Report mercato del lavoro in provincia di Pavia 2 trimestre trimestre 2014

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1 Settore Sviluppo Economico Servizi alle Imprese Semplificazione Amministrativa Politiche del Lavoro Formazione Professionale e Istruzione Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Pavia Servizi per l impiego Report mercato del lavoro in provincia di Pavia 2 trimestre trimestre 2014 Settembre

2 Premessa Il report sul mercato del lavoro fornisce alcune indicazioni di carattere generale relative all andamento occupazionale registrato nella provincia di Pavia nel 2 trimestre Oggetto di analisi sono i dati amministrativi di competenza dei Centri per l Impiego relativi alle comunicazioni obbligatorie dei rapporti di lavoro effettuate dai datori di lavoro nel territorio provinciale. Le comunicazioni obbligatorie generano una fonte informativa contenente i dati relativi agli avviamenti, proroghe, trasformazioni e cessazioni di rapporto di lavoro che i datori di lavoro devono obbligatoriamente comunicare alle istituzioni competenti. Dai dati raccolti è possibile ricavare informazioni riguardanti le dinamiche del mercato del lavoro dal punto di vista della domanda, dell offerta e delle tipologie contrattuali utilizzate. Al fine di fornire ulteriori spunti interpretativi, la trattazione si sviluppa con l analisi quantitativa del flusso dei lavoratori in stato di disoccupazione, del flusso dei lavoratori inseriti in lista di mobilità e la quantificazione del numero di ore di cassa integrazione autorizzata durante il trimestre considerato. I dati pubblicati nel presente report sono definiti in progress, pertanto elaborazioni successive a quelle pubblicate potrebbero subire lievi variazioni in termini di valore assoluto. A partire dall anno 2013 i dati relativi ad avviamenti e cessazioni, contrariamente a quanto pubblicato nei rapporti precedenti, sono comprensivi anche dei dati relativi al settore della Pubblica Amministrazione. 2

3 ANALISI DEI FLUSSI DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Avviamenti Le comunicazioni obbligatorie riferite al 2 trimestre 2014 hanno registrato complessivamente un numero di avviamenti pari a unità, di cui il 50,3% riferiti a personale di genere maschile ed il 49,7% a personale di genere femminile. Rispetto al 2 trimestre 2013 si evidenzia un decremento delle comunicazioni di avviamento pari al 3,6%. Tab. 1 Avviamenti Avviamenti II trim Avviamenti II trim Variazione % M F Totale M F Totale M F Totale ,7% -3,5% -3,6% Avviamenti per settore economico Il terziario (commercio e servizi) con una percentuale pari al 71% sul totale degli avviamenti rappresenta il settore più attivo, seguito dall industria (17,9%), dalle costruzioni (5,9%) e dall agricoltura (5,2%). Il confronto per macro settori con il 2 trimestre 2013 evidenzia una sostanziale stabilità delle comunicazioni di avviamento nel terziario (-0,3%), un lieve decremento nel settore industriale (-1,6%), mentre in vistoso calo risultano gli avviamenti sia nel settore delle costruzioni (-24,6%) che in quello agricolo (-20%) (tab.2). Tab. 2 Avviamenti per settore di attività Avviamenti II trim Avviamenti II trim variazione Settore d'attività M F Totali % M F Totali % % dato mancante ,1% ,1% 14,3% Agricoltura ,3% ,2% -20% Industria ,5% ,9% -1,6% Costruzioni ,5% ,9% -24,6% Terziario ,6% ,0% -0,3% Totali % % -3,6% Percentuali 50,4% 49,6% 100% 50,3% 49,7% 100% avviamenti per settore di attività trim trim Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali 3

