DESCRIZIONE DI UN NUOVO METODO PER IL RECUPERO DEL SINCRONISMO DI CLOCK
|
|
- Taddeo Bertini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DESCRIZIONE DI UN NUOVO METODO PER IL RECUPERO DEL SINCRONISMO DI CLOCK Ezio Mazzola 1
2 Indice Introduzione... 3 Stima dell errore di fase del Clock... 3 Nuovo Algoritmo proposto... 6 Correzione dell HANG-UP Bibliografia Ezio Mazzola 2
3 Introduzione La realizzazione di ricevitori con tecnica digitale nell ambito dei sistemi di modulazione QPSK o QAM stanno assumendo, con il passare del tempo sempre piu importanza. Questo e in particolare dovuto all aumento delle possibilita offerte per tali applicazioni dai nuovi sviluppi di circuiti integrati dedicati (in particolare modo per alte bit rate). Questi ricevitori neccessitano di sistemi di recupero del sincronismo di clock. Alcuni di questi algoritmi sono stati peresentati nel corso degli ultimi anni [1]-[4]. La maggioranza di queste soluzioni riportano la determinazione di alcuni tipi di segnale errore di clock, successivamente utilizzati per controllare un oscillatore (VCO o NCO) il quale genera gli impulsi di campionamento. In tutti i casi il principio di acquisizione del clock si basa sull utilizzo di un PLL e come tale caratterizzabile nei suoi elementi essenziali [5]. La soluzione prospettata in questa sede e quella di offrire un nuovo approccio all acquisizione del clock ottenuto da quello basato sul quadratore in banda base [4]. L algoritmo proposto risulta esente da fenomeni di HANG-UP ed e impiegabile per bit-rate superiori rsipetto a quello riportato in [4]. Stima dell errore di fase del Clock Il segnale di banda base trasmetto puo essere espresso nella forma: n n= s ( t ε T ) = a g( t nt ε T) (1) dove gli a n rappresentano i simboli complessi trasmessi con potenza unitaria (cioe ±1, ±j nel caso di modulazione QPSK), g(t) e l impulso di trasmissione, T il tempo di simbolo, n(t) e un rumore gaussiano con densita spettrale bilatera pari a N 0 /2 mentre ε rappresenta l errore di fase del clock in ricezione che deve essere stimato. Il segnale ricevuto viene demodulato tramite un riferimento di portante il quale puo essere affetto da un errore sia di fase θ che di frequenza, in generale si avra : jθ j 2π ft ( s( t ε T ) e + n( t) ) e r( t) = (2) Se supponiamo acquisito correttamente il sincronismo di portante, cioe f(t)= θ=0, la (2) diventa: r ( t) = s( t ε T ) + n( t) (3) questo segnale viene campionato utilizzando una frequenza di campionamento multipla della frequenza di simbolo: T T c = (4) N quindi si avra, applicando la (2), l espressione data dalla (5): Ezio Mazzola 3
4 kt kt kt j f j kt 2π θ k N k ( t) = r = s ε T e + n e (5) r N N N In figura 1 e riportato uno schema a blocchi dell algoritmo in questione. Figura 1 I campioni del segnale cosi ottenuti vengono successivamente inviati al blocco A Normalmente l operazione eseguita in tale blocco e quella di quadrare i campioni ricevuti, cioe : * kt jθ kt k xk = rk rk = s ε T e + n (6) N N cioe viene eseguito il modulo del segnale ricevuto. Lo spettro del segnale x k contiene la riga alla frequenza di simbolo f s =1/T. Come si vede dalla (6) i campioni non dipendono dall errore di frequenza della portante f. Tale operazione puo essere implementata semplicemente mediante l utilizzo di una ROM. Con l aumentare della Bit-Rate e conseguentemente della velocita di campionamento espressa dalla (5) possono insorgere notevoli problemi tecnologici nel trovare componenti in grado di eseguire l operazione sopracitata nei tempi richiesti. Una prima variante all algoritmo di stima, al fine dell ottenimento della riga a frequenza di simbolo e quella di sostituire l operazione di quadratura dei campioni con l operazione valore assoluto, cioe : x k = r k sgn( r k ) (7) dove con sgn(x) si e indicata la funzione a gradino segno di x, la cui caratteristica e riportata in figura 2. 2 Ezio Mazzola 4
