3. Strategie della metrologia legale e relativi controlli metrologici legali
|
|
- Valentino Cosentino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 3. Strategie della metrologia legale e relativi controlli metrologici legali Per conseguire i propri obiettivi istituzionali i Servizi di metrologia legale nei differenti Stati adottano disposizioni che possono ritenersi fondate essenzialmente su due diverse strategie. La prima si fonda sulla prevenzione, considerando più fruttuosi ai fini della tutela della fede pubblica i controlli a priori. Con la seconda strategia si privilegia la deterrenza esercitata dalle sanzioni per le violazioni delle prescrizioni fissate dalla normativa, e ne è logica conseguenza un sistema di controlli a posteriori. 1
2 3.1. Controlli a priori. L affibabiltà metrologica viene garantita con interventi a priori, che sono effettuati in momenti e con modalità diverse. I controlli a priori attualmente sono purtroppo differenti secondo le varie categorie di strumenti di misura cui si applicano. Ciò in conseguenza del fatto che in sede comunitaria, e quindi in sede nazionale, sono state adottate discipline diverse per le distinte categorie di strumenti finora regolamentate., 2
3 Di seguito si tratteranno separatamente le vigenti normative metrologiche, definendo per ciascuna: a) il campo di applicazione; b) il carattere dei requisiti che la disciplina considerata fissa per gli strumenti cui si applica; 3
4 c) la tipologia degli accertamenti valutativi della conformità degli strumenti ai requisiti prescritti; d) gli organismi competenti per i previsti accertamenti valutativi della conformità e per la sorveglianza. Per tutti gli strumenti in servizio è prevista, inoltre, la verificazione periodica, di periodo diverso in funzione della loro tipologia, eseguita dagli uffici metrici camerali o da laboratori abilitati all esecuzione di tale controllo. 4
5 3.2. Controlli a posteriori Si limitano alla sorveglianza in campo degli strumenti ricadenti nell ambito della metrologia legale. L utilizzatore è responsabile della conformità dello strumento alle prescrizioni applicabili, con vantaggio della struttura addetta ai controlli che può così ridurre notevolmente i suoi organici. 5
6 4. Decreto l.vo n.22 del 2 febbraio 2007, attuativo della direttiva 2004/22/CE 4.1 Campo di aplicazione. Il decreto si applica agli strumenti appartenenti alle categorie di misura sottoelencate, con specifiche funzioni di misura: contatori dell'acqua (MI-001), contatori del gas e dispositivi di conversione del volume (MI-002), contatori di energia elettrica attiva e trasformatori di misura (MI-003), contatori di calore (MI-004), sistemi di misura per la misurazione continua e dinamica di quantità di liquidi diversi dall'acqua (MI-005), 6
7 strumenti per pesare (bilance) a funzionamento automatico (MI-006), tassametri (MI-007), misure materializzate (MI-008), strumenti di misura della dimensione (MI-009) e analizzatori dei gas di scarico (MI-010). Le funzioni di misura previste sono quelle per motivi di interesse pubblico, sanità pubblica, sicurezza pubblica, ordine pubblico, protezione dell'ambiente, tutela dei consumatori, imposizione di tasse e di diritti e lealtà delle transazioni commerciali. 7
8 4.2. Requisiti I principi applicati nella determinazione dei requisiti sono quelli del cosiddetto nuovo approccio. In particolare, sono stati fissati, anziché requisiti di dettaglio tecnico, requisiti essenziali di carattere prestazionale. Ciò a vantaggio: a) dei fabbricanti metrici, che beneficiano così di opportuna flessibilità nell adozione di soluzioni tecniche tempestivamente aggiornate al progresso tecnologico, b) del legislatore comunitario, non più obbligato ad adeguamenti continui della normativa al predetto progresso. 8
9 Sempre nell ambito della predetta strategia del nuovo approccio, viene stabilita la regola della presunzione di conformità ai requisiti essenziali allorché lo strumento è conforme alle norme armonizzate europee o ai documenti ufficiali normativi, in corrispondenza applicabili. I documenti normativi sono quelli elaborati dall OIML, identificati dalla Commissione europea e inseriti in toto o parzialmente in appositi elenchi ufficiali. 9
