Predisposizione e ruolo del business plan nell ambito della gestione delle PMI
|
|
- Berta Fabbri
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Predisposizione e ruolo del business plan nell ambito della gestione delle PMI 24/09/2018 Luciana Zamprogna
2 Di che cosa parliamo? Business plan ~ 3 MLD di risultati su Google strategico Bilancio preventivo gestionale industriale ~ 0,21 MLD di risultati su Google Bilancio pluriennale Budget pluriennale ~0,92 MLD di risultati su Google. 2
3 Componenti Componenti Focus gestionale Orizzonte temporale Gestione operativa Gestione globale Breve Medio/ lungo industriale o Business plan (in senso stretto) strategico o pluriennale o Business plan (in senso ampio Budget (strategico, pluriennale, business plan ) Parte descrittiva Parte quantitativa Bilancio di previsione (annuale, pluriennale) 3
4 industriale Business plan in senso stretto industriale + finanziario = strategico Business plan in senso ampio strumento per esplicitare e attuare le strategie dei business al fine di verificarne la sostenibilità economica e i connessi fabbisogni finanziari strumento per verificare la sostenibilità economica e finanziaria complessiva delle strategie di business e corporate 4
5 Supporto nell acquisizione di risorse finanziarie Può essere una tantum Supporto alle valutazioni d azienda e in occasione di operazioni straordinarie Può essere una tantum Guida dell azione imprenditoriale/ manageriale Sistematica e ricorrente 5
6 In ogni caso è necessario disporre di una metodologia in mancanza della quale si corrono rischi che possono invalidare la significatività del piano 6
7 serie caotica di dati, informazioni e previsioni quali - quantitativi, dove è arduo trovare un filo conduttore della serie: più ce n è e meglio è! mera estrapolazione di dati storici A ogni bivio sul sentiero che porta al futuro, la tradizione ha posto uomini a guardia del passato (M. Maeterlinck) 7
8 Quale metodologia? Può variare in relazione alle finalità e ai destinatari del piano. L approccio base proposto prevede, per ogni area di business: Strategia in essere Linee-guida strategiche Modello di business Azioni e progetti (iniziative strategiche) Risultati attesi Alcune fasi risultano particolarmente critiche + Executive Summary 8
9 Criticità particolari del processo di redazione del BP esplicitazione strutturata del modello di business definizione del modello di generazione dei ricavi e dei relativi driver 9
10 Modello di business proposte di valore processi-chiave Individuazione di azioni/progetti strategici coerenti conoscenze/competenze Possibili supporti metodologici: mappa strategica business model canvas. 10
11 Modello di generazione dei ricavi I ricavi sono la componente dei risultati attesi la cui stima condiziona tutto il processo e presenta le maggiori criticità. Va definito caso per caso, sulla base del proprio database clienti, vendite, ecc. per stimare l impatto di pubblicità, promozione, ecc. su mantenimento clienti esistenti, acquisizione nuovi clienti, ecc. Elementi correlati: fonti dei dati (interne/esterne), analisi di mercato, 11
12 bilancio preventivo pluriennale Strategia in essere/ Storia Lineeguida strategiche Modello di business Azioni Assumptions Risultati attesi Conto economico preventivo pluriennale Rendiconto finanziario preventivo pluriennale Stato patrimoniale preventivo pluriennale Modelli di analisi/interpretativi Albero del ROI Modello analisi ROE Modello EVA Modello Z- Score di Altman Modello Standard& Poor s. 12
13 Altri elementi rilevanti orizzonte temporale di riferimento periodicità di formulazione tempi di redazione soggetti coinvolti competenze necessarie collegamenti con altri strumenti del controllo di gestione collegamenti con IT costi analisi critica dei dati 13
14 30 piano Ehi, come va? Per ora bene! 10 piano Che cosa può succedere a chi non fa il business plan!! 14
IL BUSINESS PLAN DI RETE. Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015
