CRESCITA E PROIEZIONE

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1 CRESCITA E PROIEZIONE INTERNAZIONALE DELLE MID-COS: COSE FATTE, DA FARE, DA EVITARE Gabriele Barbaresco Area Studi Mediobanca Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi Programma pluriennale Milano, 17 aprile 2018

2 La crescita, il Giano Bifronte, anzi multifronte Sezione 1

3 La mappa della crescita, se c è stata La crescita, il Giano bifronte, anzi multifronte Sezione 1 Variazione % del Mol, e variazioni % del fatturato , principali aggregati di imprese 15,0 10,0 Medie imprese manifatturiere Variazione % Mo ol ( ) 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0-20,0 Pubbliche Industriali Imprese manifatturiere medio-grandi Made in Italy Manifattura Terziario Gruppi manifatturieri maggiori -25,0-30,0-20,0-15,0-10,0-5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 Variazione % fatturato ( ) 3 Elaborazioni su dati Area Studi Mediobanca, Dati cumulativi, ed. 2017

4 Chi ha grandi dimensioni non è necessariamente grande La crescita, il Giano bifronte, anzi multifronte Sezione 1 Un impresa è grande nella misura in cui esercita un controllo sul mercato di appartenza. E di converso piccola l impresa che, pur più grande della prima in termini fisici (per dipendenti o totale attivo), non riesce a influenzare, anzi subisce, le dinamiche del proprio mercato (perifrasi da Mario Cattaneo, Le imprese di piccole e medie dimensioni, 1963) La dimensione (e lo spazio di crescita) è quindi un concetto relativo (comporta la considerazione di un denominatore) e non assoluto (fatturato, dipendenti, total asset,...). Ciò non vuol dire cadere nel relativismo, ma certamente suggerisce di evitare approcci generalisti 4 Elaborazioni su dati Area Studi Mediobanca

5 La natura multidimensionale della crescita La crescita, il Giano bifronte, anzi multifronte Sezione 1 La prima dimensione è la crescita orizzontale-quantitativa, intesa come ampliamento del perimetro societario via investimenti materiali o finanziari (takeover); essa è la modalità più ovvia e misurabile di crescita La crescita orizzontale incontra quattro principali ostacoli: limiti dimensionali del mercato di riferimento, dimensione dei competitor, limiti di governance e scarsità di mezzi finanziari (o meglio, una loro gestione troppo conservativa ) Una seconda dimensione è la crescita verticale-qualitativa, che si realizza attraverso rapporti di collaborazione, coordinamento di organizzazioni reticolari (integratori di sistema o di conoscenza), sia locali e di prossimità (filiere-distretti) che internazionali e a distanza (global value chain) La crescita orizzontale comporta crescita di tangible assets (impianti e organici), realizza aumento dei volumi ( fatturato) e mira e economie di scala e di costo; quella verticale implica sviluppo degli intangible assets (sapere organizzativo e integrazione delle conoscenze) e realizza aumento della gamma, mirando a vantaggi di prezzo ( margini) 5 Elaborazioni su dati Area Studi Mediobanca

6 Dove sta la generazione di valore : a monte e a valle La crescita, il Giano bifronte, anzi multifronte Sezione 1 Contributo in termini di valore aggiunto delle fasi del ciclo produttivo Valore aggiunto Analisi del mercato e della domanda Servizi post-vendita R&D Design Varianti, modularizzazione, mass-custumization, focus sulla gamma e non sui volumi Marketing Logistica degli output Sapere organizzativo Logistica degli input Attività pre-produttive (intangible assets) Al limite: modello no factory (industry 4.0) Produzione fisica (tangible assets) Attività post-produttive (intangible assets) Fasi del ciclo 1970s 2000s 6 OECD presentation at Bruegel workshop, Brussels, 27 June 2013

7 La crescita: ci sono motivi razionali per non volerla? La crescita, il Giano bifronte, anzi multifronte Sezione 1 Produttività manifatturiera italiana in k, per classi di addetti 27,4 44,5 55,5 69,6 79,3 0-9 addetti addetti addetti addetti > 250 addetti Rapporto % tra la produttività manifatturiera italiana e quella di Francia, Germania e UK, per classi di addetti 93,0 106,4 113,3 87,4 67,8 0-9 addetti addetti addetti addetti > 250 addetti 7 Elaborazioni su dati Eurostat

8 La proiezione internazionale delle mid-cos: produzione e vendita Sezione 2

9 Il modello di localizzazione delle vendite e della produzione La proiezione internazionale delle mid-cos: produzione e vendita Sezione 2 Distribuzione geografica delle vendite (dati consolidati) Medie imprese manifatturiere Gruppi maggiori manifatturieri Estero su estero 4% Fatturato domestico 10% Export 39% Fatturato domestico 57% Estero su estero 66% Export 24% 9 Area Studi Mediobanca su dati propri

10 Mid-cos italiane: venti anni con la testa fuori dall Italia La proiezione internazionale delle mid-cos: produzione e vendita Sezione 2 Dinamica delle misure esportative(1996 vs 2015) Contributo dei margini all export complessivo 82,4 88,9 39,2 47,8 32,7 43,6 26,4% 73,6% Margine estensivo (%) Margine intensivo (%) Export (%) Contributo da margine estensivo Contributo da margine intensivo Margine intensivo settoriale (2015) 21,7 28,5 44,4 53,7 24,2 30,4 31,8 43,9 48,9 62,1 29,1 43,3 40,1 42,6 42,7 50,9 Alimentare Beni P&C Carta ed editoria Chimico & pharma Meccanica Metallurgia Altri Made in Italy Elaborazioni su dati Area Studi Mediobanca

11 . e i muscoli che lavorano in casa La proiezione internazionale delle mid-cos: produzione e vendita Sezione 2 Composizione % delle imprese controllate da medie imprese, in base al tipo di attività e alla localizzazione 49,7 37,3 37,2 36,9 36,9 27,0 27,7 26,8 27,7 29,2 21,3 25,8 26,3 25,4 24,8 9,2 9,7 10,0 9,1 2, Manifatturiere italiane Servizi italiane Manifatturiere estere Servizi estere 11 Elaborazioni su dati Area Studi Mediobanca

12 Presenza produttiva delle medie imprese nel mondo La proiezione internazionale delle mid-cos: produzione e vendita Sezione 2 Dislocazione mondiale delle controllate manifatturiere delle medie imprese italiane 3,9 5,9 9,8 9,8 5,9 64, UE Extra UE Nord America Altre Americhe Asia RoW 19,0 8,4 9,5 4,9 8,2 50, UE Extra UE Nord America Altre Americhe Asia RoW 12 Elaborazioni su dati Area Studi Mediobanca

13 Si produce all estero per cost-saving oppure market/tech-seeking? La proiezione internazionale delle mid-cos: produzione e vendita Sezione 2 Ubicazione delle controllate manifatturiere delle mid-cos (economie avanzate vs emergenti) 66,0 67,0 Composizione settoriale delle mid-cos (in% del fatturato, principali settori) ,7 50,3 51,8 48, ,0 33, Lombardia Piemonte Emilia-Romagna Triveneto Ali Beni P&C Chi&Pha Mecc Metal Economie avanzate Paesi emergenti Lombardia Piemonte Emilia-Romagna Triveneto 13 Area Studi Mediobanca su dati propri e IMF

14 La selezione dei mercati di sbocco privilegia la prossimità La proiezione internazionale delle mid-cos: produzione e vendita Sezione 2 Aree di destinazione dell export: medie imprese vs resto della manifattura Africa 5% 7% Asia, Medio Oriente e Oceania 8% 18% Europa e Russia 9% 13% Americhe 12% 11% Eurozona 53% 65% Resto della manifattura Medie imprese 14 Area Studi Mediobanca su dati Istat e Cineas Mediobanca, Osservatorio sul Riskmanagement nelle medie imprese italiane, ed.2016

15 Ma l alta crescita sta a grande distanza La proiezione internazionale delle mid-cos: produzione e vendita Sezione 2 Medie imprese: redditività operativa (Roi) e rischiosità dei mercati di sbocco 13,2 12,6 12,1 10,6 9,9 8,0 6,6 7,6 8,5 5,9 4,3 3,8 Africa sub-sahariana Russia Cina Africa del Nord e Medio Oriente Asia Sud Orientale e Oceania Sud America Esporta Non esporta 15 Area Studi Mediobanca su dati Cineas Mediobanca, Osservatorio sul Riskmanagement nelle medie imprese italiane, ed.2016

16 Chi aiuta le mid-cos ad andare all estero? La proiezione internazionale delle mid-cos: produzione e vendita Sezione 2 Soggetti che assistono le mid-cos nell ingresso produttivo e commerciale all estero 43,3 Soggetti privati: 76,3% 23,3 Soggetti associativi/pubblici: 23,7% 9,67 7,1 6,8 4,1 3,0 2,2 0,5 0,3 In house Advisor privati Banche Confind. Sace Simest CCIA ICE Enti territoriali Altre agenzie 16 Area Studi Mediobanca su dati Cineas Mediobanca, Osservatorio sul Riskmanagement nelle medie imprese italiane, ed.2016

17 Alla radice del problema: la governance Sezione 3

18 Potenziale inespresso: Appartenenza vs competenza Alla radice del problema: la governance Sezione 3 Predisposizione verso il passaggio generazionale Elementi ostativi al passaggio generazionale 27% 14% 46% 18% 55% 40% Risolto Affrontato ma non (ancora) risolto Non affrontato Difficili equilibri familiari Frazionamento azionariato Assenza di competenze in famiglia ROI Redditività e quota familiare in posizione apicale nei board 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 0% Fino al 50% Dal 51% al 75% Dal 76% al 100% % di familiari apicali nei board Quota di imprese in base alla % di familiari nel board 70,5 5,6 10,0 13,9 0% Fino al 50% Dal 51% al 75% Dal 76% al 100% 18 Area Studi Mediobanca su dati Cineas Mediobanca, Osservatorio sul Riskmanagement nelle medie imprese italiane, ed.2017

19 esperienza vs intraprendenza Alla radice del problema: la governance Sezione 3 Età media per carica: medie imprese vs altre imprese 66,2 58,1 64,6 59,4 62,7 56,8 56,9 57,8 56,3 54,2 55,2 54,9 P P + AD AU VP + AD Altre cariche Età media Medie imprese Altre imprese (medie non autonome) ROI e fasce d età dei board ROI mediano 11,0 10,5 10,0 9,5 9,0 8,5 8,0 7,5 <=45 anni >45 >=50 >50 >=55 >55 >=60 >60 >=65 >65 >=70 >70 anni 19 Elaborazioni Area Studi Mediobanca su dati Unioncamere-Infocamere

20 e monocrazia vs collegialità Alla radice del problema: la governance Sezione 3 Distribuzione delle cariche consiliari: medie imprese familiari, verso altre imprese vs industriali quotate 72,4 40,9 49,2 29,2 23,0 8,7 14,1 8,8 3,3 15,9 19,1 15,5 C AD + AU P/VP anche AD Altri Medie imprese Altre imprese (medie non autonome) Quotate industriali 20 Elaborazioni Area Studi Mediobanca su dati Unioncamere-Infocamere

21 Grazie per l attenzione Area Studi Mediobanca Milano Foro Buonaparte, 10

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