10 4.3. Procedure valutative e relativi moduli In applicazione delle regole dell approccio globale, fissate da una decisione del Consiglio dell UE, le procedure di valutazione della conformità ai requisiti essenziali si articolano in moduli, concernenti esclusivamente alcune fasi del processo produttivo od anche più fasi, od ancora il sistema di gestione della qualità (SGQ). RM
11 Il fabbricante può scegliere fra i vari moduli che la disciplina contempla per la categoria interessata, in funzione delle caratteristiche della sua produzione. L opzionalità offerta al fabbricante si inquadra nelle finalità di questa disciplina, intese a mettergli a disposizione strumenti di massima flessibilità. 11
12 I moduli previsti sono i seguenti, ciascuno identificato da una lettera: A A1 B C C1 D D1 E E1 F F1 G H H1. 12
13 A A1 B C C1 Dichiarazione di conformità (DC) basata sul controllo di produzione interno DC basata sul controllo di produzione interno più controllo del prodotto finale da Organismo Notificato (ON) Esame del tipo Dichiarazione di conformità al tipo (DCT) basata sul controllo di produzione interno DCT basata sul controllo di produzione interno più controllo del prodotto finale da ON 13
14 D D1 DCT basata su Garanzia di Qualità (GQ) del processo produttivo DC basata su GQ del processo produttivo E E1 DCT basata su GQ dell ispezione e delle prove su prodotto finale DC basata su GQ dell ispezione e delle prove su prodotto finale 14
15 F F1 DCT basata su verifica prodotto DC basata su verifica prodotto G DC basata su verifica di un unico prodotto H H1 DC basata su Garanzia Qualita Totale (GQT) DC basata su GQT più esame del progetto 15
16 Dettagli di alcuni moduli B - ESAME DEL TIPO. E la parte della procedura di accertamento di conformità mediante la quale un organismo notificato esamina il progetto tecnico di uno strumento di misura, e accerta e dichiara che tale progetto tecnico soddisfa le pertinenti disposizioni della direttiva. 16
17 L'esame del tipo può essere effettuato in uno dei metodi seguenti, restando alla competenza dell organismo notificato la decisione sul metodo più appropriato e sugli esemplari necessari: a) Esame di un esemplare dello strumento di misura completo che sia rappresentativo della produzione considerata 17
18 b) Esame di esemplari di una o più parti essenziali dello strumento di misura che siano rappresentative della produzione considerata, più accertamento dell'adeguatezza del progetto tecnico delle altre parti dello strumento di misura, tramite esame della documentazione tecnica e della documentazione supplementare. 18
19 c) Accertamento dell'adeguatezza del progetto tecnico dello strumento di misura, tramite esame della documentazione tecnica e della documentazione supplementare senza esame di un esemplare. 19
20 D DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AL TIPO BASATA SULLA GARANZIA DI QUALITÀ DEL PROCESSO PRODUTTIVO La dichiarazione di conformità al tipo basata sulla garanzia di qualità del processo di produzione è la parte della procedura di accertamento di conformità mediante la quale il fabbricante o il suo mandatario adempie gli obblighi prescritti, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misura in questione sono conformi al tipo descritto nell'attestato di esame CE del tipo e soddisfano i requisiti pertinenti della direttiva. (trattasi dell autocertificazione) 20
21 F - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AL TIPO BASATA SULLA VERIFICA DEL PRODOTTO (corrisponde alla verificazione iniziale eseguita da ON) 1. La dichiarazione di conformità al tipo basata sulla verifica del prodotto è la parte della procedura di accertamento di conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi definiti qui di seguito, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misura sono conformi al tipo descritto nell'attestato di esame CE del tipo e soddisfano i requisiti pertinenti della presente direttiva. 21