IL BUSINESS PLAN DI RETE Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015 1 Agenda Perché redigere un business plan di Rete? Obiettivi e destinatari della Guida Gruppo di lavoro Rapporto Rete d Impresa
DettagliALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5
giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 POR, parte FESR, 2014-2020 ASSE 1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AUMENTO DELL INCIDENZA
DettagliS T U D I O B A L L A R D I N I IL BUSINESS PLAN. Cos è. Chi sono i destinatari. Quali sono i benefici. Come si costruisce
IL BUSINESS PLAN Cos è Chi sono i destinatari Quali sono i benefici Come si costruisce Campodarsego, 04 dicembre 2015 Business Plan Piano d affari Piano Industriale Vision: Quali sono gli obiettivi strategici
DettagliPARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA
PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA 1. STUDIO DI FATTIBILITÀ 1.1. Finalità pag. 5 1.2. L approccio adottato pag. 5 2. LA FATTIBILITÀ DI MARKETING 2.1. Definizione dell area strategica di affari pag. 11 2.2. La
Dettagliwww.pikkart.com mattia.baroni@pikkart.com
www.pikkart.com mattia.baroni@pikkart.com L opportunità di business Difficoltà a differenziarsi e ad attirare l attenzione dei consumatori Perdita di efficacia dei meccanismi di fidelizzazione legati al
DettagliI PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE. Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013
I PROCESSI FINANZIARI DELLE IMPRESE Alessandro Russo Università degli studi di Catania - Corso di Economia e Gestione delle Imprese 16 dicembre 2013 Posti dinanzi a obiettivi sempre più impegnativi e decisivi
DettagliESECUZIONE DEL BUSINESS PLAN
1 IL BUSINESS PLAN BUSINESS PLAN Chiamato anche piano strategico d azienda o, ancora più semplicemente piano industriale, è il documento maggiormente richiesto dagli investitori, dagli istituti di credito
DettagliCREARE UNA NUOVA IMPRESA
CREARE UNA NUOVA IMPRESA Pianificare la gestione con il Business Plan Dott. Patron Daniele Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 1 IL BUSINESS PLAN DI UN IMPRESA COS E E un documento che
DettagliEMCFB - 2011 ANALISI FINANZIARIA E BUSINESS PLANNING
EMCFB - 2011 ANALISI FINANZIARIA E BUSINESS PLANNING Professor: Leonardo Luca Etro E-mail: leonardo.etro@sdabocconi.it Ufficio: via Bocconi 8 - stanza 413 Telefono: 02 58366505 Obiettivi di apprendimento
DettagliMetodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA
Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa
DettagliPrefazione. Parte prima - La funzione finanziaria nel management delle imprese 1
Indice Prefazione Autori XI XV Parte prima - La funzione finanziaria nel management delle imprese 1 Capitolo 1 Compiti ed evoluzione della funzione finanziaria 3 1.1 Compiti e finalità della funzione finanziaria
DettagliTecnica e Gestione dei Finanziamenti TeGeFi. (Ex-AEFI Analisi Economico Finanziaria d Impresa) Maurizio La Rocca. www.mauriziolarocca.
Tecnica e Gestione dei Finanziamenti TeGeFi (Ex-AEFI Analisi Economico Finanziaria d Impresa) Maurizio La Rocca www.mauriziolarocca.it Orario e Materiale Didattico Lunedì 11,00 ep1 Marted 11,00 ep1 Mercoledì
DettagliGruppo di esperti Rete. Roberto D Auria, Pasquale Costantino, Pierpaolo Iannone, Mario Guido, Antonio Mazzei, Elisabetta Savarese
Servizio on line per la costruzione, l elaborazione e la valutazione dei business plan delle imprese per le misure di investimento previste nei Piani di sviluppo rurale 2007-20132013 Gruppo di esperti
DettagliCome rafforzare il patrimonio e la liquidità delle imprese trentine: giusti incentivi e strumenti efficaci
Come rafforzare il patrimonio e la liquidità delle imprese trentine: giusti incentivi e strumenti efficaci Incontro per il monitoraggio della manovra anticrisi Trento, 12 giugno 2009 Luca Erzegovesi Dipartimento
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 14. TECNICO AGRICOLO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.
