La Disprassia Martedì 13 dicembre 2016

Transcript

1 FORMAZIONE INSEGNANTI ORIOLI VT SEMINARIO PROFESSIONALE La Disprassia Martedì 13 dicembre 2016 Prof. Mauro Spezzi (Docente di Scienze Umane)

2 Perché gli Alunni con BES sono in aumento? Scarsa rapidità esecutiva Difficoltà spazio temporali Alterazione della velocità prestativa

3 Diogene s Journal Uno spettro si aggira per l Europa: la Disprassia!

4 DISPRASSIA: ADDETTI AI LAVORI ITALIANI

5 «I disordini qualitativi creano più danni del ritardo mentale»

6 AUTISMO ASPERGER: STUDENTI 2E Q.I Spiccate abilità specifiche, tipo creatività DIFFICOLTÀ Linguaggio Calcolo Memorizzazione Disattenzione Disorganizzazione Abilità motorie Socializzazione

7 AUTISMO ASPERGER: STUDENTI 2E SONO INTELLIGENTI! MA NON DISPONGONO DI: organizzazione del pensiero; Ordinata fase di acquisizione delle informazioni; capacità prassiche.

8 BES?

9 PRASSIA «Azione intenzionale coordinata, meglio riferibile ad una serie di atti». Piaget, 1960; Delacato, DISPRASSIA «Azione disturbata delle funzioni umane nella loro qualità esecutiva». DSM IV TR: Disturbo della Coordinazione Motoria. ALUNNO DISPRATTICO DSA ADHD AUTISMO BORDERLINE COGNITIVO RITARDO LIEVE ALTRO

10 ORGANIZZAZIONE NEUROLOGICA

11 POSTURALE IDEATIVA IDEOMOTORIA DISPRASSIA VISUO MOTORIA LINGUISTICA

12 SCUOLA DISPRASSIA «attenzionare tutti gli elementi che supportano i processi cognitivi dell alunno» DIFFICOLTÀ

13 IL CIRCUITO DELLA DISPRASSIA RIDUZIONE DELL ORGANIZZ. NEUROLOGICA DISPRASSIA DISORGANIZZAZIONE SPAZIO TEMPORALE DISORDINI PERCETTIVI DISORDINI GRAFO MOTORI DEFICIT/DISORD. SINTOMI DERIVATI DISORDINI VERBALI

14 DISPRASSIA Neurostato Psicostato

15 DISPRASSIA PSICOSTATO DISORG. SPAZIO TEMPORALE LENTEZZA ESITAZIONE DELL INCIPIT SMARRIMENTO VERBALE SMARRIMENTO DEL PENSIERO EMOTIVITÀ

16 La quotidianità scolastica! Stile nell apprendimento Esecuzione dei compiti Stile nella comunicazione delle conoscenze

17 ALLA RICERCA DELLE PRASSIE: LO SCREENING COGNITIVO MOTRICITÀ COLPO D OCCHIO DETTATO ROTAZIONI SEQUENZA

18 ALUNNO DISPRATTICO LETTURA Limitata fluidità. Scarsa comprensione del testo. SCRITTURA Limitata fluidità (carattere stampato). Scarsa comprensione del testo. Assenti processi di autoregolazione. ABILITÀ MATEMATICHE Scrittura di numeri. Calcolo orale lento Incolonnamenti. Comprensione del testo dei problemi. Individuazione dei dati del problema. ADATTAMENTO SCOLASTICO Smarrimento cognitivo. Poca disponibilità al compito. Scarsa gestione dei rapporti sociali.

19 IL MIO ALUNNO DISPRATTICO Assenza di comprensione inferenziale Scarsa attenzione Perdita delle sequenze Perdita della coordinazione grafica Azioni non coordinate Discontinuità esecutiva

20 L Alunno Disprattico esprime la mancata azione del pensare Pensa Pensa male (dopo) Quindi il pensiero è disfunzionale Quindi il suo pensiero è disorganizzato PRODUCE UN COMPORTAMENTO NON ADATTIVO

21 LINEARE «Non bisogna insegnare i pensieri, ma insegnare a pensare.» I. Kant IL PENSIERO RETICOLARE ROTATORIO

22 SUPPORTARE IL MOVIMENTO COGNITIVO DELL ALUNNO PENSIERO PIANIFICAZIONE MEMORIZZAZIONE COMPRENSIONE APPLICAZIONE PENSIERO METACOGNIZIONE L efficacia della ripetizione è pari a zero!

23 IL MONITORAGGIO DELLA METACOGNIZIONE ITEMS Sì No Percepisce lo scopo del lavoro apprenditivo Organizza e seleziona il materiale da apprendere Stima le difficoltà del compito Determina le strategie Rappresenta le proprie conoscenze Utilizza le proprie conoscenze Valuta l esperienza cognitiva eseguita

24 ALUNNI DISPRATTICI ALUNNO DISPRATTICO Inciampi nella strumentalità scolastica. Metodo di studio. ALUNNO DISPRATTICO Metodo di studio. ALUNNO DISPRATTICO Alterazione emotiva. Frustrazione.

25 INTERVENIRE SULLA LOGICA Sistema di intervento sull alunno attraverso una ripetizione (scuola/famiglia) RIDURRE LE DIFFICOLTÀ DEGLI ALUNNI Sistema di intervento rivolto al potenziamento cognitivo INTERVENIRE SULLE PRASSIE

26 ESEMPIO DI SEDUTA ABILITATIVA DA PROPORRE ANCHE A SCUOLA - 1 Percezione Memoria Motricità MOMENTO METACOGNITIVO Grafia Condizioni requisiziali Pensiero

27 ESEMPIO DI SEDUTA ABILITATIVA DA PROPORRE ANCHE A SCUOLA - 2 Comprens. Lettura LAVORO SPECIFICO Calcolo Metodo di studio

28 OBIETTIVO PROGETTAZIONE DIDATTICA AUTONOMIA FUNZIONALE

29 LA PROGETTAZIONE DIDATTICA ATTENZIONARE LA MENTE RENDERE EFFICIENTE IL FUNZIONAMENTO DELL ALUNNO DISPRATTICO SCHIODARE IL PENSIERO

30 DURANTE LA LEZIONE DEL DOCENTE ASSENZA DI INCIPIT SPINTA DI AVVIO INSUFFICIENTE REATTIVITÀ CORTICALE FEEDBACK INIZIALE SMARRIMENTO COGNITIVO

31 LO STILE DI STUDIO DEL DISPRATTICO Lettura e comprensione di testi Assunzione rapida di appunti Consultazione rapide sul testo Espansioni orali Riformulazioni Simulazioni di interrogazioni

32 Stile didattico 1 DIDATTICHE PLURALI Argomentazioni e descrizioni Preventive domande e predizioni

33 Stile didattico 2 SOLLECITAZIONE DELLE INFERENZE Riflessioni sul titolo Definizioni concettuali brevi

34 Stile didattico 3 I MEDIATORI DIDATTICI Mappe e schemi Tabelle e linee del tempo

35 Stile didattico 4 LA CONDUZIONE DELLE COMUNICAZIONI Brevi Il recupero cognitivo