TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA Metodo Caputo - Ippolito. SEMINARIO TMA CAPUTO-IPPOLITO PISA 30 Settembre 2017 Ettore Focardi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA Metodo Caputo - Ippolito. SEMINARIO TMA CAPUTO-IPPOLITO PISA 30 Settembre 2017 Ettore Focardi"

Transcript

1 TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA Metodo Caputo - Ippolito SEMINARIO TMA CAPUTO-IPPOLITO PISA 30 Settembre 2017 Ettore Focardi

2 COSA E LA T.M.A. E un processo riabilitativo globale che interviene sui vari sistemi di funzionamento del bambino/ragazzo, tenendo conto delle predisposizioni di ogni singolo individuo e dei suoi deficit Utilizza un elemento naturale (l acqua) in un ambiente strutturato (piscina pubblica). Secondo modelli teorici di riferimento Metodologia strutturata in fasi Si avvale di tecniche cognitivo-comportamentali, relazionali e senso-motorie.

3 COSA E LA T.M.A. Si fonda sul rapporto umano e sulle emozioni, del terapista e del bambino. è finalizzata alla rieducazione e alla modificazione degli schemi cognitivi, comportamentali, comunicativi, emotivi e di interazione sociale reciproca. MODIFICARE I PROCESSI COMUNICATIVO-RELAZIONALI ATTENUAZIONE DEI SINTOMI

4 COSA E LA T.M.A. Le tecniche natatorie e le capacità acquisite durante l intervento, vengono utilizzate come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici ed attuare successivamente, il fondamentale processo di socializzazione ed integrazione con il gruppo dei pari. STIMOLARE CAMBIAMENTI INTERNI (crescita e sviluppo del Sé) sul piano del comportamento e dell interazione sociale.

5 PERCHE TERAPIA La TMA viene definita terapia, in quanto si attua attraverso la pianificazione di un intervento individualizzato e interpersonale, volto a influenzare i disturbi del comportamento con mezzi prettamente psicologici verbali e non verbali Per ogni bambino/ragazzo l intervento è cucito su misura da uno psicologo (supervisore) attraverso una fase valutativa e da un monitoraggio costante per ciascuna area di funzionamento, vengono individuati obiettivi da perseguire a breve-lungo termine

6 Il terapista come Base Sicura L acqua può attivare emozioni contrastanti: se il bambino non sa nuotare ma è attratto dall acqua proverà gioia per l esperienza ma anche paura e angoscia. Istintivamente si aggrapperà al terapista. Dall aggrappamento istintivo si passa all attaccamento alla figura di riferimento: una relazione significativa basata sulla fiducia che ogni bisogno verrà riconosciuto e soddisfatto (sintonizzazione, intersoggettività). È importante che l aggrappamento diventi attaccamento facendo in modo che il terapista si ponga e diventi la sua base sicura.

7 PERCHE MULTISISTEMICA La TMA è multisistemica perché valuta ed interviene sui diversi sistemi funzionali del bambino: relazionale cognitivo comportamentale emotivo senso- motorio motivazionale

8 OBIETTIVI E RISULTATI SISTEMA RELAZIONALE - aumenta la ricerca dell altro - aumento del contatto oculare - condivisione e gioco - aumenta la ricerca di contenimento e accudimento - aumento delle posture e dei gesti che regolano l interazione sociale.

9 Emotivo riconoscimento e gestione delle emozioni di base: gioia, paura, ansia, tristezza, rabbia.

10 Cogni4vo Aumento capacità a>en?ve, tempi d a>esa, capacità di ada>amento all ambiente. Aumentano le capacità mnemoniche, comunica?ve, mostrando interesse e propensione verso alcune specifiche ahvità o oggeh, eseguendo compi? a>raverso semplici richieste verbali

11 Comportamentale diminuzione/estinzione comportamenti problema, diminuzione stereotipie, miglioramento autonomie personali, aumento capacità imitative e natatorie, adesione a regole sociali

12 Senso Motorio: aumenta la capacità di Sociale: coordinazione, il tono muscolare, acquisizione aumento della reciprocità sociale (condivisione delle di schemi motori, regole sociali, riconoscimento del gruppo di appartenenza) consapevolezza che con il proprio corpo può aumento della capacità di incidere nell ambiente sviluppare relazioni con i coetanei piscina pubblica e integrazione con il gruppo dei pari.

13 Perché in acqua 1) Ambiente naturale Naturalmente ricco di stimoli Gratificazione immediata Promozione del gioco attraverso scambi interpersonali, corporei e relazionali

14 Perché in acqua 2) Luogo pubblico Regole sociali condivise Spendere immediatamente nel concreto le abilità apprese Possibilità costante di piena integrazione sociale

15 3)Attivatore Emozionale: Perché in acqua gioia, ansia, paura, motivano a instaurare una relazione significativa e spingono a cercare contenimento. DALL AGGRAPPAMENTO SI PASSA ALL ATTACCAMENTO BASE SICURA Costruire insieme nuovi scambi relazionali Sintonizzazione: riconoscimento del funzionamento mentale e modalità comportamentali

16 L acqua facilita il mantenimento dell attenzione condivisa e congiunta; facilita la gestione degli aspetti emotivi comunicativi (modulazione delle risposte affettive, contenimento emotivo); facilita la gestione dei disturbi comportamentali (aggressività, stereotipie); fornisce stimoli cognitivi finalizzati all adattamento all ambiente; 16

17 Benefici a>esi migliora la qualità del sonno; migliora la capacità di sentire ed utilizzare il proprio corpo (coordinazione); facilita il recupero delle potenzialità motorie e percettive; stimola il desiderio di esplorazione; stimola le capacità mnestiche; promuove l accrescimento dell autostima, quando viene conquistata l autonomia di movimento in acqua; 17

18 TECNICHE Cognitive: es: ridefinizione cognitiva della situazione, esposizione graduale (per dare letture nuove degli eventi). Comportamentali: es. rinforzi positivi, time out, shaping, Prompt (per lavorare su tempi di attesa, alternanza del turno, attenzione, adattabilità). Relazionali: es. gioco e sintonizzazione, essere una base sicura (per promuovere la relazione e lavorare sulla regolazione emotiva).