4 Avviamenti per tipologia contrattuale In relazione alla tipologia contrattuale, il 74,6% degli avviamenti è costituito da rapporti di lavoro a tempo determinato (comprensivi dei rapporti di lavoro interinale), mentre i contratti a tempo indeterminato registrano una percentuale pari al 14,6%. A seguire i contratti di lavoro parasubordinato con l 8,6% ed i contratti di apprendistato/inserimento con il 2,2%. La riforma del mercato del lavoro, limitando considerevolmente i casi di utilizzo dei rapporti di lavoro intermittente, ne ha praticamente azzerato l utilizzo come evidenziato nella tabella sottostante. Il lavoro interinale, con 2676 avviamenti, incide per il 27% sui contratti di lavoro stipulati a tempo determinato (tab. 3). Si specifica che il termine lavoro parasubordinato presente in tabella raggruppa una serie di contratti quali il lavoro a progetto/collaborazione coordinata e continuativa, il contratto di agenzia, l associazione in partecipazione con apporto di attività lavorativa, il lavoro occasionale, il lavoro autonomo nello spettacolo. Tab. 3 Avviamenti per tipologia contrattuale Rapporto di lavoro M % F % Totali % Apprendistato/inserimento 157 2,3% 141 2,1% 298 2,2% Lavoro a tempo determinato (*) ,7% ,5% ,6% Lavoro a tempo indeterminato ,3% 647 9,8% ,6% Lavoro intermittente 0 0% 0 0% 0 0% Parasubordinato 582 8,7% 568 8,6% ,6% Totali % % % (* ) di cui lavoro interinale Percentuali 50,3% 49,7% 100% avviamenti per tipologia contrattuale Apprendistato/inserimento Lavoro a tempo determinato Lavoro a tempo indeterminato Lavoro intermittente Parasubordinato Rispetto al 2 trimestre 2013 si registrata un certo incremento nell utilizzo dei contratti di lavoro parasubordinato (+12,6%) e dei contratti di apprendistato (+11,2%); in lieve diminuzione l utilizzo dei contratti a tempo determinato (-2,1%), mentre più marcata risulta la diminuzione dei contratti a tempo indeterminato (-18,8%). Il lavoro intermittente, come già accennato nel paragrafo precedente, risulta praticamente azzerato, mentre il lavoro interinale, visto come un di cui dei contratti stipulati a tempo determinato, registra un incremento del 3,4% (tab.4). 4

5 Tab. 4 Avviamenti per tipologia contrattuale Rapporto di lavoro Avv. II trim Avv. II trim Diff. v. ass. Var. % Apprendistato/inserimento (r) ,2% Lavoro a tempo determinato (*) ,1% Lavoro a tempo indeterminato ,8% Lavoro intermittente Parasubordinato ,6% Totali ,6% (* ) di cui lavoro interinale ,4% Avviamenti per area territoriale Gli avviamenti per area territoriale sono da considerarsi in base all ubicazione della sede operativa dell azienda (luogo di lavoro) e del relativo Centro per l Impiego territorialmente competente; nello specifico il 40% degli avviamenti si distribuisce nella zona del Pavese, il 31,1% nella zona della Lomellina ed il restante 28,9% nella zona dell Oltrepò Pavese (tab. 5). Tab. 5 Avviamenti per area territoriale e Centro Impiego di competenza Centro Impiego M % F % Totali % Pavia ,3% ,6% ,0% Vigevano ,8% ,4% ,1% Voghera ,9% ,0% ,9% Totali % % % Percentuali 50,3% 49,7% 100% Lavoratori avviati I lavoratori interessati da una o più comunicazioni di avviamento sono 9.871; si contano quindi circa 1,3 avviamenti in media per ogni persona. Rispetto al 2 trimestre del 2013 si registra una diminuzione percentuale dei lavoratori avviati del 3% (oltre 300 persone in meno interessate da occasioni di lavoro). In leggera diminuzione il divario di genere fra le persone avviate, con oltre il 58% a favore dei maschi (contro il 60% circa del 2013) ed il 41% circa a favore delle femmine (contro il 40% circa del 2013) (tab.6). Tab. 6 Lavoratori avviati lavoratori avviati II trimestre 2013 lavoratori avviati II trimestre 2014 Sesso Numero Individui % Sesso Numero Individui % M ,1% M ,8% F ,9% F ,2% Totali % Totali % Lavoratori avviati per fasce di età Gli avviati per classe di età si distribuiscono per circa il 33% nella fascia dai 20 ai 29 anni; la percentuale scende a oltre il 28% nella fascia dai 30 ai 39 anni e a circa il 23% nella fascia dai 40 ai 49 anni (tab.7). Osservando la tabella 7/bis, si nota, rispetto al 2013, un aumento dei lavoratori avviati nella classe dei giovani (+8,7%), mentre in diminuzione risultano i lavoratori avviati nelle fasce di età rispettivamente denominate adulti (-6,5%) e anziani (-20,2%). 5

