IL MEZZOFONDO PROLUNGATO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL MEZZOFONDO PROLUNGATO"

Transcript

1 IL MEZZOFONDO PROLUNGATO di Piero Colangelo Un numero sempre maggiore di corridori pianifica gli appuntamenti agonistici privilegiando quasi esclusivamente le gare di maratona e maratonina mentre sono sempre meno quelli che danno il giusto peso alle distanze del mezzofondo prolungato; molti di essi giustificano la scelta definendosi corridori lenti che mal si adattano a correre distanze che comportano ritmi al limite dell asfissia. Invece le gare di e m dovrebbero rappresentare un appuntamento fondamentale della stagione del podista amatore. Non è facile spiegare ai corridori che richiedono la mia consulenza come i e i metri vadano visti, specie per il podista che si è avvicinato da poco tempo alla corsa di durata, come la migliore palestra per individuare a fondo le capacità dell organismo e, di conseguenza, possano considerarsi tra i mezzi più efficaci ( per un amatore certamente il più immediato) per indirizzare l atleta nella scelta del ritmo più appropriato per correre al meglio anche le distanze che presentano un chilometraggio superiore. Si parte, in pratica, dalla constatazione che il ritmo tenuto in questo tipo di gare corrisponda per buona parte della prestazione all incirca al ritmo del battito cardiaco quando l atleta raggiunge la velocità di soglia anaerobica, prendendo in considerazione il miglior risultato cronometrico di un gara di e metri non s incontreranno particolari difficoltà ad individuare i giusti ritmi a cui effettuare i vari tipi di allenamento e determinare la velocità da tenere nelle gare di chilometraggio superiore. Sia nelle gare di lunga durata che in quelle di mezzofondo prolungato l atleta ricorre in maniera quasi esclusiva al meccanismo aerobico, ma va rilevato che il corridore interessato a migliorare le sue prestazioni nelle gare dai ventuno chilometri ed oltre dovrà lavorare non soltanto sulla resistenza ma sviluppare anche la sua potenza aerobica. Lo sviluppo della potenza aerobica rappresenta un indispensabile strumento per qualunque podista che voglia cimentarsi con intendi agonistici in gare di endurance, è sbagliato quindi considerarlo una prerogativa esclusiva del mezzofondista che voglia ben figurare nelle gare di mezzofondo prolungato; si può pertanto affermare: PERCHE SI POSSA INCREMENTARE LA VELOCITÀ DA TENERE DURANTE UNA GARA DI FONDO E MEZZOFONDO E FONDMAENTALE ELEVARE LA POTENZA AEROBICA E LA RESISTENZA AEROBICA La potenza aerobica sta ad indicare quell intensità di lavoro dove i muscoli producono energia utilizzando una percentuale molto elevata di glicogeno, mentre col termine resistenza aerobica si fa riferimento a quel livello di sforzo durante il quale l energia prodotta dal meccanismo aerobico prevede un utilizzo in percentuale elevata di acidi grassi. Tutti sappiamo che l energia prodotta attraverso l utilizzo del glicogeno è di qualità migliore e permette alla macchina umana di correre più velocemente ma nelle gare di endurance non è sufficiente che l atleta sia in grado di esprimere un andatura veloce, è fondamentale che sia nelle

2 condizioni di conservare un ritmo intorno ai valori di soglia per tutta la gara ( un podista amatore di buon livello è in grado di mantenere il ritmo intorno ai valori di soglia anaerobico per dieci, dodici chilometri), si parla così di capacità aerobica. Per capacità aerobica s intende la capacità dell atleta di resistenza di mantenere per tutta la durata della prestazione un ritmo intorno ai valori di soglia. E facile riscontrare come atleti poco allenati e che partecipano raramente a gare di mezzofondo prolungato riescano a correre ad una velocità piuttosto sostenuta per un tempo piuttosto limitato senza poi sperimentare cali vistosi di ritmo, diversa è la situazione degli atleti più evoluti, in grado di correre una gara di o metri ad una andatura leggermente sopra la soglia senza che il rendimento abbia a risentirne. Attraverso allenamenti specifici sulla potenza aerobica e capacità aerobica sarà possibile migliorare le qualità fisiologiche del primo atleta mettendolo nelle condizioni di distribuire lo sforzo utilizzando gradatamente una velocità leggermente superiore a quella di soglia. In conclusione: attraverso una preparazione specifica per le gare di mezzofondo prolungato è possibile innalzare il livello di soglia, ciò permetterà all atleta di ben figurare in questo tipo di gare e, al tempo stesso, creerà le condizioni perché esso possa aspirare a risultati migliori anche nelle gare di lunga distanza. MIGLIORAMENTO DELLA RESISTENZA AEROBICA Nel capitolo verranno trattati i vari ritmi di corsa capaci d influenzare in maniera significativa la RESISTENZA AEROBICA dell atleta. Corsa lenta a ritmo uniforme: con tale termine si fa riferimento ad un tipo di corsa da eseguire con facilità ( il corridore deve conservare la possibilità, durante la corsa,di poter dialogare con un eventuale compagno). E una seduta particolarmente indicata per il podista che si è avvicinato da poco a questa disciplina o ritorna a correre dopo un lungo stop, al contrario, determina effetti trascurabili sulla capacità aerobica del corridore evoluto. Durante l esecuzione della corsa lenta a ritmo uniforme l atleta concentrerà la sua attenzione sulla durata della seduta, è bene che il corridore raggiunga gradualmente l ora, l ora e quindici di corsa senza interruzione. Nella fase iniziale della preparazione è possibile prevedere nel corso della settimana anche tre sedute di corsa a ritmo uniforme, man mano che cresce la condizione essa verrà sostituita dalla corsa lenta costruttiva corsa lenta costruttiva: il ritmo da tenere è quello intermedio tra l andatura della corsa lenta a ritmo uniforme e la corsa media, in pratica l atleta dovrà effettuare il lavoro ad un andatura tra % del ritmo tenuto in una gara di m. Anche per essa può essere previsto durante la fase della costruzione il suo utilizzo di due tre volte nel corso della settimana, mentre nelle fasi successive può rappresentare un utile training il giorno che

