Autorità Idrica Toscana

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1 2016 Autorità Idrica Toscana Relazione Annuale del Direttore Generale sul Servizio Idrico Integrato in Toscana AI SENSI DELL'ART.24 L.R. N. 69/2011 Firenze, 30 giugno 2017

2 Via Verdi n. 16 Firenze Sito: PEC: Tel Fax

3 SOMMARIO Sommario... 3 Premessa Inquadramento delle società idriche toscane... 9 Forme giuridiche e composizione dei soggetti gestori... 9 Il valore residuo al termine delle concessioni di affidamento I finanziamenti dei gestori Addetti al servizio idrico integrato Modifiche ed aggiornamenti delle Convenzioni vigenti e nuovo Disciplinare Tecnico Il nuovo Disciplinare Tecnico allegato alle Convenzioni toscane Principali dati tecnici delle società idriche toscane Volumi e opere di presa Reti di acquedotto e fognatura e impianti di depurazione I dati economici e patrimoniali delle società idriche toscane Analisi Economica Lo stato Patrimoniale Attuazione di programmi degli interventi obiettivi fissati nel piano di ambito PDI approvati nel 2016 relativi al quadriennio Interventi realizzati dai gestori nel Conclusioni I livelli qualitativi e quantitativi dei servizi prodotti dai gestori toscani Regolamento di somministrazione del s.i.i Carta del servizio approvate per il secondo semestre 2016 in seguito alla Delibera 655/15/R/idr Standard previsti nella carta dei servizi raggiunti dai gestori nel secondo semestre Istituto della Conciliazione Customer Satisfaction predisposte dai gestori Controllo AIT sull attività dei gestori Il controllo e le penali applicate alle annualità Il controllo dei dati Monitoraggio Investimenti Piano operativo di emergenza per la crisi idropotabile La tariffa e la bolletta del s.i.i Principi applicativi del metodo tariffario dell AEEGSI per l approvazione tariffe del servizio idrico integrato per gli anni Focus su costo del capitale Incrementi tariffari approvati per il Tariffe del servizio idrico integrato per i residenti dell anno Riordino delle agevolazioni tariffarie e procedure di supporto alle utenze deboli Criteri generali di erogazione Rendicontazione anno Conclusioni Altre voci in bolletta Componente UI Le partite pregresse Principali attività svolte dall Autorità idrica Toscana nel Area Pianificazione e Controllo

4 Area Regolazione Area Affari Istituzionali Area Amministrazione e Risorse Umane Alcuni aspetti in merito allo svolgimento delle funzioni di cui all art. 10 c. 1 g) Autorizzazioni agli scarichi industriali in pubblica fognatura Tariffe per le utenze industriali Rilascio acque di restituzione Conclusioni INDICE TABELLE Tabella 1- Affidamento ai gestori toscani dato Tabella 2: il valore residuo delle gestioni a fine affidamento Tabella 3- Principali grandezze dei gestori Tabella 4 - Il Conto Economico Tabella 5 Confronto utile di esercizio e FoNI Tabella 6 La composizione dell utile di esercizio Tabella 7 Lo Stato Patrimoniale al Tabella 8 Confronto investimenti previsti/realizzati nel Tabella 9 - Sottoinsieme Standard migliorativi toscani rispetto alla Delibera 655/15/R/IDR Tabella 10 - Standard specifici più spesso attivati nel secondo semestre 2016 (uso civile domestico) Tabella 11 - Sintesi risultati Delibera 655/15/R/IDR secondo semestre 2016 (uso civile domestico) Tabella 12- Risultati 2016 Conciliazione Paritetica Tabella 13 Risultati 2016 Commissione mista conciliativa e commissione regionale Tabella 14 Stato avanzamento controllo dati 2015 al 30 Giugno Tabella 15 Parametri finanziari e fiscali nelle metodologie tariffarie AEEGSI Tabella 16- Le delibere di approvazione MTI-2 (periodo ) Tabella 17 Quote fisse e scaglioni di applicazione delle tariffe toscane per le utenze domestiche residenti mc anno 2016 (iva inclusa) Tabella 18 Ipotesi consumi medi per nuclei familiari composti da 1 a 6 persone Tabella 19 Delibere di approvazione del fondo Tabella 20 - Utenti agevolati nel Tabella 21 Stato avanzamento delle partite pregresse aggiornato ai primi mesi Tabella 22 Monitoraggio servizio autorizzazione agli scarichi industriali anno INDICE FIGURE Figura 1- Numero di addetti ogni 100 km di rete acquedotto dato Figura 2- Numero di addetti ogni milione di mc fatturati dato Figura 3- Numero di dipendenti dei gestori, ripartiti per tipologia di addetto anno Figura 4- Costo medio del personale per tipologia di addetto anno Figura 5- Valore produzione per addetto anno 2016, esclusi interinali/collaboratori Figura 6- Andamento costi medi del personale Figura 7- Percentuale di abitanti residenti serviti da acquedotto, fognatura e depurazione anno Figura 8- Volumi misurati fatturati dalle società toscane (A10) Figura 9- Volumi prelevati dall ambiente ripartiti per tipologia di prelievo anno Figura 10- Volumi totali prelevati dall ambiente ed erogati nel medesimo territorio e volumi fatturati agli utenti anno

5 Figura 11- Perdite % nelle reti di distribuzione anno 2015 e Figura 12- Ripartizione età delle reti di distribuzione anno Figura 13- Perdite reti di distribuzione anno 2016 per ml di rete acquedotto (esclusi allacci) Figura 14- Lunghezza reti di acquedotto e fognatura, esclusi gli allacci, anno Figura 15- Rete di acquedotto per abitante residente servito e per utente anno Figura 16- Rete di fognatura per abitante residente servito e per utente Figura 17- Numero di impianti di depurazione ripartiti per potenzialità anno Figura 18- Residenti serviti da depurazione confrontati col numero di depuratori Figura 19- L andamento del MOL nel triennio Figura 20- L andamento degli utili di esercizio negli anni Figura 21- L andamento degli utili al mc di esercizio negli anni Figura 22- Composizione della destinazione degli utili 2016 in termini % Figura 23- % dividendi deliberati Figura 24- Composizione Utili Figura 25- Investimenti lordi pianificati per il periodo per gestore e per servizio Figura 26- % Investimenti per tipologia, periodo Figura 27- Investimenti lordi realizzati nel 2016, ripartiti per servizio Figura 28- Investimenti lordi complessivi realizzati nel 2016, ripartiti per servizio in % Figura 29- Investimenti netti realizzati nel 2016 confrontati con gli investimenti previsti Figura 30- Investimenti procapite Figura 31- Standard generali secondo semestre 2016 (uso civile domestico) Figura 32- Sintesi risultati Delibera 655/15/R/IDR secondo semestre 2016 senza distinzione trastandard specifici e generali Figura 33 - Penali applicate nel triennio Figura 34- % Importi monitorati 2016 sul totale importi previsti per investimenti Figura 35- Importi per tipologia di interventi 2016 monitorati Figura 36- Numero di interventi 2016 selezionati per ogni gestore Figura 37- Interventi monitorati 2016: importi previsti/spesi 2016: Figura 38- Interventi monitorati ripartiti per stato di avanzamento lavori Figura 39- Criticità di fornitura Figura 40- Livelli di emergenza Figura 41- Azioni da attivare per classi di emergenza Figura 42- I sei schemi regolatori previsti da MTI Figura 43- Parametri finanziari e fiscali nelle metodologie tariffarie AEEGSI Figura 44- Incrementi tariffari 2016 deliberati confrontati con gli incrementi massimi consentiti dalla normativa Figura 45- Quote fisse e scaglioni di applicazione delle tariffe toscane per le utenze domestiche residenti Figura 46- Spesa idrica media annuale 2016 IVA incl. per 1, 3, 5 componenti e famiglia media Figura 47- Voci che compongono la tariffa media Figura 48- % voci che compongono la tariffa media Figura 49- % voci che compongono la tariffa media 2016, secondo la classificazione AEEGSI Figura 50- Importi agevolazioni previste ed erogate nel 2016 per gestore Figura 51- % utenti residenti agevolati/utenti totali Figura 52- Numero di pareri AUA e pareri AIA rilasciati dall AIT, anno

6 PREMESSA La presente relazione, predisposta dal Direttore Generale ai sensi dell art. 24 della legge regionale n. 69 del 28 dicembre 2011, è finalizzata ad illustrare: lo stato di attuazione del programma degli interventi realizzati; il raggiungimento degli obiettivi fissati nel piano di ambito, ovvero le motivazioni del mancato raggiungimento dei medesimi; i livelli qualitativi e quantitativi dei servizi prodotti; la sintesi del conto economico, che illustri le caratteristiche delle tariffe applicate e dia conto delle entrate del gettito tariffario; la situazione relativa allo svolgimento delle funzioni di cui all articolo 10 comma 1, lettera g) (Il Direttore Generale provvede in particolare allo svolgimento delle funzioni già attribuite alle autorità di ambito territoriale ottimale secondo quanto disposto all articolo 5, commi 2, 3 e 6 e all articolo 11, comma 2, della l.r. 20/2006- Autorizzazioni agli scarichi e disposizioni per il rilascio di acque di restituzione)". La relazione, nella parte I, procede con un primo capitolo all inquadramento delle società che gestiscono il servizio idrico toscano, fornendo un aggiornamento delle principali grandezze tecniche ed i risultati economici e patrimoniali ottenuti nel corso del 2016 dai gestori toscani. Quest anno sono stati approfonditi, tenendo conto anche delle richieste pervenute all AIT nel corso dell anno, i temi della quantificazione del valore residuo delle concessioni, dello stato dei finanziamenti esterni dei gestori toscani e dei contenuti delle nuove Convenzioni di gestione. Il secondo capitolo descrive brevemente le novità contenute nei Programmi degli interventi approvati nel 2016, relativi al quadriennio , ed illustra lo stato di attuazione del programma degli interventi dei singoli gestori relativamente al Il terzo capitolo riferisce in merito ai livelli di servizio prodotti, focalizzando quest anno, oltre che sui livelli di standard organizzativi raggiunti dai gestori, sui primi risultati ottenuti dai gestori toscani rispetto agli standard di qualità stabiliti dall AEEGSI, sull istituto della Conciliazione, e sui risultati dell analisi di Customer Satisfaction condotta dai gestori, relativa al Nel 2016 è stato predisposto anche unn unico Piano operativo di emergenza per la crisi idropotabile in Toscana, anch esso sintetizzato nel terzo capitolo. Il quarto capitolo illustra le tariffe applicate nel 2016 e l iter di approvazione delle stesse, i risultati ottenuti relativamente alle agevolazioni per le utenze disagiate, con l obiettivo di fornire un quadro esaustivo non solo dei contenuti della tariffa, ma anche di quelli delle ulteriori voci in bolletta relativamente al 2016 (componente UI1, partite pregresse). La parte II riporta una sintesi dell attività svolta dall AIT nel corso del 2016 ed illustra lo stato delle autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura e rilascio delle acque di restituzione, come previsto dalla L.R. 69/2011. In generale la Relazione fornisce le stesse informazioni presenti lo scorso anno, ma gli aggiornamenti continui dei dati, i diversi criteri di raccolta degli stessi ed elementi esogeni, 6

7 quali la variazione dei volumi fatturati da un anno ad un altro, rendono in alcuni casi non possibile procedere ad una comparazione efficace tra dati 2015 e dati In Appendice sono riportati i dati numerici utilizzati per la predisposizione dei grafici e delle figure della relazione, che permettono di approfondire alcuni dei temi brevemente illustrati nella presente relazione. 7

8 PARTE I LO STATO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO IN TOSCANA 8

9 1. INQUADRAMENTO DELLE SOCIETÀ IDRICHE TOSCANE A far data dal 1 gennaio 2012, l Autorità Idrica Toscana è subentrata senza effetti novativi alle soppresse Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (AATO), nelle Convenzioni di affidamento in essere con i diversi gestori toscani. Tale subentro comprende i rapporti inerenti alle Convenzioni posti in essere dalle soppresse AATO, compresi quelli relativi alle operazioni di finanziamento dei soggetti affidatari. Di seguito si espongono nel dettaglio i dati relativi ai diversi gestori e le relative Convenzioni. Tabella 1- Affidamento ai gestori toscani dato 2016 GESTORE GAIA GEAL PUBLIACQUA ACQUE Numero di comuni gestiti Data inizio affidamento Data fine affidamento Assetto societario NUOVE ACQUE ASA ACQ. DEL / FIORA Spa pubblica Spa mista Spa mista Spa mista Spa mista Spa mista Spa mista %socio privato Principale socio privato - ACEA ACEA ACEA SUEZ IREN ACEA FORME GIURIDICHE E COMPOSIZIONE DEI SOGGETTI GESTORI Gaia Spa è una società per azioni completamente pubblica in cui sono confluite le precedenti gestioni in economia e le società AMIA Spa, SEA Acque Spa, SeVer Acque Spa, VEA Spa A Gaia l ex ATO1 ha affidato, a partire dal 1 gennaio 2005, la gestione del servizio idrico integrato dei comuni componenti l ambito Toscana Nord, ora Conferenza Territoriale n.1, CT1. Nel 2016 i Comuni gestiti sono stati 46 su 49. Oltre al Comune di Lucca, altri Comuni della Toscana Nord (Abetone e Zeri) non sono gestiti infatti da Gaia. Il Comune di Abetone, in seguito al referendum che ha sancito la fusione con il Comune di Cutigliano, è previsto che entri fare parte di Gaia nel Il Comune di Zeri, formalmente affidato a Gaia nel 2005, nonostante le ripetute diffide, non ha mai consegnato gli impianti e pertanto gestisce in economia il servizio idrico integrato senza averne titolo. E ad oggi in corso un approfondimento per verificare se la gestione di Zeri può essere mantenuta nella situazione attuale. Geal Spa gestisce, in base ad una specifica Convezione il s.i.i. fino alla data del 2025 il solo Comune di Lucca. All interno di tale Convenzione, per effetto di una successiva modifica della stessa, conseguente ad un Protocollo di Intesa sottoscritto dal Comune, da Geal e della Conferenza Territoriale n.1, CT1, ad AIT è riconosciuta la funzione di programmazione, regolazione e controllo della gestione svolta da Geal ed in particolare quella di aggiornamento della tariffa ed approvazione del programma degli interventi e del PEF, di concerto con il Comune di Lucca. La composizione azionaria di GEAL è la seguente: 52% Lucca Holding Spa (società al 100% del Comune di Lucca), 28,8% Crea Spa (Società detenuta al 100% da ACEA Spa), 19,2% da Compagnie Generale des Eaux Sca. 9

10 Acque Spa deriva dalla concentrazione di alcune aziende pubbliche, Gea Spa di Pisa (PI), Publiservizi Spa di Empoli (FI), Cerbaie Spa di Pontedera (PI), Coad Spa di Pescia (PT), Aquapur Spa di Capannori (LU). Acque ha espletato una gara ad evidenza pubblica a livello europeo per la selezione di un partner privato, che si è conclusa nel 2003 con l'aggiudicazione del 45% del capitale sociale al raggruppamento formato da Acea Spa, Suez Environnement S.A., Vianini Spa, C.T.C. scarl. Acque Spa gestisce in tutti i 55 Comuni del Basso Valdarno, ora Conferenza Territoriale n.2, CT2, il servizio di fognatura e depurazione, mentre gestisce il servizio di acquedotto in 53 Comuni. Nei primi mesi del 2015, la scadenza dell affidamento del servizio ad Acque Spa è stata prorogata fino al Publiacqua Spa, è una società per azioni a prevalente capitale pubblico, costituita nel 2000 dai Comuni che gestisce. Dal 2006 è stato individuato un partner privato con gara ad evidenza pubblica - che detiene il 40% del capitale sociale rappresentato da Acque Blu fiorentine Spa, società formata da una serie di aziende pubbliche e private tra le quali Acea Spa, Suez Italia Spa e dal Monte dei Paschi Spa. Publiacqua gestisce 46 dei 47 Comuni del Medio Valdarno, ora Conferenza Territoriale n.3, CT3 dopo che 3 comuni Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio sono transitati nell Ambito Territoriale dell Emilia Romagna. Il Comune di Fiesole è gestito da Acque Toscane. Nuove Acque Spa, gestore dell ex AATO 4 dal 1999, individuato tramite gara, ha oggi un capitale azionario diviso tra soci pubblici (53,8%) e il socio privato Intesa Aretina S.c.ar.l. (46,2%), costituito da Suez Environnement S.A., da Acea Spa, dalla Banca Popolare dell Etruria e del Lazio e dal Monte dei Paschi Spa. Nuove Acque gestisce tutti i 36 Comuni dell Alto Valdarno, Conferenza Territoriale n.4, CT4. Asa Spa ha assunto dal 1 gennaio 2002 la funzione di gestore del s.i.i. di tutti i 33 Comuni della Toscana Costa, Conferenza Territoriale n.5, CT5. L Azienda Servizi Ambientali è una società per Azioni a prevalente capitale pubblico (60%), dove il partner privato è costituito dalla società AGA Spa (Iride Acqua Gas Spa, Galva Spa e Aquamet Spa) che nel 2004 ha acquisito il 40% delle azioni con procedura ad evidenza pubblica. È l unica azienda multiutility tra i gestori del servizio idrico in Toscana, poiché opera sia nella gestione del servizio idrico integrato che nella distribuzione del gas metano, oltre che nel settore della produzione energetica da fonti rinnovabili. Acquedotto del Fiora Spa è una società a prevalente capitale pubblico (60% del capitale sociale), dove il socio privato, che detiene il restante 40% (per la cui individuazione è stata espletata relativa gara europea) è costituito da un raggruppamento così suddiviso: ACEA Spa, Acque Toscane Spa, Monte dei Paschi Spa, SILM società Italiana per Lavori Marittimi, CTC Consorzio Toscano Costruzioni Scarl, C.C.C. Consorzio Cooperative di Costruzioni Scarl, COMIT S.c.r.l., CITIS S.c.ar.l. Acquedotto del Fiora gestisce tutti i 56 Comuni dell ATO Ombrone, ora Conferenza Territoriale n.6, CT6. Acque Toscane Spa gestisce il servizio di acquedotto dei Comuni di Montecatini Terme e Ponte Buggianese, CT2, ed il s.i.i. del Comune di Fiesole, CT3. Il servizio è stato affidato in salvaguardia delle concessioni rilasciate dai singoli Comuni prima dell'entrata in vigore della Legge Galli (1994). 10

11 La presente relazione si riferisce ai sei gestori che hanno una Convenzione di gestione che regola i rapporti direttamente con AIT ed a Geal. Dato anche i Comuni gestiti da Acque Toscane aderiscono ad alcune procedure AIT e raccolte dati AEEGSI, anche alcuni dati relativi a tale gestore sono riportati nella relazione ed in particolare sono di seguito riportati dati di analisi di bilancio e tariffari IL VALORE RESIDUO AL TERMINE DELLE CONCESSIONI DI AFFIDAMENTO La delibera AEEGSI n.664/2015/r/idr, definisce all art.31 1, il valore residuo regolatorio a fine concessione ovvero l ammontare dei costi che troveranno riconoscimento nelle tariffe degli anni successivi ma legati alla gestione in scadenza. L esistenza e l ammontare del valore residuo regolatorio è legato principalmente al valore residuo degli investimenti non ancora completamente ammortizzati. Il valore residuo dei cespiti che è stato pubblicato nei Piani Tariffari approvati nel 2016 da questa Autorità, è indicato nella tabella successiva. Tabella 2: il valore residuo delle gestioni a fine affidamento GESTORE VALORE RESIDUO AL VALORE RESIDUO ALLA SCADENZA DELL'AFFIDAMENTO ANNO FINE AFFIDAMENTO Gaia Geal Acque Acque Toscane Montecatini. T Acque Toscane Ponte Buggianese Acque Toscane Fiesole Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora Totale L importo che effettivamente il gestore subentrante dovrà liquidare al gestore uscente, al termine della concessione, dipenderà dalla scelta del modello gestionale (società in-house, mista, privata) e, in tutti i casi, l importo corrisposto verrà recuperato dal gestore subentrante attraverso le tariffe degli anni successivi. 1 L art. 31 individua un range entro il quale collocare il valore residuo: il valore minimo del range è pari al valore residuo dei cespiti (ed AEEGSI indica una formula di calcolo) e il valora massimo pari al valore minimo integrato con la valorizzazione di altre voci tra cui le eventuali partite pregresse e i conguagli già quantificati e approvati dai soggetti competenti. 11

12 I FINANZIAMENTI DEI GESTORI Per completare l inquadramento dei gestori toscani, si riporta una sintesi dei finanziamenti di terzi da essi ottenuti: tale informazione è fondamentale per comprendere le dinamiche dei gestori e la loro capacità di investimento. L attuale metodologia tariffaria prevede che i gestori finanzino il costo complessivo delle opere per poi recuperarlo con quote annuali nell arco del periodo successivo. A fronte del sostenimento del costo dell investimento nell anno a i gestori si vedono infatti riconosciuto, a partire dall anno a+2, il valore del bene attraverso rate annuali di ammortamento più gli oneri finanziari sul valore non ancora rimborsato. Tale metodo tariffario richiede quindi che il gestore utilizzi o risorse proprie o risorse di terzi per finanziare gli investimenti. Di seguito si riepiloga la situazione al dei finanziamenti degli investimenti del s.i.i. per ciascun gestore. Al Gaia ha in corso la definizione degli atti che le consentiranno di bandire una gara per l ottenimento di un finanziamento strutturato di circa 115 mln. Gli Advisor nominati dalla Società per la redazione del piano economico- finanziario da sottoporre al gradimento del mercato bancario termineranno il loro lavoro presumibilmente entro l estate Anche Geal risulta finanziata da circa 8,6 mln di mutui, sono tuttavia in corso attività per l ottenimento di finanziamenti a lungo termine per far fronte agli investimenti previsti nel periodo di affidamento residuo. Dall anno 2006 e fino all anno 2021, per una durata di 16 anni, Acque dispone del finanziamento di circa 245 mln sottoscritto con Depfa Bank, Monte dei Paschi di Siena, Cassa di risparmio di Lucca e Livorno (oggi Banco Popolare), Cassa depositi e prestiti. La fase di tiraggio si è conclusa nel 2013 e dal 2014 si è avviato il periodo di rimborso. Publiacqua, in data 5 maggio 2015 ha contratto un Finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) pari a 50 mln di euro con scadenza il 31 dicembre Nel corso dei primi mesi del 2016 la società ha analizzato le offerte ricevute e ha provveduto ad aggiudicare in parti uguali il Finanziamento di 110 Mln di euro a BNL e Banca Intesa. In data 30 marzo 2016 è stato sottoscritto il Contratto tra le parti ed è stato effettuato il primo tiraggio di 60 Mln di euro. Nuove Acque ha sottoscritto il contratto di finanziamento dell allora Piano di Ambito in data 22 Dicembre 2000 Le banche finanziatrici sono state Banca Popolare dell Etruria e del Lazio, Dexia Crediop, BEI, MPS Capital Services. Il finanziamento di circa 70 milioni di euro per una durata di 17 anni, è entrato nella fase di rimborso dall anno Asa ha sottoscritto nel 2010 un finanziamento in project con MPS Capital Services e Unicredit per un importo nominale di 68 mln di euro e un tasso di interesse del 6,28% per il servizio idrico e il settore gas. Il tiraggio del finanziamento è avvenuto negli anni dal 2010 al 2013 per 55,7 mln di euro, ora il finanziamento è in fase di rimborso. Al 31 dicembre 2015 il debito residuo da rimborsare è pari a 41.5 mln di euro. Tra le condizioni contrattuali del project rileva il valore del 12