6 Tab. 7 Lavoratori avviati per fascia di età Fasce età M % F % Totali % fino a 19 anni 93 1,6% 59 1,4% 152 1,5% da 20 a 24 anni ,9% ,2% ,4% da 25 a 29 anni ,6% ,8% ,5% da 30 a 34 anni ,2% ,7% ,3% da 35 a 39 anni ,8% ,8% ,3% da 40 a 44 anni ,3% ,5% ,0% da 45 a 49 anni ,3% 379 9,3% 974 9,9% da 50 a 54 anni 419 7,2% 257 6,3% 576 6,8% oltre 55 anni 523 9,0% 193 4,7% 716 7,3% Totali % % % Percentuali 58,8% 41,8% 100% Tab. 7/bis Lavoratori avviati per fascia di età (intervallo di età) Avviamenti II trim Avviamenti II trim variazione Intervallo di età M F Totali % M F Totali % % Giovani (fino 29 anni) ,8% ,5% 8,7% Adulti (da 30 a 54 ) ,4% ,3% -6,5% Anziani (oltre 54) ,8% ,3% -20,2% Totali % % -3,0% Percentuali 60,1% 39,9% 100% 58,8% 41,2% 100% Lavoratori avviati per cittadinanza Riguardo alla cittadinanza dei lavoratori avviati, oltre il 24% è rappresentato da persone di nazionalità straniera. In primo piano figurano cittadini rumeni, con una percentuale pari al 6,8%; a seguire albanesi ed egiziani con il 2,7%, cinesi con il 2,2% e marocchini con il 2% (tab. 9). Tab. 8 Lavoratori avviati per cittadinanza Cittadinanza M % F % Totali % Italiani ,9% ,6% ,7% Comunitari 426 7,3% 316 7,8% 742 7,5% Extracomunitari ,7% 394 9,7% ,7% Totali % % % Percentuali 58,8% 41,2% 100% Tab. 9 Lavoratori avviati per cittadinanza paese di origine Cittadinanza M % F % Totali % Romania 392 6,8% 279 6,9% 671 6,8% Albania 197 3,4% 71 1,7% 268 2,7% Egitto 257 4,4% 5 0,1% 262 2,7% Cina 120 2,1% 96 2,4% 216 2,2% Marocco 160 2,8% 34 0,8% 194 2,0% Ucraina 41 0,7% 35 0,9% 76 0,8% altri ,9% ,2% ,9% Totali % % % Percentuali 58,8% 41,2% 100% 6

7 Cessazioni Le comunicazioni obbligatorie riferite al 2 trimestre 2014 hanno registrato complessivamente un numero di cessazioni pari a unità, di cui il 44,5% riferite a personale di genere maschile ed il 55,5% a personale di genere femminile. Rispetto al 2 trimestre 2013 si registra una lieve diminuzione delle comunicazioni di cessazione pari a circa lo 0,6%. Tab. 10 Cessazioni Cessazioni II trim Cessazioni II trim.2014 Variazione % M F T M F T M F T ,7% 2,9% -0,6% Cessazioni per settore La maggior parte delle cessazioni dei rapporti di lavoro, nel 2 trimestre 2014, si concentra nel settore del terziario con un valore percentuale pari al 74,9% sul totale. A seguire il settore industriale con il 16,7%, il settore delle costruzioni con il 5,7% ed il settore agricolo con il 2,6%. Nel confronto tra i due trimestri in considerazione si rileva un lieve aumento delle cessazioni nel settore del terziario (+3,7%), mentre risultano in diminuzione le cessazioni nel settore agricolo (- 12,8%), nel settore delle costruzioni (-11,7%) ed in quello industriale (-11,5%) (tab.11). Tab. 11 Cessazioni per settore di attività Cessazioni II trim Cessazioni II trim variazione Settore d'attività M F Totali % M F Totali % % dato mancante ,1% ,1% 30,8% Agricoltura ,0% ,6% -12,8% Industria ,8% ,7% -11,5% Costruzioni ,4% ,7% -11,7% Terziario ,8% ,9% 3,7% Totali % % -0,6% Percentuali 46,4% 53,6% 100% 44,5% 55,5% 100% cessazioni per settore di attività Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali 2 trim trim