22 L'organismo notificato prescelto dal fabbricante effettua o fa effettuare gli esami e le prove del caso, per verificare la conformità degli strumenti al tipo descritto nell'attestato di esame CE del tipo e ai requisiti pertinenti della direttiva. Gli esami e le prove intesi a verificare la conformità ai requisiti metrologici sono realizzati, a scelta del fabbricante, o mediante esame e prova di ogni singolo strumento, o mediante esame e prova degli strumenti su base statistica. 22
23 G - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ BASATA SULLA VERIFICA DI UN UNICO PRODOTTO (corrisponde alla verificazione all unità) La dichiarazione di conformità basata sulla verifica di un unico prodotto è la procedura di accertamento di conformità mediante la quale il fabbricante adempie gli obblighi prescritti, e garantisce e dichiara che lo strumento di misura assoggettato alle disposizioni di cui al punto 4 soddisfa i requisiti pertinenti della direttiva. 23
24 L'organismo notificato prescelto dal fabbricante effettua, o fa effettuare, gli esami e le prove appropriate conformemente a quanto prescritto. 24
25 H1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ BASATA SULLA GARANZIA DI QUALITÀ TOTALE E SULL'ESAME DEL PROGETTO La dichiarazione di conformità basata sulla garanzia di qualità totale e sull'esame del progetto è la procedura di accertamento di conformità mediante la quale il fabbricante o il suo mandatario adempie gli obblighi prescritti, e garantisce e dichiara che gli strumenti di misura in questione soddisfano i requisiti pertinenti della direttiva 25
26 Il fabbricante presenta una richiesta di esame del suo progetto all'organismo notificato scelto per l approvazione del suo sistema di qualità. La richiesta deve consentire di comprendere il progetto, il processo di fabbricazione e il funzionamento dello strumento, nonché di accertare la conformità ai requisiti pertinenti della direttiva. 26
27 PROCEDURE VALUTATIVE PER LE BILANCE AUTOMATICHE Come esempio applicativo, si elencano di seguito le procedure di accertamento della conformità previste per le bilance automatiche, nei casi di sistemi elettronici o di sistemi contenenti software: B + D oppure B + F oppure G o H1. 27
28 MARCATURA CE La conformità di uno strumento di misura a tutte le disposizioni della direttiva è attestata dalla presenza, sul medesimo, della marcatura «CE» e della marcatura metrologica supplementare. La marcatura «CE» è costituita dalle iniziali «CE» secondo il simbolo grafico già previsto per le bilance non automatiche. La marcatura «CE» non può essere di altezza inferiore a 5 mm. 28
29 La marcatura metrologica supplementare è costituita dalla lettera maiuscola «M» e dalle ultime due cifre dell'anno di apposizione della marcatura, iscritti in un rettangolo. L'altezza del rettangolo è uguale all'altezza della marcatura «CE». La marcatura metrologica supplementare segue immediatamente la marcatura «CE» 29
30 4.4. Organismi competenti per gli accertamenti valutativi della conformità Gli organismi competenti, denominati organismi notificati, sono quelli notificati dai vari Stati membri dell UE, e quindi anche dal Governo italiano, alla Commissione europea. Devono possedere i requisiti minimi previsti dalla direttiva. 30
31 Nella notificazione di un organismo vengono anche specificati il/i modulo/i e le categorie di strumenti per i quali si designa lo stesso organismo. L elenco degli organismi notificati è pubblicato dalla Commissione europea ed è disponibile nel suo sito web.. 31
32 In Italia sono in corso di definizione le richieste di vari Enti che hanno richiesto la predetta designazione. 32
33 5. Decreto legislativo n. 517 del 29 dicembre Campo di applicazione. Strumenti per pesare a funzionamento non automatico 33
34 5.2. Requisiti. Il carattere dei requisiti previsti è identico a quello previsto per gli strumenti disciplinati dal d. l.vo n. 22/
35 5.3. PROCEDURE VALUTATIVE DELLA CONFORMITA Comprendono: - l esame del tipo seguito in alternativa dalla verificazione CE (verificazione iniziale), eseguita da un organismo notificato, o dalla dichiarazione di conformità rilasciata dal fabbricante che opera secondo un regime di gestione della qualità approvato metrologicamente; 35