13 DSCR a 1,27 da rispettare annualmente in fase di rimborso e che non può scendere al di sotto del valore di 1,22 altrimenti si attiva la clausola del cash sweep. Acquedotto del Fiora nell anno 2015 ha sottoscritto un finanziamento per 143 mln di euro con scadenza Le banche finanziatrici sono state Banca Popolare di Milano, Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo, MPS Capital Services, UBI Banca. Come risulta dal bilancio 2016, Acque Toscane ha attivo un finanziamento a breve termine messo a disposizione da Suez Group (oggetto di specifico accordo siglato il 19 luglio 2016) per un totale di 6,5 mln di euro, della durata di un anno e tacitamente rinnovabile. Al il finanziamento è stato utilizzato per euro/m. Sono poi presenti finanziamenti per un debito residuo di 2,3 mln di euro con Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia, Credito Bergamasco e Banca del Monte di Lucca. ADDETTI AL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Nella presente sezione si riporta anche quest anno un breve approfondimento relativo al numero degli addetti alla gestione del s.i.i.. I dati utilizzati, relativi all anno 2016, non sono direttamente confrontabili, in quanto le scelte strategiche gestionali che ogni singolo gestore ha compiuto hanno portato in certi casi a privilegiare l esternalizzazione di alcuni servizi ed in altri a valorizzare le competenze interne. Evidentemente i gestori che hanno optato per l esternalizzazione di servizi hanno un numero di addetti, a parità di km di rete gestiti o metri cubi fatturati, inferiore rispetto coloro che hanno viceversa internalizzato i servizi. Anche in questo caso, si evidenzia una notevole variabilità tra gestori. La variabilità dei costi medi del personale può essere in parte giustificata dall anzianità di servizio dei dipendenti, cui sono collegati scatti automatici di stipendio. Figura 1- Numero di addetti ogni 100 km di rete acquedotto dato Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Totale 13

14 Figura 2- Numero di addetti ogni milione di mc fatturati dato Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa 14 Acq. del Fiora 11 Totale Dato che, anche per il 2016, AEEGSI non ha chiesto ai gestori di fornire un dettaglio di ripartizione per tipologie di addetti e costi del personale, l aggiornamento di tali dati è stato fornito direttamente dai gestori. Il numero totale di addetti in alcuni casi è stato interpretato dai gestori come dato da bilancio (per cui media tra addetti presenti all inizio dell anno ed addetto presenti alla fine è questo ad esempio il caso di GAIA) in altri casi è stato invece fornito il dato a fine anno. In questo caso era stato richiesto il dato relativo agli addetti al servizio idrico più altre attività idriche. I dati non sono direttamente confrontabili in quanto: oltre all Amminstratore Delegato, in generale si segnala la presenza di dirigenti espressione del partner privato nelle Società toscane, che, ai fini del bilancio, non sono compresi tra i dipendenti dell azienda; tra i dirigenti di Gaia, essendo una società in house, è compreso anche il Direttore Generale; le scelte gestionali delle aziende che hanno previsto in modo rilevante il ricorso a società controllate (come Publiacqua e Acque) per la realizzazione di lavori e servizi hanno un impatto significativo anche sul numero degli addetti (che risultano apparentemente numericamente inferiori rispetto a quelli degli altri gestori); la definizione di colleboratori non è stata data in modo univoco e quindi alcuni gestori hanno inserito solo i dipendenti a tempo determinato. 14

15 Figura 3- Numero di dipendenti dei gestori, ripartiti per tipologia di addetto anno Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Totale Totale Dirigenti Quadri Impiegati Operai Collaboratori Figura 4- Costo medio del personale per tipologia di addetto anno Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Totale Dirigenti Quadri Impiegati Operai Si riporta di seguito infine il confronto tra valore della produzione del 2016 e numero di addetti. Figura 5- Valore produzione per addetto anno 2016, esclusi interinali/collaboratori GAIA Geal Acque Publiacqu a Nuove Acque ASA Acq. Fiora Val. produzione/add Val. produzione/add

16 [ /addetto] Autorità Idrica Toscana Relazione Annuale del Direttore Generale sul s.i.i. in Toscana 2016 Rispetto all analogo confronto effettuato sui dati di bilancio 2015 si rileva un incremento della produttività per GEAL, Publiacqua, ASA e Acq. Del Fiora. Il dato particolarmente elevato di produttività di Publiacqua può essere spiegato con l esclusione degli interinali/collaboratori (29 per Publiacqua), che non sono conteggiati in questo grafico. Come meglio evidenziato nel paragrafo successivo, il valore della produzione è influenzato anche dalla modalità di contabilizzazione scelta dai gestori della voce FoNI. Il dato di GAIA non è confrontabile né con quello degli altri gestori, né con il dato 2015 a causa del diverso criterio di contabilizzazione del FoNI adottato dalla Società nel L impatto influisce per circa ad addetto e quindi la produttività, utilizzando il criterio di contabilizzazione del 2015, sarebbe aumentato anche per GAIA. Il dato particolarmente elevato di produttività di Acque, può essere spiegato con l esternalizzazione di alcune attività, che sono svolte da aziende controllate. Come meglio evidenziato nel paragrafo successivo, il valore della produzione è condizionato anche dalla modalità di contabilizzazione scelta dai gestori della voce FoNI. Si riporta infine un andamento dei costi medi del personale dal 2014 al 2016, includendo i collaboratori esterni. Figura 6- Andamento costi medi del personale Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora Anche nel 2016 il dato più alto di costo medio del personale è quello di ASA, anche se costi di Acque e Publiacqua, che hanno avuto un incremento medio del 5% dei costi di personale rispetto al 2015, sono aumentati e si stanno quindi avvicinando a quelli di ASA. Si evidenzia che, stante l attuale metodo tariffario, le variazioni dei costi del personale ed in generale dei costi operativi dei gestori non hanno un impatto diretto sulla tariffa degli utenti, ma solo eventualmente sugli utili dei gestori. 16

17 MODIFICHE ED AGGIORNAMENTI DELLE CONVENZIONI VIGENTI E NUOVO DISCIPLINARE TECNICO Con Deliberazione n.656 del 23 dicembre 2015 ad oggetto Convenzione tipo per la regolazione dei rapporti tra enti affidanti e gestori del s.i.i. Disposizioni sui contenuti minimi essenziali l AEEGSI: ha adottato - ai sensi dell art. 10, comma 14, lettera b), del decreto legge 70/11 e secondo le previsioni di cui all art. 151 del d.lgs. 152/06 la convenzione tipo per la regolazione dei rapporti tra enti affidanti e gestori del s.i.i.; ha disposto che ai sensi di quanto previsto dall art. 151, comma 3, del d.lgs. 152/06 le convenzioni di gestione in essere siano rese conformi alla convenzione tipo e trasmesse all Autorità per l approvazione nell ambito della prima predisposizione tariffaria utile, secondo le modalità previste dal Metodo Tariffario Idrico per il secondo periodo regolatorio (MTI-2) e comunque non oltre 180 giorni dalla pubblicazione della deliberazione 656/2015; ha precisato che, relativamente ai Comuni e ai segmenti del servizio ove sono operanti gestori, diversi dal gestore d ambito, esercenti il servizio in base ad un affidamento assentito in conformità alla normativa pro tempore vigente e non dichiarato cessato ex lege si applicano le previsioni della convenzioni tipo in quanto compatibili. Considerate le tempistiche date da AEEGSI ed il numero di gestioni presenti nell ambito territoriale toscano, AIT ha incaricato i gestori di avviare essi stessi l attività di adeguamento delle convenzioni di gestione ai contenuti minimi essenziali secondo precise indicazioni e tempistiche comunicate nel febbraio Le indicazioni sono state, essenzialmente, quelle di porre in essere un attività di adeguamento delle convenzioni di gestione minimale e conservativa dell impianto originario, nell intento di ridurre, là dove vi fossero contratti di finanziamento in essere, l impatto finale delle modifiche sulle valutazioni degli enti finanziatori. All esito della suddetta attività, AIT ha approvato, nei mesi di luglio ed ottobre 2016, le modifiche ed integrazioni alle singole Convenzioni di gestione nell ambito dell approvazione degli schemi regolatori di ciascun gestore 2. Per le gestioni c.d. salvaguardate - diverse dalle gestioni d ambito - all attività di adeguamento delle convenzioni di gestione hanno provveduto direttamente i comuni concedenti. AIT ai sensi della Delibera AEEGSI 656/2015 ha, quindi, provveduto a trasmettere gli schemi delle convenzioni di gestione ad AEEGSI per 2 Gli schemi regolatori si compongono ai sensi della Delibera AEEGSI 664/2015 del PEF, del PDI e della Convenzione di gestione. 17

18 l approvazione nell ambito della prima predisposizione tariffaria utile, secondo le modalità previste dal Metodo Tariffario Idrico per il secondo periodo regolatorio (MTI-2) 3. E stata portata a compimento la redazione di un nuovo Disciplinare Tecnico di livello regionale ed unico per tutti i gestori, che sostituirà i precedenti disciplinari tecnici allegati alle singole Convenzioni di gestione. IL NUOVO DISCIPLINARE TECNICO ALLEGATO ALLE CONVENZIONI TOSCANE L approvazione di un Disciplinare Tecnico valido su tutto il territorio regionale rappresenta il traguardo finale di un percorso di unificazione già parzialmente avviato, e ritenuto necessario in ragione della presenza di un unica Autorità di programmazione e controllo che svolge le proprie funzioni nei confronti dei gestori toscani. La prima bozza del nuovo Disciplinare elaborata dagli uffici dell AIT è stata inviata a tutti i gestori in data 13 ottobre Nei successivi mesi, il testo è stato lungamente discusso con i gestori fino alla condivisione del documento definitivo che è stato approvato dall Assemblea dei Sindaci in data 8 Giugno Il testo si compone di 30 articoli suddivisi nelle seguenti XI Parti: Nella Parte I - Premessa (Artt. 1-3) viene definito il s.i.i. quale oggetto del Disciplinare Tecnico, viene descritta la struttura del Disciplinare e vengono indicate le responsabilità del gestore. In particolare si prevede che, in caso di disposizioni regolatorie dell AEEGSI e degli altri organi competenti in contrasto con il Disciplinare Tecnico o comunque origine di una duplicazione di oneri per il gestore, il Disciplinare venga adeguato nei modi e nei tempi concordati di volta in volta con il gestore. Nella Parte II - Programmazione e Controllo degli Interventi. Standard tecnici (Artt. 4-9) vengono definite le modalità di redazione del Programma degli Interventi (PdI) a preventivo e a consuntivo nonché il sistema di controllo degli obiettivi tecnici da raggiungere alla fine di ogni quadriennio. Sulla base del nuovo sistema di controllo, si prevede che nell anno 2020 venga operata per ciascun gestore la verifica del raggiungimento degli obiettivi tecnici fissati per il periodo regolatorio sulla base di criteri omogenei per tutti. La Parte II definisce infine in quali casistiche possa essere presentata dal gestore la richiesta di variante al Programma degli Interventi, da inviare non oltre il 30 giugno dell ultimo anno del periodo regolatorio di riferimento. Nella Parte III - Obblighi di comunicazione (Artt ) si definiscono i documenti soggetti a obbligo di comunicazione, alcuni dei quali soggetti anche a penale in caso di mancata o non completa comunicazione (Art. 10), altri non soggetti a penale (Art. 12). 3 Ad oggi AIT è in attesa dell approvazione da parte di AEEGSI degli schemi regolatori, e degli schemi di convenzione in essi contenuti. 18

19 Nella Parte IV - Piattaforma NET-SIC (Artt ) viene descritto il sistema utilizzato per lo scambio di documenti tra gestori e Autorità. In particolare, la piattaforma informatica utilizzata consente di: calendarizzare le consegne annuali e quelle periodiche (anche extra obbligo convenzionale) con avvisi ad hoc in caso di mancata o ritardata consegna; consentire la creazione di formati predefiniti per la predisposizione dei documenti; caricare files anche molto grossi; rappresentare un archivio storico condiviso tra AIT e gestore di tutte le consegne operate (l AIT stessa carica le proprie diffide/istruttorie/decreti di calcolo delle penali sul portale). Agli scambi infragruppo, ritenuti di particolare rilevanza all interno dell attività di controllo del gestore, viene dedicata la Parte V - Scambi infragruppo (Art. 17). Il controllo ha per oggetto la verifica che il gestore applichi alla valorizzazione di acquisti e cessioni di beni o alle prestazioni di servizi interne al gruppo societario prezzi che non determinino impatti tariffari ingiustificati per l utenza. La Parte VI - Controllo della gestione: gli Standard organizzativi e il metodo di calcolo delle penali correlate (Art. 18) fissa nove Standard Organizzativi che consentono di monitorare la capacità gestionale con riferimento all organizzazione tecnica del servizio, andando a integrare quelli già definiti dall AEEGSI in tema di qualità contrattuale (Del. AEEGSI 655/2015). Il mancato rispetto degli Standard fissati calcolato sulla base di indicatori fissati dallo stesso Disciplinare - produce una penale annuale. La Parte VII - Penalità e premialità (Artt ) riepiloga le penalità da obblighi di comunicazione, da standard tecnici e da standard organizzativi, riportando anche i limiti massimi applicabili a livello annuale (per il totale delle penali, per quelle legate agli standard organizzativi e per quelle legate agli obblighi di comunicazione) e quadriennale (per le penali da standard tecnici). L art. 21 riporta invece i criteri di applicazione delle premialità previste dalla delibera AEEGSI n. 664/2015 relativamente ai livelli di servizio garantiti agli utenti nel rapporto contrattuale RQSII (previa istanza di riconoscimento all AEEGSI). La Parte VIII - Rilascio dei pareri (Art. 22) disciplina i rapporti tra il gestore e i soggetti proponenti interventi urbanistici ai fini della presa in carico finale delle opere inerenti il s.i.i. Vengono previste due fasi di rilascio del parere da parte del gestore: nella fase A viene rilasciato su richiesta del soggetto proponente un parere tecnico preventivo di fattibilità che potrà essere positivo, condizionato o negativo, eventualmente contenente le specifiche tecniche necessarie alla redazione del progetto esecutivo; nella fase B il gestore si esprime sul progetto esecutivo delle opere entro 30 giorni dalla ricezione (max 60 giorni in casi di particolare complessità). La Parte IX - Approvazione dei progetti (Art. 23) richiama l art.22 della legge regionale n.69/2011 e l art.158bis del d.lgs.152/2006 ai sensi dei quali i progetti definitivi degli interventi del Piano di Ambito sono approvati dall AIT mediante la procedura della conferenza di servizi ex L.241/90, e specifica che nella trattazione di tale materia il gestore è tenuto al rispetto delle specifiche norme regolamentari finalizzate alla conclusione del procedimento definite dall AIT. 19

20 Nella Parte X - Standard di conservazione e funzionalità delle opere del s.i.i. e definizione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (Artt ) vengono dettagliate le procedure di presa in carico e dismissione delle infrastrutture del s.i.i. Infine, nella Parte XI Entrata in vigore e periodo transitorio (Art. 30) si prevede che la data di entrata in vigore del nuovo Disciplinare venga stabilita per ciascun gestore con specifico atto e, sempre per ciascun gestore, l applicazione del complesso delle disposizioni del nuovo Disciplinare Tecnico avvenga a seguito di un periodo transitorio che verrà disciplinato attraverso specifici provvedimenti approvati da parte dell AIT previo accordo con il gestore. Una volta condiviso il testo definitivo del nuovo Disciplinare dagli uffici dell AIT e quelli dei sette gestori, sono infatti stati avviati specifici tavoli di lavoro volti alla definizione - per ciascuno - dell entrata in vigore della nuova disciplina e del relativo periodo transitorio. Per ciascuno dei gestori, l Assemblea dei Sindaci dell 8 Giugno 2017 ha approvato sia la data di entrata in vigore del nuovo Disciplinare Tecnico al 01/01/2017 (intendendo che ai fini dell attività di controllo la nuova disciplina entri in vigore con le consegne dell anno dati 2016): tenuto conto delle peculiarità di ciascuno, dei dati attualmente disponibili e di quanto fino ad oggi previsto nei vecchi disciplinari tecnici, sono infatti state modulate per ognuno le modalità di trasmissione dei dati, il loro grado di completezza e le eventuali penalità, in modo tale da giungere nel minor tempo possibile a regime con una uniformità ed omogeneità di comportamento per tutti i gestori. PRINCIPALI DATI TECNICI DELLE SOCIETÀ IDRICHE TOSCANE Il presente paragrafo riporta alcune informazioni generali in merito alle principali grandezze tecniche e dimensionali del servizio idrico integrato. Le informazioni sono state estratte per la maggior parte dagli invii ad hoc dei gestori e non sono state ancora validate. Anche quest anno la maggior parte dei dati tecnici sono relativi al 2016 pertanto, soprattutto i dati relativi ai volumi 2016, non sono ancora stabili. Le realtà dei sei ambiti territoriali nei quali è suddivisa la Toscana sono molto diverse, sia in termini di densità di popolazione, sia in termini di infrastrutture da gestire e volumi erogati. Si riportano di seguito alcuni dati strutturali di sintesi relativi a ciascun gestore.. Si riportano le seguenti considerazioni: la densità abitativa varia in modo notevole da gestore a gestore: a titolo di esempio si rileva il dato relativo alla densità abitativa della la Conferenza 6, che è addirittura la seconda più bassa d Italia 4 ; gli abitanti residenti risultano serviti, per quanto attiene l acquedotto in valori percentuali che superano il 95%, ad esclusione del caso di GEAL e Nuove Acque, il cui territorio è caratterizzato da numerosi approvvigionamenti privati; 4 Fonte Relazione AEEGSI 2015; l unico Ambito con densità inferiore a quella dell Acquedotto del Fiora risulta essere l ATO del Peligno in Abruzzo. 20

21 il servizio di fognatura è stato esteso notevolmente negli ultimi anni, ed oscilla tra il 76% ed il 95%; gli abitanti residenti sono stati considerati al 31/12/2015 utilizzando i dati derivanti dalla Determina AEEGSI n.1/2016, che possono parzialmente differire con l analogo dato presente nella relazione 2015, derivante da estrazione precedente. In particolare è stato preso il dato massimo tra abitanti residenti serviti acquedotto e depurazione; i dati delle perdite reali sono calcolati secondo i criteri individuati dall AEEGSI, che sono diversi da quelli del Dm 97/99 e che non tengono conto di alcune voci di perdite fisiologiche. Tabella 3- Principali grandezze dei gestori 2016 GAIA GEAL ACQUE* PUBLIACQUA *** NUOVE ACQUE ASA ACQ. FIORA TOSCANA* * N. Comuni serviti * Superficie totale (kmq) Pop. residente Residenti 31/12/ densità abitativa (ab/kmq) Numero utenti totali serviti res. 100% 90% 96% 95% 93% 97% 98% 96% acquedotto 2016 serviti res. fognatura 81% 76% 86% 88% 87% 95% 85% 85% 2016 serviti res. 76% 76% 76% 80% 71% 92% 74% 78% depurazione 2016 km reti acquedotto km reti fognatura n. depuratori Volume fatturato (A10+A11) Perdite reali *2 Comuni sono serviti, per l acquedotto, da altro gestore (residenti 28,000 circa), **il dato è riferito alla Toscana gestita dalle 7 Società (restano esclusi i Comun in economia, Fiesole e quelli gestiti da Hera ***Per Publiacqua, gestore con elevato n. di utenze condominiali, al posto di questo dato viene utilizzato quello delle unità abitative domestiche dichiarate, pari a Sempre Publiacqua ha rettificato il dato di volume fatturato 2016 il 31 Luglio 2017 I dati relativi alla percentuale dei serviti, non sono stati ancora ad oggi approfonditi da parte di AIT, con particolare riferimento ai criteri utilizzati per valutare la copertura di residenti delle case sparse ed a quelli utilizzati per individuare il rapporto tra utenti/abitanti residenti effettivi. 21

22 Figura 7- Percentuale di abitanti residenti serviti da acquedotto, fognatura e depurazione anno % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora serviti res. acquedotto % 90% 96% 95% 93% 97% 98% serviti resi fognatura % 76% 86% 88% 87% 95% 85% serviti res. depurazione % 76% 76% 80% 71% 92% 74% Il numero degli abitanti residenti serviti è fornito direttamente dai gestori; se si confrontano con i dati analoghi forniti a partire dal 2013, si evidenzia che sono incrementati gli abitanti serviti dall acquedotto e dalla fognatura per GEAL, coerentemente con le estensioni del servizio realizzate, e dalla depurazione da parte di Publiacqua, in seguito al collettamento delle fognature della riva sinistra dell Arno al depuratore di San Colombano, mentre gli altri dati percentuali si sono mantenuti costanti. VOLUMI E OPERE DI PRESA I volumi misurati e fatturati dai gestori toscani negli ultimi 3 anni sembrano stabilizzati. Di seguito una sintesi di confronto tra i volumi misurati e fatturati dai gestori toscani relativi al triennio Tale considerazione sembra confermare quanto si apprende in letteratura, ossia che la domanda risulta in linea generale anelastica; a seguito di una contrazione dei volumi significativa registrata nel periodi che può essere dipesa dalla maggiore consapevolezza dei costi del s.i.i. per molti utenti, sembrerebbe che i volumi si siano ad oggi stabilizzati. Nei prossimi anni sarà possibile valutare ulteriormente tale dato. Premesso che i dati estrapolati a giugno dell anno successivo utilizzati per la predisposizione della presente relazione non sono mai dati definitivi, essendo la scadenza troppo prossima alla conclusione dell anno si può fare il confronto sempre alla stessa data (30 Giugno di ogni anno). 5 In Appendice il trend volumi A10 dal 2011 ed il dettaglio dei bilanci idrici forniti dai gestori per il

