Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio. Esercizi svolti. Tutorato di geometria e algebra lineare

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio. Esercizi svolti. Tutorato di geometria e algebra lineare"

Transcript

1 Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare Marco Robutti 5 Ottobre 017

2 1

3 Introduzione Gli esercizi di questo capitolo riguardano i seguenti argomenti: Dati due punti, trovare le equazioni parametriche e cartesiane della retta passante per essi (vedi esercizio nella pagina seguente). Date le equazioni cartesiane di una retta, determinarne le equazioni parametriche (vedi esercizio a pagina 6). Dati tre punti, determinare le equazioni parametriche e cartesiana del piano passante per essi (vedi esercizio a pagina 8). Data l equazione cartesiana di un piano, determinarne le equazioni parametriche (vedi esercizio a pagina 10). Determinare il prodotto scalare tra due vettori (vedi esercizi a pagina 1 e a pagina 14). Determinare la posizione reciproca tra due piani (vedi esercizi a pagina 16 e a pagina 17). Determinare la posizione reciproca di due rette (vedi esercizi a pagina 18 e a pagina 1). Determinare la posizione reciproca tra retta e piano (vedi esercizio pagina 6). a Determinare la distanza tra punto e piano (vedi esercizio a pagina 9). Esercizi di riepilogo (vedi esercizi a pagina 3 e a pagina 35).

4 Esercizio 1 Dati i punti A = 1 1 e B = trovare le equazioni parametriche e cartesiane della retta r passante per i due punti dati. Soluzione L equazione parametrica vettoriale di una retta passante per due punti P 0 e P 1 è data dalla formula:, r : P = P 0 + t (P 1 P 0 ), t R dove con la differenza P 1 P 0 calcoliamo il vettore direttore della retta, ( mentre ) P 0 in questo caso indica di quanto è stata traslata la retta data da span OP 1 OP 0 rispetto all origine. E da notare il fatto che come vettore traslatore potevamo usare sia P 0 che P 1, in quanto è indifferente: l importante è che il punto usato appartenga alla retta. Lo stesso discorso vale per il vettore direttore: è indifferente fare P 1 P 0 o P 0 P 1 : al massimo nel secondo caso si otterrà un vettore direttore che è l opposto di quello del primo caso, il quale però definisce pur sempre la stessa direzione. Nel nostro caso quindi possiamo scegliere di scrivere: r : P = A + t (B A), t R r : r : r : x y = t z x 1 1 y = 1 + t z 1 x = 1 + t y = 1 t z = 1 + t (1) 3

5 Per ottenere le equazioni cartesiane della retta r, dobbiamo effettuare il procedimento detto di eliminazione dei parametri, nel quale risolviamo una delle equazioni che costituiscono il sistema (1) nella variabile t e poi la sostituiamo nelle altre due equazioni rimaste, ottenendo così le equazioni cartesiane della retta. E più facile farlo che dirlo: r : r : r : x = 1 + t y = 1 t z = 1 + t t = x 1 y = 1 t z = 1 + t t = x 1 y = 1 (x 1) z = 1 + (x 1) r : r : t = x 1 y = 1 x + z = 1 + x t = x 1 x + y 3 = 0 x + z + 3 = 0 quindi, non tenendo più conto della prima equazione, dato che non ha più alcuna utilità, otteniamo le equazioni cartesiane di r come: x + y 3 = 0 r : x + z + 3 = 0 NB. E da notare il fatto che quando si passa dalle equazioni parametriche a quelle cartesiane è indifferente quale equazione del sistema si usi per ottenere la variabile t in funzione di x, y e z. Noi in questo caso abbiamo usato la prima equazione perché pareva la più semplice tra le tre; nulla vieta comunque di poter utilizzare le altre due equazioni. In tal caso tuttavia si potrebbe ottenere un risultato diverso, il che però non è affatto errato, in quanto esistono infinite rappresentazioni parametriche di una retta! L importante è che verifichiate 4

6 sempre che in due rappresentazioni parametriche diverse il vettore traslatore appartenga alla retta e che il vettore direttore di una rappresentazione non sia nien altro che il vettore direttore di un altra moltiplicato per uno scalare! 5

7 Esercizio Data la retta: r : x + y + 3z + 1 = 0 3x + y + z = 0 determinarne le equazioni parametriche. Soluzione In questo caso dobbiamo fare l inverso di quanto visto nell esercizio precedente, ovvero dobbiamo utilizzare il metodo di aggiunta dei parametri : r : x + y + 3z + 1 = 0 3x + y + z = 0 x + y + 3z + 1 = 0 r : 3x + y + z = 0 z = t x + y + 3t + 1 = 0 r : 3x + y + t = 0 z = t x + ( 3x t) + 3t + 1 = 0 r : y = 3x t z = t x 6x 4t + 3t + 1 = 0 r : y = 3x t z = t 5x t + 1 = 0 r : y = 3x t z = t 6

8 r : r : r : 5x = 1 t y = 3x t z = t x = t y = 3x t z = t x = t y = 3 ( t) t z = t r : r : r : x = t y = t t z = t x = t y = t z = t x 1/5 1/5 y = 3/5 + t 7/5 z 0 1 E così facendo l esercizio è svolto. 7

9 Esercizio 3 Dati i punti A = 3 1, B = 1 1 1, C =, 1 trovare le equazioni parametriche e l equazione cartesiana del piano π passante per i tre punti dati. Soluzione Trovare le equazioni parametriche di un piano passante per tre punti è molto simile a trovare le equazioni parametriche di una retta passante per due punti. Si ha infatti che il piano π ha come equazione parametrica vettoriale: π : P = A + α (B A) + β (C A), α, β R () Anche in questo caso, come per la retta, è indifferente che il vettore traslatore sia A, B oppure C: l importante è che sia un punto che appartiene al piano. Inoltre anche l ordine delle differenze tra vettori presenti nella () è indifferente. Quindi, passando alle equazioni parametriche vere e proprie: π : π : π : x y = 1 + α β 1, α, β R z 1 1 x 3 5 y = 1 + α 0 + β 1, α, β R z 1 3 x = 3 α 5β y = 1 + β z = α 3β Siccome abbiamo a che fare con un piano, per ottenere l equazione cartesiana del piano abbiamo ben parametri da dover esplicitare per poi sostituire nell unica equazione rimanente. Quindi: 8

10 π : π : x = 3 ( z 3β) 5 (y 1) β = y 1 α = z 3β x = 3 [ z 3 (y 1)] 5 (y 1) β = y 1 α = z 3β Trascuriamo le altre due equazioni, di cui non abbiamo più bisogno, e lavoriamo solamente con la prima: x = 3 [ z 3y + 3] 5y + 5 x = 8 [5 z 3y] 5y x = z + 6y 5y x = + z + y quindi l equazione cartesiana di π è data da: π : x y z + = 0 9

11 Esercizio 4 Dato il piano π : x + 3y + z + 1 = 0, determinarne le equazioni parametriche. Soluzione Mentre per passare dalle equazioni parametriche a quelle cartesiane bisogna seguire il procedimento di eliminazione dei parametri, per fare l operazione contraria bisogna aggiungere dei parametri a partire dalle equaizioni cartesiane che si hanno. In questo caso abbiamo a che fare con un piano, che quindi è descritto da una sola equazione cartesiana. Nelle equazioni parametriche di un piano compaiono due parametri (solitamente li chiamiamo α e β); dobbiamo quindi aggiungere due parametri partendo dall equazione cartesiana. Ciò viene effettuato ponendo una tra le variabili x, y e z uguale a uno dei parametri da aggiungere. Anche in questo caso è più difficile dire come si fa che farlo: π : x + 3y + z + 1 = 0 π : π : π : π : x + 3y + z + 1 = 0 y = α z = β x + 3α + β + 1 = 0 y = α z = β x = 3α β 1 y = α z = β x 1 3 y = 0 + α 1 + β 0, z α, β R In questo caso abbiamo posto le variabili x e z rispettivamente uguali ai parametri α e β. Tuttavia nulla vietava di porre x = α e y = β o qualche altra combinazione. In questo esercizio qualsiasi combinazione è ammessa. Tuttavia non sempre è così. Nel caso in cui una variabile abbia già un valore fissato, per esempio nel caso del piano π : x + 1 = 0, si ha che x = 1 sempre, indipendentemente dai valori che assumeranno y e z. Si ha quindi che in questo caso, per ottenere le equazioni parametriche di π, non possiamo usare la x come variabile da porre uguale ad uno dei parametri tra α e β, in quanto non è vero che la x 10

12 varia al variare di α o di β! E bene tenere sempre a mente questa cosa, onde evitare di fare errori che facciano drizzare i capelli al professore... 11

