DOCIMOLOGIA FRANCESCO AGRUSTI. anno accademico CdL Scienze dell Educazione 9 (6+3) CFU
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- Faustina Grossi
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1 1 DOCIMOLOGIA FRANCESCO AGRUSTI
2 Testi consigliati testi consigliati per l esame 2 B. Vertecchi, Manuale della valutazione. Analisi degli apprendimenti e dei contesti, Milano, Franco Angeli, B. Vertecchi, (a cura di), Nulla dies sine linea, Milano, Franco Angeli, 2016.
3 3 Cap 7 Le funzioni della valutazione
4 Nel senso comune scolastico Il profitto diversi significati Nell uso corrente 4 VALUTAZIONE = APPREZZAMENTO DEL PROFITTO l uso corrente conce^o è logorato, ma sono possibili interpretazioni più impegnative UTILE Utile, vantaggioso giovamento materiale o spirituale trarre profitto da una cura (CONTR: danno, perdita, svantaggio) PROGRESSO Progresso in un campo del sapere, in un arte, una disciplina e sim. far profitto negli studi (SIN: avanzamento) ECCEDENZA Eccedenza del ricavo lordo delle vendite sul costo totale di produzione conto profitti e perdite
5 Profitto verso una definizione una definizione 5 DEFINIZIONE Profitto = vantaggio che l allievo acquisisce per effetto di un intervento educativo [istituzionale] LIMITI DELLA DEFINIZIONE 1. implicita la valutazione individuale, allievo per allievo 2. viene trascurato l effetto professionalizzante sul docente 3. non considerato il problema del miglioramento della qualità del servizio «il livello delle prestazioni, che un allievo è in grado di fornire, nelle varie discipline insegnate o globalmente, in relazione alle proprie attuali capacità e agli obiettivi fissati per lui dall organizzazione scolastica» Piero Bertolini, Dizionario di pedagogia e di scienze dell'educazione, Bologna, Zanichelli, 1996 In campo didattico, il profi^o è il progresso nell apprendimento delle conoscenze e abilità, proposte all allievo dal sistema d istruzione. La valutazione del profitto va misurata [...] Nella pratica docimologica, la valutazione del profitto viene di solito contrapposta a quella del comportamento. Vertecchi/La Torre
6 Superamento dei limiti come oltrepassarli 6 VALUTAZIONE INDIVIDUALE VALUTAZIONE COLLETTIVA miglioramento della qualità del servizio con verifica obiettiva del prodotto educativo: l esperienza assume un effettivo valore conoscitivo solo se sottoposta a verifica VALUTAZIONE DELL APPRENDIM ENTO VALUTAZIONE DELL INSEGNAME NTO Convinzione radicata: docenti come titolari della capacità di giudicare gli allievi ossia attività didattica adeguata per definizione e quindi non soggetta a verifica vs L insegnamento deve essere considerato un dato variabile, le cui caratteristiche si modificano a seconda delle circostanze. L onere dell adattamento deve essere assunto dalla scuola e non fatto ricadere sugli allievi.
7 Una logica troppo comoda qualche indizio 7 La logica valutativa tradizionale si accontenta di rilevare che almeno una parte degli allievi arrivi alla condizione C, per esprimere un giudizio positivo sia sugli allievi sia sugli insegnanti...e se gli allievi fossero partiti da condizioni diverse? Se qualcuno fosse partito già da C? (incidenza di fattori non scolastici sul profitto) I risultati che hanno valore dimostrativo sono quelli che si basano sull intera popolazione di allievi e i risultati negativi ci dicono che le scelte fatte non erano adeguate per alcuni allievi.
