Strumenti regionali per la transnazionalità
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- Adelaide Ranieri
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1 Strumenti regionali per la transnazionalità Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro Settore Programmazione dell Attività Formativa 18 settembre 2014 A cura di Gianfranco Buratti
2 Introduzione In sintonia con le indicazioni della Commissione Europea, che assegna alla mobilità transnazionale nel campo della formazione professionale e dell istruzione un ruolo chiave nella promozione dell apprendimento, dell occupazione e di una cittadinanza attiva europea, e che invita a sostenere gli interventi anche attraverso il ricorso ai Fondi Strutturali, la Regione Piemonte ha scelto di operare su più fronti: favorendo, anche con l apporto di risorse economiche integrative proprie, l implementazione del Lifelong Learning Programme; finanziando azioni di mobilità tramite il Fondo Sociale Europeo, in particolare a titolo degli obiettivi specifici dell asse V ( Transnazionalità e interregionalità ) del P.O.R. FSE ob
3 La D.G.R. n del 28/12/2008 Con la la D.g.r. n , dal dicembre 2008 la Regione ha disciplinato l incentivazione della mobilità attraverso il sostegno di progetti proposti nell ambito del LifeLong Learning Programme, definendo priorità e indirizzi per la compartecipazione in qualità di partner. Per il periodo 2007/2013 sono stati considerati prioritari: i progetti di mobilità realizzati attraverso: tirocini transnazionali per giovani lavoratori e allievi del sistema della FP; tirocini e scambi per operatori della formazione e dell orientamento; visite e scambi per operatori coinvolti nell istruzione degli adulti; i progetti multilaterali per il miglioramento dei sistemi di formazione attraverso il trasferimento dell innovazione; la costituzione di partenariati incentrati su temi di interesse reciproco; la promozione dell apprendimento, delle lingue e dell ICT. 3
4 La Direttiva relativa alla MOBILITA TRANSNAZIONALE Con la prima Direttiva (sperimentale) relativa alla Mobilità Transnazionale la Regione ha disciplinato per il periodo , l'attuazione ed il finanziamento, mediante risorse del FSE, di azioni di mobilità a fini formativi e di sostegno all inserimento lavorativo, inclusa la sperimentazione dei relativi percorsi di formazione, destinate a: giovani inoccupati in formazione, persone disponibili sul mercato del lavoro, operatori del sistema della FP e dei servizi per il lavoro, lavoratori e titolari di PMI piemontesi. I due Avvisi che ne sono scaturiti hanno finanziato programmi di mobilità transnazionale (PMT) costituiti da interventi di: tirocinio formazione scambio di esperienze 4
5 La Direttiva relativa alla MOBILITA TRANSNAZIONALE 5
6 La Direttiva relativa alla MOBILITA TRANSNAZIONALE (primi esiti) Azioni Dato DOMANDA FINANZIATO IN SVOLGIMENTO Gruppo 1 TIROCINI , , , Gruppo 2 FORMAZIONE , , , Gruppo 3 SCAMBI , , ,00 6
7 La Direttiva relativa alla MOBILITA TRANSNAZIONALE Azioni Dato DOMANDA FINANZIATO IN SVOLGIMENTO TOTALE GENERALE , , ,60 7
8 La Direttiva relativa alla MOBILITA TRANSNAZIONALE 8
9 Monitoraggio e Nuova Programmazione La Regione Piemonte ha avviato un articolato percorso di monitoraggio quanti qualitativo sui due Avvisi, con il duplice obiettivo - attraverso una analisi ed una progettazione partecipata di evidenziare punti di forza e criticità della sperimentazione in atto e di definire gli indirizzi per una riedizione della Direttiva nella Nuova Programmazione. Il monitoraggio è stato affidato ad Italia Lavoro e prevede, oltre all elaborazione trimestrale dei dati quantitativi estrapolati dal Sistema Informativo regionale, la realizzazione di: interviste pilota agli Operatori; somministrazione a ciascun Operatore di un questionario qualitativo che indaga 4 aree (partenariato; qualità del progetto; gestione burocratico-amministrativa; sostenibilità); realizzazione di focus group, in itinere e a fine attività; redazione di un Report finale 9
10 Aree indagate con il questionario e approfondite nel Focus Group 1. PARTENARIATO Criteri per la scelta del partner intermedio, dei paesi di destinazione, degli organismi ospitanti 2. QUALITA DEL PROGETTO 3. GESTIONE BUROCRATICO AMM.VA Strumenti e metodologie per valutare la motivazione del candidato, la sua competenza linguistica e per attestare/valutare le competenze Come viene organizzato il tutoraggio, il supporto logistico ai partecipanti, il follow up, il monitoraggio del progetto e le attività di promozione e diffusione Come viene favorita la partecipazione dei disabili Criticità incontrate in fase di: progettazione/presentazione del progetto; avvio e attuazione operativa Come bisognerebbe valutare la capacità pregressa del soggetto attuatore Suggerimenti per una ripartizione più funzionale delle voci di spesa rispetto alle attività necessarie 4. SOSTENIBILITA Quali sono i risultati in termini occupazionali dei progetti di mobilità Quali opportunità produce un esperienza di mobilità all estero quando il partecipante rientra in Italia Considerazioni su sovrapposizioni fra la Direttiva regionale ed Erasmus Plus 10
11 Prospettive La Regione Piemonte si è posta l obiettivo di potenziare ed ottimizzare gli interventi di sostegno alla mobilità transnazionale, al fine di offrire un ampio ventaglio di opportunità ai propri cittadini. Oltre alla ridefinizione della Direttiva in coerenza con il nuovo quadro programmatico si sta quindi operando per la costituzione di modelli operativi adeguati ad assicurarne l integrazione con gli altri strumenti che a livello europeo concorrono al perseguimento degli obiettivi dello sviluppo e dell occupazione, in particolare: Erasmus Plus, anche attraverso l aggiornamento della D.G.R. n , esplicitando priorità ed indirizzi procedurali per la costruzione dei nuovi partenariati. Youth Guarantee, che costituisce un importante elemento propulsivo, individuando la mobilità transnazionale come una delle misure messe a catalogo per l offerta ai giovani. 11
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