23 [mc] [mc] Autorità Idrica Toscana Relazione Annuale del Direttore Generale sul s.i.i. in Toscana 2016 Figura 8- Volumi misurati fatturati dalle società toscane (A10) Gaia Geal Acque spa Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Totale Il grafico sopra riportato confronta solo i volumi misurati e fatturati dei gestori, mentre i volumi fatturati complessivi contengono anche i volumi non misurati ma fatturati come ad esempio quelli relativi ad utenti non ancora dotati di contatore (dato che per GAIA riguarda oltre 2 milioni di mc fatturati verificare) o fatturati a forfait. I grafici sottostanti riportano una sintesi dei dati relativi ai volumi prelevati dall ambiente ed un confronto con i volumi fatturati complessivi agli utenti nell anno Il grafico sottostante evidenzia la ripartizione tra tipologia di prelievo di ogni ambito territoriale, a prescindere dagli scambi di risorsa tra ambiti. Figura 9- Volumi prelevati dall ambiente ripartiti per tipologia di prelievo anno Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana Fiumi/laghi , Pozzi Sorgenti Confrontando i dati con gli analoghi del 2015 si può evidenziare che, nel caso di Acquedotto del Fiora, ad una riduzione dei volumi fatturati 2016 corrisponde anche una riduzione dei volumi prelevati dall ambiente stimata in modo più preciso rispetto agli anni precedenti. 23

24 [mc] Autorità Idrica Toscana Relazione Annuale del Direttore Generale sul s.i.i. in Toscana 2016 Nel caso di GAIA i volumi fatturati sono paragonabili a quelli del 2015 ( contro ) mentre i prelievi risultano, nel 2016, inferiori di oltre 4 milioni di mc rispetto al 2015 soprattutto se si confronta il dato dei prelievi da pozzi e sorgenti ( nel 2015 e nel 2016). Tale differenza deriva da una maggiore accuratezza delle misurazione del dato dei volumi prelevati, fino al 2015 in molti casi stimato e non effettivamente calcolato. Il grafico sottostante evidenzia come sia ancora notevole il grado di dispersione delle risorse prelevate e quindi la differenza tra volumi prelevati dall ambiente e volumi fatturati agli utenti. I volumi prelevati totali sono stati ottenuti sommando i volumi prelevati dall ambiente ai volumi acquistati da altri ambiti e sottraendo i volumi venduti ad altri ambiti, e tale dato è stato confrontato con i dati di volumi 2016 fatturati agli utenti (volumi misurati e non, ma comunque fatturati). Figura 10- Volumi totali prelevati dall ambiente ed erogati nel medesimo territorio e volumi fatturati agli utenti anno Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana Volume prelevato totale (A2+A7-A8) Volume fatturato totale (A10+A11) Nonostante la dispersione sia ancora molto elevata, si evidenzia un riduzione della stessa rispetto agli analoghi dati In riferimento ai valori che maggiormente si discostano dagli altri, si evidenzia anche quest anno la situazione di Publiacqua, parzialmente giustificabile dal tipo di fonte di approvvigionamento cui la stessa ricorre, ossia il prelievo da acque superficiali. Il processo di trattamento delle acque superficiali, particolarmente rilevante nel caso di Publiacqua, comporta infatti un elevata perdita di volumi prelevati dai corpi idrici superficiali, stimata intorno agli 8 milioni di metri cubi, che vengono però reimmessi in ambiente. Va inoltre evidenziato il dato di ASA, dovuto in parte ai necessari trattamenti di potabilizzazione delle acque per l abbattimento di boro ed arsenico in Val di Cornia e del ferro e manganese su Livorno. Si riporta di seguito la sintesi del valore delle perdite reali di rete di distribuzione per gli anni 2015 e 2016, che sono poi quelle maggiormente efficientabili in quanto derivano per la massima parte dalle rotture delle condotte di distribuzione. Le perdite reali sono calcolate utilizzando i medesimi criteri degli anni precedenti. 24

25 Figura 11- Perdite % nelle reti di distribuzione anno 2015 e % 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 41% 40% 31% 35% 38% 39% 38% 37% 20% 20% 42% 43% 37% 37% 26% 26% Perdite reali 2015 Perdite reali % 5% 0% Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana A marzo 2017 Publiacqua ha rettificato i dati di volumi fatturati nel 2015 precedentmente dichiarati e, il 31 Luglio2017, ha inoltre rettificato i volumi fatturati Anche nella valutazione delle perdite va tenuto conto del fatto che i gestori si stanno dotando di sistemi di misurazione sempre più puntuali e che quindi dati che fino a qualche tempo fa venivano solo stimati sono, almeno per alcuni gestori, oggi effettivamente misurati. Il criterio di calcolo di queste perdite è un criterio parametrico individuato nel 2012 dall AEEGSI 6 e quindi non è detto che il dato sia effettivamente affidabile; per poter avere una sua utilità si ritiene che l AEEGSI dovrebbe ricorrere tutti gli anni allo stesso criterio di stima del bilancio idrico, quale che sia, in modo da valutare gli incrementi/decrementi delle perdite percentuali nel tempo. Di seguito si riporta un ulteriore grafico che mette a confronto le perdite reali, dato stimato con i criteri AEEGSI sopra riportati, per metro lineare di rete; questo dato ulteriore può essere utile per valutare l incidenza delle caratteristiche del territorio, e del livello di urbanizzazione dello stesso. Come già chiarito nel 2015 il trend delle perdite è in aumento in tutta Italia; in base ai dati ISTAT il dato medio nazionale delle perdite è passato dal 31.2% del 2008 al 37.4% del 2012, nonostante il passaggio ad una gestione industriale del s.i.i. in molte realtà italiane. Fermo restando che tutti i dati relativi alle perdite sono stimati, e che il diverso criterio di calcolo del bilancio idrico delle reti acquedottistiche introdotto dall AEEGSI rispetto al DM 99/97 contribuisce a rendere i dati ancora meno attendibili, tuttavia una spiegazione di questo fenomeno può ritrovarsi nella vetustà delle reti italiane. In base ai dati presentati dall AEEGSI nella Relazione al parlamento 2017, le reti nazionali di distribuzione hanno per il 36% un età compresa tra i 30 ed i 50 anni, e per il 22% un età superiore ai 50 anni. Anche se gli interventi per la riduzione delle perdite non 6 Tale criterio stima le perdite reali come la differenza tra volume in ingresso alla distribuzione e volume (misurato e non e fatturato e non) dell'acqua consumata purché autorizzato, volume non autorizzato ed errori di misura 25

26 si esauriscono nella sostituzione delle reti, ma passano anche attraverso la distrettualizzazione delle stesse, il monitoraggio delle perdite e la conseguente manutenzione programmata è tuttavia evidente che, per reti che hanno un età superiore ai 50 anni, la sostituzione delle infrastrutture appare come la soluzione più efficace a garantire il contenimento delle perdite. Le reti acquedottistiche toscane sono mediamente più vetuste di quelle del panorama nazionale. Si riporta a chiarimento di quanto detto, la ripartizione delle reti di distribuzione toscane effettuata in base all età delle stesse. Il dati riportati sono aggiornati rispetto alla relazione 2016 (relativi al 2015) riguardano tutti i gestori toscani a meno di GEAL ed Acquedotto del Fiora, per i quali la ripartizione non è disponibile, e quindi si riferiscono all 80% delle reti del territorio toscano. Figura 12- Ripartizione età delle reti di distribuzione anno ,2% 6,9% 20,0% reti distrib. Toscana 10 anni 27,9% reti distrib. Toscana anni reti distrib. Toscana anni reti distrib. Toscana > 50 anni Anche se in alcuni casi l età delle reti è stata stimata dai gestori (con particolare riferimento alle reti più vecchie di 30 anni), si ribadisce che il 73% delle reti gestite risulta essere realizzato prima del 1985 e pertanto, anche a fronte di una gestione tecnicamente efficiente, è possibile che il dato medio delle perdite aumenti da un anno all altro invece di diminuire o, come nel caso toscano oscilli di poco, intorno ad un valore medio. Il dato delle perdite, calcolato quindi in modo coerente con gli anni precedenti, e quindi con un criterio non ancora assestato a livello nazionale, viene di seguito riportato in termini di mc perduti a metro lineare: 26

27 Figura 13- Perdite reti di distribuzione anno 2016 per ml di rete acquedotto (esclusi allacci) 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 - Perdite di rete (mc/ml rete acquedotto) Gaia Geal Acque Publiacq ua Nuove acque ASA Fiora Toscana 4,39 6,43 4,57 8,21 1,35 3,22 2,86 4,51 RETI DI ACQUEDOTTO E FOGNATURA E IMPIANTI DI DEPURAZIONE Il grafico sotto riportato mostra la lunghezza delle reti di acquedotto e fognatura gestite da ogni società nell anno Nel corso del 2014 e del 2015 l Acquedotto del Fiora ha provveduto ad avviare un censimento accurato delle reti gestite che ha portato ad incrementare virtualmente i km gestiti ed a ridurre invece gli utenti serviti. A partire dal 2014 Acquedotto del Fiora ha dato seguito ad un progetto realizzato con risorse interne volto all aggiornamento cartografico delle reti di distribuzione e adduzione gestite. L attività ha portato ad un aggiornamento che sta producendo modifiche sostanziali dei tracciati già presenti sul gestionale GIS. Tale implementazione, che consente inoltre una diversa strutturazione del database in modo molto più rispondente alle richieste di AEEGSI basandosi sui concetti di impianto di acquedotto e di distretto, si è pressoché conclusa nel 2016 ed ha comportato una ulteriore revisione al ribasso dei km di acquedotto (da 9081 stimati nel 2015 a 8122 stimati nel 2016). Figura 14- Lunghezza reti di acquedotto e fognatura, esclusi gli allacci, anno Gaia Geal Acque Publiac qua Nuove acque ASA Fiora Toscana km reti acquedotto km reti fognatura

28 Complessivamente i gestori toscani si occupano di quasi 34 mila chilometri di reti acquedottistiche e quasi quindicimila km di reti fognarie. Ai fini di una prima valutazione della difficoltà di gestione di un ambito territoriale ottimale può essere utile evidenziare come il diverso grado di urbanizzazione degli ambiti territoriali influenzi l attività dei gestori. Tale dato può essere visualizzato, come di seguito riportato, confrontando i dati relativi alla lunghezza delle reti rapportata agli abitanti residenti e al numero di utenti, ma anche valutando il quantitativo di depuratori suddivisi per categoria di abitanti serviti. In generale emerge come siano penalizzati, in termini gestionali, i gestori con i territori più vasti e meno urbanizzati (caso dell Acquedotto del Fiora) e quelli per i quali negli anni antecedenti gli affidamenti, non erano stati previsti impianti di dimensione sovra comunale. I grafici sotto riportati pongono a confronto i dati di metri lineari di condotta rapportati agli abitanti residenti (dato 2015) ed agli utenti 2016; i residenti sono stati normalizzati tenendo conto delle percentuali di copertura del servizio e quindi ci si riferisce ai residenti serviti, mentre i dati di utenza sono riferiti agli utenti totali, senza distinzione tra residenti e non residenti né per servizio e, come già specificato, i dati delle lunghezze delle reti sono inseriti, per tutti i gestori, a netto della stima degli allacci. Figura 15- Rete di acquedotto per abitante residente servito e per utente anno m rete acquedotto/ab residente servito m. rete/utente - Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana 28

29 Figura 16- Rete di fognatura per abitante residente servito e per utente m rete fognatura/ab. res..servito 2 m. rete fog/utente - Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana Si riportano di seguito gli impianti di depurazione presenti sul territorio, ripartiti per classi di potenzialità. Il dato di GAIA, gestore caratterizzato da centri e nuclei sparsi su un territorio abbastanza vasto, è diminuito in seguito alla ricognizione degli scarichi sul posto (da 497 a 481), ma resta tuttora evidentemente stimato in modo diverso rispetto a quelli degli altri gestori. Figura 17- Numero di impianti di depurazione ripartiti per potenzialità anno Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora totale A.E. > < A.E. <= < A.E. <= A.E. <= Al fine di valutare in modo molto semplificato la dispersione degli impianti di depurazione si riporta di seguito un ulteriore grafico che mette a confronto i dati relativi agli abitanti residenti serviti da depurazione nelle aree servite dalle società col numero di depuratori; appare evidente che le economie di scala si hanno soprattutto per i gestori che dispongono di depuratori oltre i a.e. e per GEAL, che gestisce un unico centro urbano. 29

30 Figura 18- Residenti serviti da depurazione confrontati col numero di depuratori Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove acque ASA Fiora Toscana res.serviti. Dep/n. depuratori Per quanto attiene gli impianti di depurazione va ricordato che, oltre a quelli sopra riportati gestiti dalle società idriche toscane, sono presenti sul territorio anche numerosi impianti di depurazione a prevalenza industriale esclusi dal servizio idrico integrato, ai sensi della normativa regionale, che però contribuiscono alla depurazione dei reflui civili. Tale contributo risulta rilevante soprattutto nell area pratese. I DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI DELLE SOCIETÀ IDRICHE TOSCANE 2016 In continuità con le precedenti relazioni, il presente paragrafo analizza i dati economici e patrimoniali 2016 delle 7 Società Toscane, ma quest anno è stato aggiunto anche il dato di Acque Toscane. Premesso che i risultati di redditività aziendale sono condizionati sia dalla metodologia tariffaria che impatta sul riconoscimento dei ricavi, che dalla modalità di contabilizzazione del FoNI (fondo nuovi investimenti) da parte dei gestori, nei paragrafi successivi vengono sintetizzati i risultati dei bilanci dei gestori 7. ANALISI ECONOMICA I principali dati economici sono riportati nella tabella successiva: Tabella 4 - Il Conto Economico 2016 CONTO ECONOMICO GAIA GEAL ACQUE VALORE DELLA PRODUZIONE ACQUE TOSCANE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni ASA ACQ. FIORA ) Variazione lavori in corso su In appendice i dati per effettuare l analisi per margini, per valutare la posizione finanziaria netta, l analisi per indici, gli indici di redditività 30

31 CONTO ECONOMICO GAIA GEAL ACQUE ordinazione ACQUE TOSCANE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE 4) Incremento di immobilizzazioni per lavori interni ) Altri ricavi e proventi TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE COSTI DI PRODUZIONE 0 6) Per materie prime, sussidiarie di consumo e merci 7) Per servizi ) Per godimento beni di terzi ) Per il personale 10) Ammortamenti e Svalutazioni ASA ACQ. FIORA ) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci ) Accantonamenti per rischi ) Altri Accantonamenti ) Oneri diversi di gestione TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE PROVENTI ONERI FINANZIARI E 15) Proventi da partecipazioni ) Altri proventi finanziari ) Interessi ed altri oneri finanziari TOTALE

32 CONTO ECONOMICO GAIA GEAL ACQUE PROVENTI ONERI FINANZIARI E ACQUE TOSCANE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 0 18) Rivalutazioni ) Svalutazioni TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 0 20) Proventi 21) Oneri TOTALE PARTITE STRAORDINARI E RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE ) Imposte sul reddito dell'esercizio UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO Prima di commentare il risultato d esercizio 2016, è importante analizzare il Margine Operativo Lordo (MOL) per evidenziarne l evoluzione dell ultimo triennio. Occorre precisare che nel s.i.i. l aspetto finanziario per i ricavi è mitigato dall approccio di iscrizione dei ricavi garantiti adottato dai gestori toscani (il fatturato effettivo è in alcune annualità inferiore per la contrazione dei volumi, ma gli importi vengono recuperati con i conguagli tariffari). L andamento del MOL nel triennio è illustrato nella figura successiva, evidenziando ancora un trend in crescita per la maggior parte dei gestori Toscani ma non per tutti. Per ASA si evidenzia un valore di MOL in crescita rispetto al 2015 che, per euro, è determinato dall iscrizione di sopravvenienze attive afferenti le annualità a seguito del riconoscimento da parte della regolazione AEEGSI delle variazioni sistemiche per i maggiori costi di trattamento del boro e dell arsenico. Il MOL rettificato delle partite straordinarie ammonterebbe dunque a euro, mostrando sempre un trend in crescita rispetto al ASA ACQ. FIORA 32

33 Figura 19- L andamento del MOL nel triennio GAIA SpA Geal Acque SpA Acque Toscane Publiacqua Nuove Acque ASA Spa Fiora Gli utili di esercizio, sono di seguito rappresentati negli ultimi 5 anni di gestione ( ). L utile di esercizio risente delle politiche aziendali in materia di ammortamenti, accantonamenti, nonché della gestione finanziaria e/o straordinaria. Figura 20- L andamento degli utili di esercizio negli anni Gaia SpA Geal SpA Acque SpA Acque Publiacqua Nuove Asa SpA Acquedott Toscane Acque SpA o del Fiora SpA SpA Analizzando i risultati sopra visualizzati, si rilevano lievi incrementi degli utili per 5 gestori Toscani, Geal, Acque Toscane, Publiacqua, Nuove Acque e Acquedotto del Fiora, conseguiti nell esercizio Per le considerazioni fatte sugli anni precedenti si rinvia alle relazioni annuali degli anni passati. Per ASA valgono le stesse considerazioni fatte sul MOL, in questo caso il maggior utile derivante dall iscrizione delle sopravvenienze attive, considerato al netto dell effetto fiscale, è pari a euro. Gli utili rettificati delle partite straordinarie ammonterebbero dunque a Nella figura successiva, il dato sugli utili è 33

34 rappresentato in termini unitari al mc fatturato (per il 2016 è stato utilizzato il volume fatturato 2015 mentre per gli anni precedenti il volume 2013). Dal 2016 viene inserito il dato di Acque Toscane che negli anni precedenti non era presente. Figura 21- L andamento degli utili al mc di esercizio negli anni ,000 0,900 0,800 0,700 0,600 0,500 0,400 0,300 0,200 0,100 0,000 Gaia Geal Acque Acque Toscane Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora Gestione Aggregata ,033 0,372 0,203 0,285 0,249 0,239 0,264 0, ,010 0,310 0,150 0,370 0,276 0,869 0,245 0, ,007 0,281 0,294 0,254 0,289 0,180 0,354 0, ,032 0,379 0,355 0,362 0,348 0,145 0,278 0, ,021 0,383 0,317 0,104 0,362 0,361 0,232 0,354 0,293 Si evidenzia che a meno di GAIA e Acque Toscane, per gli altri gestori gli utili hanno un valore intorno ai 30 centesimi/mc fatturato. Gli utili dei gestori non si traducono automaticamente in dividendi per i soci. Di seguito si riporta il confronto, in termini percentuali, della ripartizione degli utili 2016 tra le diverse voci di Fondi per riserva legale, per la riserva indisponibile del FoNI, per la Riserva straordinaria e distribuzione dividendi per ogni società. Figura 22- Composizione della destinazione degli utili 2016 in termini % 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Gaia SpA Geal SpA Acque SpA Acque Toscane SpA Publiacqua Nuove Acque SpA Asa SpA Distribuzione utili Riserva legale Utili portati a nuovo Acquedotto del Fiora SpA Riserva vincolata FoNI Altre riserve statutarie Nel settore idrico MOL e utile di esercizio sono significativamente condizionati dall approccio adottato dai gestori toscani riguardo alla contabilizzazione della componente tariffaria Fondo Nuovo Investimenti (FoNI), riconosciuta come anticipazione dei costi tariffari per gli 34

35 investimenti e, per tale ragione, a destinazione vincolata. Di seguito si riporta la componente FoNI riconosciuta in tariffa dal Metodo tariffario, e quella destinata alle agevolazioni, per ogni gestore, nel Tabella 5 Confronto utile di esercizio e FoNI 2016 ACQUE NUOVE GAIA * GEAL ACQUE PUBLIACQUA DESCRIZIONE TOSCANE ACQUE ASA* ACQ. FIORA UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO FoNI Totale FoNI destinato ad investimenti FoNI destinato ad agevolazioni tariffarie *Per questi gestori il FONI non concorre alla determinazione degli utili I gestori che negli ultimi 3 anni hanno deliberato la distribuzione di utili sono GEAL, Acque, Publiacqua 8 e Nuove Acque, in percentuali diverse nei vari anni. A tali deliberazioni non è necessariamente conseguita l effettiva distribuzione degli utili. Nella figura sotto riportata viene espresso in percentuale il rapporto tra i dividendi di cui le Assemblee hanno deliberato la distribuzione rispetto agli utili conseguiti nei vari esercizi. Figura 23- % dividendi deliberati % 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% GEAL Acque Publiacqua Nuove Acque dividendi/utili % 9% 80% 20% dividendi/utili % 29% 63% 34% dividendi/utili % 6% 60% 37% FOCUS SULLA DETERMINAZIONE DELL UTILE DI ESERCIZIO Diversamente dalle precedenti relazioni, in cui veniva svolto un approfondimento sui soli costi operativi ed in particolare sullo scostamento tra i costi operativi previsti e quelli effettivi, il presente paragrafo analizza tutte le voci di bilancio legate alle varie componenti tariffarie (costi operativi, investimenti, fondo nuovi investimenti etc.) per capire da dove si origina l utile di esercizio dei gestori e comprenderne l esatta natura. 8 L Assemblea di Publiacqua ha successivamente all approvazione dei bilanci 2014 e 2015 deliberato una diversa destinazione degli utili. 35

36 Con tale intento, il risultato economico dei gestori toscani è di seguito analizzato adottando uno schema di riclassificazione, che potremmo definire di tipo regolatorio, che consente di individuare i margini di redditività che si originano da ciascuna componente tariffaria. La definizione dello schema di riclassificazione di seguito proposto ha preso spunto dal metodo tariffario, che definisce un legame tra i ricavi garantiti al gestore (VRG) e quelli che sono i costi di gestione e di investimento al fine del conseguimento del principio del full cost recovery. I ricavi consentiti ai gestori, infatti, non sono altro che costi previsti (in modo standardizzato dal metodo tariffario) a cui si contrappongono i costi effettivi: l utile di esercizio che formalmente deriva dalla differenza ricavi-costi, nella sostanza, nel settore idrico non è altro che la differenza tra costi previsti costi effettivi. Di seguito una tabella di sintesi delle voci che concorrono alla composizione dell utile di esercizio dei gestori toscani: Tabella 6 La composizione dell utile di esercizio COMPOSIZIONE UTILE (EURO) GAIA GEAL ACQUE ACQUE TOSCANE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE ASA FIORA TOTALE Utile [ ] da margine su Costi investimento (CAPEX) da modalità di contabilizzazione Costi investimento (FoNI) da modalità di contabilizzazione ricavi di allacciamento da margine Costi operativi da margine partite straordinarie/finanziarie Ricordato che i ricavi che i gestori ottengono dall applicazione delle tariffe sono predeterminati in sede di predisposizione tariffaria e definiti in modo tale da coprire i Costi Operativi e i Costi di Investimento (tra cui la costituzione del Fondo Nuovi Investimenti) 9, dalla tabella emerge che: gli utili dei gestori sono determinati in larga parte dal Fondo Nuovi Investimenti, ovvero dalle risorse finanziarie che il metodo tariffario consente di inserire in tariffa per anticipare finanziariamente la copertura dei costi di investimento ritenuti prioritari. Normalmente, i costi degli investimenti realizzati vengono recuperati dai gestori nell arco del periodo di affidamento e anche oltre. Il Fondo Nuovi investimenti è una componente tariffaria che consente invece di fare ottenere al gestore immediatamente 10 tutto l importo dell investimento ritenuto prioritario. A seconda della modalità contabilizzazione in bilancio di questa componente FoNI si determina, un incremento degli utili dei gestori. La metodologia di contabilizzazione del FoNi influenza il risultato di esercizio 2016 di Publiacqua per circa 19 mln (più della metà dell utile), quello di 9 Il vincolo ai ricavi garantiti è pari a VRG= CAPEX +FONI+OPEX+RC TOT 10 Se si verifica il cosenseguimento del VRG con l applicazione delle tariffe agli utenti, ovvero se non si hanno, ad esempio, riduzioni dei volumi venduti, aumenti dei tassi di morosità etc. 36