5 Figura 2 Sostituendo nella (7) l espressione di rk riportata nella (5) si deriva la (8). kt kt kt j f j kt 2π θ k N xk = rk sgn( rk ) = r = s ε T e + n e sgn( rk ) (8) N N N Lo spettro del segnale x k contiene anch esso la frequenza di simbolo anche se dalla (8) si evidenzia come permanga una dipendenza dal termine f. Cio comporta una perdita in termini di rapporto segnale-rumore sull acquisizione del clock, ma per alte Bit-Rate puo rappresentare l unica soluzione possibile in quanto la funzione x sgn(x) puo essere realizzata mediante serie di circuiti combinatori. La riga alla frequenza di simbolo 1/T viene rivelata attraverso una trasformata discreta di Fourier X m = ( m 1) LN + k= mln 1 x k e k j 2π N dove LN rappresenta il numero totale di campioni sul quale calcolare la DFT. Inoltre la stima dell errore di fase del Clock e ricavabile dalla (10): 1 ε m = arg[ X m ] (10) 2π In figura 3 sono riportati due casi, il secondo dei quali il segnale di campionamento, e quindi il clock e affetto fa un errore di fase θ, mentre nel primo caso tale errore e nullo, cioe siamo in condizioni di perfetta sincronizzazione. La figura evidenzia inoltre la posizione del clock rispetto al simbolo. (9) Ezio Mazzola 5
6 Figura 3 Nuovo Algoritmo proposto L idea principale sulla quale si basa il nuovo modello di stimatore e quella di utilizzare una frequenza di campionamento doppia rispetto alla frequenza di simbolo, vale a dire N=2 cioe ogni stima e calcolo verranno realizzate utilizzando due campioni per simbolo. L effetto distorcente sui campioni di banda base puo essere ottenuta attraverso l uso del quadratore o, come gia detto precedentemente utilizzando un raddrizzatore. I campioni cosi ottenuti verranno considerati, nei passi successivi, come un sottoinsieme del caso completo in cui N=4 e precisamente verranno considerati come i campioni x k con k dispari (vedi figura 3) e che pertanto contribuiscono, attraverso l applicazione della (9) a fornire la stima della componente in quadraturadel vettore errore la quale puo essere retroazionata, previo un opportuno filtraggio, sul VCO come mostrato in figura 4. Ezio Mazzola 6
7 Figura 4 Dalla figura 4 si evidenzia anche come la stima venga effettuata contemporaneamente sui campioni di due successivi simboli: x 1 ed x 3 per il simbolo j -esimo x 5 ed x 7 per il simbolo (j+1) -esimo La caratteristica ampiezza-errore di fase del clock della funzione stimata X m e illustrata in figura 5, a seconda che si usi la funzione quadratore o raddrizzatore in banda base. Figura 5 L applicazione della (9) porta alla (12): X m = X 1 + X 2 X 3 + X 4 (12) Uno schema che illustra in modo dettagliato l algoritmo proposto e riportato nella figura 6. Ezio Mazzola 7
8 Figura 6 Come in ogni sistema a PLL puo, anche in questo caso insorgere il fenomeno dell Hang-Up. Vediamo come possiamo ovviare a tale situazione ricavando una informazione di falso aggancio. Ipotiziamo di essere in fase di acquisizione e di disporre di un preambolo atto allo scopo, composto da un certo numero di simboli, L applicazione della (12) sui campioni distorti fornisce una tensione di errore nulla al VCO per θ=kπ (k=0, 1,...) come del resto si vede anche in figura 5, ma quando l errore e di tale entita i campioni all uscita dei convertitori Analogico-Digitale hanno segno alternato, mentre con errore nullo il segno e lo stesso. La figura 7 mette in evidenza tutto quanto detto. Ezio Mazzola 8
9 Figura 7 Questa condizione permane per tutto il burst trasmesso, infatti all inizio il tutto e sostenuto dal preambolo, che supponiamo per comodita contenente una modulazione di tipo BPSK con seguenze 0-π e nel seguito saranno gli stessi dati a mantenere la sincronizzazione. Come si vede in figura 6 i campioni del segnale in banda base vengono inviati a dei registri, le cui uscite sono prelevate dal blocco chiamato HANG-UP DETECTOR. Vediamo piu nel dettaglio le funzioni di tale blocco cominciando col darne una rappresentazione schematica in figura 8. Ezio Mazzola 9