19 METODOLOGIA Rapporto iniziale 1:1 Struttura in FASI per monitorare in itinere gli obiettivi. Supervisione costante Rete con le figure professionali ASL, Centri Riabilitazione Condivisione degli Obiettivi

20 FASI Fase Valutativa Fase Emotivo Relazionale Fase Senso Natatoria Fase dell Integrazione Sociale

21 Fase Valuta?va Conoscere il punto di partenza di ogni singolo soggetto. Capire il suo funzionamento nei suoi vari aspetti (cognitivi, relazionali, sociali, emotivi, ecc.) Stabilire obiettivi specifici e condividerli con la famiglia stilando un progetto di intervento individualizzato.

22 FASE EMOTIVO-RELAZIONALE Ø Buona riuscita dell'intervento Ø Trovare la giusta modalità di interazione Ø Costruire una relazione terapeutica 22

23 FASE SENSO NATATORIA Attraverso l'acqua, si facilita la capacità senso-motoria, cioè la capacità di percepire l'ambiente e di interagire con esso in modo finalizzato e che rispecchi una migliore organizzazione della mente del bambino Attraverso il piacere ludico si attiva la motivazione al movimento, alla scoperta, alla conoscenza, all'interazione con il mondo circostante. Si attiva il sistema della esplorazione

24 FASE DELL INTEGRAZIONE SOCIALE Ø Nasce per rispondere alle esigenze di normalità e di generalizzazione quando sono state pienamente raggiunte e superate tutte le altre fasi

25 Interven? TMA FORMAZIONE: corsi per terapisti durante l anno a Napoli, Roma, Firenze e Milano Settimanale: 45 con operatore in piscina, attualmente a Ponsacco supervisione con coord. regionale e nazionale ogni 4-6 mesi in corso contatti con altre piscine Ettore Focardi 25

26 Altri interven? Week-end sorriso: fine settimana in gruppo tipicamente in parchi gioco oppure vicino a città per possibile visita turistica famiglie E..state sereni: (da 11 anni) settimana in gruppo periodo Giugno-Luglio a Pugnochiuso (Gargano)

27 AHvità ma>u?na TMA in piscina Discesa al mare Ettore Focardi 27

28 II parte mahna al mare Mattina al mare ragazzi, operatori, Genitori in barca Gruppo in spiaggia Ettore Focardi 28

29 Pomeriggio in piscina Abbraccio collettivo Ettore Focardi 29

30 Pet Therapy Un pomeriggio nella settimana Ettore Focardi 30

31 uscita serale Ettore Focardi 31

32 Conclusioni La terapia settimanale è volta prima di tutto al lavoro individuale: fisico e relazionale. Prepara inoltre i bambini alle attività in gruppo. Gli incontri al di fuori della terapia sono da incentivare per accrescimento della socializzazione, aiuto nella creazione di una rete di utenti. L esperienza dei week-end sorriso e delle settimane e..state sereni aiuta sia i ragazzi che le famiglie I ragazzi lavorano per tutta la giornata e, osservandoli, si vedono sempre felici. La vicinanza delle famiglie favorisce l integrazione e la socializzazione. Diminuiscono le peculiarità caratteriali dei singoli che si fondono in un comportamento globale più rilassato. Che dire: E UNA BUONA PRASSI Ettore Focardi 32

COS'E' LA TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA? Dr. Giovanni Caputo Dr. Giovanni Ippolito

COS'E' LA TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA? Dr. Giovanni Caputo Dr. Giovanni Ippolito COS'E' LA TERAPIA MULTISISTEMICA IN ACQUA? Dr. Giovanni Caputo Dr. Giovanni Ippolito L idea Lungo periodo di applicazione pratica sulla disabilità relazionale fino alla pubblicazione del libro Prima non

Dettagli

I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura.

I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura. LE ABILITA SOCIALI I bambini vengono al mondo con la motivazione e la capacità per cominciare a stabilire un immediata relazione sociale con chi li cura. Volkmar Le difficoltà sociali dell autistico non

Dettagli

Risvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità CONVEGNO DISABILITA E SPORT MODENA 10 MAGGIO 2013

Risvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità CONVEGNO DISABILITA E SPORT MODENA 10 MAGGIO 2013 Risvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità CONVEGNO DISABILITA E SPORT MODENA 10 MAGGIO 2013 Risvolti psicologici dell attività sportiva nei soggetti con disabilità È interessante,

Dettagli

Lingua, interazione, comunicazione Parole in scena, teatro e apprendimento delle lingue. Scuola Infanzia a.s. 2017/2018 Docente Daniela Colombo

Lingua, interazione, comunicazione Parole in scena, teatro e apprendimento delle lingue. Scuola Infanzia a.s. 2017/2018 Docente Daniela Colombo Lingua, interazione, comunicazione Parole in scena, teatro e apprendimento delle lingue Scuola Infanzia a.s. 2017/2018 Docente Daniela Colombo Perché fare teatro a scuola? In una società in cui i mezzi

Dettagli

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea Cos è il Counseling Il counseling è una metodologia che

Dettagli

Progetto Pilota per la nascita del primo Canile Sociale sul territorio Nazionale

Progetto Pilota per la nascita del primo Canile Sociale sul territorio Nazionale Progetto Pilota per la nascita del primo Canile Sociale sul territorio Nazionale Introduzione Gli effetti positivi derivanti dalla vicinanza tattile, visiva e soprattutto emotiva, con gli animali domestici