13 Esercizio 5 Determinare il valore del prodotto scalare tra i vettori v = î + ĵ e u = î + ĵ. Soluzione Esistono due modi di procedere: il primo lavora sui vettori in sè, sfruttando la definizione di prodotto scalare u, v = u v cos θ; l altro modo invece lavora sulle coordinate dei due vettori dati secondo la formula u, v = xx + yy + zz. Proviamo entrambi i metodi. Metodo 1 In questo caso abbiamo che: [u] = ( ( 1, [v] = 1) ) v = = u = + = 8 = Quindi. u, v = cos θ Ora in teoria saremmo bloccati, in quanto non sappiamo nulla di quale sia il valore dell angolo θ compreso tra i due vettori. Tuttavia, dando una rapida occhiata ai due vettori, possiamo notare come entrambi appartengano alla stessa retta in quanto uno appartiene allo span dell altro. Infatti si ha che u = v. Quindi si nota ad occhio che l angolo compreso tra i due vettori è nullo, cioè pari a 0. Pertanto: u, v = cos 0 = 4 In questo caso siamo stati fortunati in quanto abbiamo potuto vedere ad occhio qual è l angolo compreso tra i due vettori; tuttavia ciò non accade praticamente quasi mai, ed è per tale motivo che è preferibile calcolare il prodotto scalare tra due vettori utilizzando la formula che vedremo tra poco che fa utilizzo delle coordinate dei vettori piuttosto che la definizione come in questo caso. Inoltre tale formula sarà anche l unica che ci permetterà di poter calcolare il prodotto scalare tra due vettori qualsiasi appartenenti a R n, come vedremo quando arriveremo al capitolo 7. 1

14 Metodo In questo caso, avendo le coordinate dei due vettori, il loro prodotto scalare si calcola semplicemente in un passaggio come: u, v = = 4 13

15 Esercizio 6 Calcolare il prodotto scalare tra i vettori v = î + ĵ e u = 3î + 3ĵ. Soluzione Risolviamo questo esercizio usando entrambi i metodi come nel precedente. Metodo 1 In questo caso abbiamo: [u] = ( ( ) 1 3, [v] = 3 1) v = = u = 3 + ( 3 ) = = 1 = 3 Quindi. u, v = 3 cos θ = 6 cos θ Ci troviamo però di fronte ad un problema: non sappiamo quanto vale l angolo θ compreso tra i due vettori. Per poterlo determinare, dobbiamo prima calcolare gli angoli sottesi a ciascun vettore u e v e poi farne la differenza. Per una nota formula di trigonometria, si ha che: tan θ = sin θ cos θ Se si avesse una raffigurazione di tale situazione, disegnando un segmento che parte dalla punta del vettore e che cade perpendicolarmente sull asse delle ascisse, si ha che il vettore, l asse delle ascisse e tale segmento formano un triangolo rettangolo. Quindi si può facilmente intuire come: tan θ = sin θ cos θ = y x Ne consegue che: ( y θ = arctan x) 14

16 Quindi nel nostro caso: ( ) 1 θ u = arctan = π 1 4 ( ) 3 θ v = arctan = π 3 6 Quindi θ è uguale a: Quindi: θ = θ u θ v = π 4 π 6 = 6π 4π 4 = π 4 = π 1 u, v = 6 cos π 1 Tuttavia come possiamo ben notare cos (π/1) non sappiamo quanto vale, in quanto π/1 non è un angolo notevole. Possiamo quindi concludere che utilizzando tale metodo non sempre giungiamo a una soluzione numerica nel determinare il prodotto scalare tra due vettori. E per questo motivo che si utilizza il metodo che fa utilizzo delle coordinate dei vettori piuttosto che della definizione. Noi, quando possibile, d ora in poi useremo questo secondo metodo facente utilizzo delle coordinate dei vettori coinvolti. Metodo Tutto si può risolvere in una breve formula: u, v = = Come si può ben notare, al contrario di prima siamo giunti ad una soluzione numerica. 15

17 Esercizio 7 Dati i piani π 1 : x + 3y + z + 3 = 0 e π : x + 6y + 4z + 1 = 0, determinarne la posizione reciproca (cioè se sono paralleli, coincidenti o incidenti). Soluzione Siccome abbiamo le equazioni cartesiane dei due piani, conviene subito verificare se i due piani sono paralleli. Due piani infatti sono paralleli se il vettore normale di uno appartiene allo span del vettore normale dell altro. In altre parole, definiti: 1 n 1 = 3, n = 6, 4 dobbiamo verificare se: n 1 span (n ), ovvero se: 1 3 = α = α 3 = 6α = 4α α = 1 α = 3 6 = 1 α = 4 = 1 (3) Siccome abbiamo ricavato un valore univoco per il parametro α nel sistema (3), si ha che n 1 span (n ). Quindi i due piani sono paralleli. Tuttavia è necessario verificare se i piani, oltre ad essere paralleli, siano pure coincidenti, ovvero se le loro equazioni cartesiane rappresentino lo stesso piano. Per fare ciò, basta verificare che d 1 = (1/) d, in quanto come abbiamo visto prima il vettore normale di π 1 (che ha come coordinate i coefficienti delle variabili x,y e z) è legato a quello di π dalla relazione n 1 = (1/) n. Nel nostro caso abbiamo che d 1 = 3, d = 1 e quindi d 1 = 3d. Pertanto possiamo concludere che i due piani non sono coincidenti, ma solo paralleli. 16

18 Esercizio 8 Dati i piani π 1 : 3x + y + z + 1 = 0 e π : x + y + z + 3 = 0, determinarne la posizione reciproca (cioè se sono paralleli, coincidenti o incidenti). Soluzione Anche in questo caso, avendo già le equazioni cartesiane dei due piani, possiamo subito verificare se i due piani sono paralleli. Per fare ciò seguiamo lo stesso procedimento dell esercizio precedente: 3 1 n 1 =, n = 1, = α = α = α 1 = α α = 3 α = α = 1 Non vi è una soluzione univoca nel parametro α del sistema sopra mostrato: pertanto n 1 / span (n ). Ne consegue che i due piani non sono paralleli, e pertanto sono incidenti. 17

19 Esercizio 9 Date le rette: r 1 : r : x y 1 = 0 x z = 0 x y 1 = 0 y z 3 = 0 determinarne la posizione reciproca (cioè se sono parallele o incidenti e quindi complanari, oppure se sono sghembe). Soluzione Ci vengono fornite le equazioni cartesiane delle due rette; pertanto come prima cosa conviene controllare se le due rette sono incidenti, cioè se hanno un punto in comune. L eventuale punto in comune nel quale le due rette sono incidenti deve essere tale da soddisfare le equazioni cartesiane di entrambe le rette. Questo matematicamente parlando significa che il sistema costituito dall insieme delle equazioni cartesiane di entrambe le rette deve ammettere una soluzione univoca: x y 1 = 0 x z = 0 x y 1 = 0 y z 3 = 0 x y 1 = 0 x z = 0 y z 3 = 0 x = y + 1 x = z + z = y 3 x = y + 1 x = y 3 + z = y 3 x = y + 1 x = y 1 z = y 3 Tale sistema non ammette soluzioni in quanto la variabile x dovrebbe essere 18

20 contemporaneamente uguale a due valori diversi tra loro. Ne consegue che le due rette non sono incidenti. Dobbiamo quindi verificare se siano parallele, e quindi se vi è un piano che le contenga, oppure se sono sghembe. Per fare ciò, dobbiamo ottenere le equazioni parametriche di r 1 e r, così da poterne confrontare i rispettivi vettori Quindi direttori. r 1 : x y 1 = 0 x z = 0 r 1 : x y 1 = 0 x z = 0 x = t r 1 : t y 1 = 0 t z = 0 x = t r 1 : y = 1 z = t 1 v 1 = 1/ 1 r : r : r : r : v = x y 1 = 0 y z 3 = 0 y = t x t 1 = 0 t z 3 = 0 y = t x = 1 + t z = 3 + t x = 1 + t y = t z = 3 + t 1 Ora, avendo i vettori direttori delle rette, possiamo verificare se sono parallele. 19

21 In tal caso deve essere verificata la condizione v 1 span (v ): 1 1/ = α = α 1 = α 1 = α α = 1 α = 1 α = 1 Quindi v 1 span (v ) e le due rette sono parallele. 0

22 Esercizio 10 Date le rette: r 1 : r : x = 1 + 3t y = + t z = t x + y + z = 0 x + 3 = 0 determinarne la posizione reciproca (cioè se sono parallele o incidenti e quindi complanari, oppure se sono sghembe). Soluzione Verifichiamo come prima cosa se le due rette sono parallele. Per fare ciò, abbiamo bisogno di avere sottomano i vettori direttori di entrambe le rette: pertanto dobbiamo prima ricavare le equazioni parametriche della retta r : r : x + y + z = 0 x + 3 = 0 x = 3 r : y = t z = x y x = 3 r : y = t z = 6 t Quindi i vettori direttori delle due rette sono: 3 0 v 1 = 1, v = 1 1 Pertanto per poter verificare se sono parallele dobbiamo controllare se v 1 1

23 Span (v ): = α = 0 α = 1 α = Siccome tale sistema è palesemente non risolubile (di sicuro 3 = 0 è una uguaglianza non vera...), possiamo concludere che v 1 / Span (v ) e che le due rette non sono parallele. Quindi potrebbero essere incidenti oppure sghembe. Per verificare quale tra le due sia la posizione reciproca tra le rette, esistono due metodi e noi, per questioni didattiche, li utilizzeremo ambedue. Metodo 1 Ottengo le equazioni cartesiane di r 1 : x = 1 + 3t r 1 : y = + t z = t x = 1 + 3t r 1 : y = + t t = z x = z r 1 : y = + 1 z t = z x = r 1 : z y = + 1 z Moltiplico entrambe le equazioni per così da renderle più belle e facilmente leggibili: x = + 3z y = 4 + z x 3z = 0 y z 4 = 0

