COME ASSET PER PREVENIRE LA CORRUZIONE NEL SETTORE PUBBLICO E PRIVATO

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1 LA ISO COME ASSET PER PREVENIRE LA CORRUZIONE NEL SETTORE PUBBLICO E PRIVATO L INTREGRAZIONE DELLA NORMA ISO CON I MODELLI DI PREVENZIONE PREVISTI PER IL SETTORE PUBBLICO E PRIVATO Napoli,12/12/2016 1

2 La ISO ed il quadro normativo preesistente ISO ottobre 2016 Anti-bribery management systems Requirements with guidance for use Legge 190/2012 e decreti attuativi 6 novembre 2012 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione - Legge Severino D.lgs 231/ giugno 2001 Il decreto legislativo 231/2001 ha introdotto il concetto di responsabilità amministrativa delle imprese per reati commessi da amministratori, manager o dipendenti, collegando ad esse pesanti sanzioni pecuniarie o interdittive. Tale disposizione prevede infatti l'attribuzione di alcuni tipi di reati non più solo alle persone fisiche che hanno commesso l'illecito, ma anche e soprattutto alle persone giuridiche quali ad esempio le società per cui lavorano. 2

3 Ottica di Sistema e di Processo Già la legge 190 ed il D.lgs 231 hanno affrontato il tema della lotta alla corruzione in un ottica di sistema e di processo proponendo soluzioni metodologiche rafforzate da una chiara individuazione dei ruoli, delle responsabilità e delle sanzioni. Il D.lgs 231/2001 prevede l applicazione di un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo La legge 190 prevede l introduzione di uno strumento organizzativo e di pianificazione dei controlli e cioè il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione. 3

4 D.Lgs. 231/2001: Efficacia Esimente dei Modelli Organizzativi Il D.Lgs. 231/2001, nell ottica di una incentivazione e sensibilizzazione di una cultura aziendale improntata alla prevenzione del rischio di reati, prevede per l ente una sorta di esonero dalla responsabilità qualora, in occasione di un procedimento penale per uno dei reati previsti dal D.Lgs. dimostri l adozione ed efficace attuazione di un modello 231. Dunque l Ente deve aver adottato procedure, sistema disciplinare, un Organismo di Vigilanza, adeguata formazione del personale ed un codice etico comportamentale. E preferibile l adozione di sistemi di gestione certificabili. Il regime è differente a seconda che il reato sia stato commesso: a)da un soggetto in posizione apicale (art. 6 D.Lgs. 231/01), nel qual caso l'onere della prova dell'idoneità ed efficacia del modello organizzativo è attribuito all'ente; b) da un soggetto in posizione subordinata (art. 7 D.Lgs. 231/01), nel qual caso l'onere della prova è attribuito all'accusa. 4

5 Individuazione di un Soggetto Responsabile La legge 190 prevede l individuazione di un soggetto, l RPCT (Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza) che si assume la responsabilità della adeguatezza e della attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione. Il D.lgs 231/2001 prevede un Organismo di Vigilanza. 5

6 Altri Sistemi di Gestione Aziendali Nelle Organizzazioni (es. società, aziende), in relazione anche ai diversi settori in cui operano, possono essere implementati particolari sistemi di gestione in riferimento ai requisiti espressi da una serie di norme internazionali, tra le quali: ISO 9001 per i Sistemi di Gestione per la Qualità; ISO per i sistemi di Gestione per l Ambiente; OHSAS per i sistemi di gestione della sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; SA 8000 impatto sull etica e sul sociale (emessa dal SAI); ISO risk management; ISO Guida per la Responsabilità Sociale L'adesione alle norme è volontaria. Esistono gli organismi accreditati che rilasciano la certificazione dei sistemi di gestione a seguito di verifiche ispettive periodiche. 6

7 Altri Sistemi di Gestione Aziendali Nelle Organizzazioni oltre ai sistemi certificabili, ed in relazione ai diversi settori in cui operano, ci sono altri sistemi di gestione imposti da vincoli cogenti (sistema di gestione per la Privacy, HACCP per il rispetto delle leggi in materia di igiene alimentare, ecc.) e sistemi per la gestione di aree di particolare interesse (Sistema per il controllo di gestione, ecc.) I Sistemi di Gestione hanno in comune: Essere sistema Avere una politica Avere un programma di obiettivi Essere basati sulla definizione di mansioni e responsabilità Avere procedure formalizzate Essere sottoposti ad audits periodici Essere basati sul riesame periodico dell efficacia e della efficienza dell intero sistema 7