3 anticipa o precede un allenamento particolarmente impegnativo sotto l aspetto dell intensità. Il chilometraggio si manterrà per un atleta amatore di medio livello tra i km. ed è buona abitudine terminare la seduta eseguendo una serie di allunghi piuttosto impegnati. Corsa media a ritmo uniforme: è il mezzo d allenamento fondamentale da cui partire perché si determinino nel corridore quegli adattamenti che possano portare allo sviluppo sia della potenza che della capacità aerobica. La corsa media prevede un impegno piuttosto elevato, intorno al 92 93% rispetto al ritmo che l atleta è in grado di mantenere in una gara di metri. Durante la fase di costruzione il ritmo sarà meno impegnato (di circa secondi) mentre il chilometraggio raggiungerà le punte più alte. E preferibile che la seduta venga effettuata su percorso piuttosto impegnativo al fine di sviluppare in qualche modo anche la forza muscolare degli arti inferiori, in modo da ottenere una corsa maggiormente in spinta. La durata della seduta non dovrebbe essere inferiore ai quarantacinque primi e non superare l ora e dieci, l ora e quindici. Un atleta amatore di medio livello ben allenato dovrebbe essere in grado di eseguire una seduta di corsa media di un ora circa ad un ritmo di quindici, venti secondi più lento rispetto a quello della gara. In qualunque fase della preparazione la corsa media non dovrà mai mancare nel programma settimanale, nella fase di costruzione l atleta amatore di buon livello potrà inserirla anche due volte. Corsa progressiva: partendo dal ritmo della corsa lenta costruttiva, s incrementa la velocità ogni tre, cinque chilometri sino a raggiungere una velocità vicina a quella della soglia anaerobica. Si tratta di un mezzo di allenamento capace di determinare gli stessi effetti della corsa media uniforme ma rispetto a quest ultima migliora la sensibilità dell atleta ai diversi tipi di corsa. Da un punto di vista fisiologico, correndo la parte finale, ad un ritmo abbastanza veloce si determina il reclutamento delle fibre veloci intermedie facendole lavorare aerobicamente. Di solito la durata della corsa progressiva è di cinque, dieci minuti più lunga rispetto a quella della corsa media, la ragione è quella di raggiungere una media al chilometro vicina a quella del fondo medio. L atleta ben allenato potrà terminare questo tipo di seduta correndo gli ultimi chilometri ad un ritmo vicino a quello della gara. Come nella corsa media la cadenza settimanale sarà di due volte nella fase di costruzione, in alternativa alla corsa media, e si ridurrà ad una sola seduta nelle altre fasi della preparazione. Corsa continua con variazioni di ritmo: si tratta in pratica di un lavoro che prevede una ventina di minuti corsi al ritmo della corsa lenta. Terminata la fase del riscaldamento, l atleta correrà alcuni tratti al ritmo che è in grado di tenere nelle gare di metri. All inizio della preparazione il tratto sarà piuttosto breve, circa 200, 300 metri, con il migliorare della condizione verrà incrementato anche la distanza che potrà raggiungere anche i metri. Il recupero avverrà eseguendo un ritmo di corsa che inizialmente sarà breve ma che con il progredire della condizione si avvicinerà al fondo medio. Un atleta amatore di medio valore, raggiunta una buona condizione, dovrebbe essere in grado di eseguire sei, sette tratti al ritmo gara con un recupero al ritmo del fondo medio senza sperimentare cali di rendimento durante la seduta. Tale allenamento ha lo scopo di preparare l atleta fisiologicamente e psicologicamente a sostenere lavori più impegnativi quali le ripetute, rappresenta, in pratica, l anello di passaggio ai lavori corsi intorno ai valori di soglia. Questo tipo di lavoro sarà sempre presente nella fase di costruzione, mentre nelle fasi successive sarà sostituito da lavori più specifici che migliorano la potenza aerobica. Comunque durante la fase agonistica può trovare tranquillamente posto nella settimana che segue un impegno agonistico nella quale l atleta non voglia cimentarsi in lavori particolarmente impegnativi.la corsa continua con variazioni di ritmo può essere sostituita nella fase di costruzione dal fartlek.

4 Il fartlek. va eseguito di regola su percorsi che presentano un certo interesse paesaggistico, fortunati gli atleti che possono disporre di boschi e colline dove poter effettuare le loro sedute d allenamento. E consentita libera scelta all atleta di determinare la lunghezza ed il ritmo a cui eseguire i tratti da correre ad andatura più sostenta. Chi ha in programma la preparazione di gare di mezzofondo prolungato effettuerà i tratti veloci ad andatura piuttosto sostenuta, quasi fossero delle ripetute brevi, la lunghezza non dovrebbero superare i duecento, trecento metri. Un periodo di allenamento di otto, dieci settimane basato prevalentemente sui tipi di corsa sopra descritti metterà il corridore amatore nelle condizioni di raggiungere una discreta autonomia di corsa determinata, in primo luogo, da una maggiore capillarizzazione delle fibre muscolari interessate dal gesto tecnico della corsa e da un incremento dell azione mitocondriale. Per di più la corsa progressiva, la corsa continua con variazioni di ritmo ed il fartlek svilupperanno le capacità di resistenza dell atleta in senso estensivo facendo lavorare aerobicamente le fibre veloci intermedie ed, allo stesso tempo, influenzeranno in una certa misura anche la potenza aerobica, dimostrandosi così propedeutici rispetto ai lavori più specifici indirizzati allo sviluppo di quest ultima L atleta amatore evoluto che ha come obbiettivo preminente la preparazione di gare del mezzofondo prolungato nella fase di preparazione diretta al miglioramento della resistenza aerobica dovrà sempre mantenere durante le varie sedute un andatura piuttosto brillante ed i lavori che prevedono soltanto una corsa piuttosto blanda dovranno completarsi con una serie di allunghi impegnati. POTENZA AEROBICA Attraverso il miglioramento della potenza aerobica si pone l organismo nelle condizioni di utilizzare grosse quantità di ossigeno al fine di bruciare durante i processi energetici una maggiore quantità di glicogeno L incremento della potenza aerobica passa attraverso l esecuzione di quei lavori che presentano un intensità vicina ed anche superiore a quello che è il livello di soglia anaerobica, vengono denominati lavori intervallati o più comunemente indicati col termine prove ripetute. Essi prevedono tratti corsi a velocità sostenuta seguiti da ristori di durata non superiore al tempo impiegato per effettuare il tratto impegnativo eseguiti al ritmo della corsa blanda, in modo da creare nell atleta quelle condizioni che possano consentirgli di tenere in gara velocità piuttosto elevate. Prove ripetute: è consigliabile che l atleta amatore cominci con distanze che vanno dai 600 agli ottocento metri, man mano che crescerà la condizione si passerà a distanze sempre più lunghe sino ad arrivare ai m. eseguendo le prove ad andature più sostenute e con recuperi più brevi. La velocità a cui effettuare le ripetute sarà in funzione della distanza. I lavori veloci di metri andranno, di regola, eseguiti ad una velocità del 4 5 % più veloce rispetto all andatura tenuta in una gara di 10. km., i metri dovrebbero prevedere una velocità del 3 4 %, i metri del 2% -3 %. L ammontare