DettagliLa rivoluzione nell industria del Design - EY point of View -
La rivoluzione nell industria del Design - EY point of View - 2 Convegno Design Paolo Lobetti Bodoni Responsabile Advisory Consumer Products & Retail per l area Mediterranea (Italy, Spain, Portugal) Dopo
DettagliDuplice finalità Interna Esterna
Business Plan Cos è? Il Business Plan è uno strumento operativo finalizzato a definire un idea imprenditoriale in termini di tempistica, fattibilità concreta, opportunità economica e compatibilità finanziaria
DettagliIstituto Univel'sitarìo Archlfetturo Venezia. El 256. Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione
Istituto Univel'sitarìo Archlfetturo Venezia El 256 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIE D'AZIENDA: TEORIA E TECNICHE Collana diretta da Giorgio Brunetti,
Dettagli3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE
Business Plan guida al piano industriale Cominciamo dalla parte descrittiva, spesso trascurata perchè è diffusa l opinione che ritiene il Business Plan composto solo dai numeri, cioè dalle previsioni sulle
DettagliPIANO DI LAVORO DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO CLASSE 5ALA PROF.SSA LUPETTI SIMONETTA ANNO SCOLASTICO 2012/13
PIANO DI LAVORO DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO CLASSE 5ALA PROF.SSA LUPETTI SIMONETTA ANNO SCOLASTICO 2012/13 MODULI UNITA ORARIE 1. Il controllo dei risultati attraverso l analisi di bilancio per 98 indici
DettagliIl business plan. Il business plan
Il business plan Il business plan a. Cos è b. Oggetto c. Funzioni d. Presupposti e. Limiti f. Processo di redazione g. Forma e contenuti h. Caratteristiche i. Struttura 2 a. Cos è il business plan Strumento
DettagliPROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO
PROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO PIANO DI LAVORO PIANIFICAZIONE, FINANZA E CONTROLLO 5 AL PROF.SSA MARILINA SABA a.s 2010/2011 Moduli UNITA ORARIE 1. Il controllo della gestione
DettagliParte I LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI
INTRODUZIONE 1. IL BINOMIO CRISI E RISANAMENTO D IMPRESA 1.1. Il binomio crisi e risanamento pag. 5 1.2. Cause della crisi e ruolo del management pag. 7 1.3. Indicatori di performance e previsione della
DettagliINTRODUZIONE PARTE I LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI
INTRODUZIONE 1. CRISI D IMPRESA 1.1. Crisi e risanamento pag. 5 1.2. Le cause della crisi pag. 7 1.3. Gli indicatori della crisi pag. 12 1.4. Gli eventi scatenanti pag. 18 1.5. I modelli di intervento
DettagliSettore Volontariato, Filantropia Beneficienza
Documento Programmatico Previsionale 2014 Settore Volontariato, Filantropia Beneficienza DISAGIO SOCIALE LINEA B) L A L I N E A D I I N T E R V E N T O La Fondazione riconosce nell area della povertà e
DettagliCatalogo Humanform 2015. Area Finance
Catalogo Humanform 2015 Area Finance PROFILO AZIENDALE Humanform, società di formazione soggetta all attività di direzione e coordinamento di Humangest S.p.A., nata nel 2005, è certificata UNI EN ISO 9000:2008
DettagliMarketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton
Marketing delle imprese turistiche Lezione 1 prof. Simoni michele.simoni@uniparthenope.it Ricevimento: venerdì ore 12:00 via Acton Articolazione del corso Inquadramento concettuale del marketing turistico
DettagliPROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE
PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE CLASSE IB FM INSEGNANTE BENINCASA ANNA GLI STRUMENTI OPERATIVI PER L ECONOMIA AZIENDALE... I sistemi di misura Le proporzioni Il calcolo percentuale Calcoli sopra e sotto
DettagliBusiness Plan Legacoop Modena. Dati forniti da Marcello Cappi Ufficio studi LEGACOOP MODENA
Business Plan Legacoop Modena Dati forniti da Marcello Cappi Ufficio studi LEGACOOP MODENA Il Business Plan è un mezzo di presentazione, analisi e apprendimento che consente all impresa nascente di pianificare
DettagliPROGETTAZIONE MODELLO DI CONTROLLO DI GESTIONE
Lewitt Insight Case Study n 42 PROGETTAZIONE MODELLO DI CONTROLLO DI GESTIONE Agosto 2015 www.lewitt.it info@lewitt.it Contesto e Problema L azienda che ha richiesto l intervento opera nel settore Alimentare.
