PIANIFICAZIONE E BUSINESS PLAN
|
|
- Sofia Barbato
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PIANIFICAZIONE E BUSINESS PLAN Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia
2 Analisi della Gestione Aziendale Analisi consuntive Analisi prospettiche Analisi di bilancio Pianificazione Budget Situazione economica finanziaria patrimoniale Fabbisogno di fondi e loro copertura Analisi degli indici Riclassificazione fonti e impieghi
3 PROCESSO DI PIANIFICAZIONE ANALISI Scenario macro-economico Ambiente esterno: mercato Ambiente interno: azienda PREVISIONE Eventi finanziari Eventi economici Progresso tecnologico Politica e società DEFINIZIONE Obiettivi Strategie Programmi
4 IL BUSINESS PLAN I piani sono gli strumenti con cui si formalizzano le strategie e si quantificano gli obiettivi FUNZIONI Conoscere le caratteristiche dell azienda di riferimento Illustrare contenuti del progetto che si intende realizzare Dimostrarne la fattibilità, cioè il perseguimento degli obiettivi stabiliti Analizzare tutte le sue possibili ricadute sull azienda REQUISITI Coerenza Attendibilità PREDISPOSIZIONE Impostazione Forma Risorse
5 IL BUSINESS PLAN A chi è indirizzato? Chi lo redige? Ambiente esterno: Finanziatori Soci entranti Ambiente interno: Imprenditore Soci Dirigenti Imprenditore Dirigenti Consulenti
6 COMPOSIZIONE TIPICA DEL BUSINESS PLAN 1. Descrizione del business: a. Analisi dell azienda b. Analisi del prodotto/mercato c. Analisi del settore d. Analisi SWOT e. Strategie 3. Struttura e management: a. Organizzazione b. Struttura 2. Piano operativo: a. Localizzazione b. Produzione c. Logistica d. Piano di marketing 4. Risorse di finanziamento: a. Capitale investito b. Fonti c. Piano di ammortamento d. Valutazione del credito
7 COMPOSIZIONE TIPICA DEL BUSINESS PLAN 6. Schemi economico finanziari: a. Area finanziaria: Costi di start-up Cash flow b. Area economica: Tavola degli ammortamenti Reddito operativo Bilanci prospettici 7. Controllo gestionale: a. Controllo commerciale b. Controllo economico-finanziario c. Valutazione degli investimenti
8 Descrizione dell azienda Profilo Aziendale Cenni storici Assetto Proprietario Soggetti Promotori Mission Statement Dati economicofinanziari
9 Descrizione dell azienda DATI DA RIPORTARE Capitale investito Mezzi propri Ricavi operativi Valore della produzione complessivo Valore Aggiunto Margine Operativo Lordo (EBITDA) Flussi finanziari Indici di redditività Struttura dei costi Portafoglio prodotti Struttura organizzativa Fattori critici di successo
10 Analisi del mercato e del settore VARIABILI PER LA DEFINIZIONE DEL MERCATO TARGET VARIABILI GEOGRAFICHE Continente Stato Regione DEMOGRAFICHE Età sesso AZIENDA PRODUTTRICE DI BENI DI CONSUMO Zona Area urbana/non urbana Gruppo etnico Dimensione familiare AZIENDA PRODUTTRICE DI BENI INDUSTRIALI Continente Stato Dimensione societaria Tipo di attività Regione Zona SOCIO-ECONOMICHE Istruzione Reddito Classe sociale Sensibilità al prezzo PSICOLOGICHE Stile di vita Valori Gusti Interessi Hobby Religione Idee politiche Lealtà Motivazione OPERATIVE Livello tecnologico Pratiche di pagamento DI ACQUISTO Frequenza degli ordini Dimensioni degli ordini Motivazione all acquisto (costo, qualità, affidabilità, puntualità)
11 Analisi del mercato e del settore CONCORRENTI DIRETTI Soggetti che offrono prodotti e/o servizi simili a clienti simili, per soddisfare bisogni identici o molto simili Dimensione Fatturato Numero dipendenti Localizzazione Sede Filiali Quota di mercato Esperienza nel settore Ampiezza e qualità dell offerta Strategie Livello tecnologico Integrazione verticale Forza commerciale Canali distributivi Segmenti di mercato Strategie di marketing Prodotti e/o servizi Specializzazioni Pubblicità Promozioni
12 Analisi del mercato e del settore INGRESSO IN UN NUOVO SETTORE: Difficoltà ad ottenere le necessarie autorizzazioni amministrative Know-how difficilmente riproducibile Necessità di risorse finanziarie ingenti Contratti di esclusiva con distributori Economie di esperienza
13 Analisi SWOT L'analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza (Strengths), i punti di debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto o in un'impresa o in ogni altra situazione in cui un'organizzazione o un individuo debba svolgere una decisione per il raggiungimento di un obiettivo. ANALISI SWOT Qualità utili al conseguimento degli obiettivi Qualità dannose al conseguimento degli obiettivi Elementi interni all azienda PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Elementi esterni all azienda OPPORTUNITA MINACCE
14 Le Strategie E l insieme dei fini fondamentali perseguiti dall impresa e delle scelte relative alle risorse da impiegare e alle azioni da intraprendere a livello produttivo, commerciale, amministrativo, finanziario e organizzativo per raggiungerli. Quindi la strategia: Definisce gli obiettivi; Indica la maniera per raggiungerli; Individua le risorse e le azioni da compiere. Le strategie si articolano su tre livelli: 1. Strategie a livello corporate 2. Strategie a livello business 3. Strategie funzionali
15 Le Strategie Strategia a livello corporate Direzione Generale Strategia a livello business Strategic business unit 1 Strategic business unit 2 Strategic business unit 2 Produzione Produzione Produzione Strategia a livello funzionale Finanza Risorse umane Marketing Finanza Risorse umane Marketing Finanza Risorse umane Marketing R&S R&S R&S
