui si è focalizzata l attenzione: Phaeoacremonium simili Fusarium, principalmente della specie solani
44 Caratterizzazione: Biologica fenotipo ( caratteristiche colturali micromacroscopiche) abilità di colonizzazione dei tessuti Molecolare estrazione del rdna sequenziamento albero filogenetico
45 Principali gruppi fenotipici Phm-simili A B C D
46 Caratteristiche microscopiche
47 Albero filogenetico Cadophora Phialophora Lecythophora Phaeoacremonium
48 Popolazione di Phm-simili dopo analisi biomolecolari Phialophora 16% Lecythophora 9% 55% P. aleophilum Phaeoacremonium 48% Cadophora 27%
49 Prove biologiche con Phm-simili Scala di valutazione: nulla (-) media (+) alta (+ +)
50 Capacità di colonizzazione dei Phm-simili Cadophora Phialophora Lecythophora P. aleophilum P. parasiticum P. inflatipes
51 F. solani (Mart.) Sacc colorazionedell Agar: Sì (40%) 3. Crescita (mm/gg) su PDA a: 20 C= C = C= C=
52 F. semitectum Berk.. & Rav Colorazione dell agar : NO (100 %) 3. Crescita ( su PDAmm/gg) 20 C= C = C= C=0
53 F. oxysporum Schlecht Colorazione dell agar: NO (100 %) 3. Crescita ( su PDAmm/gg) 20 C= ; 25 C = C= ; 35 C=
54 Albero filogenetico 99 F 292 F F 300 AY F 178 F_66.seq F 249 DQ f. sp. pisi F 279 F 248 F F 189 DQ f. sp. cucurbitae DQ f. sp. mori F 312 DQ f. sp. batatas 100 F 247 F AY F F F 245 AY F_289.seq F 177 F 244 F 161 Phaeoacremonium aleophilum Fusarium oxysporum Fusarium solani Fusarium semitectum
55 Frequenza (%) delle specie di Fusarium F. solani F. oxysporum F. semitectum F. verticilloides Others
56 Prove biologiche con F. solani and F. oxysporum 60 Percentage alta media bassa colonization F. oxysporum F.solani
57 Prove di patogenicità Sono state utilizzate piante di 1-2 anni tal quali ed infettate con Phm-simili; successivamente le piante di entrambe le tesi trapiantate in terreno inoculato con F. solani
58 Test di patogenicità e reisolamento
59 Presenza di Indole-3-acetic acid (IAA) in due ceppi di F. solani IAA libero ng ml F248 1 F66
60 Conclusioni gli studi intrapresi hanno permesso di definire due distinte malattie Attività di precursori riferibili al gruppo Phm-simili Miceti produttori di sostanze ormoniche (Elefantiasi) Basidiomiceti agenti di carie (carie)
61 Elefantiasi Malattia ad eziologia complessa Incidenza al momento contenuta (3-7%) Distribuzione spaziale delle piante ammalate usualmente di tipo casuale Possibile infezione attraverso il terreno
62 Indicazioni di lotta
63 Sviluppi futuri verificare: il ruolo eziologico di Fusarium (e altri miceti, es. Cylindrocarpon) l eventuale presenza di auxine o sostanze ormoniche in piante sintomatiche il postulato di Koch in prove di campo la sanità dei materiali di moltiplicazione
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