8 Cessazioni per causa Osservando la distribuzione delle cessazioni per causa, si rileva che la maggior parte dei rapporti di lavoro si interrompe alla scadenza del contratto a termine (66,6%) e per dimissioni (15,5%). In diminuzione, rispetto al 2 trimestre 2013, le cessazioni per licenziamento collettivo e per giustificato motivo oggettivo, mentre in leggero aumento risulta il numero di cessazioni per cessata attività aziendale (tab. 12). Tab. 12 Cessazioni per causa Causa di Cessazione Tot. II trim.2013 % Tot.II trim.2014 % Cessazione attività 126 0,8% 136 0,8% Decadenza dal servizio 54 0,3% 29 0,2% Decesso 64 0,4% 38 0,2% Dimissioni durante il periodo di prova 83 0,5% 67 0,4% Dimissioni ,1% ,5% Dimissioni giusta causa 65 0,4% 73 0,5% Fine rapporto a termine ,0% ,6% Licenziamento collettivo 292 1,8% 182 1,1% Licenziamento giusta causa 93 0,6% 58 0,4% Licenziamento individuale 2 0,0% 0 0,0% Licenziamento per giustificato motivo oggettivo ,3% 870 5,4% Licenziamento per giustificato motivo soggettivo 21 0,1% 35 0,2% Mancato superamento del periodo di prova 204 1,3% 221 1,4% Modifica del termine inizialmente fissato 132 0,8% 154 1,0% Pensionamento 83 0,5% 107 0,7% Risoluzione consensuale 94 0,6% 118 0,7% Altro 868 5,3% 666 4,1% Dato mancante 199 1,2% 143 0,9% Totali % % Cessazioni per tipologia contrattuale In merito alla tipologia contrattuale dei rapporti di lavoro cessati, il 72,2% è rappresentato da rapporti a tempo determinato (69,4% nel 2 trim. 2013), il 16,7% da rapporti a tempo indeterminato (18,1% nel 2 trim. 2013) e l 8,4% da rapporti di lavoro parasubordinato (8,8% nel 2 trim. 2013); le cessazioni dei contratti di apprendistato si collocano al 2,3% (2,2% nel 2 trim. 2013) (tab.13). Tab. 13 Cessazioni per tipologia contrattuale Rapporto di lavoro II trim.2013 % II trim.2014 % variazione Apprendistato/inserimento 358 2,2% 372 2,3% 3,9% Lavoro a tempo determinato (*) ,4% ,2% 3,4% Lavoro a tempo indeterminato ,1% ,7% -8,2% Lavoro intermittente 239 1,5% 53 0,3% -77,8% Parasubordinato ,8% ,4% -5,5% Totali ,0% ,0% -0,6% (* ) di cui lavoro interinale ,5% 8

9 Saldo avviamenti-cessazioni Saldo per settore di attività Nella tabella sottostante viene riportato il confronto fra gli avviamenti e le cessazioni per settore nei due periodi in considerazione; il saldo corrispondente è ottenuto come differenza tra avviamenti e cessazioni. Il 2 trimestre 2014 si chiude con un saldo negativo pari a unità. Tutti i macrosettori presi in considerazione, eccetto il settore agricolo, presentano saldi negativi, in linea con il trend già evidenziato nel corrispondente trimestre dell anno precedente. In particolare il settore del terziario chiude il trimestre con un saldo pari a unità; più contenuto, ma pur sempre negativo, risulta invece il saldo nel settore industriale (-326 unità) e nel settore delle costruzioni (-138 unità) (tab. 14) Tab. 14 Saldo avviamenti cessazioni per settore di attività Settore d'attività avviamenti II trim.2013 cessazioni II trim.2013 saldo avviamenti II trim.2014 cessazioni II trim.2014 saldo dato mancante Agricoltura Industria Costruzioni Terziario Totali Saldo per area territoriale Osservando la distribuzione del saldo avviamenti cessazioni per area territoriale, si rilevano saldi negativi in tutte le macro zone della Provincia ed in particolare nella zona del Pavese (-1325 unità); a seguire la zona della Lomellina (-876 unità) e dell Oltrepò Pavese (-670 unità). Tab. 15 Saldo avviamenti cessazioni per area territoriale e centro Impiego di competenza Centro Impiego avviamenti II trim 2014 cessazioni II trim.2014 saldo Pavia Vigevano Voghera Totali Trend avviamenti-cessazioni trend avviamenti/cessazioni avviamenti cessazioni I trim 2012 II trim 2012 III trim 2012 IV trim 2012 I trim 2013 II trim 2013 III trim 2013 IV trim 2013 I trim 2014 II trim