36 - la verificazione di esemplari prodotti in serie limitata, eseguita da un organismo notificato, designato per tale procedura. 36
37 5.4. Organismi notiicati. Rispondono agli stessi criteri di notificazione e di designazione contemplati dal citato d. l.vo n. 22/2007. In Italia sono organismi notificati: per l esame del tipo, l Ufficio IV della direz. gen. della vigilanza e della normativa tecnica. per la verificazione Ce, gli uffici metrici camerali 37
38 per l approvazione metrologica, l ufficio IV e cinque camere di commercio (Torino, Varese, Modena, Roma e Napoli) per la verificazione in numero limitato di esemplari, le anzidette cinque Camere di commercio. 38
39 6. Testo unico delle leggi metriche (R.D. 23 agosto 1890, n. 7088) e Regolamento tecnico (R.D. 12 giugno 1902, N.226, e successive modifiche ed integrazioni) 6.1. Campo di applicazione. Tutti gli strumenti non contemplati dalle precedenti normative ed anche gli strumenti coperti dal d. l.vo n. 22/2007, ma già approvati secondo la normativa nazionale previgente alla data del 30 ottobre 2006 o modificati rispetto ad un modello anch esso già approvato secondo la normativa nazionale previgente alla predetta data. 39
40 6.2. Requisiti. Requisiti di dettaglio previsti dal citato regolamento per le singole categorie di strumenti o dai rispettivi provvedimenti ministeriali di approvazione 40
41 6.3. Accertamenti valutativi della conformità. Esame del modello e Approvazione mediante provvedimento ministeriale, Verificazione prima seguita da apposizione dei bolli previsti. 41
42 6.4. Organismi competenti Sono organismi competenti: per l approvazione del modello, l Ufficio ministeriaie IV, per la verificazione prima, gli uffici metrici camerali. 42
43 7. La verificazione periodica Riguarda essenzialmente tutti gli strumenti utilizzati nelle transazioni commerciali e nelle operazioni che comportano il pagamento di un importo collegato ai risultati della misura. E disciplinata dal D.M. 28 marzo 2000, n. 182, e può essere eseguita sia dalle Camere sia da laboratori appositamente accreditati. 43
44 L esito positivo della verificazione periodica è attestato da apposita etichetta, su cui è riportata la scadenza della verificazione eseguita. In sede di verificazione periodica si eseguono prove sperimentali atte ad accertare il rispetto dei requisiti metrologici e funzionali prescritti. 44
45 Ad esempio, per le bilance non automatiche, si eseguono, tra le altre, prove di esattezza, di ripetibilità, di decentramento, di mobilità. Gli errori massimi tollerati sono il doppio di quelli prescritti per la verificazione iniziale. Le masse campione di riferimento e di lavoro devono essere tarate nel rispetto della tracciabilità con i prototipi metrologici nazionali. 45
46 8. Futuri scenari per la metrologia legale in Italia Senza avere una sfera di cristallo è facile pronosticare che la metrologia legale italiana subirà tra breve profondi cambiamenti, che si auspicano non dettati dal pregiudizio che i controlli metrologici legali sono solo dei lacci burocratici da eliminare, ma un servizio essenziale per l economia del Paese oltre che per la tutela dei consumatori. 46
3. Strategie della metrologia legale e relativi controlli metrologici legali
3. Strategie della metrologia legale e relativi controlli metrologici legali Per conseguire i propri obiettivi istituzionali i Servizi di metrologia legale nei differenti Stati adottano disposizioni che
DettagliAutore: Flavio Banfi Organizzazione: ITALCERT S.r.l. Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto 2
Convegno: SEMINARIO AICQ SICEV SICEP 20 maggio 2011 Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto Autore: Flavio Banfi Direttore Tecnico ITALCERT S.r.l. ITALCERT : Certificazione sistemi
Dettagli01_Brochure_Metrici2009:Cop metrici2 11-03-2010 19:16 Pagina 1. a misura dei TUOI interessi
01_Brochure_Metrici2009:Cop metrici2 11-03-2010 19:16 Pagina 1 U F F I C I O M E T R I C O a misura dei TUOI interessi p 9 10 11 12 13 14 15 16 w w w. m e t r o l o g i a l e g a l e. u n i o n c a m e
DettagliDirettiva Macchine 2006/42/CE. Dichiarazione CE di Conformità: la corretta compilazione.