24 Per trovare l eventuale punto di intersezione P dobbiamo mettere in un unico sistema le equazioni cartesiane di r 1 e di r e verificare che vi sia una soluzione univoca: r 1 : x 3z = 0 y z 4 = 0 x + y + z = 0 x + 3 = 0 r 1 : x = 3 x 3z = 0 y z 4 = 0 x + y + z = 0 r 1 : x = 3 6 3z = 0 y z 4 = y + z = 0 r 1 : x = 3 3z = 8 z = y 4 y = 6 z r 1 : x = 3 z = 8 3 z = (6 z) 4 y = 6 z r 1 : x = 3 z = 8 3 z = 1 z 4 y = 6 z 3

25 r 1 : r 1 : x = 3 z = 8 3 3z = 8 y = 6 z x = 3 z = 8 3 z = 8 3 y = 6 z A questo punto ci fermiamo senza nemmeno calcolare il valore di y, in quanto abbiamo ottenuto due soluzioni diverse per z. Pertanto possiamo concludere che le due rette non hanno alcun punto in comune e quindi che sono sghembe. Metodo Prendiamo un generico punto su r 1 : x 1 + 3t P = y = + t, z t e sostituiamolo nelle equazioni cartesiane di r : (1 + 3t) + ( + t) + (t) = 0 r : (1 + 3t) + 3 = 0 + 6t + + t + t = 0 r : 1 + 3t + 3 = 0 (1 + 3t) + ( + t) + (t) = 0 r : (1 + 3t) + 3 = 0 + 6t + + t + t = 0 r : 1 + 3t + 3 = 0 9t = 4 r : 3t = 4 t = 4 r : 9 t = 4 3 Siccome non vi è una soluzione univoca in t, possiamo concludere che le due rette non sono incidenti e che quindi sono sghembe. 4

26 NB. Come si può ben notare, spesso è molto più comodo utilizzare questo metodo piuttosto che l altro per determinare se due rette sono incidenti... 5

27 Esercizio 11 Date la retta: e il piano: x = 3 + t r : y = + t z = 1 + t x = α π : y = β z = 5 α β determinarne la posizione reciproca (cioè se sono incidenti, se la retta è perpendicolare al piano, se sono paralleli oppure se la retta è contenuta nel piano). Soluzione Controlliamo per prima cosa se la retta e il piano sono paralleli, cioè se v Span (u 1, u ) r π =, dove v è il vettore direttore di r e Span (u 1, u ). v = 1 1 Riscriviamo il piano sottoforma di equazione parametrica vettoriale: x π : y = 0 + α 0 + β 1, α, β R z 5 1 Quindi: u 1 = 1 0, u =

28 Pertanto per verificare l eventuale parallelismo dobbiamo chiederci se v Span (u 1, u ): = α 0 + β = α 1 = β 1 = α β α = β = 1 1 = 4 1 = 5 F ALSO! Possiamo quindi concludere che il piano e la retta non sono paralleli senza nemmeno stare a controllare la condizione r π =. Possiamo provare a verificare se la retta è perpendicolare al piano. Per fare ciò abbiamo bisogno dell equazione cartesiana del piano: x = α π : y = β z = 5 α β z = 5 x y x + y + z + 5 = 0 n = 1 1 Quindi ci chiediamo: v Span (n)? 1 = t = t 1 = t 1 = t Si nota ad occhio che il sistema ammette la soluzione univoca t = 1. Quindi possiamo concludere che la retta r è perpendicolare al piano π. 7

29 Troviamo ora il punto di intersezione utilizzando il Metodo mostrato sulle slide che si possono trovare sulla pagina del sito di tutorato. Dobbiamo quindi scegliere un punto generico P appartenente a r e sostituirlo all interno dell equazione cartesiana di π così da poter ottenere una soluzione in t da sostituire all interno delle equazioni parametriche di r per ottenere il punto di intersezione cercato. Detta così può sembrar difficile: meglio passare ai calcoli: 3 + t P = + t 1 + t (3 + t) + ( + t) + ( 1 + t) + 5 = t + + t 1 + t + 5 = 0 6t + 1 = 0 t = Quindi, sostituendo il parametro t = all interno delle equazioni parametriche di r otteniamo il punto di intersezione cercato: 3 + ( ) P = + ( ) = = ( ) 1 3 8

30 Esercizio 1 1 Dato il punto P = e il piano π : x + y + 3z = 0, determinare la distanza 1 d (P, π) tra il punto e il piano. Soluzione Esistono due metodi per calcolare la distanza tra punto e piano. Metodo 1 Usiamo la formula: d (P, π) = ax P + by P + cz P + d a + b + c Quindi: d (P, π) = = = 7 14 = 7 14 Razionalizzando otteniamo: d (P, π) = = = = Metodo Se non ci si ricorda della formula usata nel Metodo 1, allora possiamo trovare la distanza tra il punto e il piano determinando le equazioni parametriche della 9

31 retta passante per il punto P e perpendicolare al piano π. Determinando poi il punto di intersezione tra tale retta e il piano, possiamo calcolare la distanza d (P, π) semplicemente come distanza tra tale punto di intersezione con il punto P. Trovare una rappresentazione parametrica per la retta r è molto semplice: r deve essere infatti perpendicolare a π e passante per P. Ne consegue che avrà come vettore direttore il vettore normale del piano: v = n = 1 3 Quindi le equazioni parametriche di r sono date da: r : r : x y = 1 + t 1, z 1 3 x = 1 + t y = + t z = 1 + 3t t R Troviamo quindi l intersezione tra r e π. Per fare ciò, utilizziamo il Metodo 3 mostrato sulle slide presenti sul sito del tutorato. Dobbiamo quindi prendere un punto generico della retta r: 1 + t P = + t, t R 1 + 3t e sostituirlo all interno dell equazione cartesiana di π: (1 + t) + ( + t) + 3 (1 + 3t) = 0 + 4t + + t t = 0 14t = 7 t = 1 Sostituendo t = (1/) all interno delle equazioni parametriche di r otteniamo il punto di intersezione cercato: 30

32 H = = = 1 + ( 1/) + ( 1/) ( 1/) 1 1 1/ 1 3/ 0 3/ 1/ Quindi possiamo calcolare la distanza tra il piano π e il punto P come la distanza tra il punti P e H: d (P, π) = d (P, H) = (x P x H ) + (y P y H ) + (z P z H ) ( = ( ) 1 ) = = 1 + ( ) ( ) 3 = = Siamo giunti allo stesso risultato ottenuto con la formula del Metodo 1 ; questo metodo è molto comodo quando non ci si ricorda più la formula precedentemente citata e inoltre fa ragionare di più su ciò che effettivamente si sta andando a fare... 31

33 Esercizio 13 Dati i punti: A = 1 1, B = 0 1 1, determinare: 1. d (A, B);. le equazioni parametriche della retta r passante per A e B; 3. il punto medio M tra A e B; 4. il punto P r tale che d (P, O) sia minima. Soluzione Punto (1) Per calcolare qual è la distanza tra A e B, basta fare utilizzo della formula: d (A, B) = (x A x B ) + (y A y B ) + (z A z B ) che nel nostro caso vuol dire: d (A, B) = (1 0) + (1 1) + ( ( 1)) = Punto () = 10 L equazione parametrica vettoriale della retta r passante per i due punti A e B è data dalla formula: r : P = A + t (B A), t R dove con la differenza B A calcoliamo il vettore direttore della retta, ( mentre A ) in questo caso indica di quanto è stata traslata la retta data da span OB OA rispetto all origine. Come già visto in precedenza, è da notare il fatto che come vettore traslatore potevamo usare sia B che A, in quanto è indifferente: l importante è che il punto 3

34 usato appartenga alla retta. Lo stesso discorso vale per il vettore direttore: è indifferente fare B A o A B: al massimo nel secondo caso si otterrà un vettore direttore che è l opposto di quello del primo caso, il quale però definisce pur sempre la stessa direzione. Nel nostro caso quindi abbiamo: r : x y = t z 1 r : x y = t 1 0 z 3 x = 1 t r : y = 1 z = 3t Punto (3) Per trovare il punto medio tra A e B, basta estendere quanto già si conosce riguardo al calcolo del punto medio tra due punti nel piano cartesiano. Ovvero il punto medio tra A e B sarè semplicemente dato dal vettore: Punto (4) M (A, B) = = = x A +x B y A +y B z A +z B / 1 1/ Per determinare qual è il punto della retta r che è più vicino all origine, basta effettuare un ragionamento molto semplice. Se noi infatti consideriamo una retta ν passante per l origine O e perpendicolare alla retta r, allora si ha che l intersezione tra le due rette corrisponde al punto P da noi cercato. Infatti, se ci immaginiamo quanto appena descritto, la retta ν, essendo perpendicolare a r e passando per O e per P, definisce il cammino più breve che collega i due punti O e P. Una volta determinate le coordinate di P basta determinarne la sua norma (cioè il modulo) per sapere qual è la distanza minima tra l origine e la retta r. Quello appena indicato è un ragionamento valido in generale quando bisogna calcolare la distanza minima tra una retta e un punto qualsiasi (anche 33