37 Acquedotto del Fiora per 10,5 mln, di Acque per 5,8 mln, di Nuove Acque e Geal rispettivamente per 2,5 mln e 1,7 mln. A differenza degli altri gestori che contabilizzano il FoNI come ricavo in un unico anno di esercizio, i gestori GAIA ed ASA contabilizzano il FoNI nel passivo dello stato patrimoniale e quindi hanno un effetto sull utile di esercizio distribuito su più anni. Nel lungo periodi i due criteri si equivalgono; gli utili dei gestori sono invece influenzati negativamente (con l eccezione di Acque e Nuove Acque) dalla componente CAPEX dei costi di investimento. Ciò significa che le quote di ammortamento, oneri finanziari e oneri fiscali che vengono riconosciute in misura parametrica dal metodo tariffario sono inferiori a quelli effettivi dei gestori. Questa considerazione non deve tuttavia far trarre la conclusione che non vi è copertura dei costi di investimento; gran parte dello scostamento si origina infatti da un mero disallineamento temporale tra riconoscimento in tariffa e contabilizzazione in bilancio 11 e nel lungo periodo lo scostamento si riduce significativamente; la differenza tra costi operativi inseriti in tariffa e costi effettivi è, rispetto a quelli dei punti precedenti, il margine che influenza, propriamente, l utile di esercizio. Il margine sui costi operativi è di fatto un profitto che ottiene il gestore che riesce a sostenere costi operativi effettivi inferiori a quelli definiti inseriti in tariffa. Il margine sui costi operativi è positivo per Publiacqua (14 mln), Asa (6 mln), Acquedotto del Fiora (2,4 mln) Acque (2,1 mln) e Geal (1,6 mln). Risulta invece negativo per Gaia e Nuove Acque. A chiusura della tabella sono indicati infine altri due aspetti che influenzano, anch essi in una certa misura, l utile d esercizio: la modalità di contabilizzazione dei ricavi di allacciamento e il margine partite straordinarie/finanziarie. Il tema della contabilizzazione dei ricavi di allacciamento è simile a quello della contabilizzazione del FoNI, anche in questo caso infatti ci sono gestori (Gaia e Acquedotto del Fiora) che contabilizzano i contributi di allacciamento degli utenti tutti a ricavo, altri (i restanti gestori) che invece iscrivono il contributo nel passivo dello stato patrimoniale e lo portano a ricavo con quote annuali distribuite su più esercizi. Il margine della partite straordinarie/finanziarie, non è legato ad alcuna componente tariffaria e si origina da vari aspetti, tra cui ad esempio gli utili delle società partecipate (ad esempio quelle di Ingegnerie Toscane). Nella figura seguente vengono riportati i dati che hanno contribuito alla formazione degli utili 12 : 11 Si pensi ad esempio agli ammortamenti riconosciuti con il time lag di due anni e con aliquote effettive (su cui ha influenza anche il valore dei cespiti sui cui viene applicata l aliquota di ammortamento) spesso differenti da quelle tariffarie. 12 In appendice il dettaglio delle voci determinanti gli utili di esercizio 37

38 Figura 24- Composizione Utili 2016 LO STATO PATRIMONIALE I principali dati patrimoniali sono rappresentati al 31 dicembre 2016 nella tabella successiva: Tabella 7 Lo Stato Patrimoniale al STATO GAIA GEAL ACQUE ACQUE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE ASA SPA FIORA PATRIMONIALE TOSCANE CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI IMMOBILIZZAZIONI Immateriali Materiali Finanziarie ATTIVO CIRCOLANTE Rimanenze Crediti Attività finanziarie che non costituiscono Immobilizzazioni Disponibilità liquide RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO PATRIMONIO NETTO Capitale Sociale Riserve FONDI PER RISCHI E ONERI TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DEBITI ) obbligazioni ) obbligazioni convertibili ) debiti verso soci per

39 STATO PATRIMONIALE finanziamenti GAIA GEAL ACQUE ACQUE TOSCANE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE ASA SPA FIORA 4) debiti verso banche ) debiti verso altri finanziatori ) acconti ) debiti verso fornitori ) debiti rappresentati da titoli di credito ) debiti verso imprese controllate ) debiti verso imprese collegate ) debiti verso controllanti ) debiti tributari ) debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale ) altri debiti ) debiti verso clienti RATEI E RISCONTI TOTALE PASSIVO

40 2. ATTUAZIONE DI PROGRAMMI DEGLI INTERVENTI OBIETTIVI FISSATI NEL PIANO DI AMBITO La deliberazione 664/2015/R/idr ha definito il metodo tariffario per il secondo periodo regolatorio ( ) prevedendo i programmi degli interventi a cadenza quadriennale relativamente al periodo In attuazione alla delibera AEEGSI 664/2015/R/idr il 30/03/2016 l AEEGSI ha emanato la Determina 30 marzo 2016, n. 2/ DSID recante la Definizione dello schema tipo e delle procedure di raccolta dati ai fini dell aggiornamento del programma degli interventi (PdI) per il periodo , ai sensi degli artt. 6 e 7 della deliberazione 664/2015/r/idr e degli artt. 3, 4 e 11 del mti-2. Nell Allegato 1 la determina riporta lo schema tipo del PdI composto da una Relazione divisa in 6 capitoli uguali per tutti i gestori a livello nazionale e contenente: 1. Caratteristiche del territorio e obiettivi generali della pianificazione 2. Criticità nell erogazione del s.i.i. 3. Indicatori di performance del s.i.i. e livello attuale 4. Analisi delle opzioni progettuali 5. Cronoprogramma degli interventi 6. Analisi degli scostamenti rispetto al Programma degli Interventi Come ulteriore allegato alla determina è stato fornito un foglio elettronico con alcune tabelle relative a: Criticità e Indicatori Alternative e selezioni Cronoprogramma Le criticità, base di definizione di indicatori di performance cui collegare i livelli obiettivo, individuate da AEEGSI sono state modificate ed ampliate rispetto a quelle definite dalla stessa Autorità con Determina 3/2014 per l approvazione dei precedenti PdI. I gestori, tenendo conto anche delle indicazioni riportate nel Piano di Ambito predisposto da AIT, hanno inviato nella primavera 2016 le proposte per i nuovi programmi degli interventi, relativi al periodo Nel presente capitolo si riporta una sintesi dei contenuti dei PdI approvati relativi al quadriennio ed un confronto tra investimenti previsti e realizzati dai gestori nel corso dell anno PDI APPROVATI NEL 2016 RELATIVI AL QUADRIENNIO Il Piano di Ambito rappresenta lo strumento mediante il quale gli Enti di Governo di Ambito e quindi anche l AIT definiscono criticità, obiettivi e interventi da realizzare per mantenere e migliorare la gestione del s.i.i. e per individuare gli investimenti necessari per raggiungere i livelli obiettivo migliori per gli utenti e per l ambiente. Come chiarito nella Delibera AIT n.7/2016 di approvazione del Piano di Ambito regionale, con successivi provvedimenti è stata 40

41 prevista l approvazione dei singoli Programmi degli Interventi, unitamente agli altri atti necessari per le predisposizioni tariffarie. Nel Piano l AIT ha infatti indicato i criteri per definire gli investimenti puntuali del Programma degli Interventi (PdI). Per la predisposizione dei PdI l AIT ha comunicato ai gestori i criteri da seguire al fine di ottemperare agli obblighi di comunicazione stabiliti dall AEEGSI, mantenendo però la coerenza con i contenuti del Piano di Ambito approvato ed una continuità in termini di criticità con i PdI previgenti. Contestualmente all approvazione delle tariffe l AIT ha approvato anche i nuovi programmi degli interventi per il secondo periodo regolatorio. Tutti i Pdi sono strutturati secondo le indicazioni AEEGSI e descrivono nel dettaglio criticità ed interventi previsti per il secondo periodo regolatorio (fino al 2019 quindi); per il periodo successivo viene previsto solo il cronoprogramma degli interventi con gli obiettivi. Di seguito il totale degli investimenti previsti per il quadriennio ripartiti per servizio. Per questo quadriennio vengono previsti investimenti per quasi un miliardo di euro, quasi la metà dei quali da utilizzarsi per la realizzazione di interventi di fognatura e depurazione. Figura 25- Investimenti lordi pianificati per il periodo per gestore e per servizio Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Toscana Totale SII FOG-DEP ACQ Gli investimenti, sono ripartiti in macro interventi finalizzati alla risoluzione di specifiche criticità. Se si aggregano gli interventi, a prescindere dal servizio, per tipologia di investimento si ottiene la seguente sintesi: 41

42 Figura 26- % Investimenti per tipologia, periodo % 90% 10% 5% 15% 12% 8% 5% 21% 13% 80% 70% 60% 50% 56% 42% 44% 46% 45% 29% 40% 45% Interventi generali 40% 30% 20% 10% 34% 53% 41% 41% 47% 66% 38% 43% Manutenzioni & sostituzioni Nuove opere, interventi strategici & potenziamenti 0% Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Toscana Da tale sintesi si evince che ad eccezione di ASA, gli investimenti previsti per interventi di manutenzione sono sempre maggiori o uguali a quelli destinati alle nuove opere ed interconnessioni e tuttavia anche se per tutti i gestori il servizio è affidato da oltre un decennio, sono ancora molti gli investimenti strategici ed i potenziamenti da realizzare. Per tutti i gestori gli interventi principali sono relativi alle manutenzioni straordinarie ed ai potenziamenti per quanto riguarda il servizio di acquedotto, agli accordi di programma generali a livello regionale relativi alla realizzazione dei Piani stralcio e dell estensione del servizio per agglomerati inferiori ai abitanti equivalenti, per il servizio di fognatura e depurazione. Per quanto riguarda i dati gestionali si segnala che le società compartecipate da ACEA hanno aderito al progetto ACEA 2.0 che comporta notevoli investimenti nel secondo periodo regolatorio. GAIA Gli investimenti complessivi proposti nel quadriennio sono stati riprogrammati per recuperare i mancati gli investimenti non effettuati nell anno Come noto la concessione a GAIA scade nel Dal 2020 al 2034 sono previsti ulteriori Nel PdI sono inseriti i seguenti interventi principali: Accordo di Programma agglomerati minori a.e.: sono stati programmati tutti gli interventi anche dell Abetone ad esclusione di quelli non vincolati dalla norma; Accordo sulla Balneazione, con conclusione dell Accordo non oltre il 2019; investimenti relativi a criticità per emergenza idrica: sono stati programmati numerosi interventi in relazione al problema Tallio, circa 800 mila oltre ai 2,6 milioni di euro già spesi nel 2015, nonché interventi, in particolare nelle aree di montagna, connessi al superamento o alla mitigazione delle emergenza idriche sempre più frequenti nel periodo estivo; investimenti connessi al superamento di criticità di misura e contatori (lenti tarate): sono previsti numerosi investimenti per il superamento della criticità (soprattutto per quanto 42

43 riguarda Forte dei Marmi, Camaiore e Pietrasanta) che trova piena copertura nel PdI, in buona parte entro il 2019 con code di investimento al 2020; livello di manutenzione straordinaria: la programmazione degli investimenti di manutenzione straordinaria di rinnovo e sostituzioni reti e impianti è inferiore rispetto a valori ottimali previsti nel Piano d Ambito ed è stata ridimensionata nel PdI per poter rispettare gli accordi di programma di cui sopra. GEAL Gli investimenti complessivi proposti nel quadriennio ammontano a 31,2 milioni di euro e sono per la maggior parte concentrati sul servizio fognatura. Nel PdI sono inseriti i seguenti interventi principali: nel servizio acquedotto sono previsti rilevanti interventi finalizzati all attività di ricerca perdite, distrettualizzazione delle reti ed attuazione interventi strategici, per ridurre gli emungimenti nei pozzi esistenti nel contesto urbano della città, potenzialmente più vulnerabili; nell ambito Accordo di programma per la tutela delle risorse idriche del fiume Serchio, è stato avviato un investimento, per complessivi 25 milioni di euro (10 dei quali finanziati dal MATTM e 5 dal Comune di Lucca) finalizzato al collettamento delle fognature delle frazioni in riva destra del Serchio. livello di manutenzione straordinaria: la programmazione degli investimenti di manutenzione straordinaria di rinnovo e sostituzioni reti e impianti è inferiore rispetto a valori ottimali da Piano d Ambito ed è stata ridimensionata nel PdI per poter realizzare gli interventi puntuali di cui sopra. ACQUE Il livello di investimento negli anni successivi al 2019 rimane elevato, anzi aumenta vista la necessità di concludere entro il 2021 gran parte degli interventi e degli Accordi di Programma. Nel periodo sono previsti investimenti principalmente sui seguenti temi: sono stati programmati in merito all accordo sul Piano Stralcio investimenti relativi a fognatura e depurazione su agglomerati maggiori 2000 a.e; sono stati programmati in merito all accordo di Programma per agglomerati minori di 2000 a.e) gli interventi finalizzati alla depurazione degli scarichi acque reflue urbane degli agglomerati > 2000 a.e; Implenentati ulteriori Accordi di Programma finalizzati all estensione del servizio di depurazione ed in particolare l Accordo Cuoio e Accordo Cartari; investimenti generali (s.i.i.): è stata introdotta una spesa rilevante nel PdI per progetto ACEA 2.0, che prevede l integrazione a livello operativo-gestionale ed economicofinanziario delle società appartenenti al Gruppo ACEA. livello di manutenzione straordinaria: la programmazione degli investimenti di manutenzione straordinaria di rinnovo e sostituzioni reti e impianti è inferiore rispetto a valori ottimali da Piano d Ambito. PUBLIACQUA Gli investimenti complessivi proposti nel quadriennio ammontano a poco più di 347 milioni di euro e sono previsti investimenti principalmente sui seguenti temi: 43

44 Piano Stralcio: sono programmati investimenti relativi agli agglomerati di Pistoia, Carmignano, San Casciano, Impruneta, Strada in Chianti, Castelfranco di Sopra et al; Accordo di Programma piccoli scarichi (agglomerati minori 2000 a.e): sono stati programmati gli interventi tra i quali si ricordano quelli relativi agli agglomerati di Malmantile, Ronta, Castelnuovo dei Sabbioni; accordi di Programma: sono stati programmati gli investimenti di competenza relativi all Accordo sulla riorganizzazione delle reti fognarie dei Comuni di Prato, Cantagallo, Montemurlo, Vaiano ; interventi gestionali: sono previsti importanti investimenti tesi ad ottimizzare i controlli di gestione ed anche di ottimizzazione della gestione operativa (distrettualizzazione e controllo della pressione) ed in particolare ha un notevole impatto il progetto ACEA 2.0; livello di manutenzione straordinaria: la programmazione degli investimenti di manutenzione straordinaria (rinnovo e sostituzione reti e impianti) è inferiore ai livelli medi ottimali previsti dal Piano di Ambito, ma comunque superiore al tenore di investimenti analoghi delle altre conferenze con particolare riferimento all importo previsto per la manutenzione delle reti di acquedotto. NUOVE ACQUE Gli investimenti complessivi proposti nel quadriennio ammontano a poco più di 42 milioni di euro; nel caso di Nuove Acque non è stato ad oggi possibile prevedere per il periodo risorse adeguate per garantire un livello di servizio efficace. Nel periodo sono previsti investimenti principalmente sui seguenti temi: Piano per investimenti relativi a fognatura e depurazione su agglomerati maggiori 2000 AE: previsto il completamento entro il 2021, di molti agglomerati fra cui Arezzo, Foiano della Chiana, Sansepolcro, Castiglion F.no, Capolona Accordo di Programma agglomerati minori a.e: sono stati programmati gli interventi vincolanti; schema Montedoglio: a tale schema sono ascrivibili direttamente investimenti per circa 7,2 milioni di entro il 2019 con ulteriori euro entro il 2021 che realizzano solo parzialmente l ipotesi ottimale di distribuzione dell acqua dell invaso alle varie aree del territorio; livello di manutenzione straordinaria: la programmazione degli investimenti di manutenzione straordinaria di rinnovo e sostituzioni reti e impianti è inferiore rispetto a valori ottimali da Piano d Ambito. ASA Gli investimenti complessivi proposti nel quadriennio ammontano a 73 milioni di e prevede la riprogrammazione dei minori investimenti fatti nel biennio Nel periodo sono previsti investimenti principalmente sui seguenti temi: In merito al Piano stralcio previsto l adeguamento depuratore di Livorno e di quello di Portoferraio, l ampliamento del depuratore di Schiopparello ed il potenziamento del Depuratore di Rosignano Solvay di Venturina e di Piombino, la realizzazione del Depuratore di Pomarance e di quello di Volterra sud; Accordo di Programma piccoli scarichi (agglomerati minori 2000 a.e) ; 44

45 Accordo di Programma per la qualità dell acqua potabile: si prevede il completamento con la realizzazione di uno stralcio del dissalatore di Capoliveri, oltre al completamento delle opere di captazione previste all isola d Elba; Accordo di programma per il Bacino Pilota del Cecina per il completamento delle opere di fognatura e depurazione e di acquedotto dei principali comuni della Val di Cecina; Accordo di Programma Integrativo per l isola d Elba; Investimenti relativi a criticità per emergenza idrica: si segnalano a tal proposito gli interventi di potenziamento delle fonti di approvvigionamento idrico finanziati con LR 58/2003, il completamento della dorsale Alta Bassa Val di Cecina, gli interventi all Isola d Elba già citati e quelli di distrettualizzazione delle reti di distribuzione; Investimenti relativi alla messa in sicurezza dell acquedotto di Livorno a seguito dell incidente occorso nel 2013 consistenti nell adeguamento del sistema di adduzione e distribuzione e nel potenziamento del compenso (Nuovo serbatoio di Stagno da mc); Livello di manutenzione straordinaria: la programmazione degli investimenti di manutenzione straordinaria di rinnovo e sostituzioni reti e impianti è inferiore rispetto a valori ottimali da Piano d Ambito. ACQUEDOTTO DEL FIORA Nel periodo sono previsti investimenti principalmente sui seguenti temi: Previsti investimenti ricadenti negli accordi di programma regionali relativi a Piano Stralcio ed agli agglomerati <2.000 a.e; inseriti gli interventi relativi a Accordo per la Depurazione di Capalbio e il collegamento con Montedoglio; livello di manutenzione straordinaria: la programmazione degli investimenti di manutenzione straordinaria di rinnovo e sostituzioni reti e impianti è inferiore rispetto a valori ottimali da Piano d Ambito. INTERVENTI REALIZZATI DAI GESTORI NEL 2016 Nel corso del 2016 i gestori hanno investito soprattutto in manutenzione straordinaria di reti ed impianti ed in attività collegate alla ricerca e riduzione delle perdite. Si ricorda che la verifica, da un anno ad un altro, degli investimenti realizzati non è di particolare rilievo nel settore idrico, in quanto non sono molti gli interventi strutturali che si concludono nel corso di un solo anno e, pertanto, non è dall analisi degli scostamenti di un unico anno che si può valutare la capacità di realizzare gli interventi nel settore idrico. Proprio per questo, la verifica del raggiungimento degli obiettivi tecnici dei gestori ai sensi del nuovo disciplinare tecnico si svolge al termine del periodo regolatorio, che l AEEGSI ha posto di durata pari a 4 anni. Ciò premesso, si riporta una ripartizione degli investimenti realizzati dai gestori nel 2016 ed un confronto tra quanto complessivamente previsto e quanto realizzato rimandando la valutazione del raggiungimento degli obiettivi, che saranno maggiormente approfonditi quando AIT provvederà, nelle opportune sedi, alla valutazione ed al controllo del rispetto dei contenuti dei PdI, a conclusione del secondo periodo regolatorio. 45

46 Figura 27- Investimenti lordi realizzati nel 2016, ripartiti per servizio Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Totale generali/comuni depurazione fognatura acquedotto Totale Gli investimenti realizzati a livello regionale sono per quasi il 50%relativi al solo servizio di acquedotto. Di seguito la ripartizione: Figura 28- Investimenti lordi complessivi realizzati nel 2016, ripartiti per servizio in % 18,62% 15,19% 16,24% 49,96% acquedotto 2016 fognatura 2016 depurazione 2016 generali/comuni 2016 Nella seguente tabella si riporta la sintesi degli importi previsti nei PdI vigenti approvati per l anno 2016, confrontati con quelli realizzati, comprensivi dei finanziamenti pubblici ed al netto degli stessi, comprensivi anche degli allacci di acquedotto e fognatura. 46

47 Tabella 8 Confronto investimenti previsti/realizzati nel 2016 NUOVE ACQUE ACQ. DEL FIORA TOTALE VOCE GAIA GEAL ACQUE PUBLIACQUA ASA Previsti lordi Realizzati lordi Previsti netti Realizzati netti scostamento lordi -55% -43% 1% -8% -14% -21% -11% -15% scostamento netti -53% -26% 10% -9% 24% 8% 11% -5% Se si analizzano gli scostamenti netti, ossia quelli derivanti dalla differenza tra investimenti effettivamente realizzati utilizzando i ricavi da tariffa e quelli pianificati, si evidenzia che anche quest anno la maggiore differenza deriva dai dati di GAIA, gestore che anche nel 2016 ha avuto difficoltà a trovare risorse diverse dall autofinanziamento. La relazione AEEGSI riporta il dato medio degli scostamenti tra investimenti previsti e realizzati, nell anno però 2015; tale scostamento si attesta sul 22%; risultano infatti realizzati nel 2015 il 78,5% degli investimenti pianificati a livello nazionale, mentre in Toscana risultano mediamente realizzati l 85%% degli investimenti pianificati se si considerano gli investimenti complessivi (da tariffa e da finanziamenti pubblici). Il grafico seguente riporta il confronto tra investimenti netti (senza contributi a fondo perduto, ma con i costi degli allacci) previsti in sede di pianificazione ed investimenti effettivamente realizzati dai gestori nel Figura 29- Investimenti netti realizzati nel 2016 confrontati con gli investimenti previsti Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. del Fiora Totale Previsti netti Realizzati netti Nel 2016 quattro gestori hanno speso più del pianificato ed in generale sono stati spesi oltre il 95% degli importi previsti per gli investimenti nei PdI. Si riporta di seguito una sintesi dei principali eventi intercorsi e dei relativi interventi realizzati nel corso del 2016, in ordine di Conferenza Territoriale, avendo come principale punto di riferimento i dati riportati nei bilanci dei gestori. 47