DettagliIl Business Plandi Rete
Il Business Plandi Rete 30 Settembre 2015 Agenda Perché redigere un business plan di Rete? Obiettivi e destinatari della Guida Gruppo di lavoro Rapporto Rete d Impresa Banche Progetto d Impresa VS Progetto
DettagliCorso destinato agli Incaricati per i Sistemi di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE
Corso destinato agli Incaricati per i Sistemi di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 PROGRAMMA DEL CORSO 24 ORE Responsabile del progetto formativo: Dott. Ing. Antonio Razionale Tutor: Dott. Ing.
Dettagli# $ % $ & # '() * + #./ * #
! " # $ % $ & #! '() * + '( ) (,--./--0 /1020-- #./ * # MODALITA DI FREQUENZA Il Master in Finanza e Controllo di Gestione verrà attivato ANCONA 22 febbraio 2013 31 maggio 2013 07 giugno 2013 BOLOGNA 25
DettagliCONVEGNO La finanza a sostegno delle PMI: strumenti alternativi e complementari al credito bancario. Il Business Plan
CONVEGNO La finanza a sostegno delle PMI: strumenti alternativi e complementari al credito bancario Il Business Plan Roma, 15 maggio 2014 1 Definizione, obiettivi e requisiti [1/2] OBIETTIVI DEL BUSINESS
DettagliIl Master Plan: programmazione, controllo strategico e operativo. Paolo Corvini
Il Master Plan: programmazione, controllo strategico e operativo Paolo Corvini i Definizione e obiettivi del Master Plan Definizione e obiettivi del Master Plan STRATEGIA REALIZZATA INTENZIONI STRATEGICHE
DettagliLo sviluppo e la redazione di un Business Plan. Dr.ssa Michela Floris
Lo sviluppo e la redazione di un Business Plan Dr.ssa Michela Floris All impresa dall idea Dr.ssa Michela Floris 2 Il Business Plan Che cos è? Quale è la sua funzione? Chi sono i soggetti interessati?
Dettagliwww.libriprofessionali.it per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati
Capitolo 1: L azienda 1. L attività economica 2. Concetto di azienda 3. La struttura dell azienda 4. Classificazione delle aziende 5. Imprenditore, impresa e azienda secondo il codice civile 6. Il soggetto
DettagliCAPITOLO 2 IL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PER LO STUDIO COMMERCIALE di Andrea Stefani 15
ANALISI Parte prima Organizzazione e programmazione nello studio professionale CAPITOLO 1 RIORGANIZZARE LO STUDIO COMMERCIALE SECONDO IL MODELLO VISION 2000 di Michele D Agnolo 11 CAPITOLO 2 IL PROCESSO
DettagliPuntata precedente..16.12.2013!!!
usiness Plan Puntata precedente..16.12.2013!!! Principi cardine della Cooperazione Una testa, un voto La partecipazione La natura mutualistica La natura non speculativa La porta aperta La solidarietà intergenerazionale
DettagliPianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria
Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Bilanci preventivi e piani finanziari perché utilizzarli? Simulazione di scenari e valutazione impatto variabili di business Analisi compatibilità
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTOPERLAGESTIONE DELPATRIMONIO RegolamentoapprovatodalConsiglioGeneralenellasedutadel19settembre2013 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO AMBITO DI APPLICAZIONE Art. 1 Oggetto Il presente
DettagliPerche le banche soddisfano il fabbisogno delle imprese
Perche le banche soddisfano il fabbisogno delle imprese 1 ATTENZIONE: La presente dispensa contiene materiale messo a disposizione per gli utenti del sito www.bilancioutile.com Essendo materiale didattico
DettagliFormazione, consulenza e comunicazione. In testa.