10 Altri dati relativi all andamento del mercato del lavoro : flusso iscritti nelle liste di disoccupazione flusso iscritti in lista di mobilità ore autorizzate di cassa integrazione. Flusso lavoratori iscritti nelle liste di disoccupazione Nel corso del 2 trimestre 2014, risultano 4164 le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro rilasciate da persone alla ricerca di nuova o prima occupazione presso i Centri per l Impiego Provinciali, con un incremento di poco superiore al 6% rispetto al corrispondente periodo del precedente anno. Circa l 88% del campione considerato è rappresentato da persone già precedentemente occupate ad alla ricerca di una nuova occupazione (tab. 16). Tab. 16 Flusso delle persone in cerca di lavoro per classe di iscrizione Flusso iscritti II trim Flusso iscritti II trim variazione Classe di iscrizione M F Totali % M F Totali % % disoccupati ,6% ,9% 6,5% inoccupati ,1% ,6% 10,6% occupati ,9% ,3% -26,3% altro ,3% ,1% -45,5% Totali % % 6,1% Percentuali 51,6% 48,4% 100% 50,9% 49,1% 100% Flusso lavoratori iscritti nelle liste di mobilità Le procedure di mobilità si attivano a fronte di situazioni di crisi o di trasformazioni aziendali che comportano una riduzione del numero di lavoratori occupati. Se l azienda in crisi ha un organico superiore ai 15 dipendenti, ed ha la necessità di procedere ad un licenziamento collettivo (che interessi almeno 5 lavoratori), si applicano le disposizioni previste dalla legge 223/91, che prevedono un esubero, procedura che si conclude con l iscrizione dei lavoratori licenziati in un apposita lista di mobilità. Se l azienda rientra tra quelle che hanno diritto all intervento della CIGS, i lavoratori licenziati ed iscritti nella lista percepiscono l indennità di mobilità e il loro reimpiego è favorito da sgravi contributivi ed incentivi economici. Per quanto riguarda l inserimento in lista di mobilità, ai sensi della Legge 236/93 (piccola mobilità), dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo da aziende che occupano fino a 15 dipendenti, si informa che il suddetto inserimento non è stato rifinanziato e non sono stati prorogati gli sgravi correlati. Sono complessivamente 334 le iscrizioni alle liste di mobilità (Legge 223/91) registrate nel 2 trimestre 2014, con un decremento del 6,2% rispetto al 2 trimestre 2013 (tab.17). Tab. 17 Flusso delle persone inserite in lista di mobilità Mobilità Flusso iscritti II trim Flusso iscritti II trim M F Totali % M F Totali % L % % Totali % % Percentuali 71,3% 28,7% 100% 73,1% 26,9% 100% 10

11 Cassa Integrazione Guadagni Nel corso del 2 trimestre 2014 diminuiscono del 12,3%, rispetto al corrispondente trimestre dell anno precedente, le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate e contabilizzate dall INPS. Il metodo di contabilizzazione dell INPS computa, nello stesso periodo, archi di cassa che sono stati in parte consumati o sono da consumare in parte nel futuro. Tale criterio, meramente amministrativo, rende di difficile uso il dato per leggere l effettivo andamento della crisi in atto. La cassa integrazione ordinaria, per la quale sono previsti processi di autorizzazione a livello provinciale, diminuisce del 32,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta come noto di uno strumento utilizzato in chiave anticongiunturale per periodi brevi (13 settimane consecutive, con prospettiva di ripresa dell attività, per un massimo di 52 settimane in un biennio mobile). La cassa integrazione straordinaria autorizzata aumenta del 21,2%. La cassa straordinaria copre stati di crisi dichiarata che spesso porta ad esuberi o alla totale cessazione dell attività aziendale o dei sui rami. Le situazioni di cassa straordinaria giunte a conclusione, che non abbiano generato riavvio delle attività o ricollocazione del personale, potrebbero sfociare in mobilità ovvero in licenziamenti collettivi. In diminuzione le ore autorizzate della cassa in deroga, con un valore percentuale pari al 40,7% rispetto al 2 trimestre La CIG in deroga alla vigente normativa è concessa nei casi in cui alcuni settori (tessile, abbigliamento, calzaturiero, orafo, ecc.) versino in grave crisi occupazionale. Lo strumento della cassa integrazione guadagni in deroga permette quindi, senza modificare la normativa che regola la CIGS, di concedere i trattamenti straordinari anche a tipologie di aziende e lavoratori che ne sono esclusi. Tab. 18 Cassa integrazione guadagni ore autorizzate per tipo di intervento Cassa integrazione ore autorizzate tasso di var. % Tipo Intervento II trim II trim Ordinaria ,9% Straordinaria ,2% Deroga ,7% Totale ,3% 11