48 CONFERENZA TERRITORIALE N.1 - GAIA Nel corso del 2014 GAIA Spa aveva chiesto ad AEEGSI e AIT un intervento di riequilibrio economico finanziario per l anno 2014 a causa di una riduzione di volumi sulle annualità 2012 e 2013 che non avevano consentito di ottenere i ricavi del VRG 2014 stimati pregiudicando la copertura dei costi. In mancanza di un adeguato sostegno finanziario e al fine di garantire l equilibrio economico finanziario della società, GAIA S.p.A, anche nel 2016 non ha potuto realizzare tutti gli interventi programmati ed approvati nel PdI, non avendo avuto accesso ad alcun finanziamento privato e potendo pertanto avvalersi, per l esecuzione degli interventi previsti nel Piano, della sola quota di autofinanziamento. Per quanto concerne gli investimenti, la Società nel 2016 ha pertanto effettuato soprattutto i lavori necessari per il mantenimento della funzionalità delle infrastrutture dei servizi idrici affidate in gestione. Lo sforzo maggiore è stato incentrato alla salvaguardia della continuità del servizio acquedotto per risolvere problemi per lo più legati allo stato conservativo delle condotte (le manutenzioni straordinarie rappresentano la gran parte degli investimenti acquedotto), dei serbatoi e delle captazioni. Per quanto riguarda le nuove opere, queste sono sostanzialmente piccole estensioni di condotte a copertura del servizio. Gli interventi più rilevanti, oltre alle manutenzioni straordinarie programmate e non programmate, sono stati anche nel 2016 il rinnovo delle condotte e l adeguamento del sistema di approvvigionamento di Pietrasanta in conseguenza dell emergenza sanitaria da tallio. Nel corso dell anno 2016, le manutenzioni straordinarie sulle infrastrutture fognarie hanno coperto circa il 63% degli investimenti sul servizio. Fra le nuove opere di fognatura e depurazione, i lavori più consistenti hanno riguardato interventi compresi in accordi di programma regionali e ministeriali come gli interventi finalizzati alla salvaguardia delle acque di balneazione, in linea con quanto previsto in sede di approvazione dei PdI. I principali investimenti gestionali hanno riguardato le spese per le attività del laboratorio di analisi, per la rilevazione delle infrastrutture e l acquisizione di metodologie innovative e degli strumenti di approccio alla loro gestione, e l acquisto di hardware di vario tipo e di software utili alla gestione e amministrazione delle reti. CONFERENZA TERRITORIALE N.1 - GEAL L azienda nel 2016 ha proseguito la realizzazione degli interventi previsti nella pianificazione pluriennale dell AIT, così come rivista nuovo PdI , approvato a luglio dall assemblea dell Autorità Idrica Toscana, che ha recepito gli investimenti in corso rientranti nel piano degli interventi ed ha recepito variazioni di programma concordate con il Comune di Lucca. Nel 2016 si evidenzia, come sopra riportato, un rallentamento degli investimenti (in particolare per i settori di fognatura e depurazione) che subiranno una traslazione temporale all anno successivo, ma non andranno ad interferire con gran parte della pianificazione del

49 La società ha terminato interventi di fognatura iniziati lo scorso anno e ha dato corso ad interventi di manutenzione straordinaria su impianti-reti esistenti, comprese attività di progettazione propedeutiche a lavori che verranno eseguiti nei prossimi anni. In particolare sono terminati i lavori principali di progetti importanti sulla nuova infrastruttura a rete: il prolungamento della fognatura nera e sostituzione della rete di acquedotto in via del Bozzone in località San Lorenzo a Vaccoli ed il prolungamento della fognatura nera e sostituzione della rete di acquedotto in via del Cimitero di Vicopelago in località Vicopelago. Sono inoltre conclusi i lavori principali di prolungamento della fognatura in via dell Acquacalda in località San Marco. Nel 2016 è stato redatto il progetto definitivo e avviato il procedimento per l apposizione del vincolo preordinato all esproprio, del collegamento Nozzano-Pontetetto, intervento strategico di fognatura per il territorio del Comune di Lucca ed in particolare per le frazioni dell Oltre Serchio ovest (Nozzano, Balbano, S. Maria a Colle, San Macario, ecc.). Da evidenziare attività di manutenzione straordinaria in tutti i settori operativi con sostituzione straordinaria di condotte idriche e fognarie, la sostituzione straordinaria dei contatori di utenza, la distrettualizzazione della rete idrica, il potenziamento del telecontrollo, la manutenzione straordinaria di impianti di sollevamento della fognatura nera e impianti di sollevamento/trattamento di acquedotto. Tra i lavori sugli impianti di depurazione si evidenzia la realizzazione della campana gasometrica presso il depuratore di Pontetetto e lavori di manutenzione straordinaria come il restauro dei calcestruzzi armati di alcune vasche. Tra gli altri investimenti, si evidenziano anzitutto quelli riguardanti i sistemi informatici, il parziale rinnovo di macchine elettroniche e attrezzature d ufficio oltre ai costi inerenti la mappatura dei contatori. CONFERENZA TERRITORIALE N.2 - ACQUE SPA Il 2016 è stato caratterizzato per Acque SpA da una mole elevata degli investimenti, pari nel corso dell esercizio a derivante anche dall atto di modifica della convenzione di affidamento del servizio, che ha portato l allungamento al 2026 della scadenza della concessione rafforzando la capacità di fare fronte agli investimenti molto impegnativi dei prossimi anni. Gli scostamenti che hanno comportato maggiori investimenti rispetto alla programmazione riguardano soprattutto gli interventi di la manutenzione straordinaria non programmabile. Nel servizio di acquedotto, Acque SpA ha concentrato i propri sforzi nella realizzazione di obiettivi di breve e medio periodo, immediatamente attuabili, in grado di produrre risultati tangibili in termini di miglioramento dell efficienza del sistema acquedottistico, di disponibilità della risorsa, di contenimento dei prelievi dai campi pozzi più sfruttati. Relativamente ai servizi d fognatura e depurazione nel 2016 hanno preso concretamente avvio, con la realizzazione della fognatura tra Santa Maria a Monte e il depuratore industriale Aquarno di S. Croce, i primi interventi per l attuazione dell accordo di programma per la tutela delle risorse idriche del Basso Valdarno e del Padule di Fucecchio, attraverso la 49

50 riorganizzazione della depurazione del comprensorio del cuoio e del Circondario Empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Val di Nievole. L adesione al programma Acea 2.0 ha costituito nel corso del 2016 il fulcro attorno al quale ha ruotato il processo di innovazione in Acque SpA, con l obbiettivo, attraverso l adozione della nuova piattaforma SAP, di rinnovare radicalmente l organizzazione del lavoro e le modalità operative, per renderle funzionali ad una maggior efficienza di tutti i processi di business e all erogazione di servizi d eccellenza al cliente. CONFERENZA TERRITORIALE N.3- PUBLIACQUA SPA Gli interventi completati nel 2016 vedono una sostanziale crescita delle manutenzioni straordinarie, al fine di ridurre, per quanto possibile, l invecchiamento delle reti, oltre che per l ingente quantità di infrastrutture realizzate nelle annualità precedenti. Tra gli interventi principali conclusi nel 2016 si evidenziano: costruzione Filtri «Panelli» presso l impianto di potabilizzazione Anconella per un valore totale dell opera di circa 7,5 Mln (di cui sostenuti nel 2016 circa 0,8 mln); realizzazione nuova Centrale Autodromo, per un valore 2016 pari a 0,2 Mln e per un importo totale dell opera di circa 5,2 Mln. risanamento Lungarno Torrigiani (Firenze) per 7,6 Mln. Su tale intervento si evidenzia la celerità nelle operazioni di ripristino e risanamento. Il tratto di Lungarno è stato restituito alla cittadinanza, dopo 163 giorni di lavoro h24, nella data del cinquantesimo anniversario dell alluvione di Firenze. Il 4 novembre, infatti, è stato inaugurato, alla presenza delle Autorità cittadine e al Presidente della Repubblica Mattarella, il tratto di tubazione del Lungarno Torrigiani, oggetto dell evento franoso occorso il 25 maggio Tra gli investimenti in fase di esecuzione su tutto il territorio di Publiacqua per il 2016 si evidenziano le seguenti opere: realizzazione Nuovo Depuratore Impruneta (Area Chianti) per 1,4 Mln ; potenziamento Depuratore Casalguidi (Pistoia) per 1,0 Mln ; adeguamento Emissario Riva destra Arno per 0,6 Mln ; adeguamento IDL Seano Carmignano per 1,1 Mln. Nel corso del 2016 anche Publiacqua ha portato avanti l importante investimento tecnologico in sistemi informativi sulla piattaforma SAP ACEA 2.0, propedeutico al raggiungimento di migliori standard qualitativi rispetto a quelli fissati da AEEGSII a livello nazionale. CONFERENZA TERRITORIALE N.4 - NUOVE ACQUE SPA Nel 2016 gli investimenti finanziati dalla tariffa del servizio idrico integrato ammontano ad Euro e gli investimenti finanziati da contributi a fondo perduto ammontano ad Euro di cui Relativamente al servizio di acquedotto si segnala il collegamento degli acquedotti di Pozzo della Chiana e Foiano della Chiana Capoluogo finalizzato alla gestione di situazioni di carenza 50

51 idrica. Nel mese di settembre 2016 sono iniziati i lavori per il collegamento al Sistema Montedoglio dell acquedotto di Cesa, Comune di Marciano della Chiana. I lavori consistono nella realizzazione dell allacciamento alla condotta gestita dall Ente Acque Umbre Toscane (EAUT). Nel Comune di Castiglion Fiorentino, è stata realizzata la nuova condotta di adduzione tra il potabilizzatore La Nave (in fase di costruzione) e l impianto di sollevamento Il Pino, recentemente ristrutturato. consentendo che l acquedotto di Castiglion Fiorentino sia quasi interamente servito dall acqua proveniente dall invaso di Montedoglio. Relativamente al servizio di fognatura e depurazione nel 2016 sono entrate in esercizio le opere per il collegamento di diversi scarichi liberi al servizio di depurazione (es. Ponticino, zona industriale Farniole a Foiano della Chiana, Bettolle). Nel corso dell anno 2016 è stata collegata alla depurazione anche la zona Boschettino nell agglomerato di Castiglion Fibocchi. CONFERENZA TERRITORIALE N.5 ASA SPA Anche nel caso di ASA gli investimenti previsti per il 2016 sono stati rivisti al ribasso se si considera l importo comprensivo dei finanziamenti esterni, mentre risultano in linea con quanto previsto nel PdI se si considerano gli importi coperti da tariffa. Nel 2016 sono state investite notevoli risorse per la manutenzione di reti e impianti di acquedotto, fognatura e depurazione. Relativamente al servizio di acquedotto, è stato realizzato un serbatoio con condotta e avvio del rilancio, a Stagno e sono terminati i rifacimenti della centrale il Toro a Marciana Marina. E stato inoltre sostituito un tratto rilevante della condotta che collega Filettole a Montebastione. Relativamente ai servizi di fognatura e depurazione tra i principali interventi si segnalano il completamento dei lavori edili di costruzione dei depuratori di Volterra Sud e Saline, l avvio dei lavori di sostituzione del depuratorie di Campiglia Marittima ed il revamping di quello di San Vincenzo. Sono stati inoltre eseguiti importanti lavori di manutenzioni straordinarie sui principali depuratori ed alle stazioni di sollevamento dell isola d Elba e sui depuratori di Paduletta e Rivellino a Livorno. CONFERENZA TERRITORIALE N.6 ACQUEDOTTO DEL FIORA SPA Gli investimenti realizzati dal gestore al 31/12/2016 si stimano pari a circa 31 milioni di euro, derivanti per il 70% alle manutenzioni straordinarie su reti/impianti, mentre il restante 30% è riferito a nuove opere relative a interventi di acquedotto strategici per migliorare l approvvigionamento idrico e ad adeguamenti depurativi necessari al rispetto della scadenza prevista dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale per la completa depurazione dei centri con scarichi di potenzialità superiore a abitanti equivalenti. Nel 2016 i maggiori investimenti si rilevano sul settore acquedotto. Sono proseguiti gli interventi sulla dorsale del Fiora con la messa in sicurezza della Galleria di Semproniano interessata da un movimento franoso, a conferma della vulnerabilità di questa grande opera di adduzione, e con la sostituzione degli organi idraulici di sfiato e scarico. 51

52 Acquedotto del Fiora ha impegnato importanti risorse economiche negli interventi per la bonifica e/o potenziamento delle reti di acquedotto. Nel distretto idraulico della città di Grosseto e zone limitrofe, in particolare sulla rete di Marina di Grosseto si evidenziano gli interventi finalizzati a rinnovare le tubazioni gravemente ammalorate in considerazione della loro vetustà e vicinanza al mare. Analoga attività di bonifica della rete di distribuzione è stata realizzata nella città di Siena ed in particolare in Piazza del Campo. Nel comune di Siena inoltre, si evidenzia la realizzazione della connessione idraulica tra Capannina e Isola d Arbia. Nel settore fognature e depurazione si evidenziano i seguenti interventi: messa in esercizio del nuovo depuratore di Paganico nel comune di Civitella Paganico; adeguamento del depuratore di Acqua Salsa e prosecuzione lavori di realizzazione del collettore fognario tra Poggetti e Borgo Carige, nel comune di Capalbio; inizio dei lavori per la costruzione del nuovo depuratore di Ponticino nel comune di Pienza; prosecuzione dei lavori di costruzione del collettore fognario a servizio dell abitato di Manciano ed inizio di quelli per l impianto di depurazione; prosecuzione dei lavori di realizzazione del collettore fognario terminale dell abitato di Arcidosso; messa in sicurezza del fosso Rigiolato nel comune di Gavorrano quale opera propedeutica all adeguamento del depuratore di Bagno di Gavorrano. Prosegue l implementazione della nuova piattaforma informatica SAP, iniziata nel 2014 da Acquedotto del Fiora, con l acquisto di moduli che riguardano tutti i sistemi aziendali, tecnici, commerciali e amministrativi, nell ambito del progetto ACEA 2.0. CONCLUSIONI Il grafico seguente confronta gli investimenti pro-capite realizzati nel 2016 con un dato ipotetico calcolato indirettamente dalla relazione AEEGSI: il dato è infatti calcolato come il 78,5% degli investimenti pro-capite pianificati nel 2015 a livello nazionale (fonte Relazione AEEGSI). Figura 30- Investimenti pro-capite Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque 42 Asa 77 Acq. del Fiora 57 Totale 27 Realizzati procapite lordi Dato medio nazionale AEEGSI 2015 La Toscana si conferma una regione dove gli investimenti pro-capite realizzati sono superiori a quelli realizzati mediamente in Italia. 52

53 3. I LIVELLI QUALITATIVI E QUANTITATIVI DEI SERVIZI PRODOTTI DAI GESTORI TOSCANI Nella presente sezione vengono approfonditi alcuni argomenti trattati nel corso del 2016 relativamente al rapporto tra società di gestione e utenti: in particolare sono presentati lo stato di avanzamento dei Regolamenti di somministrazione dei gestori, i primi risultati derivanti dall adeguamento delle Carte dei servizi ai contenuti indicati dall AEEGSI con delibera 655/2015/R/idr, relativi al secondo semestre 2016, i dati di sintesi dell istituto della Conciliazione nei rapporti gestore/utente ed una sintesi dei risultati di Customer Satisfaction 2017, relativa al 2016, predisposta dai gestori. Gli ultimi paragrafi sono dedicati al controllo svolto da AIT sui gestori ed alla messa a punto, a livello regionale, del Piano per la gestione dell emergenza idrica in Toscana. In particolare sono illustrati gli stati di avanzamento relativi al controllo 2015 effettuato in merito a obblighi di comunicazione, scambi infragruppo e raggiungimento degli standard organizzativi prefissati per ogni gestore, nonché i contenuti della nuova procedura di controllo annuale degli investimenti, definita a fine 2016 ed avviata nel REGOLAMENTO DI SOMMINISTRAZIONE DEL S.I.I. Il Regolamento disciplina le condizioni contrattuali di fornitura e le modalità d erogazione dei servizi di acquedotto, di fognatura e di depurazione nonché i rapporti fra i singoli gestori toscani e i propri utenti. Il nuovo quadro regolatorio emanato dall Autorità per l Energia, il Gas ed il Sistema Idrico (di seguito AEEGSI) ha inciso profondamente sulla modalità di fornitura del servizio idrico per cui la revisione dei medesimi regolamenti dei gestori toscani ha dovuto adeguarsi alla nuova disciplina AEEGSI. Le principali deliberazioni che impattano sul regolamento di fornitura e che vengono richiamate nel medesimo sono di seguito elencate: Deliberazione 586/2012/R/idr in materia di trasparenza dei documenti di fatturazione; Deliberazione 86/2013/R/idr in materia di deposito cauzionale; Deliberazione 655/2015/R/idr e 217/2016/R/idr in materia di qualità contrattuale; Deliberazione 218/2016/R/idr in materia di misurazione dei consumi. A fine 2015, l Assemblea dell AIT aveva approvato le linee guida su alcuni aspetti del Regolamento di fornitura (deliberazione AIT n. 42/2015) dopo aver raccolto ed esaminato le osservazioni delle associazioni dei consumatori, dei gestori nonché i pareri delle conferenze territoriali. Tali linee guida prendevano in considerazione 5 punti principali che dovevano essere uniformati a livello regionale: 1. deposito cauzionale 2. perdite occulte a valle contatore 3. procedure di gestione morosità 4. punto di consegna dell acquedotto e delle fognature 53

54 5. obbligo di allaccio alle fognature Nel 2016, l unico gestore che ha aggiornato il Regolamento in base alle Linee guida è stato Nuove Acque, mentre gli altri gestori hanno provveduto ad inviare le proprie proposte basate sulle linee guida AIT. Nel secondo semestre sono pervenute all AIT le proposte degli altri gestori e, a Giugno 2017, sono stati approvati anche regolamenti di Acque, Publiacqua e Gaia. I regolamenti di fornitura revisionati hanno introdotto la limitazione di flusso per le utenze domestiche residenti. Il regolamento di GAIA estende la tutela alle famiglie deboli così classificate non solo sulla base del loro diritto alla agevolazione tariffaria ma anche in generale valutando lostato di disagio socio-economico e prevede forme di rateizzazione straordinarie per ridurre la morosità. Riguardo il deposito cauzionale, GAIA ha diversificato l entità del medesimo per i buoni e cattivi pagatori riducendo del 50% l applicazione del deposito cauzionale agli utenti in regola con i pagamenti delle bollett e rimodulando la nuova disciplina nazionale entrata in vigore nel CARTA DEL SERVIZIO APPROVATE PER IL SECONDO SEMESTRE 2016 IN SEGUITO ALLA DELIBERA 655/15/R/IDR La nuova disciplina AEEGSI, entrata in vigore a partire dal 1 luglio 2016 (ad eccezione della disciplina relativa al call center prorogata al 1 gennaio 2017), relativa ai contenuti minimi della Carta dei Servizi è stata stabilita con la delibera 655/2015/R/idr: Regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono. Dal confronto tra gli standard vigenti a tale data e con quelli prescritti da AEEGSI è stato stabilito che i gestori mantenessero gli standard più performanti rispetto ai livelli minimi prescritti dalla RQSII e si adeguassero, per i nuovi standard, alla Carta dei Servizi AEEGSI. Di seguito gli indicatori che, almeno per un gestore, risultano migliorativi rispetto a quelli previsti da AEEGSI; in tutti gli altri casi gli standard adottati dai gestori toscani hanno coinciso con quelli previsti dalla Delibera 655/15/R/IDR: Tabella 9 - Sottoinsieme Standard migliorativi toscani rispetto alla Delibera 655/15/R/IDR STANDARD UDM LIVELLO 655/15 GAIA GEAL ACQUE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE ASA FIORA Fascia di puntualità per gli appuntamenti Tempo di attivazione, della fornitura Tempo di disattivazione della fornitura Comunic. dell'esito della verifica del misuratore effettuata in laboratorio ore giorni lav. giorni lav. giorni lav

55 Tempo per la risposta a reclami Tempo per la risposta a richieste scritte di informazioni Tempo di esecuzione dell'allaccio fognario che comporta l'esecuzione di lavoro semplice Tempo di esecuzione dell'allaccio idrico che comporta l'esecuzione di lavoro semplice Tempo di intervento per la verifica del misuratore Tempo di intervento per la verifica del livello di pressione Tempo di preventivazione per allaccio fognario con sopralluogo Tempo di preventivazione per allaccio fognario senza sopralluogo Tempo di preventivazione per allaccio idrico con sopralluogo Tempo di preventivazione per allaccio idrico senza sopralluogo Totale standard migliorativi giorni lav. giorni lav. giorni lav. giorni lav. giorni lav. giorni lav. giorni lav. giorni lav. giorni lav. giorni lav n Come si evince dalla tabella sopra riportata, tutti i gestori toscani hanno avuti standard migliorativi rispetto ai livelli minimi di servizio stabiliti dall AEEGSI; questo può in parte spiegare i risultato non sempre positivi al 100% in merito al raggiungimento degli standard. La Delibera prevedeva la possibilità di chiedere una deroga inmerito al numero di giorni ed ore di apertura garantiti agli sportelli per gli utenti; sentite le associazioni dei consumatori, alcuni gestori hanno richiesto tale deroga. 55