35 diverso dall origine O). Tuttavia in questo caso, dato che abbiamo a che fare con l origine, è possibile semplificare ulteriormente tale ragionamento. Possiamo infatti limitarci a trovare un punto della retta r che sia perpendicolare al suo vettore direttore: tale punto corrisponderà infatti al punto P da noi cercato. Non è quindi nemmeno necessario trovare prima le equazioni parametriche di ν. Questo è possibile solo perché il punto dal quale vogliamo calcolare la distanza minima dalla retta è l origine; in caso contrario sarebbe stato necessario sviluppare per intero il ragionamento inizialmente fatto. Quindi, prendiamo un generico punto appartenente alla retta r: 1 t P = 1, 3t affinché tale punto sia perpendicolare al vettore direttore della retta; il loro prodotto scalare deve essere nullo. Il vettore direttore della retta è dato da: v = 1 0, 3 quindi: OP, v = (1 t) ( 1) ( 3t) ( 3) = 0 t t = 0 t = 7 10 quindi il punto da noi cercato è dato da: 1 7/10 P = 1 1/10 3/10 = 1 1/10 Quindi la distanza minima della retta dall origine è data da: min (d (P, O)) = ( 3 OP = ) + ( 1 ) =

36 Esercizio 14 (Prova d esame del 18/09/013, es. n 5) ( Fissato nello spazio un sistema di riferimento cartesiano ortogonale R O, î, ĵ, ˆk ), si considerino il piano π : x + y z = 0 e il punto A = 1. 1 (a) Determinare le equazioni cartesiane della retta r passante per l origine e per il punto A (b) Determinare l equazione cartesiana del piano π per A parallelo a π (c) Determinare l intersezione P del piano π con l asse O z (d) Determinare la proiezione ortogonale A del punto A su π (e) Determinare l area del triangolo OAA Soluzione Punto (a) La retta in forma parametrica vettoriale è data da: r : P = P 0 + tv, v = (P 1 P 0 ), dove P 0 e P 1 sono i punti da cui passa. Nel nostro caso quindi abbiamo: r : P = 0 + t (A 0) r : r : x 0 0 y = 0 + t 1 0, z x = t y = t z = t t R 35

37 Dalle equazioni parametriche possiamo ottenere le equazioni cartesiane: x = t r : y = t z = t t = y r : x = t z = t t = y r : x = y z = y x y = 0 r : y + z = 0 Punto (b) Il piano π deve essere parallelo al piano π, quindi deve avere lo stesso vettore normale di quest ultimo: 1 n π = n π = 1 Quindi possiamo scrivere: π : ax + by + cz + d = 0 π : (1) x + () y + ( 1) z + d = 0 π : x + y z + d = 0 (4) L equazione cartesiana di π è tuttavia incompleta, in quanto resta ancora da determinare il parametro d. Tuttavia il piano, come chiesto dal testo dell esercizio, deve contenere anche il punto A. Quindi le coordinate del punto A, affinché questo appartenga al piano, devono soddisfare l equazione (4). Pertanto possiamo determinare il valore di d imponendo che il piano contenga il punto A, ovvero sostituendo le coordinate di A nell equazione cartesiana di π e risolvendo l equazione in d: 36

38 π : () + (1) ( 1) + d = d = 0 d = 5 Quindi l equazione cartesiana di π è: Punto (c) π : x + y z 5 = 0 Possiamo trovare la soluzione a questo quesito utilizzando due metodi. Metodo 1 Determiniamo una parametrizzazione di O z (ovvero dell asse z), cioè cerchiamo di dare una definizione parametrica all asse z, che non è nient altro che una retta passante per l origine, e che può essere scritta nel modo seguente: x 0 O z : y = t 0, t R z 1 x = 0 O z : y = 0 z = t Ora, utilizzando il Metodo mostrato sulle slide di teoria, prendiamo un generico punto appartenente alla retta O z : P = 0 0, t e lo sostituiamo nell equazione cartesiana di π; t 5 = 0 t = 5 Sostituendo il valore di t trovato all interno delle equazioni parametriche di O z otteniamo: 37

39 Metodo B = In questo caso semplicemente imponiamo nell equazione cartesiana il passaggio per l asse z. Quest ultimo infatti è caratterizzato dal fatto che qualsiasi punto che gli appartiene ha x = y = 0. Sostituendo tali valori all interno dell equazione cartesiana del piano, possiamo ricavare qual è il valore z del punto di intersezione tra l asse e il piano: z 5 = 0 z = 5 e quindi: Punto (d) B = Per determinare la proiezione ortogonale di A su π, devo determinare prima una rappresentazione (cartesiana o parametrica) della retta r passante per il punto A e perpendicolare al piano π; la proieizone ortogonale di A su π sarà quindi data dal punto di intersezione di tale retta con il piano. Quindi, tenendo conto che r ha come vettore direttore il vettore normale del piano π (in quanto è perpendicolare a quest ultimo), si ha che: r : P = A + n π t, t R r : x y z = + t = 1 + t = 1 t Quindi troviamo l intersezione tra la retta e il piano utilizzando il Metodo mostrato nelle slide di teoria. Quindi prendiamo un generico punto appartenente alla retta: + t P = 1 + t 1 t 38

40 E lo sostituiamo nell equazione cartesiana del piano π: ( + t) + (1 + t) ( 1 t) = 0 + t + + 4t t = 0 t = 5 6 Sostituendo il valore trovato di t nelle equazioni parametriche della retta r otteniamo: A = = 5/6 1 10/ /6 7/6 /3 1/6 che è la proiezione ortogonale di A su π. Punto (e) Per determinare l area del triangolo OAA dobbiamo procedere per passi. La costruzione geometrica a cui giungeremo al termine di tale procedimento è rappresentato nella figura 1. Come vedremo alla fine dell esercizio, per questo particolare caso che ci troviamo ad affrontare non è del tutto necessario effettuare tutti i calcoli che effettivamente andremo a fare, in quanto esiste una via più breve. 39

41 z A O π k x A y v Figura 1: La costruzione geometrica utilizzata per ottenere l area del triangolo OAA. Come vedremo più avanti nel corso dell esercizio, tale costruzione geometrica non è necessaria nel caso preso in esame. 1. Determiniamo il piano π passante per OAA. z O A π x A y Figura : Il piano π passante per OAA. 40

42 Quindi: π : P = 0 + α (A 0) + β (A 0) π : x y z = α β = α 3 β = α 1 6 β In equazioni cartesiane: π : π : π : π : π : x = α β y = α 3 β α = z 1 6 β x = z 1 3 β β y = z 1 6 β 3 β α = z 1 6 β x = z β y = z 5 6 β α = z 1 6 β x = z β β = 6 5 y 6 5 z ( x = z y 6 5 z) β = 6 5 y 6 5 z π : x = z y z π : x + y + 3z = 0. Determiniamo le equazioni della retta v passante per A, A : 41

43 z A O x A y v Figura 3: La retta v passante per A e A. v : P = A + t (A A ), t R v : v : x = + ( 6) 7 t y = 1 + ( 1 + 3) t z = 1 + ( 1 + 6) 1 t x = t y = t z = t In equazioni cartesiane: v : v : t = 6 5 x 1 5 y = t z = t t = 6 5 x 1 ( 5 y = x ) 1 ( 5 z = x ) 1 5 4

44 v : v : y = 1 + x 4 z = 1 x + x y 3 = 0 x + z 1 = 0 3. Determiniamo come deve essere il vettore direttore della retta k affinché la retta sia contenuta nel piano π. Se indichiamo con: a v k = b, c affinché la retta appartenga al piano deve essere verificata la condizione: v k n = v k, n π = 0 cioè: a + b + 3c = 0 a = 3c b Quindi: 3c b v k = b c e possiamo scrivere le equazioni parametriche di k nella forma: x 0 3c b k : y = 0 + t b, t R z 0 c x = ( 3c b) t k : y = bt z = ct dove saggiamente abbiamo scelto l origine come vettore traslazione, in quanto l unico punto conosciuto della retta k è, appunto, l origine. 43

45 4. Impongo la condizione che i vettori direttori di v e k siano ortogonali (in quanto le rette sono ortogonali tra loro) e quindi: v k v v = v k, v v = 0 cioè: 5 6 ( b 3c) b 5 6 c = 0 Da questa condizione ricaviamo che: 5b 15c + 10b 5c = 0 b = 4c che sostituito nelle equazioni parametriche di k ci da: x = ( 3c 4c) t k : y = 4ct z = ct x = 7ct k : y = 4ct z = ct Ora è indifferente il valore che diamo a c, in quanto al variare di c il vettore direttore scelto indicherà sempre la stessa direzione. Quindi scegliamo per comodità c = 1 ottenendo: x = 7t k : y = 4t z = t 44

46 z A O k x A y Figura 4: La retta k passante per l origine O, appartenente al piano π e perpendicolare alla retta v. 5. Troviamo il punto di intersezione H tra v e k, utilizzando il Metodo mostrato sulle slide per verificare se due rette sono incidenti. Quindi prendiamo un punto generico appartenente alla retta k: 7t P = 4t, t sostituiamolo nelle equazioni cartesiane della retta v: 14t 4t 3 = 0 v : 7t + t 1 = 0 18t = 3 v : 6t = 1 t = 1 v : 6 t = 1 6 Sostituendo tale valore di t all interno delle equazioni parametriche di k 45