5 totale dei km veloci è in funzione di vari fattori quali il livello dell atleta, il grado di forma raggiunto, la distanza della ripetuta ed il tipo di gara ai cui vuol partecipare. Per un atleta amatore di medio livello interessato alla distanza dei m. sono sufficienti 5 6 ripetute da m. all andatura sopra consigliata e con un recupero non superiore ai 3,30-4 per effettuare un lavoro sicuramente produttivo. Prove ripetute di resistenza alla velocità: tali lavori trovano posto nella fase finale (periodo della messa in forma ed agonistico). L esercitazione consiste in una serie di ripetute di metri eseguite a ritmi quasi massimali e con recuperi lunghi. Esse hanno la funzione di costruire e migliorare la capacità di esprimere velocità elevate in condizioni di affaticamento, in pratica mirano al miglioramento della competitività dell atleta nella fase finale della gara. Prove intervallate effettuate al ritmo gara: si tratta di lavori che vanno dagli 800 sino ai metri (a seconda della gara ). Essi vanno eseguiti al ritmo che si prevede l atleta sarà in grado di mantenere durante la gara. Rispetto al lavoro precedente permettono all atleta di acquisire quella sensibilità al ritmo indispensabile per migliorare la gestione dello sforzo per l intero arco della gara. Per tale motivo si preferisce una fase di ristoro più lunga della durata della prova per dare modo al corridore di recuperare appieno lo sforzo ed essere nelle migliori condizioni per eseguire la ripetuta successiva. Il numero e la distanza delle prove è in funzione della gara che si vuol preparare. A titolo puramente esemplificativo si riporta uno schema già precedentemente proposto ed indirizzato ad un amatore di medio valore metri 800 metri metri metri metri 800 metri metri metri metri metri Ritmo gara Corsa blanda souplesse Ritmo gara Corsa blanda o marcia o Il corto veloce: il corto veloce non rientra tra le prove ripetute ma, a giusta ragione, è considerato un training che influenza fortemente la potenza aerobica. Il corto veloce va eseguito ad andature vicine e, per gli amatori più evoluti, anche uguali a quelle della gara su tratti proporzionalmente più corti rispetto alla distanza che si ha in mente di preparare. Per un amatore di livello medio è sufficiente correre una distanza di circa metà della gara ad un ritmo inferiore del 3 4 %. Questa seduta va introdotta nella fase di preparazione pre agonistica e rappresenta in un certo modo la sintesi di tutti i lavori sino a qual momento svolti. CAPACITA AEROBICA Ripetute lunghe con recupero al ritmo del fondo lento: si tratta di effettuare i lavori che prevedono variazioni di ritmo su tratti di lunghezza anche superiore ai metri ad una velocità meno elevata e con un recupero impegnato. Si parte di solito da un recupero effettuato al ritmo della corsa lenta ma con il progredire della condizione è bene eseguire i tratti meno veloci al ritmo del fondo medio.

6 I LAVORI LATTACIDI Qualunque sia la lunghezza della gara, al momento della partenza e per i primi metri l atleta contrae il cosiddetto debito di ossigeno (ricorre al mecanismo anaerobico alattacido), successivamente interviene il meccanismo aerobico. Se ciò non avvenisse la prestazione fisica tenderebbe inevitabilmente ad abbassarsi già dopo i primi chilometri poiché si creerà una situazione di acidosi nei muscoli. In pratica L acido lattico non smaltito dai muscoli va a limitare il lavoro fisico di quest ultimo. Gli atleti maggiormente evoluti, con un grado di preparazione piuttosto elevata e dotati di qualità fisiologiche notevoli sono in grado di correre i e metri registrando nei loro muscoli una presenza di lattato acido superiore ai 4 millimoli, il loro organismo si dimostra così capace di smaltire quantità di lattato acido superiori a quelle prodotte dai muscoli al livello di soglia anaerobica, indicata convenzionalmente in 4 millimoli. Si parla pertanto di un atleta in possesso di una elevata capacità anaerobica. Per capacità anaerobica s intende la resistenza che hanno i muscoli a lavorare con elevate concentrazioni di acido lattico Attraverso l inserimento nel programma di allenamento dei lavori lattacidi, anche i muscoli dell atleta amatore di medio livello si dimostreranno capaci di sopportare e smaltire durante prestazioni di ed in parte anche di metri una quantità di lattato acido superiore a quella rilevata ai valori di soglia. I lavori lattacidi possono suddividersi in lavori che influenzano la potenza lattacida e quelli che incidono sulla resistenza lattacida. I lavori sulla potenza lattacida prevedono poche prove ma compiute con un impegno quasi massimale e lungo recupero, mentre, al contrario, i lavori sulla resistenza lattacida prevedono molte prove di intensità minore rispetto alla prime ma con poco recupero o una corsa blanda. Essi vanno svolti durante la fase della messa in forma ed agonistica. L atleta non in possesso di un buon bagaglio tecnico derivante dalla pratica della corsa veloce è bene che esegua questo tipo di sedute ad intensità non particolarmente elevate al fine di evitare il rischio d incorrere in qualche infortunio. IL POTENZIAMENTO MUSCOLARE La pratica del miglioramento delle capacità muscolari non può essere tralasciata dall atleta che vuol ben figurare nelle gare mezzofondo e fondo, il lavoro va svolto in modo accurato nel periodo invernale ma sarebbe auspicabile inserire alcune fasi di richiamo durante l intero anno ed in particolare nel periodo estivo quando l organismo ha bisogno di una fase di rigenerazione. I lavori diretti al potenziamento muscolare possono, in grandi linee, distinguersi in esercitazioni dirette al potenziamento muscolare generale e lavori che migliorano la forza specifica.

7 Nell articolo dedicato al potenziamento muscolare ( atleti più forti ed anche più veloci grazie al potenziamento della muscolatura ) sono indicati alcuni esercizi e le modalità su come eseguirli. Uno schema su come programmare nel corso dell anno il potenziamento muscolare di un amatore di medio livello che si allena quatto o cinque volte nel corso della settimana potrebbe essere il seguente: mese Tipo di lavoro frequenza Novembre Lavoro con i pesi 3 volte la settimana Dicembre Lavori sulla forza 1 volta la settimana Lavoro con i pesi 2 volte la settimana Gennaio Lavori sulla forza 1 volta la settimana Lavoro con i pesi Corsa in salita 1 volte la settimana 1 volte la settimana Febbraio Lavori sulla forza 1 volta la settimana Corsa in salita 1 volta la settimana Giugno Lavoro con i pesi 2 volte la settimana Lavori sulla forza 1 volta la settimana Luglio Lavori sulla forza 2 volte la settimana Agosto Lavori sulla forza 1 volta la settimana Corsa in salita 1 volta la settimana settembre Corsa in salita 1 volta la settimana Durante il periodo agonistico, quando cioè un amatore partecipa quasi settimanalmente ad una gara, è bene evitare lavori che richiamino la forza. IL RUSH FINALE La capacità di finire forte una gara è una dote importante che ogni corridore, in qualunque gara di fondo o mezzofondo si cimenti, deve affinare. Quante volte è capitato di venire beffati propri a pochi metri dal traguardo dal corridore che ci precedeva senza trovare le forze per poter contrastare lo sprint dell avversario. E indubbio che vi sono atleti che più di altri sono in grado di terminare la gara con un cambio di marcia quasi irresistibile, si tratta di una caratteristica che molti corridori presentano innata, legata per lo più a fattori energetici, psico-neurologici e tecnici; fortemente motivati, nella parte finale della gara riescono a sopportare in misura maggiore la sofferenza e le sensazioni spiacevoli della fatica, trovando energie che sino a quel momento sembravano esaurite ed a sopravanzare avversari che all apparenza davano la sensazione di essere in possesso di maggiori energie da spendere.