Dettagli

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,

Dettagli

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva - - - IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO SdS Coni Liguria - Genova, 03 dicembre 2011 Dott.sa Sabrina

Dettagli

LA RIABILITAZIONE. Valeria CANETTI Responsabile Settore Riabilitazione ISAH

LA RIABILITAZIONE. Valeria CANETTI Responsabile Settore Riabilitazione ISAH LA RIABILITAZIONE Valeria CANETTI Responsabile Settore Riabilitazione ISAH STRATEGIE DI INTERVENTO Le Strategie di Intervento si riferiscono alle procedure utilizzate per conseguire gli obiettivi del Progetto

Dettagli

ATTIVITA ESPRESSIVO-CORPOREE COMUNICAZIONE NON VERBALE COMUNICAZIONE EMOZIONALE

ATTIVITA ESPRESSIVO-CORPOREE COMUNICAZIONE NON VERBALE COMUNICAZIONE EMOZIONALE Noi siamo il nostro corpo. Il corpo è la nostra sola realtà valutabile. Non si oppone all intelligenza, ai sentimenti,all anima. Li include e li ospita. Dunque prendere coscienza del proprio corpo è accedere

Dettagli

Doll Therapy. Musico terapia

Doll Therapy. Musico terapia RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE E CENTRO DIURNO INTEGRATO SAN NICOLA Le Demenze rappresentano oggi una vera e propria emergenza sanitaria in costante crescita epidemiologica, anche perché non esiste

Dettagli

PSICOLOGIA GENERALE. 1 Università degli Studi dell Insubria - Psicologia Generale Docente: F. Carini

PSICOLOGIA GENERALE. 1 Università degli Studi dell Insubria - Psicologia Generale Docente: F. Carini GENERALE La Psicologia nella formazione del professionista socio-sanitario 1 QUALE RAPPORTO? PSICOLOGIA = Studio dei processi mentali e della personalità nelle loro manifestazioni l l l Intrapsichiche

Dettagli

Il valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei

Il valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei Il valore della vita emotiva Le emozioni L EMOZIONE fa parte del nostro cervello arcaico, (modo di reagire dei primati ai pericoli, all attaccamento, al segnare il territorio, all accoppiamento, istinto

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2017/18

ANNO SCOLASTICO 2017/18 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORINALDO con sedi staccate di Ostra Vetere e Castelleone di Suasa Via Dante, 45-60013 Corinaldo (AN) ANNO SCOLASTICO 2017/18 SCUOLA: INFANZIA CASTELLEONE DI SUASA P NOME PROGETTO:

Dettagli

A.S.D. GIOCANDO INSIEME

A.S.D. GIOCANDO INSIEME A.S.D. GIOCANDO INSIEME Lavoriamo da circa 20 anni con i bambini della prima infanzia per promuovere e sviluppare l attività motoria di base e lo stare bene con se stessi e con gli altri attraverso il

Dettagli

Introduzione alle metodologie di intervento validate

Introduzione alle metodologie di intervento validate Introduzione alle metodologie di intervento validate Lorenzo Cassardo N.P.I. Nord - A.S.L. Città di Torino Rosa Colella L Associazione di Idee Criticità nella valutazione degli interventi per i DSA Mancanza

Dettagli

Programma della didattica del Training di base APC Verona

Programma della didattica del Training di base APC Verona Dr.ssa Nerina Fabbro Programma della didattica del Training di base APC Verona Il programma generale del training di base è suddiviso in due parti: il primo e il secondo biennio. Nel primo biennio sono

Dettagli

Primi passi. una rete di proposte educative per rispondere ai bisogni di bambini e famiglie.

Primi passi. una rete di proposte educative per rispondere ai bisogni di bambini e famiglie. STILI DI VITA E SALUTE: DAL DIRE AL FARE Verona 12/13 Maggio 2016 INFANZIA PROGETTO PRIMI PASSI E GENITORIALITA UISP PADOVA Primi passi una rete di proposte educative per rispondere ai bisogni di bambini

Dettagli

LO SPORT NEL TEMPO LIBERO: ASPETTI LUDICI ED EDUCATIVI

LO SPORT NEL TEMPO LIBERO: ASPETTI LUDICI ED EDUCATIVI LO SPORT NEL TEMPO LIBERO: ASPETTI LUDICI ED EDUCATIVI Che cos è lo sport? Lo sport viene definito come l'insieme delle attività, individuali o collettive, che impegnano e sviluppano determinate capacità

Dettagli

.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO

.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO .POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO Roma, 31-03-2016 Dott.ssa Rosa Pappalardo Psicologa e Psicoterapeuta TSMREE RM 1 ADHD e difficoltà di autoregolazione Il livello di motivazione, la fiducia nell impegno

Dettagli

Il Progetto Tartaruga

Il Progetto Tartaruga Il Progetto Tartaruga PROSPETTIVA PSICODINAMICA EMOZIONE AUTISMO PROSPETTIVA COGNITIVISTA COGNIZIONE ELEMENTI DI INTEGRAZIONE ATTENZIONE CONGIUNTA STATI MENTALI FORME E STEREOTIPIE VISIONE GLOBALE DEL

Dettagli

L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori

L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori Simone Cuva, Paola Venuti Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione Università

Dettagli

Il Rapporto scuola- famiglia. Prof.ssa Rosa Ferri Facoltà di Medicina e Psicologia Università Sapienza

Il Rapporto scuola- famiglia. Prof.ssa Rosa Ferri Facoltà di Medicina e Psicologia Università Sapienza Il Rapporto scuola- famiglia Prof.ssa Rosa Ferri Facoltà di Medicina e Psicologia Università Sapienza La famiglia di fronte alla disabilità Studi sugli aspetti patologici emergenti: 1. Farber (1959): la