16 Strategie a livello corporate Riguardano lo sviluppo del campo di azione dell impresa attraverso la scelta in chiave tecnologico-produttiva, dei mercati e delle attività in cui operare INTEGRAZIONE VERTICALE A MONTE: espansione mediante assunzione del controllo di imprese che svolgono la propria attività in fasi del ciclo produttivo precedenti a quella di riferimento (ad esempio fornitori). INTEGRAZIONE VERTICALE A VALLE: espansione mediante assunzione del controllo di imprese che svolgono la propria attività in fasi del ciclo produttivo successive a quella di riferimento (ad esempio distributori). INTEGRAZIONE ORIZZONTALE: espansione dell attività a prodotti, processi e know-how uguali o molto simili alla filiera tecnico-produttiva di riferimento. DIVERSIFICAZIONE: espansione dell attività a nuovi prodotti e/o mercati che hanno caratteristiche completamente diverse da quelli di riferimento. INTERNAZIONALIZZAZIONE: espansione dell attività a nuovi paesi. STRATEGIE DI TURN AROUND: strategie con cui un azienda fronteggia un crisi. Possono comprendere: cambiare il mix dei prodotti, adattamento della struttura organizzativa, riduzione dei costi operativi, riduzione degli oneri finanziari, disinvestimenti.
17 Strategie a livello business La strategia di business definisce il modo di competere all'interno di un determinato settore o mercato. Se l'impresa vuole avere successo in un settore, deve conseguire un vantaggio competitivo sui suoi rivali. LEADERSHIP DI COSTO: è la capacità dell'impresa di produrre prodotti simili o equivalenti a quelli offerti dai concorrenti ad un costo minore. Le determinanti di costo sono: capacità produttiva: livello di output che permette di utilizzare i fattori produttivi nel modo più efficiente; le economie di scala; le economie di apprendimento; la tecnologia; la tecnologia e la progettazione di processo; i costi di approvvigionamento; DIFFERENZIAZIONE: Affinché un prodotto sia differenziato occorre che sia in qualche modo unico, abbia cioè caratteristiche reali o percepite non riscontrabili negli altri prodotti presenti sul mercato, e che tali caratteri abbiano un qualche valore per gli acquirenti, rappresentino qualcosa per cui gli acquirenti siano disposti a pagare.
18 Strategie a livello business Matrice Boston Consulting Group: Il metodo della matrice BCG (Boston Consulting Group) è il più famoso strumento di gestione del porfolio ed è basato sulla teoria del ciclo di vita del prodotto. Tale matrice permette di classificare le aree strategiche di affari o attività dell impresa. Le matrici di portafoglio, pertanto, sono uno strumento di analisi del portafoglio business di un impresa, tramite il quale il management decide come allocare le risorse nelle varie attività. Nel marketing, la matrice BCG è utilizzata anche per la classificazione dei diversi prodotti o dei diversi segmenti in cui opera l azienda. Il metodo BCG è articolato in tre fasi: 1. Dividere l impresa in Strategic Business Unit (SBU) e individuare le prospettive di sviluppo del mercato e di ciascuna di esse nel lungo termine; 2. Confrontare le varie SBU mediante una matrice che ne traccia le prospettive future di ciascuna; 3. Definire gli obiettivi strategici per ciascuna SBU.
19 Matrice BCG alta QUESTION MARKS STARS CRESCITA bassa DOGS CASH COWS bassa QUOTA DI MERCATO alta
20 Matrice BCG STARS: elevato tasso di crescita ed ampia quota di mercato del prodotto/business unit. Generano elevati flusi ma richiedono elevati investimenti per poter continuare a crescere e in futuro poter diventare cash cows. QUESTION MARKS: Sono prodotti/business units che si trovano in un settore in crescita ma non ricoprono ampie quote di mercato. Richiedono ingenti investimenti ma non generano elevati flussi a causa della scarsa quota di mercato, su questi prodotti/business units il management deve decidere se riversare investimenti su di essi per trasformarli in stars, oppure lasciare che si trasformino in dogs, per poi liquidarli o dismetterli dal portafoglio. CASH COWS: Si tratta di prodotti/aree strategiche d affari da cui provengono elevati flussi di cassa. Sono ormai in una fase matura del loro ciclo di vita, pertanto non richiedono ingenti investimenti da parte dell impresa. Il management dovrebbe sfruttarli finchè generano flussi, e poi liquidarli o dismetterli. DOGS: Sono prodotti/business units che occupano una bassa quota di mercato e non hanno prospettive di crescita. Il management deve intervenire affinchè non continuino ad assorbire risorse.
21 Strategie funzionali Le strategie funzionali sono le strategie fissate a livello di singole funzioni aziendali. Con quest ultima espressione si intendono le principali attività specializzate nelle quali si articola l organizzazione aziendale: finanza marketing produzione ricerca e sviluppo gestione del personale. Definire le strategie funzionali significa fissare gli obiettivi propri di ogni funzione e definire le azioni da intraprendere affinché tali obiettivi possano essere raggiunti. Si tratta, come è ovvio, di strategie che hanno un ambito di applicazione molto più ristretto rispetto alle precedenti.