8 Esistono alcuni accorgimenti che non vanno disattesi per il corridore che ha in animo di piazzare con successo nel finale di gara il suo rush: Vanno evitate durante la gara repentine variazioni di ritmo. Mantenendo, per quanto possibile, un andatura uniforme, sarà possibile disporre, rispetto agli avversari, di una quantità maggiore di energie da spendere nello sprint. Nel caso si arrivi in prossimità del traguardo in compagnia di un gruppo piuttosto numeroso di atleti è bene non rimanere nelle retrovie per non farsi sorprendere dagli scatti degli avversari. Un atleta che riesce a rosicchiare anche pochi metri negli ultimi cinquanta metri, difficilmente potrà essere ripreso dagli altri concorrenti. Conoscere bene le proprie caratteristiche scattando al momento giusto. Ci sono atleti in grado di effettuare le cosiddette volate lunghe, mentre altri riescono a piazzare uno sprint negli ultimi trenta, quaranta metri. Durante lo sprint finale va incrementata la frequenza del passo e la spinta dei piedi. E indubbio che atleti dotati di una buona forza muscolare e con una percentuale elevate di fibre pallide abbiano una maggiore attitudine a finire le gare con uno sprint notevole. La possibilità di correre forte nell ultima parte della gara o soltanto negli ultimi cento, duecento metri è per lo più influenzata dalla possibilità del nostro organismo di mettere a disposizione dei muscoli delle gambe una quantità elevata di ATP grazie al meccanismo anaerobico lattacido ed anaerobico alattacido, l atleta viene così a ritrovarsi con una quantità aggiuntiva di ATP e quindi nella condizioni d incrementare in misura notevole la sua velocità di corsa. Si può affermare che: L atleta in grado di produrre un finale di gare molto veloce è in possesso di un buon livello di POTENZA LATTACIDA. Attraverso una razionale preparazione anche l atleta meno dotato di un buon rash finale può migliorare sensibilmente le caratteristiche. I lavori andranno effettuati per lo più nella fase della messa in forma con frequenti richiami anche nella fase successiva, verranno privilegiati quei lavori che portano ad una notevole concentrazione di acido lattico nei muscoli, quindi parecchie ripetute di cento, duecento metri, con recupero molto breve. LA TATTICA DI GARA L atleta, sia che miri piazzamento, alla vittoria finale o soltanto al miglioramento delle sue prestazioni, dovrà sviluppare la sua capacità di gestire la gara. Se la gara è particolarmente sentita e si è nervosi mai partire a spron battuto, altrimenti l adrenalina vi darà il colpo di grazie facendovi dimenticare che state correndo in una situazione di anaerobiosi. Solo quando sarà terminata anzitempo la benzina vi accorgerete di aver sbagliato in pieno l approccio alla gara. Per gli atleti particolarmente emotivi il costante controllo dell andatura ad ogni chilometro (quando il percorso è ben misurato), rappresenta sempre il metodo migliore per gestire l andatura.

9 Il discorso si fa più complesso per atleta che miri a vincere la gara o a piazzarsi tra i migliori della sua categoria, egli dovrà sviluppare la sua capacità tattica nel gestire la gara ed i suoi allenamenti dovranno prendere in considerazione anche le diverse situazione che può ritrovare nel corso della competizione. La gara si può presentare molto veloce, lenta, o con continue variazioni di ritmo, l atleta ben preparato dovrà adattarsi ad ognuna di queste situazioni. Nel caso il ritmo impostato da altri atleti fosse particolarmente impegnativo, dovrà cercare di correre senza superare il livello di soglia almeno per metà della gara. Si piazzerà nel gruppo di testa se valuterà l andatura piuttosto lenta, mentre nell ultimo caso seguirà le continue variazioni di ritmo solo se avrà svolto un adeguata preparazione sulle variazioni di velocità e sulla reattività della muscolatura. Non basta conoscersi a fondo, occorre anche intuire le caratteristiche degli avversari, capire come vano affrontati conservando sempre lucidità e carica agonistica. Le gare dei e metri vanno gestite dall atleta con intelligenza ed astuzia contrastando le mosse degli avversari e piazzando lo sprint nel momento più favorevole. SCHEMA DI ALLENAMENTO PER I e I METRI Vengono proposti a titolo meramente esemplificativo alcuni lavori suggeriti precedentemente per un atleta amatore di medio livello in grado di realizzare nelle gare di e metri un prestazione cronometrica intorno ai 19 e 40. PERIODO PERIODO DI BASE TIPO DI ALLENAMENTO RESISTENZA AEROBICA MUSCOLAZIONE TECNICA DI CORSA MOBILITA ARTICOLARE DURATA DEL CICLO 6 8 SETTIMANE Sedute Lavori km ritmo Fondo medio ,30 Fartlek *VR 2 3 Corsa progressiva da 4,45 a 4,25 Corsa lenta costr ,45 Fondo lungo ,50 Corsa continua con variazioni di ritmo km *VR m. PERIODO INTERME DIO RESISTENZA AEROBICA POTENZA AEROBICA TECNICA DI CORSA QUALITA MUSCOLARI 6 8 SETTIMANE *vr: variazioni di ritmo Fondo medio ,20 Fartlek *VR 3 4 Fondo lungo ,45 Corsa progressiva da 4,40 a 4,15 Corsa lenta costr ,40 Ripetute brevi in salita Corsa continua con variazioni di ritmo km *VR m. Ripetute brevi 300 m. 1,06 Ripetute brevi 400 m. 1,30

10 Ripetute medie 800 m. 3 recupero 3 PERIODO DELLA MESSA IN FORMA RESISTENZA AEROBICA POTENZA AEROBICA CAP. AEROBICHE CAP. ANAEROBICA. LATTACIDA 8 SETTIMANE Ripetute medie m. 3,50 recupero 3,30 Fondo medio ,20 Corsa progressiva da 4,30 a 4,10 Fondo svelto ,40 Corsa lenta costr ,40 Corsa continua con variazioni di ritmo km *VR m. Corto veloce km 5 6 4,10 5x m ritmo gara attuale recupero 5 di corsa blanda 3 x m. ritmo gara attuale recupero 7 di corsa blanda gara m m. ritmo gara gara m m. ritmo gara Ripetute brevi 300 m recupero 1,15 Ripetute brevi 400 m. 1,26 recupero 1,45 Ripetute medie 800 m. 3 Recupero 2 Ripetute medie m. 3,45 recupero 3 Ripetute lunghe m recupero 4 Ripetute lunghe m recupero 5 IT 12 X 200 m. 40 Recupero 1 Lavori poten. lattacida 5 x 5 00 m. impegno quasi massimale recupero 8 PERIODO AGONIST ICO AFFINAMENTO DELLE QUALITA AEROBICHE E ANAEROBICHE 8 12 SETTIMANE lavori di resist. lattacida 10 x 400 m. 1,32 recupero 1,30 corsa lenta Fondo medio ,15 Ripetute brevi 200 m. al ritmo dei Ripetute brevi 300 m. al ritmo dei Ripetute brevi 400 m. al ritmo dei recupero della stessa durata della prova al passo o corsa blanda Ripetute medie 600 m. ritmo gara dei Ripetute medie 800 m ritmo gara dei Ripetute medie m. ritmo gara dei 3.000

11 Ripetute medie m. ritmo gara dei gara m m. ritmo gara gara m m. ritmo gara recupero della stessa durata della prova al passo corsa blanda Corto veloce km 5-6 4,05 IT 12 X 200 m. 40 Recupero 1 Lavori poten. lattacida 5 x 5 00 m. impegno quasi massimale recupero 8 lavori di resist. lattacida 10 x 400 m. 1,32 recupero 1,30 corsa lenta