Dettagli

Servizio di Terapia e Riabilitazione Neuropsicomotoria

Servizio di Terapia e Riabilitazione Neuropsicomotoria Servizio di Terapia e Riabilitazione Neuropsicomotoria CARTA DEI SERVIZI - 2018 - 1 La Fenice INDICE La Carta dei Servizi pag. 2 Principi Fondamentali pag. 2 Servizio di Terapia e Riabilitazione Neuropsicomotoria

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'

PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' PERCORSO FORMATIVO AFFETTIVITA E SESSUALITÀ DELLE PERSONE DISABILI E SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA' Docenti: Domenico Colace Loredana Morena Terren PER PROGETTARE INTERVENTI DI RELAZIONE DI AIUTO ALLA PERSONA

Dettagli

ll Lausanne Trilogue Play (LTP) (Fivaz-Depeursinge & Corboz-Warnery, 1999) Trieste, 13 aprile 2018

ll Lausanne Trilogue Play (LTP) (Fivaz-Depeursinge & Corboz-Warnery, 1999) Trieste, 13 aprile 2018 ll Lausanne Trilogue Play (LTP) (Fivaz-Depeursinge & Corboz-Warnery, 1999) Trieste, 13 aprile 2018 L arrivo di un figlio è un evento che decreta, in modo irreversibile, la nascita di una triade familiare

Dettagli

Piano Didattico Personalizzato

Piano Didattico Personalizzato I.C. 4 De Lauzieres Ambito 0021 80055 Portici (Napoli) C.F. 80020500635 Via Salute, 45 Tel. 081-775.32.81- Fax. 081-775.84.94 Piano Didattico Personalizzato alunni con BES - Scuola dell Infanzia 1. Dati

Dettagli

Il cavallo co-terapeuta e co-educatore Interventi Assistiti con Animali rivolti a soggetti con disabilità

Il cavallo co-terapeuta e co-educatore Interventi Assistiti con Animali rivolti a soggetti con disabilità Salute mentale e spazi di uguaglianza Roma, 18 aprile 2015 Il cavallo co-terapeuta e co-educatore Interventi Assistiti con Animali rivolti a soggetti con disabilità Attività Equestri Responsabile Formazione

Dettagli

Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità

Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità Il laboratorio teatrale: come valorizzare la diversità Laboratorio teatrale educa all autonomia: con il teatro è possibile conoscere le proprie capacità (comunicative, emotive, creative, di relazione,

Dettagli

adattamento e benessere

adattamento e benessere Barbara Basciani adattamento e benessere La qualità di vita di ogni essere vivente dipende dalla sua capacità di adattamento all ambiente, cioè di percepire e soddisfare i propribisognisia dal punto di

Dettagli

La Musicoterapia. di Cristina Vieri Dott.ssa in Scienze dell Educazione e Musicoterapista

La Musicoterapia. di Cristina Vieri Dott.ssa in Scienze dell Educazione e Musicoterapista La Musicoterapia di Cristina Vieri Dott.ssa in Scienze dell Educazione e Musicoterapista Se parliamo della musica come arte dei suoni, possiamo allora parlare della musicoterapia come arte della comunicazione.

Dettagli

MAPPATURA SERVIZI E STRUTTURE

MAPPATURA SERVIZI E STRUTTURE MAPPATURA SERVIZI E STRUTTURE Nome Terapia Multisistemica in Acqua (TMA) Tipologia Attività in acqua utilizzata come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici (riduzione comportamenti problema) e attuare

Dettagli

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO. Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco

PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO. Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE E TERAPIA DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Se non si definiscono validi criteri diagnostici non si

Dettagli

Il ruolo degli animali nei processi di cura.

Il ruolo degli animali nei processi di cura. Il ruolo degli animali nei processi di cura. Invecchiare con gusto. Dalla prevenzione alla cura del decadimento cognitivo Farra di Soligo 12 ottobre 2018 LE ORIGINI DELLA PET THERAPY! Origini molto antiche:

Dettagli

Be&Able società cooperativa Onlus

Be&Able società cooperativa Onlus La nostra Mission Be&Able società cooperativa Onlus La società cooperativa Onlus Be&Able nasce nell Aprile del 2010 per migliorare la qualità della vita degli individui con AUTISMO, con disturbi dello

Dettagli

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISORGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

NOSOGRAFIA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte ASD in età adulta

NOSOGRAFIA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte ASD in età adulta DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO NOSOGRAFIA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte

Dettagli

difficile da gestire, superare e capire).

difficile da gestire, superare e capire). Nel percorso di inserimento dei minori adottati la scuola ricopre un ruolo molto importante essendo il primo luogo di socializzazione dopo la famiglia. FONTE DI RICCHEZZA per la complessità dei minori

Dettagli

I GATTI COME MEDIATORI DI CURA

I GATTI COME MEDIATORI DI CURA FORUM I GATTI COME MEDIATORI DI CURA Residenza Latour Strada Revigliasco 7 - Moncalieri (TO) 7 Luglio 2017 D.ssa Luisa Marnati IL GATTO CO-TERAPEUTA D.ssa Luisa Marnati Psicologo Psicoterapeuta Psicologia

Dettagli

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico Mantova, 19 e 21 ottobre 2015 Lucia Nannini - TNPEE Simona Rebecchi - Logopedista Marina Sensati - TNPEE

Dettagli

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI I. C. FRISI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLA SCUOLA DI TUTTI UNA SCUOLA INCLUSIVA Una scuola inclusiva sa rispondere adeguatamente alle difficoltà degli alunni e le sa prevenire. Ove è possibile si eliminano

Dettagli

REQUISITI DI QUALIFICAZIONE PER IL SISTEMA DI ACCREDITAMENTO DEGLI INTERVENTI E SERVIZI DOMICILIARI: INDICATORI REQUISITI- STANDARD