10 Figura 8 Come si vede il rilevamento della condizione di HANG-UP e possibile usando il bit piu significativo tra quelli rappresentanti i campioni. Questo segnale viene poi opportunamente mediato tramite il circuito composto da uno shift-register lungo N simboli e dai due sommatori mostrati nella figura 8. Correzione dell HANG-UP I metodi utilizzati per la risoluzione dell ambiguita sull aggancio di fase sono sostanzialmente due: A. L informazione disponibile ricavata dall HANG-UP DETECTOR viene utilizzata per forzare il VCO a spostarsi dalla condizione fasulla tramite, ad esempio, la sovrapposizione alla tensione di controllo di un opportuno impulso. Questo procedimento tende pero ad allungare i tempi di acquisizione, come sara dimostrato nel successivo paragrafo. B. Utilizzando il valore del segnale provveniente dall HANG-UP DETECTOR si cerca, attraverso una interpolazione sui campioni disponibile di costruire il segnale corretto, inoltre si provvede in caso di rivelazione dell Hang-Up ad invertire la fase del clock stesso. Questo metodo consente di ottenere una piu alta velocita di acquisizione. In figura 6 tale circuito e rappresentato dal blocco chiamato DATA CORRECTOR di cui e riportato uno schema a blocchi piu dettagliato nella successiva figura 9. Ezio Mazzola 10
11 Figura 9 Nel punto B si e parlato di interpolazione sui dati al fine di determinare quello corretto, anche se non detto tale interpolazione e comunque neccessaria anche adottando lo schema descritto in A. Infatti se si osserva la figura 7 si vede come in fase di acquisizione non sia disponibile in alcun modo il campione centrale del simbolo, a meno di non ricampionare ulteriormente il segnale in banda base usando il clock recuperato. La soluzione proposta in questa sede e pero di utilizzare i campioni esistenti e di operare la sopracitata interpolazione, la quale si riduce semplicemente a sommare tra loro i campioni relativi al simbolo. Cosi otterremo il campione j -esimo attraverso la seguente operazione: X j = x j0 + x j1 (13) Come si vede in figura 7, in caso di Hang-Up l operazione descritta dalla (13) porta ad avere come risultato il simbolo sbagliato analogamente a quanto succede pel caso analogico. Disponendo comunque dell informazione relativa al falso aggancio e sufficiente sommare tra loro i campioni opportuni per ottenere il simbolo corretto, oltre a cio deve essere comunque invertita la fase del clock. Ezio Mazzola 11
12 Bibliografia [1] K.H.Mueller and M. Muller, Timing Recovery in Digital Synchrounus Data Receivers, IEEE Trans. Communic., vol. COM-14, pp , May [2] O.Agazzi, C.P.J.Tzeng, D.G.Messerschmitt and D.A.Hodges, Timing Recovery in Digital Subscriber Loops, IEEE Trans. Communic., vol. COM-33, pp , June 1985 [3] F.M.Gardner, A BPSK/QPSK Timing-Error Detector for Sampled Receivers, IEEE Trans. Communic., vol. COM-34, pp , May 1986 [4] M.Oerder, H.Meyr, Digital Filter and Square Timing Recovery, IEEE Trans. Communic., vol. COM-36, pp , May 1988 [5] A.D Ambrosio, Technical Note on Clock Phase Noise for the 33 Mbit/s TDMA Demodulator, OBP Phase B ESA Program, DOC. N. 6421/STI/04 Issue 001, December 1992 Ezio Mazzola 12
Lezione 28 Maggio I Parte
Lezione 28 Maggio I Parte La volta scorsa abbiamo fatto un analisi dei fenomeni di diafonia e avevamo trovato che per la diafonia vicina il valore medio del quadrato del segnale indotto dalla diafonia
DettagliDimensione di uno Spazio vettoriale
Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione
DettagliUn metodo per il rilevamento degli errori: la tecnica del Bit di Parità
Appunti: Tecniche di rilevazione e correzione degli errori 1 Tecniche di correzione degli errori Le tecniche di correzione degli errori sono catalogabili in: metodi per il rilevamento degli errori; metodi