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI. Prof. A.Di Musciano

ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI. Prof. A.Di Musciano ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI Prof. A.Di Musciano PREMESSA IL CALCIO E UN ATTIVITA INTERMITTENTE CASUALE, NEL CORSO DEL QUALE SI ALTERNANO FASI AD ALTA INTENSITA ED ALTRE DI IMPEGNO MINORE

Dettagli

La preparazione per le gare brevi

La preparazione per le gare brevi I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno

Dettagli

Programma la tua estate. dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona

Programma la tua estate. dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona Programma la tua estate dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona Molte volte si arriva nel periodo estivo e si sente la voglia di mollare un po con gli allenamenti, oppure di

Dettagli

La preparazione per le gare di 10-12 Km

La preparazione per le gare di 10-12 Km I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare di 10-12 Km Introduzione: le gare di 10-12 Km, sono le più frequenti nei calendari provinciali; la loro distanza, non impegnativa, rende

Dettagli

Tecniche di allenamento per la Maratona. Pietro Balbo

Tecniche di allenamento per la Maratona. Pietro Balbo Tecniche di allenamento per la Maratona Pietro Balbo 1 La suddivisione dei periodi di allenamento A = Periodo preparatorio B = Periodo fondamentale C = Periodo specifico R = Recupero G = Gara La definizione

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica

Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica ARBITROCLUB SEZIONE A.I.A. AREZZO Linee Guida Programma di allenamento auto-diretto Caro Associato, di seguito troverai

Dettagli

Autore Faouzi Lahbi - Comitato Fidal Veneto

Autore Faouzi Lahbi - Comitato Fidal Veneto La qualità della formazione di un atleta di mezzofondo si giudica a lungo termine, dopo un paziente lavoro progressivo dalle categorie giovanili fino alla categoria senior. Durante tutto il periodo di

Dettagli

RESISTENZA AEROBICA CAPACITA' AEROBICA POTENZA AEROBICA SOGLIA ANAEROBICA CAPACITA' ANAEROBICA POTENZA ANAEROBICA

RESISTENZA AEROBICA CAPACITA' AEROBICA POTENZA AEROBICA SOGLIA ANAEROBICA CAPACITA' ANAEROBICA POTENZA ANAEROBICA RESISTENZA AEROBICA Gli allenamenti per la resistenza aerobica (definita anche resistenza di base o generale), migliorano i fattori fisiologici che stanno alla base delle prestazioni di resistenza: efficienza

Dettagli

Il Fondo Lento. Analizziamo ora le singole valenze perché voglio che tu capisca bene quali benefici puoi trarre correndo correttamente il fondo lento.

Il Fondo Lento. Analizziamo ora le singole valenze perché voglio che tu capisca bene quali benefici puoi trarre correndo correttamente il fondo lento. 1 Il Fondo Lento Benvenuto, oggi voglio parlarti del FONDO LENTO, uno dei principali mezzi d'allenamento che un atleta di qualsiasi livello ha a disposizione. Il fondo lento ha molteplici valenze: 1) serve

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

S-TRAINER v.1.00 Esempio d uso

S-TRAINER v.1.00 Esempio d uso S-TRAINER v.1.00 Esempio d uso S-TRAINER v.1.00, ovvero il software per la pianificazione e la gestione dell allenamento sportivo. Andiamo a scoprire le potenzialità di questo nuovo software ideato da

Dettagli

VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI SPORTIVE

VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI SPORTIVE VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI SPORTIVE ERGO TESTER ERGOJUMP BOSCO SYSTEM Ergo Tester Ergo Tester offre molteplici e fondamentali possibilità di valutazione e controllo dell allenamento al fine di migliorare

Dettagli

CICLISMO: PRINCIPI DI METODOLOGIA DI ALLENAMENTO

CICLISMO: PRINCIPI DI METODOLOGIA DI ALLENAMENTO Allenamento ciclismo CICLISMO: PRINCIPI DI METODOLOGIA DI ALLENAMENTO Le basi della supercompensazione nel ciclista Il carico di allenamento (o sollecitazione) di un ciclista tende a sfruttare la propria

Dettagli

Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center

Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center A differenza degli altri test pubblicati da Garmin, il test di Yasso necessita di un approfondimento. Il test di Yasso è un test molto

Dettagli

distanza maggiore (3000 m) distanza minore (2000m) tempo sui 3000 m tempo sui 2000 m

distanza maggiore (3000 m) distanza minore (2000m) tempo sui 3000 m tempo sui 2000 m 12 LEZIONE I TEST PER VALUTARE LE QUALITA AEROBICHE (SECONDA PARTE) IL B.A.S. TEST (Bisciotti, Arcelli Sagnol) Test misto: soglia/vam 2 prove massimali su 2 diverse distanze: 2000 3000 metri Si può avere

Dettagli

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb) LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo

Dettagli

Campobasso, 22 maggio 2015

Campobasso, 22 maggio 2015 Campobasso, 22 maggio 2015 LE CAPACITA CONDIZIONALI Forza Rapidita Resistenza Flessibilità LE CAPACITA CONDIZIONALI Forza Rapidita Resistenza Flessibilità Massima Rapida Resistente di reazione Ciclica/aciclica

Dettagli

Come creare il test di Conconi tramite l applicazione Training Center

Come creare il test di Conconi tramite l applicazione Training Center Come creare il test di Conconi tramite l applicazione Training Center Nella seguente nota tecnica, è spiegato passo passo come creare un allenamento avanzato, nello specifico, il Test di Conconi. Un test

Dettagli

GRANFONDO NEW YORK - PROGRAMMA DI ALLENAMENTO IN 10 SETTIMANE

GRANFONDO NEW YORK - PROGRAMMA DI ALLENAMENTO IN 10 SETTIMANE Granfondo NewYork, 20 Maggio 2012 GRANFONDO NEW YORK - PROGRAMMA DI ALLENAMENTO IN 10 SETTIMANE SETTIMANA 1 1,5 ORE incluse rip. 10 x 1 1,5 ORE 2x 1 F.V.R. in Agililita SETTIMANA 2 2 x 12 3 x 1 FVR 3 x

Dettagli

IL FONDO MEDIO E VELOCE di Giorgio Rondelli

IL FONDO MEDIO E VELOCE di Giorgio Rondelli IL FONDO MEDIO E VELOCE di Giorgio Rondelli In questo articolo sui mezzi di allenamento del mezzofondo e fondo per atleti di medio- alto livello parleremo dei lavori di potenza aerobica, quelli che vengono

Dettagli

PROGRAMMI ALLENAMENTO 2014

PROGRAMMI ALLENAMENTO 2014 Ehi ciclista, vuoi realmente migliorare il tuo rendimento? Energia, impegno, passione: ti chiediamo solo questo, al resto pensiamo noi con i programmi di Personal Training Sessantallora Programma ROOKIE

Dettagli

Prof. Fulvio Massini

Prof. Fulvio Massini LE GARE DI CROSS: UNA MODA O UNA NECESSITA? Prof. Fulvio Massini Venerdì 25 Gennaio 2013 MILANO 1 PERCHE' MODA? AI PODISTI AMATORI PIACE FARE QUELLO CHE FANNO I GRANDI ATLETI ED ECCO CHE PUR DI SENTIRSI

