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1 Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A / 2016 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. La morfologia La morfologia è la branca della linguistica che si occupa della struttura delle parole. la morfologia ha il compito di rendere conto delle conoscenze dei parlanti rispetto alla formazione delle parole nella propria lingua (competenza morfologica) le unità fondamentali dell analisi morfologica sono la parola e il morfema Fonetica fonemi unità minime di seconda articolazione Morfologia morfemi unità minime di prima articolazione

2 2. La parola La nozione di parola è intuitivamente presente alla coscienza linguistica di ogni parlante. Le mot, malgré la difficulté qu on a à le définir, est une unité qui s impose à l ésprit, quelque chose de centrale dans le mécanisme de la langue (Saussure, F. De, 1916, Cours de linguistique générale, Parigi, Payot; edizione italiana a cura di Tullio De Mauro, 1967, Bari, Laterza) la parola è un primitivo della teoria morfologica, una nozione sulla quale c è accordo intuitivo, ma per la quale non è possibile approfondire l analisi (Scalise, S. & Bisetto, A., 2008, La Struttura delle Parole, Bologna, Il Mulino) 2

3 Variazione intra ed interlinguistica della parola : Italiano a vs. precipitevolissimevolmente Nederlandese brandweerladderwagenknipperlichtinstallatiemonteurs meccanici per l installazione di luci lampeggianti per le scale della macchina dei pompieri Tedesco Donaudampfschiffartgesellschaft società di navigazione di battelli a vapore del Danubio Swahili: nitakupenda io ti amerò Coriaco (Koryak, lingua paleosiberiana) tiqoyanmātekin io macello abitualmente renne 3

4 2.1 Parola ortografica Nella nostra tradizione grammaticale, la parola è stata spesso fatta coincidere con l unità che è compresa tra due spazi bianchi in un testo scritto molte delle lingue del mondo, come sappiamo, non hanno un sistema di fissazione grafematica, ovvero sono lingue solo parlate ; tale criterio sarebbe, dunque, inapplicabile (N.B.: alcune lingue non scritte non hanno un termine per parola ) la spaziatura grafica non è presente in tutti i sistemi di scrittura; ad esempio, nel sistema cinese le parole non sono separate da spazi ( 字 zì carattere vs. 詞 cí parola ) 愛情兩個字好辛苦 àiqíng liǎng ge zì hǎo xīnkǔ amore due CLF carattere molto fatica l amore, due caratteri ma tanta fatica una sola parola!! la spaziatura tra unità non è sempre coerente; cf. ingl. on line vs. on-line vs. online, it. capostazione vs. pesce spada, buon giorno vs. buongiorno, buona sera vs. buonasera, it. pesce sega vs. ingl. sawfish, it. mi chiami vs. chiamami 4

5 2.2 Parola fonologica Una parola fonologica è una sequenza di una o più sillabe avente autonomia dal punto di vista fonologico Es.: una forma come tagliaerba dal punto di vista fonologico è costituita da due unità distinte, caratterizzate da due accenti ([ taλ:a εrba]) i clitici (it. mi, ti, lo, le, ci ) sono elementi che non hanno autonomia fonologica (non hanno accento indipendente) e non possono quindi essere considerati parole (fonologiche). Es.: Giovanna lo chiamò a gran voce in una frase come il capostazione razionalizzerà il sistema dei turni possiamo contare 7 parole: #il#, #capostazione#, #razionalizzerà#, #il#, #sistema#, #dei#, #turni#; in realtà, dal punto di vista fonologico, le parole sono solo 4: #capostazione#, #razionalizzerà#, #sistema#, #turni# 5

6 2.3 Parola morfosintattica Una parola morfosintattica è definita sulla base di quattro criteri: (a) coesione interna: sono parole gli elementi linguistici che non possono essere interrotti mediante l aggiunta di altro materiale linguistico; (b) coesione interna/2: l ordine dei morfemi all interno della parola è fisso, non variabile; (c) mobilità: sono parole gli elementi linguistici che possono spostarsi all interno di una frase (conformemente alle regole della lingua in questione); (d) isolabilità: sono parole gli elementi linguistici che possono occorrere da soli, cioè che possono costituire un enunciato (ad es. in risposta a domande). Criterio aggiuntivo di ordine prosodico: (e) pausabilità: sono parole gli elementi linguistici che possono essere preceduti e seguiti da una pausa, ma non interrotti. 6

7 Esempi: leone (a) *lteone, *lieone (b) leone, ma *eleon (c) un leone è passato, è passato un leone (d) Come si chiama l animale che ruggisce? Leone (e) Δleone Δ, *lδeone o *leoδne (Δ = pausa) N.B.: * indica agrammaticalità (parola o frase non accettabile) 7

8 il (a) *iol, *ial (b) elemento privo di struttura interna (c) legato all ospite (d) Cosa cerchi? *Il. (e) *iδl; essendo tuttavia privo di accento, non pare possibile che sia seguito da una pausa 8