12 BREVE RIEPILOGO DATI E CONCLUSIONI Attraverso i dati relativi alle movimentazioni delle comunicazioni obbligatorie è possibile, per il secondo trimestre 2014 avviare l analisi dell andamento del mercato del lavoro in termini di dinamica della domanda di personale dipendente e parasubordinato da parte dei datori di lavoro pubblici e privati. La domanda di lavoro ha evidenziato nel 2 trimestre 2014 un certa flessione rispetto al corrispondente trimestre dell anno precedente; i contratti di lavoro stipulati sono diminuiti del 3,6% e complessivamente ammontano a unità contro le unità rilevate nel 2 trimestre del Sul totale dei contratti stipulati, il 50,3% riguarda il genere maschile mentre il 49,7% riguarda il genere femminile. I lavoratori interessati da uno o più contratti di lavoro sono 9871 (si contano quindi circa 1,3 avviamenti in media a persona), con una diminuzione percentuale del 3% rispetto al 2 trimestre del precedente anno e pari a circa 300 persone in meno interessate da occasioni di lavoro. Le assunzioni dei lavoratori si distribuiscono per circa il 33% nella fascia di età fra i 20 ed i 29 anni; la percentuale scende a oltre il 28% nella fascia di età fra i 30 ed i 39 anni e a circa il 23% nella fascia dai 40 ai 49 anni. In leggera diminuzione il divario di genere fra le persone avviate, con il 58,8% a favore dei maschi (contro il 60,1% del 2013) ed il 41,2% a favore delle femmine (contro il 39,9% del 2013). Riguardo alla cittadinanza dei lavoratori avviati, oltre il 24% è rappresentato da persone di nazionalità straniera, con una particolare prevalenza di cittadini rumeni (6,8%); a seguire, con percentuali comprese tra il 2% ed il 2,7% circa, cittadini albanesi, egiziani, cinesi e marocchini. Per quanto riguarda il posizionamento degli avviamenti per settore di attività economica, si segnala una netta prevalenza del terziario (commercio e servizi) con avviamenti ed una quota percentuale sul totale pari al 71%. A seguire troviamo l industria con una quota percentuale pari al 17,9% (2.380 avviamenti), le costruzioni con una quota pari al 5,9% (779 avviamenti) ed infine l agricoltura con il restante 5,2% (697 avviamenti). Osservando la distribuzione settoriale della domanda di lavoro nel confronto trimestrale, si evidenzia una sostanziale stabilità per il terziario (-0,3%), una lieve diminuzione nel settore industriale (-1,6%), mentre in vistoso calo risultano gli avviamenti sia nel settore delle costruzioni (- 24,6%) che in quello agricolo (-20%). Dalle elaborazioni condotte sulla tipologia contrattuale degli avviamenti, emerge che il 16,8% degli stessi è stato effettuato con l uso di forme contrattuali permanenti (tempo indeterminato e apprendistato), mentre il restante 83,2% con forme contrattuali temporanee (tempo determinato, somministrazione, lavoro parasubordinato). Rispetto al 2 trimestre 2013 si registra un sostanziale incremento nell utilizzo dei contratti di lavoro parasubordinato (+12,6%) e dei contratti di apprendistato (+12,6%), mentre in lieve diminuzione risultano i contratti a tempo determinato (-2,1%); più marcata risulta invece la diminuzione nell utilizzo dei contratti a tempo indeterminato (-18,8%). Gli effetti dei mutati comportamenti della domanda di lavoro indotti dall entrata in vigore della Legge 92/2012 hanno influenzato notevolmente il lavoro a chiamata o intermittente, azzerandone praticamente l utilizzo. Prosegue quindi, in definitiva, il processo di sostituzione dei contratti di tipo permanente con forme contrattuali temporanee. 12