Formazione, consulenza e comunicazione. In testa. L u c a G i o v a n n e t t i e. luca@brinc.it m. +39 3496342485 Via Accademia Albertina, 34 10123 Torino (TO) P. IVA 05701680968 Aiutiamo i nostri clienti
DettagliBUSINESS PLAN: IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO. CLaSEP - Simulazioni e Business Plan
BUSINESS PLAN: IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO A cosa serve un Business Plan Il Business plan ha tre funzioni: 1. Per lo sviluppo della gestione aziendale: uno strumento di pianificazione e applicativo
DettagliNel suo adattamento alla Garanzia Giovani è enfatizzato maggiormente l aspetto
Gallura Il modello IMPRENDIAMOCI nasce con l obiettivo di promuovere la cultura d impresa attraverso la realizzazione di un percorso guidato che approfondisce le varie fasi necessarie per l avvio di una
DettagliL ANALISI QUALITATIVA
L ANALISI QUALITATIVA SUPPORTARE LE AZIENDE NELLA COSTRUZIONE DEL LORO PASSAPORTO INFORMATIVO Venerdì 23 marzo 2012 INDICE Posizionamento competitivo e definizione della strategia Le aree strategiche di
DettagliBilancio, Finanza & Budget
Bilancio, Finanza & Budget Modulo 1 Analisi di bilancio Guida all analisi e alla interpretazione della struttura economica, finanziaria e patrimoniale d impresa alla luce di Basilea 2 Il corso Attraverso
DettagliBUDGET FINANZA E CONTROLLO
CONTROLLO DI GESTIONE AVANZATO IL BILANCIO: APPROFONDIMENTI E STRUMENTI PRATICI PER NON SPECIALISTI IL CREDITO COMMERCIALE: GESTIONE, SOLLECITO, RECUPERO COME AVVIARE LA CONTABILITÀ INDUSTRIALE CALCOLARE
DettagliFrancesca Pierri Dipartimento di Economia Finanza e Statistica Università degli Studi di Perugia
Francesca Pierri Dipartimento di Economia Finanza e Statistica Università degli Studi di Perugia Introduzione La ricerca accademica ha spesso evidenziato l esigenza di costruire indicatori delle performance
DettagliPROGRAMMAZIONE CURRICOLARE CLASSE 5^ Professionale servizi commerciali Anno Scolastico 2014-2015 TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI
PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE Anno Scolastico 2014-2015 TOTALE ORE DI ATTIVITA : 8 ORE SETTIMANALI (DI CUI 2 IN LABORATORIO IN COMPRESENZA) *33 SETTIMANE= 264 ORE N TITOLO DELL UNITA DIDATTICA DURATA ORE
DettagliDIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI. Tecnica e gestione dei trasporti. Indicatori. Corso di. Prof. Francesco Murolo. Prof.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI Corso di Tecnica e gestione dei trasporti Prof. Luigi Biggiero Prof. Francesco Murolo Indicatori Organizzazione aziendale T.P.L. AZIENDE FERROVIARIE LOCALI Amministratore
DettagliLE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI Ragioneria A.A. 2014/2015 1 SOMMARIO Aspetti introduttivi La riclassificazione dello Stato Patrimoniale Gli indicatori finanziari e patrimoniali Struttura finanziaria
DettagliIl viaggio CAF in 9 step
Il viaggio CAF in 9 step Di che cosa parleremo: - i punti di attenzione sul processo di AV - le azioni da realizzare - gli strumenti - le caratteristiche di un buon RAV I punti di attenzione sul processo
DettagliUn sistema flessibile di pianificazione e controllo: il progetto SIGEST
Un sistema flessibile di pianificazione e controllo: il progetto SIGEST Ing. Ciro Esposito Dirigente Generale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti La misura delle politiche: controllare la gestione
DettagliINDUSTRIAL CONTROLLER
Altavilla Vicentina, 22 maggio 2014 Stevanato Group è tra i primi tre grandi produttori mondiali di contenitori in tubovetro per l industria farmaceutica. Attualmente ricerca la seguente figura professionale:
DettagliMod.MeR01 - Regolamento Direzione Amministrazione Finanza e Controllo di Gestione - CFO-CFO ed. 7 - pag. 9 di 12
SYLLABUS Amministrazione e Bilancio Docente di riferimento: Alessandro Cortesi Il primo macro-modulo ha l obiettivo di permettere ai partecipanti di utilizzare con efficacia i sistemi software per la corretta
DettagliCorso di REVISIONE AZIENDALE
Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale
DettagliSommario. 1. Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio. 2. Come impostare l analisi di bilancio
1. Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio 1.1. Premessa... 3 1.2. L evoluzione dell analisi di bilancio... 3 1.3. Utilità e limiti dell analisi di bilancio... 6 1.4. Gli strumenti di analisi...