22 Piano Operativo SCOPO Descrive le modalità con cui l impresa intende realizzare i propri prodotti e fornire i servizi CONTENUTO Modalità di sviluppo del prodotto/servizio Avvio della produzione Modalità di produzione Localizzazione Piano marketing
23 Piano Marketing Illustra le strategie di impresa mettendo in relazione i prodotti/servizi con il mercato: Definizione del mercato e opportunità di inserimento; Strategia di marketing; Ricerche di mercato e previsioni di vendita;
24 Piano Marketing Definizione del mercato e opportunità di inserimento MODELLO DELLE CINQUE FORZE COMPETITIVE DI PORTER Il modello delle cinque forze competitive è uno strumento utilizzabile dalle imprese per valutare la propria posizione competitiva. Il modello si propone di individuare le forze che operano nell'ambiente economico e che, con la loro azione, incidono sulla redditività a lungo termine delle imprese. Tali forze agiscono infatti con continuità, e, se non opportunamente monitorate e fronteggiate, portano alla perdita di competitività. Potere contrattuale dei fornitori Concorrenti diretti Potere contrattuale degli acquirenti Minaccia di prodotti sostitutivi Minaccia di nuovi soggetti entranti
25 Piano Marketing Strategie di marketing Le quattro P del Marketing Mix Con marketing mix si è soliti definire l insieme, o mix, di leve decisionali, cioè delle variabili gestibili di marketing utilizzate dalle aziende per raggiungere uno scopo. Product Price Place Promotion Prodotto essenziale Prodotto tangibile Prodotto ampliato Scrematura del mercato Penetrazione del mercato Diversificazione dei prezzi Gestione canali distribuzione Gestione magazzini Logistica merci Pubblicità Sponsorship Merchandising Promozioni Public relation
26 Modello delle cinque forze competitive di Porter 1. Concorrenti diretti: Sono soggetti che offrono la stessa tipologia di prodotto o servizio sul mercato. L intensità della concorrenza e la loro rivalità incide sulla redditività dell attività svolta dall impresa. I fattori in grado di determinare la natura e l intensità della concorrenza tra le imprese affermate sono: la concentrazione (indice di concentrazione industriale = quote di mercato dei produttori principali), la diversità dei concorrenti (tanto maggiore è la somiglianza tra imprese e tanto più la concorrenza è basata su fattori diversi dal prezzo), la differenziazione del prodotto (per i prodotti indifferenziati il prezzo è l unica base per la concorrenza, per i prodotti differenziati invece la competizione si gioca soprattutto su altri aspetti), le condizioni di costo (economie di scala, rapporto tra costi fissi e variabili), barriere all uscita. 2. Minaccia di nuovi soggetti entranti: Quando in un settore esistono delle potenzialità di profitto si stimola l entrata di nuove imprese, facendo abbassare il tasso di profitto fino al suo livello competitivo; può essere sufficiente la minaccia di nuove entrate a far mantenere al livello competitivo il profitto; tale minaccia dipende dall esistenza o meno di barriere all entrata (economie di scala, differenziazione prodotto, politiche governative, costi di apprendimento, accesso ai canali di distribuzione). 3. Minaccia di prodotti sostitutivi: All aumentare del numero di prodotti sostituitivi la domanda diventa più elastica rispetto al prezzo e i margini di profitto delle imprese tendono a diminuire; all aumentare della complessità dei bisogni che vengono soddisfatti da un prodotto diventa più difficile, per il consumatore, effettuare un confronto tra i prodotti e i loro prezzi.
27 Modello delle cinque forze competitive di Porter 4. Potere contrattuale dei fornitori: esclusività del fornitore: un unico fornitore di un determinato prodotto/servizio, comporta inevitabilmente l assoggettamento dell impresa alle condizioni imposte dallo stesso; costi di cambiamento: se cambiare fornitore ha un costo elevato in termini di ricerca, trasporto del materiale, vincoli vari ecc.,esso avrà la forza necessaria per imporre prezzi, tempi e modi; capacità di integrazione a valle: la possibilità del fornitore di realizzare il bene prodotto dall impresa, comporta il rischio di nascita di un nuovo potenziale concorrente; dimensione del fornitore: un fornitore di dimensioni consistenti rispetto all azienda, provoca un effetto di aumento del prezzo di fornitura con scarse possibilità di contrattazione. 5. Potere contrattuale degli acquirenti: è determinato da a) Potere contrattuale: tanto più un singolo cliente pesa sul fatturato complessivo dell impresa fornitrice e tanto più è elevato il suo potere contrattuale; tanto minore è l informazione a disposizione dei clienti e tanto minore è la loro capacità di negoziazione riguardo al prezzo; capacità di integrazione verticale - se esiste la possibilità di fare direttamente ciò che si acquista da una impresa fornitrice, il potere contrattuale ne risulta avvantaggiato (integrazione a monte). b) Sensibilità al prezzo degli acquirenti: tanto più è alta l incidenza del costo del prodotto sui costi totali dell impresa acquirente e tanto più la sensibilità è elevata; tanto più i prodotti sono simili e tanto più il potere contrattuale dei clienti è alto.
28 Struttura e Management SCOPO Descrive l insieme delle risorse umane e di mezzi, uniti da rapporti e interrelazioni, che partecipano alla realizzazione dell attività. CONTENUTO Definizione delle funzioni svolte dai collaboratori, con identificazione dei compiti e delle competenze Definizione delle regole e delle procedure dell impresa con indicazione dei criteri di selezione, formazione e retribuzione Identificazione della struttura aziendale.