13 Le comunicazioni di cessazione (16178 unità) sono diminuite, tendenzialmente, del 0,6% rispetto al 2 trimestre La maggior parte delle cessazioni dei rapporti di lavoro si concentra nel settore del terziario (74,9%); a seguire il settore industriale (16,7%), il settore delle costruzioni (5,7%) ed il settore agricolo (2,6%). La maggioranza dei rapporti di lavoro si interrompe alla naturale scadenza dei contratti a termine ( 66,6%) e per dimissioni (15,5%), mentre ammontano a oltre il 7% i licenziamenti determinati da fattori di crisi aziendale (cessazione attività, licenziamento collettivo, licenziamento per giustificato motivo oggettivo). Il 2 trimestre 2014 si conclude con un saldo avviamenti cessazioni negativo e pari a unità, tendenzialmente in aumento al dato rilevato nel corrispondente periodo dell anno precedente e pari a unità. Il saldo fra avviamenti e cessazioni può essere utilizzato come un indicatore grezzo del numero di posizioni di lavoro che vengono create o distrutte. L indicatore è grezzo perché non tiene conto della differente qualità, tipologia, remunerazione e durata dei contratti che si chiudono rispetto a quelli che si aprono; in tal senso il saldo non costituisce in alcun modo un conteggio dei posti di lavoro equivalenti al tempo pieno, ma un conteggio delle posizioni lavorative aperte e chiuse durante il periodo di riferimento statistico. Tutti i macrosettori presi in considerazione, eccetto il settore agricolo, presentano saldi negativi in linea con la tendenza già evidenziata nel corrispondente periodo del precedente anno. Nello specifico il settore del terziario chiude il trimestre con un saldo negativo pari a unità, mentre più contenuta risulta la contrazione di posizioni lavorative nel settore industriale (-326 unità) e nel settore delle costruzioni (-138 unità); il settore agricolo registra un saldo positivo pari a 274 unità. I dati relativi alle comunicazioni obbligatorie di avviamento e cessazione segnalano una domanda di lavoro in forte sofferenza. Il saldo del 2 trimestre risulta negativo, ma appare preoccupante in particolare il calo delle posizioni lavorative espresso con il grafico relativo al trend avviamenti/cessazioni per il periodo compreso dal 1 gennaio 2012 al 30 giugno 2014, calo che ammonta ad oltre posizioni di lavoro in meno. Si ritiene utile completare l analisi con il commento ad alcuni dati correlati all andamento del mercato del lavoro. Nel corso del 2 trimestre 2014 il flusso dei lavoratori che ricorrono ai centri per l impiego provinciali per attestare il loro stato di disoccupazione risulta pari a 4164 unità e tendenzialmente in aumento di circa il 6% rispetto al dato rilevato nel 2 trimestre del Circa l 88% dei nuovi iscritti è rappresentato da persone già precedentemente occupate ed alla ricerca di una nuova occupazione. In diminuzione, nel 2 trimestre 2014 rispetto al dato del precedente anno, il flusso di lavoratori iscritti alla lista di mobilità (L.223/91), con 334 iscrizioni contro le 356 registrate nel corrispondente trimestre del Resta sempre elevato (oltre 267 milioni), anche se in diminuzione (-12,3%) rispetto al corrispondente periodo del precedente anno, il monte ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel trimestre. Il massiccio ricorso alla cassa integrazione sia ordinaria che speciale permette alle aziende di tamponare la crisi economica in atto e di salvaguardare in parte i livelli occupazionali; in particolare, nel secondo trimestre del 2014 la cassa integrazione straordinaria registra un incremento del 21,2% rispetto al 2 trimestre 2013, incremento che sottolinea il perdurare nonché il consolidarsi di fattori di criticità cui le aziende non riescono più a far fronte mediante l utilizzo di ammortizzatori di carattere temporaneo. 13

14 Fonte dati Centri per l Impiego della Provincia di Pavia Inps Elaborazione dati Osservatorio provinciale del mercato del lavoro Nota metodologica I dati pubblicati nel presente report sono definiti in progress pertanto elaborazioni successive a quelle pubblicate potrebbero subire lievi variazioni in termini di valore assoluto. I dati relativi ad avviamenti e cessazioni,, sono comprensivi anche dei dati relativi al settore della Pubblica Amministrazione. 14

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