Dettagli24 Marzo 2010 3. REPORTING ECONOMICO - PATRIMONIALE
24 Marzo 2010 3. REPORTING ECONOMICO - PATRIMONIALE IL SISTEMA DI REPORTING: DEFINIZIONI Il reporting è il processo sistematico di elaborazione ed analisi dei risultati di gestione (in particolare economici,
DettagliPMI italiane fra tradizione e innovazione digitale tendenze e testimonianze dalle eccellenti 2014. Palazzo Mezzanotte Milano, 22 luglio 2014
PMI italiane fra tradizione e innovazione digitale tendenze e testimonianze dalle eccellenti 2014 Palazzo Mezzanotte Milano, 22 luglio 2014 Osservatorio PMI 2014 -VI Edizione 1 Obiettivi Individuare le
DettagliMASTER SPECIALISTICO IN PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE
OFFERTA FORMATIVA Titolo: MASTER SPECIALISTICO IN PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE Padova, Roma e Bologna. Destinatari: Il Master si rivolge a laureati, preferibilmente in discipline economiche,
DettagliModello di Sviluppo Professionale di Gruppo
Modello di Sviluppo Professionale di Gruppo Presentazione alle oo.ss Milano, 7 aprile 2011 1 Direzione Centrale Personale Ufficio Sviluppo Obiettivi del progetto Obiettivo del progetto è la definizione
DettagliIL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE
IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE CORSO DI SPECIALIZAZZIONE 2^ EDIZIONE IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE Per i professionisti che
DettagliR16 Rete IFS Tra scuola e impresa nel territorio
ISTITUTO TECNICO CLASSE: 4 a INDIRIZZO: ECONOMICO AZIENDALE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Realizzazione del Business plan Coordinatore: il Docente di Economia aziendale Collaboratori: Docenti del Consiglio di
DettagliMASTER in CONTROLLO DI GESTIONE E PROGRAMMAZIONE AZIENDALE In aula a Roma dal 05/11/2016
Executive Master MASTER in CONTROLLO DI GESTIONE E PROGRAMMAZIONE AZIENDALE In aula a Roma dal 05/11/2016 ROMA - Programma Dettagliato delle Lezioni Modulo: MANAGERIAL ACCOUNTING IL BILANCIO COME STRUMENTO
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) PIANO DI LAVORO ECONOMIA AZIENDALE CLASSE 5 B SI
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-MAIL: MAIL@ITCGFERMI.IT PIANO DI LAVORO ECONOMIA
DettagliDott. Maurizio Massaro
Dott. Maurizio Massaro Ph. D. in Scienze Aziendali Ricercatore Universitario nell Università degli Studi di Udine 13, Ragioneria 1 La misurazione della performance economicofinanziaria. I sistemi fondati
DettagliIl Piano Industriale
LE CARATTERISTICHE DEL PIANO INDUSTRIALE 1.1. Definizione e obiettivi del piano industriale 1.2. Requisiti del piano industriale 1.3. I contenuti del piano industriale 1.3.1. La strategia realizzata e
DettagliI contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014
Per una migliore qualità della vita I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Alessandro Ficarazzo Certiquality 12 febbraio 2015 QUALITY ENVIRONMENT
DettagliRipresa Italia. Nuova Iniziativa UniCredit - Associazioni a supporto della economia reale. Small Business and Medium Enterprises Clients Italy
Ripresa Italia Nuova Iniziativa UniCredit - Associazioni a supporto della economia reale Global F&SME Marketing and Segments Small Business and Medium Enterprises Clients Italy Bologna, 20 Gennaio 2011
DettagliFINANZA D IMPRESA Z6055 20 NOVEMBRE 2015 20 FEBBRAIO 2016. IV Edizione / Formula weekend. Amministrazione finanza e controllo
FINANZA D IMPRESA 2015 Amministrazione finanza e controllo Z6055 IV Edizione / Formula weekend 20 NOVEMBRE 2015 20 FEBBRAIO 2016 REFERENTE SCIENTIFICO DELL'INIZIATIVA Raffaele Oriani, Professore Associato
DettagliCAPIRE LA FINANZA IN AZIENDA. Come le scelte operative, commerciali, produttive impattano sugli equilibri finanziari dell azienda