Direttiva Macchine 2006/42/CE Dichiarazione CE di Conformità: la corretta compilazione. Fonte: Guida Ufficiale Commissione europea Direttiva macchine 2006/42/CE Ed. 2010 Dati fabbricante La ragione sociale
DettagliLa direttiva MID Applicazione nella vendita sfusa di detersivi
1 La direttiva MID Applicazione nella vendita sfusa di detersivi Torino, 10 aprile 2013 Igor Gallo 2 D. Lgs. N. 22/2007 Recepimento direttiva MID Recepimento della nuova Direttiva Europea 2004/22/CE MID
DettagliSono elencate alcune competenze camerali che comportano controlli presso le imprese, con i criteri e le modalità di svolgimento dei sopralluoghi.
Lista dei controlli alle imprese effettuati dalla Camera di commercio di Torino Area Tutela del Mercato e della Fede Pubblica (art. 14, comma 2, D.L. 9 febbraio 2012, n. 5, convertito dalla L. 4 aprile
DettagliLa verifica periodica degli strumenti di pesatura.
La verifica periodica degli strumenti di pesatura. federata 1. Per quali attività devono essere usate bilance conformi alle norme di metrologia legale e quindi alla verificazione periodica? Devono essere
DettagliLe direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE
Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto
DettagliCIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008
CIRCOLARE N. 58/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma 17 ottobre 2008 Oggetto: Trasferimento di quote di S.r.l. Art. 36 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,
DettagliPREMESSA. La GIUNTA della Camera di Commercio di Brescia
DISCIPLINARE TECNICO E AMMINISTRATIVO VERIFICAZIONE PERIODICA DI ESECUZIONE DELLA PREMESSA L art. 11 del T.U. delle leggi sui pesi e sulle misure, approvato con R. D. 23 agosto 1890 n. 7088, stabilisce
Dettaglimetrologici La metrologia legale in Italia e i controlli metrologici - F. Boni
controlli metrologici 1 1. Metrologia legale. Definizione e obiettivi istituzionali. 1.1. Definizione. La metrologia legale è oggi intesa come l insieme delle disposizioni giuridiche e tecniche che si
DettagliDEFINIZIONI INDISPENSABILI
1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI
DettagliREGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI METRICI (ART.3 DEL D.M. 182/2000)
REGOLAMENTO PER L ESECUZIONE DELLA VERIFICAZIONE PERIODICA DEGLI STRUMENTI METRICI (ART.3 DEL D.M. 182/2000) ART. 1 OGGETTO E DEFINIZIONI Agli effetti del presente regolamento si definiscono: a) Decreto:
DettagliBozza UNI - Riproduzione riservata
DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO E01169291 Modalità operative per le verifiche metrologiche periodiche e casuali Parte 1: Generalità Operative instruction for periodic and random metrological
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con i Ministri dell interno delle politiche agricole alimentari e forestali dell ambiente e della tutela del territorio e del mare delle infrastrutture
DettagliELENCO DEI CONTROLLI ALLE IMPRESE EFFETTUATI DALL UFFICIO METRICO
ELENCO DEI CONTROLLI ALLE IMPRESE EFFETTUATI DALL UFFICIO METRICO Al fine di ottemperare agli obblighi di trasparenza imposti con l articolo 25 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, si riportano sinteticamente
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA GROSSETO, 21 ottobre 2011 Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalle norme vigenti, comprese quelle di funzionalità,
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione
DettagliOrdinanza sulla sicurezza degli ascensori
Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori (Ordinanza sugli ascensori) Modifica del 17 agosto 2005 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 23 giugno 1999 1 sugli ascensori è modificata
DettagliPREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025, l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008
CORSO PER VALUTATORI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ RIVOLTO AL PERSONALE DEGLI UFFICI METRICI E L ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI ROMA, MARZO APRILE 2014 1 PREMESSA I recenti decreti ministeriali
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007
DettagliLISTA DEI CONTROLLI ALLE IMPRESE EFFETTUATI DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA (art. 25 D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33)