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
Dettagli2. SINCRONIZZAZIONE (CENNI)
2. SINCRONIZZAZIONE (CENNI) INTRODUZIONE AL PROBLEMA DELLA SINCRONIZZAZIONE SINCRONISMO DI BIT SCRAMBLING SINCRONISMO DI FRAME INTRODUZIONE Abbiamo visto diverse tecniche in grado di convertire e di trasmettere
DettagliIl Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di
Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione Il campionamento consente, partendo da un segnale a tempo continuo ovvero che fluisce con continuità nel tempo, di ottenere un segnale a tempo discreto,
DettagliModulazioni digitali: ricevitori
Modulazioni digitali: ricevitori RIVELATORI Coerenti: il ricevitore deve conoscere frequenza e fase della portante Non coerenti: il ricevitore non richiede la conoscenza di frequenza e fase della portante
Dettagliv in v out x c1 (t) Molt. di N.L. H(f) n
Comunicazioni elettriche A - Prof. Giulio Colavolpe Compito n. 3 3.1 Lo schema di Fig. 1 è un modulatore FM (a banda larga). L oscillatore che genera la portante per il modulatore FM e per la conversione
DettagliIntroduzione all analisi dei segnali digitali.
Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza
DettagliUniversità di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria
Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Corso di rasmissione Numerica docente: Prof. Vito Pascazio 18 a Lezione: 13/1/4 19 a Lezione: 14/1/4 Sommario rasmissione di segnali PM numerici su
DettagliCRITERI DI CONVERGENZA PER LE SERIE. lim a n = 0. (1) s n+1 = s n + a n+1. (2) CRITERI PER LE SERIE A TERMINI NON NEGATIVI
Il criterio più semplice è il seguente. CRITERI DI CONVERGENZA PER LE SERIE Teorema(condizione necessaria per la convergenza). Sia a 0, a 1, a 2,... una successione di numeri reali. Se la serie a k è convergente,
DettagliCOMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/2005
COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/005 1. Gli esercizi devono essere risolti su fogli separati: uno per la prima parte del compito (esercizi 1/4), uno per la seconda parte (esercizi
DettagliIntroduzione al Campionamento e
Introduzione al Campionamento e all analisi analisi in frequenza Presentazione basata sul Cap.V di Introduction of Engineering Experimentation, A.J.Wheeler, A.R.Ganj, Prentice Hall Campionamento L'utilizzo
DettagliARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA
ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliTransitori del primo ordine
Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli
DettagliRappresentazione nello spazio degli stati
Chapter 1 Rappresentazione nello spazio degli stati La modellazione di un sistema lineare di ordine n, fornisce un insieme di equazioni differenziali che una volta trasformate nel dominio discreto, possono
DettagliCorso di Calcolo Numerico
Corso di Calcolo Numerico Dott.ssa M.C. De Bonis Università degli Studi della Basilicata, Potenza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Sistemi di Numerazione Sistema decimale La
DettagliComplementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013
Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici a Corrente Alternata Sergio Benenti 7 settembre 2013? ndice 2 Circuiti elettrici a corrente alternata 1 21 Circuito
DettagliLA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1
LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD
DettagliElementi di teoria dei segnali /b
Elementi di teoria dei segnali /b VERSIONE 29.4.01 Filtri e larghezza di banda dei canali Digitalizzazione e teorema del campionamento Capacità di canale e larghezza di banda Multiplexing e modulazioni
DettagliALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI
Università di Salerno Fondamenti di Informatica Corso di Laurea Ingegneria Corso B Docente: Ing. Giovanni Secondulfo Anno Accademico 2010-2011 ALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI Fondamenti di Informatica Algebra