29 Risorse di finanziamento SCOPO Descrive il fabbisogno finanziario dell impresa per avviare o continuare un progetto. Indicare la forma giuridica prescelta e le modalità di capitalizzazione. CONTENUTO Fabbisogno di capitale; Forma giuridica e modalità di finanziamento; Tipologia di capitale di rischio.
30 Schemi economico-finanziari SCOPO Fornire una serie di proiezioni verosimili e organiche che confermino la sostenibilità economica e finanziaria. CONTENUTO Prospetti dei flussi di cassa dettagliati; Spiegazione delle proiezioni effettuate; Conto economico preventivo Stato patrimoniale preventivo.
Il marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa
Il marketing nel processo di pianificazione strategica dell impresa Obiettivi della lezione Il marketing nell organizzazione e nella pianificazione d impresa Gli strumenti di analisi strategica Competitività
DettagliMODELLO DI PORTER 12/05/2014
MODELLO DI PORTER Michael Porter, uno dei più grandi studiosi di marketing e consulenti di direzione, è noto per i suoi studi sull analisi competitiva, pubblicati in tutto il mondo e (anche se ormai datati
DettagliAREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO
AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO AREE FUNZIONALI AREE CARATTERISTICHE (AREE DI ATTIVITA'
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo direzionale: progettazione, strumenti, organizzazione, ruoli Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 7 Ottobre
DettagliU.S.R. - Sardegna. Il Business Plan. a cura del Prof. Alessandro Massidda
U.S.R. - Sardegna Il Business Plan a cura del Prof. Alessandro Massidda Il Business Plan Chi è costui? E il documento che descrive accuratamente l attività che si intende intraprendere. Funzioni: Stimola
DettagliLezione 6 12 marzo 2010
Lezione 6 12 marzo 2010 Concetti visti Analisi SWOT Richiamo analisi macro-ambiente e attrattività Paese Teorie dipendenza settoriale Paradigma SCP Struttura del settore Forma di mercato Barriere all entrata
DettagliLo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori
Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori Gli imperativi dello scenario Globalizzazione Stato Societa Imprenditorialità Impresa Mercato del lavoro Lavoro autonomo Neoimpresa Gli imperativi dello
DettagliCREARE UNA NUOVA IMPRESA
CREARE UNA NUOVA IMPRESA Pianificare la gestione con il Business Plan Dott. Patron Daniele Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 1 IL BUSINESS PLAN DI UN IMPRESA COS E E un documento che
DettagliDefinizione di marketing e orientamento al mercato
La gestione del rapporto col mercato Definizione di marketing e orientamento al mercato Una prima definizione di marketing Insieme di attività mediante le quali un organizzazione (che può avere o non avere
Dettagli3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE
Business Plan guida al piano industriale Cominciamo dalla parte descrittiva, spesso trascurata perchè è diffusa l opinione che ritiene il Business Plan composto solo dai numeri, cioè dalle previsioni sulle
DettagliFare impresa: un flash introduttivo
Fare impresa: un flash introduttivo 1 Le motivazioni dei neo-imprenditori Finalizzazione di esperienze precedenti Necessità di sopperire alla crisi del lavoro dipendente Necessità di orari e impegni flessibili
DettagliLa gestione delle informazioni esterne per le scelte di business. Gestione dei flussi informativi A.A. 2009/2010
La gestione delle informazioni esterne per le scelte di business Gestione dei flussi informativi A.A. 2009/2010 L utilizzo delle informazioni esterne può essere effettuato in relazione a: Scelte di struttura
Dettagli1) Pianificazione di breve termine (budget e scostamenti)
L evoluzione della pianificazione d impresa 1) Pianificazione di breve termine (budget e scostamenti) 2) Pianificazione di lungo termine (anni 50, proiezioni di lungo periodo relative a capacità produttiva,
DettagliIl marketing operativo
Il marketing operativo Il prodotto - 2 prodotto prezzo MARKETING MIX promozione posto L offerta di un azienda Portafoglio o gamma: l insieme di prodotti offerti da un impresa. Linea = un gruppo di prodotti
DettagliSTRATEGIA AZIENDALE MATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI. Insegnamento di: a.a. 2009/2010
Corso di laurea in Economia Bancaria Finanziaria e Assicurativa Insegnamento di: STRATEGIA AZIENDALE a.a. 2009/2010 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO APPROCCI STRATEGICI info: ccorsi@unite.it
DettagliPIANIFICAZIONE E BUDGET
PIANIFICAZIONE E BUDGET Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia Analisi della Gestione
DettagliBRUNO VETTORE. Business Plan e storie di successo Bologna 28 aprile 2016 FRANCHISING & RETAIL EXPO
BRUNO VETTORE Business Plan e storie di successo Bologna 28 aprile 2016 FRANCHISING & RETAIL EXPO Il Franchising è un settore della Moderna Distribuzione Organizzata, che sviluppa un volume d affari di
Dettagli1. DESCRIZIONE DEL BUSINESS. Business Plan
IL BUSINESS PLAN 1. DESCRIZIONE DEL BUSINESS Business Plan Indice 1.1 Analisi dell azienda 1.2 Analisi del prodotto/mercato 1.2.1 Il prodotti/servizio 1.2.2 Il mercato e la segmentazione della domanda
DettagliGestione delle Imprese Diversificate
Gestione delle Imprese Diversificate Strumenti di analisi strategica: Le Matrici Modelli di pianificazione del Portafoglio attività - Allocazione di risorse; - Formulazione di una strategia di business;
DettagliBUSINESS PLAN. Phd Plus, 10 marzo Università di Pisa. Prof. MARCO ALLEGRINI
1. BUSINESS PLAN Prof. MARCO ALLEGRINI Università di Pisa Indice della lezione 1. Cos è il business plan 2. I destinatari del business plan 3. La struttura business plan secondo il modello Start cup Toscana
DettagliAnalisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 1 Lezione 3. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.