LISTA DEI CONTROLLI ALLE IMPRESE EFFETTUATI DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA (art. 25 D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33) Sono di seguito elencate le competenze camerali che comportano controlli presso imprese,
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
VISTA la legge 24 novembre 1981 n. 689, recante modifiche al sistema penale; VISTO il decreto ministeriale del 26 luglio 1995 recante Disciplina del rilascio delle licenze di pesca ; VISTO il regolamento
DettagliLINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO
Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI
Dettagliaggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);
FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della
DettagliACCREDIA L ente italiano di accreditamento. Panoramica sui nuovi decreti legislativi e ricaduta in termini di nuove richieste di taratura
ACCREDIA L ente italiano di accreditamento Panoramica sui nuovi decreti legislativi e ricaduta in termini di nuove richieste di taratura 23 Diego ORGIAZZI Rosalba MUGNO XXIX Convegno dei Centri di Taratura
Dettagli9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104
9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari
DettagliAffidabilità & tecnologie Scenari e strumenti nella misura del gas naturale
Affidabilità & tecnologie Scenari e strumenti nella misura del gas naturale Aspetti legislativi verso una normativa a misura del cittadino Torino, Lingotto Fiere 16 17 aprile 2014 8 edizione Fiera Internazionale
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliUFFICIO VIGILANZA SULLA SICUREZZA E CONFORMITA' DEI PRODOTTI - ATTIVITA ISPETTIVE:
LISTA DEI CONTROLLI ALLE IMPRESE EFFETTUATI DALLA CAMERA DI PARMA (art. 14, comma 2, D.L. 9 febbraio 2012, n. 5, convertito dalla L. 4 aprile 2012, n. 35) Sono di seguito elencate le competenze camerali
DettagliOrdinanza sulle procedure di certificazione della protezione dei dati (OCPD)
Ordinanza sulle procedure di certificazione della protezione dei dati (OCPD) del... Avamprogetto del 1 febbraio 2007 Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 11 capoverso 2 della legge federale
Dettagli3) Controlli sulla conformità alle leggi vigenti dei dispositivi di protezione individuale di prima categoria
LISTA DEI CONTROLLI ALLE IMPRESE EFFETTUATI DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI PESARO E URBINO (D.L. 9 febbraio 2012, n. 5, convertito in L. 4 aprile 2012, n. 35. Art. 14, comma 2) A) SICUREZZA PRODOTTI 1) Controlli
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliMINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO per i TRASPORTI, la NAVIGAZIONE ed i SISTEMI INFORMATIVI e STATISTICI DIREZIONE GENERALE TERRITORIALE DEL NORD-EST CENTRO PROVA AUTOVEICOLI di
DettagliPubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie
Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie Milano, 21 Ottobre 2014 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Nuovo quadro legislativo Pubblicazione L96 GUCE (Gazzetta Ufficiale Comunità Europea)
DettagliDelibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti:
Pagina 1 di 5 Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 29 luglio 2004, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 20 febbraio 2001, n. 26/01
DettagliIL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica
DECRETO 19 maggio 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. IL DIRETTORE
DettagliIL MINISTRO DELLE POSTE E DELLE TELECOMUNICAZIONI
"Regolamento recante disposizioni di attuazione della legge 28 marzo 1991, n. 109, in materia di allacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni." D.M. 23 maggio 1992, n. 314 (Pubblicato nella
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliS E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 2399 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore DE ANNA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 5 MAGGIO 1997 Disciplina dell attività
DettagliDomanda di Certificazione CE Insiemi/Attrezzature Direttiva PED
Sezione 1: Dati del Richiedente Spett.le: ECO Certificazioni S.p.A. European Certifying Organization Via Mengolina, 33 Int. 5 48018 Faenza (RA) ITALY Organismo notificato n. 0714 Tel 0546-624911; Fax 0546-624922
DettagliREGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)
REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) Art.1 - Oggetto Il presente Regolamento disciplina, ai