REQUISITI DI QUALIFICAZIONE PER IL SISTEMA DI ACCREDITAMENTO DEGLI INTERVENTI E SERVIZI DOMICILIARI: INDICATORI REQUISITI- STANDARD REQUISITI DI QUALIFICAZIONE PER IL SISTEMA DI ACCREDITAMENTO DEGLI INTERVENTI E SERVIZI DOMICILIARI: INDICATORI REQUISITI- STANDARD REQUISITO 7 INTERVENTI SOCIO EDUCATIVI A FAVORE DELLA DISABILITÀ Sassari

Dettagli

CONQUISTARE ABILITA ATTRAVERSO LA MUSICA L esperienza del Children s Music Laboratory (CML) Marco Messina, Francesca Raimondi

CONQUISTARE ABILITA ATTRAVERSO LA MUSICA L esperienza del Children s Music Laboratory (CML) Marco Messina, Francesca Raimondi CONQUISTARE ABILITA ATTRAVERSO LA MUSICA L esperienza del Children s Music Laboratory (CML) Marco Messina, Francesca Raimondi OBIETTIVO PRESENTAZIONE Dimostrare la possibile efficacia di un percorso musicale

Dettagli

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio

Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C. Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Linee per una educazione all amore ed alla sessualità in età L/C Bologna 26 gennaio 2014 M.Ornella Fulvio Questo tempo Rischio o scivolamento - superficialità - paura - caduta della memoria - stanchezza

Dettagli

Consultori Privati Accreditati di Treviglio e Caravaggio

Consultori Privati Accreditati di Treviglio e Caravaggio Adolescenza Tra i 12 e i 24 anni Età della vita con le maggiori risorse in termini di creatività e coraggio Età dell INCERTEZZA, grande transizione in corso Tempo di differenziazione ed elaborazione di

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO

INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO Dott.ssa Chiara Turrini Milano, dicembre 2007/gennaio 2008 COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo di scambio di informazioni

Dettagli

LA QUALITA DELLA COMUNICAZIONE IN PEDIATRIA. Arenella (SR), 8 15 giugno 2008

LA QUALITA DELLA COMUNICAZIONE IN PEDIATRIA. Arenella (SR), 8 15 giugno 2008 LA QUALITA DELLA COMUNICAZIONE IN PEDIATRIA Arenella (SR), 8 15 giugno 2008 IL PEDIATRA DI FRONTE ALLA COMUNICAZIONE DIFFICILE Strategie comunicative in situazioni di difficoltà Paola Cremonese,Marina

Dettagli

PET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE. Dottoressa Sara Castelli

PET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE. Dottoressa Sara Castelli PET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE Dottoressa Sara Castelli RE- HABERE Avere di nuovo, ripossedere RI-ABILITARE Restituire un abilità, rendere di nuovo abili Qualsiasi intervento terapeutico mirato

Dettagli

LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI

LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI LA GIOCOLERIA A SCUOLA A SCUOLA DI GIOCOLERIA ROBERTO MANCINI - ANDREA PERUGINI Aggiornamenti in Scienze Motorie Scuola dello Sport delle Marche Ufficio Scolastico Regionale Ancona 2 marzo 2015 STORIE

Dettagli

RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO

RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO TIPI INFORTUNIO MILD: terapia senza interruzione degli allenamenti; MODERATE: limita la partecipazione al programma di allenamento; MAJOR: richiede tempi lunghi,

Dettagli

dr.ssa Lorella Gabriele

dr.ssa Lorella Gabriele dr.ssa Lorella Gabriele Obiettivo del corso Fornire metodologie, strategie per riconoscere e decodificare il linguaggio del corpo. Parte teorica Parte laboratoriale Argomenti Linguaggio Linguaggio e Comunicazione

Dettagli

Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI)

Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI) Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI) Cesare Cornoldi (Università di Padova) Gian Marco Marzocchi (Sissa La Nostra Famiglia) Sintomi primari e problemi associati

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARIO SCIENZE UMANE E SOCIALI

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARIO SCIENZE UMANE E SOCIALI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE E. Ruffini D. Aicardi Convitto annesso C.F.: 90051650084 P.IVA: 00169380086 www.ruffiniaicardi.gov.it I.P.S.S.A.R. - Via Lungomare 141 18018 TAGGIA (IM) 0184/461082 0184/461083

Dettagli

UNITÀ FORMATIVA 1. Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri

UNITÀ FORMATIVA 1. Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri UNITÀ FORMATIVA 1 Nome e Cognome Esperti Descrizione sintetica del progetto Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri Il linguaggio

Dettagli

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALLIEVI CON DISABILITA

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALLIEVI CON DISABILITA Non dobbiamo semplicemente sopportare le differenze fra gli individui e i gruppi, ma anzi accoglierle come le benvenute, considerandole un arricchimento della nostra esistenza. Questa è l essenza della

Dettagli

UNO SPAZIO PER ESSERE

UNO SPAZIO PER ESSERE UNO SPAZIO PER ESSERE Perché «Uno spazio per essere»: inserirsi nella società con autonomia, responsabilità, adattamento alle incertezze del futuro imparare a vivere civilmente e a comunicare, con i coetanei

Dettagli

Comunicazione efficace. Accoglienza e attivazione emotiva

Comunicazione efficace. Accoglienza e attivazione emotiva Comunicazione efficace Accoglienza e attivazione emotiva TUTTO RIGUARDA LE PERSONE CONSCIO SUB CONSCIO INCONSCIO CONSCIO: richieste SUB CONSCIO: aspettative Sicurezza e comfort = K INCONSCIO: DESIDERI:

Dettagli

Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto

Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto LA COSTRUZIONE DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PER L ALUNNO DISABILE Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto Linda Branca Franca Gotti Carla Torri Sommario argomenti L osservazione

Dettagli

I progetti dell Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: Angeli custodi a quattro zampe e Prendersi cura di chi cura Laura Odetto

I progetti dell Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: Angeli custodi a quattro zampe e Prendersi cura di chi cura Laura Odetto I progetti dell Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: Angeli custodi a quattro zampe e Prendersi cura di chi cura Laura Odetto Coordinatore di Dipartimento Area di Chirurgia generale e specialistica

Dettagli

LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CON DISTURBO DI PERSONALITA : IL CPS COME BASE SICURA

LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CON DISTURBO DI PERSONALITA : IL CPS COME BASE SICURA LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CON DISTURBO DI PERSONALITA : IL CPS COME BASE SICURA Il programma nasce dalle seguenti considerazioni: Aumento dei disturbi di personalità che si presentano nei Servizi:

Dettagli

STARE in CLASSE con la DISABILITÀ COMUNICATIVO-RELAZIONALE. Prof.ssa Cristina Silvestrin

STARE in CLASSE con la DISABILITÀ COMUNICATIVO-RELAZIONALE. Prof.ssa Cristina Silvestrin STARE in CLASSE con la DISABILITÀ COMUNICATIVO-RELAZIONALE Prof.ssa Cristina Silvestrin Nella disabilità comunicativa è estremamente importante la relazione che s instaura tra l alunno e tutti coloro che

Dettagli

PRIMO INCONTRO 13 marzo 2018

PRIMO INCONTRO 13 marzo 2018 PRIMO INCONTRO 13 marzo 2018 Lo psicologo scolastico riceve i genitori della scuola primaria tutti i venerdì dalle 8.00 alle ore 10.00 su appuntamento. È possibile fissare un colloquio telefonando alla

Dettagli

LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO

LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISOGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

PROGETTO BIBLIOTECA. Anno Scolastico

PROGETTO BIBLIOTECA. Anno Scolastico PROGETTO BIBLIOTECA Anno Scolastico 2016-2017 PREMESSA L'innovazione della scuola passa anche per le biblioteche scolastiche che dovrebbero diventare, nell'idea del Ministero dell'istruzione, dei laboratori

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA. PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO per l anno scolastico 20 /20 ALUNNO. Luogo di nascita Data di nascita Residenza telefono

SCUOLA DELL INFANZIA. PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO per l anno scolastico 20 /20 ALUNNO. Luogo di nascita Data di nascita Residenza telefono MINISTERO DELL ISTRUZIONE, UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI VIA MARCONI, 15 Piazza Risorgimento, 27 00037 SEGNI tel./fax 06/9768153-06/9766199

Dettagli

LA TERAPIA MEDIATA DAI GENITORI: UN MODELLO DI PRESA IN CARICO PER I GENITORI DI BAMBINI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

LA TERAPIA MEDIATA DAI GENITORI: UN MODELLO DI PRESA IN CARICO PER I GENITORI DI BAMBINI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO LA TERAPIA MEDIATA DAI GENITORI: UN MODELLO DI PRESA IN CARICO PER I GENITORI DI BAMBINI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO DOTT. SSA LUCIANA GUERRIERO PSICOLOGO CLINICO Fondazione Salernum ANFFAS onlus

Dettagli

L AUTISMO A LIVELLO DIAGNOSTICO E NORMATIVO. Operatrice dello Sportello Autismo Venezia: Sara Gennaro

L AUTISMO A LIVELLO DIAGNOSTICO E NORMATIVO. Operatrice dello Sportello Autismo Venezia: Sara Gennaro L AUTISMO A LIVELLO DIAGNOSTICO E NORMATIVO Operatrice dello Sportello Autismo Venezia: Sara Gennaro DSM-5 Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO Nico Pinna Parpaglia POZZOMAGGIORE Via San Pietro, 37/a - 07018 (SS) - tel. 079/801093 - fax 079/800157 C.F. 80008250906 - e-mail ssic80200l@istruzione.it PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Dettagli

LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE

LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE Polisportive Giovanili Salesiane CORSO I LIVELLO Modica aprile 2018 A cura del prof. Gianni Di Bella LA PROGRAMMAZIONE La programmazione è una procedura flessibile. E lo strumento

Dettagli

COSA OSSERVARE PER CREARE INCLUSIONE. A cura di Elisabetta Ranzi

COSA OSSERVARE PER CREARE INCLUSIONE. A cura di Elisabetta Ranzi PER CREARE INCLUSIONE A cura di Elisabetta Ranzi GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELL INTEGRAZIONE IL BAMBINO LA CLASSE LA SCUOLA AREE FONDAMENTALI DELLO SVILUPPO Abilità cognitive e metacognitive (attenzione,

Dettagli

RIASSUNTO SINTETICO DEL PROGETTO (come nasce, come si sviluppa, le finalità, struttura del progetto, etc)

RIASSUNTO SINTETICO DEL PROGETTO (come nasce, come si sviluppa, le finalità, struttura del progetto, etc) RIASSUNTO SINTETICO DEL PROGETTO (come nasce, come si sviluppa, le finalità, struttura del progetto, etc) Il progetto nasce dalla conoscenza delle abilità residue degli ospiti e dei loro interessi. Il

Dettagli

CENTRO DIURNO PERSEFONE

CENTRO DIURNO PERSEFONE Città di Pomezia ABSTRACT CENTRO DIURNO PERSEFONE Progetto finanziato dalla Regione Lazio Fondo Lotta alla Droga 2008/2009 /2010 ( DGR.n186 del 21/03/2008) ABSTRACT CENTRO DIURNO A MEDIA SOGLIA PERSEFONE

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola Secondaria di Primo Grado PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico Alunno: classe: Data REDATTORI SANITARI SCOLASTICI FAMILIARI Data REDATTORI SANITARI SCOLASTICI FAMILIARI Scuola Secondaria

Dettagli

PROSPETTIVE DI PET THERAPY IN ASL3 GENOVESE

PROSPETTIVE DI PET THERAPY IN ASL3 GENOVESE PROSPETTIVE DI PET THERAPY IN ASL3 GENOVESE Giornata sulla «PET THERAPY» - Nuovi approcci in Liguria Genova, 17 Giugno 2016 - PALAZZO DUCALE Dottoressa Silvia A. Gotelli PERCHÉ IL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE?

Dettagli

TECNICO DELL EDUCAZIONE E DELLA RIABILITAZIONE IN ORIENTAMENTO E MOBIITA E AUTONOMIA PERSONALE PER DISABILI VISIVI

TECNICO DELL EDUCAZIONE E DELLA RIABILITAZIONE IN ORIENTAMENTO E MOBIITA E AUTONOMIA PERSONALE PER DISABILI VISIVI TECNICO DELL EDUCAZIONE E DELLA RIABILITAZIONE IN ORIENTAMENTO E MOBIITA E AUTONOMIA PERSONALE PER DISABILI VISIVI TECNICO DELL EDUCAZIONE E DELLA RIABILITAZIONE IN ORIENTAMENTO E MOBIITA E AUTONOMIA PERSONALE

Dettagli

PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE

PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana-Regione Siciliana DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2 CIRCOLO DIDATTICO Via Dei Mandorli, s.n. 95033 Biancavilla(CT) Tel 095 985309

Dettagli

Le caratteristiche. Dott.Marco de Caris

Le caratteristiche. Dott.Marco de Caris Le caratteristiche Dott.Marco de Caris m.decaris@email.it Preoccupazioni legate ad un inadeguato sviluppo sociale: "Non sorride quando gli si sorride o quando si gioca con lui" "Preferisce giocare da

Dettagli

Insieme per. Martina Furfaro L19

Insieme per. Martina Furfaro L19 Insieme per Martina Furfaro L19 Problema: Integrare nel gruppo un bambino con disturbo autistico. «La scuola e un qualunque contesto educativo sono chiamate ad assumere una particolare struttura: essere

Dettagli

La pianificazione assistenziale con gli animali nella relazione di aiuto DOTT.SSA LAURA LIONETTI

La pianificazione assistenziale con gli animali nella relazione di aiuto DOTT.SSA LAURA LIONETTI La pianificazione assistenziale con gli animali nella relazione di aiuto GLI ANIMALI ARRIVANO DOVE L UOMO NON ARRIVA SCEGLIERE LA PET THERAPY: ANALISI DEI BISOGNI ANALISI PRELIMINARE DEFINIZIONE DEGLI

Dettagli

AUTISMO CASTELMONTE 19/01/2018. Relatore: Dott. Cocco Alberto responsabile progetti educativi comunità alloggio «Casa del Campo»

AUTISMO CASTELMONTE 19/01/2018. Relatore: Dott. Cocco Alberto responsabile progetti educativi comunità alloggio «Casa del Campo» AUTISMO CASTELMONTE 19/01/2018 Relatore: Dott. Cocco Alberto responsabile progetti educativi comunità alloggio «Casa del Campo» Resoconto operato 2017 ambito autismo Comunità alloggio «Casa del Campo»

Dettagli

PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE ANNO SCOLASTICO 2010-2011

PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE ANNO SCOLASTICO 2010-2011 PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE per i bambini che frequentano la scuola dell'infanzia ANNO SCOLASTICO 2010-2011 ELENA SICA A CURA DI La proposta di un progetto di psicomotricità funzionale nasce

Dettagli

Viaggio attraverso le emozioni

Viaggio attraverso le emozioni Equipe multiprofessionale Kairòs Viaggio attraverso le emozioni Dr.ssa Sara Merelli Neuropsichiatra Infantile Emozioni... Modelli ogranizzati di risposte fisiologiche e comportamentali, specie - specifiche,

Dettagli

Il percorso riabilitativo educativo nella Regione Abruzzo Chieti, 12 Marzo 2016

Il percorso riabilitativo educativo nella Regione Abruzzo Chieti, 12 Marzo 2016 Il percorso riabilitativo educativo nella Regione Abruzzo Chieti, 12 Marzo 2016 D O T T. S S A D A M B R O G I O T AT I A N A N E U R O P S I C H I AT R A I N FA N T I L E D I R E T T O R E S A N I TA

Dettagli

Cosa sono le emozioni?

Cosa sono le emozioni? Cosa sono le emozioni? Definizione Emozione: Stato psichico affettivo e momentaneo che consiste nella reazione opposta all organismo a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l equilibrio (Devoto

Dettagli

I bambini imparano quello. che vivono. 21 Febbraio Scuola dell Infanzia Villa. Relatrice : Dott.ssa Laura Leviani Pedagogista

I bambini imparano quello. che vivono. 21 Febbraio Scuola dell Infanzia Villa. Relatrice : Dott.ssa Laura Leviani Pedagogista 21 Febbraio 2018 I bambini imparano quello Relatrice : Dott.ssa Laura Leviani Pedagogista laura.leviani@virgilio.it che vivono Scuola dell Infanzia Villa QUALI SONO I BISOGNI EDUCATIVI DEI BAMBINI? Un

Dettagli

Settore Servizi alla Persona ed alla Famiglia. Servizi per la Prima Infanzia Insieme Giocando

Settore Servizi alla Persona ed alla Famiglia. Servizi per la Prima Infanzia Insieme Giocando Settore Servizi alla Persona ed alla Famiglia Servizi per la Prima Infanzia Insieme Giocando La nostra idea di bambino Un bambino è una persona che deve crescere, con in sé esigenze e potenzialità che

Dettagli

Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria

Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Popoli 4-5 settembre 2014 Prof. Mancini Roberto Metodologia di insegnamento e individualizzazione dell attività didattica Stili di insegnamento

Dettagli

DSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti

DSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti DSA e ricadute emotive-motivazionali Elena Bortolotti Alta percentuale di bambini (stima dell 80%) con difficoltà di apprendimento presenta anche disturbi emotivi e/o sociali Insuccesso scolastico spesso

Dettagli

Progetto di Attività Assistita con gli Animali. promosso dalla Residenza per Anziani Andrea Danielato di Cavarzere - VE -

Progetto di Attività Assistita con gli Animali. promosso dalla Residenza per Anziani Andrea Danielato di Cavarzere - VE - Progetto di Attività Assistita con gli Animali promosso dalla Residenza per Anziani Andrea Danielato di Cavarzere - VE - Premessa Il Centro Residenziale per Anziani Andrea Danielato accoglie persone anziane

Dettagli

ATTIVITA DI PET THERAPY. Dottoressa Sara Castelli

ATTIVITA DI PET THERAPY. Dottoressa Sara Castelli ATTIVITA DI PET THERAPY Dottoressa Sara Castelli ATTIVITA DI PET THERAPY la scelta delle attività da organizzare deve essere fatta Con criterio In relazione alle necessità del fruitore In relazione al

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGRAMMAZIONE INIZIALE. Anno Scolastico

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGRAMMAZIONE INIZIALE. Anno Scolastico BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI - ALLEGATO N. 7 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO PAOLO VI CAMPANELLA Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria Piazza Duomo,

Dettagli

Ferruccio Demaestri Musicoterapista, Supervisore AIM Associazione Zerocento, Genova Centro Paolo VI, Casalnoceto (Al)

Ferruccio Demaestri Musicoterapista, Supervisore AIM Associazione Zerocento, Genova Centro Paolo VI, Casalnoceto (Al) L integrazione creativa tra Musica in culla e Musicoterapia Ferruccio Demaestri Musicoterapista, Supervisore AIM Associazione Zerocento, Genova Centro Paolo VI, Casalnoceto (Al) Lorenzo - Malformazioni

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO TEMA PORTANTE CURRICULO D'ISTITUTO Sport:vinco,perdo,gioco

UNITA DI APPRENDIMENTO TEMA PORTANTE CURRICULO D'ISTITUTO Sport:vinco,perdo,gioco UNITA DI APPRENDIMENTO TEMA PORTANTE CURRICULO D'ISTITUTO Sport:vinco,perdo, Denominazione Prodotti Competenze mirate Comuni/cittadinanza PRATICARE IL FAIR PLAY Incontri tra classi dello stesso plesso

Dettagli

Le ricerche attuali evidenziano un aumento rispetto agli anni passati di una serie di disturbi dell età evolutiva riguardanti sia l'area del

Le ricerche attuali evidenziano un aumento rispetto agli anni passati di una serie di disturbi dell età evolutiva riguardanti sia l'area del Le ricerche attuali evidenziano un aumento rispetto agli anni passati di una serie di disturbi dell età evolutiva riguardanti sia l'area del neurosviluppo, sia problematiche di natura internalizzante ed

Dettagli

I COMPORTAMENTI DEVIANTI E I DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ETA EVOLUTIVA

I COMPORTAMENTI DEVIANTI E I DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ETA EVOLUTIVA I COMPORTAMENTI DEVIANTI E I DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ETA EVOLUTIVA 2 Aggressione a persone o animali Distruzione di propietà Frode o furto Gravi violazioni di regole Specificazioni Esordio nell infanzia

Dettagli

PEI ON LINE FEDERICA ROSSI. CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER Centro Clinico per l Età Evolutiva - GENOVA ALESSANDRA TERRENI

PEI ON LINE FEDERICA ROSSI. CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER Centro Clinico per l Età Evolutiva - GENOVA ALESSANDRA TERRENI PEI ON LINE FEDERICA ROSSI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER Centro Clinico per l Età Evolutiva - GENOVA ALESSANDRA TERRENI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO ARISTEA Legnano -MI

Dettagli

AGEING SOCIETY Prevenzione, riabilitazione, benessere Anziani-protagonisti e metodologie di capacitazione

AGEING SOCIETY Prevenzione, riabilitazione, benessere Anziani-protagonisti e metodologie di capacitazione AGEING SOCIETY Prevenzione, riabilitazione, benessere Anziani-protagonisti e metodologie di capacitazione Imparare ad imparare: non è mai troppo tardi! Marilena Girardi Firenze, Palazzo Strozzi, 29 aprile

Dettagli

Introduzione alle metodologie di intervento validate

Introduzione alle metodologie di intervento validate Introduzione alle metodologie di intervento validate Lorenzo Cassardo N.P.I. Nord - A.S.L. Città di Torino Valerio Trione Presidio Sanitario San Camillo Criticità nella valutazione degli interventi per

Dettagli

La rete dell autismo: dalla teoria alla pratica. Il «Progetto Cannocchiale» Serena Arturi Cooperativa P.G. Frassati

La rete dell autismo: dalla teoria alla pratica. Il «Progetto Cannocchiale» Serena Arturi Cooperativa P.G. Frassati La rete dell autismo: dalla teoria alla pratica. Il «Progetto Cannocchiale» Serena Arturi Cooperativa P.G. Frassati IL CANNOCCHIALE 2012-oggi Avvio formazione specifica Valutazione e sperimentazione Avvio

Dettagli

OPEN DAY GENNAIO 2017 SCUOLA DELL INFANZIA VIA BEAZZANO TREVISO

OPEN DAY GENNAIO 2017 SCUOLA DELL INFANZIA VIA BEAZZANO TREVISO OPEN DAY GENNAIO 2017 SCUOLA DELL INFANZIA VIA BEAZZANO TREVISO LA SCUOLA liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini da 3 a 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all educazione.

Dettagli