47 otteniamo: H = H = 7 ( 1/6) 4 ( 1/6) 1/6 7/6 /3 1/6 Notiamo come il punto H coincida con il punto A ; come vedremo alla fine dell esercizio, ciò non è affatto dovuto ad una semplice casualità Determiniamo l area del triangolo: base = OA OA = (5/6) + (5/3) + ( 5/6) 5 = = = 6 altezza = OH 0 = (7/6) + ( /3) + ( 1/6) 49 = = 6 base altezza Area = = = NB. In realtà avremmo potuto calcolare l area del triangolo OAA con i soli dati di cui disponevamo in partenza. Infatti, come si può in parte notare dalla figura 1, abbiamo a che fare con un triangolo rettangolo! Questo vuol dire che due dei suoi lati sono già la base e l altezza del triangolo, che quindi non vanno nemmeno calcolate. 46 6

48 In particolare infatti notiamo che se prendiamo il lato AA, rappresentato dal vettore: 7/6 5/6 OA OA = 1 + /3 = 5/3, 1 + 1/6 5/6 e ne facciamo il prodotto scalare con il lato OA = OH otteniamo: OA, OA OA = = 0, ovvero i due lati sono perpendicolari e l angolo tra loro compreso è di 90 : il triangolo è quindi rettangolo. Quindi la morale della favola è: se al prossimo appello vi viene chiesto di calcolare l area di un triangolo, verificate prima di tutto se avete a che fare con un triangolo rettangolo: una risposta positiva a tale domanda può portarvi a risolvere il problema risparmiando una gran quantità di calcoli e, soprattutto, di tempo... 47

Capitolo 2 Spazi vettoriali Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti

Capitolo 2 Spazi vettoriali Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti Capitolo 2 Spazi vettoriali Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare Marco Robutti 5 Ottobre 27 Introduzione Gli esercizi di questo capitolo riguardano i seguenti argomenti: Dato un insieme,

Dettagli

Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio

Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio Marco Robutti Facoltà di ingegneria Università degli studi di Pavia Anno accademico 2017-2018 Tutorato di geometria e algebra lineare Definizione (Vettore

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE/ARCHITETTURA FOGLIO DI ESERCIZI 1 GEOMETRIA 2009/10 Esercizio 1.1 (2.2). Determinare l equazione parametrica e Cartesiana della retta dello spazio (a) Passante per i

Dettagli

Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio

Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio Marco Robutti Facoltà di ingegneria Università degli studi di Pavia Tutorato di geometria e algebra lineare Anno accademico 2014-2015 Definizione (Vettore

Dettagli

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 10: soluzioni

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 10: soluzioni Corso di Geometria 2010-11 BIAR, BSIR Esercizi 10: soluzioni 1 Geometria dello spazio Esercizio 1. Dato il punto P 0 = ( 1, 0, 1) e il piano π : x + y + z 2 = 0, determinare: a) Le equazioni parametriche

Dettagli

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x = 0.

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x = 0. . Rette in R ; circonferenze. In questo paragrafo studiamo le rette e le circonferenze in R. Ci sono due modi per descrivere una retta in R : mediante una equazione cartesiana oppure mediante una equazione

Dettagli

Rette e piani in R 3

Rette e piani in R 3 Rette e piani in R 3 In questa dispensa vogliamo introdurre in modo elementare rette e piani nello spazio R 3 (si faccia riferimento anche al testo Algebra Lineare di S. Lang). 1 Rette in R 3 Vogliamo

Dettagli

Esercitazione: 16 novembre 2009 SOLUZIONI

Esercitazione: 16 novembre 2009 SOLUZIONI Esercitazione: 16 novembre 009 SOLUZIONI Esercizio 1 Scrivere [ ] equazione vettoriale, parametrica [ ] e cartesiana della retta passante 1 per il punto P = e avente direzione d =. 1 x 1 Soluzione: Equazione

Dettagli

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x 2 + 1 = 0.

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x 2 + 1 = 0. . Rette in R ; circonferenze. In questo paragrafo studiamo le rette e le circonferenze in R. Ci sono due modi per descrivere una retta in R : mediante una equazione cartesiana oppure mediante una equazione

Dettagli

Prodotto scalare e ortogonalità

Prodotto scalare e ortogonalità Prodotto scalare e ortogonalità 12 Novembre 1 Il prodotto scalare 1.1 Definizione Possiamo estendere la definizione di prodotto scalare, già data per i vettori del piano, ai vettori dello spazio. Siano

Dettagli

Capitolo 7 Struttura metrica in R n Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti

Capitolo 7 Struttura metrica in R n Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti Capitolo 7 Struttura metrica in R n Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare Marco Robutti 5 Ottobre 27 Introduzione Gli esercizi di questo capitolo riguardano i seguenti argomenti: Data

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA NELLO SPAZIO (3D Geometry)

GEOMETRIA ANALITICA NELLO SPAZIO (3D Geometry) GEOMETRIA ANALITICA NELLO SPAZIO (3D Geometry) SISTEMA DI RIFERIMENTO NELLO SPAZIO La geometria analitica dello spazio è molto simile alla geometria analitica del piano. Per questo motivo le formule sono

Dettagli

Capitolo 5 Applicazioni lineari Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti

Capitolo 5 Applicazioni lineari Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti Capitolo 5 Applicazioni lineari Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare Marco Robutti 5 Ottobre 27 Introduzione Gli esercizi di questo capitolo riguardano i seguenti argomenti: Data un

Dettagli

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 9: soluzioni

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 9: soluzioni Corso di Geometria 2010-11 BIAR, BSIR Esercizi 9: soluzioni Esercizio 1. Nello spazio sono dati i punti A = (1, 2, 3), B = (2, 4, 5), C = (1, 1, 4). a) Scrivere equazioni parametriche della retta r 1 passante

Dettagli

Geometria analitica: rette e piani

Geometria analitica: rette e piani Geometria analitica: rette e piani parametriche Allineamento nel piano nello spazio Angoli tra rette e distanza 2 2006 Politecnico di Torino 1 Esempio 2 Sia A = (1, 2). Per l interpretazione geometrica

Dettagli

Geometria BAER Canale I Esercizi 10

Geometria BAER Canale I Esercizi 10 Geometria BAER Canale I Esercizi 10 Esercizio 1. Data la retta x = t r : y = t z = 1 si trovi il punto A di r tale che l angolo di r con il vettore AO sia π/2, e il punto B di r tale che l angolo di r

Dettagli

Capitolo 2. Cenni di geometria analitica nel piano

Capitolo 2. Cenni di geometria analitica nel piano Capitolo Cenni di geometria analitica nel piano 1 Il piano cartesiano Il piano cartesiano è una rappresentazione grafica del prodotto cartesiano R = R R La rappresentazione grafica è possibile se si crea

Dettagli

a) Perché posso affermare che sono complanari? b) Determina l equazione del piano che li contiene

a) Perché posso affermare che sono complanari? b) Determina l equazione del piano che li contiene Esercizi svolti Esercizio 1. Dati i punti: A(1, 1, 0), B( 1, 1, 4), C(1, 1, 3), D(2, 2, 8) dello spazio R 3 a) Perché posso affermare che sono complanari? b) Determina l equazione del piano che li contiene

Dettagli

Ingegneria Meccanica; Algebra lineare e Geometria 2008/2009

Ingegneria Meccanica; Algebra lineare e Geometria 2008/2009 Capitolo Ingegneria Meccanica; Algebra lineare e Geometria 8/9. Esercii svolti su rette e piani Eserciio. Stabilire se le due rette r e s sono coincidenti oppure no: ( ( ( ( ( ( 7 r : = + t ; s : = + t

Dettagli

Geometria analitica del piano II (M.S. Bernabei & H. Thaler)

Geometria analitica del piano II (M.S. Bernabei & H. Thaler) Geometria analitica del piano II (M.S. Bernabei & H. Thaler) Equazione della retta in forma esplicita Sia data una retta r ax + by + c = 0 con b 0. Svolgendo questa equazione per y otteniamo e ponendo

Dettagli

Ricordiamo. 1. Tra le equazioni delle seguenti rette individua e disegna quelle parallele all asse delle ascisse:

Ricordiamo. 1. Tra le equazioni delle seguenti rette individua e disegna quelle parallele all asse delle ascisse: La retta Retta e le sue equazioni Equazioni di rette come luogo geometrico y = h h R equazione di una retta parallela all asse delle ascisse x = 0 equazione dell asse delle ordinate y = h h R equazione

Dettagli

RETTE E PIANI NELLO SPAZIO

RETTE E PIANI NELLO SPAZIO VETTORI E GEOMETRIA ANALITICA 1 RETTE E PIANI NELLO SPAZIO Rette e piani in forma cartesiana e parametrica. Parallelismo e perpendicolarità, posizioni reciproche tra rette e piani, distanze. Esercizio