Dettagli

Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre)

Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre) Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre) ADATTAMENTI METABOLICI INDOTTI DALL ALLENAMENTO Obiettivi della lezione Scoprire come l allenamento possa ottimizzare il rendimento dei sistemi energetici e sviluppare

Dettagli

PROGRAMMA DI ALLENAMENTO 2004-2005 DALLA 13^ ALLA 15^ SETTIMANA 2005 28 marzo 17 aprile 2005

PROGRAMMA DI ALLENAMENTO 2004-2005 DALLA 13^ ALLA 15^ SETTIMANA 2005 28 marzo 17 aprile 2005 PROGRAMMA DI ALLENAMENTO 2004-2005 DALLA 13^ ALLA 15^ SETTIMANA 2005 28 marzo 17 aprile 2005 CATEGORIE Junior Alta Specializzazione, femminile e maschile TABELLA DI CONTROLLO DEL CARICO DI ALLENAMENTO

Dettagli

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-RADUNO. ARBITRI - stagione sportiva 2011/2012

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-RADUNO. ARBITRI - stagione sportiva 2011/2012 PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-RADUNO ARBITRI - stagione sportiva 2011/2012 Tutto il periodo di allenamento previsto dal programma di pre - raduno, rappresenta una fase fondamentale per creare i presupposti

Dettagli

Settore Tecnico Arbitrale Modulo per la Preparazione Atletica Dipartimento per la Metodologia dell Allenamento

Settore Tecnico Arbitrale Modulo per la Preparazione Atletica Dipartimento per la Metodologia dell Allenamento Settore Tecnico Arbitrale Modulo per la Preparazione Atletica Dipartimento per la Metodologia dell Allenamento Programma di Preparazione Atletica per Candidati al Corso di Qualificazione ad Assistente

Dettagli

PROGRAMMA PRE-CAMPIONATO DI ALLENAMENTO PER ARBITRI

PROGRAMMA PRE-CAMPIONATO DI ALLENAMENTO PER ARBITRI PROGRAMMA PRE-CAMPIONATO DI ALLENAMENTO PER ARBITRI STAGIONE AGONISTICA 2014-15 Programma Pre-Campionato Arbitri CRA Caro Arbitro, Il programma di allenamento che trovi in questo allegato ha come obiettivo

Dettagli

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING 1 - ALLENAMENTO FISICO O TRAINING L ALLENAMENTO consente di raggiungere e mantenere l organismo e/o le varie prestazioni a ben definiti livelli ottimali di

Dettagli

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato). SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione

Dettagli

JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA

JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA JUDO COME EDUCAZIONE MOTORIA L età d oro della motricità La prima età scolare DAI 6 AI 10 ANNI Tratti dominante del comportamento motorio per i bambini dai 6 ai 10 anni Notevole vivacità Bisogno di imitazione

Dettagli

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico LO STRETCHING Chi corre deve avere una buona flessibilità per esprimere al meglio il proprio potenziale e per non incorrere in continui ed invalidanti infortuni. La flessibilità è l insieme della mobilità

Dettagli

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI la corsa, come qualsiasi altro movimento del nostro corpo è una sinergia di forze e allungamento un gioco di muscoli agonisti

Dettagli

Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena

Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena Aspetti metodologici e pratici del periodo preparatorio nella pallavolo. Organizzazione della seduta fisico tecnica. Utilizzo di attrezzi e

Dettagli

ALLENARSI CON LA FASCIA CARDIO

ALLENARSI CON LA FASCIA CARDIO ALLENARSI CON LA FASCIA CARDIO Come effettuare il monitoraggio dei nostri allenamenti? Spesso è difficile misurare il livello di sforzo di una particolare gara o sessione di allenamento. Come vi sentite?

Dettagli

MEZZOFONDO VELOCE : Mezzi di Allenamento. - Esercitazioni tecniche della Corsa :

MEZZOFONDO VELOCE : Mezzi di Allenamento. - Esercitazioni tecniche della Corsa : MEZZOFONDO VELOCE : Mezzi di Allenamento - Esercitazioni tecniche della Corsa : Queste rappresentano il mezzo più specifico per l apprendimento di un corretto utilizzo della corsa. Questa, infatti, dovrebbe

Dettagli

LA CORSA CORSO ISTRUTTORI FIDAL PIEMONTE 2012

LA CORSA CORSO ISTRUTTORI FIDAL PIEMONTE 2012 LA CORSA CORSO ISTRUTTORI FIDAL PIEMONTE 2012 LA CORSA Lo scopo: la velocità media avvio accelerazione lanciato Aspetti biomeccanici: lunghezza e frequenza del passo Struttura del movimento: fase di appoggio

Dettagli

Mezzofondo Femminile: stesse metodologie di allenamento? Endrizzi Pietro

Mezzofondo Femminile: stesse metodologie di allenamento? Endrizzi Pietro Mezzofondo Femminile: stesse metodologie di allenamento? Endrizzi Pietro Convegno Tecnico Villalagarina, 11 gennaio 2014 Esistono differenze di genere? Le donne devono allenarsi più dei maschi Sfatare

Dettagli

ALLIEVI. Programma MILAN LAB

ALLIEVI. Programma MILAN LAB ALLIEVI Programma MILAN LAB SEDUTA DI ALLENAMENTO ALLIEVI CAPACITÀ MOTORIE 100% CAPACITÀ COORDINATIVE 10% 90% CAPACITÀ CONDIZIONALI Rapidità/Velocità 20% Resistenza 30% Forza (didattica) 20% Flessibilità

Dettagli

LA CORSA Test e mezzi di allenamento

LA CORSA Test e mezzi di allenamento LA CORSA Test e mezzi di allenamento Tecnico FITri Raimondo Mantese 1 Introduzione Intraprendere uno sport multiforme quale il triathlon comporta la necessaria conoscenza delle proprie capacità fisiche.

Dettagli

RUNNING. il re degli allenamenti

RUNNING. il re degli allenamenti Naturale, dimagrante, ottima per tonificare il cuore e il sistema circolatorio. E soprattutto a costo zero. La corsa è un training senza eguali e le giornate di questo periodo, tiepide e gradevoli, invitano

Dettagli

ALLENAMENTO PER AUMENTO DI MASSA MUSCOLARE

ALLENAMENTO PER AUMENTO DI MASSA MUSCOLARE ALLENAMENTO PER AUMENTO DI MASSA MUSCOLARE L obiettivo principale dell allenamento è provocare cambiamenti biochimici all interno del muscolo: ciò è necessario per lo sviluppo della massa muscolare. Sfortunatamente

Dettagli

La prima mezza maratona

La prima mezza maratona Allenamento/ passo successivo La prima mezza maratona A cura della redazione Foto: Michele Tusino Siete ormai in grado di correre per un ora. E adesso? Quanti chilometri riuscite a percorrere in questi

Dettagli

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero GIOCHI MINIBASKET Questi giochi sono stati tratti da alcuni libri e talvolta modificati per adattarli al nostro gioco. Adatti per diverse età. Buon lavoro. 1) Il gioco dei nomi Obiettivi: conoscere i compagni,

Dettagli

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO Stagione sportiva 2012/2013 ARBITRI CALCIO A 5