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliDescrizione del funzionamento di un Lock-in Amplifier
Descrizione del funzionamento di un Lock-in Amplifier S.C. 0 luglio 004 1 Propositi di un amplificatore Lock-in Il Lock-in Amplifier é uno strumento che permette di misurare l ampiezza V 0 di una tensione
DettagliCAPITOLO 16 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI
CAPITOLO 16 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI Abbiamo studiato successioni e serie numeriche, ora vogliamo studiare successioni e serie di funzioni. Dato un insieme A R, chiamiamo successione di funzioni
DettagliESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765
COMPLEMENTO A 10 DI UN NUMERO DECIMALE Sia dato un numero N 10 in base 10 di n cifre. Il complemento a 10 di tale numero (N ) si ottiene sottraendo il numero stesso a 10 n. ESEMPIO 1: eseguire il complemento
DettagliLE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE
LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe
Dettagli4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0
Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice
DettagliCorso di Fondamenti di Segnali e Trasmissione - Appello del 07 Settembre 2005
Corso di Fondamenti di Segnali e Trasmissione - Appello del 07 Settembre 2005 Gli esercizi devono essere risolti solo sui fogli dei colori indicati Per esiti e soluzioni si veda il sito web del corso:
DettagliFunzioni trigonometriche e modulazione dei segnali
Funzioni trigonometriche e modulazione dei segnali Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 263 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/~liberali
DettagliSISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI
SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema
DettagliSoftware Servizi Web UOGA
Manuale Operativo Utente Software Servizi Web UOGA S.p.A. Informatica e Servizi Interbancari Sammarinesi Strada Caiese, 3 47891 Dogana Tel. 0549 979611 Fax 0549 979699 e-mail: info@isis.sm Identificatore
DettagliCalcolatori: Algebra Booleana e Reti Logiche
Calcolatori: Algebra Booleana e Reti Logiche 1 Algebra Booleana e Variabili Logiche I fondamenti dell Algebra Booleana (o Algebra di Boole) furono delineati dal matematico George Boole, in un lavoro pubblicato
DettagliGiornale di Cassa e regolarizzazione dei sospesi
Servizi di sviluppo e gestione del Sistema Informativo del Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Giornale di Cassa e regolarizzazione dei sospesi Guida Operativa Versione 1.0 del RTI
DettagliC(f) : funzione di trasferimento del canale. Essa limita la banda del segnale trasmesso e quindi rappresenta un modello più realistico
MODELLO DEL CANALE Modello gaussiano additivo a banda illimitata (considerato finora): s(t) + n(t) r(t) = s(t) + n(t) s(t) Canale C(f) + r(t) n(t) C(f) : funzione di trasferimento del canale. Essa limita
DettagliCorso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A. 2007-08. Alberto Perotti, Roberto Garello
Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Processi casuali A.A. 2007-08 Alberto Perotti, Roberto Garello DELEN-DAUIN Processi casuali Sono modelli probabilistici
Dettagli21-Mar-03-2 ETLCE - B6-2003 DDC. 21-Mar-03-4 ETLCE - B6-2003 DDC. segnale modulato. transiszioni. finestra per trans fisse.
Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni Anelli ad aggancio di fase (PLL) B6 - Demodulatori e sincronizzatori» FSK, PSK, PAM» recupero dati/clock (CDR)»
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliCapitolo 2 Distribuzioni di frequenza
Edizioni Simone - Vol. 43/1 Compendio di statistica Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Sommario 1. Distribuzioni semplici. - 2. Distribuzioni doppie. - 3. Distribuzioni parziali: condizionate e marginali.