Analisi Competitiva III Anno Corso Serale Modulo 1 Lezione 3 1 Leggendo i lucidi Riferimenti ai supporti (testo, lucidi, letture ) Attenzione: riflessioni Integrazione con altre aree aziendali Case study
DettagliCome sviluppare un progetto d impresa. Presentato da: dr.ssa Patrizia Andreani
1 Come sviluppare un progetto d impresa Presentato da: dr.ssa Patrizia Andreani 2 L azienda come sistema L azienda è un sistema: aperto (input output); dinamico (si adatta alle mutevoli situazioni esterne);
DettagliL analisi di bilancio per la redazione del Business Plan Dott.ssa ANGELA SCILLA
Università degli Studi di Torino Scuola di Management ed Economia L analisi di bilancio per la redazione del Business Plan Dott.ssa ANGELA SCILLA Il Business Plan FUNZIONI: Serve per formalizzare le idee
DettagliLA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO
LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia
DettagliINDICE DEI CAPITOLI. CAPITOLO I Procedure di start up e forme giuridiche (Andrea Parmeggiani)
INDICE DEI CAPITOLI CAPITOLO I Procedure di start up e forme giuridiche (Andrea Parmeggiani) SESSIONE 1 NORME PER L AVVIO DI UN ATTIVITA IMPRENDITORIALE E OBBLIGHI DA ADEMPIERE Pag. 10 SESSIONE 2 LE FORME
DettagliCosa determina la performance?
Cosa determina la performance? Tre prospettive di analisi strategica: 1) Paradigma Struttura-Condotta- Performance 2) Porter (evoluzione del paradigma SCP) 3) Analisi delle risorse e delle competenze Paradigma
DettagliInsegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale. La pianificazione strategica. Corso di EARG Prof. Marco Papa
Insegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale La pianificazione strategica 1 Agenda L analisi dell impresa per funzioni e processi La pianificazione strategica Le strategie aziendali 2 L analisi
DettagliIl piano di marketing
Il piano di marketing La strategia di marketing Strategia d impresa Strategia di marketing La ricerca e il mantenimento di una posizione competitiva favorevole in un determinato settore produttivo, di
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
1 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE A.A. 2008/09 PAROLE CHIAVE PARTE GENERALE ECONOMIA GESTIONE IMPRESE ORGANIZZAZIONE STABILE PERSONE E MEZZI PROCESSI DI PRODUZIONE BENI/SERVIZI SCAMBIO PRODUZIONE RICCHEZZA
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Economia e gestione delle imprese L orientamento strategico della gestione 14/03/2017 Francesca Cabiddu A.A. 2016/2017 EGI Francesca Cabiddu Cosa impareremo oggi Le scelte di gestione Concetto di strategia
DettagliNel suo adattamento alla Garanzia Giovani è enfatizzato maggiormente l aspetto
Gallura Il modello IMPRENDIAMOCI nasce con l obiettivo di promuovere la cultura d impresa attraverso la realizzazione di un percorso guidato che approfondisce le varie fasi necessarie per l avvio di una
DettagliChe cos è un business plan?
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO CHE IMPRESA L IMPRESA! GUIDA ALLA REDAZIONE DI UN BUSINESS PLAN A cura di Stefano Bresciani Torino, 20 luglio 2001 Che cos è un business plan? Il business plan è un documento
DettagliLa strategia aziendale (il Piano Strategico aziendale) scelte di lungo periodo di complessivo adeguamento strutturale dell azienda
7 La strategia aziendale (il Piano Strategico aziendale) scelte di lungo periodo di complessivo adeguamento strutturale dell azienda 1 La strategia aziendale è costituita dall insieme di decisioni che
DettagliPresentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce
Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce Programma del corso di Economia e Gestione delle Imprese (M-Z)
DettagliInsegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove
Economia aziendale e tecnica aziendale Insegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove Contenuti Bilancio Stato patrimoniale e conto economico Analisi ed indicatori di prestazione Analisi flussi
DettagliIl piano di marketing. Un documento che formalizza la strategia da seguire, ne spiega i presupposti, la traduce in programmi operativi
Il piano di marketing Un documento che formalizza la strategia da seguire, ne spiega i presupposti, la traduce in programmi operativi La strategia di marketing Strategia d impresa Strategia di marketing
DettagliComunicazione economico-finanziaria
Pagina 1 di 6 Comunicazione economico-finanziaria Bilanci aziendali Il bilancio d esercizio - Il sistema informativo di bilancio - La normativa sul bilancio Le componenti del bilancio civilistico: Stato
DettagliCARATTERISTICHE E FINALITÀ DEL BUSINESS PLAN. di Flavio Servato
CARATTERISTICHE E FINALITÀ DEL BUSINESS PLAN di Flavio Servato 1. Definizione di Business Plan Il Business Plan è uno studio che da un lato analizza il mercato, il settore e la concorrenza, e dall altro
DettagliRICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE 3 1. Attività liquide 2. Rimanenze 8. Pass.tà correnti 10 7 4. Imm. immat. e finanz. 9. Pass.tà consolidate 12 6 5. Imm. tecniche nette 11. Mezzi propri 1 1)
DettagliIl contenuto della strategia aziendale