DettagliLe regole del parlamento europeo per garantire qualità e sicurezza nel trattamento di cellule e tessuti umani (Direttiva 2004/23/CE) E stata recentemente recepita anche dall Italia, la direttiva europea
DettagliLe misure metrologiche per la direttiva MID
Piero G. Squizzato Le misure metrologiche per la direttiva MID La nascita del denaro ha generato, come conseguenza, la necessità di unità di misura quantificanti i beni da acquistare con l unità di moneta,
DettagliL importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza
L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza Trento, 13 novembre 2013 2 L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della
DettagliLISTA DEI CONTROLLI SULLE IMPRESE EFFETTUATI DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA
Ai sensi dell art. 14 comma 2 D.L. 9.2.2012 n. 5, convertito dalla L. 4.4.2012 n. 35, è pubblicata la seguente lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese operanti nella circoscrizione territoriale
DettagliRisoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003
Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di
Dettaglicenni sulle direttive macchine e di prodotto
9(1(72 cenni sulle direttive macchine e di prodotto 5HODWRUH,QJ5REHUWR5LQDOGL /HGLUHWWLYHFRPXQLWDULHVFRSRH DSSOLFD]LRQH /H'LUHWWLYH&RPXQLWDULHVRQRODSULQFLSDOHIRQWHGHOGLULWWRGD FXL GHULYDODOHJLVOD]LRQHFKHKDVRVWLWXLWRHVRVWLWXLUjLQGHWHU
DettagliSicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto
Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto 1 Come mi devo comportare quando assumo un dipendente, un collaboratore o uno stagista? Che conseguenze subisco se non provvedo
DettagliOBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI E LAVORATORI
OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI E LAVORATORI Gli accordi Stato- Regioni del 21 dicembre sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 dell 11 gennaio 2012.
DettagliCome cambiano gli obblighi per le strutture metalliche a partire dal 1 luglio 2014
Regolamento (UE) n.305/11 e norme del gruppo EN1090 La Marcatura CE delle strutture metalliche alla luce delle Norme tecniche per le Costruzioni Firenze, 30/10/2014 Come cambiano gli obblighi per le strutture
DettagliPROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA PER IMPIANTI DI UTENZA GAS NUOVI
PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA PER IMPIANTI DI UTENZA GAS NUOVI Procedura per richieste di attivazione della fornitura di gas pervenute al venditore a partire dall'1 aprile 2007 (art. 16,
DettagliInterpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate
Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto
DettagliESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE
ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con
DettagliMarcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia
ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente
CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per
DettagliAVVIO DI UN PROCEDIMENTO PER L ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI E PRESCRITTIVI PER VIOLAZIONI IN MATERIA DI PRONTO INTERVENTO GAS
DELIBERAZIONE 15 GENNAIO 2015 1/2015/S/GAS AVVIO DI UN PROCEDIMENTO PER L ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI E PRESCRITTIVI PER VIOLAZIONI IN MATERIA DI PRONTO INTERVENTO GAS L AUTORITÀ PER L ENERGIA
DettagliSGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA
SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:
DettagliPRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale
Titolo PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale Riferimento Data entrata in vigore Approvato da PR PART ON/MACC/X Rev. 0 del 01/06/2016 IMQ
DettagliREGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE
REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 09/12/2010 Indice Art.1 Oggetto Art.2 Riferimenti Art.3 Ambito di applicazione ed esclusioni Art.4 Principi
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,
17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliRISOLUZIONE N. 308/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 308/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2007 OGGETTO: Art. 10, n. 20) del DPR n. 633 del 1972 IVA. Esenzione Corsi di formazione per l accesso alla professione
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliRegolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.
Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 06. 07. 2011 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010
DettagliAllegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento
Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme indicate nei riferimenti normativi. Dispone
N. 185820 /2011 Modalità di applicazione del regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità - disposizioni di attuazione dell'articolo 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio
DettagliMARCATURA CE DIRETTIVA 97/23 PED
MARCATURA CE DIRETTIVA 97/23 PED (Pressure Equipment Directive) Campo di applicazione La Direttiva si applica alla progettazione, fabbricazione e valutazione di conformità delle attrezzature a pressione
DettagliREGOLAMENTO PARTICOLARE
associazione italiana per la sicurezza della circolazione REGOLAMENTO PARTICOLARE per il rilascio della certificazione di conformità (Marchio CE) per i prodotti da costruzione (Direttiva del Consiglio
DettagliIstruttoria della domanda di finanziamento e valutazione progetti
Allegato 1) alla Determinazione n. 576 del 21/03/2007 Istruttoria della domanda di finanziamento e valutazione progetti Dispositivo per la formazione esterna per gli apprendisti e formazione tutori aziendali
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA. Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 480 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista
DettagliCorso base di prevenzione incendi. Arch. Salvatore Longobardo Direttore Vice Dirigente Vigili del fuoco
Corso base di prevenzione incendi 1 specializzazione in prevenzione incendi NO Perché? ECESSITÀ Obiettivi e finalità PPORTUNITÀ 2 necessità iscrizione, a domanda, in appositi elenchi del Ministero dell
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliAntincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Torino 23.10.2013 SCIA antincendio: adempimenti e verifiche
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ
MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni
Dettagliautomatici Modalità e normative di riferimento
Vendita allo stato sfuso di detersivi con l utilizzo l di distributori automatici 1 Modalità e normative di riferimento 2 Modalità: La vendita allo stato sfuso può avvenire: a peso; a misura; a pezzo;
DettagliIl processo di marcatura CE riferito agli impianti gas medicali
Il processo di marcatura CE riferito agli impianti gas medicali Soggetti coinvolti nel processo di Marcatura CE Fabbricante: la persona fisica o giuridica responsabile della progettazione, della fabbricazione,
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliGestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento
Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione
DettagliCircolare N.139 del 21 ottobre 2011. Distributori di carburante. Le nuove linee guida del Ministero dello sviluppo per i controlli
Circolare N.139 del 21 ottobre 2011 Distributori di carburante. Le nuove linee guida del Ministero dello sviluppo per i controlli Distributori di carburante: le nuove linee guida del Ministero dello sviluppo
DettagliANALISI TECNICO NORMATIVA (A.T.N.) (all. A alla Direttiva P.C.M. 10 settembre 2008 G.U. n. 219 del 2008)
ANALISI TECNICO NORMATIVA (A.T.N.) (all. A alla Direttiva P.C.M. 10 settembre 2008 G.U. n. 219 del 2008) Amministrazione proponente: Ministero dell interno Titolo: Decreto legislativo recante Attuazione
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliPROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000
PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE
I L 92/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 3.4.2008 REGOLAMENO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo
DettagliLINEE GUIDA PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE METRICHE
LINEE GUIDA PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE METRICHE A cura del Gruppo di lavoro sulle tariffe metriche della Consulta dei Segretari Generali CCIAA Giugno 2007 INDICE 1. Principi generali 2. Accertamenti
DettagliIl Punto di vista dell Organismo notificato
Il Punto di vista dell Organismo notificato II Conferenza Nazionale dei Dispositivi Medici 17/19 Marzo 2008 - Villa Erba - Cernobbio Relatore: Gabriele Lualdi - Istituto di Ricerche e Collaudi M. Masini
DettagliALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI
ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI Deliberazione 27 settembre 2000, n. 4 Contenuti dell attestazione, a mezzo di perizia giurata, dell idoneità dei mezzi di trasporto di
Dettaglivista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA
1294 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 10 del 18-1-2007 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 11 dicembre 2006, n. 1899 Sperimentazione
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio Ai gentili clienti Loro sedi INAIL: sconto sui premi 2013/2014 al 14,17% Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che l INAIL, con la determina del 11.03.2014
DettagliLE NUOVE DICHIARAZIONI D INTENTO: I CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E LA COMPILAZIONE DEL MOD. DI
CIRCOLARE N. 08 DEL 05/03/2015 SOMMARIO Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: LE NUOVE DICHIARAZIONI D INTENTO: I CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E LA COMPILAZIONE DEL MOD. DI
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
DettagliIL CONSIGLIO DELLE COMUNITA EUROPEE, visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea, in particolare l articolo 100 A,
',5(77,9$&(('(/&216,*/,2GHOOXJOLR FKH PRGLILFD OH GLUHWWLYH GHO &RQVLJOLR &(( UHFLSLHQWL VHPSOLFL D SUHVVLRQH &(( VLFXUH]]D GHL JLRFDWWROL &(( SURGRWWL GD FRVWUX]LRQH &(( FRPSDWLELOLWj HOHWWURPDJQHWLFD
Dettagli1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3
del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...
Dettagli