Dettagli

Geometria analitica: rette e piani

Geometria analitica: rette e piani Geometria analitica: rette e piani Equazioni del piano Intersezioni di piani. Rette nello spazio Fasci di piani e rette Intersezioni fra piani e rette Piani e rette ortogonali Piani di forma parametrica

Dettagli

P z. OP x, OP y, OP z sono le proiezioni ortogonali di v sugli assi x, y, z, per cui: OP x = ( v i) i. k j. P x. OP z = ( v k) k

P z. OP x, OP y, OP z sono le proiezioni ortogonali di v sugli assi x, y, z, per cui: OP x = ( v i) i. k j. P x. OP z = ( v k) k Richiami di calcolo vettoriale Consideriamo il vettore libero v = OP. Siano P x, P y, P z le proiezioni ortogonali di P sui tre assi cartesiani. v è la diagonale del parallelepipedo costruito su OP x,

Dettagli

= (cioè le due terne di numeri direttori ( devono essere ) proporzionali). Tale uguaglianza non è verificata, poiché risulta ρ

= (cioè le due terne di numeri direttori ( devono essere ) proporzionali). Tale uguaglianza non è verificata, poiché risulta ρ Alcuni esercizi sullo spazio euclideo R Nel seguito R indicherà lo spazio euclideo tridimensionale standard, dotato del riferimento cartesiano naturale (pag 56-57 del libro Nota: gli esercizi proposti

Dettagli

Esercizi geometria analitica nello spazio. Corso di Laurea in Informatica. Docente: Andrea Loi. Correzione

Esercizi geometria analitica nello spazio. Corso di Laurea in Informatica. Docente: Andrea Loi. Correzione Esercizi geometria analitica nello spazio Corso di Laurea in Informatica Docente: Andrea Loi Correzione 1. Denotiamo con P 1, P 13, P 3, P 1, P, P 3, P i simmetrici di un punto P rispetto ai piani coordinati

Dettagli

Condizione di allineamento di tre punti

Condizione di allineamento di tre punti LA RETTA L equazione lineare in x e y L equazione: 0 con,,, e non contemporaneamente nulli, si dice equazione lineare nelle due variabili e. Ogni coppia ; tale che: 0 si dice soluzione dell equazione.

Dettagli

Geometria BAER Canale A-K Esercizi 9

Geometria BAER Canale A-K Esercizi 9 Geometria BAER 2016-2017 Canale A-K Esercizi 9 Esercizio 1. Si considerino i punti del piano A (1, 1), B (4, 1), C ( 1/2, 2) (a) Si determini se i punti A, B, C sono allineati e, in caso affermativo, si

Dettagli

Università Carlo Cattaneo Ingegneria gestionale Analisi matematica a.a. 2016/2017 RETTE E PIANI NELLO SPAZIO

Università Carlo Cattaneo Ingegneria gestionale Analisi matematica a.a. 2016/2017 RETTE E PIANI NELLO SPAZIO Università Carlo Cattaneo Ingegneria gestionale Analisi matematica a.a. 2016/2017 RETTE E PIANI NELLO SPAZIO ESERCIZI CON SOLUZIONE 1) Date le rette : 2 0 32 0 e : 2 5 0 5 2 1 0 a) verificare che sono

Dettagli

VETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI

VETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA (Edile-Architettura e dell Edilizia) PRODOTTO VETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI R 3. FASCI E STELLE. FORMULE

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI SU: GEOMETRIA TRIDIMENSIONALE. 2. Fissato un sistema di riferimento cartesiano dello spazio euclideo O, i, j, k,

ESERCIZI SVOLTI SU: GEOMETRIA TRIDIMENSIONALE. 2. Fissato un sistema di riferimento cartesiano dello spazio euclideo O, i, j, k, ESERCIZI SVOLTI SU: GEOMETRIA TRIDIMENSIONALE 1. Fissato un sistema di riferimento cartesiano dello spazio euclideo O, i, j, k, determinare un equazione omogenea del piano parallelo al vettore v = i+j,

Dettagli

Appunti di geometria analitica dello spazio. di Fabio Maria Antoniali

Appunti di geometria analitica dello spazio. di Fabio Maria Antoniali Appunti di geometria analitica dello spazio di Fabio Maria Antoniali versione del 23 maggio 2017 1 Un po di teoria 1.1 Vettori e punti 1.1.1 Componenti cartesiane e vettoriali Fissato nello spazio un riferimento

Dettagli

1 Esercizi di ripasso 4

1 Esercizi di ripasso 4 Esercizi di ripasso 4. Determinare k in modo che il piano kx + 2y 6z + = 0 sia parallelo al piano x + y z + = 0. Soluzione. La condizione di parallelismo richiede che ( ) k 2 6 rg = Ne segue che k = e

Dettagli

Geometria BAER Canale I Esercizi 11

Geometria BAER Canale I Esercizi 11 Geometria BAER Canale I Esercizi 11 Esercizio 1. Data la retta x = t r : y = t z = 1 si trovi il punto A di r tale che l angolo di r con il vettore AO sia π/2, e il punto B di r tale che l angolo di r

Dettagli

La retta nel piano cartesiano

La retta nel piano cartesiano La retta nel piano cartesiano Se proviamo a disporre, sul piano cartesiano, una retta vediamo che le sue possibili posizioni sono sei: a) Coincidente con l asse delle y; b) Coincidente con l asse delle

Dettagli

Geometria BAER Canale A-K Esercizi 10

Geometria BAER Canale A-K Esercizi 10 Geometria BAER 2016-2017 Canale A-K Esercizi Esercizio 1. Data la retta r : y = t z = 1 si trovi il punto A di r tale che l angolo di r con il vettore AO sia π/2, e il punto B di r tale che l angolo di

Dettagli

x + b! y + c! Osservazione: poiché ci sono infiniti piani ai quali appartiene una retta r, le equazioni non sono univocamente determinate.

x + b! y + c! Osservazione: poiché ci sono infiniti piani ai quali appartiene una retta r, le equazioni non sono univocamente determinate. 4 La retta in R 3 4 Le equazioni cartesiane di una retta Dati due piani Γ :ax +by +cz +d = 0 e Γ!: a! x + b! y + c! z + d! = 0 non paralleli tra loro, il luogo geometrico dei punti di intersezione tra

Dettagli

Esercizi per Geometria II Geometria affine e euclidea

Esercizi per Geometria II Geometria affine e euclidea Esercizi per Geometria II Geometria affine e euclidea Filippo F. Favale 4 marzo 04 Esercizio Si dica, per ciascuno dei seguenti casi, se A ha la struttura di spazio affine o euclideo su V. A R 3 con coordinate

Dettagli

Geometria BATR-BCVR Esercizi 9

Geometria BATR-BCVR Esercizi 9 Geometria BATR-BCVR 2015-16 Esercizi 9 Esercizio 1. Per ognuna delle matrici A i si trovi una matrice ortogonale M i tale che Mi ta im sia diagonale. ( ) 1 1 2 3 2 A 1 = A 2 1 2 = 1 1 0 2 0 1 Esercizio

Dettagli

Geometria analitica I supplementi sulle rette. (M.S. Bernabei & H. Thaler)

Geometria analitica I supplementi sulle rette. (M.S. Bernabei & H. Thaler) Geometria analitica I supplementi sulle rette (M.S. Bernabei & H. Thaler) Siano dati un vettore v = li + mj = (l, m) non nullo e un punto P 0 = x 0, y 0. Cerchiamo la retta r che passa per il punto P 0

Dettagli

RETTE E PIANI. ove h R. Determinare i valori di h per cui (1) r h e α sono incidenti ed, in tal caso, determinare l angolo ϑ h da essi formato;

RETTE E PIANI. ove h R. Determinare i valori di h per cui (1) r h e α sono incidenti ed, in tal caso, determinare l angolo ϑ h da essi formato; RETTE E PIANI Esercizi Esercizio 1. Nello spazio con riferimento cartesiano ortogonale Oxyz si considerino la retta r h ed il piano α rispettivamente di equazioni x = 1 + t r h : y = 1 t α : x + y + z

Dettagli

Geometria analitica pagina 1 di 5

Geometria analitica pagina 1 di 5 Geometria analitica pagina 1 di 5 GEOMETRIA LINEARE NEL PIANO È fissato nel piano un sistema di coordinate cartesiane ortogonali monometriche Oxy. 01. Scrivere due diverse rappresentazioni parametriche

Dettagli

Esercizi di Algebra Lineare - Foglio 9

Esercizi di Algebra Lineare - Foglio 9 Esercizi di Algebra Lineare - Foglio 9 Soluzioni Esercizio 1. Nello spazio R 3, si considerino i quattro punti A (0, 1, 0), B (, 1, ), (3,, 0) e D (3,, ). (a) Determinare il baricentro del triangolo AB.