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO Stagione sportiva 2012/2013 ARBITRI CALCIO A 5 PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO Stagione sportiva 2012/2013 ARBITRI CALCIO A 5 Tutto il periodo di allenamento previsto dal programma di pre - campionato, rappresenta una fase fondamentale per

Dettagli

Come preparare una. Preparare al meglio una maratona. Il lunghissimo Il lunghissimo è una seduta fondamentale per il maratoneta: correre

Come preparare una. Preparare al meglio una maratona. Il lunghissimo Il lunghissimo è una seduta fondamentale per il maratoneta: correre Come preparare una Preparare al meglio una maratona richiede particolare dedizione agli allenamenti: sono necessarie alcune settimane (mediamente una decina, ma anche di più per i podisti con limitata

Dettagli

Stagione 2014-2015 SEZIONE AIA PONTEDERA Davide Delgadillo

Stagione 2014-2015 SEZIONE AIA PONTEDERA Davide Delgadillo L allenamento si articola in 3 giorni: Lunedì, Mercoledì e Venerdì Si consiglia vivamente di non allenarsi due giorni di seguito: il motivo è che il muscolo ha bisogno di lavorare al massimo delle sue

Dettagli

AIA Stagione agonistica 2015-2016 Programma Pre-Campionato Assistenti Arbitri CRA:

AIA Stagione agonistica 2015-2016 Programma Pre-Campionato Assistenti Arbitri CRA: AIA Stagione agonistica 2015-2016 Programma Pre-Campionato Assistenti Arbitri CRA: Caro Assistente Arbitro, in quanto segue ti viene proposto un programma di massima utile per permetterti di affrontare

Dettagli

Programmi d allenamento per la maratona (da Ryffel Running)

Programmi d allenamento per la maratona (da Ryffel Running) Programmi d allenamento per la maratona (da Ryffel Running) Quale regola di base vale: per essere tra i Finisher servono 3-4 allenamenti la settimana (4-6 ore), che corrispondono a 30-50 km. Chi vuole

Dettagli

La Preparazione di un Triathlon Lungo o di un Ironman in 8 mesi

La Preparazione di un Triathlon Lungo o di un Ironman in 8 mesi La Preparazione di un Triathlon Lungo o di un Ironman in 8 mesi Una ricerca di qualche tempo fa asseriva che una gara di ironman viene compiuta in genere ad una intensità vicina a quella di soglia aerobica,

Dettagli

ALLENAMENTO A LUNGO TERMINE. di base o giovanile

ALLENAMENTO A LUNGO TERMINE. di base o giovanile ALLENAMENTO A LUNGO TERMINE di base o giovanile di alto livello PERIODIZZAZIONE DELL ALLENAMENTO PIANIFICAZIONE momento generale di formulazione della strategia delle grandi variazioni di struttura dell

Dettagli

Capitolo 3: Cenni di strategia

Capitolo 3: Cenni di strategia Capitolo 3: Cenni di strategia Le "Mobilità" L obiettivo fondamentale del gioco è, naturalmente, catturare semi, ma l obiettivo strategico più ampio è di guadagnare il controllo dei semi in modo da poter

Dettagli

F.I.G.C. - A.I.A. / SEZIONE DI JESI

F.I.G.C. - A.I.A. / SEZIONE DI JESI PROGRAMMA PREPARAZIONE ATLETICA STAGIONE SPORTIVA 2010 2011 ---- Arbitri Eccellenza / Promozione / 1ªCategoria RISCALDAMENTO 1 Obiettivo: prepara adeguatamente la muscolatura, le articolazioni al successivo

Dettagli

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Tecnica PROBLEMA: COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT

Dettagli

COSTRUIRE UN TEAM VINCENTE DENTRO E FUORI DAL CAMPO

COSTRUIRE UN TEAM VINCENTE DENTRO E FUORI DAL CAMPO COSTRUIRE UN TEAM VINCENTE DENTRO E FUORI DAL CAMPO I punti chiave per la formazione e gestione del team di lavoro PARTE 1. Le differenze tra gruppo e squadra Come prima indicazione, consiglio di andare

Dettagli

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

NEWSLETTER N.31. I n q u e s t o n u m e r o : A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL US PRIMIERO. T r a s f e r t a

NEWSLETTER N.31. I n q u e s t o n u m e r o : A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL US PRIMIERO. T r a s f e r t a NEWSLETTER N.31 A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL US PRIMIERO I n q u e s t o n u m e r o : L e d i t o r i a l e d e l P r e s i d e n t e T r a s f e r t a L a n g o l o t e c n i c o 3 1 a g o s t

Dettagli

L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini

L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini Saverio Ottolini L allenamento posturale per il biker www.mtbpassione.com L allenamento posturale per il biker Per chi si allena e gareggia in Mountain

Dettagli

AIA Stagione agonistica 2015-2016 Programma Pre-Campionato Arbitri CRA:

AIA Stagione agonistica 2015-2016 Programma Pre-Campionato Arbitri CRA: AIA Stagione agonistica 2015-2016 Programma Pre-Campionato Arbitri CRA: Caro Arbitro, in quanto segue ti viene proposto un programma di massima utile per permetterti di affrontare con successo le sollecitazioni

Dettagli

TAPPA DELLA SPECIALIZZAZIONE INIZIALE

TAPPA DELLA SPECIALIZZAZIONE INIZIALE TAPPA DELLA SPECIALIZZAZIONE INIZIALE A 14-15 anni inizia un avvio alla specializzazione nei salti esteso ad almeno tre salti. A 16-17 anni continua il percorso verso uno specializzazione ma per salti

Dettagli

ATTIVITA PROMOZIONALE 2014/2015

ATTIVITA PROMOZIONALE 2014/2015 ATTIVITA PROMOZIONALE 2014/2015 MANIFESTAZIONI PROVINCIALI E REGIONALI MINI-HANDBALL / GIOCHI PROPEDEUTICI / PALLAMANO / MINI BEACH CATEGORIA UNDER 6 Gioco base 4+1 Palla Re Mini Beach CATEGORIA UNDER

Dettagli

WORKOUT EXTREME. RipETUTE veloci 30-30 60-60 RipETUTE MEdiE 90-90 120-120

WORKOUT EXTREME. RipETUTE veloci 30-30 60-60 RipETUTE MEdiE 90-90 120-120 RIPETUTE VELOCI / MEDIE Ripetute veloci 30-30 60-60 Ripetute medie 90-90 120-120 Con la collaborazione dei migliori allenatori del mondo abbiamo creato la nuova dimensione del workout per runner s d elitè.