CAPIRE LA FINANZA IN AZIENDA Come le scelte operative, commerciali, produttive impattano sugli equilibri finanziari dell azienda 7ª EDIZIONE 4 OTTOBRE 10 NOVEMBRE 2016 CUOA Business school Da oltre 50
DettagliECCELLENZA IMPRENDITORIALE: IL VALORE
ECCELLENZA IMPRENDITORIALE: IL VALORE DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE PER LE IMPRESE ITALIANE Copyright SDA Copyright Bocconi 2008 SDA Bocconi 2008 Alberto Dell Acqua - Leonardo L. Etro SDA Bocconi School
DettagliPiano strategico di Gruppo o di Impresa
a cura della Cattedra di Strategia e Politica Aziendale dell Università degli Studi di Verona Il piano strategico: definizione e utilità Il piano strategico è il documento attraverso il quale viene formalizzato
DettagliANALISI PER INDICI ANALISI DELLA LIQUIDITA ANALISI DELLA SOLIDITA ANALISI DELLA REDDITIVITA ANALISI DELLO SVILUPPO
ANALISI PER INDICI Corso di Analisi di Bilancio 08/09 Danilo Scarponi d.scarponi@univpm.it 99 ANALISI DELLA SOLIDITA ANALISI DELLA LIQUIDITA ANALISI DELLA REDDITIVITA ANALISI DELLO SVILUPPO Corso di Analisi
DettagliIl Business Plan: concretizzare un progetto di business
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI INGEGNERIA ANNO ACCADEMICO 2014-2015 CORSO DI MARKETING INDUSTRIALE E DEI SERVIZI Il Business Plan: concretizzare un progetto di business Hello my name is technology
DettagliAzione 2 - Attività 2.3 - Creazione della mappa della formazione
AZIONE 2 Attività 2.3 Creazione della mappa della formazione 1 TITOLO PERCORSO: Percorso di formazione su competenze metodologiche, relazionali e sociali per formare apprendisti in azienda. DESTINATARI:
DettagliAllegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003
Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LOMBARDIA E LE AUTORITA D AMBITO LOMBARDE PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DI REDAZIONE DEL PIANO D AMBITO E AGGIORNAMENTO
DettagliLa Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni
Provincia di Piacenza Settore Sviluppo Economico. Pianificazione e Programmazione Territoriale. Ambiente. Urbanistica La Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni 1 REPORT MONITORAGGIO
DettagliPIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB) PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate LICEO TECNICO ISTITUTO TECNICO
DettagliIndice. Prefazione alla seconda edizione. Ringraziamenti dell Editore
Indice Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore XIII XXI XXII Capitolo 1 Elementi di economia e organizzazione aziendale 1 1.1 La natura e il fine economici dell impresa 1 1.1.1
DettagliMARKETING DEI PRODOTTI VITIVINICOLI
Anno Accademico 2008/09 MARKETING DEI PRODOTTI VITIVINICOLI Appunti dalle lezioni del Prof. Diego Begalli 5. STRATEGIA, PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Pianificazione d azienda Pianificazione strategica Pianificazione
DettagliLE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI
LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI METODO DIRETTO PER CENTRI DI COSTO PER ATTIVITA O ACTIVITY BASED COSTING (ABC) IL PRESUPPOSTO DI BASE DELLA CONTABILITA SEMPLIFICATA O DIRETTA E Sono i prodotti
DettagliIl processo di consolidamento. Il caso Gamma
Il processo di consolidamento. Il caso Gamma Prof. Massimo Valeri massimo.valeri@uniparthenope.it . I dati Lo stato patrimoniale preconsuntivo ATTIVITA' PASSIVITA & NETTO Cassa e banche 108.086 Debiti
DettagliRIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING
RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING CLASSE TERZA RIM CONOSCENZE ABILITA' ECONOMIA AZIENDALE GEOPOLITICA Organizzazione aziendale e analisi del fabbisogno finanziario. Regole e tecniche di contabilità
DettagliXI Introduzione XIX Curatori e autori
Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4