DettagliSISTEMI DI ACQUISIZIONE
SISTEMI DI ACQUISIZIONE Introduzione Lo scopo dei sistemi di acquisizione dati è quello di controllo delle grandezze fisiche sia nella ricerca pura, nelle aziende e, per i piccoli utenti. I vantaggi sono:
DettagliMacchine a stati finiti. Sommario. Sommario. M. Favalli. 5th June 2007
Sommario Macchine a stati finiti M. Favalli 5th June 27 4 Sommario () 5th June 27 / 35 () 5th June 27 2 / 35 4 Le macchine a stati si utilizzano per modellare di sistemi fisici caratterizzabili mediante:
DettagliRumore virtuale. Andrea Cerniglia hilbert@venus.it. (Estratto da RCI, anno XXVI N. 7, luglio 1999, Tecniche Nuove)
Rumore virtuale Andrea Cerniglia hilbert@venus.it (Estratto da RCI, anno XXVI N. 7, luglio 1999, Tecniche Nuove) Una semplice descrizione del processo di auralizzazione, ossia di quanto viene offerto da
DettagliRete di accesso / Rete di trasporto
Rete di accesso / Rete di trasporto Per un operatore i costi legati alle reti di trasporto sono principalmente costi legati all esercizio e alla manutenzione della rete ( Operation and maintenance ). In
DettagliGrandezze scalari e vettoriali
Grandezze scalari e vettoriali Esempio vettore spostamento: Esistono due tipi di grandezze fisiche. a) Grandezze scalari specificate da un valore numerico (positivo negativo o nullo) e (nel caso di grandezze
DettagliProof. Dimostrazione per assurdo. Consideriamo l insieme complementare di P nell insieme
G Pareschi Principio di induzione Il Principio di Induzione (che dovreste anche avere incontrato nel Corso di Analisi I) consente di dimostrare Proposizioni il cui enunciato è in funzione di un numero
Dettaglidi notevole rilievo nell economia di molti paesi. La messa a punto delle nuove
Negli ultimi anni il settore delle telecomunicazioni ha assunto un ruolo di notevole rilievo nell economia di molti paesi. La messa a punto delle nuove tecniche di modulazione e demodulazione digitale
DettagliPLL (anello ad aggancio di fase)
PLL (anello ad aggancio di fase) Il PLL ( Phase Locked Loop, anello ad aggancio di fase) è un circuito integrato a reazione negativa. E un componente molto versatile e può essere usato come: demodulatore
DettagliMetodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici
Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.
DettagliForma d onda rettangolare non alternativa.
Forma d onda rettangolare non alternativa. Lo studio della forma d onda rettangolare è utile, perché consente di conoscere il contenuto armonico di un segnale digitale. FIGURA 33 Forma d onda rettangolare.
DettagliStrumenti Digitali. Corso di Misure Elettriche http://sms.unipv.it/misure/
Strumenti Digitali Corso di Misure Elettriche http://sms.unipv.it/misure/ Piero Malcovati Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell Informazione Università di Pavia piero.malcovati@unipv.it Piero Malcovati
DettagliCircuiti amplificatori
Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore
DettagliL applicazione dei vettori di collaudo
L applicazione dei vettori di collaudo Fulvio Corno Maurizio Rebaudengo Matteo Sonza Reorda Politecnico di Torino Dipartimento di Automatica e Informatica Sommario Introduzione Gli ATE I programmi di collaudo.
DettagliModulazione di fase PSK
LA MODULAZIONE DI SEGNALI DIGITALI Un canale di tipo passa banda, come per esempio l etere, non permette la trasmissione di segnali digitali in banda base, cioè non modulati. E cioè necessario introdurre
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliStudente: SANTORO MC. Matricola : 528
CORSO di LAUREA in INFORMATICA Corso di CALCOLO NUMERICO a.a. 2004-05 Studente: SANTORO MC. Matricola : 528 PROGETTO PER L ESAME 1. Sviluppare una versione dell algoritmo di Gauss per sistemi con matrice
DettagliLogica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo
Logica Numerica Approfondimento E. Barbuto Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore Il concetto di multiplo e di divisore Considerato un numero intero n, se esso viene moltiplicato per un numero
Dettagli1.1 Introduzione. 1.2 Rumore del ricevitore
1.1 Introduzione La descrizione di un ricevitore HF comprende diversi parametri tecnici che devono illustrare la qualità di un blocco o di tutto il sistema HF. Per rendere più chiari tutti questi dati
DettagliIL FILTRAGGIO DEL SEGNALE
CAPITOLO 4 IL FILTRAGGIO DEL SEGNALE 4.1 - SISTEMA LINEARE NON DISTORCENTE E un sistema lineare che restituisce in uscita una replica indistorta del segnale di entrata, intendendo x(t) y(t) = Ax(t-t 0
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliElementi di Telelocalizzazione
Elementi di Telelocalizzazione Ing. Francesco Benedetto - Prof. Gaetano Giunta Laboratorio di Telecomunicazioni (COMLAB) Università degli Studi Roma Tre 1 Introduzione Proprietà della sequenza di spreading:
DettagliAlgebra Di Boole. Definiamo ora che esiste un segnale avente valore opposto di quello assunto dalla variabile X.