Dettagli

12 gennaio Commenti esame di geometria - Ing. gestionale - a.a

12 gennaio Commenti esame di geometria - Ing. gestionale - a.a Questo documento riporta commenti, approfondimenti o metodi di soluzione alternativi per alcuni esercizi dell esame Ovviamente alcuni esercizi potevano essere risolti utilizzando metodi ancora diversi

Dettagli

Ingegneria Gestionale - Corso di Algebra lineare e Analisi II anno accademico 2009/2010 ESERCITAZIONE 4.4

Ingegneria Gestionale - Corso di Algebra lineare e Analisi II anno accademico 2009/2010 ESERCITAZIONE 4.4 Ingegneria Gestionale - Corso di Algebra lineare e Analisi II anno accademico 9/ ESERCITAZIONE. (Cognome) (Nome) (Numero di matricola) Proposizione Vera Falsa Per due punti distinti di R passa un unica

Dettagli

Coordinate cartesiane e coordinate omogenee

Coordinate cartesiane e coordinate omogenee Coordinate cartesiane e coordinate omogenee Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u. Ad ogni punto P del piano possiamo associare le coordinate cartesiane (x, y),

Dettagli

Geometria analitica - Testo pagina 1 di 5 67

Geometria analitica - Testo pagina 1 di 5 67 Geometria analitica - Testo pagina di 5 67 5. GEOMETRI NLITI: Geometria lineare nel piano È fissato nel piano un sistema di coordinate cartesiane ortogonali monometriche Oxy. 50. 502. 503. 504. Scrivere

Dettagli

(x B x A, y B y A ) = (4, 2) ha modulo

(x B x A, y B y A ) = (4, 2) ha modulo GEOMETRIA PIANA 1. Esercizi Esercizio 1. Dati i punti A(0, 4), e B(4, ) trovarne la distanza e trovare poi i punti C allineati con A e con B che verificano: (1) AC = CB (punto medio del segmento AB); ()

Dettagli

Esercizi Riepilogativi Svolti Esercizio 1: Si consideri R 3 come spazio cartesiano, con riferimento cartesiano standard (O; x

Esercizi Riepilogativi Svolti Esercizio 1: Si consideri R 3 come spazio cartesiano, con riferimento cartesiano standard (O; x Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA (Edile-Architettura e dell Edilizia) - a.a. 00/0 I Semestre Docente: Prof. F. Flamini Esercizi Riepilogativi Svolti

Dettagli

PIANO. AB= ( x B x A ) 2 +( y B y A ) 2 AB= (2 2) 2 +(3 6) 2 =3 AB= 3 6 =3 AB= (5 0) 2 +(7 7) 2 =5. x A. +x B 2 M ( 2 ) y M = =3 2 2 =9 2

PIANO. AB= ( x B x A ) 2 +( y B y A ) 2 AB= (2 2) 2 +(3 6) 2 =3 AB= 3 6 =3 AB= (5 0) 2 +(7 7) 2 =5. x A. +x B 2 M ( 2 ) y M = =3 2 2 =9 2 PIANO 1. Calcolare la distanza tra i punti delle seguenti coppie: Distanza tra due punti A( x A, y A ) e B( x B, y B ) AB= ( x B x A ) 2 +( y B y A ) 2 a. A(1, 2) B(2, 1) AB= (1 2) 2 +(2 1) 2 = 1+1= 2

Dettagli

Esercizi Riepilogativi Svolti

Esercizi Riepilogativi Svolti Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA Edile-Architettura e dell Edilizia SPAZI EUCLIDEI. TRASFORMAZIONI. ORIENTAZIONI. FORMULE DI GEOMETRIA IN R. Docente:

Dettagli

F x 1 = x 1 + x 2. 2x 1 x 2 Determinare la matrice C associata a F rispetto alla base canonica (equivalentemente,

F x 1 = x 1 + x 2. 2x 1 x 2 Determinare la matrice C associata a F rispetto alla base canonica (equivalentemente, Corso di Laurea in Fisica. Geometria 1. a.a. 2006-07. Gruppo B. Prof. P. Piazza Esonero del 1/12/06 con soluzione Esercizio. Spazio vettoriale R 2 con base canonica fissata e coordinate associate (x 1,

Dettagli

Parte 11. Geometria dello spazio II

Parte 11. Geometria dello spazio II Parte 11. Geometria dello spazio II A. Savo Appunti del Corso di Geometria 2010-11 Indice delle sezioni 1 Il prodotto scalare, 1 2 Distanze, angoli, aree, 4 3 Il prodotto vettoriale, 6 4 Condizioni di

Dettagli

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Cognome Nome Matricola FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Ciarellotto, Esposito, Garuti Prova del 21 settembre 2013 Dire se è vero o falso (giustificare le risposte. Bisogna necessariamente rispondere

Dettagli

Algebra Lineare e Geometria, a.a. 2012/2013

Algebra Lineare e Geometria, a.a. 2012/2013 Diario delle esercitazioni e lezioni per il corso di Algebra Lineare e Geometria, a.a. 2012/2013 (solo la parte per Fisici e Matematici, non ci sono le lezioni del Modulo B) Lidia Stoppino Lezione 1 9

Dettagli

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 8: soluzioni

Corso di Geometria BIAR, BSIR Esercizi 8: soluzioni Corso di Geometria 2010-11 BIAR, BSIR Esercizi 8: soluzioni Esercizio 1. a) Disegnare la retta r di equazione cartesiana x 2y 4 = 0. b) Determinare l equazione cartesiana della retta r 1 passante per P

Dettagli

Geometria analitica del piano pag 25 Adolfo Scimone. Equazione della retta perpendicolare ad una retta data passante per un punto

Geometria analitica del piano pag 25 Adolfo Scimone. Equazione della retta perpendicolare ad una retta data passante per un punto Geometria analitica del piano pag 5 Adolfo Scimone Equazione della retta perpendicolare ad una retta data passante per un punto Consideriamo una retta r di equazione r: ax by sia P ( x y), un punto del

Dettagli

Appunti di Algebra Lineare. Distanze

Appunti di Algebra Lineare. Distanze Appunti di Algebra Lineare Distanze 1 Indice 1 Distanze nel piano 1.1 Distanza punto-punto................................... 1. Distanza punto-retta.................................... 3 1.3 Distanza

Dettagli

15 luglio Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

15 luglio Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi

Dettagli

Esercizi svolti. Geometria analitica: rette e piani

Esercizi svolti. Geometria analitica: rette e piani Esercizi svolti. Sistemi di riferimento e vettori. Dati i vettori v = i + j k, u =i + j + k determinare:. il vettore v + u ;. gli angoli formati da v e u;. i vettore paralleli alle bisettrici di tali angoli;

Dettagli

Trapani. Dispensa di Geometria, x 1 x 2.x n. (x 1 y 1 ) (x n y n ) 2.

Trapani. Dispensa di Geometria, x 1 x 2.x n. (x 1 y 1 ) (x n y n ) 2. 2006 Trapani Dispensa di Geometria, 1 Distanze Siano P e Q punti di R n con P di coordinate allora la distanza tra P e Q e P Q = x 1 x 2 x n (x 1 y 1 ) 2 + (x n y n ) 2 e Q di coordinate Siano Σ 1 e Σ

Dettagli

5 settembre Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a ISTRUZIONI

5 settembre Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a ISTRUZIONI COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi

Dettagli

GEOMETRIA /2009 II

GEOMETRIA /2009 II Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA Edile e Edile-Architettura - a.a. 008/009 II Emisemestre - Settimana - Foglio 0 Docente: Prof. F. Flamini - Tutore:

Dettagli

Facsimile di prova d esame Esempio di svolgimento

Facsimile di prova d esame Esempio di svolgimento Geometria analitica 18 marzo 009 Facsimile di prova d esame Esempio di svolgimento 1 Nello spazio, riferito a coordinate cartesiane ortogonali e monometriche x,y,z, è assegnata la retta r di equazioni

Dettagli

11 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI

11 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi

Dettagli

Soluzioni. Foglio 1. Rette e piani. n x + c = 0. (1)

Soluzioni. Foglio 1. Rette e piani. n x + c = 0. (1) Soluzioni Foglio 1. Rette e piani. Esercizio 1. Se n è la normale al piano, sia c = n x 0. Dimostriamo prima che se x π, allora x soddisfa Si ha Sostituendo dentro (1) si ottiene n x + c = 0. (1) x = x

Dettagli

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1.

Stabilire se il punto di coordinate (1,1) appartiene alla circonferenza centrata nell origine e di raggio 1. Definizione di circonferenza e cerchio. Equazione della circonferenza centrata in O e di raggio R. Esercizi. La circonferenza e il cerchio Definizioni: dato un punto C nel piano cartesiano e dato un numero

Dettagli

Geometria analitica: equazioni parametriche, cartesiane, esercizi

Geometria analitica: equazioni parametriche, cartesiane, esercizi Lezione 2 Geometria analitica: equazioni parametriche, cartesiane, esercizi Definizione 2.. Sia S un insieme geometrico lineare definito tramite uno spazio vettoriale W V con dim(v ) = n. Scelta una base

Dettagli

Capitolo 8 Forme quadratiche e loro applicazioni Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti

Capitolo 8 Forme quadratiche e loro applicazioni Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare. Marco Robutti Capitolo 8 Forme quadratiche e loro applicazioni Esercizi svolti Tutorato di geometria e algebra lineare Marco Robutti 5 Ottobre 2017 1 Introduzione Gli esercizi di questo capitolo riguardano i seguenti

Dettagli

Istituto Villa Flaminia - IV Scientifico Prova Orale di Matematica (221) 16 Marzo 2015

Istituto Villa Flaminia - IV Scientifico Prova Orale di Matematica (221) 16 Marzo 2015 Nome e Cognome: Istituto Villa Flaminia - IV Scientifico Prova Orale di Matematica (221) 16 Marzo 2015 1. La retta r : x = 1 + t y = 2 3t z = t A. sono paralleli B. sono sghembi C. sono perpendicolari

Dettagli

( ) e B( x 2. ( ) 2 + ( y 2. ( ), B( x 2

( ) e B( x 2. ( ) 2 + ( y 2. ( ), B( x 2 1 Il punto in R 3 La geometria analitica nello spazio: punti, vettori, rette e piani sintesi e integrazione prof D Benetti Un punto P nello spazio è associato a una terna ordinata di numeri reali numero

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA ESERCIZI CON SOLUZIONI

GEOMETRIA ANALITICA ESERCIZI CON SOLUZIONI utore: Enrico Manfucci - 0/0/0 GEOMETRI NLITIC ESERCIZI CON SOLUZIONI. Posizionare nel piano cartesiano e calcolare la distanza delle seguenti coppie di punti: a. (, ) e (, ) I due punti hanno la stessa

Dettagli

Per le risposte utilizza gli spazi predisposti. Quando richiesto, il procedimento va esposto brevemente, ma in maniera comprensibile.