8 Progettazione di un Sistema di Gestione per la prevenzione della corruzione Opportunità di certificazione di un Sistema di Gestione per la prevenzione della Corruzione: Perché me lo chiede un cliente Perché lo si può utilizzare in termini commerciali come ritorno di immagine Perché aumento le possibilità di mantenere sotto controllo la gestione della Organizzazione Le fasi necessarie per la progettazione, formalizzazione ed implementazione di un Sistema di Gestione per la prevenzione della corruzione sono: Analisi del contesto Analisi delle parti interessate e relative aspettative Mappatura dei processi aziendali Analisi dei rischi Formalizzazione di opportuna documentazione che descriva il Sistema di Gestione per la prevenzione della Corruzione 8

9 4.1 Comprendere l'organizzazione e il suo contesto Analisi del contesto L'organizzazione deve individuare gli aspetti interni ed esterni che sono rilevanti per il raggiungimento del suo scopo e che influiscono sulla sua capacità di raggiungere gli obiettivi del suo sistema di gestione anti-corruzione. Questi aspetti comprendono, senza limitazione, i seguenti fattori: a) le dimensioni, la struttura e la autorità del sistema di deleghe decisionali dell'organizzazione; b) i luoghi ei settori in cui opera l'organizzazione; c) la natura, la dimensione e la complessità delle attività e delle operazioni svolte dall'organizzazione; d) il modello di business dell'organizzazione; e) i soggetti sui quali l'organizzazione ha il controllo e le entità che esercitano il controllo sulla organizzazione; f) soci in affari dell'organizzazione; g) la natura e la portata delle interazioni con i funzionari pubblici; h) obblighi e doveri di legge, normativi, contrattuali e professionali applicabili. Class. Origine Possibili Fattori Descrizione della Pertinenza del fattore Parti Interessate Correlate al fattore Processi aziendali correlati al fattore Int/est 9

10 Analisi delle Parti Interessate e Relative Aspettative 4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate sate (stakeholders) L'organizzazione deve stabilire: a) le parti interessate che sono rilevanti per il sistema di gestione anti-corruzione; b) i requisiti rilevanti di questi soggetti. NOTA Nell'individuare i requisiti delle parti interessate, una organizzazione deve distinguere tra i requisiti obbligatori, i requisiti non obbligatori e gli impegni volontari verso le parti interessate. POSSIBILI PARTI INTERESSATE ESIGENZE ASPETTATIVE E REQUISITI PROCESSO CORRELATO (ad esigenze ed aspettative) RISCHIO 10

11 Mappatura dei Processi Aziendali Processo Insieme di attività correlate o interagenti che utilizzano input per consegnare un risultato atteso Attività La più piccola parte di lavoro identificata in un progetto Approccio per processi L approccio per processi implica la definizione sistematica e la gestione dei processi e delle loro interazioni, in modo da conseguire i risultati attesi in conformità alla politica per la qualità e agli indirizzi strategici dell Organizzazione. La gestione dei processi e del sistema nel suo complesso può essere realizzata utilizzando il ciclo PDCA con un orientamento generale al risk based thinking volto a cogliere le opportunità ed a prevenire risultati indesiderati. 11

12 Analisi dei Rischi 4.5 Valutazione del rischio Corruzione L'organizzazione si impegna regolarmente nella valutazione del rischio corruzione (i), attraverso: a) identificazione dei rischi di corruzione che l'organizzazione potrebbe ragionevolmente prevedere, visti i fattori elencati nel paragrafo 4 1; b) analisi, valutazione e definizione priorità dei rischi di corruzione individuati; c) valutazione circa l'adeguatezza e l'efficacia dei controlli esistenti nel sistema di gestione dell'organizzazione per mitigare i rischi valutati di corruzione. PROCESSI AZIENDALI MODALITA OPERATIVE PARTI INTERESSATE COINVOLTE ASPETTATIVE E REQUISITI DELLE PARTI INTERESSATE RISCHI FENOMENI DI CORRUZIONE PROCEDU RE DI RIFERIME NTO Prob.Accadimento Prob.intercettazione Conseguenze dell evento AZIONI DI MIGLIORAM ENTO Prob.Accadimento Prob.intercettazione Conseguenze dell evento 12