DettagliRicerca Università Bocconi per Assolombarda 2004. Fattori di sostegno e ostacolanti l innovazione nelle imprese lombarde
Ricerca Università Bocconi per Assolombarda 2004 Fattori di sostegno e ostacolanti l innovazione nelle imprese lombarde Il problema e gli obiettivi Siamo entrati nella Economia dell Innovazione Progressiva
DettagliFORUM DELLE ASSICURAZIONI COME SOSTENERE I COSTI DI UNA SOCIETÀ DI BROKERAGGIO: MODELLI ORGANIZZATIVI E SOLUZIONI GESTIONALI MILANO 1 OTTOBRE 2008
FORUM DELLE ASSICURAZIONI COME SOSTENERE I COSTI DI UNA SOCIETÀ DI BROKERAGGIO: MODELLI ORGANIZZATIVI E SOLUZIONI GESTIONALI MILANO 1 OTTOBRE 2008 IL PERCORSO Premessa; Organizzazione e qualità; Controllo
Dettagli1. Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio. 2. Come impostare l analisi di bilancio. 3. La riclassificazione dello Stato patrimoniale
1. Evoluzione, utilità e limiti dell analisi di bilancio 1.1. Premessa... pag. 3 1.2. L evoluzione dell analisi di bilancio... pag. 3 1.3. Utilità e limiti dell analisi di bilancio... pag. 6 1.4. Gli strumenti
DettagliRELAZIONE SULLA GESTIONE
ENERGIA BLU S.C.R.L. Sede in GARDONE VAL TROMPIA, VIA MAZZINI 2 Capitale sociale euro 10.000,00 interamente versato Cod. Fiscale 02268120983 Iscritta al Registro delle Imprese di BRESCIA nr. 02268120983
Dettagliexecutive master www.cspmi.it General Management Modena, aprile - dicembre 2014 Sempre un passo avanti.
executive master COURSE www.cspmi.it General Management Modena, aprile - dicembre 2014 Sempre un passo avanti. EXECUTIVE MASTER COURSE General Management PREMESSA Le figure al timone di un azienda hanno
DettagliCREAZIONE e GESTIONE d IMPRESA. FAI - Fare Impresa.... diamo forma alle Tue idee
CREAZIONE e GESTIONE d IMPRESA FAI - Fare Impresa... diamo forma alle Tue idee FAI - Fare Impresa Vuoi creare una nuova impresa? All interno dell ambiente di apprendimento FA, scoprirai che FARE IMPRESA
DettagliOggetto Corso teorico-pratico "Il Business Plan - modelli e strumenti" - 16 ore
Rovigo, 24 settembre 2015 Prot. N. 1084/2015 Alle Aziende Associate Loro Sedi Oggetto Corso teorico-pratico "Il Business Plan - modelli e strumenti" - 16 ore Assindustria Servizi srl organizza un corso
DettagliSicuramente www.clusit.it
Sicuramente www.clusit.it L applicazione degli standard della sicurezza delle informazioni nella piccola e media impresa Claudio Telmon Clusit ctelmon@clusit.it Sicuramente www.clusit.it Associazione no
DettagliAllegato A ABILITÀ: UNITA DIDATTICA B: Le analisi di bilancio per indici e per flussi
PROGRAMMAZIONE COMUNE DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALE INDIRIZZO: CLASSE: DISCIPLINA: COMUNE 5 AFM ECONOMIA AZIENDALE COMPETENZE: Riconoscere e interpretare i macrofenomeni economici che influenzano
DettagliESERCIZIO N. 1 (analisi di bilancio)
ESERCIZIO N. 1 (analisi di bilancio) La GIM s.p.a. è un impresa operante nel settore tessile, che presenta i seguenti bilanci, relativi agli esercizi T1 e T2. Si proceda alla riclassificazione dei due
DettagliInnoVits Academy 2016
«se vuoi costruire una nave, non devi dividere il lavoro, dare ordini e convincere gli uomini a raccogliere la legna. Risveglia in loro, invece, il desiderio del mare aperto e sconfinato» Antoine de Saint
DettagliProgramma di Export Temporary Management
Programma di Export Temporary Management Aree di intervento Business Strategies, grazie ad una solida esperienza acquisita negli anni, eroga servizi nell ambito dell Export Temporary Management finalizzati
Dettagli! " # $! " # "% & '(()& *((+ *,* - +(( )*
!" # $! " # "%& '(()& *((+ *,*-+(( )* MODALITA DI FREQUENZA Il Master in Web Marketing verrà attivato ad ANCONA 22 febbraio 203 marzo 203 3 maggio 203 07 giugno 203 BOLOGNA 25 gennaio 203 04 aprile 203
Dettagli