Il contenuto della strategia aziendale 1. Modello generale di gestione per interazione con ambiente esterno (Chandler, Andrews, Ansoff); 2. Per le aziende/imprese la relazione con l ambiente esterno è
DettagliPROCESSO ESPLICITO, SISTEMATICO E FORMALE
La pianificazione è il processo con cui si cerca di costruire un certo futuro e di predisporre i mezzi più validi per realizzarlo stabilire quali obiettivi si vogliono raggiungere (in un certo periodo
DettagliIntroduzione al processo di Marketing Management Capitolo 1
Introduzione al processo di Marketing Management Capitolo 1 A.A. 2016-2017 Docenti: Costanza Nosi UNIVERSITÀ LUMSA IL MARKETING MANAGEMENT processo di pianificazione ed esecuzione delle attività di ideazione,
DettagliIntroduzione al processo di Marketing Management
Introduzione al processo di Marketing Management A.A. 2016-2017 Docenti: Costanza Nosi UNIVERSITÀ LUMSA UTILITÀ DEL MARKETING Idea + marketing = successo IL MARKETING MANAGEMENT processo di pianificazione
DettagliI processi di vendita
circuiti sempre aperti: flussi fisico-tecnici (in uscita) flussi monetari-finanziari (in entrata) azienda/clienti I processi di vendita settore fisico-tecnico settore economico settore finanziario prodotti/servizi
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Università LUMSA - A.A Prof.ssa Laura Michelini
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Università LUMSA - A.A. 2013-2014 Prof.ssa Laura Michelini Università LUMSA - A.A. 2013-2014 Contenuti: - Capitolo 13 Punto di partenza Focus Mezzi Obiettivi Produzione
DettagliStrumenti innovativi per la creazione d impresa
I Seminario: competitività Modulo n. 2: Strumenti innovativi per la creazione d impresa Fondo Perequativo Accordo di Programma MISE Unioncamere 2010 Progetto n. 89 } } La valutazione della redditività
DettagliProf. Giuseppe Sancetta. La pianificazione del risanamento
Prof. Giuseppe Sancetta La pianificazione del risanamento Sommario Introduzione Macro fasi progetto di risanamento Stakeholders e crisi Le professionalità coinvolte nella soluzione delle crisi La ristrutturazione
DettagliLA STRATEGIA. MARKETING EDITORIALE Valentina Cecconi
LA STRATEGIA IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT FASE OPERATIVA FASE STRATEGICA LA STRATEGIA FASE ANALITICA I LIVELLI DI STRATEGIA FUNZIONE EDITORIALE FUNZIONE MARKETING FUNZIONE FINANZA FUNZIONE PRODUZIONE
DettagliL analisi strategica per le decisioni aziendali
L analisi strategica per le decisioni aziendali Guida alla lettura del Grant (le prime quattro sezioni) 22 aprile 2009 EGI Prof. R. Faraci 1 Temi e articolazione Introduzione alla strategia Il concetto
DettagliMATERIALE DIDATTICO DOCENTE. Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE
Facoltà di Scienze della Comunicazione Insegnamento di: PUBBLICITÀ E MARKETING a.a. 2010/2011 MATERIALE DIDATTICO DOCENTE Christian Corsi ARGOMENTO VANTAGGIO COMPETITIVO E DIFFERENZIAZIONE info: ccorsi@unite.it
DettagliLa pianificazione degli investimenti di trade marketing. Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01
La pianificazione degli investimenti di trade marketing Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01 La gestione della contribuzione Per gestire le condizioni di vendita, occorre definire
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Anno accademico 2008-2009 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Rapporto impresa ambiente Analisi dell ambiente di riferimento dell impresa Struttura dei mercati Rapporti impresa-mercato
DettagliAnalisi del contesto competitivo
Analisi del contesto competitivo Analisi del macroambiente Analisi del settore Analisi competitiva Analisi interna Dott. Emiliano Fabris 10/04/2014 Il primo concetto Start Cup Sardegna 2014 il contesto
DettagliCorso di Finanza aziendale
Corso di Finanza aziendale Gli indici di bilancio Sviluppo Commenteremo solo i principali. 4 Gli indici sono rapporti tra grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nello stato patrimoniale
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese Parte IV Il marketing
Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il marketing A.A. 2015-2016 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale e bancaria Il concetto di marketing Il concetto di marketing Punto
DettagliSub-sistema della produzione
Un modello del sistema d azienda Sub-sistema della produzione Sub-sistema azienda/ambiente Sub-sistema delle informazioni Sub-sistema del management La relazione con gli stakeholder Soggetti che nutrono
DettagliPIANIFICAZIONE STRATEGICA D IMPRESA: IL RUOLO DEL MARKETING. (da integrare con cap. 2 del testo indicato nel programma)
PIANIFICAZIONE STRATEGICA D IMPRESA: IL RUOLO DEL MARKETING (da integrare con cap. 2 del testo indicato nel programma) PIANIFICAZIONE STRATEGICA D IMPRESA È il processo di sviluppo e mantenimento di un
DettagliLE STRATEGIE CAPITOLO 3
LE STRATEGIE CAPITOLO 3 Breve riassunto della lezione scorsa La CREAZIONE DI VALORE V > CT - BN La CATENA DEL VALORE Il processo aziendale (o business process) è un insieme di attività interrelate, svolte
DettagliMARKETING STRATEGICO
