STORIA E METODO DELLE SCIENZE SOCIALI. Il positivismo al lavoro: Émile Durkheim. Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale CoRiS

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1 STORIA E METODO DELLE SCIENZE SOCIALI Il positivismo al lavoro: Émile Durkheim Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale CoRiS 1

2 Il progetto durkheimiano Durkheim (Épinal, 15 aprile 1858 Parigi, 15 novembre 1917) costruisce una proposta metodologica in cui risulta centrale il problema di una fondazione empirica della sociologia (cui si connette una specifica strategia procedurale) «Le regole del metodo sociologico»: ricerca di una autonomia epistemologica della disciplina, perseguita attraverso l individuazione di oggetti specifici, relative modalità di osservazione, rilevazione e analisi, metodo e campo di applicazione peculiari. Oggetto di indagine della sociologia: i fatti sociali (non la «società» come per Comte), ovvero i «modi di agire, di pensare e di sentire, esteriori all individuo, e dotati di un potere di coercizione per cui gli si impongono». I fatti sociali sono il datum, l elemento originario che si presenta al sociologo (rinuncia ad ogni forma di speculazione astratta: il sociologo deve assumere di fronte al suo oggetto il medesimo atteggiamento del fisico, del chimico o del fisiologo che si trovano ad affrontare un ambito ancora inesplorato del loro dominio scientifico). 2

3 L oggettiva esistenza dei fatti sociali consente una oggettiva conoscenza, concepita realisticamente come adeguamento isomorfo del discorso scientifico ad una realtà del tutto esterna rispetto ad esso. Adesione ad un modello induttivista: si ha scienza quando si osservano le cose, si descrivono e si comparano («errore» nel sostituire alle cose le proprie idee), quando si assume un atteggiamento integralmente razionale. Secondo D. la scienza procede dalle cose alle idee e non viceversa. Primo compito del sociologo, come di ogni altro scienziato, è quello di definire esattamente le cose di cui si occupa (la definizione deve esprimere le cose in termini di proprietà loro inerenti, evitando presupposizioni) Quando la ricerca non è ancora iniziata, i soli caratteri che possono essere colti sono quelli esteriori, immediatamente visibili. Il ricercatore deve riconoscere, raccogliere e comparare sistematicamente (metodo comparativo) le classi di oggetti che condividono le medesime caratteristiche fattuali (es.: definizione di ciò che è «delitto» a partire dall osservazione di comportamenti che, per quanto diversi tra loro, sono accomunati da una forma costante di reazione da parte della società, la «pena»). 3

4 La scienza deve partire «dalle cose», mentre non può prendere avvio dalla «sensazione», cioè dalla percezione di dati sensibili (la sensazione è soggettiva ed inquina il lavoro scientifico: come lo scienziato naturale sostituisce le imprecise e personali sensazioni di calore con i dati oggettivi del termometro) Il punto di partenza della conoscenza scientifica è il medesimo della conoscenza comune, per quanto siano radicalmente diverse le modalità di elaborazione del materiale osservato. Criterio della stabilità dell oggetto come presupposto di una conoscenza valida: devono essere studiati accadimenti o processi sociali che «esistono in modo permanente ( ), che costituiscono un oggetto fisso», non lasciando spazio alle impressioni/osservazioni personali (scartare le prenozioni e le rappresentazioni delle cose) Esempio: studio del suicidio non in quanto drammatica scelta individuale del suicida, ma in quanto tratto strutturale della società in un dato momento storico, oggettivamente riscontrabile nella stabilità del tasso di suicidi (fatto sociale). 4

5 Distinzione tra fatto sociale normale (fatti che presentano le forme più generali) e patologico D. pone le basi per una considerazione aperta delle differenze culturali: «bisogna rinunciare all abitudine ( ) di giudicare una pratica, una massima morale, come se esse fossero buone o cattive in se stesse e per se stesse, per tutti i tipi sociali, indistintamente» (ogni tipo sociale è legislatore di se stesso, del suo normale e del suo patologico) Le prescrizioni durkheimiane sull assoluta primazia dei fatti e sulla necessità di «liberarsi» di ogni elemento di soggettività suonano oggi inattuali ed ingenue, per quanto se ne riconosca il rigore metodologico che le ispira e l etica che ne è alla base: costruire una scienza utile a migliorare la vita sociale 5

6 Presa di distanza dal «feticismo» positivistico per i «dati», dalla pretesa di eliminare il modello teorico dal processo di indagine, facendone esclusivamente un risultato di essa («La teoria scrive D. non può venire che quando la scienza si è spinta assai lontano»; in tal senso, la teoria è esclusivamente costruzione cumulativa di un sapere indubitabile, derivato sperimentalmente dai fatti e garantito dalla piena corrispondenza ad essi). Vantaggi della strategia induttivista di D.: 1. comparazione sistematica di fatti aventi caratteristiche esteriori simili e costituzione di un apparato concettuale e di un linguaggio specifici; 2. preoccupazione costante verso il fondamento empirico dei concetti utilizzati («i fatti sociali sono cose allo stesso titolo delle cose materiali» e rappresentano una base di verità che il ricercatore deve portare allo scoperto) 6

7 Secondo D. ricostruire l insieme completo dei caratteri che appartengono ad un individuo è un problema insolubile, giacché ogni individuo è un infinito e l infinito non può essere esaurito La proposta è quella di procedere assumendo come criterio un numero ristretto di caratteri accuratamente individuati (contraddizione: problema della selezione dei criteri, della scelta dei parametri, dell interpretazione necessaria per la determinazione dei criteri) Procedura per variazioni concomitanti: consiste, dati due fenomeni, nel confrontare i casi in cui essi sono simultaneamente presenti o assenti interpretando le variazioni che essi presentano nelle diverse combinazioni nei termini della dipendenza dell uno dall altro (scopo della procedura: identificare relazioni causali concomitanza: relazione asimmetrica di dipendenza o semplice co-occorrenza? Risposta di D.: parlare di dipendenza causale in seguito a reiterati controlli sperimentali/introduzione di controlli di tipo multivariato) 7

8 Ciò che D. costruisce e propone è una procedura empirica della legge in sociologia: essa è scientifica in quanto indica l esistenza di una relazione causale pensata come assoluta, capace di superare il livello strettamente empirico e di individuare un rapporto di dipendenza necessariamente vero (spiegazione sociologia/scientifica: identificazione di rapporti di causalità che possiedono le caratteristiche dell universalità e della necessità) D., arroccato sulle posizioni più tradizionali del positivismo, risulta lontano dalla possibilità di concepire il rapporto causale nei termini del complesso di condizioni antecedenti; tuttavia, il suo contributo è di importanza straordinaria rispetto alla costituzione della sociologia come disciplina scientifica empirica riconoscibile. 8

9 Le opere principali di Durkheim La divisione del lavoro sociale (De la division du travail social), 1893 Le regole del metodo sociologico (Règles de la méthode sociologique), 1895 Il suicidio. Studio di sociologia (Le Suicide, étude de sociologie), 1897 Le forme elementari della vita religiosa (Les formes élémentaires de la vie religieuse),

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