56 STANDARD PREVISTI NELLA CARTA DEI SERVIZI RAGGIUNTI DAI GESTORI NEL SECONDO SEMESTRE 2016 Secondo quanto stabilito dall AEEGSI i gestori hanno rendicontato, ad Aprile 2017, i dati relativi alla qualità del servizio ottenuta nel secondo semestre 2016 applicando i contenuti delle Carte di servizi in vigore a partire dal 1 Luglio Si riporta di seguito una sintesi dei livelli di servizio raggiunti dai gestori in tale secondo semeste, circoscrivendo la sintesi ai dati relativi all uso civile domestico. I dati, come previsto dall AEEGSI, sono stati inseriti così come risultanti al 31/12/2016 e pertanto eventuali apparenti mancati raggiungimenti di un dato livello di servizio possono dipendere dal fatto che le richieste di servizi si sono verificati nel mese di Dicembre ed i servizi sono stati ottenuti a Gennaio, nei termini previsti dalla Carta. La sintesi sotto riportata pertanto è cautelativa nel senso che confronta tutti i servizi richiesti nel semestre con tutti i servizi ottenuti ed è pertanto il livello minimo raggiunto, che può essere migliorato con i dati di Gennaio 2017, che saranno però a disposizione l anno prossimo. I dati che seguono espongono in maniera sintetica i risultati di alcune attività nella gestione del rapporto contrattuale e forniscono un indicazione della capacità delle società di gestione toscane di mantenere gli Standard previsti da Carta del Servizio. Come noto, la Delibera 655/15/R/IDR prevede 2 tipologie di indicatori: 1. Standard specifici, per i quali AEEGSI prevede che, in caso di mancato raggiungimento, il gestore corrisponda all utente finale, in occasione della prima fatturazione utile, un indennizzo automatico base pari a trenta (30) euro; 2. Standard generali, per i quali AEEGSI fissa un livello % di raggiungimento che varia dal 90 al 95% degli eventi. La violazione dello standard generale di qualità contrattuale del s.i.i. per due anni consecutivi può costituire presupposto per l apertura di un procedimento sanzionatorio da parte di AEEGSI. Si riportano i risultati ottenuti per gli indicatori specifici che hanno avuto, almeno per un gestore, un numero di richieste nel secondo semestre 2016, che coinvolgesse lo 0,5% degli utenti totali. Gli standard che hanno questo requisito sono tutti di carattere amministrativo: Tabella 10 - Standard specifici più spesso attivati nel secondo semestre 2016 (uso civile domestico) STANDARD UDM OGGETTO GAIA GEAL ACQUE PUBLIACQUA Tempo di attivazione, della fornitura Tempo di attivazione, della fornitura Tempo di disattivazione della NUOVE ACQUE ASA FIORA TOTALE TOSCANO nr Richieste Prestazioni Fornite nei nr tempi previsti al 31/12/2016 % Standard rispettati al 31/ VALORE NAZIONALE 98% 94% 86% 86% 92% 93% 86% 90% 89,6% nr Richieste

57 STANDARD UDM OGGETTO GAIA GEAL ACQUE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE ASA FIORA TOTALE TOSCANO VALORE NAZIONALE fornitura Tempo di disattivazione della fornitura nr Prestazioni Fornite nei tempi previsti al 31/12/2016 % Standard rispettati al 31/ % 87% 86% 86% 94% 79% 85% 86% 92,2% Tempo di esecuzione della voltura nr Richieste Tempo di esecuzione della voltura nr Prestazioni Fornite nei tempi previsti al 31/12/2016 % Standard rispettati al 31/ % 99% 99% 98% 99% 100% 98% 99% 98,5% Tra i dati che coinvolgono un numero di utenti considerevole, quello che desta maggiore preoccupazione riguarda i tempi di attivazione della fornitura, per tutti i gestori ad esclusione di GAIA. Di seguito si riporta invece un confronto relativo agli indicatori generali tra lo scostamento massimo ammissibile da AEEGSI per tali standard (che varia dal 90% al 95% a seconda degli standard) ed i risultati ottenuti dai gestori toscani nel secondo semestre 2016, tralasciando gli standard che non hanno avuto richieste: 57

58 Figura 31- Standard generali secondo semestre 2016 (uso civile domestico) 120% 95% 100% 80% 60% 40% 20% 0% Preavviso disdetta appuntame nto 90% Tempo per fissare appuntame nto Tempo risposta richieste scritte rett. fatturazion e Tempo esecuzione allaccio fognario Tempo esecuzione allaccio idrico complesso Tempo di esecuzione di lavori complessi Tempo di arrivo per pronto intervento % Livello previsto AEEGSI 95% 90% 95% 90% 90% 90% 90% % livello verificato AEEGSI 77% 91% 94% 82% 83% 86% 89% Gaia 20% 92% 98% 100% 100% 79% Geal 95% 94% 87% 47% 42% Acque 20% 97% 44% 11% 16% 6% Publiacqua 72% 95% 100% 17% 41% 0% Nuove Acque 100% 92% 91% 86% 100% 100% ASA 20% 94% 0% 92% Fiora 98% 99% 90% 94% 95% 90% 90% 90% 90% Il preavviso per la disdetta degli appuntamenti sembra essere stato garantito nei tempi solo da Nuove Acque, mentre tutti i gestori hanno garantito un appuntamento nelle tempistiche previste dalla Carta dei Servizi. Acque e Publiacqua dimostrano una grande difficoltà nel rispetto dei tempi di esecuzione degli allacci e di esecuzione lavori. Relativamente all ultimo standard, la nuova definizione data da AEEGSI in merito alle casistiche oggetto di pronto intervento lasciava presupporre che ci sarebbe stato un numero rilevante di chiamate per il pronto intervento. Il fatto che ciò non si sia verificato (4 gestori su 7 non hanno avuto segnalazioni), anche tenendo conto che sono qui analizzati solo gli utenti di uso civile domestico, sarà oggetto di approfondimento da parte di AIT. Di seguito una sintesi dei risultati degli Standard escludendo l indicatore relativo all emissione delle fatture. Tabella 11 - Sintesi risultati Delibera 655/15/R/IDR secondo semestre 2016 (uso civile domestico) STANDARD specifico GAIA GEAL ACQUE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE ASA ACQ. FIORA TOTALE Numero di , , , , utenze totali (UtT) acquedotto di cui domestiche (residenti e non) Livello Prestazioni Totali specifico Prestazioni VALL. NAZIONA LE 58

59 STANDARD specifico specifico generale generale generale generale totale totale totale GAIA GEAL ACQUE PUBLIACQUA VALL. NUOVE ASA ACQ. FIORA TOTALE NAZIONA ACQUE LE fornite standard Prestazioni fornite fuori standard o non fornite %prestazio ni fornite nello standard 96% 97% 80% 87% 96% 89% 94% 89% 96% Livello Prestazioni Totali Prestazioni fornite standard Prestazioni fornite fuori standard o non fornite %prestazio ni fornite nello standard 85% 86% 78% 89% 91% 88% 97% 86% 83% Livello Prestazioni Totali totale prestazioni standard % prestazioni fornite nello standard 91% 96% 79% 87% 96% 89% 94% 89% n. rimborsi effettuati Figura 32- Sintesi risultati Delibera 655/15/R/IDR secondo semestre 2016 senza distinzione tra standard specifici e generali Gaia Geal Acque Publiacqu a Nuove Acque prestazioni richieste prestazioni non fornite al 31/21/ prestazioni fuori standard prestazioni fornite standard ASA Fiora Il dato di scostamento complessivo è efficace per visualizzare immediatamente quali sono i gestori che hanno avuto più problemi nel secondo semestre In particolare Acque, Publiacqua ed Acquedotto del Fiora, che hanno cambiato il sistema gestionale nel corso del 59

60 2016, sembrano aver difficoltà a rispettare le tempistiche della Carta dei Servizi ed anche ASA non pare abbia raggiunto il 90% di prestazioni complessive realizzate nei tempi. I dati non sono definitivi, come già riportato, in quanto alcune prestazioni richieste nel Dicembre 2016 sono sicuramente state soddisfatte nei tempi entro Gennaio, tuttavia in alcuni casi le percentuali di mancato raggiungimento sono abbastanza rilevanti. Dal confronto col dato complessivo riportato nella Relazione Generale sullo stato del s.i.i. per il 2016 AEEGSI, la Toscana risulta rispettare gli standard specifici nel 90% dei casi, contro il 95,5% medio nazionale e quelli generali nell 86% dei casi, contro l 83% medio Un dato che desta preoccupazione riguarda i rimborsi automatici previsti dalle Carte dei Servizi per tutti gli indicatori definiti specifici. Come risulta dai dati inviati, ad esclusione di ASA e Acquedotto del Fiora nessun gestore, contrariamente a quanto avveniva fino al 2015, aveva corrisposto, al 31/12/2016 rimborsi agli utenti che ne avevano diritto; ciò comporta un aggravio del rimborso. ISTITUTO DELLA CONCILIAZIONE L istituto Conciliazione è stato omogeneizzato a livello regionale con il Regolamento per la tutela dell utenza approvato con decreto del Direttore Generale dell Autorità Idrica Toscana n.22 del 31 marzo Tale Regolamento ha disciplinato a livello regionale per tutti gli utenti toscani sia il primo livello di tutela, basato sul reclamo da parte dell utente al gestore, sia il secondo livello di tutela incentrato sulla Conciliazione. La Conciliazione prevista dal suddetto Regolamento è attivabile dall utente che ritiene di aver subito pregiudizio a causa di un comportamento non conforme a quanto previsto dal Regolamento e/o dalla Carta del Servizio e non è soddisfatto dalla risposta del gestore: essa può essere espletata attraverso due Commissioni Conciliative con caratteristiche diverse in base alla libera scelta dell utente. La forza della Conciliazione risiede nella garanzia a tutti gli utenti del servizio idrico in Toscana di strumenti di tutela gratuiti, di rapida attivazione, ugualmente azionabili sul tutto il territorio. La seguente tabella riporta per ogni gestore il totale delle istanze ricevute nel Tabella 12- Risultati 2016 Conciliazione Paritetica VOCE GAIA GEAL ACQUE PUBLIACQUA NUOVE ACQUE ASA ACQ. DEL FIORA Domande ricevute Domande ammesse Domande non ammesse Procedure concluse con accordo Procedure concluse senza accordo Gaia ha esaminato 35 pratiche 11 delle quali non sono state ammesse e 17 delle quali si sono concluse con un accordo; Geal ha ricevuto solo un istanza di conciliazione paritetica. 60

61 Acque: il rigetto delle 7 istanze è stato determinato dal fatto che l utente non ha indicato l associazione dei consumatori di riferimento e che l oggetto della controversia rientrava nei motivi di esclusione ai sensi dell art.10 del Regolamento medesimo. La motivazione del mancato accoglimento è stata comunicata all utente. Le istanze esaminate hanno riguardato le utenze domestiche e hanno trattato il riconoscimento di perdite occulte, nonché l applicazione della tariffa residente all utenza. Nel corso del 2016 sono state chiuse inoltre 5 pratiche rimaste pendenti al 31/12/2015. Publiacqua si è riunita 7 volte da aprile a settembre esaminando in commissione paritetica ben 70 istanze di cui 12 non conciliate. La maggior motivazione di ricorso alla conciliazione ha riguardato la tariffa applicata dal gestore rispetto ai servizi forniti e le richieste conseguenti alle verifiche effettuate da Publiacqua che hanno portato all aggiornamento delle anagrafiche degli archivi utenze e successivo adeguamento tariffario. Le istanze non conciliate hanno infatti riguardato l applicazione della tariffa D2 ossia della tariffa di depurazione Nuove Acque ha ricevuto 3 istanze di conciliazione paritetica; di queste 1 non è stata ammessa e 2 si sono concluse con accordo ed una conciliazione CCIAA, anch essa conclusasi con accordo. Asa ha ricevuto 7 pratiche di conciliazione paritetica di cui 4 si sono concluse con un accordo. L oggetto delle controversie ha riguardato la contestazione dei consumi. Fiora ha ricevuto 14 richieste di conciliazione di cui 9 non accolte in quanto non presentate da Associazioni dei Consumatori, o non essendo classificabili come reclami reclami ma come problemi su impianti privati. Le richieste concluse con esito positivo hanno riguardato maggiormente le perdite occulte, voltura e problemi tecnici. Fira ha inoltre ricevuto 4 richieste di conciliazione tramite CCIAA, una sola delle quali è stata ammessa e si è conclusa positivamente. Tabella 13 Risultati 2016 Commissione mista conciliativa e commissione regionale NUOVE ACQ. DEL VOCE GAIA GEAL ACQUE PUBLIACQUA ACQUE ASA FIORA Commissione conciliativa mista si Domande ricevute Domande ammesse Domande non ammesse Procedure concluse con accordo 0 5 Procedure concluse con mancato accordo 0 2 Conciliazione regionale Domande ricevute Domande ammesse Domande non ammesse Procedure concluse con accordo Procedure concluse con mancato accordo

62 Il totale delle pratiche della commissione regionale è in linea con quelle del Considerato che tali Commissioni hanno iniziato ad operare a partire dal 1 luglio 2014 e che lo stato di attuazione si è verificato in modo difforme sul territorio regionale per il fatto che alcuni gestori non avevano nel passato procedure similari, si reputa opportuno sottolineare che il ricorso a tali strumenti conciliativi è entrato a regime a partire dal 2015 per tutti i gestori toscani per cui è possibile un confronto biennale. L esito positivo delle pratiche esaminate in conciliazione, quantificabili con una percentuale pari ad un 91,3% rispetto al totale delle pratiche trattate, attesta la validità dell attività di conciliazione per ridurre il contenzioso. L esito negativo della percentuale del 6,7% è stato determinato dalla mancata formulazione di proposta (per mancanza di elementi concreti sui quali formulare l ipotesi di accordo) ovvero in conseguenza della non adesione da parte dell utente o del gestore alla proposta di soluzione formulata: tale situazione si è verificata per 16 istante sul totale di 239 conciliazioni svolte. In aumento rispetto al 2015 sono state le pratiche per le quali si sono resi necessari ulteriori approfondimenti istruttori con necessità di più convocazioni: 55 pratiche aperte nel 2016 sono state riesaminate nel 2017, la maggior parte delle quali ha interessato il gestore Gaia, rispetto alle 21 pratiche sospese nel 2015 concluse nel Il ricorso allo strumento conciliativo è maggiormente diffuso presso Gaia in linea con l anno passato, ed in aumento presso Acquedotto del Fiora, che ha registrato un incremento di richieste di conciliazione rispetto al Un esiguo ricorso alla conciliazione si registra presso i gestori Geal e Nuove Acque: le controversie esaminate si sono concluse con una proposta risolutiva. Per tutti i gestori, l argomento principale oggetto di controversia è stato quello delle richieste di sgravio per perdita: l auspicio è che l applicazione omogenea sul territorio toscano di una disciplina univoca sulle perdite occulte porti a ridurre il contenzioso per tale tematica con la conseguente riduzione delle conciliazioni riguardanti le perdite occulte. L esito di conciliazione dovrebbe conseguire a una proposta conciliativa non vincolante che le parti sono libere di accettare o meno. La tempistica di accettazione delle parti costituisce un procedimento rilevante atto non vanificare i risultati positivi raggiunti con l istituto conciliativo. Il Regolamento prevede infatti la possibilità per le parti (in particolare per l utente) di non esprimersi in corso di seduta conciliativa, ma di riservarsi di farlo entro 7 giorni dalla data di formalizzazione della proposta della Commissione. Tale possibilità porta in qualche caso l oggettiva difficoltà di individuare una soluzione condivisa del conflitto confermata dalla mancata sottoscrizione di eventuale accordo. A seguito della delibera 209/2016/E/COM del 5 maggio 2016, l AEEGSI ha disciplinato le modalità di effettuazione del tentativo obbligatorio di conciliazione riferita ai servizi energetici, rimanendo esclusi i servizi idrici, servizio di conciliazione universale su tutto il territorio nazionale e gestito in avvalimento con l Acquirente Unico. Gli organismi ADR previsti dal TICO sono: Il servizio di conciliazione in avvalimento con AU 62

63 Gli altri organismi ADR iscritti in apposito elenco di AEEGSI Le CCIAA previo protocollo tra Unioncamere e AEEGSI I mediatori civili e commerciali di cui al D. Lgs. N. 28/2010. Il TICO, relativamente al servizio di conciliazione svolto direttamente da AEEGSI specifica le condizioni di inammissibilità e la procedura di svolgimento della conciliazione senza individuare i criteri utilizzati per la formulazione di proposta per la risoluzione della controversia. Per gli altri soggetti diversi dal servizio di conciliazione, il TICO specifica che le procedure ed i criteri sono definiti nei rispettivi regolamenti di funzionamento. L applicazione del TICO al Servizio Idrico Integrato dovrà tener conto della specificità di questo settore rispetto a quelli energetici, in primis delle competenze degli EGA e quinti dell AIT in materia di tutela dell utenza. E auspicabile che gli organismi di conciliazione già in essere siano legittimati a svolgere la loro attività in modo da mantenere un collegamento più prossimo con il territorio. Alla luce di quanto detto, si ritiene opportuno verificare la rispondenza degli attuali organismi alla disciplina del Codice del Consumo, soprattutto in merito all indipendenza ed alla formazione dei conciliatori. Ne consegue la necessità di revisionare il Regolamento di tutela dell utenza, approvato con decreto n. 22 del 31 marzo 2014, al fine di adeguarlo al nuovo quadro normativo istituzionalizzando in una prima fase le commissioni paritetiche sottoscrivendo appositi protocolli di intesa con le associazioni dei consumatori da allegare al regolamento di funzionamento delle stesse commissioni. CUSTOMER SATISFACTION PREDISPOSTE DAI GESTORI Le Carte dei Servizi dei gestori toscani disciplinano l obbligo dei gestori toscani di trasmettere annualmente Il rapporto sulla qualità del servizio e sulla valutazione del grado di soddisfazione dell Utente finale nel quale si riepilogano le prestazioni all utenza afferenti gli indicatori di qualità contrattuale, qualità gestionale e qualità tecnica del servizio. L AIT ha analizzato le indagini di Customer Satisfaction effettuate dai gestori relativi all anno 2016 di cui si riporta di seguito una breve sintesi. L attività di Customer Satisfaction ha previsto la realizzazione di interviste per la maggior parte telefoniche (metodologia CATI) a campioni rappresentativi di utenti finali del territorio gestito dai gestori toscani. Riguardo la metodologia è stato altresì sperimentato la somministrazione di questionari on line CAWI (Gaia, GEAL e Nuove Acque non hanno sperimentato lo strumento on line di rilevazione). La popolazione di riferimento è stata rappresentata dalle utenze domestiche dirette e condominiali o da cittadini che nel periodo precedente la rilevazione hanno contattato la Società per segnalazioni o richieste13. Al riguardo, il gestore Asa registra un netto miglioramento rispetto al passato. Gli argomenti trattati sono stati: servizio idrico nel suo complesso 13 In appendice il numero di utenti intervistati per gestore e le società che si sono occupate della Customer 63

64 qualità dell acqua (odore, colore, sapore), aspetti generali del servizio (aspetti tecnici, gestionali ed economici), canali di contatto. Riguardo il servizio idrico nel suo complesso, gli utenti toscani conoscono il loro gestore di riferimento, ma non hanno consapevolezza del processo di determinazione tariffaria. L utenza toscana non conosce quali sono le componenti tariffarie e gli investimenti dei singoli gestori per il miglioramento del servizio. La maggior consapevolezza del gestore di riferimento da parte dell utenza è altresì derivante da una costante ed efficace attività di comunicazione dei gestori effettuata tramite allegati alle bollette, campagne informative tramite sms, sito internet etc. In generale l indice di soddisfazione complessivo (CSI) del servizio risulta omogeneo tra i gestori toscani con lievi miglioramenti rispetto al passato registrando un trend costante. Decisamente poco informati risultano gli utenti condominiali. Riguardo la qualità dell acqua, i risultati sono costanti rispetto al passato e la domanda posta agli utenti è stata effettuata aggregando l aspetto dell odore, sapore, durezza e limpidezza della risorsa. Permane l abitudine a bere l acqua del rubinetto seppur con frequenza e regolarità diversa tra gli utenti toscani. Al riguardo, si ritiene utile evidenziare che la conoscenza e l importanza che l utenza attribuisce ai fontanelli di alta qualità è forte nel territorio di Publiacqua. Gli aspetti tecnici del servizio vengono valutati attraverso gli indicatori di continuità del servizio e livello di pressione dell acqua: per i gestori Acque, Acquedotto del Fiora e Publiacqua il voto medio emerso dalle interviste risulta essere soddisfacente; Geal conferma sia nel 2017 che nel 2015 un livello di soddisfazione intorno al 97%, segno che l azienda mantiene un impegno costante nel garantire un servizio continuo limitando le interruzioni. Nuove Acque registra un miglioramento in merito ai servizi di fognatura e di depurazione delle acque reflue, oltre che sulla correttezza dell informazione relativa ai tempi di ripristino in caso di interruzione dell acqua. In particolare il servizio di fognatura vede un aumento degli indicatori di soddisfazione su gran parte delle zone. Area critica per tutti i gestori è quella del pronto intervento in merito alla manutenzione e potenziamento delle infrastrutture. Priorità di intervento risultano gli aspetti legati alla continuità del servizio ed al mantenimento del costante livello di pressione. Riguardo gli aspetti gestionali ed economici, l indagine ha valutato gli aspetti legati alla fatturazione da parte del gestore e la sostenibilità della spesa idrica per gli utenti. In merito alla fatturazione, l indagine rileva una generale soddisfazione da parte degli utenti toscani: la percentuale media di soddisfazione si attesta intorno al 90%. Gli indicatori che compongono gli aspetti della fatturazione sono: Regolarità nelle letture dei contatori e chiarezza bollette: la disciplina AEEGSI ha indubbiamente facilitato la soddisfazione dell utenza al riguardo Correttezza degli importi riportati in bolletta: si rileva un trend crescente di soddisfazione per tale indicatore seppur tale aspetto rimane il principale motivo di contenzioso con 64