13 A.2 Campo d'applicazione del Sistema di Gestione anti-corruzione Il sistema di gestione anti-corruzione progettato ed implementato potrà essere stand-alone o integrato con altri sistemi di gestione esistenti. In questo caso l Organizzazione può fare riferimento per l'orientamento alla norma ISO L'organizzazione può scegliere di implementare il sistema di gestione anti-corruzione in parallelo con, o come parte di, altri sistemi di gestione, come la qualità, l'ambiente e la sicurezza delle informazioni facendo riferimento rispettivamente alla ISO 9001, ISO 14001, e ISO / IEC 27001, così come anche alla ISO sulla Responsabilità Sociale delle Imprese ed alla ISO sul Risk Management Pagamento facilitativo e pagamenti estorti Pagamento facilitativo è il termine dato ad un pagamento illegale o non ufficiale fatto in cambio di servizi che il pagatore è legalmente in diritto di ricevere senza effettuare tale pagamento. Un pagamento estorto è il termine dato ad un pagamento che viene forzatamente estorto dalle persone attraverso minacce reali o potenziali per la salute, la sicurezza o la libertà ed è al di fuori del campo di applicazione di questo documento. L Organizzazione deve fornire una guida su come evitare o trattare queste situazioni ed indicare quali azioni intende intraprendere. 13

14 A.3 Ragionevole e Proporzionata Le misure adottate dalla Organizzazione devono essere adeguate al rischio di corruzione e devono avere una ragionevole possibilità di avere successo nel loro intento di prevenire, individuare e rispondere alla corruzione. E impossibile prevedere in modo dettagliato cosa l'organizzazione dovrebbe fare in ogni circostanza. La qualifica "ragionevole e proporzionato" è stato introdotta in questo documento per invitare a tener conto delle dimensioni aziendali, del tipo di attività e dei mercati di riferimento. 14

15 A.6 Funzione di verifica di conformità anti-corruzione In una piccola Organizzazione, il Responsabile del Sistema di Gestione Anti Corruzione può essere una persona alla quale viene assegnata la responsabilità su una base part-time, e che unisce questa responsabilità con altre responsabilità. Qualora l'entità del rischio di corruzione ed il conseguente carico di lavoro che ne risulta lo giustifichino, il Responsabile del Sistema di Gestione Anti Corruzione può essere una persona impegnata a tempo pieno in questa attività. Nelle grandi Organizzazioni la funzione può essere gestita da più persone. Alcune Organizzazioni possono assegnare la responsabilità ad un comitato che comprenda una gamma di competenze utili. Alcune Organizzazioni possono scegliere di utilizzare una terza parte per svolgere alcune o tutte la funzione di conformità anti-corruzione, in questo caso una funzione all'interno dell Organizzazione mantiene la responsabilità globale e la autorità per supervisionare i servizi forniti da terzi. La funzione di responsabile del sistema di gestione anti-corruzione deve possedere caratteristiche di: Competence,, Status, Authority, Indipendence La responsabilità principale di questa funzione è la supervisione della progettazione e realizzazione del sistema di gestione anti-corruzione. Questo non deve essere confuso con una responsabilità diretta per la prestazione di anti-corruzione dell Organizzazione e il rispetto delle leggi vigenti anti-corruzione. 15

16 A.10 Due diligence Due Diligence L'espressione inglese due diligence (in italiano: dovuta diligenza) indica l'attività di investigazione e di approfondimento di dati e di informazioni relative all'oggetto di una trattativa. Il fine di questa attività è quello di valutare la convenienza di un affare e di identificarne i rischi e i problemi connessi, sia per negoziare termini e condizioni del contratto, sia per predisporre adeguati strumenti di garanzia, di indennizzo o di risarcimento. 16

17 A.17 Informazione documentata a) ricevimento della politica anti-corruzione da parte del personale; b) trasferimento della politica anti-corruzione ai soci in affari che presentano più di un basso rischio di corruzione; c) le politiche, procedure e controlli del sistema di gestione anti-corruzione; d) i risultati della valutazione del rischio di corruzione (vedi 4.5); e) Il processo di formazione ai principi di anti-corruzione (vedi 7.3); f) due diligence effettuate (vedi 8.2); g) le misure adottate per l'attuazione del sistema di gestione anti-corruzione; h) le approvazioni e le registrazioni di doni, ospitalità, donazioni e prestazioni simili date e ricevute (vedi 8.7); i) le azioni e gli esiti di segnalazioni effettuate in relazione ad eventi, o presunti eventi, di fenomeni di corruzione; j) i risultati del monitoraggio, indagini o revisioni svolte dall'organizzazione o da terzi. 17

18 Grazie dell attenzione Mobile: Via San Giacomo dei Capri, Napoli 18

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