Il Business plan «made in Lombardy» Un proposta di lavoro di C. Binda presa da

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1 Il Business plan «made in Lombardy» Un proposta di lavoro di C. Binda presa da

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3 Il Business plan «made in Lombardy» Made in Lombardy è una iniziativa messa in campo da Regione Lombardia e Finlombarda a sostegno della crescita competitiva del sistema produttivo territoriale lombardo. Tra le iniziative realizzate, con BNL, vi è la predisposizione di un modello di Business Plan. Finlombarda S.p.A. è la società finanziaria di Regione Lombardia. In qualità di società in house*, ha il compito istituzionale di concorrere all attuazione dei programmi regionali di sviluppo economico, sociale e del territorio. *(letteralmente, dall'inglese in casa) sono aziende pubbliche costituite in forma societaria, tipicamente società per azioni, il cui capitale è detenuto in toto o in parte, direttamente o indirettamente, da un ente pubblico che affida loro attività strumentali o di produzione. La costituzione di tali società rappresenta una delle modalità con cui un ente può organizzarsi per erogare servizi mpio trasporti, energia, igiene).

4 L articolazione dell indice del Business Plan non è vincolante ma, le parti più importanti del documento sono: I. L Executive summary II. III. IV. L impresa Il progetto Il piano economico finanziario

5 I. L Executive summary (descrizione dell idea imprenditoriale) Sintetica descrizione: a) Dell azienda b) Del progetto

6 II. L impresa 1. Descrizione 2. Offerta 3. Il mercato target 4. Il sistema competitivo allargato 5. Le strategie 6. Le scelte operative

7 II.1. Descrizione dell impresa a) Profilo aziendale b) Cenni storici sull impresa c) Assetto proprietario d) Soggetti promotori e) Mission statement f) Dati economico-finanziari maggiormente significativi

8 II.2. L offerta Cosa l azienda produce e offre al mercato Caratteristiche fisico-tecniche del prodotto /Servizi offerti Servizi allegati

9 II.3. Il mercato di target Definito in termini Qualitativi (clienti effettivi o anche potenziali) Quantitativi (fatturato o volume di vendita)

10 II.4. Il sistema competitivo allargato a) Concorrenti diretti: numerosità e caratteristiche b) Evoluzione della concorrenza c) Altre informazioni sull ambiente competitivo (es.: numerosità, collocazione geografica di clienti e fornitori

11 II.5. Le strategie a) La strategia di differenziazione b) La strategia di leadership di costo

12 II.6. Le scelte operative a) La logistica o In entrata (politica degli approvvigionamenti) o In azienda (politica delle scorte/make or buy) o In uscita (canali di distribuzione) o Post vendita (assistenza tecnica/parti di ricambio) b) Le attività commerciali o Canali di vendita (Place) o Politiche di comunicazione (pubblicità e promozioni, (Promotion) relazioni e media relation, ) c) La produzione o caratteristiche prodotto (Product), o macchinari, processi produttivi, o sistema qualità, o know-how d) L assetto organizzativo o organigramma

13 III. Il progetto 1. Descrizione 2. Analisi SWOT 3. Impatto del progetto sull azienda

14 III.1. Descrizione a) Contenuto del progetto (descrizione nuovo prodotto/processo) b) Obiettivi (descrittivi) e risultati (misurabili) c) Tempi di realizzazione

15 III.2. Analisi SWOT (Strenght, weakness, opportunities, threat)

16 III.3. Impatto del progetto sull azienda Non è detto che un progetto innovativo impatti su tutti i punti a) Offerta b) Il mercato target c) Il sistema competitivo allargato d) Le strategie e) Le scelte operative Occorre qui rileggere quanto scritto nella sezione relativa all impresa ed eventualmente mettere in luce le novità

17 IV. Il piano economico finanziario 1. «Assumptions» (le premesse: i criteri di redazione) 2. Conto economico a «valore aggiunto» 3. Rendiconto finanziario della variazione della liquidità netta 4. Stato Patrimoniale riclassificato in «fonti e impieghi» 5. Gli indici di bilancio Vedi «PIANO PREVISIONALE»