65 l utenza ed è correlato alla diminuzione di soddisfazione riguardo il rapporto qualità prezzo. Invio regolare delle fatture: tale indicatore non era oggetto di indagine per alcuni gestori (Geal). Riguardo Publiacqua, l indagine rileva la problematica del ritardo o mancato recapito delle bollette. Riguardo Nuove Acque, la fatturazione mette in luce alcuni arretramenti rispetto allo scorso anno: l aspetto più critico per l utenza è la tempestività di avviso in caso di consumi anomali. Gli aspetti economici vertono principalmente sulla spesa idrica sostenuta dagli utenti: il rapporto qualità- prezzo risulta un aspetto di insoddisfazione comune a tutti gli utenti toscani. Riguardo ai canali di contatto con l utenza, si rileva una disponibilità maggiore a dialogare con l utenza presso il gestore Asa tramite tutti i canali di comunicazione, un incremento della necessità di contatto presso il gestore Gaia e Nuove Acque rispetto agli altri gestori toscani. Per pratiche commerciali, il canale di contatto utilizzato è stato lo sportello, mentre il call center è stato utilizzato per reperire informazioni generali. La valutazione generale della relazione allo sportello ed uffici risulta positiva: si registra un miglioramento riguardo le medie dei tempi di attesa. Tutti i gestori hanno un numero dedicato alla segnalazione guasti e al pronto intervento: al riguardo invece il call center di Publiacqua registra i risultati positivi per quanto concerne i servizi di segnalazione guasti (93%) ed intervento tecnico(88%), per i quali si è rilevato un miglioramento di oltre 5 punti percentuali rispetto al passato. Riguardo agli interventi tecnici, la segnalazione di guasti e richieste di intervento varia a seconda delle aree toscane: ad esempio le richieste sono maggiori nelle zone montane del territorio gestito da Gaia che lamentano carenza idrica al pari delle zone extraurbane servite da Fiora, Asa e Publiacqua. Tutti i gestori rilevano che la tempestività degli interventi rappresenta un aspetto da monitorare e migliorare. Tutti i gestori hanno diversificato i propri canali di contatto: si rileva che seppur tutti i gestori hanno avviato un processo di implementazione in merito alla relazione con l utenza, il grado di soddisfazione deve comunque essere costantemente oggetto di priorità di miglioramento: alla cortesia e disponibilità del personale non corrisponde la tempestività ed efficacia di risoluzione dei problemi. In merito a quest ultimo punto, si registra una tendenza comune a tutti i gestori anche nel caso di Nuove Acque che riceve pochi reclami, si rileva tale criticità in quanto solo un terzo di essi hanno visto l effettiva risoluzione del problemi sottoposto. Riguardo al gestore Gaia, i meno soddisfatti in merito alla risoluzione del problema sono gli utenti delle zone montane. Tutti i gestori hanno migliorato il loro sito internet, la comunicazione all utenza e sviluppato canali on line di contatto tramite i quali è possibile espletare pratiche commerciali. L aspetto più gradito per quanto riguarda il contatto scritto o tramite web è quello relativo alla velocità di risposta seppur essa non sia correlata all efficacia della medesima. I voti espressi dall utenza sono infatti sufficienti e non ottimali seppur disomogenei per quasi tutti i gestori toscani Lo sportello on line presso la maggior parte dei gestori viene utilizzato per comunicare variazioni dell indirizzo di recapito delle bollette, per informazioni su variazioni contrattuali, 65

66 per comunicare l autolettura. Per tal motivo tutte le indagini dei gestori toscani hanno dedicato apposite domande sul suddetto aspetto seppur con livello di approfondimento molto differenziato. Riguardo i documenti di regolazione si rileva, a titolo di esempio, che meno di un intervistato su cinque conosce la carta dei servizi di Nuove Acque e meno di 1 intervistato su 3 sa dell esistenza del fondo sociale per le cosiddette utenze deboli. In merito al primo punto, si rileva positivamente che i conoscitori della Carta dei Servizi sono al corrente dell esistenza di indennizzi nel caso in cui i gestori non rispettino alcuni degli standard previsti dalla Carta. Nel 2017 le indagini dei gestori saranno confrontate con quella biennale in corso di realizzazione dal parte di AIT. CONTROLLO AIT SULL ATTIVITÀ DEI GESTORI Il presente paragrafo sintetizza i risultati dell attività di controllo sui gestori svolta da AIT nel In linea generale, a meno di deroghe specifiche previste per i gestori per il controllo 2016, il metodo di controllo previsto da AIT sull attività dei gestori attiene a diversi elementi: 1) Controllo del raggiungimento degli Standard Tecnici previsti nei PdI. Gli interventi nei PdI a preventivo sono infatti aggregati in base alla metodologia di controllo che può essere: a) per obiettivo: viene verificato il raggiungimento complessivo dell obiettivo quadriennale per lo standard di riferimento, come definito in sede di PdI a preventivo; b) per progetto: il controllo a fine quadriennio consiste nella verifica dell effettiva realizzazione di quegli interventi per i quali è prevista la conclusione nel periodo di riferimento; c) per importo: in alternativa al controllo per progetto/per obiettivo, laddove in fase di redazione del PdI a preventivo sia stata prevista, viene operata una verifica degli importi. Negli eventuali casi, valutati e prescritti a preventivo, è vincolante il livello minimo di spesa previsto (p.e. al fine di garantire un livello adeguato di manutenzione). Il controllo degli standard tecnici non si è verificato nel 2016, essendo la cadenza quadriennale. 2) Controllo del rispetto degli obblighi di comunicazione previsti nel Flusso Informativo di cui al Disciplinare Tecnico. Vengono verificati: a) il rispetto delle tempistiche di invio dei documenti previsti nel Disciplinare b) la completezza quantitativa del documento trasmesso nonché dei dati forniti, c) la completezza qualitativa del documento trasmesso nonché dei dati forniti, d) la congruità con altri documenti trasmessi. 66

67 [ ] Autorità Idrica Toscana Relazione Annuale del Direttore Generale sul s.i.i. in Toscana ) Controllo del raggiungimento degli Standard Organizzativi: per ogni standard 14 viene fissato un livello minimo da raggiungere nell anno (Valore Standard) e, qualora il gestore non lo raggiunga, viene penalizzato in misura proporzionale allo specifico superamento; 4) Controllo degli Scambi Infragruppo: i gestori inviano tutti i contratti che regolano gli scambi infragruppo e viene verificato, a campione, che i prezzi praticati negli scambi infragruppo non siano lesivi per gli utenti. IL CONTROLLO E LE PENALI APPLICATE ALLE ANNUALITÀ Nel corso del 2016 sono state portate a termine numerose istruttorie relative agli anni precedenti il 2015 per poter quantificare in sede di predisposizione tariffaria le penali dei gestori; sono pertanto stati completati i controlli previsti nelle vecchie convenzioni relativi al periodo Di seguito una sintesi delle istruttorie e delle maggiori criticità rilevate. Le differenze evidenti tra i valori si spiegano anche con le differenze di procedure di controllo previste nelle vecchie Convenzioni che regolavano i rapporti tra le ex AATO ed i gestori: Figura 33 - Penali applicate nel triennio Geal Gaia Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Acq. Fiora penali penali penali In merito ai dati sopra riportati, si evidenzia che: Per GEAL sono state calcolate dall'anno 2014 le sole penali legate agli obblighi di comunicazione (risultate nulle). Le penali da standard tecnici e organizzativi decorrono dal 2015 mentre prima del 2014 non erano previste penali da parte di AIT. Per GAIA il 2012 presenta un valore alto delle penali da obblighi di comunicazione per mancata trasmissione del registro dell'attesa agli sportelli ( 124,107 di penale) e parziale 14 L elenco degli standard organizzativi previsti nel 2015 e verificati nel 2016 è riportato in Appendice alla Tabella. Fanno eccezione i gestori Nuove Acque e ASA per i quali sia gli Standard sia il relativo metodo di controllo differiscono per i dati 2015 rispetto agli altri gestori. 67

68 trasmissione dei documenti relativi ai costi di costruzione delle opere ( di penale). Nelle istruttorie si evidenziano alcune criticità, già rilevate nelle precedenti relazioni relative alla mancata corresponsione degli indennizzi automatici per la quasi totalità degli aventi diritto negli anni 2012, 2013 e 2014 per un totale di indennizzi non corrisposti. Per Acque nel 2012 e 2013 sono state applicate penali sulla completezza degli scambi infragruppo, mentre nel 2014 sugli scambi infragruppo non sono state applicate penali. Le penali da standard tecnici sono state applicate per triennio e quindi in tabella ripartite per 1/3 per annualità: tali penali dovranno essere ricalcolate ed eventualmente conguagliate sulla base dei criteri di calcolo da nuovo Disciplinare Tecnico. Per Publiacqua il 2012 presenta penali più alte per mancato raggiungimento degli standard organizzativi e nelle istruttorie si evidenziano le seguenti criticità: o da controllo a campione, nell'anno 2014, le riparazioni di perdite che non comportano interruzione del servizio risultano eseguite sempre dopo molto tempo rispetto alla segnalazione: si rilevano intervalli temporali fino a 183 giorni; o sempre da controllo a campione, nell'anno 2014 è stato segnalato un errore nella registrazione dei reclami: registrata come data di arrivo la data di protocollazione e non di ricezione (con possibile scarto di alcuni giorni). o Nell anno 2013 è stata invece rilevata la mancata attivazione del servizio di emergenza per almeno 100 guasti che hanno superato la soglia delle 12 ore. La Convenzione di Nuove Acque prevedeva la sola decurtazione tariffaria in caso di mancata realizzazione degli investimenti, e le sanzioni legate alle cosiddette schede controlla e pertanto non sono state applicte penali. Per Asa le penali sono soprattutto relative agli obblighi di comunicazione. Per Acquedotto del Fiora nel 2014 è stata applicata una penalità alta per l'elevato numero dei rimborsi automatici corrisposti ( ) Le principali criticità emergono proprio sugli standard organizzativi: nel 2012 e 2013 gli indennizzi sono stati corrisposti esclusivamente su richiesta e non in forma automatica Non appare inoltre chiaro se come data del rimborso venga considerata la data di accertamento del diritto al rimborso oppure la data di corresponsione effettiva dell importo dovuto tramite bolletta. Inoltre, in caso di interruzioni del flusso idrico, ai fini del rispetto dello standard di riferimento, il tempo di intervento viene calcolato dal gestore al netto di interruzioni ritenute di forza maggiore quali maltempo, sospensioni di questo tipo sono state accettate, preso atto della prassi acquisita negli anni, ma non lo saranno più nelle annualità future. 68

69 IL CONTROLLO DEI DATI 2015 Nell anno 2016 per ogni gestore i dati controllati ed eventualmente penalizzabili sono stati quelli previsti in allegato alle Convenzioni approvate a Luglio 2016, non essendo ancora entrato in vigore il nuovo Disciplinare Tecnico omogeneo per tutti i gestori 15. Il 2016 è stato per i gestori un anno particolare, sia perché molti obblighi di comunicazione erano previsti per la prima volta, sia perché gli stessi sono stati impegnati in ulteriori e diverse attività di raccolta e predisposizione dati richieste da AEEGSI. A seguito di specifica richiesta, sono pertanto state concesse a tutti i gestori numerose deroghe alle scadenze previste in Convenzione per l invio dei dati da controllare e tali deroghe hanno comportato uno slittamento nei tempi di chiusura delle procedure di controllo. La procedura di controllo prevede che ci possano essere una diffida ad adempiere e fino a due diffide ad integrare i dati mancanti e che, una volta completata l istruttoria di controllo finale con la valorizzazione delle eventuali penalità, la stessa sia inviata ai gestori per le proprie controdeduzioni. Il decreto finale dovrà dare conto dell accoglimento o meno delle controdeduzioni. Di seguito si riporta una sintesi dello stato di avanzamento delle procedure di controllo sugli obblighi dati da parte di AIT. Tabella 14 Stato avanzamento controllo dati 2015 al 30 Giugno 2017 OBBLIGHI DI STANDARD COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVI Gaia Istruttoria finale Istruttoria finale inviata al gestore inviata al gestore Geal Istruttoria finale Istruttoria finale inviata al gestore inviata al gestore Acque Istruttoria in corso Istruttoria in corso Publiacqua Istruttoria in corso Istruttoria in corso SCAMBI INFRAGRUPPO Istruttoria conclusa con prescrizioni Istruttoria conclusa con prescrizioni DATI ECONOMICI E TARIFFARI Istruttoria in corso Istruttoria in corso Istruttoria in corso Istruttoria in corso Nuove Acque Istruttoria finale inviata al gestore Istruttoria finale inviata al gestore Istruttoria conclusa senza prescrizioni Istruttoria approvata Istruttoria finale Asa inviata al gestore Acquedotto del Fiora Istruttoria in corso Istruttoria finale inviata al gestore Istruttoria in corso Istruttoria in corso Istruttoria in corso Controllo Obblighi di Comunicazione La verifica sui documenti che i gestori inviano periodicamente è svolta in sinergia tra Area Pianificazione e Controllo, U. O. Controllo Standard, che controlla gli standard organizzativi, e tutti i dati tecnici inviati dai gestori, e che effettua anche un monitoraggio sulle tempistiche di 15 Il dettaglio degli obblighi di comunicazione, e penali applicte e i i dati controllati per ogni gestore nel 2016 anche relativi agli anni pregressi, sono disponibili sul sito AIT tra i Decreti del Direttore Generale 69

70 invio dei dati, ed Area Regolazione, dove vengono controllati i dati economici, tariffari e gli scambi infragruppo. Per quanto riguarda le tempistiche di trasmissione dei documenti oggetto di Flusso Informativo dati 2015 è stato riscontrato il sostanziale rispetto delle scadenze previste, anche se queste ultime, come già detto in precedenza, sono state oggetto di numerose proroghe. Per nessun gestore è stato necessario procedere ad una diffida ad adempiere, mentre per quasi tutti si è reso necessario procedere all invio di due diffide ad integrare al fine di validare la correttezza quali-quantitativa delle informazioni ivi contenute.. Le maggiori criticità sono state rilevate nella compilazione dei dati del Data Base Infrastrutture, e negli Standard Organizzativi. Fatta eccezione per ASA, nel 2016 per tutti i gestori è valso l obbligo di trasmissione del Data Base Infrastrutture nel nuovo formato Netsic. Sono stati inoltre trasmessi anche gli shape file delle opere a rete, questi ultimi ancora in formato libero. Dal prossimo anno anche questi dati dovranno essere obbligatoriamente trasmessi su un formato omogeneo approvato nel corso del 2016 a valere sul flusso informativo La situazione di ricognizione e rappresentazione informatizzata dello stato dell arte delle infrastrutture è risultata estremamente eterogenea. A fronte di alcuni gestori, quali Acque e Publiacqua, per i quali gli obblighi di comunicazione delle precedenti convenzioni avevano già previsto sistemi di monitoraggio, controllo ed aggiornamento delle infrastrutture a livelli medio-alti, per altri l obbligo di rendicontazione dei dati delle infrastrutture era tarato su un set di informazioni meno complesso ed articolato. Per alcuni gestori il livello di georeferenziazione delle opere è risultato basso, specialmente del comparto fognario, ed è stato possibile verificare che anche le informazioni presenti erano spesso accompagnate da un grado di affidabilità del dato non sempre soddisfacente. Quanto ciò premesso, in misura adeguata al punto di partenza di ciascun gestore, per i dati 2015 è stato deciso di effettuare un controllo basato sul mantenimento di un grado di consistenza delle opere pari almeno a quello del precedente anno, e sul controllo della compilazione dei cosiddetti dati prioritari attesi, rinviando alla trasmissione 2017 (dati 2016) la verifica di un effettiva e puntuale implementazione dati sulla base di un cronoprogramma di compilazione personalizzato per le prossime annualità. Standard organizzativi Nel 2015 non tutti i gestori avevano analoghi standard organizzativi: ASA e Nuove Acque hanno infatti predisposto i dati ai sensi delle vecchie convenzioni. A partire dal 2017 i dati (dati 2016) saranno omogenei per tutti i gestori, anche se con uno specifico transitorio di adeguamento ai nuovi obblighi. Inoltre, dal prossimo anno, tutti i gestori dovranno trasmettere i Registri tramite apposito format dati omogeneo, che permetterà in misura ancora migliore di mettere a confronto dati analoghi. Il controllo degli Standard Organizzativi ha lo scopo di verificare il raggiungimento o meno di specifici livelli definiti valori standard, rappresentativi di livelli gestionali minimi che devono essere mantenuti all utenza durante le proprie attività gestionali ed operative, sia di natura ordinaria che straordinaria. Tenendo conto di specifiche franchigie, si controllano le tempistiche di riparazione dei guasti ordinari e straordinari di acquedotto e di fognatura, dei tempi di preavviso e durata delle interruzioni programmate, e delle tempistiche correlate alle attese allo 70

71 sportello e al telefono. Inoltre, si esprime una valorizzazione numerica della capacità del gestore di mantenere elevati livelli di qualità sia dell acqua erogata sia dell acqua depurata e di garantire un buon livello di risposta ai reclami dell utenza. Ai fini di migliorare la validazione dati, l Autorità da quest anno ha deciso di applicare in misura più estesa anche il controllo a campione su alcuni standard previsti dai documenti regolatori: nel corso delle prime diffide ad integrare, a diversi gestori è stata quindi inoltrata la richiesta di copia della documentazione inerente alcuni eventi a campione. E stato possibile riscontrare positivamente una sostanziale corrispondenza dei dati inseriti nei registri rispetto alla documentazione inviata. Alcune incongruenze sono state oggetto di una seconda diffida ad integrare i cui procedimenti istruttori sono ancora in corso. Con riferimento ai procedimenti istruttori già conclusi, si è potuto apprezzare un buon livello di raggiungimento degli Standard Organizzativi per tutti i gestori, fatte salve alcune lievi criticità relative agli standard Tempo di preavviso per interruzioni programmate (IRPA), Durata delle interruzioni idriche programmate (IPA) e Tempo di attesa agli sportelli e al telefono (TA). Nel complesso, in attesa di concludere tutti i procedimenti di controllo in corso, è possibile affermare che vi è stato il raggiungimento dei valori Standard di riferimento con un livello più che soddisfacente per ogni gestore. Controllo Scambi infragruppo La procedura di controllo attraverso il monitoraggio dei dati sugli scambi infragruppo ha lo scopo di verificare che il gestore applichi alla valorizzazione delle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi interne al gruppo societario prezzi che non determinino impatti tariffari ingiustificati per l utenza. Il controllo degli scambi infragruppo, in linea con quanto stabilito dall AEEGSI per le transazioni nell ambito del medesimo gruppo societario all articolo 19 dell Allegato A alla Deliberazione 137/2016/R/COM, si focalizza su tre aspetti principali: contratti da applicare agli scambi, nei quali siano indicati natura, modalità di fruizione e prezzi interni utilizzati e che illustrino chiaramente come il trasferimento di beni e servizi, ipotizzati a preventivo nei contratti, verranno verificati a consuntivo; i prezzi applicati agli scambi infragruppo, che devono essere in linea con quelli dello specifico mercato di riferimento; modalità di consuntivazione degli scambi infragruppo intercorsi. Il gestore predispone la dichiarazione di veridicità da parte del proprio legale rappresentante, da allegare all invio del data-base degli scambi infragruppo, nella quale dichiara che gli scambi operati sono effettivamente necessari per la gestione del servizio idrico integrato e che i prezzi adottati nell ambito degli scambi infragruppo sono prezzi di mercato. Il sistema di controllo degli scambi infragruppo prevede due diversi approfondimenti, uno relativo alla completezza e veridicità dei dati inviati (obbligo di comunicazione), l altro relativo al controllo puntuale di alcuni prezzi. Il secondo metodo di controllo ha un impatto ex post nel senso che, tranne in casi eccezionali, qualora un prezzo sia ritenuto non congruo, la modifica dello stesso viene prevista per i contratti successivi al controllo. Ciò significa che il controllo degli scambi infragruppo 2015 comporta un aggiustamento dei prezzi degli scambi Per tutti i gestori l istruttoria si è conclusa senza penali sugli obblighi di comunicazione. I gestori 71

72 Acque e Publiacqua hanno avuto diverse prescrizioni relative ai prezzi alla base degli scambi con la Società Ingegnerie Toscane 16. Nel 2016 sono stati verificati gli scambi infragruppo avvenuti nel 2015 relativi ad alcune società controllate/collegate/controllanti di Acque, Publiacqua e Nuove Acque. A partire dal 2016 saranno controllati anche gli scambi infragruppo di ASA e, dal 2017 di Acquedotto del Fiora. Gli scambi di GEAL e di Acque Toscane saranno controllati in caso in cui intervengano scambi con controllate/collegate. MONITORAGGIO INVESTIMENTI Il raggiungimento dei cosiddetti standard tecnici dei gestori, ossia degli obiettivi previsti nei Programmi degli interventi, viene verificato con cadenza quadriennale, in sede di revisione tariffaria. In aggiunta a tale controllo, che avverrà pertanto relativamente al quadriennio nel 2020, dal 1 novembre 2016 l AIT ha costituito l Ufficio Controllo Investimenti finalizzato al monitoraggio in continuo degli investimenti previsti nei PdI. Nel corso del 2016 è stato pertanto predisposto un apposito Regolamento che ha definito le modalità operative per la verifica annuale degli investimenti individuati nel Piano degli Interventi. Le procedure contenute nel Regolamento saranno utilizzate per lo svolgimento dell attività di controllo dello stato di attuazione degli investimenti. La finalità di questa procedura è quella di seguire in continuo la realizzazione degli interventi, monitorando lo stato di attuazione dei PdI approvati e verificando l esecuzione dei lavori e l efficacia degli stessi in relazione alla capacità di adempiere agli obiettivi per cui sono stati realizzati, già prima della fine del quadriennio, in modo da poter intervenire in corso d opera per raggiungere gli obiettivi e gli standard previsti suggerendo le necessarie attività e correzioni ai gestori. Per l anno 2016 il campione degli interventi da sottoporre a verifica è stato selezionato in base ai seguenti criteri: interventi appartenenti al Piano Stralcio relativo agli interventi di fognatura e depurazione per scarichi >2000 AE, interventi previsti da Accordo di programma su fognatura e depurazione per scarichi <2000 AE interventi proposti dai responsabili di Area Vasta che presentavano una specifica rilevanza per l anno In totale sono stati selezionati per il interventi da sottoporre a verifica. Di seguito sono illustrati gli istogrammi che descrivono l incidenza, a livello di importo, degli interventi monitorati per il 2016 sugli interventi totali previsti per lo stesso anno, il totale importo 2016 degli interventi da monitorare scelti per ogni gestore, suddiviso tra le tre tipologie di interventi scelti ed il numero degli interventi. 16 La conclusione del controllo degli scambi infragruppo 2015 e le prescrizioni per gli scambi 2017 sono illustrate nei Decreti 16/2017 e 21/

73 [n interventi] [ ] Autorità Idrica Toscana Relazione Annuale del Direttore Generale sul s.i.i. in Toscana 2016 Figura 34- % Importi monitorati 2016 sul totale importi previsti per investimenti 2016 GAIA ; 14,5% Acq.Fiora; 28,2% ASA ; 34,0% Nuove Acque ; 27,9% Geal; 20,7% Acque ; 21,6% Publiacqua ; 27,9% Figura 35- Importi per tipologia di interventi 2016 monitorati GAIA Geal Acque Publiacqua Figura 36- Numero di interventi 2016 selezionati per ogni gestore Nuove Acque ASA Acq.Fiora Totale Altri interventi Accordo <2.000 AE Piano stralcio >2.000 AE GAIA Geal Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Acq.Fiora Totale interventi Altri interventi Accordo <2.000 AE Piano stralcio >2.000 AE