Algebra Di Boole L algebra di Boole è un ramo della matematica basato sul calcolo logico a due valori di verità (vero, falso). Con alcune leggi particolari consente di operare su proposizioni allo stesso
DettagliI sistemi di numerazione
I sistemi di numerazione 01-INFORMAZIONE E SUA RAPPRESENTAZIONE Sia dato un insieme finito di caratteri distinti, che chiameremo alfabeto. Utilizzando anche ripetutamente caratteri di un alfabeto, si possono
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE
ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Ricevimento: su appuntamento Dipartimento di Matematica, piano terra, studio 114
DettagliLuigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it
Automazione industriale dispense del corso 10. Reti di Petri: analisi strutturale Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Analisi strutturale Un alternativa all analisi esaustiva basata sul grafo di raggiungibilità,
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliAbbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).
ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione
DettagliAlessandro Pellegrini
Esercitazione sulle Rappresentazioni Numeriche Esistono 1 tipi di persone al mondo: quelli che conoscono il codice binario e quelli che non lo conoscono Alessandro Pellegrini Cosa studiare prima Conversione
DettagliLezione 8. La macchina universale
Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione
DettagliCapitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale
Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter
DettagliTesina di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati
Tesina di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati Ceccarelli Egidio e Papi Alessio 19 Luglio 2000 1 Indice 1 Introduzione 3 2 Valutazioni relative all identificazione 3 3 Prove 4 4 Conclusioni 5
DettagliOperazioni Aritmetiche e Codici in Binario Giuseppe Talarico 23/01/2013
Operazioni Aritmetiche e Codici in Binario Giuseppe Talarico 23/01/2013 In questo documento vengono illustrate brevemente le operazioni aritmetiche salienti e quelle logiche ad esse strettamente collegate.
DettagliMacchine a stati finiti G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO
Macchine a stati finiti 1 G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO Introduzione Al più alto livello di astrazione il progetto logico impiega un modello, la cosiddetta macchina a stati finiti, per descrivere
DettagliSISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione
SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1 Introduzione In queste dispense, dopo aver riportato una sintesi del concetto di Dipendenza Funzionale e di Normalizzazione estratti dal libro Progetto di Basi
DettagliCorso di Fondamenti di Telecomunicazioni
Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 5 - EGALI DIGITALI E A IMPULI I BADA BAE Prof. Mario Barbera [parte ] Codifica La fase di codifica prevede che venga fatta una associazione tra il livello del segnale
DettagliGenerazione della portante sinusoidale
6 Generazione della portante sinusoidale In questo capitolo vengono illustrati due metodi per la generazione di portante sinusoidale affetta da rumore di fase. Un metodo produce un segnale simulato quantizzato
DettagliComparatori. Comparatori di uguaglianza
Comparatori Scopo di un circuito comparatore é il confronto tra due codifiche binarie. Il confronto può essere effettuato per verificare l'uguaglianza oppure una relazione d'ordine del tipo "maggiore",
DettagliTesti di Esercizi e Quesiti 1
Architettura degli Elaboratori, 2009-2010 Testi di Esercizi e Quesiti 1 1. Una rete logica ha quattro variabili booleane di ingresso a 0, a 1, b 0, b 1 e due variabili booleane di uscita z 0, z 1. La specifica
DettagliComprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo
SCH 33 Voltmetro a 3 digit Obiettivi Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo IC1 = CA 3162 A/D converter for 3-Digit Display IC2 = CA 3161 BCD to seven segment
DettagliANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2
ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 Quando si hanno scale nominali o ordinali, non è possibile calcolare il t, poiché non abbiamo medie, ma solo frequenze. In questi casi, per verificare se un evento
DettagliLa trasformata Zeta. Marco Marcon
La trasformata Zeta Marco Marcon ENS Trasformata zeta E l estensione nel caso discreto della trasformata di Laplace. Applicata all analisi dei sistemi LTI permette di scrivere in modo diretto la relazione
DettagliSostituto abilitato Entratel con più sedi: ricezione diretta e incarico ad intermediario abilitato
FAQ Flusso telematico dei modelli 730-4 D.M. 31 maggio 1999, n. 164 Comunicazione dei sostituti d imposta per la ricezione telematica, tramite l Agenzia delle entrate, dei dati dei 730-4 relativi ai mod.