8 Estensione del concetto di profitto idea di progresso per la didattica 8 Una concezione ampliata del concetto di profitto deve tener conto: del tempo del processo formativo della valutazione FASE INIZIALE INTERMEDIA dell aspetto INDIVIDUALE COLLETTIVO FINALE Incrociando tali due dimensioni si ottengono le 4 funzioni della valutazione
9 Quattro funzioni fondamentali della valutazione 9 le funzioni fondamentali 2 1 (formativa) (programmazione didattica) 3 4 (sommativa) (della qualità dell istruzione)
10 Programmazione didattica 10 punto UNO Le scuole per programmare hanno bisogno di informazioni per definire lo stato di partenza dell attività didattica È necessario definire i traguardi e l itinerario didattico (tenendo conto delle risorse di cui si dispone) I dati inziali sono il supporto per esprimere un giudizio realistico sulla validità della scelta didattica È necessario precisare in che modo sarà verificato il lavoro svolto ossia definire il criterio sulla base del quale verranno apprezzati i risultati
11 Valutazione formativa 11 punto DUE Fornisce una informazione continua e dettagliata sul modo in cui i singoli allievi accedono alla procedura di apprendimento e come vi procedono È indispensabile per assumere decisioni didattiche tempestive differenziando per ciascun allievo la proposta di apprendimento per venire incontro alle sue necessità Interviene durante i processi apprendimento e ha lo scopo di accertare in modo analitico quali abilità ciascun allievo stia acquisendo e rispetto a quali incontri difficoltà
12 Valutazione sommativa 12 punto TRE Ha lo scopo di trarre le somme del lavoro svolto Risponde all esigenza di apprezzare le capacità degli allievi di utilizzare in modo aggregato le abilità e le conoscenze che hanno acquisito durante una parte significativa del loro itinerario di apprendimento Costituisce una significativa fase di avvicinamento rispetto al traguardo terminale Verifica la capacità di organizzare funzionalmente le conoscenze acquisite
13 Valutazione della qualità dell istruzione 13 punto QUATTRO Verifica in quale misura siano stati raggiunti i traguardi definiti in sede di programmazione, l efficacia delle scelte fatte, se le risorse erano sufficienti e idonee e quale incremento di competenze e capacità professionali sia stato conseguito La scuola valuta se stessa È la premessa per le successive programmazioni didattiche Flusso circolare dei giudizi
14 Flusso circolare dei giudizi 14 Gestita dal docente o dall allievo (autovalutazione) Ambiguità del linguaggio educativo Confronto tra tutti i docenti nei consigli Definizione di criteri e tecniche di intervento È necessario integrare informazioni descrittive con altre che consentano di effettuare induzioni relative ai processi che saranno attivati Compete ai singoli docenti per quanto riguarda le rispettive discipline, a più docenti se si tratta di attività interdisciplinari Dibattito quantitativo/qualitativo È necessario integrare informazioni descrittive con altre che consentano di effettuare induzioni relative ai processi che saranno attivati
15 Le quattro funzioni della valutazione 15 TERMINALE INIZIALE/INTER. 2. VALUTAZIONE FORMATIVA Informazione continua e dettagliata sul modo in cui i singoli allievi accedono ad una procedura di apprendimento e procedono in essa 3. VALUTAZIONE SOMMATIVA Giudizio complessivo sull apprendimento dell allievo X (verifica della capacità di organizzare funzionalmente le conoscenze acquisite) 1. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Valutazione preventiva delle soluzioni da praticare rispetto agli intenti che ci si propone di raggiungere 4. VALUT. DELLA QUALITA DELL ISTRUZIONE Verifica della misura in cui sono stati raggiunti i traguardi stabiliti, l efficacia delle scelte, l idoneità dei mezzi didattici, l increm. delle competenze professionali INDIVDUALE COLLETTIVA
16 Ancora l antinomia qualità/quantità 16 nell interpretazione dei fenomeni educativi si rifiuta di considerare la possibilità (e spesso la necessità) di una loro traduzione in termini quantitativi perché si ritiene che ciò contrasti col carattere spirituale del rapporto che si instaura tra docente ed allievi, appiattisca in una falsa uniformità quanto per sua natura è insopprimibilmente diverso e costituisca solo il preludio di altre nefandezze soffocatrici della personalità individuale nelle scuole si lascia sopravvivere una logica di piccolo artigianato per ciò che riguarda il modo in cui gli insegnanti svolgono la loro attività, ma all interno di una struttura che ormai da tempo ha dimensioni industriali
17 L ambiguità del linguaggio educativo 17 Estrema ambiguità del linguaggio educativo qualsiasi documento scolastico ricorre più o meno alle stesse espressioni ( promuovere uno sviluppo equilibrato della personalità degli allievi ) e aggettivazioni (nozionismo mero, valutazione formativa e non selettiva, sviluppo integrale ) L ambiguità del linguaggio educativo diventa un elemento frenante quando si affrontano problemi didattici Bisogna tener conto dei dati quantitativi per attenuare l ambiguità di linguaggio Bisogna accettare una impostazione che non comporti una artificiosa contrapposizione tra aspetti qualitativi e quantitativi
18 Esiste un tipo di valutazione migliore? 18 Dibattito sterile tra i fautori della valutazione formativa avversi alla valutazione sommativa Talora ignorando gli opportuni riferimenti, stigmatizzazione: formativa = positiva, coinvolgente e sommativa = punitiva, fredda Dibattito sterile tra fautori della valutazione etero-direzionata (realizzata dagli insegnanti) o auto-direzionata (realizzata dagli allievi) Si può utilizzare una valutazione trasparente e condivisa che sia comunque ad opera degli insegnanti
19 19 E per oggi è tutto... Non esitate a contattarmi per ulteriori spiegazioni tramite la mail: francesco.agrusti@uniroma3.it Mi raccomando non vi riducete al giorno dell esame per chiedere spiegazioni.
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