9 luna di miele (a) *luna di dolce miele (b) *di miele luna, *era di miele la luna (c) sono andato in luna di miele, la luna di miele è stata costosissima (d) Come lo chiamate il viaggio di nozze? Luna di miele. (e)? luna Δ di miele N.B.:? indica accettabilità dubbia 9

10 2.4 Criteri di massima per l identificazione delle parole (1) ordine fisso dei costituenti (morfemi), che non può essere alterato né con commutazioni, né con l inserimento di materiale linguistico; (2) possibilità di essere preceduta e/o seguita da una pausa; (3) essere separata (o separabile) nell ortografia; (4) essere caratterizzata da un unico accento primario, avere pronuncia non interrompibile (1) (2) (3) (4) leone sì sì sì sì parole più o meno il sì no sì no prototipiche luna di miele sì sì sì no 10

11 3. Il morfema Il morfema è la più piccola unità linguistica dotata di significato unità minima di prima articolazione Ess.: il, di, bell-a, can-e, frustr-a-t-i i morfemi sono gli elementi dotati di significato identificabili entro la struttura delle parole diversamente dalla parola, il morfema ha una minore evidenza intuitiva, ma è più semplice da definire nella teoria: Morfema è dunque l unità minima di prima articolazione, il più piccolo pezzo sdi significante di una lingua portatore di un significato proprio, di un valore e una funzione precisi e inividuabili, e riusabile come tale associazione minima di significante e significato (Berruto, G. & Cerruti, M., 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino: UTET) il significato di una parola (semplificando) è dato dalla combinazione dei significati dei morfemi che la compongono 11

12 Struttura di una parola come concatenazione di morfemi: cane cani can animale domestico della famiglia dei canidi + e singolare can animale domestico della famiglia dei canidi + i plurale stradale singolare strad via di comunicazione + al aggettivo relativo a + e Livelli di analisi: Unità minime di seconda articolazione: fonemi Unità di prima articolazione: parole Unità minime di prima articolazione: morfemi /k/ /a/ /n/ /e/ cane can, e 12

13 Una parola può essere composta da: un morfema parola monomorfemica Ess.: it. uno, bar, sempre; ingl. boy, tall, green due o più morfemi parole bimorfemiche, trimorfemiche Ess.: it. tavol-o, bass-e, dolc-issim-o, industri-al-izz-a-zion-e Scomposizione in morfemi: tram #tram# parola monomorfemica indesiderabile #in-desider-a-bil-e# vinaio #vin-ai-o# riformulazione #ri-formul-a-zion-e# (N.B.: # indica confine di parola ) 13

14 3.1 Morfemi e morfi Il morfema è la più piccola unità linguistica dotata di significato. in realtà, il morfema è un unità del livello astratto; un morfema viene rappresentato fonologicamente, realizzato concretamente da (allo)morfi Fonologia Morfologia Livello astratto Fonema Morfema Livello concreto (allo)foni (allo)morfi Morfo = ogni elemento di significante segmentabile all interno di una parola (Basile, G. et al., 2010, Linguistica generale, Roma, Carocci) 14

15 Morfema = unità di significato e significante a livello sistemico, di langue realizzato concretamente da (allo)morfi Allomorfo: forma variante di un morfema in distribuzione complementare con un altro morfo (o altri morfi) equivalenti Es.: inutile illogico in non X impossibile irrilevante cf. la nozione di allofono; gli allomorfi non compaiono mai negli stessi contesti Il morfema del plurale nominale in inglese ha tre forme (allomorfi) significante significato book-s [s] [s] girl-s [z] [z] {Plurale} hors-es [ɪz] [ɪz] 15

16 due o più forme possono dirsi allomorfi di uno stesso morfema se hanno uguale funzione e si trovano nella stessa posizione nella parola Ad un solo morfo possono corrispondere più significati: Ess.: Sergio parla molto lentamente #parl-a# significante significato {Presente} -a {Indicativo} {3 Persona} {Singolare} 16

17 Ess.: Sergio è simpatico #è# significante è significato {essere} {Presente} {Indicativo} {3 Persona} {Singolare} Un morfo a cui corrispondono più significati è detto morfo cumulativo; l insieme dei morfemi rappresentati da un unico morfo viene definito pacchetto morfemico 17

18 3.2 Classificazione funzionale dei morfemi Morfemi lessicali: veicolano il significato generale di una parola, il loro significato non dipende dal contesto Ess.: can-e, can-i, tram, desider-a, gatt-o, formul-a-re costituiscono una classe aperta vs. Morfemi grammaticali: veicolano valori grammaticali (numero, genere, tempo, modo ); il loro significato è, in parte, legato al contesto Ess.: tram, desider-a, gatt-o, elimin-a-zion-e cfr. di: il cane di Paolo vs. la farfalla di carta costituiscono una classe chiusa 18

19 Tipi di morfemi grammaticali: Morfemi flessivi (o flessionali): contribuiscono a produrre le diverse forme di una stessa parola Ess.: parl-o, bell-a espressione obbligatoria di un certo inventario definito di categorie grammaticali (numero, genere, tempo, etc.) Morfemi derivazionali: servono a formare nuove parole a partire da parole (o morfemi lessicali) esistenti Ess.: in-desider-a-bil-e, ri-formul-a-zion-e la derivazione non è obbligatoria: cfr. spiegazione, giustificazione, *giudicazione i morfemi derivazionali possono esprimere valori diversissimi da lingua a lingua, il loro inventario è potenzialmente illimitato tuttavia, alcuni significati sono più ricorrenti di altri (morfemi di agente, nomina actionis, etc.) 19

20 Morfemi liberi vs. morfemi legati Morfemi liberi: possono ricorrere da soli in una frase Ess.: tram, ieri, quando, oggi... possiamo dire che tutte le parole monomorfemiche sono anche morfemi liberi vs. Morfemi legati: non possono essere usati in isolamento, devono sempre combinarsi con altri morfemi per formare una parola (eccezione: enunciati metalinguistici, come in è un morfema legato, etc.) Ess.: in-, -bil-, cas-a, alt-o, gatt-i N.B.: le parole funzione (articoli, pronomi personali, preposizioni, congiunzioni) rappresentano una categoria problematica classe chiusa, composta in parte da elementi dal valore ambiguo tra lessicale e grammaticale 20

21 N.B.: lessicale libero, grammaticale legato: lessicale grammaticale libero ing. chair ing. will (marca di futuro) legato it. cas it. a (femminile singolare) In italiano, solo le parole invariabili sono monomorfemiche; in inglese, la situazione è diversa #dog# parola monomorfemica, morfema lessicale libero #dog-s# un morfema lessicale libero e un morfema grammaticale legato in inglese, informazioni quali il numero (singolare vs. plurale) vengono codificate su parole (morfemi liberi), in italiano su radici (morfemi legati), quali tavol-, bell-, etc. 21

22 3.3 Radici e affissi Parole piene (nomi, verbi, aggettivi) termini che indicano oggetti (concreti o astratti), entità o concetti appartenenti alla realtà esterna Ess.: scimmia, tavolo, simpatico, camminare, leggere vs. Parole vuote (o funzionali : articoli, pronomi personali, preposizioni, congiunzioni) prive di significato lessicale spesso monomorfemiche le parole piene contengono un morfema lessicale; tale morfema viene anche detto radice 22

23 Affissi e radici: affisso radice affisso ri-copr-o radice affisso affisso latin-ist-i radice affissso radice affisso cap-o-stazion-e Affisso: ogni morfema grammaticale legato che si combina con una radice nella formazione delle parole gli affissi vengono classificati in base alla posizione rispetto alla radice 23

24 3.3.1 Tipi di affissi (a) prefissi: morfemi grammaticali aggiunti prima della radice Ess.: s-collegare, in-utilizzabile, pre-allarme (b) suffissi: morfemi grammaticali aggiunti dopo la radice Ess.: scolleg-a-re, inutilizz-abil-e, preallarm-e in italiano, i suffissi di natura flessiva sono comunemente detti desinenze (c) infissi: morfemi grammaticali collocati all interno di una radice Ess.: latino rupi ruppi vs. rumpo rompo ; vici vinsi vs. vinco vinco tagalog (pilipino) samahan accompagnare vs. sinamahan ha accompagnato 24

25 (d) circonfissi: morfemi grammaticali discontinui, aggiunti prima e dopo la radice Es.: participio passato regolare del tedesco (coniugazione debole e mista) ge + radice verbale + t tanzen ballare > getanzt, rauchen fumare > geraucht cfr. nederlandese: maken fare > gemaakt fatto (e) transfissi: affissi che si inseriscono a pettine nella radice fenomeno caratterizzante le morfologie introflessive, come nelle lingue semitiche Ess.: radice araba KTB scrivere kataba egli scrisse yaktubu scrive kaatib scrivente, segretario kitaab libro kutub libri maktab ufficio (Brugnatelli, V., 2008, La famiglia delle lingue afro-asiatiche (o camito-semitiche), in Banfi, E. & Grandi, N., Le lingue extrauropee: Asia e Africa, Roma, Carocci) 25

26 3.3.2 Morfemi non isolabili e non segmentali (a) Morfemi sostitutivi: sostituzione di un fono ad un altro fono alterazioni della radice Ess.: plurali apofonici dell inglese Singolare goose foot tooth Plurale geese feet teeth cfr. tedesco Buch libro > Bücher Apofonia nel tema dei verbi latini: Presente Perfetto ăgo ēgi condurre căpio cēpi prendere făcio fēci fare 26

27 (b) Morf(em)i zero: assenza di una marca esplicita per veicolare una categoria obbligatoria nella lingua in questione Ess.: inglese sheep pecora / pecore vs. dog, dogs russo kniga libro (nominativo singolare) vs. knig (genitivo plurale, dei libri ) cfr. student studente (nominativo singolare) vs. studentov (genitivo plurale) opposizione di qualcosa con niente (de Saussurre) (c) Morfemi soprasegmentali (superfissi): espressione di significato derivazionale o flessionale con mezzi soprasegmentali (accento, tono) Ess.: inglese record registrazione vs. to record registrare cin. mandarino 涼 liáng fresco vs. liàng raffreddare 27

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