Per le risposte utilizza gli spazi predisposti. Quando richiesto, il procedimento va esposto brevemente, ma in maniera comprensibile. COGNOME............................... NOME..................................... Punti ottenuti Esame di geometria Scrivi cognome e nome negli spazi predisposti in ciascuno dei tre fogli. Per ogni domanda

Dettagli

Parte 9. Geometria del piano

Parte 9. Geometria del piano Parte 9. Geometria del piano A. Savo Appunti del Corso di Geometria 2013-14 Indice delle sezioni 1 Vettori geometrici del piano, 1 2 Lo spazio vettoriale VO 2, 3 3 Sistemi di riferimento, 8 4 Equazioni

Dettagli

Rette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1

Rette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 ette e piani nello spazio Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria federico.lastaria@polimi.it ette e piani nello spazio. 9 Gennaio

Dettagli

Parte 10. Geometria dello spazio I

Parte 10. Geometria dello spazio I Parte 10. Geometria dello spazio I A. Savo Appunti del Corso di Geometria 2013-14 Indice delle sezioni 1 Lo spazio vettoriale V 3 O, 1 2 Dipendenza e indipendenza lineare in V 3 O, 2 3 Sistema di riferimento

Dettagli

21 settembre Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

21 settembre Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi

Dettagli

Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test 1: soluzioni

Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test 1: soluzioni Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test : soluzioni k Esercizio Data la matrice A = k dipendente dal parametro k, si consideri il k sistema lineare omogeneo AX =, con X = x x. Determinare

Dettagli

Soluzione facsimile 2 d esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a ISTRUZIONI

Soluzione facsimile 2 d esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a ISTRUZIONI Soluzione facsimile d esame di geometria - Ingegneria gestionale - a.a. 00-004 COGNOME......................................... NOME......................................... N. MATRICOLA................

Dettagli

EQUAZIONE DELLA RETTA

EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale

Dettagli

1. (Da Medicina e Odontoiatria 2012) Determinare l'area del triangolo che ha come vertici i punti (0,0), (0,1), (13,12) del piano cartesiano:

1. (Da Medicina e Odontoiatria 2012) Determinare l'area del triangolo che ha come vertici i punti (0,0), (0,1), (13,12) del piano cartesiano: QUESITI 1 PIANO CARTESIANO 1. (Da Medicina e Odontoiatria 2012) Determinare l'area del triangolo che ha come vertici i punti (0,0), (0,1), (13,12) del piano cartesiano: a) 6 b) 13/2 c) 12 d) 13 e) 78 2.

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme

Dettagli

1. LA GEOMETRIA ANALITICA

1. LA GEOMETRIA ANALITICA LA GEOMETRIA ANALITICA IL PIANO CARTESIANO Coordinate cartesiane Due rette orientate nel piano perpendicolari tra loro, aventi come punto d intersezione il punto O, costituiscono un sistema di riferimento

Dettagli

Esercizi sulle coniche (prof.ssa C. Carrara)

Esercizi sulle coniche (prof.ssa C. Carrara) Esercizi sulle coniche prof.ssa C. Carrara Alcune parti di un esercizio possono ritrovarsi in un altro esercizio, insieme a parti diverse. È un occasione per affrontarle da un altra angolazione.. Determinare

Dettagli

Geometria BAER Canale I Esercizi 12

Geometria BAER Canale I Esercizi 12 Geometria BAER Canale I Esercizi Esercizio. x = 0 x = Date le rette r : y = t e s : y = t, si verifichi che sono sghembe e si scrivano le equazioni z = t z = t parametriche di una retta r ortogonale ed

Dettagli

Rette e piani nello spazio

Rette e piani nello spazio Rette e piani nello spazio Equazioni parametriche di una retta in R 3 : x(t) = x 0 + at r(t) : y(t) = y 0 + bt t R, parametro z(t) = z 0 + ct ovvero r(t) : X(t) = P 0 + vt, t R}, dove: P 0 = (x 0, y 0,

Dettagli

Geometria Analitica nello Spazio

Geometria Analitica nello Spazio Geometria Analitica nello Spazio Andrea Damiani 4 marzo 2015 Equazione della retta - forma parametrica Se sono dati il punto A(x 0, y 0, z 0 ) e il vettore v (v x, v y, v z ), il generico punto P (x, y,

Dettagli

CAPITOLO 2. Rette e piani. y = 3x+1 y x+z = 0

CAPITOLO 2. Rette e piani. y = 3x+1 y x+z = 0 CAPITOLO Rette e piani Esercizio.1. Determinare l equazione parametrica e Cartesiana della retta del piano (a) Passante per i punti A(1,) e B( 1,). (b) Passante per il punto C(,) e parallela al vettore

Dettagli

Vettori e loro applicazioni

Vettori e loro applicazioni Argomento 11 Vettori e loro applicazioni Parte B - Applicazioni geometriche Utilizzando la nozione di vettore si possono agevolmente rappresentare analiticamente distanze, rette e piani nello spazio Supponiamo

Dettagli

Sistema di due equazioni di primo grado in due incognite

Sistema di due equazioni di primo grado in due incognite Sistema di due equazioni di primo grado in due incognite Problema Un trapezio rettangolo di area cm ha altezza di 8 cm. Sapendo che il triplo della base minore è inferiore di cm al doppio della base maggiore

Dettagli

Liceo Scientifico Cassini Esercizi di matematica, classe 5F, foglio3, soluzioni. normale parallelo a quello direzionale della retta sarà quindi

Liceo Scientifico Cassini Esercizi di matematica, classe 5F, foglio3, soluzioni. normale parallelo a quello direzionale della retta sarà quindi Liceo Scientifico Cassini Esercizi di matematica, classe 5F, foglio3, soluzioni Problema1 x = y Dato il punto P(0,1,2), la retta r: y = z 2 ed il piano α: x 3y + z = 0 a) Trova il piano passante per P

Dettagli

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette

Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette Analisi Matematica 1 e Matematica 1 Geometria Analitica: Rette Annalisa Amadori e Benedetta Pellacci amadori@uniparthenope.it pellacci@uniparthenope.it Università di Napoli Parthenope Contenuti Nel Piano

Dettagli

1 Esercizi Scrivere le equazioni ridotte rispetto a z della retta. x + 4y z + 1 = 0 r : x + 3y + 2z 3 = 0. x + 4y = z 1 x + 3y = 2z + 3

1 Esercizi Scrivere le equazioni ridotte rispetto a z della retta. x + 4y z + 1 = 0 r : x + 3y + 2z 3 = 0. x + 4y = z 1 x + 3y = 2z + 3 Esercizi 8. Scrivere le equazioni ridotte rispetto a z della retta x + 4y z + = 0 x + 3y + z 3 = 0 Soluzione. Risolviamo rispetto a z: x + 4y = z x + 3y = z + 3 x + 4y = z y = 3z 4 da cui x = z + 5 y =

Dettagli

Coordiante omogenee e proiezioni

Coordiante omogenee e proiezioni CAPITOLO 15 Coordiante omogenee e proiezioni Esercizio 15.1. Utilizzando le coordinate omogenee, determinare l equazione della retta r passante per i punti A(2,) e B( 1,0) e della retta s passante per

Dettagli

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica 1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata

Dettagli

Problema 1.5. Mostra che una retta immaginaria r nello spazio contiene al più un punto reale.

Problema 1.5. Mostra che una retta immaginaria r nello spazio contiene al più un punto reale. 1 Complessificazione Problema 1.5. Mostra che una retta immaginaria r nello spazio contiene al più un punto reale. Soluzione. Se r è di prima specie, allora r è complanare con la sua coniugata: se, in

Dettagli

Mauro Saita Gennaio Equazioni cartesiane di rette e equazioni parametriche di piani Esempi...

Mauro Saita   Gennaio Equazioni cartesiane di rette e equazioni parametriche di piani Esempi... ette e piani in ette e piani in. Esercizi e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Gennaio 2016. Indice 1 Equazioni parametriche della retta 2 1.1 Esempi........................................ 2 2 Equazione cartesiana

Dettagli