Dettagli

Modello fisiologico dei giochi di squadra

Modello fisiologico dei giochi di squadra Teoria dell allenamento Enrico Arcelli Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Milano: Modello fisiologico dei giochi di squadra Modello fisiologico dei 10.000 m Nei 10.000 m o nella maratona

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Programma di Allenamento Preparazione Triathlon Sprint di Andora (SV) 1 Maggio 2011

Programma di Allenamento Preparazione Triathlon Sprint di Andora (SV) 1 Maggio 2011 Programma di Allenamento Preparazione Triathlon Sprint di Andora (SV) 1 Maggio 2011 L indispensabile Il programma di allenamento si basa sulla conoscenza della propria frequenza cardiaca massima (FCmax),

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

Protocollo numero 1 - recupero breve, scatti

Protocollo numero 1 - recupero breve, scatti Protocolli di lavoro a corpo libero Il lavoro ad alta intensità a corpo libero: 6 protocolli di allenamento ad alta intensità da svolgere a corpo libero. 6 diverse schede di allenamento ad alta intensità

Dettagli

Test dei 5 scatti (Dal Monte)

Test dei 5 scatti (Dal Monte) Test dei 5 scatti (Dal Monte) 5 prove di corsa alla massima velocità su di una distanza di 50 m (per gli adulti) intervallate da pause di 60 s Si registrano i tempi e le FC (anche alla fine della prova)

Dettagli

Argomento del modulo: Organizzazione e realizzazione di un programma di allenamenti con 3 sedute settimanali

Argomento del modulo: Organizzazione e realizzazione di un programma di allenamenti con 3 sedute settimanali Argomento del modulo: Organizzazione e realizzazione di un programma di allenamenti con 3 sedute settimanali Modugno 14 maggio 2006 In generale, per organizzazione del processo di allenamento, s'intende:

Dettagli

ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO

ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO Testo e disegni di Stelvio Beraldo - IL RUOLO E LA PROGRAMMAZIONE DELLA FORZA NEL CANOTTAGGIO - FORZA MASSIMA: Parametri di lavoro,

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Attività fisica: è più importante la QUANTITA o la QUALITA?

Attività fisica: è più importante la QUANTITA o la QUALITA? Attività fisica: è più importante la QUANTITA o la QUALITA? Spesso mi capita di visitare persone che si lamentano del fatto che pur allenandosi tutti i giorni (a volte anche 2 volte al giorno), non ottengono

Dettagli

Misura il tuo stato di forma con il 2Km walking test

Misura il tuo stato di forma con il 2Km walking test Misura il tuo stato di forma con il 2Km walking test Quante volte abbiamo pensato di verificare il nostro stato di forma e ci siamo messi alla ricerca di un metodo che ci potesse aiutare in questo? Ricerche

Dettagli

Interdisciplinarietà del mezzofondista: pianificazione cross, pista, strada e montagna. DANZI Silvano

Interdisciplinarietà del mezzofondista: pianificazione cross, pista, strada e montagna. DANZI Silvano - DANZI Silvano - pagina 1 Aspetti tecnici e fisiologici della corsa in montagna Zelbio (CO) sabato 20 agosto 2011 Interdisciplinarietà del mezzofondista: pianificazione cross, pista, strada e montagna.

Dettagli

INDICE INTRODUZIONE 9

INDICE INTRODUZIONE 9 INDICE INTRODUZIONE 9 CAPITOLO 1 - IDENTIKIT DEL MARATONETA 13 IL SEDENTARIO.........................................13 L eroe.............................................14 Il salutista.........................................15

Dettagli

SISTEMI DI ALLENAMENTO PER UN AMATORE IN GARE DI 10 KM., MEZZAMARATONA E MARATONA

SISTEMI DI ALLENAMENTO PER UN AMATORE IN GARE DI 10 KM., MEZZAMARATONA E MARATONA SISTEMI DI ALLENAMENTO PER UN AMATORE IN GARE DI 10 KM., MEZZAMARATONA E MARATONA Di: Federico Morelli Stefano Baldini ai campionati italiani di società di corsa campestre al Parco di Monza,17 febbraio

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente

Dettagli

AIA CAN-D Stagione agonistica 2013-2014 Programma Pre-Raduno Assistenti-Arbitri:

AIA CAN-D Stagione agonistica 2013-2014 Programma Pre-Raduno Assistenti-Arbitri: AIA CAN-D Stagione agonistica 2013-2014 Programma Pre-Raduno Assistenti-Arbitri: Caro Assistente Arbitro, in quanto segue ti viene proposto un programma di massima utile per permetterti di affrontare con

Dettagli

IL FIT- TEST. Queste sono domande tipiche del principiante che inizia a sentire il bisogno di valutare la propria prestazione.

IL FIT- TEST. Queste sono domande tipiche del principiante che inizia a sentire il bisogno di valutare la propria prestazione. IL FIT- TEST Chiunque abbia iniziato a praticare uno sport da qualche tempo si sarà chiesto quale sia il valore assoluto della sua prestazione. "Ho fatto 40 vasche in mezz'ora, è un buon risultato?" "Ho

Dettagli

Corso di Laurea Specialistica in Scienze e tecniche dello sport e gestione delle attività motorie e sportive. Università degli Studi di Pavia

Corso di Laurea Specialistica in Scienze e tecniche dello sport e gestione delle attività motorie e sportive. Università degli Studi di Pavia Tecniche di preparazione fisico-atletica Corso di Laurea Specialistica in Scienze e tecniche dello sport e gestione delle attività motorie e sportive Università degli Studi di Pavia Tecniche di preparazione

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

14/11/2012 Piero Ambretti 1

14/11/2012 Piero Ambretti 1 14/11/2012 Piero Ambretti 1 L efficienza funzionale degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio può essere valutata attraverso l effettuazione di specifici test. I parametri ricavati forniscono utili

Dettagli

Miniguida allenamento sui rulli

Miniguida allenamento sui rulli 1 Miniguida allenamento sui rulli Nota importante: Questa miniguida propone degli esercizi piuttosto impegnativi per il fisico, pensati per persone in perfette condizioni fisiche. Se hai dei problemi di

Dettagli

studi e analisi finanziarie La Duration

studi e analisi finanziarie La Duration La Duration Cerchiamo di capire perchè le obbligazioni a tasso fisso possono oscillare di prezzo e, quindi, anche il valore di un fondo di investimento obbligazionario possa diminuire. Spesso si crede

Dettagli

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1)

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) Per ottenere valori corretti nell inventario al LIFO o FIFO è necessario andare in Magazzino Fiscale ed elaborare i dati dell anno che ci serve valorizzare. Bisogna

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Mezzofondo e resistenza, pianificazione per la categoria allievi. Esposito Vincenzo

Mezzofondo e resistenza, pianificazione per la categoria allievi. Esposito Vincenzo Mezzofondo e resistenza, pianificazione per la categoria allievi. Esposito Vincenzo Introduzione sulle diverse tipologie di resistenza. Resistenza: la facoltà di svolgere per lungo tempo una qualsiasi

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

La scienza dell allenamento al servizio del podismo amatoriale (ultime ricerche)

La scienza dell allenamento al servizio del podismo amatoriale (ultime ricerche) I documenti di www.mistermanager.it La scienza dell allenamento al servizio del podismo amatoriale (ultime ricerche) Ricerca N 1: l allenamento di speed endurance e miglioramento in gare di 10 Km I ricercatori

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

TIPI DI CORSA da Il podismo di Mario Moretti. 1) Corsa a ritmo uniforme

TIPI DI CORSA da Il podismo di Mario Moretti. 1) Corsa a ritmo uniforme TIPI DI CORSA da Il podismo di Mario Moretti 1. Corsa a ritmo uniforme a. Fondo lungo-lunghissimo b. Fondo lento c. Fondo medio d. Corto veloce e. Ritmo gara 2. Corsa con variazioni di ritmo a. Fartlek

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli