IL CENTRO PRODUZIONE DI SEME NELLA REALTÀ SUINICOLA

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1 IL CENTRO PRODUZIONE DI SEME NELLA REALTÀ SUINICOLA D.ssa Francesca Cesarini - PhD Gruppo Martini PRODUZIONE ANIMALE - PERUGIA,

2 DALLA MONTA NATURALE A QUELLA ARTIFICIALE Ad oggi la monta naturale è impensabile in una scrofaia di mediegrandi dimensioni. Il progresso genetico è molto veloce nel settore suinicolo e viene indirizzato anche dal consumo alimentare. In Italia si parlò di fecondazione artificiale nella fine degli anni 30 (Bonadonna); tra gli anni 60 e 70, l inseminazione strumentale ebbe un enorme espansione in tutto il mondo, soprattutto come pratica legata allo sviluppo del progeny test dei riproduttori, per evitare di dover portare la scrofa al verro o di utilizzare verri ambulanti, con conseguenti pericoli sanitari (Bonadonna, 1974). A partire dagli anni novanta, negli allevamenti suinicoli il verro aziendale è stato pian piano sostituito dall uso delle dosi di seme refrigerato, acquistato da un centro di raccolta autorizzato. Il seme diluito fresco refrigerato rimane il più diffuso, impiegato nel 99% delle inseminazioni artificiali.

3 VANTAGGI DELL INSEMINAZIONE ARTIFICIALE - 1 L inseminazione artificiale permette di ottenere numerosi vantaggi di tipo genetico, economico, tecnologico e sanitario, che hanno consentito il suo enorme successo e largo impiego. I benefici che derivano dall utilizzo della F.A. possono essere così riassunti: genetici: - maggiore diffusione del seme di verri miglioratori e trasmissione del progresso genetico in tempi relativamente brevi, - maggior uniformità dei soggetti venduti, - aumento della variabilità genetica con l introduzione di seme dall esterno;

4 VANTAGGI DELL INSEMINAZIONE ARTIFICIALE - 2 tecnici: - possibilità di fecondare contemporaneamente un elevato numero di scrofe, senza ricorrere a molti verri; - utilizzo di materiale seminale controllato qualitativamente per garantire un alta fertilità, - controllo dei verri e della paternità delle figliate; economici: - riduzione dei costi, rendendo minori le spese di gestione dei verri; sanitari: - diminuzione dell introduzione in allevamento di nuovi soggetti, - controllo delle patologie sessualmente trasmissibili, - monitoraggio continuo delle condizioni sanitarie dell apparato genitale delle scrofe.

5 UN CENTRO VERRI PRRSv FREE COMPORTA: MASSIMA ATTENZIONE ALLA BIOSICUREZZA: RECINZIONI DI PROTEZIONE; NESSUN CONTATTO CON ALTRI SUINI NELLE 48 ORE PRECEDENTI; DOCCIA PRIMA DI ENTRARE NELL ALLEVAMENTO; CAMBIO COMPLETO DEGLI ABITI ED UTILIZZO DI QUELLI AZIENDALI; NESSUNA INTRODUZIONE DI MATERIALE VENUTO A CONTATTO CON ALTRI ALLEVAMENTI DISINFEZIONE DELL ALTRO MATERIALE PRIMA DELL INGRESSO; REGISTRO VISITATORI; CONTROLLO INSETTI E RODITORI; QUARANTENA DEGLI ANIMALI PRIMA DELL INGRESSO; CONTROLLO MEZZI DI TRASPORTO; PRELIEVI DI SANGUE ROUTINARI

6 L ALIMENTAZIONE VIENE CONTROLLATA IN MANIERA INDIVIDUALE, ATTRAVERSO LA PESATURA MENSILE DEI VERRI

7 FASI DEL PRELIEVO DI SEME Spostamento del verro dal suo box alla sala monta Disinfezione delle mani Utilizzo di 2 paia di guanti usa e getta Svuotamento manuale del fluido prepuziale e/o dell urina Pulizia del prepuzio del verro con apposito detergente non spermicida Taglio dei peli se necessario Inizio del prelievo dopo il salto Identificazione del verro tramite lettura del microchip auricolare e trasferimento del dato nel termos

8 ATTESA DEL VERRO NEL BOX DI SOSTA

9 TRACCIABILITA DEL VERRO

10 INIZIO FASE DI PULIZIA PRIMA DEL PRELIEVO

11 MONTA DEL VERRO SULLA CAVALLINA

12 PRELIEVO MANUALE

13 PRELIEVO MANUALE

14 BOARMATE MINITUBE

15 PRELIEVO CON IL BOARMATE MINITUBE

16 RACCOLTA DEL SEME L eiaculato è formato da più frazioni: - 1 fraz. plasm./urina/fluido prepuziale - Frazione povera (fino a 50 ml) - Frazione ricca di spermatozoi - Frazione povera - Possibile 2 frazione ricca di sperm. - Frazione finale gelatinosa (tapioca)

17 TIPOLOGIA DI UN EIACULATO Volume: 1 frazione: fino a 50 ml Frazione ricca: ml Frazione povera: ml Frazione gelatinosa: fino a 50 ml Tempo : 5-15 FRAZIONE GELATINOSA FRAZIONE POVERA FRAZIONE RICCA 1 FRAZIONE

18 LA PREPARAZIONE DEL SEME REFRIGERATO RICHIEDE: Igiene Qualità dell acqua Qualità del diluente Controllo delle temperature Velocità di analisi e diluizione Accuratezza delle attrezzature di laboratorio (sistema CASA) Preparazione tecnica del personale

19 ELGA PURELAB WATER Acqua di Tipo I o ultrapura (AUP) Non è forse questo il reagente più importante in un laboratorio? L'acqua di Tipo I viene spesso indicata come acqua ultrapura: questa categoria è richiesta nelle applicazioni altamente sensibili, come la preparazione della fase mobile dell'hplc o la diluzione di campioni per altre tecniche di analisi, tra cui la gascromatografia (GC), la spettrofotometria ad assorbimento atomico (AAS) e la spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente (ICP-MS).

20 STANDARD DI QUALITA DEL SEME Apparenza: di consistenza acquosa-cremosa, di colore grigiobianco Spermatozoi totali >15 x10 9 sperm/eiaculato Motilità totale >70% Spermatozoi normali >80% Gocce citoplasmatiche <15% Altre anomalie morfologiche

21 ANALISI CON IL SISTEMA CASA (Computer Assisted Semen Analysis)

22 KILLER DEL SEME Shock termici (caldo, freddo) Batteri Urina Sangue Luce del sole Saponi-detergenti Guanti in lattice Attrezzature spermicide

23 ESEMPIO DI UN REPORT DI ANALISI CON SPERMVISION

24 PREPARAZIONE DELLE DOSI: LA MiniBSP MINITUBE

25 DIFFERENZIAZIONE NEL CONFEZIONAMENTO: SMALLBAG MAGAPOR

26 ENVASADORA DOSIS SEMINALES KUBUS

27 A seconda del tipo di FA, l allevatore può richiedere: dosi tradizionali (80-90ml con 2,5Mld spz); dosi per intrauterine post cervicali (45-60 ml con 1,5 Mld spz); dosi per intrauterine profonde (10-15 ml con 0,8 Mld spz)

28 CONSERVAZIONE DEL SEME IN LUOGHI APPROPRIATI (16-18 C)

29 CONTENITORI ISOTERMICI PER LA SPEDIZIONE CON I CORRIERI NAZIONALI

30 GRAZIE PER L ATTENZIONE!

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