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliA intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.
Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio
DettagliMIFID Markets in Financial Instruments Directive
MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata
DettagliRegistri. «a2» 2013.11.11 --- Copyright Daniele Giacomini -- appunti2@gmail.com http://informaticalibera.net
«a2» 2013.11.11 --- Copyright Daniele Giacomini -- appunti2@gmail.com http://informaticalibera.net Registri Registri semplici....................................... 1823 Registri a scorrimento..................................
DettagliCome visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)
Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre
Dettagli9. Urti e conservazione della quantità di moto.
9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due
DettagliCapitolo V : Il colore nelle immagini digitali
Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali Lavorare con il colore nelle immagini digitali L uso dei colori nella visione computerizzata e nella computer grafica implica l incorrere in determinate problematiche
DettagliEsempi di funzione. Scheda Tre
Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.
DettagliLa distribuzione Normale. La distribuzione Normale
La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una
DettagliEsercizio 1 Dato il gioco ({1, 2, 3}, v) con v funzione caratteristica tale che:
Teoria dei Giochi, Trento, 2004/05 c Fioravante Patrone 1 Teoria dei Giochi Corso di laurea specialistica: Decisioni economiche, impresa e responsabilità sociale, A.A. 2004/05 Soluzioni degli esercizi
DettagliCarichiamo il segnale contenuto nel file ecg_es_20121128.mat
Esercitazione su analisi segnale ECG Carichiamo il segnale contenuto nel file ecg_es_20121128.mat Il file contiene due variabili - dt, che vale 0.004 - ecg, che è vettore lungo 6500 campioni La frequenza
DettagliI.I.S. Primo Levi Badia Polesine A.S. 2012-2013
LGEBR DI BOOLE I.I.S. Primo Levi Badia Polesine.S. 2012-2013 Nel secolo scorso il matematico e filosofo irlandese Gorge Boole (1815-1864), allo scopo di procurarsi un simbolismo che gli consentisse di
DettagliLa prove dinamiche sugli edifici II parte strumentazione e analisi dei segnali
La prove dinamiche sugli edifici II parte strumentazione e analisi dei segnali Luca Facchini e-mail: luca.facchini@unifi.it Introduzione Quali strumenti vengono utilizzati? Le grandezze di interesse nelle
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
DettagliChe differenza c è tra una richiesta XML ed una domanda XML? (pag. 4)
FAQ INVIO DOMANDE CIGO CON FLUSSO XML Cosa serve per inviare una domanda CIGO con il flusso XML? (pag. 2) Come si prepara una domanda in formato XML? (pag. 3) Che differenza c è tra una richiesta XML ed
DettagliCOMPITO DI SEGNALI E SISTEMI 18 Dicembre 2004
COMPIO DI SEGNALI E SISEMI 8 Dicembre 4 Esercizio Si consideri il modello di stato a tempo discreto descritto dalle seguenti equazioni: x(k + = Ax(k + Bu(k = x(k + u(k, v(k = Cx(k = [ ] x(k, k Z + i Si
DettagliUniversità degli Studi di Ferrara - A.A. 2014/15 Dott. Valerio Muzzioli ORDINAMENTO DEI DATI
ORDINAMENTO DEI DATI Quando si ordina un elenco (ovvero una serie di righe contenenti dati correlati), le righe sono ridisposte in base al contenuto di una colonna specificata. Distinguiamo due tipi di
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
Dettagli