74 Ad ogni gestore è stata trasmessa, in data 5 maggio 2017, una richiesta di informazioni sullo stato avanzamento lavori degli interventi selezionati dal PdI , in particolare richiedendo la compilazione di un file con le seguenti informazioni: Spesa totale nell'anno 2016 (lordo contributi); Stato avanzamento lavori al 31/12/2016; Costo totale intervento approvato (lordo contributi); Spesa totale al 31/12/2015 (lordo contributi). La consegna dei dati è stata richiesta entro il 26 maggio 2017 e tutti i gestori hanno inviato i dati richiesti. A regime, in base a quanto previsto dalla procedura approvata, per ogni intervento selezionato sarà prevista un analisi preliminare in seguito alla quale sarà evidenziato: lo stato effettivo degli interventi: non iniziati, in progettazione, affidamento lavori, in esecuzione, concluso, in esercizio, collaudato ; le differenze riscontrate rispetto alle previsioni del PdI in termini di ritardo nello stato di attuazione ; le differenze riscontrate rispetto alle previsioni del PdI in termini di importo speso in caso di scostamento ritenuto significativo. Gli interventi che a seguito dell analisi preliminare evidenzino criticità saranno sottoposti ad una successiva verifica di approfondimento, dove l AIT richiederà informazioni integrative potendo anche organizzare col gestore, verificata la disponibilità dello stesso, incontri e sopralluoghi. Le finalità di tale verifica sono quelle di conoscere e valutare il complesso delle criticità riscontrate, con particolare riferimento ad eventuali responsabilità imputabili al gestore, al fine di superarle prima della fine del periodo regolatorio , cercando così di raggiungere gli obiettivi di Piano eventualmente recuperando ritardi accumulati nei primi anni del quadriennio. Quale primo dato di sintesi si riporta il confronto tra investimenti complessivi previsti e realizzati tra quelli monitorati nel

75 [n. interventi monitorati] [ ] Autorità Idrica Toscana Relazione Annuale del Direttore Generale sul s.i.i. in Toscana 2016 Figura 37- Interventi monitorati 2016: importi previsti/spesi 2016: GAIA Geal Acque Publiacqua Nuove Acque ASA Acq.Fiora Totale Preventivo Consuntivo , , Da tale confronto emerge un notevole scostamento, almeno in termini di importi, sugli interventi ritenuti strategici nell anno Tale scostamento dovrà essere indagato nei prossimi mesi. Per GAIA e Geal ha inciso il fatto di non aver ottenuto un finanziamento esterno. Figura 38- Interventi monitorati ripartiti per stato di avanzamento lavori GAIA Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Totale collaudato in esercizio concluso in esecuzione affidamento lavori in progettazione non iniziato ASA 15 Fiora Gli interventi sicuramente in ritardo sono quelli non iniziati; in tale senso spiccano in negativo il dato di Acque e Publiacqua che hanno anche il maggior numero di interventi monitorati. Si deve comunque tener conto che sia il PdI che gli accordi di Programma hanno scadenze oltre il 2016 e ciò permette ai gestori di recuperare gli eventuali ritardi 2016 negli anni futuri. 75

76 PIANO OPERATIVO DI EMERGENZA PER LA CRISI IDROPOTABILE L articolo 20 della Legge Regionale n.69/2011 di istituzione dell Autorità Idrica Toscana ha disposto che la stessa Autorità Idrica predisponga ed approvi il piano operativo di emergenza per la crisi idropotabile. Con l istituzione dell A.I.T. in un contesto di attività tese a uniformare, per quanto possibile ed opportuno, le misure già individuate nel territorio regionale e descritte nei vari Piani di emergenza idrica vigenti presso i gestori attuali in Toscana si è provveduto nel Maggio 2016 ad approvare un nuovo Piano operativo di emergenza (Deliberazione n.10 del 31 maggio 2016 dall Assemblea di AIT). Il Piano approvato costituisce uno strumento unitario per tutti i gestori operanti in Toscana, prescrivendo una metodologia di comportamento uniforme su tutto il territorio regionale. Sono infatti omogeneizzate a livello regionale sia le modalità di monitoraggio dei sistemi acquedottistici sia i livelli di attivazione delle misure e degli interventi in caso di rischio di emergenza idropotabile dovuta a siccità (situazione occasionale e ricorrente di forte riduzione delle disponibilità idriche rispetto ai valori normali per un periodo di tempo significativo e su un ampia regione). Dal momento che la localizzazione e la quantificazione delle criticità non risulta immutabile, sebbene ci siano sistemi acquedottistici comunemente più vulnerabili di altri, e che anche gli interventi atti a mitigare le possibili deficienze sono passibili di aggiornamenti e revisioni, il Piano approvato si prefigge essenzialmente lo scopo di determinare il quadro complessivo di procedure e modalità da utilizzarsi per definire nel corso di ogni anno l effettivo piano operativo di misure ed interventi che potrà essere eventualmente attivato al manifestarsi di situazioni di criticità idropotabile, fino alla dichiarazione dello stato di emergenza idropotabile. Il Piano approvato dispone che i gestori forniscano un aggiornamento periodico dello stato previsionale di criticità dei sistemi acquedottistici, attraverso la compilazione di tabelle che richiedono informazioni sui dati caratteristici dei sistemi gestiti e una stima delle condizioni prevedibili di approvvigionamento. Tali condizioni sono schematicamente definite per livelli di criticità basati sulla dotazione idropotabile normale (definita valore di soglia) del sistema in studio. A partire da tale valore il Piano individua, in sequenza, fasi critiche che si aggravano al ridursi della quantità: Figura 39- Criticità di fornitura CRITICITÀ DI FORNITURA Assenza di criticità: Criticità LIEVE: Criticità MEDIA: FORNITURA GARANTITA Erogaz. >= valore soglia Erogaz. > 80% del valore di soglia (erogazione inferiore alle 24h giorno in proporzione) Erogaz. > 50% del valore di soglia (erogazione inferiore alle 24h giorno in proporzione) 76

77 Criticità GRAVE: 17 : Erogaz. < = 50% del valore di soglia (erogazione inferiore alle 12h giorno) Per i Sistemi acquedottistici con probabile situazione di crisi idropotabile, la procedura prevede quindi che i gestori compilino periodicamente (al 30 novembre, al 30 gennaio, al 31 marzo, al 30 giugno, al 30 settembre al minimo) una scheda contenente informazioni relative a: 1. Fonte di approvvigionamento; 2. Località ove si verifica la criticità e Popolazione coinvolta dalla crisi; 3. Dotazione standard in situazione normale VALORE DI SOGLIA; 4. Popolazione complessiva (residente + fluttuante) potenzialmente interessata; 5. Livello di CRITICITÀ DI FORNITURA atteso/effettivo; 6. Interventi risolutivi o attivabili nel breve periodo; 7. Interventi gestionali e individuazione di fonti alternative già in essere utilizzabili o corpi idrici per i quali è necessaria un azione di limitazione degli usi diversi dal potabile e di sospensione di ulteriori concessioni. Per il monitoraggio del livello di emergenza a larga scala (ovvero per passare dal livello di criticità previsto per ogni singolo sistema ad un livello di emergenza regionale prevedibile) la metodologia definita nel Piano si basa su una matrice che consente di pesare sia il livello di CRITICITÀ DI FORNITURA che la rilevanza della popolazione complessivamente interessata, al fine di quantificare il livello di emergenza su scala regionale e le relative procedure/azioni associate da intraprendere. Figura 40- Livelli di emergenza ABITANTI/CRITICITA' LIEVE MEDIA GRAVE <= > In ciascuna fase di monitoraggio e per ciascun sistema acquedottistico sarà indicata la previsione della CRITICITÀ DI FORNITURA e sulla base della popolazione del sistema acquedottistico in esame sarà quindi individuato il livello di emergenza regionale come somma di singole situazioni per livello di criticità e abitanti complessivi associati. A seconda del livello di emergenza raggiunto il Piano individua azioni o misure preventive finalizzate a scongiurare o ridurre il livello di crisi idrica incluso il coinvolgimento di soggetti locali (a partire dalla Amministrazioni comunali) ed i soggetti istituzionali preposti al governo della risorsa quali l Autorità di Distretto nonché la Regione (vedi prospetto successivo Azioni da attivare per classi di emergenza). Nel caso si raggiunga un livello di emergenza elevato 17 Per l OMS, al di sotto di 50 litri pro capite/giorno, siamo in presenza di sofferenza per mancanza di acqua. 18 Tale valore rappresenta la quota di popolazione cui può essere garantita la normale fornitura attraverso servizi sostitutivi (autobotti, ecc.). 77

78 (indicativamente >=12) il Direttore di AIT potrà valutare la necessità di una richiesta di stato di emergenza al Presidente della Regione Toscana che, se accolto, comporterà l attuazione della specifica norma regionale (L.R. 24/2012). Per la copertura economica degli eventuali investimenti necessari al contenimento dell emergenza si intenderà il PdI automaticamente aggiornato, in accordo coi gestori, individuando le risorse necessarie negli investimenti legati alle manutenzioni straordinarie e ai potenziamenti. Di fronte a difficoltà di natura economica sarà richiesta la convocazione di un assemblea AIT nelle modalità indicate nella stessa LR 69/2011. Figura 41- Azioni da attivare per classi di emergenza LIVELLO DI EMERGENZA CASI 1-3 (<6) CASI 6-12 (<18) CASI (fino a 54) AZIONI Il gestore fa fronte alla situazione di crisi con procedure ordinarie di gestione dell'emergenza in autonomia chiedendo eventuali ordinanze di restrizione all'uso nei comuni interessati dalla crisi e informando la popolazione del livello di disaggio e del servizio sostitutivo eventualmente predisposto. Attua inoltre le misure gestionali e operative per ridurre il disagio o prevenirne un peggioramento. Si ritiene residuale la richiesta di stato di emergenza attivabile solo se effettivamente utile ; Il gestore attua al massimo le misure gestionali in modo da contenere perdite e consumi, coordinandosi con AIT e comuni. AIT chiederà a Regione e Altri enti all Autorità di Distretto e alla ASL misure straordinarie e tavoli tecnici. AIT chiederà agli altri gestori se possibile di cooperare con i gestori più in crisi. AIT in taluni casi peculiari si riserva di richiedere lo stato di emergenza. AIT chiederà alla Regione Toscana l'attivazione dello stato di emergenza oltre ad attivare tutto quanto già previsto ai punti precedenti Nell anno 2016 è stato avviato il primo monitoraggio periodico dei sistemi acquedottistici già nella fase di predisposizione del Piano. Nel primo trimestre era stato evidenziato uno stato di pre-allerta causato dalle scarse precipitazioni autunnali del La situazione è quindi rientrata quasi ovunque nella stagione primaverile e non si sono evidenziate situazioni critiche se non a livello puntuale e sostenibili coi normali mezzi gestionali. Ulteriori attività correlate al Piano Operativo di Emergenza Accanto a questa attività di monitoraggio dei sistemi acquedottistici il Piano prevede anche la necessità di un attività di monitoraggio e analisi meteo-idrologica da effettuarsi sia attraverso il reperimento di informazioni interne presso i gestori (misure di livello di falda nelle zone interessate dai pozzi, misure di portata delle sorgenti, misure di livello all interno di serbatoi, vasche di accumulo, invasi naturali ed artificiali etc.) sia acquisibili da soggetti regionali preposti (Centro Funzionale Regionale, Consorzio Lamma, CNR, ecc.) laddove si tratti di rilevare dati relativi a precipitazioni meteoriche ed alle temperature, misure di livello idrometrico, previsioni meteorologiche, ecc. Le informazioni ed i dati così rilevati possono essere infatti sviluppati in un modello che consenta una previsione attendibile dello stato quantitativo della risorsa attraverso la risposta degli acquiferi agli andamenti pluviometrici. 78

79 A questo proposito AIT si è già attivata a partire dall anno 2016 per cercare una collaborazione con il Consorzio Lamma ed il CNR-IGG al fine di ottimizzare il monitoraggio delle precipitazioni, delle temperature e della risorsa con dati standardizzati e omogenei su tutto il territorio ed è stato quindi sviluppato un progetto di studio e analisi che nel 2017 è confluito in un accordo. L obiettivo è quello di avere un sistema che dall analisi dei dati e delle previsioni metereologiche e climatologiche monitori il rischio di siccità ed al contempo individui il comportamento delle principali falde e risorse utilizzate e utilizzabili dal servizio idrico. In particolare l attività del Consorzio Lamma prevede l utilizzo incrociato di dati meteoclimatici derivanti da stazioni a terra, satellite e modellistica dai quali vengono elaborati una serie di indici relativi al territorio toscano che permettono di fornire informazioni geo riferite circa la situazione idrica del territorio e la sua evoluzione. Il sistema già esistente permette di rispondere alle specifiche esigenze dei gestori della risorsa idrica per far fronte in maniera più rapida e mirata ad eventuali emergenze dovute a siccità prolungate. Partendo da questa esperienza verranno sviluppate alcune attività a supporto della gestione delle crisi idropotabili causate da siccità. Le attività a cura dell IGG saranno finalizzate allo sviluppo di modelli numerici su sistemi acquiferi, via via selezionati tra contesti idrogeologici che ospitano importanti volumi idrici a servizio di un numero rilevante di utenti e per i quali siano già disponibili molte informazioni sulla circolazione sotterranea. I modelli prodotti permetteranno quindi di mettere in relazione le variabili meteoclimatiche del LaMMA con la risposta quantitativa delle acque sotterranee, nell ottica di fornire uno strumento che aiuti la pianificazione della gestione della risorsa idrica utilizzata per scopi idropotabili. La sperimentazione in fase di avvio con LaMMA e CNR-IGG permetterà di verificare la bontà di questo approccio che, se efficace, potrà essere esteso a tutti i principali corpi idrici ed ottimizzato con l acquisizione di serie storiche di dati nel tempo sempre più omogenei. 79

80 4. LA TARIFFA E LA BOLLETTA DEL S.I.I. A Dicembre del 2015 la Delibera 664/2015/R/idr ha definito il Metodo Tariffario MTI2 per il calcolo delle tariffe del s.i.i. del secondo periodo regolatorio Questa sezione riepiloga i principi applicativi dell MTI2, le attività che hanno portato alla definizione della tariffa del servizio idrico integrato per gli anni e una sintesi delle tariffe che nel 2016 sono state approvate da AIT, nelle more dell approvazione AEEGSI ed applicate con indicazioni in merito all articolazione delle tariffe ed alla spesa media per le famiglie. L ultimo paragrafo del presente sintetizza le ulteriori voci che, pur non essendo corrispettivi del servizio idrico integrato, e quindi seguendo iter di approvazione diversi rispetto a quello previsto nell MTI2 per il calcolo della tariffa vera e propria, sono stati presenti in alcune/tutte le bollette degli utenti del servizio idrico in Toscana nel corso del PRINCIPI APPLICATIVI DEL METODO TARIFFARIO DELL AEEGSI PER L APPROVAZIONE TARIFFE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO PER GLI ANNI Da quando nel 2012 AEEGSI è subentrata nella regolazione del servizio idrico integrato ad oggi si sono succedute tre metodologie tariffarie. Fin dall inizio, la metodologia AEEGSI ha introdotto le seguenti linee conduttrici, alcune in linea con la previgente regolazione, altre in contrasto, che sono ben identificabili e che caratterizzano i 3 Metodi tariffari finora approvati: Full cost recovery e price CAP In linea con l impostazione precedente, la nuova regolazione prevede la definizione di tariffe che garantiscano l integrale copertura dei costi operativi e d investimento del s.i.i. Inoltre si prevede un limite all adeguamento annuale delle tariffe, con l obiettivo di non determinare situazioni di insostenibilità tariffaria. Riconoscimento costi sulla base di rendicontazioni ed a consuntivo Una delle principali novità contenute nella nuova regolazione è rappresentata dal fatto che i valori utilizzati per la definizione delle tariffe (costi, ricavi e volumi) non sono quelli previsti nella pianificazione strategica bensì quelli risultanti dalle fonti documentali del gestore. Approccio asimmetrico Vengono introdotti specifici schemi regolatori al fine di adattare le regole per l aggiornamento tariffario alle specifiche peculiarità della gestione. Gli obiettivi principali della metodologia tariffaria AEEGSI sono chiaramente individuabili: a) Definire un metodo che incentivi la realizzazione degli interventi; b) Garantire l equilibrio economico e finanziario della gestione; c) Intendere la metodologia tariffaria come una parte integrante e strettamente interconnessa con la regolazione generale del s.i.i. (qualità del servizio, modalità di erogazione del servizio, ecc.). 80

81 Ai fini della determinazione tariffaria vengono prese in considerazione le seguenti componenti di costo: Capex (Capital Expenditure) Vengono ammessi a copertura tariffaria solamente gli investimenti effettivamente realizzati, riconoscendo una quota annuale pari alla somma degli Oneri Finanziari (OF), degli Oneri Fiscali (OFisc) e delle quote di ammortamento a restituzione dell'investimento 19 (AMM). FoNI (Fondo Nuovi Investimenti) Tra le importanti novità della metodologia AEEGSI, merita sicuramente attenzione l introduzione del FoNI ovvero un importo, discrezionalmente stabilito dall Ente di governo dell Ambito, entro determinati limiti, la cui quantificazione è definita nel Metodo, che ha l obiettivo di facilitare la realizzazione degli interventi e garantire al contempo l equilibrio finanziario della gestione; Il FoNI è destinabile, in parte, anche a sostegno delle agevolazioni tariffarie. Opex (Operational Expenditure) Salvo situazioni particolari legate ad aggregazioni o a variazioni sistemiche di servizio, i costi operativi riconosciuti in tariffa sono pari alla sommatoria di: Costi endogeni: sono costi ai quali può essere legato un processo di efficientamento. Essi, infatti, sono stati quantificati sulla base delle rilevazioni contabili dei costi del gestore riferite all anno 2011, adeguati unicamente del tasso d inflazione. I gestori sono, quindi, incentivati a ridurre quanto più possibile i costi effettivi, sia per evitare perdite, sia per beneficiare degli eventuali guadagni derivanti da una riduzione dei costi rispetto a quelli riconosciuti; Costi aggiornabili: sono costi che risultano esogeni a meccanismi d efficientamento da parte del gestore (ad esempio i costi per l energia elettrica, le forniture all ingrosso, gli oneri relativi a mutui e canoni riconosciuti agli enti locali e le altre componenti di costo) e vengono, quindi, parametrati in funzione dell effettivo costo sostenuto. Con il periodo regolatorio AEEGSI ha introdotto una nuova componente tariffaria denominata Opex qc relativamente ad aspetti riconducibili a maggiori costi operativi derivanti dall adeguamento di qualità del servizio previsti dalla deliberazione AEEGSI 655/2015. Viene, inoltre, confermata la componente Op new introdotta per la prima volta con MTI e relativa a nuovi costi scaturenti da cambiamenti sistematici (es. rilevanti miglioramenti di qualità, integrazione di gestioni, fornitura di un nuovo servizio). Costi ambientali e della risorsa (ERC, Environmental Resource Cost) A partire dall anno 2014 sono stati inoltre inseriti a riconoscimento tariffario i cosiddetti costi ambientali e della risorsa, in coerenza con le indicazioni comunitarie. Rc (Recupero Conguagli) 19 Il MTT consentiva il solo ammortamento tecnico, dall MTI in poi è possibile, sotto determinate condizioni, applicare l ammortamento finanziario. 81

82 La metodologia AEEGSI prevede, infine, un riconoscimento automatico degli importi necessari al recupero di costi approvati e relativi alle annualità precedenti (conguagli). Lo scopo è quello di procedere ad un riallineamento sistematico delle componenti tariffarie ammesse a riconoscimento tariffario, sempre nell ottica di garantire l equilibrio economico e finanziario della gestione. In definitiva il VRG, ovvero il vincolo ai ricavi del soggetto gestore, è rappresentato dalla seguente formula 20 : VRG = Capex + FoNI + Opex + ERC + RcTOT Il moltiplicatore (theta) rappresenta l incremento tariffario, ovvero il tasso di incremento/decremento applicato alle singole poste tariffarie dell articolazione che permette al gestore di raggiungere i ricavi obiettivo (VRG) nell anno di riferimento. L incremento massimo è fissato in un cap annuale, il cui valore può variare dalla diversa collocazione del gestore nei 6 schemi regolatori stabiliti dall MTI-2, che dipendono dal costo operativo per abitante (OPM) inclusivo anche della componente canone di concessione e dal livello di investimenti previsto (IP) rapportato al valore degli investimenti realizzati (RAB). Nella figura seguente si riportano gli incrementi massimi previsti dall MTI-2 e il posizionamento dei gestori toscani. Figura 42- I sei schemi regolatori previsti da MTI 2 AEEGSI con l MTI-2 ha definito un sistema di premialità sulla qualità contrattuale che l EGA può richiedere all AEEGSI qualora sussistano in capo al gestore i seguenti requisiti: conseguimento di standard migliorativi rispetto a quelli definiti con deliberazione AEEGSI 655/2015; 20 In Appendice una sintesi delle componenti il VRG 82

83 gestioni rientranti negli schemi regolatori I e IV nei quali non viene richiesto il riconoscimento di Opex QC. Nel caso toscano per Publiacqua, rientrate nello schema IV si è fatto ricorso al sistema delle premialità. Per gli altri, ad eccezione di ASA, le delibere di approvazione tariffaria hanno previsto nel VRG il riconoscimento di maggiori costi per il raggiungimento di nuovi standard di servizio previsti dalla deliberazione AEEGSI 655/ FOCUS SU COSTO DEL CAPITALE Interessante approfondire il criterio di calcolo del costo del capitale, ossia, degli oneri finanziari e fiscali che con AEEGSI dal 2012 sostituiscono la remunerazione che il Metodo Tariffario Normalizzato aveva fissato nella misura pari al 7%. Dal 2012 il costo del capitale è dato dalla somma di due parametri: il tasso di interesse parametrico (Km) l indice di rischiosità del mercato (α) Nel corso delle metodologie tariffarie MTT, MTI e MTI-2 AEEGSI ha rivisto al ribasso alcuni parametri che concorrono alla definizione di Km e α. La figura seguente riepiloga i valori dei singoli parametri finanziari e fiscali definiti nelle diverse Metodologie Tariffarie e infine il tasso complessivo. 21 Al momento della stesura di questo paragrafo si fa presente che anche Nuove Acque e Acque Toscane rinunceranno agli Opex qc in cambio della possibilità di avere la deroga sull apertura degli sportelli. 83

84 Tabella 15 Parametri finanziari e fiscali nelle metodologie tariffarie AEEGSI La figura seguente mostra invece l andamento del costo capitale a confronto con il 7% fisso del Metodo Tariffario Normalizzato e infine confronta il costo del capitale dell MTI-2 con il costo del capitale definito da AEEGSI negli altri settori regolati, Energia elettrica (colore rosso) e gas (colore giallo). Dalle figure si evince che AEEGSI ha deciso per il s.i.i. rispetto al 7% fisso del Metodo Normalizzato il livello del costo del capitale si modifica seguendo l andamento dei tassi dei mercati finanziari; il confronto tra i tassi delle due diverse metodologie non è possibile in quanto il Metodo Tariffario Normalizzato includeva l inflazione, mentre AEEGSI determina tassi reali applicando invece l inflazione agli investimenti (figura a sinistra). un livello del costo di capitale più basso rispetto agli altri settori regolati (figura a destra). Figura 43- Parametri finanziari e fiscali nelle metodologie tariffarie AEEGSI 84

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