MARKETING STRATEGICO Chiara Giachino La presente documentazione è ad esclusivo uso didattico. Al di fuori del corso nessuna parte può essere riprodotta in qualsiasi forma a stampa, fotocopia o altri sistemi
DettagliPROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE
Largo Zecca, 4-16124 C.F. 95062410105 PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE INDIRIZZO TECNICO ECONOMICO CLASSE PRIMA I FONDAMENTI DELL ATTIVITA ECONOMICA: L attività economica La produzione, lo scambio, il consumo,
DettagliCorso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE. Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015
Corso di Marketing DIPARTIMENTO SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E COGNITIVE Gaetano Torrisi SIENA a.a 2014-2015 Lezione 11 Il processo di marketing management IL PROCESSO DI MARKETING MANAGEMENT PIANI DI MARKETING
DettagliIL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE
IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE 1 Il vantaggio di differenziazione si ottiene quando un azienda riesce a ottenere, grazie alla differenziazione, un premio sul prezzo, che eccede il costo sostenuto per
DettagliLezione 3. La pianificazione strategica (segue)
Lezione 3 La pianificazione strategica (segue) Analisi del divario strategico Quali risorse sono necessarie? Quali risorse non sono sfruttate al meglio? Valutazione quali-quantitativa Valutazione delle
DettagliINDICE GENERALE. Prefazione... Pag. VII Indice generale...» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII
INDICE GENERALE Prefazione.... Pag. VII Indice generale....» XIII Indice delle tabelle...» XXI Indice delle figure...» XXIII PARTE PRIMA ELEMENTI DI ECONOMIA DELL IMPRESA Capitolo Primo L IMPRESA E IL
DettagliCOME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA
Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE
DettagliMATERIA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
MATERIA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA CLASSE: V - Servizi per l Enogastronomia, Sala e Vendita e l Ospitalità alberghiera Opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali
DettagliCorso DINAMICA Tecnico Commerciale-Marketing nel settore ortofrutticolo" /RER
Corso DINAMICA 2011 Tecnico Commerciale-Marketing nel settore ortofrutticolo" 2010 973/RER Sede : DEIAGra Facoltà di Agraria di Bologna Sabato 26 febbraio 11 Dott.ssa Claudia Ferreyra MARKETING MARKETING
DettagliUTILIZZO DEL BUSINESS PLAN
IL BUSINESS SS PLAN UTILIZZO DEL BUSINESS PLAN 1. Valutazione progetti di ampliamento e/o ristrutturazione imprese esistenti 2. Valutazione progetti di creazione nuove iniziative imprenditoriali 3. Definizione
DettagliIl business plan. Il business plan
Il business plan Il business plan a. Cos è b. Oggetto c. Funzioni d. Presupposti e. Limiti f. Processo di redazione g. Forma e contenuti h. Caratteristiche i. Struttura 2 a. Cos è il business plan Strumento
DettagliPLANS ARE NOTHING... PLANNING IS EVERYTHING
PIANIFICAZIONE VS PIANO PLANS ARE NOTHING... PLANNING IS EVERYTHING MARKETING IN ITALIA, DI CHERUBINI S., EMINENTE G., FRANCOANGELI EDITORE Programmazione (O) 1 IL PIANO DI MARKETING IL PIANO DI MARKETING
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese Parte II
Economia e Gestione delle Imprese Parte II Capitoli 5-6 L orientamento strategico della gestione e le strategie competitive A.A. 2016-2017 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale
DettagliL ANALISI DEI MARGINI E DEGLI INDICI DI BILANCIO
L ANALISI DEI MARGINI E DEGLI INDICI DI BILANCIO Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia
DettagliSCHEDA DISCIPLINARE ALLEGATA AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
SCHEDA DISCIPLINARE ALLEGATA AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Disciplina: Economia Aziendale Insegnante: Antonello Lutzu Libro di testo in adozione: Autore: P. Boni P. Ghigini C. Robecchi B. Trivellato Titolo:
DettagliPiano strategico e piani di marketing. Il marketing management. Il marketing management 2
Piano strategico e piani di marketing Il Piano strategico completo, composto da Missione, Obiettivi, Strategia, Portafoglio, facilita lo sviluppo dei piani di marketing di ogni prodotto/mercato Piano strategico
DettagliAgenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione. Business Competition. START CUP PUGLIA Edizione 2017 BUSINESS PLAN - ALLEGATO 1
Agenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione Business Competition START CUP PUGLIA Edizione 2017 BUSINESS PLAN - ALLEGATO 1 Denominazione del Progetto d Impresa (deve coincidere con quella indicata
DettagliModalità di ingresso: -Creazione di una nuova unità produttiva -Acquisizione di un azienda già operante. Potere contrattuale dei Fornitori
Le 5 forze di Porter: la minaccia di potenziali entranti Barriere all entrata: 1) Istituzionali (es. licenze) 2) Strutturali -Economie di scala (o di esperienza) -Disponibilità di Capitali -Svantaggi di
DettagliEsercizi e Soluzioni LA MATRICE BCG Nove esercizi per allenarsi
Esercizi e Soluzioni L MTRICE CG Nove esercizi per allenarsi Tempo medio di svolgimento suggerito: 5-20 minuti. Costruire la matrice CG e posizionare i business sulla base delle seguenti informazioni.
DettagliCORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A. A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 9bis L orientamento strategico della gestione. I percorsi di sviluppo aziendale CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE
DettagliALLEGATO 1. DESCRIZIONE DI ALCUNI MODELLI DI BUSINESS PLAN
ALLEGATO 1. DESCRIZIONE DI ALCUNI MODELLI DI BUSINESS PLAN Premessa Non esiste una struttura generale per i business plan. Nelle slide si illustra un possibile schema di contenuti del piano e questo allegato
DettagliBANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO
BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione
DettagliCAPITOLO 2. Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia
CAPITOLO 2 Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia Agenda Il Management Strategico Il progetto strategico Gli obiettivi operativi Strategia e struttura Fattori contingenti Misurare l efficacia
DettagliIL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali
IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali 1. Identificazione delle basi e segmentazione del mercato 2. Definizione dei profili dei segmenti SEGMENTAZIONE DEL MERCATO
DettagliCorso di Marketing e Marketing Internazionale a.a Prof. Elena Cedrola
Corso di Marketing e Marketing Internazionale a.a. 2011-2012 Prof. Elena Cedrola Lezione 11 Il marketing mix: il prodotto elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Prof.ssa Elena
DettagliEconomia Aziendale 1
Economia Aziendale 1 Sistema aziendale e sottosistemi Aree funzionali caratteristiche Marketing (marketing mix politiche di prezzo, distribuzione, prodotto, promozione) Produzione Ricerca e sviluppo (innovazione
DettagliEstratto da Lezione del 26 marzo Definizione dell area strategica d affari e del portafoglio di business
Estratto da Lezione del 26 marzo 2012 Definizione dell area strategica d affari e del portafoglio di business Ricordiamo che cosa si intende per portafoglio di business? E' l'insieme delle attività che
DettagliXI Introduzione XIX Curatori e autori
Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4
DettagliMODELLO BUSINESS PLAN
MODELLO BUSINESS PLAN 1 1 IL/I PROPONENTE/I (Una scheda per ogni proponente) 1.1 Profilo socio-anagrafico PROPONENTE 1 1.1.1 ANAGRAFICA Nome e Cognome : Luogo e data di nascita : Nazionalità : Residenza
DettagliParte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti
CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Parte 1 Il modello della concorrenza allargata dott.ssa Francesca Rivetti Applicazione No. 7 Rapporti tra impresa e ambiente al centro
DettagliPROGRAMMA a.s CLASSE IIIA Accoglienza turistica
1 Istituto Professionale di Stato Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità Alberghiera Bernardo Buontalenti Sede e Segreteria: Via di San Bartolo a Cintoia 19/a 50142 Firenze Tel. 055 462781 Fax: 055
DettagliBUSINESS PLAN: Definizione
Introduzione al business plan STARTCUP TS 08 BUSINESS PLAN: Definizione Il BP è un documento necessario per spiegare le principali caratteristiche di un Azienda: i suoi prodotti o servizi, gli stabilimenti,
DettagliIl controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi
Capitolo 11 Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi di Laura Zoni Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi (Cap. 11) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E LA FUNZIONE COMMERCIALE. Milano, 24 marzo 2004
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E LA FUNZIONE COMMERCIALE Milano, 24 marzo 2004 VENDITA TRASLARE IL PRODOTTO DALL AZIENDA AL CONSUMATORE/UTILIZZATORE TRAMITE UNO O PIU CANALI DI DISTRIBUZIONE VENDITE E COMUNICAZIONE
DettagliLezione 2. Competitività del Sistema-Impresa e Competitività del Sistema-Paese. Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali
Corso di Economia e tecnica degli scambi Lezione 2 Competitività del Sistema-Impresa e Competitività del Sistema-Paese 1 Il sistema di impresa moderna Le grandi imprese del nostro tempo sono generalmente
DettagliDescrizione del percorso formativo (contenuti specifici e modalità)
Allegato 1 Tematiche a.1 Fattori strategici di competitività e marketing a.2 amministrazione, finanza e controllo di gestione Descrizione del percorso formativo (contenuti specifici e modalità) 1. L analisi
DettagliIndice. Parte I La strategia nel sistema impresa. 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo Caroli 1 XVII XXI XXIII XXV
Indice Prefazione alla quinta edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XVII XXI XXIII XXV Parte I La strategia nel sistema impresa 1 Il sistema impresa e l ambiente competitivo Matteo
DettagliPARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA
PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA 1. STUDIO DI FATTIBILITÀ 1.1. Finalità pag. 5 1.2. L approccio adottato pag. 5 2. LA FATTIBILITÀ DI MARKETING 2.1. Definizione dell area strategica di affari pag. 11 2.2. La
DettagliAnalisi Competitiva. III Anno Corso Serale. Modulo 2 Lezione 7. Attenzione: riflessioni. Integrazione con altre aree aziendali.
Analisi Competitiva III Anno Corso Serale Modulo 2 Lezione 7 Leggendo i lucidi Riferimenti ai supporti (testo, lucidi, letture ) Attenzione: riflessioni Integrazione con altre aree aziendali Case study
DettagliConcorrenza: Strategie di prezzo e Strategie di costo
Concorrenza: Strategie di prezzo e Strategie di costo Leadership di prezzo La leva del prezzo Il pricing è la leva di profitto più importante in assoluto, ma sono molte le aziende che sottovalutano ampiamente
DettagliIL BILANCIO D ESERCIZIO
IL BILANCIO D ESERCIZIO funzione,analisi equilibri e attestazioni 1 L AZIENDA COME SISTEMA DI RISCHI LA GESTIONE AZIENDALE: - si svolge in un contesto di incessante cambiamento in presenza di RISCHI (esterni
Dettagli